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ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE
CHE COSA E’
L’A.I.C.I.S.?
L’AICIS è l’Associazione,
apolitica e senza fini di lucro, che raccoglie appassionati
cultori, studiosi, collezionisti e quanti si interessano
di immaginette sotto ogni profilo: storico, folkloristico,
culturale, artistico, religioso
PERCHE’ ISCRIVERSI ALL’AICIS?
Perché l’unione fa la
forza. Per essere informati, attraverso la Notiziario
bimestrale, di quanto interessa il settore e poter effettuare
lo scambio del materiale fra i soci. Per partecipare
alle mostre o anche conoscere ove si svolgono mostre
di immaginette. Per partecipare a conferenze. Per
avere notizie su pubblicazioni specialistiche, per
avere le nuove immaginette, per conoscere i nuovi
Venerabili, Beati e Santi, per avere altri ragguagli
su santi e santuari. |
COME ISCRIVERSI ALL’A.I.C.I.S.
Telefonando alla Segreteria (tel.06-7049.1619)
e richiedendo l'apposito modulo da compilare.
Per il 30° anniversario della fondazione dell'A.I.C.I.S. (1983-2013), il Consiglio Direttivo, riunitosi in ottobre u.s., per nuovi tesserati, mai
prima iscritti, ha riconfermato la campagna promozionale 2012.
Il Consiglio, infatti, ha stabilito che anche per l’anno
2013 quanti non sono stati mai iscritti all’AICIS e desiderano associarsi oltre la quota di iscrizione (euro 3,00), pagheranno nel
2013 la quota promozionale di euro 22,00, anziché 35,00. L'importo dovrà essere versato sul conto corrente postale nr. 39389069
intestato all' A.I.C.I.S. (Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre)
L’anno sociale decorre dal 1° gennaio
al 31 dicembre
DIRITTI DEI SOCI:
- ricevere le Circolari Informative, con immaginette
omaggio;
- partecipare alle mostre ed alle iniziative sociali;
- partecipare alle riunioni di scambio fra soci;
- effettuare scambi fra soci per corrispondenza;
- fare inserzioni gratuite di offerta o di richiesta
di immaginette nelle Circolari Informative.
Gli incontri si tengono nella Sede dell'Ass.ne,
in P.za Campitelli 9, in una sala interna al cortile
adiacente la
Chiesa di S.ta Maria in Portico, ogni primo martedì
del mese, eccetto agosto, e salvo variazioni che
di volta in volta verranno rese note.
Informazioni: Contattare Renzo Manfè - Vice
Presidente
Tel 388-6938.777.
e-mail: aicis_rm@yahoo.it
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ULTIME NOTIZIE
IL CONSIGLIO DIRETTIVO AUGURA AGLI ASSOCIATI E ALLE LORO FAMIGLIE UN SERENO FERRAGOSTO
Guardiamo Maria, l’Assunta.
Lasciamoci incoraggiare alla fede e alla festa della gioia:
Dio vince.
La fede apparentemente debole è la vera forza del mondo.
L’amore è più forte dell’odio.
E diciamo con Elisabetta:
"Benedetta sei tu fra tutte le donne. Ti preghiamo con tutta la Chiesa: Santa Maria prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte".
Amen.
(Benedetto XVI)
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COMUNICATO A.I.C.I.S. DEL 3 AGOSTO 2015
Comunichiamo che ieri, domenica 2 agosto 2015, il nostro ex Presidente AICIS ed attuale Presidente Emerito, GIAN LODOVICO MASETTI ZANNINI, ha lasciato la terra per il Cielo.
Mercoledì 5 agosto, alle ore 10.00, saranno celebrate in Roma le esequie nella Chiesa della Parrocchia da lui frequentata, Santa Maria in Vallicella, (“Chiesa Nuova”), dove riposano le spoglie del grande Santo romano San Filippo Neri.
E’ con profondo dolore che vi inviamo questa triste notizia della morte del nostro caro Presidente emerito dell'AICIS, il conte Gian Lodovico Masetti Zannini.
Masetti Zannini è uno dei soci fondatori della nostra associazione sorta a Campitelli, nella Sala Baldini, a pochi metri dalle spoglie di San Giovanni Leonardi, fondatore dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio e Cofondatore di “Propaganda Fide”.
Masetti Zannini, fin dalla fondazione, 6 luglio 1983, per ben 20 anni ha ricoperto la carica di Vice Presidente.
Ha poi ricoperto, per 9 anni, la carica di Presidente AICIS dal 2003 (dopo la morte del Fondatore dell'Associazione il Comm.Gennaro Angiolino: 23.XII.2002) fino al 2012.
Invitiamo tutti i soci che potranno partecipare di persona alle esequie di mercoledì mattina a Roma, ad essere presenti, in modo che una sostanziosa rappresentanza di soci possa dare l'ultimo saluto al nostro Presidente onorario.
E Invitiamo soprattutto alla preghiera per lui, perché abbia al più presto il meritato abbraccio del Padre
Roma, 3 agosto 2015
IL CONSIGLIO DIRETTIVO AICIS
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SANTINI E SANTITA'
NOTIZIARIO A.I.C.I.S. N. 2 APRILE - GIUGNO 2015
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VITA ASSOCIATIVA
INVIO “LIBRO DEI SOCI 2015”
Allegato al presente numero trasmettiamo il cosiddetto “Libro dei Soci 2015”.
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PROGETTO “SITO AICIS” IN INTERNET
PER LA ZONA RISERVATA SOCI “ACCOUNT PERSONALE”
Nell’ambito della progettazione di un sito AICIS, che permetterà una possibile visione mondiale, avremo necessità della conferma
della e-mail di ciascun socio al fine di fornire un “account” del tutto personale.
Tale account permetterà di accedere alla parte riservata ai soci tesserati per leggere i pdf delle Riviste, il libro dei Soci continuamente
aggiornato, vedere le immaginette a colori ed a grandezza naturale che vengono inserite nel Fondo Sociale e fare una ordinazione
più mirata, leggere le eventuali comunicazioni riservate ai soli associati.
Anche quei soci che non hanno personalmente familiarità
stretta con il computer, se hanno in casa un parente stretto che possa dare il proprio riferimento ce lo comunichi con la
e-mail diretta ad aicis_rm@yahoo.it.
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Ravenna, 6 Marzo 2015- CONFERENZA DELLA DR.SSA E.GULLI GRIGIONI:
“FIORI E GIARDINI TRA NATURA E CULTURA”
La DR.SSA Elisabetta Gulli Grigioni, nostra socia, lo scorso 6 marzo alle ore 16.30, presso la Sala “Don Minzoni”
del Seminario Arcivescovile di Ravenna, ha tenuto una conferenza su
- “Fiori e giardini tra natura e cultura”
- Manufatti su carta, di carta, polimaterici, europei dei secoli XVIII, XIX e XX.
Elisabetta Gulli Grigioni, antropologa culturale, fine collezionista, impegnata in un’approfondita ricerca
sulla simbologia del cuore, sui santini, su carte intagliate e altro, ha al suo attivo molte pubblicazioni e collabora
a “Santini e Santità” e a numerose altre riviste specializzate.
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Roma 6 dicembre 2015 - 6 gennaio 2016: MOSTRA NAZ.LE AICIS SU
TEMA NATALIZIO. INVIO DEL MATERIALE ENTRO IL 25 SETTEMBRE 2015
Annunciamo che nel periodo natalizio verrà inaugurata la Quarta edizione della Mostra sul Natale.
Tutti i soci sono invitati a collaborare alla mostra sociale che sarà allestita in Roma, nel Convento domenicano
di S.Maria sopra Minerva ed avrà come tema: “GLORIA IN EXCELSIS DEO”.
1) Che soggetti sono da inviarsi?
Innanzitutto gli Angeli. Questo anno infatti alcuni pannelli verranno
riservati a loro che hanno avuto una presenza primaria nel grande avvenimento cristiano.
Poi ci sono
utili i santini incentrati sugli episodi legati sia alla Natività di Gesù (come ad esempio: Annuncio dell’Angelo
a Maria, a s.Giuseppe, gli angeli ed i pastori, Natività, Adorazione dei pastori, Adorazione
dei Magi, Circoncisione, Fuga in Egitto, ecc.) sia le letterine di Natale, Bambinelli devozionali in figura,
Gesù Bambino e l’Albero della Luce, Natività e bambini, i “Notturni”, Santi con il Bambino
Gesù (S.Francesco d’Assisi, S.Antonio da Padova, S.Teresa
2) Il materiale di quale periodo deve essere?
I soci ci inviino il materiale tematico stampato fino al
1930. Accettiamo il materiale stampato successivamente per quanto riguarda i santini riproducenti
quadri d’autore e le “letterine di Natale”.
3) Quale è la data limite per partecipare?
Poiché il materiale va prima studiato per poi miscelarlo esponendolo in tematiche
che abbiano un senso logico, è importante che esso sia spedito entro e non oltre il 25 settembre 2015, accompagnato da una
fotocopia del materiale stesso e da una vostra lettera.
4) A chi indirizzare il materiale espositivo
Come lo scorso anno, è necessario indirizzare i plichi raccomandati o assicurati al
nostro Presidente, quindi a: GIANCARLO GUALTIERI - Presidente AICIS - Via Giuseppe Tomasi di Lampedusa 9 - 00144
ROMA RM.
Grazie a quanti trasmetterano il proprio materiale per essere presenti a questa eccezionale manifestazione annuale che sta assumendo
anno per anno una rilevanza sempre più importante.
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Pescina (AQ) - CONVOCATO ANTONINO COTTONE PER PARTECIPARE ALLA RICOGNIZIONE
CANONICA DI S.BERARDO, VESCOVO DEI MARSI NEL PROSSIMO APRILE
Il nostro socio, Antonino Cottone di Misilmeri, che ha frequentato in Roma lo STUDIUM della Congregazione
delle Cause dei Santi, è stato convocato a Pescina (AQ) per il prossimo 15 aprile per partecipare alla ricognizione
canonica del corpo di San Berardo vescovo dei Marsi e cardinale, compatrono della Diocesi aquilana, indetta a
febbraio dal vescovo S.E.R. Mons. Pietro Santoro e autorizzata dalla Congregazione delle Cause dei Santi.
Questa operazione consiste nell’esaminare il corpo del Santo per accertare lo stato di conservazione
delle reliquie.
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Un prezioso invito alla fede che arriva da un lontano passato
affidato al verso di una pergamena
fiamminga di rara bellezza
di Paola GALANZI |
PERGAMENA -
La Santa Vergine Maria e Gesù Bambino benedicente.
Splendida incisione a bulino su rame stampata su pergamena, colorata a mano.
Artista-incisore: Cornelis Galle (the Elder) (1576-1650) - Anversa, 1640 ca.
(Collezione privata Michele Fortunato Damato- Barletta)
Sotto, ritratto del pittore fiammingo Jan van der Straat (ex libris).
È assolutamente incantevole ed in grado di toccare le corde più profonde dell’animo
questa incisione stampata in epoca barocca su pergamena e colorata a mano a firma
autorevole del grande artista-incisore fiammingo Cornelis Galle (the Elder- 1576-
+1650).
Nel celebratissimo ambito delle rappresentazioni iconografiche mariane, di ogni
tempo e maniera, brilla per la distinta sua ricercatezza dei dettagli, per la cromìa -delicata
ed attenta- per la tenerezza naturalmente ispirata dalle divine, dolci
fattezze della Santa Vergine Maria e del suo ancora piccolo e adorato Figlio Gesù benedicente.
Facente sicuramente parte della raffinata serie di rami celebranti la vita di Maria
Vergine, incisi su disegno degli inimitabili capolavori pittorici di Jan van der
Straat (1523 - + Firenze, 1605) -naturalizzato e noto nell’Italiano Giovanni
Stradano- celebrando la divinità di Maria Vergine Madre di Dio, maestosa nella sua
pur candida e sublime Humilitas, esalta l’Imperium di Dio sul Mondo - il Globus Cruciger-
racchiuso e ben controllato nella manina sinistra del Santo Bambino Gesù, in
atto di benedire la sua Santa Madre.
La Santa Vergine Maria e Gesù Bambino benedicente: dettaglio.
Una rappresentazione rara nel pur vastissimo repertorio iconografico Mariano,
altamente simbolica ed evocativa del trionfo della spiritualità sull’effimero e transeunte
mondo della materia.
Nell’esaltazione illustrativa dell’inseparabile binomio Gesù-Maria Vergine, con
il suo magistrale ed ineguagliabile bulino, Cornelis Galle stigmatizza esemplarmente
il biblico concetto del vanitas vanitatum et omnia vanitas, sottolineando
la miserevole precarietà dell’esistenza.
