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Jakub Pankiewicz nacque a Nagorzanach,
diocesi di Przemysl il 9 luglio 1882. Fu accolto dai Frati
Minori nella
Provincia dell’Immacolata Concezione nel 1900. Emise
la Professione temporanea il 2 febbraio 1901 e quella solenne
il 24 febbraio 1904, assumendo il nome di Anastazy. Ordinato
sacerdote nel 1906, fu Guardiano in varie Fraternità,
costruì il Seminario minore nella città industriale
di Lodz e fu tra i fondatori della Congregazione delle Suore
Antoniane di Cristo Re. Arrestato senza processo il 10 ottobre
1941, fu internato a Dachau. |
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19 marzo |
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Wojciech
Gondek nacque a Slona, diocesi di Tarnow, il 6 aprile 1909.
Entrò tra i Frati Minori nella Provincia di Santa
Maria degli Angeli nel 1928. Emise poi la professione temporanea
il 26 agosto 1929 a quella solenne il 18 aprile 1933, assumendo
il nome di Krystyn. Ordinato presbitero il 21 giugno 1936,
a Wloclaweck ricoprì gli uffici di confessore e predicatore
sino al 1938. Fu dunque anche eletto vicario della Fraternità.
Dal 1959 fino al momento dell’arresto assunse inoltre
la cura pastorale dell’intera città, essendo
stati imprigionati tutti i sacerdoti, compreso il parroco
della cattedrale. |
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Jan Oprzadek nacque a Koscielec, in diocesi
di Cracovia, il 4 marzo 1884. Divenne Frate Minore nella
Provincia di Santa Maria degli Angeli nel 1912. Dopo la
morte della mamma e di un fratello ammalato incurabile,
ai quali aveva prestato premurosa assistenza, fu poi subito
chiamato a prestare servizio militare. Rientrato in convento
alla fine della guerra, completò il noviziato nel
1921 ed emise la Professione temporanea il 15 settembre
1921 e quella solenne il 4 ottobre 1924, assumendo il nome
di Marcin. Era solito compiere volentieri i diversi uffici
della fraternità, anche i più umili, servendo
sempre il Signore con gioia. |
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Jan Zembol nacque a Letownia, nella diocesi di Cracovia,
il 7 settembre 1905. Nel 1922 fu accolto dalla Provincia
dei Frati Minori di Santa Maria degli Angeli. Compiuto il
noviziato, fu ammesso alla professione temporanea il 22
ottobre 1928 e a quella solenne il 6 marzo 1932, assumendo
il nome di Brunon. Gli toccò svolgere gli uffici
di cuoco e di organista in diversi conventi della Provincia. |
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“Nel nostro secolo sono ritornati i martiri, spesso
sconosciuti, quasi militi ignoti della grande causa di Dio.
Per quanto è possibile, non devono andare perdute
nella Chiesa le loro testimonianze”:così scriveva
il grande papa Giovanni Paolo II nella memorabile lettera
apostolica “Tertio Millennio adveniente”.
Tra gli innumerevoli testimoni della fEde elevati agli onori
degli altari nel suo lungo pontificato, il 13 giugno 1999
toccò ad una folta schiera di martiri polacchi, vittime
del regime nazista, tra i quali cinque Frati Minori Cappuccini.
Questi religiosi subirono il martirio singolarmente in date
diverse e furono poi accorpati successivamente in un’unica
causa di beatificazione.
Il nuovo Martyrologium Romanum li commemora infatti separatamente
nell’anniversario del martirio. Si presentano dunque
in apposite singole schede le vicende terrene di questi
cinque figli di San Francesco, che la Provvidenza ha voluto
accomunare nella glorificazione terrena e celeste.
Essi sono:
- Beato Aniceto Adalberto (Anicet Wojciech) Koplinski
- Sacerdote e martire, nato a Debrzno (Polonia),
30 luglio 1875 e morto ad - Auschwitz (Polonia), 16 ottobre
1941
- Beato Enrico Giuseppe (Henryk Jozef) Krzysztofik
Sacerdote e martire, nato a Zachorzew (Polonia), 22 marzo
1908 e morto a Dachau (Germania), 4 agosto 1942
- Beato Fedele Gerolamo (Fidelis Jerome) Chojnacki
- Religioso e martire, nato a Lód (Polonia), 1°
novembre 1906 e morto a Dachau (Germania), 9 luglio 1942
- Beato Floriano Giuseppe (Florian Jozef) Stepniak
- Sacerdote e martire, nato a Zdzary, 3 gennaio 1912 - morto
a Linz (Austria), 12 agosto 1942
- Beato Sinforiano Felice (Symforian Feliks) Ducki
- Religioso e martire, nato a Varsavia, Polonia,
10 maggio 1888 e morto ad Auschwitz, Polonia, 11 aprile
1942
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La persecuzione religiosa verificatasi in Spagna nel corso gli anni Trenta del secolo scorso, raggiunse tristemente il suo apice nei primi mesi della Guerra Civile che colpì il paese iberico, dunque da luglio a dicembre del 1936, ma si prolungò, senza perdere la sua efferatezza, sino al marzo del 1939.
