CANONIZZAZIONE DI SAN JOSEMARIA ESCRIVA'
DE BALAGUER
6 Ottobre 2002
E' un pò difficile parlare di questo santo, non solo perchè è forse il santo - a parte Sua Santità Giovanni Paolo II - di cui si è parlato di più nel bene e nel male nell'ultimo ventennio, ma perchè le sue direttrici fondamentali non erano altro che accettare la volontà di Dio, fare tutto nel miglior modo possibile, cercare di santificare piccoli atti quotidiani. In altre parole, mettere in pratica il Vangelo.
Certo, molti altri l'hanno detto meglio di me e non riuscirò a dire molto di più a riguardo. Ho "scoperto" JoseMaria Escrivà attraverso una persona a me cara che, cominciando a seguire conferenze, ritiri, a conoscere sacerdoti e laici dell'Opera dell'allora Servo di Dio Josemaria Escrivà mi ha trasmesso quanto andava scoprendo su questo personaggio.
Perchè il fondatore dell'Opus Dei era proprio un personaggio. Lo si vede subito nei vecchi filmati che lo ritraggono, non più giovanissimo ma ancora pieno di vivacità e di allegria, proprio delle anime elette, lo si sente nel tono delle sue parole con cui, nelle adunate oceaniche che riusciva a raccogliere intorno a sè, insegnava, commentava, descriveva il Vangelo, dava consigli, parole affettuose e "tirate di orecchi" ai suoi interlocutori.
Mi è piaciuta subito la sua figura che diventava subito familiare e te lo faceva accettare come uno di famiglia...
Sono stata varie volte ad inginocchiarmi davanti alla sua tomba incassata nel pavimento di una cappellina raccolta e silenziosa, quasi al centro della sede dell'Opus Dei, prima che ne traslassero il corpo nella chiesa interna. Mi hanno colpito Il silenzio non solo del luogo specifico ma dell'intera Casa, il raccoglimento, la devozione, quegli inchini silenziosi e perfetti, la pulizia, l'estrema cura di ogni particolare sia della costruzione sia delle rifiniture, di ogni addobbo, di ogni angolo... Quelle regole...
Le regole sono importanti in ogni cosa che ci si accinge ad intraprendere ma soprattutto per Josemaria Escrivà esse erano basilari per una solida formazione dottrinale, ascetica ed apostolica.
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Josemaría Escrivá, nacque a Barbastro in
Spagna nel 1902 da una famiglia molto religiosa. Sentì
presto, anche se ancora non ben definita, la chiamata
del Signore e si dedicò agli studi religiosi per
diventare sacerdote, prima a Logrono e poi a Saragozza,
dedicandosi anche agli studi di diritto. Divenne sacerdote
nel marzo del 1925 e cominciò a vivere il suo ministero
sacerdote in un piccolo paese finchè nel 1927 si
trasferì a Madrid per conseguire la laurea in diritto.
Proprio a Madrid, nel 1928 ebbe l’illuminazione
che gli fece vedere la sua “Opera” e fondò
l’Opus Dei, impegnando tuttavia il suo impegno pastorale
a favore dei malati e dei poveri della città.
Quando scoppiò la guerra civile (1936), che mise
a repentaglio la vita dei consacrati e dei cattolici in
genere, pur dovendo fuggire dalla città esercitò
lo stesso il suo ministero in clandestinità, finchè,
lasciata Madrid, attraversando a piedi i Pirenei, si fermò
a Burgos.
Alla fine della guerra tornò a Madrid dove
concluse i suoi studi dirittto e da cui poi partì
alla volta di Roma dove si stabilì definitivamente
nel 1946 e dove fu impegnato in importanti incarichi,
seguendo anche il Concilio Vaticano II. Per diffondere
l’attività della sua Opera fece vari viaggi
in Europa, in Sud America, in Spagna, radunando sempre
intorno a sé folle numerose.
Scrisse vari libri, pietre miliari della sua Opera: "Cammino", "Solco", "Forgia", "Amici di Dio", "Gesù che passa", "Colloqui" ed altri, dove spesso attraverso il racconto delle sue esperienze dirette, talvolta solo poche righe, fulminanti, dà spunti per la meditazione e per la vita spirituale.
Concluse a Roma la
sua vita terrena nel 1975, beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 17 maggio 1992 e proclamato
Santo dallo stesso Papa il 6 ottobre 2002. Queste cerimonie richiamarono suoi devoti da ogni parte del mondo che, numerosi, affollarono la capitale.
Di seguito qualche foto da me scattata alla sua Canonizzazione.
PREGHIERA DI INTERCESSIONE