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Il globo crucigero, simbolo del potere divino, invero racchiude ed ingloba in sé
il teschio allusivo al memento mori e alla vana e passeggera condizione umana,
spalancando le porte all’eternità.
Delicato e sensibilissimo interprete
e commentatore della divina
simbologia espressa dal grande Incisore
fiammingo, sin dal 1610 Maestro
della Gilda di San Luca di Anversa, fu
un anziano monaco bavarese di nome Carolus. Nel rispetto delle Regole conventuali - particolarmente rigide soprattutto in ambito claustrale - ci è dato di conoscerne
il solo nome di battesimo.
Quello che potrebbe apparire come il cognome,
subito dopo il nome, nella firma al verso della pergamena, è infatti un mero titolo
-oggi intraducibile- riconducibile unicamente al ruolo da lui rivestito in seno
alla comunità monastica di appartenenza.
Baviera, 4 Dicembre 1669: Immaginiamo così l’incontro tra Frate
Carolus e la N.D. Barbara Friedrichen.
Frate Carolus, in una freddissima giornata invernale da lui precisata essere il
giorno 4 di dicembre dell’anno 1669, fece dono della preziosa e bellissima immagine devota su pergamena alla nobildonna Barbara
Friedrichen, generosa benefattrice del convento e prediletta
sua figlia spirituale, nella lieta occasione del suo genetliaco.
Affidando la sua protetta all’amore di Maria Vergine, così
scrive Frate Carolus di suo pugno, in grafia elegante e con
nero inchiostro, nell’antico stile denominato in lingua
tedesca Suetterlin, assai diffuso negli ‘scriptoria’ conventuali
di Baviera nei secoli XVI e XVII:
La commuovente dedica di Frate Carolus al verso dell’incisione “La S. Vergine Maria e Gesù Bambino benedicente”:
In questo mondo nessuna gioia è completa.
La felicità, come in un ballo, si alterna alla tristezza,
alla fine della gioia vi è dolore e sofferenza.
Per questo, oh umanità, guarda solo all’eternità!
Con questo triste scenario terreno, insieme all’offerta
della sua preghiera sacerdotale affida la N.D. Barbara
Friedrichen alla Santa Vergine augurandole un beato Compleanno
e affidandosi alla sua solenne e fedele Preghiera.
Suo servo (lett. indegno)
Non abbiamo purtroppo alcun dato aggiuntivo che possa
aiutarci all’identificazione precisa del caro Frate Carolus,
uomo di Dio dalla rara e sublime spiritualità.
Nessun nome di città accanto alla data siglata da lui a
mano che possa con esattezza ricondurci, tra i numerosissimi,
antichi conventi e monasteri di Baviera, a localizzare con attendibilità
quello dov’egli trascorse la sua Vita e ove oggi riposa.
In Pace. |
Ringrazio di vero cuore il mio carissimo e fraterno amico Michele Fortunato Damato, collezionista e grande
estimatore dell’iconografia mariana, nonchè socio A.I.C.I.S. di Barletta, per aver messo a disposizione la preziosa
immagine devozionale, parte della sua privata e distinta collezione.
Paola Galanzi
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La Madonna de ‘u Sassu
26 LUGLIO 2015: LA MADONNA DEL SASSO DI MARINO (ROMA)
Percorrendo Via Roma, a Marino (RM), ci si imbatte in una edicola contenente una venerata Madonna
scolpita in un blocco di peperino da un anonimo scalpellino, detta in dialetto marinese “Madonna
de ‘u Sassu”.
L’immagine, di per sé non di grande pregio artistico, è stata
collocata accanto alla Porta Romana, principale direttrice stradale
tra Marino e Roma nonché tratto della via postale per Napoli, nel
1596, come protettrice dei viandanti. La statua raffigura la Vergine a mezzo busto
incoronata.
Anche l’edicola a cuspide che la circonda è in peperino. Sotto la statua,
c’è la scritta latina originale apposta nel Cinquecento: “Posuerunt me custodem”,
ovvero “Mi misero come custode”, riferita alla custodia della Vergine sui viandanti
in transito.
Dal 1984 il quartiere Borgo Garibaldi festeggia la Madonna de ‘u Sassu
nel mese di luglio.
Quest’anno la XXXII edizione della festa in onore della Vergine di Pietra si svolge
da giovedì 23 a domenica 26 luglio con danze, giochi popolari, serate in musica, concerti
e spettacoli, degustazioni di prodotti locali, vini e della prima uva matura, mostre e visite guidate alla Città che termineranno
con il rituale appuntamento conviviale e la tradizionale fagiolata accompagnata da pizze, ciambelloni e tante cose buone, preparate
dalle mamme e dalle nonne del quartiere. Domenica 26 luglio alle ore 9.30 sarà celebrata una solenne Santa Messa
officiata presso l’edicola della Madonna de ‘u Sassu, durante la quale avverrà la rituale incoronazione della Vergine e
l’offerta, in segno di devozione, dei preziosi doni della terra marinese. Al termine la supplica. Molto cara a tutta la
comunità, la Madonna de u Sassu è certamente la più marinese tra le sacre immagini della Vergine.
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FESTE MARIANE NELL'ANNO
Feste mariane nell’anno
Vergine Madre, Figlia del tuo Figlio (Paradiso XXXIII)
di Attilio Giardini
Abbiamo già visto come la Beata Vergine Maria abbia un culto così diffuso, che non c’è mese dell’anno in cui non la si ricordi
e veneri. Maria Santissima è colei che porta la Grazia per eccellenza, cioè suo figlio Gesù, quindi Lei è la “Madre
della Divina Grazia”.
Maria è colei che, intercedendo per noi presso Dio, fa sì che Egli ci conceda qualsiasi grazia: nella teologia
cattolica si ritiene che nulla Dio neghi alla Santissima Vergine. Specialmente il secondo aspetto è quello che ha fatto breccia
nella devozione popolare: Maria appare come una madre amorosa che ottiene tutto ciò che gli uomini necessitano per l’eterna
salvezza.
Tale titolo nasce dall’episodio biblico noto come “Nozze di Cana”: è Maria che spinge Gesù a compiere il miracolo, e
sprona i servi dicendo loro: “fate quello che Lui vi dirà”, Gv 2,1-5.
Lungo i secoli, moltissimi santi e poeti hanno richiamato la potente opera di intercessione che Maria opera tra l’uomo e Dio.
Basti pensare a San Bernardo, che nel suo “Memorare” dice “non s’è mai udito che qualcuno sia ricorso a te e sia stato abbandonato”.
Dante nel XXXIII Canto del Paradiso mette in bocca a San Bernardo una preghiera alla Vergine poi divenuta famosa: «Donna,
se’ tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia e a te non ricorre, sua disïanza vuol volar sanz’ali. La tua benignità non pur
soccorre a chi domanda, ma molte fïate liberamente al dimandar precorre».
MESE DI APRILE
Cominciamo con il mese di Aprile.
Al
26 aprile si fa memoria della B.V.M. DEL
BUON CONSIGLIO, nel lunedì dell’Angelo:
6 aprile 2015, in Comune di Sant’Anastasia
NA.
Nel luogo dove oggi sorge il
santuario era presente nel XIV secolo
un’edicola votiva dedicata alla Madonna,
chiamata MADONNA DELL’ARCO in
quanto situata nei pressi di un antico
arco romano, nelle vicinanze del quale,
ogni anno, si svolgeva una festa in onore
della Vergine Maria.
A Laurignano (CS), la festa della MADONNA
DELLA CATENA viene celebrata all’ottava
di Pasqua: 8 aprile 2015. Nel
1301 la Madonna apparve ad un mendicante
cieco, Simone Adami, che riacquistò
prodigiosamente la vista. Gli abitanti
accorsero nella boscaglia dove era
avvenuto il fatto: vennero ritrovati i ruderi
di un’antica cappella e, appesa al
muro, l’immagine della Vergine che Simone
riconobbe come la Signora che gli
era apparsa.
A Foggia, nel Santuario della MADRE
DI DIO INCORONATA, la festa, nell’ultimo
sabato di aprile: 25 aprile 2015. Vi si venera
una statua lignea, di stile bizantino.
Santuario famosissimo, soprattutto
nel Medioevo, meta di pellegrini provenienti
da ogni parte. Tra i più illustri, San
Francesco d’Assisi, Sant’Antonio di
Padova, S. Vincenzo Ferreri, San
Gerardo, San Pio da Pietrelcina,
e S. Giovanni Paolo II.
A Castelvetere sul Calora AV, la
Festa della VERGINE DI CASTELVETERE consta
di una lunga ed accurata preparazione
che inizia mesi prima del 28
aprile, giorno vero e proprio della ricorrenza.
Per allora ogni abitante deve aver
ricevuto a casa propria il Pane della Madonna,
segno di benedizione e di protezione.
A Ravenna al 16 Aprile 2015, cioè
per il giovedì della seconda settimana di
Pasqua, viene celebrata la festa della
MADONNA GRECA, patrona della città e del
vicariato del mare. Vi si venera l’immagine
mariana costituita da un bassorilievo
marmoreo, di origine bizantina,
raffigurante la Vergine orante. Secondo
la tradizione, l’8 Aprile 1100, fu vista da
sette monaci, mentre galleggiava sulle
onde del lido, in località Porto Fuori.
Fu
facile ed immediato denominare questa
immagine di fattura orientale, con il
nome con cui ancora è conosciuta di“Madonna Greca”. L’immagine è scolpita
sopra una tavola di marmo bianco,
a forma rettangolare, alta 116 cm e
larga 60, con lo spessore medio di 7 cm.
La Beata Vergine è rappresentata a figura
intera, ritta in piedi, di fronte, con
volto e fattezze giovanili. Con termine
greco l’immagine della Vergine è detta
Deoméne = Colei che prega ed intercede.
Quest’unico concetto si concretizza
gestualmente in duplice forma, dove
nell’immagine della Vergine si evidenziano
le mani alzate e il palmo aperto rivolto
verso il fedele che la venera. Tiene
entrambe le braccia simmetricamente
alzate in atto di preghiera secondo
l’usanza antica; intorno al capo ha il
nimbo o aureola, ed un velo le copre il
capo, il quale le scende sulle spalle.
Porta sugli omeri un ampio mantello, il
cui lembo destro, gettato con grazia
sulla spalla sinistra, le copre il petto,
mentre d’ambo le parti, alzato dal movimento
delle braccia, si apre a padiglione
e piove di dietro lasciando vedere
dinanzi tutta la persona dalla cintola in
giù.
La tunica è ricca, lunga e a maniche strette.
MESE DI MAGGIO
A Castrovillari CS, La festa della MADONNA DEL CASTELLO si celebra
il 1° maggio. A Castrovillari, nel 1090, il Conte Ruggero il
Normanno iniziò, in una spianata sopra un poggio, la costruzione
di un castello. Secondo la tradizione ciò che di giorno veniva costruito,
la notte veniva distrutto. Si scavò e fu trovata, su una parete
affrescata, un’immagine della Madonna con Bambino, in
stile bizantino. Al posto del castello fu dunque costruito un tempio
cristiano, che prese il nome di Santa Maria del Castello.
A Barletta BA, si fa memoria della MADONNA DELLO STERPETO all’8 maggio;
mentre a Pompei NA, la BEATA VERGINE
DEL ROSARIO,
l’8 maggio.
Faenza RA, La BEATA VERGINE DELLE GRAZIE è patrona principale
e viene ricordata il sabato precedente la seconda domenica
di maggio, quindi al 9 maggio 2015.
L’immagine è
venerata in una fastosa cappella della Cattedrale: si tratta di
un affresco mutilo del XVI secolo, che ritrae la Vergine nell’atto
di spezzare delle frecce, simbolo dei mali e dei flagelli da cui
lei offre protezione.
Cassano allo Ionio CS. SANTA MARIA DELLA CATENA: La festa
viene celebrata il 10 maggio 2015, alla seconda domenica
del mese e i sette sabati fra la Pasqua e la Pentecoste.
Le origini
del santuario risalgono al VII-VIII secolo, a opera dei monaci
greco-ciprioti. L’attuale tempio fu innalzato nel XVI secolo
ed è stato dedicato alla Vergine liberatrice delle catene e
dei mali del peccato.
In Portogallo, al 13 maggio, BEATA VERGINE DI FATIMA.
A Bologna, la “B.V.M. DI SAN LUCA”, al 14 maggio, cioè
per il giovedì della sesta settimana di Pasqua, viene celebrata
a Bologna la solennità della Beata Vergine di San Luca, patrona
della città e della diocesi.