E’ risaputo e storicamente dimostrato che numerosissime furono le vittime di tale persecuzione, ecclesiastici e laici uccisi esclusivamente per motivi religiosi.
Mons. Antonio Montero Moreno, attualmente arcivescovo emerito di Mérida-Badajoz, nella sua tesi dottorale “Storia della persecuzione religiosa in Spanga” presenta una statistica di ben 6832 ecclesiastici sacrificati durane tale persecuzione: 12 vescovi, 4172 sacerdoti del clero diocesano; 2365 religiosi; 4172 sacerdoti del clero secolare, 2365 religiosi e 283 religiosi.
A questa folta schiera appartiene anche il giovanissimo sacerdote Juan Huguet Cardona.
Nato il 28 gennaio 1913 ad Alayor, sull’Isola di Minorca nelle Baleari, da umile famiglia contadina, nel 1924 entrò nel seminario conciliare di Ciudadela. Il 6 giugno 1936 ricevette l’ordinazione presbiterale a Barcellona e il 21 dello stesso mese celebrò per la prima volta il Santo Sacrificio della Messa nella chiesa parrocchiale di Ferrerias a Minorca, villaggio ove si era trasferita la sua famiglia alcuni anni prima.
Sin da bambino si contraddistinse per la sua pietà, il raccoglimento ed in particolare la devozione all’Eucaristia.
Già prima del sacerdozio percepiva nel suo intimo un forte desiderio di martirio, come ebbe a fissare nelle sue note spirituali.
Il breve tempo che intercorse tra l’ordinazione e la morte gli permise di celebrare solamente trentatré Messe, tante quanti gli anni in cui Cristo condivise con noi la natura umana. Poche Messe, dunque, ma sufficienti a conformare questo giovane al Cuore di Cristo Re, Sommo Sacerdote.
Il 23 luglio 1936 ebbe inizio la sua passione.
Quel giorno erano stati catturati dai repubblicani l’economo e il vicario di Ferrerias, e per tal motivo fu chiesto a Don Juan da una persona pia di mettere in salvo l’Eucaristia della chiesa parrocchiale affinché non fosse profanata, come era accaduto in altri villaggi. Portò allora il Santissimo Sacramento a casa propria, con piena vertenza di quanto che lo attendesse qualora fosse stato scoperto. Così infatti avvenne la sera di quello stesso giorno, quando senza reclamare o opporre la minima resistenza si lasciò portare nella casa municipale di Ferrerias, dove il comandante gli ordinò brutalmente di togliersi la veste talare. Mentre il sacerdote obbediva in silenzio, questi notò che portava su di sé un piccolo crocifisso, per cui gli puntò addosso la pistola urlando: “Sputaci sopra o ti uccido!”. Egli allora, levando gli occhi al cielo, allargò le braccia in modo da formare con tutto il suo corpo una croce e, a pieni polmoni, gridò: “Viva Cristo Re!”. All’istante, il comandante gli sparò due colpi al volto che si conficcarono nella nuca, riducendo Don Huguet in coma. Spirò poco dopo aver ricevuto l’estrema unzione.
Numerose persone furono testimoni oculari di questi fatti e non mancarono di fornire il loro parere nel processo diocesano. Al termine della guerra civile, il comandante repubblicano che lo aveva ucciso riconobbe il crimine commesso e venne condannato a morte.
Juan Huguet Cardona ebbe troncata la vita unicamente per motivi religiosi: in quanto era sacerdote, rifiutatosi di sputare sul crocifisso inneggiando a Cristo Re.
Dal giorno della sua morte, il popolo cristiano non ha cessato di vedere in lui un vero martire ucciso in odio alla fede cattolica. Il processo super fama martirii iniziò subito dopo il termine delle persecuzioni nella diocesi di Minorca.
L’esito fu comunicato alla Sacra Congregazione per le Cause dei Santi. Il 24 maggio 1958 venne emesso il decreto sugli scritti ed il 27 novembre successivo fu pubblicato il Sommario super introductione causae. Il 28 giugno 2012 è stato reso noto che il 10 maggio il Santo Padre Benedetto XVI ha decretato il riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa del martirio di Juan Huguet Cardona, conferendogli il titolo di “Venerabile” e spianando così la strada alla sua beatificazione che avverrà il 27 ottobre 2013 in Spagna.
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