Al 5 maggio, giorno in cui ricorre anche il “Giorno dell’Europa”
si fa memoria di “NOSTRA SIGNORA DELL’EUROPA”. Il nostro
continente era stato consacrato a Maria già nel lontano 1300.
Ancora oggi a Gibilterra si venera la Madonna con titolo di«Our Lady of Europe» ovvero Nostra Signora d’Europa. C’è una
statua che testimonia questo culto della Vergine Maria. Esso
viene fatto risalire al 1300 circa, quando i prìncipi cristiani occuparono
il promontorio. Dopo aver espulso, secondo l’uso del
tempo, la popolazione musulmana, i nuovi padroni dedicarono
non solo quel luogo ma l’intero continente a Maria invocandola
con il titolo di «Nostra Signora d’Europa».
Venne scelto
come luogo una piccola moschea edificata dagli Arabi nel 711
a Gibilterra, durante il loro primo sbarco. Nel 1979 Giovanni
Paolo II approvò ufficialmente il titolo del Santuario come Nostra
Signora d’Europa e patrona di Gibilterra [«Le chiediamo
di sostenere la fede dei suoi figli in tutta l’Europa, le affidiamo
la vita della Chiesa in questo continente» (Giovanni Paolo II)].
Torino, Festa di MARIA AUSILIATRICE al 24 maggio. Auxilium
Christianorum, ora pro nobis - Aiuto dei cristiani prega per noi,
proclamiamo dopo il S. Rosario, recitando le litanie lauretane.
Il papa Pio VII nel giorno 24 maggio 1815 istituì la festa della
B. V. Maria Ausiliatrice, proprio per ringraziarLa della sua liberazione
dalla ormai quinquennale prigionia napoleonica.
Il pittore Tommaso Lorenzone ricette la commissione di
comporre il maestoso quadro della Madonna Ausiliatrice e
l’ha rappresentata non solo con il Bambino in braccio, ma
anche con lo scettro del comando, sospesa su una nuvola con
lo sfondo della terra.
Oggi si parla di Maria Ausiliatrice come della Madonna di
Don Bosco! Bisogna ricordare che nel 1980 Giovanni Paolo II
fece la sua prima visita a Torino. Venne a Valdocco ben due
volte. Indimenticabile il suo incontro con i giovani sulla Piazza
Maria Ausiliatrice. Maria Ausiliatrice viene invocata come celeste
Patrona di interi Continenti e Nazioni. Infatti fin dal 1800è patrona della Polonia; dal 1844 dell’Australia; dal 1924
della Cina, dal 1949 dell’Argentina.
Inoltre nel comune di Caravaggio BG, SS. MARIA DEL FONTE,
al 26 maggio;
mentre a Pompei NA, la BEATA VERGINE DEL
ROSARIO, l’8 maggio.
A Licodia CT, si festeggia SANTA MARIA
ODIGITRIA, al 31 Maggio.
Nelle liturgie eucaristiche viene ricordata Maria santissima
al 31 maggio con la festa de “LA VISITAZIONE AD ELISABETTA” Lc
1,39-42 e al 24 maggio 2015 durante la solennità di PENTECOSTE
At 2,1-4, anche Lei presente nel Cenacolo.
La Chiesa Cattolica celebra la festività della MADONNA DELLE
GRAZIE il 31 maggio, commemorando la “VISITAZIONE DI MARIA
AD ELISABETTA”.
Anticamente e in molte località ancora oggi la
festa si svolgeva il lunedì in Albis, poi il 2 luglio e ancora
oggi, nella maggior parte delle località nelle quali è
venerata la MADONNA DELLE GRAZIE, la si continua
a festeggiare in tale giorno.
MESE DI GIUGNO
A Torino, si festeggia la B. V. DELLA
CONSOLATA il 20 giugno:
Le feste liturgiche
sono la BVM DEL PERPETUO SOCCORSO al 27 giugno, in molti santuari e il CUORE
IMMACOLATO DI MARIA, che quest’anno
cade al 13 giugno.
Consultando il calendario liturgico
mariano mi affascina, all’8 Giugno, la
Memoria della Beata Vergine “SEDE DELLA
SAPIENZA”, proprio perché è Maria, che
custodisce le parole ed i fatti del Signore
meditandoli nel suo cuore (Lc 2,19). È Lei
la dimora dello Spirito Santo, sede della
sapienza (Lc 1,35), immagine e modello
della Chiesa che ascolta e testimonia il
messaggio del Signore (cfr Lc 11,28).
Questa forma di venerazione non è
legata a un santuario, o a un’apparizione,
così come accade all’interno di alcuni
Ordini religiosi o Congregazioni.
Qui invece si valorizza questa espressione
di culto, perché legata al carisma
che è proprio della “Famiglia Monfortana”,
cioè della Compagnia di Maria,
delle Suore Figlie della Sapienza e dei
Fratelli dell’Istruzione Cristiana di San
Gabriele, tutte comunità fondate da Grignon
da Montfort.
A tutti è noto che nelle Litanie Lauretane
si invoca Maria quale Sede della Sapienza,
per cui la Famiglia monfortana ha
chiesto al Papa di poter celebrare la
Madre di Dio nella memoria di “Maria
Sede della Sapienza”. Anche la motivazione
della scelta dell’otto giugno non è
collegata a fatti contingenti, se non quella
che di voler collocare questa celebrazione
prossima alla solennità di Pentecoste.
Sappiamo che lo Spirito dona la Sapienza,
il primo dei sette doni, quindi per Montfort
c’è la Sapienza incarnata che è Gesù Cristo,
ma c’è poi la sapienza intesa come
Spirito di Gesù Cristo in noi; il cammino
verso la santità è spesso da lui inteso
come ricerca della sapienza, impegno per
domandare, ottenere e conservare la sapienza.
Come discepola di Cristo, Maria
penetra sempre più profondamente nel
disegno della salvezza che si dispiega
sotto i suoi occhi, soprattutto nel mistero
della Croce e della Resurrezione. Infine,
con il dono dello Spirito, Maria alla Pentecoste
raggiunge la massima illuminazione
circa il Figlio risorto e la Chiesa. La
stessa spiritualità mariana che Montfort
insegna (la “vera e tenera devozione”) è
da lui presentata come il migliore dei
mezzi per ottenere la Sapienza. |
CURIOSANDO IN LIBRERIA
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Attilio Gardini, “Maria, Madonna degli Scout”. (Proposte di attività
scout per un cammino di spiritualità), Ed.Pomi, Forlì, 2015.
Attilio Gardini non è al primo libro; di lui conosciamo già “Santini in ordine”,
2012 e anche “Lo scautismo in 22 parole”, 2007. Inoltre a Forlì sono note le
pubblicazioni dell’Associazione Amici di don Arturo Femicelli, dove Gardini
cura gli scritti del primo parroco di “Santa Caterina” in Forlì.
Ora si tratta di un testo
che mira ad avvicinare ai ragazzi
la figura di Maria – un punto importante e qualificante per lo scautismo
cattolico – con un taglio tipicamente scout, in quanto bilancia con grande
equilibrio gli aspetti teologici con una gran massa di suggerimenti pratici.
Un minimo di informazioni teologiche e liturgiche è necessario, almeno per
quanti abbiano tendenza a confondere tra loro dogmi come l’Immacolata
Concezione o la perpetua Verginità della Madonna, o per quanti non sappiano
che dal 2002 i misteri del Rosario non sono più 15 (cinque gaudiosi,
cinque dolorosi, cinque gloriosi), ma 20, avendo S. Giovanni Paolo II aggiunto
cinque misteri luminosi. Ma ciò che è importante è che, accanto ai
riferimenti dogmatici, i Capi di ogni Branca possono trovare nel volumetto
testi, preghiere, canti, attività manuali, grandi cacce per Lupetti e Coccinelle,
insomma le proposte più opportune per proporre la figura di Maria
ai ragazzi, nello spirito dello scautismo cattolico e del magistero della Chiesa. L’autore ha inserito proposte di Rosari e di
Veglie, di attività manuali ed espressive, persino di quiz divertenti... insomma una vera miniera di suggerimenti rivolti
ai Capi delle diverse associazioni scout. Il volume può essere richiesto direttamente all’autore
(Attilio Gardini, Viale
D. Bolognesi, 35 – 47121 Forlì (FC) - e-mail: attiliogardini@teletu.it).
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CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI
23.I.2015: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI
Nel pomeriggio del 22 gennaio 2015, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in
Udienza privata S.E. Rev.ma il Signor Card.Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione
delle Cause dei Santi. Nel corso dell’Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato
la Congregazione a promulgare i seguenti Decreti riguardanti:
A - 23 NUOVI SANTI
I) - UNA NUOVA FUTURA BEATA
È stato promulgato il decreto sul miracolo, attribuito
all’intercessione della Venerabile Serva di Dio
Maria Teresa Casini, Fondatrice della Congregazione
delle Suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù. Rimaniamo
in attesa di conoscere la data di della cerimonia
di beatificazione.
MARIA TERESA CASINI (1864-1937)
Teresa Casini nasce il 27 ottobre 1864
a Frascati. Nel 1874, orfana del padre, si
trasferisce con la madre a Grottaferrata
presso i nonni materni. Nel 1982 decide di
consacrarsi a Dio dopo essersi consigliata
con il Padre Spirituale Padre Arsenio Pellegrini,
abate di Grattofaerrata. Il contrasto
con i familiari e le opposizioni che incontra
nei due Istituti in cui entra per obbedienza,
le irrobustiscono lo spirito, disponendola a realizzare
la speciale vocazione cui Dio la chiama.
Il 2 febbraio 1894
dà inizio a una comunità contemplativa, la Congregazione
delle Suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù. Si dedica con le
sue figlie ad una vita intensa di riparazione, nutrita di ininterrotta
preghiera dinanzi a Gesù Sacramentato, per implorare
doni di santità ai Sacerdoti. Incoraggiata dal Card. Satolli,
Vescovo di Frascati, toglie la clausura per dedicarsi a
varie attività apostoliche. Apre il primo laboratorio nel 1910
a Grottaferrata per educare le figlie del popolo, affinché formando
delle brave mamme di famiglia, indirettamente collaborasse
a far sì che il Signore suscitasse in famiglie cristiane
giovani da chiamare alla dignità sacerdotale.
Inoltra, la richiesta di Gesù che riecheggia nella sua
anima “Dammi Sacerdoti Santi” suscita in lei, l’idea della
nuova opera chiamata dei “Piccoli Amici di Gesù” e che ha
inizio con l’approvazione del Vescovo di Frascati nel 1925.
I collegi e le scuole dei “Piccoli Amici di Gesù”, come vivai
di vocazioni, sono diffusi in Italia e all’estero e continuano
a dare i loro frutti.
Teresa Casini, anima di profonda umiltà e preghiera, è
chiamata dallo Sposo il 3 aprile 1937, a Grottaferrata.
Il 7 luglio 1997 la Chiesa la dichiara Venerabile.
II) - 22 NUOVI BEATI MARTIRI
Sono stati promulgati i decreti riguardanti:
1. il martirio delle Serve di Dio FIDELIA (al secolo:
DOLORES OLLER ANGELATS) e 2 COMPAGNE: JOSEFA
MONRABAL MONTANER e CATERINA MARGENAT
ROURA (FACUNDA), uccise in odio alla Fede tra il
26 e il 29 agosto 1936.
2. Il martirio dei Servi di Dio PIO HEREDIA e di 17
COMPAGNI E COMPAGNE, uccisi, in odio alla fede,
nel 1936
3. Il martirio del Servo di Dio TSHIMANGADZO SAMUELE
BENEDETTO DASWA, ucciso, in odio alla fede,
nel 1936.
Rimaniamo in attesa di conoscere la data delle Cerimonie
di Beatificazione.
1 - FIDELIA (OLLER ANGELATS) (1869-1936) e
2 COMPAGNE RELIGIOSE: JOSEFA MONRABAL
MONTANER (1901-1936) e CATERINA MARGENAT
ROURA (FACUNDA) (1876-1936)
Il decreto riguarda il martirio di tre consorelle appartenenti
all’Istituto delle Suore di San Giuseppe di
Gerona.
Sono:
A) Madre Fidelia (al secolo: Dolores Oller Angelats) nata a Banyolas nel distretto di Girona (Spagna) il 17
settembre 1869 e assassinata il 30 agosto 1936 a Xeresa
(Valencia).
B) Suor Josefa Monrabal Montaner nata il 3 luglio 1901
a Gandía, Valencia (Spagna) e assassinata il 30 agosto
1936 a Xeresa (Valencia)
C) Madre Facunda (al secolo: Caterina Margenat
Roura) nata il 6 settembre 1876 a Girona e uccisa alla
fine di agosto 1936 a L’Arrabasada, Barcelona (Spagna).
Le tre Consorelle hanno dato testimonianza di fedeltà
a Cristo in quanto uccise per il loro “status”
di religiose nella persecuzione religiosa che ha
avuto luogo in Spagna nel periodo 1931-1939.
23.I.2015: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI
Nel pomeriggio del 22 gennaio 2015, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in
Udienza privata S.E. Rev.ma il Signor Card.Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione
delle Cause dei Santi.
Nel corso dell’Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato
la Congregazione a promulgare i seguenti Decreti riguardanti:
2 - PIO HEREDIA (1875-1936)
E 17 COMPAGNI, CISTERCENSI
Il decreto è inerente al martirio dei Servi di Dio
Pio Heredia e 17 Compagni e Compagne, degli Ordini
Cistercensi della Stretta Osservanza (Trappisti) e di
San Bernardo; uccisi in odio alla Fede, nel 1936, durante
la guerra civile spagnola.
1 - Padre PIO HEREDIA ZUBIA (1875-1936) (al secolo:
Julian). Nato 16 febbraio 1875 in Larrea, Alava.
2 - Padre
MARCOS GARCIA RODRIGUEZ (1905-1936), sacerdote professo,
nato il 14 settembre 1905 Villaviciosa de San Miguel,
Leon.
3 - Fra ANGEL de la VEGA GONZALES (1868-1936)
(al secolo: Francisco) professo religioso, nato il 15 ottobre
1868 a Noceda de Bierzo, Leon.
4 - Fray ANTONIO DELGADO
GONZALEZ (1915-1936) (al secolo: Francisco), trappista ricorrente,
nato il 28 gennaio 1915 in Citores Paramo, Burgos;
assassinato il 3 dicembre 1936 a Santander.
5 - Padre JOSEP
CAMI CAMI (1907-1936), sacerdote della diocesi di Lleida,
nato il 5 settembre 1907 in Aitona, Lleida, morto il 28 luglio
1936 a Aitona, Lleida.
6 - Padre EUGENIO GARCIA PAMPLIEGA (1902-1936) (al secolo: Herminio), trappista sacerdote
professo, nato il 23 novembre 1902 a Villagonzalo Pedernales
(Burgos).
7 - EZECHIELE ALVARO de la FUENTE (1917-1936), religioso professo, nato il 21 maggio 1917 in
Espinosa de Cerrato, Palencia.
8 - Padre JUAN BAUTISTA
FERRIS LLOPIS (1905-1936), sacerdote professo, nato il 24
marzo 1905 a Alzira, Valencia.
9 - Fra LEANDRO GOMEZ GIL (1915-1936), professo religioso, nato il 13 marzo 1915 in
Hontomín, Burgos, ucciso il 31 dicembre 1936 a Santander.
10 - Padre VALERIANO RODRIGUEZ GARCIA (1906-1936),
sacerdote professo, nato il 10 Giugno 1906 Villaviciosa de
San Miguel, Leon.
11 - Padre MARCELINO MARTIN RUBIO (1913-1936) (al secolo: Emerico), trappista novizio, nato il
4 novembre 1913 in Espinosa de Villagonzalo, Palencia, ucciso
il 10 dicembre 1936 a Santander.
12 - Padre ALAVARO
GONZALEZ LOPEZ (1915-1936), sacerdote professo, nato il
27 aprile 1915 in Noceda del Bierzo, Leon.
13 - EULOGIO
LOPEZ ALVAREZ (1916-1936) professo religioso, nato il 28
luglio 1916 in Quintana de Fuseros, Leon.
14 - Padre
VINCENT FRANCISCO GARRIDO (1905-1936) (al
secolo: Pastor), nato il 16 febbraio 1905 a Valencia,
sacerdote professo trappista; ucciso il 21
settembre 1936 a Cuesta degli Eels, Santander.
15 - Fray EUSTACHIO
GARCIA CHICOTE (1891-1936) (al secolo: Jacinto)
professo religioso, nato il 16 agosto 1891 a Tamara de Campos,
Palencia.
16 - Fra WELKOME MATA UBIERNA (1908-
1936) (al secolo: Robustiano), trappista novizio, nato il 24
maggio 1908 in Celadilla-Sotobrín, Burgos; ucciso il 4 dicembre
1936 a Santander.
17 - Madre MARIA della NATIVITA’
MEDES FERRIS (1880-1936)(al secolo: Ursula), Religiosa
professa della Congregazione Cistercense di S. Bernardo, nato
il 18 dicembre 1880 a Alzira (Valencia), uccisa il 12 novembre
1936 a Alcúdia (Valencia); (Insieme con lei sono stati uccisi i
suoi 3 fratelli: Beati José Vicente e Julian (questi ultimi erano
Carmelitani Scalzi e la loro causa è in corso).
18 - Madre
MARIA MICAELA BALDOVI’ TRULL (1869-1936) (al secolo:
Maria della Salute), cistercense professa della Congregazione
di San Bernardo, nata il 28 aprile 1869 a Alzira (Valencia) e
uccisa il 9 novembre 1936 a Benifayó (Valencia).
3 - TSIMANGADZO SAMUELE BENEDETTO
DASW, LAICO (+1990)
Tshimangadzo Samuele Benedetto
Daswa (Bakali) nasce nel 1946 nel villaggio
di Mbahe (Sud Africa) in una famiglia
non cristiana. Già da giovane frequenta
un gruppo di cattolici.
Affascinato da quel “modo di vivere” a
16 anni chiede il Battesimo scegliendo il nome di Benedetto,
come il suo catechista. Ma insieme al nome assume
anche il motto del grande monaco riformatore: «Prega e
lavora». Diplomatosi come maestro inizia a insegnare nella
scuola di Nweli di cui diviene poi direttore. Nel contempo
svolge il ministero di catechista e non si tira indietro con i
lavori “sul campo”: Benedetto si prodiga per costruire
quella che diventerà la prima chiesa cattolica della zona. (continua)
B - SETTE NUOVI VENERABILI
Sono stati, inoltre, promulgati 7 decreti riguardanti
l’eroicità delle virtù delle seguenti Servi di Dio, i quali,
pertanto, acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”:
1 - Venerabile LADISLAO BUKOWINSKI
(1904-1974) Ladislao nasce a Berdyczów (Ucraina) il 22 dicembre
1904. È ordinato sacerdote il 28.6.1931. È vicario e catechista
a Rabka dal 1931 al 1935, a Sucha Beskidzka nel 1936 e poi
fino al 1945 è a Volyn Lutsk, dove dal
1936 al ’39 insegna catechesi e sociologia
nel Seminario maggiore. È direttore
dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose
e vicedirettore di “La vita cattolica”.
Dopo lo scoppio della seconda
guerra mondiale e l’invasione sovietica
della Polonia del settembre 1939, il vescovo
di Luck Adolf Szelkiem nomina
P. Wladyslaw Bukowinski parroco della cattedrale di Lutsk. (continua)
2 - Venerabile LUIGI SCHWARTZ, SACERDOTE
(1930-1992)
Padre Schwartz, noto anche come “Padre Al,” nasce a Washington
DC nel 1930. Desideroso di donarsi al Signore entra in
Seminario. Devoto della Madonna, dedica
la sua vita alla Vergine dei Poveri. È ordinato
sacerdote nel 1957. Sei mesi dopo è
trasferito in Corea come missionario. Qui
ogni sua giornata é volta ad aiutare i
bambini poveri. Nel 1964 fonda la Congregazione
delle Suore di Maria a Busan,
e nel 1981 fonda la Congregazione dei
Fratelli di Cristo nella capitale Seoul. Le
due Congregazioni hanno lo scopo di educare,
curare e contribuire a promuovere un
futuro più luminoso ai bambini orfani e abbandonati, così come
a quelli provenienti da famiglie estremamente povere. Inoltre,
lavora nella costruzione di sanatori e ospedali per i bisognosi,
di ospizi per i senzatetto e disabili, oltre che per i giovani con
problemi mentali e per le madri non sposate. Nel 1989 P.
Schwartz sviluppa una sclerosi laterale amiotrofica (SLA) che lo
confina in una sedia a rotelle per il resto della sua vita. Muore
a Manila (Filippine) il 16 marzo 1992.
3 - Venerabile COINTA JAUREGUI OSES,
RELIGIOSA (1875-1954)
Cointa nasce l’8.2.1875 a Falces (Navarra). Riceve una ottima
formazione cristiana e scolastica in famiglia, poi dalle
Suore della Carità ed a 14 anni è nel Collegio di Tudela, ove
matura la vocazione religiosa. Nel 1893 entra nel noviziato di
Tudela della Società di Maria Nostra Signora, ove pronuncia i
primi voti e svolge il compito di educatrice fino al 1899, quando è assegnata alla fondazione del Collegio Talavera de la Reina
(Toledo). Nel 1915 è eletta Superiora della Comunità e tale
scelta viene ripetuta per alcuni trienni. Il 1921 segna l’anno
della riunificazione delle diverse comunità della Congregazione
come già auspicato nel 1900 da Leone XIII. Dal 1933 al 1940
la comunità di Talavera vive momenti molto duri a causa della
Guerra Civile spagnola. Madre Cointa sistema le religiose nelle
varie famiglie delle alunne o amiche
della Comunità
Nel 1940 la Superiora
riesce a riunire la Comunità a Talavera (continua)
4 - Venerabile TERESA GARDI, LAICA
(1769-1837)
Teresa Gardi nasce a Imola il 22 ottobre 1769 da famiglia
povera, ma molto religiosa. Frequenta la scuola ma impara
solo a scrivere. Perde prima la
mamma, poi il sostegno del papà. A
ventisette anni il Signore inizia ad
affinarla con la soffenza. Teresa, affascinata
dall’ideale di S. Francesco,
il 13.X.1801 entra nel Terz’Ordine
francescano, e il 15.X.1802 fa la professione
nella cappella della Madonna
delle Grazie, aggiungendo ai
tre voti quello di fare sempre ciò cheè di maggiore gradimento a Dio.
Nel
giugno 1804 iniziano le estasi e le visioni, soprattutto dopo la
Comunione e la Via Crucis. Nel 1816 Teresa cade gravemente (continua)
5 - Venerabile LUIS TRELLES Y NOGUEROL,
LAICO (1819-1891)
Luis nasce a Vivejro, Lugo (Spagna) il 20.8.1819. A 14 anni
inizia gli studi di giurisprudenza all’Università di Santiago de
Compostela e a soli 19 anni è nominato
professore di Diritto Civile.
Pratica per due anni come avvocato
nella sua città natale. Si trasferisce
poi a La Coruña, dove
resta dieci anni. Fa parte del consiglio
di amministrazione degli
Avvocati e della Corte Artiglieria e
Genio. Lavora per il Ministero
delle Finanze e per la Camera dei
notai. Nel 1852 si trasferisce a
Madrid. Inizia svolgendo pratiche
legali per la povera gente, tanto da venir subito classificato“avvocato dei poveri”: non accetta mai nessun compenso, ma
difende i poveri con l’identica passione e competenza dei
“principi del foro” suoi contemporanei. Questo impegno “personale”
e volontaristico si affina, arrivando a coinvolgere altri
colleghi in una sorta di attività da “difensore civico” ante litteram. m (continua)
6 - Venerabile SATOKO KITAHARA, LAICA
(1929-1958)
Satoko Kitahara nasce in una famiglia shintoista il
22.8.1929, a Tokyo. Il dramma della guerra mondiale matura
in lei il programma: «Coscienti del giorno della ripresa, sforziamoci
di AGIRE». Dopo la guerra si iscrive alla facoltà di medicina,
e attratta dalla religione cristiana, frequenta i corsi di
Dottrina cattolica nella Scuola delle
Missionarie Mercedarie. Riceve il battesimo
il 30 ottobre 1949 con il nome
di Elisabetta, e, per devozione all’Immacolata,
aggiunge quello di Maria.
Già nel 1950 attua il suo programma
di vita con gli indigenti nel quartiere‘Arinomachi’ (Villaggio di Formiche)
di Tokyo attraverso le opere caritative
di frate Zeno (continua)
7 - Venerabile VIRGINIA BLANCO TARDIO,
LAICA (1916-1990)
Virginia nasce in Bolivia, a Cochabamba,
il 18 aprile 1916 da umile, ma religiosa famiglia.
Fin da giovane lavora come catechista,
preparando i bambini, gli adolescenti e
gli adulti a ricevere i sacramenti. Si laurea
in scienze umanistiche. Possiede una cultura
biblica e teologica superiore alla media
delle donne del suo tempo.
È così instancabile,
che educa alla fede tanto in castigliano quanto in ‘quechua’,
la lingua degli indios. Ha insegnato religione in diverse
scuole statali per oltre 40 anni, mantenendo sempre un esemplare
fedeltà alla dottrina della Chiesa, al Papa e al Vescovo,
pur in difficili condizioni sociali e politiche. (continua)
3.II.2015: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI
Il 3 febbraio 2015 il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza privata
l’Em.mo Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause
dei Santi. Nel corso dell’Udienza il Santo Padre ha autorizzato la Congregazione a
promulgare i seguenti Decreti riguardanti:
A - 4 NUOVI BEATI, MARTIRI
Sono stati promulgati i decreti riguardanti:
A - 4 NUOVI BEATI, MARTIRI
Sono stati promulgati i decreti riguardanti:
1. il martirio del Servo di Dio Oscar Arnolfo Romero
Galdámez, Arcivescovo di San Salvador.
2. Il martirio dei Servi di Dio Michele Tomaszek e Sbigneo
Strzałkowski, Sacerdoti professi dell’Ordine
dei Frati Minori Conventuali, nonché Alessandro
Dordi, Sacerdote diocesano; uccisi, in odio alla
Fede, il 9 e il 25 agosto 1991, a Pariacoto e in località
Rinconada, nei pressi di Santa (Perú).
Rimaniamo in attesa di conoscere le date delle Cerimonie
di Beatificazione.
1 - OSCAR ARNOLFO ROMERO GALDAMEZ,
ARCIVESCOVO (1917-1980)
Oscar Arnolfo nasce a Ciudad Barrios, San Miguel, in
Salvador, il 15.8.1917. In giovane età, interrompe gli studi
per una grave malattia, e a dodici anni lavora come apprendista
in una carpenteria. Nel 1931 entra nel seminario
minore di San Miguel.
Alla fine del 1936 interrompe ancora
gli studi, per aiutare la famiglia in difficoltà economica.
Per tre mesi lavora con i suoi fratelli nelle miniere d’oro di
Potosí, per 50 centesimi al giorno. Nel 1937 entra nel seminario
di San José de la Montaña, a San Salvador. Sette
mesi più tardi è inviato a Roma per gli studi di teologia. Il
4.4.1942 è ordinato sacerdote. Inizia la tesi di dottorato,
ma a causa della guerra deve tornare nel Salvador.
È parroco
a Anamorós, per spostarsi poco dopo a San Miguel,
dove rimane per 20 anni. Si dedica alla preghiera e all’attività
pastorale, mentre nel Salvador regna il caos politico,
con una successione di colpi di stato che lasciano il potere
quasi sempre in mano ai militari. (continua)
2 - MICHELE TAMASZECH (1960-1991) E
SBIGNEO STRZALKOWSKI (1958-1991),
SACERDOTI OFM CONV.
E ALESSANDRO DORDI, SAC. (1931-1991)
A - Michele Tamaszech (1960-1991) e Zbigniew
Strzalkowski (1958-1991), frati minori conventuali della
provincia di Cracovia, in Polonia, sono in Perù da un paio
d’anni. Sono quasi coetanei (nati uno nel 1960 e l’altro nel
1958) e, durante il periodo della loro formazione religiosa
iniziale insieme, Michele segue di un anno Zbigniew; entrambi
sono inviati in missione a Pariacoto (diocesi di
Chimbote) sulla base della loro testimonianza religiosa fin
dal seminario e dopo una breve esperienza di vita pastorale
in patria.
In Perù sono presi di mira dai guerriglieri di‘Sendero Luminoso’ per il loro lavoro pastorale tra gli abitanti
della cordigliera delle Ande, che visitano nei numerosi
villaggi della parrocchia, e per l’assistenza verso i più
bisognosi, in una zona di cui i guerriglieri stanno assumendo
sempre più il controllo.
B - Alessandro Dordi, sacerdote diocesano “fidei
donum” (1931-1991) della diocesi di Bergamo, nato nel
1931, ha una esperienza più variegata, come membro
della comunità missionaria ‘Paradiso’: inizialmente nella
zona alluvionata del Polesine dal 1954 al 1965, poi con gli
emigranti italiani in Svizzera a Le Locle dal 1966 al 1979
(dove vive come prete-operaio) ed infine dal 1980 nella
estesa parrocchia di Santa, al confine settentrionale della
diocesi di Chimbote, lungo il fiume Santa.
Sempre più integrato
con le comunità di campesinos, con cui porta
avanti progetti di sviluppo, gli viene contestata questa condivisione
di vita con i nativi, che è il suo programma
d’azione fin dall’inizio della sua presenza in Perù. (continua)
B - UN NUOVO VENERABILE
È stato, inoltre, promulgato 1 decreto riguardante
l’eroicità delle virtù del Servo di Dio, Giovanni
Bacile che, pertanto, acquisisce il nuovo titolo di “Venerabile”.
1 - Venerabile GIOVANNI BACILE (1880-1941)
Giovanni Bacile, nasce a Bisacquino (Palermo) il 12
agosto 1880. La povertà è la caratteristica della sua vita.
Povera la sua famiglia, povero l’anno della sua nascita, a
causa del colera. Entra in Seminario a sedici anni e viene
ordinato sacerdote il 17.6.1905 nella cattedrale di Monreale.
Nell’immaginetta-ricordo scrive; “L’anima mia ha
sete di voi, Gesù caro; voi solo
potete saziarmi qui in terra, e
farmi beato in cielo”.
Nominato
Rettore del Carmine a Bisacquino,
diviene Decano- Arciprete
della Matrice dello stesso
paese il 3.9.1916. Numerose
attività germogliano dalla sua
azione pastorale e tanti giovani
frequentano la parrocchia nella
quale trovano il centro della
loro vita culturale e spirituale.
Tanti di essi diventano sacerdoti
diocesani, altri scelgono la vita religiosa. Tre sacerdoti
diocesani diventano vescovi; mons.Pasquale Bacile,
mons.Giuseppe Petralia, mons.Giovanni Cassata. (continua)
11 FEBBRAIO 2015: 4 NUOVE CANONIZZAZIONI IL 17 MAGGIO 2015
Concistoro per il Voto su quattro cause di Canonizzazione: iscrizione nell’Albo dei Santi per domenica 17 maggio
2015.
L’11.2.2015 Papa Francesco, al termine del rito di creazione dei nuovi cardinali, ha tenuto un Concistoro Ordinario Pubblico
nel corso del quale ha decretato che le Beate: Giovanna Emilia de Villeneuve, Maria di Gesù Crocifisso Baouardy
e Maria Alfonsina Danil Ghattas, assieme alla Beata Maria Cristina dell’Immacolata Concezione (al secolo Adelaide
Brando), la cui canonizzazione fu decisa nel concistoro del 20.X.2014,siano iscritte nell’Albo dei Santi il 17 maggio 2015.
1 - GIOVANNA EMILIA DE VILLENEUVE, Religiosa, Fondatrice
della Congregazione delle Suore dell’Immacolata Concezione
di Castres per l’educazione delle bambine e delle ragazze
povere, per gli ammalati e per le missioni in terre lontane, nasce
in Francia, a Tolosa, nel 1811 e muore di colera il 2 ottobre 1854. È stata beatificata dal Papa Benedetto
XVI, nel 2009.
2 - MARIA DI GESÙ CROCIFISSO (al sec. Maria Baouardy),
Monaca Professa dell’Ordine dei
Carmelitani Scalzi, nasce ad Abellin,
nel 1846, un villaggio presso
Nazareth, da genitori arabi. È battezzata
nella Chiesa Greco-Cattolica
Melchita. Fin da giovane sperimenta
molte tribolazioni
insieme a straordinari fenomeni
mistici. In Francia entra nel Carmelo
di Pau. (continua)
3 - MARIA ALFONSINA DANIL GHATTAS, Religiosa,
Fondatrice della Congregazione delle Suore del Rosario di
Gerusalemme, nasce a Gerusalemme nel 1843. Entra a 15
anni nella Congregazione delle Suore di San Giuseppe
dell’Apparizione. Svolge un intenso apostolato a favore
delle giovani e delle madri cristiane. Ha una speciale vicinanza
mistica alla Madre di Dio. Muore nel 1927. È stata
beatificata dal Papa Benedetto
XVI, nel 2009.
4 - MARIA CRISTINA DELL’IMMACOLATA
(al secolo: Adelaide
Brando) nasce a Napoli
nel 1856 e muore a Casoria nel
1906. Entra nel monastero delle
Clarisse, poi in quello delle Sacramentine
di Napoli, prende il
nome di Sr.Maria Cristina dell’Immacolata
Concezione, ma
deve lasciare la clausura per motivi
di salute.
Trasferitasi a Casoria,
fonda le Suore Vittime Espiatrici
di Gesù Sacramentato,
dedite all’adorazione perpetua,
all’insegnamento catechistico e scolastico e a varie opere di
carità. È stata beatificata da San Giovanni Paolo II il 27
aprile 2003.
21.2.2015: S.GREGORIO DI NAREK, DOTTORE DELLA CHIESA
Il 21 febbraio 2015 il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza privata S.E.
Rev.ma il Card.Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Nel corso dell’Udienza il Sommo Pontefice ha confermato la sentenza affermativa
della sessione plenaria dei Cardinali e Vescovi della Congregazione delle Cause dei
Santi, circa il titolo di Dottore della Chiesa Universale che sarà prossimamente conferito
a san Gregorio di Narek, monaco e sacerdote, nato ad Andzevatsik - allora Armenia,
ora Turchia - nel 950 circa e morto a Narek intorno al 1005.
SAN GREGORIO DI NAREK (950-1005)
S.Gregorio di Narek (Grigor Narekatsi) è venerato come
una delle più grandi figure del pensiero religioso armeno medievale.
Proviene da una linea di studiosi e uomini di
chiesa. Riceve la sua formazione sotto la guida del padre, il
vescovo Khosrov, autore del primo commento alla Divina Liturgia,
e da Anania Vartabed, abbadessa del monastero di
Narek. Entra nella vita monastica in tenera età e presto eccelle
nella musica, astronomia, geometria, matematica, letteratura
e teologia. A 25 anni è ordinato sacerdote. Vive la
maggior parte della vita nel monastero di Narek, dove insegna
presso la scuola monastica. S.Gregorio inizia i suoi scritti
con un commento sul “Cantico dei Cantici”, (continua)
18.III.2015: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI
Il 18 marzo 2015, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza S.E. Rev.ma il Signor
Card.Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Nel corso dell’Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare
i seguenti Decreti riguardanti:
A - DUE NUOVI SANTI
È stato promulgato un decreto riguardante un miracolo,
attribuito all’intercessione dei Beati coniugi Lodovico
Martin, Laico e Padre di famiglia; nato a Bordeaux
(Francia) il 22 agosto 1823 e morto ad Arnières (Francia)
il 29 luglio 1894, e Maria Zelia Guérin in Martin, Laica
e Madre di famiglia; nata a Saint-Denis-Sarthon (Francia)
il 23 dicembre 1831 e morta ad Alençon (Francia)
il 28 agosto 1877.
Rimaniamo in attesa della data della cerimonia di
canonizzazione.
LODOVICO MARTIN (1823-1877)
E MARIA ZELIA GUERIN (1831-1877)
Proclamati beati,
il 19 ottobre 2008 a
Lisieux, sono proposti
come modello alle famiglie
cristiane. I coniugi
Martin sono
stati beatificati per
aver aspirato alla
santità come coppia.
Ognuno di loro aveva
pensato di consacrarsi
al Signore nella vita religiosa, ma Dio aveva su di loro
altri progetti e lì, sul Ponte san Leonardo, li ha fatti incontrare
perché insieme, come sposi, potessero camminare nella via
della santità dando un esempio luminoso di vita coniugale
vissuta nella adesione alla volontà del Signore, nell’accoglienza
e nell’educazione dei figli, nella realizzazione delle
virtù umane e cristiane.
Come sposi trovavano nella fedeltà al Signore la loro forza.
A Zélie che era solita ripetere: «Dio è il Maestro e fa ciò che
vuole», Luigi rispondeva: «Messer Dio primo servito». Come
genitori accolsero con gioia nove bambini. La morte di quattro
di loro non li scoraggiò, ma intensificò la loro fiducia e abbandono
nel Signore. (continua)
B - SETTE NUOVI VENERABILI
Sono stati, inoltre, promulgati 7 decreti riguardanti
l’eroicità delle virtù delle seguenti Servi di Dio, i quali,
pertanto, acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”:
1 - Venerabile FRANCESCO GATTOLA
(1822-1899)
Francesco nasce a Napoli il
19.9.1822 da una pia e devota famiglia
di commercianti. Entra in
seminario fin dalle elementari e
attraverso la guida del suo padre
spirituale, Don Placido Baccher
(Grande innamorato dell'Immacolata), è iniziato alla devozione per
l'Immacolata, alla quale il giovane
Francesco già era stato affidato
per la delicata salute, dalla sua balia. Nel 1846 è ordinato sacerdote.
Nel 1870 si reca a Lourdes, "Pazzo d'Amore per L'Immacolata".
Vi compirà vari viaggi. E in uno dei primi pellegrinaggi
sente dentro l'anima il tocco dell'Immacolata: dare
origine a una nuova Famiglia di Persone consacrate totalmente
a onore dell'Immacolata. (continua)
2 - Venerabile PIETRO BARBARIC (1874-1897)
Petar nasce a Klobuk (Bosnia ed Erzegovina) il 19 maggio
1874. Dai genitori oltre una solida educazione impara il
catechismo e la devozione alla Madonna
ed al Sacro Cuore. Dotato di
notevoli capacità intellettive completò
i primi studi in due anni anziché
in quattro. Nell’agosto 1889 accetta
l’invito che gli rivolge il suo
maestro di scuola a entrare nel Seminario
Minore diocesano di Travnik,
per compiere gli studi superiori.
Petar è un ottimo studente: nel 1892
aggiunge lo studio dell’italiano, poi
del francese e del tedesco, pensando
che le lingue straniere l’avrebbero aiutato nelle confessioni.
Divenuto prefetto della sua classe, incoraggia i compagni a
ricevere la Comunione nei Primi Venerdì del mese. Per alcuni
anni il giovane pensa di diventare sacerdote diocesano, ma,
dopo un ritiro nel 1896, inizia a maturare l’idea di farsi Gesuita.
Gli iniziali sintomi di un raffreddore, preso durante
una gita fuori porta insieme ai compagni, lasciano in breve
posto alla tubercolosi. (continua)
3 - Venerabile MARIA AIKENHEAD
(1787-1858)
Mary Aikenhead nasce
a Cork, in Irlanda il
19.1.1787. Suo padre Davide,
protestante, è medico
e farmacista, mentre
la mamma Maria è cattolica.
Mary riceve il battesimo
il 4 aprile nella Comunione
anglicana. Per
motivi di salute, è inviata
subito in campagna
presso una famiglia cattolica
irlandese, la O’Rourkes, dove resta per sei anni. Al suo
ritorno in città di Cork nel 1793, frequenta la scuola della
città e in segreto pratica gli incontri e le cerimonie religiose
dei cattolici. Nel 1801 si ammala suo padre che si converte
al cattolicesimo sul letto di morte. Nel 1803 anche Mary si
converte alla fede cattolica. Terminati gli studi, decide di
dedicarsi ai poveri della città di Cork.
Nel 1808, Maria è a
Dublino presso una sua amica Anne O’Brien. Qui constata
la diffusa disoccupazione e la povertà e accompagna
l’amica nelle visite ai poveri e agli ammalati nelle loro case.
Matura in lei, nel contempo, la chiamata alla vita religiosa.È scelta dall’arcivescovo Murray, vescovo coadiutore di Dublino,
per realizzare il progetto di fondare la congregazione
delle Suore della Carità in Irlanda. Come preparazione le fa
fare un tirocinio di tre anni (1812-1815) a Micklegate Bar,
York, nel Convento della Istituto della Beata Vergine, un ordine
fondato da Mary Ward nel 17 ° secolo. Questa è stata
l’introduzione di Maria alla spiritualità ignaziana e l’inizio
di una vita basata sulla fiducia nella Divina Provvidenza. (continua)
4 - Venerabile ELISABETTA BALDO
(1862-1926)
Elisabetta nasce il 29 ottobre 1862 a Gavardo in una famiglia
benestante. Sposatasi rimane vedova senza figli. Decide
di dedicare la sua vita ai poveri. Accoglie orfani e anziani
abbandonati nella «Casa San Giuseppe» che poi
diventerà la casa madre delle Umili Serve del Signore, tuttora
attiva. Lei stessa, che i concittadini
chiamano per rispetto e per
censo la “Siura Lisa”, serviva i ricoverati,
trattandoli con carità. È inoltre
dinamica animatrice di molteplici
iniziative parrocchiali, aiutata
da altre giovani del paese.
Conosce il pio e attivo sacerdote
Padre Giovan Battista Piamarta. I
santi sanno subito vedere oltre.
Quando Elisa Baldo presenta in
poche ma dense pagine la figura di Padre Piamarta, (continua)
5 - Venerabile VINCENZA DELLA PASSIONE
DEL SIGNORE (1900-1937)
Edvige Jaroszewska nasce il 7 marzo
1900 in Piotrkow Trybunalski (Polonia).
Durante la Prima Guerra Mondiale,
lavora per aiutare i soldati feriti e cerca
la sua vocazione nell’Istituto delle Suore
della Carità. Nel 1926 lavora in un ospedale
di Varsavia. Nel 1928 apre un istituto
per bambini disabili mentali e
fonda Congregazione delle Suore Benedettine
Samaritane della Croce di Cristo.
Madre della Vincenza della Passione del
Signore è la prima Superiora Generale.
Sviluppa un proprio sistema di istruzione per i bambini
e per gli adolescenti con ritardo mentale. (continua)
6 - Venerabile GIOVANNA DELLA CROCE
(1481-1534)
Giovanna Vázquez Gutiérrez
nasce il 3 maggio 1481 a a Villa
de Azaña oggi Numancia La
Sagra (Spagna) nei pressi di Toledo.
Nel 1488, quando a soli
sette anni perde la madre, decide
di vivere la sua vita nel convento
di Santa Marìa de la Cruz
ove rimane fino a tredici anni.
Nel 1496 va a vivere con una zia
e lo zio Illescas. La sua bellezza
e virtù erano tali che cattura l’attenzione di un nobile cavaliere,
don Francisco de Laorte, che la chiede in sposa. Pressata
dalla famiglia e dal giovane pretendente, si traveste da
uomo e scappa di casa nel mese di aprile dello stesso anno
dirigendosi verso Beaterio de Santa Marìa de la Cruz de la
Sagra. Dopo aver convinto i genitori adottivi della sua vocazione
claustrale, nel 1497 fa la sua professione religiosa,
prendendo il nome di Juana de la Cruz. Vive come monaca
francescana per 38 anni, durante i quali contribuisce a diffondere
la preghiere del Rosario e la devozione per l’Angelo
Custode.
Nel 1506 perde per qualche tempo l’uso della
voce che dopo qualche mese improvvisamente le
torna, con una grande capacità oratoria. (continua)
7 - Venerabile MARIA ORSOLA BUSSONE
(1954-1970)
Maria Orsola nasce a Vallo Torinese (Italia) il 2 ottobre
1954 da una famiglia “normale”: suo padre possiede un’officina
di riparazione auto e sua madre è una sarta. Fin dall’infanzia
assiste con grande partecipazione alle attività
della parrocchia. Nel 1967 partecipa, insieme alla famiglia
e a un gruppo di parrocchiani, a un
raduno presso il Centro Mariapoli di
Rocca di Papa. È il suo primo incontro
col Movimento dei Focolari, che
cambia il suo modo d’intendere
l’impegno parrocchiale e la vita
stessa. Un giorno, di ritorno da un
incontro a Cafasse con altri coetanei
delle Valli di Lanzo, rivela al suo
parroco che darebbe la sua vita pur
di far scoprire ai giovani la bellezza di Dio.
La spiritualità di
questo movimento colpì tanto la ragazza che in una lettera
inviata alla sua fondatrice Chiara Lubich scrisse che voleva
ispirare tutta la sua vita all’amore incondizionato verso tutti
gli altri, lasciando che “Dio mi usi come vuole... perché questaè l’unica cosa che meriti nella nostra vita...”.
Maria Orsola è una ragazza piemontese del ’68 che ama
la musica beat, si interessa alle prime manifestazioni studentesche,
suona la chitarra e prende lezioni di canto.
Un’adolescente come le altre, si direbbe, innamorata della
natura, dello sport e della musica. Prende qualche cotta, annota
i suoi pensieri sul diario personale, ha tanti amici e
scrive lettere a quelli più cari. È la figlia semplice di un piccolo
mondo antico che sembra prossimo a essere travolto
dai venti della modernità. Il 10 luglio 1970, durante un
campo estivo a Ca’ Savio (Venezia), mentre inserisce la spina
del suo asciugacapelli nella presa elettrica, è colpita da una
scarica elettrica e muore sul colpo, a quindici anni.
«E Dio la prese in parola», disse a Torino papa Giovanni
Paolo II, nel 1988 a migliaia di persone radunate per festeggiare (continua)
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MOSTRE DI SANTINI
Mentana (RM), 18-25 gennaio 2015 - Mostra di santini “SANT’ANTONIO ABATE”
Su invito del Dr.Tonino Tabanella, socio AICIS, quale Presidente della Confraternita di Sant’Antonio Abate
di Mentana (Roma), con la collaborazione della locale Confraternita e dell’Istituto
di Studi Sabini, l’A.I.C.I.S. ha partecipato a Mentana (Roma) alle manifestazioni
in onore di sant’Antonio Abate con una mostra di Immaginette Sacre.
E, infatti, il giorno 17 gennaio, festa del Santo Eremita dell’Alto Egitto, Antonio,
il Presidente AICIS Giancarlo Gualtieri e il Vice Presidente Renzo Manfè si sono recati a Mentana ed hanno montato 11 pannelli espositivi con immagini
e immaginette della vita e dei miracoli di Sant’Antonio Abate nei locali della
Confraternita.
Domenica 18 gennaio i pannelli sono stati trasferiti nella Galleria
Borghese della cittadina laziale per l’inaugurazione ufficiale da parte del Cardinale
Giovanni Battista Re. Sia il Presidente Dr.Tonino Tabanella che i soci della Confraternita hanno riservato
all’AICIS una calorosa accoglienza ed hanno espresso subito i complimenti per la bella esposizione, ricca di
immagini e informazioni. È giunto in visita nella sede della Confraternita anche il nuovo Parroco Don Domenico
Luciani, già simpatizzante delle Mostre biennali di immaginette Sacre di Campofilone nelle Marche (anni ‘90), che ha rinnovato i complimenti
per lo studio dell’iconografia del Santo attraverso le immaginette devozionali.
Le immaginette esposte sono dei soci AICIS
Giancarlo Gualtieri di Roma, Francesca Campogalliani Cantarelli di Mantova e Renzo Manfè di Roma. La mostra è rimasta aperta al
pubblico nella Galleria Borghese di Mentana tutti i giorni dalle ore 16.00 alle ore 18,40 fino a Domenica 25 gennaio 2015.
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Tarquinia (VT), 14-20 gennaio 2015 - Mostra di santini “SANT’ANTONIO ABATE”
Nei giorni dal 14 al 20 gennaio 2015, a Tarquinia, si sono svolti i
festeggiamenti civili e religiosi, in onore di S. ANTONIO ABATE, Santo
molto amato e venerato dalla comunità locale quale Patrono degli Agricoltori
e degli animali.
Su richiesta del Parroco della Chiesa di San Giovanni Battista,(ove
si custodisce la statua lignea seicentesca) e del Comitato dei Festeggiamenti
il socio Edmondo Barcaroli di Tarquinia, ed il signor Roberto
Gazzillo, hanno allestito, all’interno della Chiesa, una mostra di immaginette
sacre sul Santo e di fotografie dell’antica processione e del tradizionale “Carro Vivente” che viene allestito dall’Università Agraria di Tarquinia (Ente Pubblico Agricolo).
L’Esposizione di immaginette, che ha presentato “Santini” dai primi anni dell’Ottocento fino ai giorni nostri, ha ottenuto ampio
successo di visitatori e nel giorno di chiusura è stata visitata da un folto gruppo di Sacerdoti e Suore dell’Ordine Passionista, arrivati
da varie località italiane per presenziare ai solenni funerali di una monaca, deceduta nel Proto Monastero di Tarquinia.
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Pedara (CT), 11-25 gennaio 2015
Mostra di santini “UNA FIAMMA NEL DESERTO - SANT’ANTONIO ABATE”
“Una fiamma nel deserto”: questo il titolo di una mostra iconografica tematica dedicata alla figura di S. Antonio Abate, anacoreta
egiziano vissuto tra il III e il IV secolo dopo Cristo, particolarmente venerato nella zona etnea. L’esposizione curata da Salvatore Enrico
Pappalardo e Daniele Pennisi, è stata allestita
presso i locali della Parrocchia “S. Antonio
Abate” di Pedara, in occasione dei festeggiamenti
del Santo, ed inaugurata sabato 10 gennaio,
dopo la messa vespertina, dal parroco
sac. Calogero Augusta.
La mostra ha permesso
ai visitatori di conoscere meglio la figura di
questo grande Santo, i momenti salienti della
sua vita, i simboli e gli attributi iconografici
che lo caratterizzano, le opere artistiche che lo
ritraggono in Italia e nel mondo.
Un vero e proprio viaggio attraverso le immagini
devozionali, un viaggio nel tempo - dalle più antiche incisioni alle moderne stampe - e nello spazio; la mostra infatti è stata
disposta secondo un criterio topografico, suddivisa in pannelli dedicati alle varie province siciliane e altri dedicati all’iconografia delle
rimanenti regioni italiane e di altre nazioni.
Le pregevoli incisioni del XVIII e XIX secolo, i santini merlettati, le cromolitografie fustellate,
le stampe popolari di inizio XIX secolo, le immagini tipolitografiche più e meno recenti provenienti dalle collezioni personali dei due
curatori, hanno offerto un’ampia panoramica del culto di S. Antonio Abate, grazie anche alla grande quantità di pezzi esposti, circa
cinquecento.
La mostra è stata corredata anche da una piccola sezione dedicata agli annulli filatelici speciali realizzati da Poste
Italiane negli anni precedenti in occasione di alcune feste dedicate al Santo in Sicilia e in Puglia.
Dall’11 al 15 gennaio la sala
della mostra ha ospitato anche un’esposizione di abiti dei circoli e delle confraternite di S. Antonio Abate locali e dell’hinterland.
La mostra iconografica, rimasta aperta fino al 25 gennaio 2015, ha contato la presenza di numerosissimi visitatori,
fedeli, parrocchiani, curiosi e cultori delle tradizioni religiose locali e di santini.
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Roma, 7-8 marzo 2015 - Mostra di santini “SANT’ANTONIO ABATE”
Sabato 7 marzo 2015 a Roma, presso il complesso scolastico “Seraphicum”, nell’ambito
della manifestazione commerciale “Roma Colleziona”, su invito degli organizzatori,
l’Aicis ha esposto alcuni pannelli di immaginette sacre sul tema “Sant’Antonio Abate”
con i santini degli associati AICIS Giancarlo Gualtieri di Roma, Francesca Campogalliani
Cantarelli di Mantova e Renzo Manfè di Roma.
È stata l’occasione per rivedere alcuni soci di altre regioni, di ricevere anche la quota
per il 2015. Altre persone hanno chiesto informazioni sulla nostra rivista “Santini e Santità”,
molte hanno voluto portarne via una copia trovandola di estremo interesse. Altri
hanno colto l’occasione per avere informazioni sulle immaginette, sul modo di collezionarle
e si sono detti disponibili anche ad una eventuale iscrizione alla nostra associazione.
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Milazzo (ME), 25 febbraio - 19 aprile 2015
Mostra di santini “SAN GIUSEPPE - ITE AD JOSEPH”
Il socio Giovan Battista Anania ha in allestimento una mostra di immaginette sacre su San Giuseppe.
L’esposizione è stata inaugurata lo scorso 25 febbraio presso i locali della Chiesa di San Giuseppe a Milazzo
(Messina) e sarà fruibile sino al 19 Aprile 2015 secondo il seguente programma:
- tutti i mercoledì in onore di
San Giuseppe dalle ore 16,00 alle ore 18,00 (nella fattispecie mercoledì 25 febbraio, 4 - 11 e 18 marzo. -
- giovedì 19 marzo: dalle ore 8,00 alle ore 20,30. -
-
da giovedì 16 a sabato 18 Aprile dalle ore 16,00 alle ore
18,00.
- domenica 19 Aprile dalle ore 8,00 fino alla conclusione dei festeggiamenti. La mostra dal titolo “Ite
ad Joseph” ha come tema San Giuseppe in Sicilia, e vi sono esposti circa 300 santini sul Santo (locali) provenienti
da altrettante località siciliane
La mostra è stata proposta dal Comitato pro-festeggiamenti in onore di San
Giuseppe di Milazzo all’organizzatore Giovanni Battista Anania che, per tale motivo, come sottotitolo, egli
ha inserito l’appellativo dialettale “Vicchiareddu“ con il quale i numerosi devoti in zona si rivolgono al Santo.
L’esposizione ha il patrocinio dell’AICIS.
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Fratta Polesine (RO), 10 marzo - 5 aprile 2015
Mostra di santini “DIORAMI, SANTINI, PALE D’ALTARE E QUADRI
D’AUTORE: DESCRIVONO, NARRANO, EMOZIONANO”
È stata inaugurata il 10 marzo scorso a Fratta Polesine (Rovigo) e il 14 marzo è stata presentata, la
Mostra “Diorami, Santino, Pale d’Altare e Quadri d’autore: descrivono, narrano, emozionano“ allestita a
cura del Gruppo Culturale e di ricerca “IL MANEGIUM” di Fratta Polesine, in occasione della prossima festività
dei Santi Quaranta Martiri, coprotettori della Parrocchia locale assieme ai Ss.Apostoli Pietro e Paolo.
L’esposizione, che presenta immaginette sacre scelte fra le molte del lascito di Mons. Arcolin, per narrare
il “cammino terreno della Sacra Famiglia” sia nel periodo della vita privata che della vita pubblica di Cristo
per arrivare alla conclusione della sua missione, chiuderà al pubblico il prossimo 5 aprile.
L’AICIS ringrazia
la socia Franca Fanan Bazzano che ci ha inviato la locandina e le notizie di questa bella iniziativa.
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Torino, 18 aprile - 24 giugno 2015
“LA RISCOPERTA DI UN’ARTE: LE IMMAGINETTE SACRE”
L’Associazione Centro Studi Francesco Faà di Bruno, in collaborazione con l’Istituto Suore Minime
di N.S. del Suffragio, comunica che Venerdì 17 aprile 2015 alle ore 20.30, presso la Sala
Conferenze Francesco Faà di Bruno, Via Le Chiuse 30 a Torino, si terrà una conferenza dal titolo “La riscoperta di un’arte: le Immaginette Sacre”. Saluto di benvenuto: Superiora Generale delle
Suore Minime di N.S. del Suffragio, Madre Chiara Busin.
Invitati per il Saluto delle autorità civili:
Presidente della Circoscrizione IV, Claudio Cerrato, Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi. Relatori: Paola Galanzi, studiosa e cultrice di immaginette religiose, socio AICIS, “Storia delle immagini devozionali e dei santini”; Don Natale Maffioli, docente di Arte e Pastorale
presso l’Università Pontificia Salesiana, “Iconografia della vita di Gesù”; Prof.ssa Laura Borello,
socio AICIS “I santini - Editoria Piemontese”; ”Federico Peiretti, cultore di immaginette religiose,
socio AICIS, “Filiconia: il Collezionismo”; Dott.ssa Sara Puglisi, laureata in Storia dell’Arte, “Conservazione
e restauro delle immagini”; Dott. Stefano Peiretti, laureato in Informatica con specializzazione
in RVM, “Image Restoration, per la ricostruzione grafica delle immaginette sacre e
tecniche per il riconoscimento dei soggetti”.
In questa occasione si terrà l’Inaugurazione della Mostra “La raccolta delle Reliquie
del Beato Francesco Faà di Bruno” e della Mostra “La riscoperta di un’arte: le Immaginette
Sacre”.
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Licata (AG), 21-29 marzo 2015
Mostra di santini “PASSIO DOMINI 2015”
Il 21 marzo scorso con il patrocinio del Comune locale e dell’A.I.C.I.S. è stata inaugurata a Licata
una mostra iconografica che ha avuto come oggetto i riti della Settimana Santa attraverso le immagini:
fotografie e santini. L’esposizione è stata organizzata dal socio AICIS Giovanni Armenio, per le immaginette
sacre (circa 300), e da Pierangelo Timoneri per le foto. Anche quest’anno è stata data la possibilità
ad altri collezionisti di esporre le loro immaginette devozionali
Tra questi ci sono i giovani
soci AICIS Luca Lombardo e Andrea Occhipinti che, insieme al giovane collezionista Raimondo D’Andrea,
hanno esposto i loro santini. Un particolare ringraziamento va a Luca Lombardo molto prezioso
nell’allestimento di questa edizione. Il Chiostro di San Francesco, una perla del barocco licatese, ha
accolto ancora una volta l’esposizione che si è snodata in un percorso ideale attraverso i riti e le tradizioni
della Settimana Santa, così come viene vissuta dal popolo, attraverso le tradizioni, la fede e il
folklore.
I vari pannelli hanno presentato, in ordine cronologico, i momenti della Passione di Gesù, relativamente alla tradizione licatese
che inizia il venerdì precedente la Domenica delle Palme con la Processione dell’Addolorata per proseguire con l’entrata a Gerusalemme,
la lavanda dei piedi, l’Ultima Cena, il Getsemani, il Cristo alla
colonna, l’Ecce Homo, il Crocifero, la Crocifissione, la Deposizione, la
Pietà e, infine, la Resurrezione.
Di ogni episodio sono state esposte sia
le foto tratte dalle Processioni che i santini a tema. Erano presenti altri
pannelli riguardanti i luoghi dei riti, le tradizioni popolari, i canti popolari,
i concerti dell’orchestra filarmonica con le copie degli spartiti originali,
le ricette riguardanti quei giorni di festa, etc. L’esposizione,
aperta tutti i giorni, ha osservato il seguente orario: 10/13 e 17/21.
Ci
sono stati momenti musicali con concerti delle bande locali e di un coro
locale. Non è mancata la degustazione dei “muffuletti”, ‘pagnottine’ di
pane impastato con sesamo, semi di finocchio, pepe, cannella, conditi
con tonno, tipica cena del giorno del venerdì santo per i licatesi.
Un angolo
della mostra è stato dedicato all’esposizione di statue riproducenti,
in miniatura, le grandi statue che vengono portate in processione. Quest’anno,
per la prima volta, è stato bandito un concorso per gli studenti
delle scuole medie di Licata dal titolo “La mia Settimana Santa“. Gli
alunni partecipanti, supportati dagli insegnanti, hanno presentato un
elaborato sotto forma di poesia, racconto, tema, disegno, foto, progetto multimediale, scultura , etc., avente come contenuto il proprio
modo di vivere la Settimana Santa, sia da un punto di vista pratico che spirituale. I migliori elaborati, scelti da una giuria di esperti,
sono stati esposti durante la mostra “Passio Domini A.D. 2015”.
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Borgo Faiti (LT), 9-10 maggio 2015
Mostra di santini “100 ANNI DELLA GRANDE GUERRA”
Il 9 e 10 maggio 2015 presso il Museo di Piana delle Orme a Borgo Faiti (Latina), nell’ambito della
manifestazione “Giornate del collezionismo religioso” organizzate dal socio Maurizio Prosperi di Cisterna
di Latina, Presidente del Circolo Filatelico di Cisterna e dall’Associazione Culturale Pontina, saranno
in esposizione alcuni pannelli di immaginette sacre.
L’AICIS ha aderito alla manifestazione e
sarà presente con dei santini sul tema della manifestazione stessa “100 anni della Grande Guerra”.
Ovviamente presenterà l’aspetto religioso dei nostri soldati e la preoccupazione dei Papi nella Prima
Guerra Mondiale. Parteciperanno i soci Edmondo Barcaroli, Patrizia Fontana, Giancarlo Gualtieri, Renzo
Manfè e Augusto Mastrantoni.
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Campomarino (CB), 18-18 luglio 2015 - “IV MOSTRA DEL SANTINO”
Il 18 luglio p.v. verrà inaugurata a Campomarino (Campobasso) la “IV Mostra del Santino” che verrà organizzata dal socio Emilio
Antonio Beltotto con santini della propria collezione dall’ottocento ai giorni nostri.
I visitatori potranno quest’anno ammirare le immaginette devozionali attraverso tematiche attuali, quali il “V Centenario della morte
di S.Teresa d’Avila”, il “V Centenario della morte di S.Filippo Neri”, il “Bicentenario della nascita di S.Giovanni Bosco”, nonché la visita a
Campomarino dell’urna contenente il corpo di S.Gabriele dell’Addolorata (foto e santini) e l’ “Ostensione della Sindone 2015”.
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Re (VB), 11 agosto - 15 ottobre 2015 - Mostra di immaginette
devozionali
“FIORI, FLORA E FAUNA NEI SANTINI”
Pierluigi Patritti di Olgia di Re sta già scegliendo il materiale della propria collezione per una importante
esposizione presso il Santuario della “Madonna del Sangue” a Re nella Val Vigezzo sul tema: “Fiori, flora e fauna nei santini”.
Verranno esposti 36 pannelli contenenti pezzi dal 1500 agli
inizi del 1900 (xilografie, canivet, conventuali, ecc. ecc.).
Chi potrà progettare un viaggio avrà
l’occasione di visitare un bel santuario (foto) ed una magnifica esposizione aperta dall’11 agosto al 15 ottobre 2015.
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NOTIZIE DAL MONDO
Frascati (RM), 27 gennaio 2015
APERTURA DELLA CAUSA DI BEATIFICAZIONE DI CHIARA LUBICH
È la cattedrale di San Pietro Apostolo di Frascati (Roma) a sottolineare “l’ecclesialità dell’atto”, il luogo scelto da mons. Raffaello
Martinelli lo scorso 27 gennaio per l’apertura ufficiale del “Processo
sulla vita, virtù, fama di santità e segni” di Chiara Lubich.
La diocesi
di Frascati è il territorio nel quale si trova il Centro Internazionale
del Movimento dei Focolari, nei pressi del quale Chiara Lubich è vissuta
gran parte della sua vita e dove riposa la sua salma.
Chiara Lubich fu “un luminoso esempio di vita“ che “ha acceso
per la Chiesa una nuova luce sul cammino verso l’unità“. È il cuore
del messaggio scritto da Papa Francesco in occasione dell’apertura a Frascati della “Causa di beatificazione e canonizzazione” di
Chiara Lubich, presieduta dal vescovo di Frascati Raffaello Martinelli. Un messaggio che va al cuore della testimonianza della fondatrice
dei Focolari: luce e unità, due delle parole che meglio descrivono il lascito di Lubich all’intera Chiesa.
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10-12 marzo 2015: SAN LUDOVICO DA CASORIA DOPO 130 ANNI
È TORNATO NELLA SUA CITTÀ NATALE
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Il 7 marzo a Napoli è stata scoperta una targa presso la chiesa di San Liborio. La celebrazione è stata presieduta
da don Nunzio D’Elia, postulatore della causa dei Santi.
Il 18 marzo, a Casoria, invece, si è tenuta la
manifestazione intitolata il “Cammino dei Santi”, un percorso che è partito dalla casa madre di Santa Giulia
Salzano, in piazza Pisa, per poi passare per piazza Cirillo e sostare, infine, davanti alla casa natale di San Ludovico
e davanti all’istituto delle suore Francescane Adoratrici della Croce la cui fondatrice, Luigia Velotti, sarà
probabilmente beatificata entro l’anno.
Dopo 130 anni, intanto, sono tornati a Casoria anche i resti mortali di San Ludovico, canonizzato il 23 novembre
2014. Le sue ossa, riposte in un’urna, dal 10 al 12 marzo sono state a Casoria e poi ad Arzano, nella
chiesa Maria Assunta in Cielo in via Colombo.
Dal 16 al 19 aprile, invece, l’urna sarà traferita ad Assisi, presso l’Istituto Serafico fondato da padre Ludovico; dal 20 al 26 aprile
le spoglie del Santo saranno a Roma presso la Casa Generalizia delle suore Elisabettine Bigie mentre dal 19 al 21 giugno l’urna sosterà
a Pompei, per ricordare l’opera di Ludovico nella fondazione del santuario dedicato alla Madonna.
(Il Santino riprodotto qui a fianco è allegato alla presente rivista ed è offerto a tutti i soci da Padre Michele Giuliano, o.f.m. di Afragola (NA), che
ringraziamo).
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Canada - Rimouski, 26 aprile 2015:
SARÀ BEATIFICATA LA VEN.MARIA ELISABETTA TURGEON
Canada: beatificazione di suor Turgeon, una vita per i bimbi poveri. A Rimouski, in Canada, il cardinale Angelo
Amato, a nome del Papa, il 26 aprile 2015 presiederà la Cerimonia di Beatificazione di Maria Elisabetta Turgeon, religiosa
canadese vissuta nella seconda metà del XIX secolo, Fondatrice della Congregazione delle Suore di Notre
Dame del Santo Rosario. La sua spiritualità era in particolare rivolta all’educazione dei bambini poveri delle campagne
della diocesi di Saint-Germain di Rimouski non lontana da quella di Québec.
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Torino, 2 maggio 2015:
SARÀ BEATIFICATO LUIGI BORDINO
Il 2 maggio a Torino fratel Luigi Bordino, religioso professo della Congregazione dei Fratelli di San Giuseppe
Cottolengo verrà beatificato. Presiedere la S.Messa, in rappresentanza del Papa, il cardinale Angelo
Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Fratel Bordino, alpino durante la Seconda Guerra
Mondiale, ha dedicato la sua vita ai malati: nel loro volto vedeva Gesù crocifisso.
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Brasile, 3 maggio 2015:
APERTURA DELLA FASE DIOCESANA DEL PROCESSO
DI BEATIFICAZIONE DI MONS. HELDER CAMARA
Domenica 3 maggio 2015, in Brasile, la Chiesa di Olinda e Recife aprirà la fase diocesana del processo di Beatificazione
di mons. Hélder Câmara, che fu alla guida dell’arcidiocesi dal 1964 all’85 e dove morì nel 1999.
Mons. Câmara fu un pastore di straordinaria sobrietà personale e totalmente dedito al sostegno e al riscatto dei
poveri, tratti che richiamano molto da vicino lo stile di Papa Francesco.
Dom Hélder era un uomo di preghiera e di riflessione, che si svegliava durante la notte per pregare e per scrivere. Era molto
coinvolto dalla presenza dell’Eucaristia. Molti hanno visto mons.Hélder piangere celebrando la Santa Messa.
Era una persona di grande sensibilità e di una tenerezza veramente speciale verso i poveri. Basta pensare a quella famosa
frase di Papa Giovanni Paolo II, quando a Recife nel 1980, abbracciando mons. Câmara disse: “Fratello dei poveri,
fratello mio”.
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Venezia - Piazza San Marco, 16 maggio 2015
BEATIFICAZIONE DEL VEN. LUIGI CABURLOTTO
Il prossimo 16 maggio a Venezia verrà beatificato Mons. Luigi Cabrlotto, primo sacerdote parroco veneziano.
Presiederà la celebrazione il Cardinale Angelo Amato, SDB, Prefetto della Congregazione per le Cause
dei Santi e delegato di Papa Francesco.
Luigi nasce a Venezia il 7 giugno 1817. Figlio di gondolieri, è educato nella Scuola dei Ven. fratelli Padre
Antonangelo e Marco Cavanis e prosegue nel seminario patriarcale di Venezia, dove fa il suo ingresso nel
1835. È ordinato sacerdote il 24 settembre 1842. Dal 1849 al 1872 è parroco di San Giacomo dall’Orio. Il 30
aprile 1850 dà inizio ad una scuola popolare per le fanciulle trascurate dalle famiglie. In pochi anni il gruppo
di maestre volontarie che sostengono la scuola diviene un istituto religioso di suore per le quali egli stesso
scrive la Regola e che chiama Figlie di S. Giuseppe. Nel 1857 a Venezia nei pressi di S. Sebastiano, accoglie
le ragazze povere aiutate dalla pubblica assistenza dando vita all’Istituto Manin femminile.
Nel 1859 fonda, nella città di Ceneda (oggi Vittorio Veneto - TV) una scuola elementare popolare gratuita per esterne e accanto
istituisce un collegio con più elevato programma di studi. Nel 1869 è chiamato a riorganizzare l’importante Istituto Manin maschile,
di arti e mestieri, che da un biennio si trova in precarie condizioni disciplinari ed economiche.
Per problemi di salute, Mons.Caburlotto nel 1872 deve rinunciare alla parrocchia per dedicarsi con più energia alle case di educazione.
Lavorando gratuitamente esercita una benefica influenza sull’indirizzo educativo di istituti pubblici. Nel 1881 la Congregazione
di Carità gli affida infatti, oltre ai due Istituti Manin anche gli Orfanotrofi maschile ai Gesuati e femminile alle “Terese” dove può sostituire
alle maestre laiche le sue suore, aprendo così la quarta casa della Congregazione. Accanto a queste attività sa dare la sua
opera per ogni servizio richiesto dal suo Vescovo. Esercita il ministero della predicazione in corsi di esercizi spirituali a religiose e laici,
conduce missioni popolari, tiene conferenze spirituali al clero.
Trascorre gli ultimi anni in quasi totale ritiro, provato da lunghe sofferenze,
ma sereno e sempre interessato alle opere che continua a dirigere. Muore, assistito dal patriarca Giuseppe Sarto (poi S. Pio X) il 9 luglio 1897 invocando la Vergine Maria.
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Nyeri (Kenya), 23 maggio 2015
BEATIFICAZIONE DELLA VENERABILE IRENE STEFANI
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Il 23 maggio 2015 verrà beatificata a Nyeri, in Kenya centrale, la venerabile sr. .Irene Stefani, una suora
italiana che ha lavorato per molti anni nella nazione dell’Africa orientale.
Presiederà la cerimonia il cardinale Polycarpo Pengo, arcivescovo di Dar-es-Salaam.
Mercede Stefani nasce il 22 agosto 1891 ad Anfo nella Val Sabbia (Brescia, Italia). Nel 1911 entra tra
le Missionarie della Consolata. Il 12 gennaio 1912 veste l’abito religioso prendendo il nome di Irene.
Il
29.1.1914 emette la professione religiosa e alla fine dell’anno parte per le missioni in Kenya, dove l’evangelizzazione
era agli inizi e quasi inesistenti le scuole e i servizi sanitari.
Dal 1914 al 1920 si dedica all’assistenza
negli ospedali militari.
Negli ospedali di Voi, Kilwa e Dar-es-Salaam, in Tanzania, la missionaria
trascorre le sue interminabili giornate medicando, fasciando piaghe e ferite, distribuendo medicine e cibo,
accogliendo sempre i bisognosi con il sorriso, senza spazientirsi mai, infondendo coraggio e fiducia nell’amore
di Dio.
Dal 1920 al 1930 suor Irene lavora nella missione di Gekondi, dedicandosi all’insegnamento
scolastico, e continuando a seguire per corrispondenza, i suoi “figli” africani che si spostavano più lontano, facendo da collegamento
con le loro famiglie.
Curando un ammalato di peste, contrae il morbo e muore il 31 ottobre 1930, a soli 39 anni.
(Il Santino riprodotto qui accanto è allegato alla presente rivista ed è offerto a tutti i soci da Antonino Cottone di Misilmeri, che ringraziamo).
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Roma, 5 giugno 2015
APERTURA DEL PROCESSO DI CANONIZZAZIONE
DI PADRE COSIMO BERLINSANI E DI ANNA MORONI
Dopo l’Editto emesso nel luglio 2014 dal Cardinale Vicario Agostino Vallini, il
prossimo 5 giugno nella Sala della Conciliazione del Vicariato di Roma si darà inizio
ufficiale alla causa di Beatificazione e Canonizzazione dei Servi di Dio Cosimo Berlinsani
OMD e Anna Moroni fondatori della Congregazione delle Oblate del Bambino
Gesù.
Già dall’agosto 2012 la Congregazione delle Suore Oblate del Bambino Gesù
nella persona della Madre Generale Raffaella Funari, e l’Ordine della Madre di Dio
nella persona di P. Francesco Petrillo Rettore Generale, hanno convenuto con l’approvazione
dei rispettivi Consigli, di nominare due Postulatori per l’avvio del “Processo
di Beatificazione e Canonizzazione dei Servi di Dio”.
Due processi distinti come prevedono le normative del Diritto e del Magistero
ecclesiale. Il primo atto ufficiale prodotto dalle due Postulazioni è stato il “Supplex
libello” emesso da P. Josef Sciberras OSA e da P. Davide Carbonaro OMD rispettivamente
per la Causa di Madre Anna e di Padre Cosimo, rivolto al Cardinale
Agostino Vallini Vicario di Sua Santità per la Diocesi di Roma.
(I due Santini riprodotti sopra, allegati alla presente rivista, sono offerti a tutti i soci dal nostro Assistente Ecclesiastico Padre
Davide Carbonaro, OMD, che ringraziamo).
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