IL PRINCIPE ANTONIO DE CURTIS, IN ARTE TOTO'
15-2-1898/15-4-1967
Foto Cantera da "I Volti del cinema Italiano"
- Unitalia Film - Roma, 1952
Di lui Raul Radice disse:" Non esistono
personaggi inventati da Totò. Singolarissimo mimo dotato
di naturale prepotenza, egli interpreta se stesso. E' l'ultima
maschera nella quale si trovino riuniti gli elementi vivi
di una tradizione che va da Pulcinella a Petrolini. Per attori
così fatti, il problema dell'espressione coincide con
la scoperta della propria persona. Essi devono prima di tutto
capire la loro faccia, la voce, il corpo e il meccanismo che
li anima. Non inventano, individuano. E, compiuta l'indagine,
il personaggio scoperto già vive la sua vita autonoma.
Da quel momento si tratta solo di collocarlo. Qualunque parte
assuma, Totò è come un'ostrica senza involucro,
messa ad abitare una conchiglia vuota. Il guscio prende vita
da lui, fino a illudere d'essere suo. E talvolta sembra influire
sulla sua natura. Ma nessuno s'inganna. A ridare indipendenza
a Totò, basta una mossa, uno sguardo. Bastava l'avverbio
"tampoco".
Totò in Guardie e ladri
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dalla rivista Cinema 1937
"Totò
Un nuovo tipo comico cinematografico? Totò
è al suo secondo film, ma dice che il primo
gli è servito come provino".
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Che dire di Totò? Ormai si è
detto tutto, specie in questi ultimi anni che la critica ufficiale
l'ha rivalutato, dopo anni di silenzio, schierandosi finalmente
dalla sua parte, riconoscendogli la grandezza, l'unicità,
il sottile umorismo, l'umanità. Il suo essere principe
nella vita e sulla scena, filtrando con umorismo i fatti della
realtà e ricavandone , sottolineandolo, l'aspetto ridicolo
a cui aggiungere un pizzico di poesia e di surreale, fa di
lui un insuperabile attore. Non solo comico ma, come nella
grande commedia dell'arte, un tragi-comico perchè,
a ben vedere, la sua ilarità è venata di tristezza,
di poesia, di umanità e questo è quello che
soprattutto fà l'attore con la A maiuscola, ma anche
l'essere umano. Come una creta duttile a Totò bastava
un piccolo spunto, un viso, una smorfia per creare un personaggio,
una macchietta, uno schetch, per creare un mondo popolato
di personaggi tutti con la sua inconfondibile faccia, ma ognuno
delineato da diverse caratteristiche, ognuno con una sua vita
propria, che attraversava la scena , toccando tutti i sentimenti
propri dell'umanità, dall'eroismo alla viltà...
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Siamo Uomini o caporali? Viaggio semiserio
di A. de Curtis, Newton Compton 1993.
Il libro era stato precedentemente pubblicato nel 1952
ma con scarso successo poichè all'epoca Totò
era contrastato dalla critica; esso venne poi riproposto,
arricchito da appunti ritrovati dalla figlia Liliana.
E' un diario che dal 1922 al 30 racconta la sua giovinezza
difficile, tesa a raggiungere una vita diversa e dedicata
all'arte. In queste pagine si ritrova il suo spirito,
talvolta caustico, talvolta esilarante, triste o tragico.
Totò... veniamo noi con questa mia....
Ed Marsilio, a cura di Liliana de Curtis e Matilde Amorosi,
introduzione di Giancarlo Governi.
Sono lettere a Totò lasciate dagli ammiratori
sulla sua tomba a Napoli, ammiratori che lo interpellano
per i loro problemi privati, ritenendolo a volte un
santo a cui chiedere un miracolo anche piccolo, a volte
un angelo protettore, un consigliere da interpellare
per ogni difficoltà quotidiana, anche economica.
Oppure lo ringraziano semplicemente per la sua arte,
perchè è esistito, perchè ha calcato
le scene, per aver dato e per dare ancora, attraverso
i suoi films che vanno a ripetezione sulla tv, un attimo
di felicità in esistenze grigie e monotone.
E qui di ride ancora - Così recitava
Totò - Ed. G. & V. - Dedicato agli
amatori di Napoli - E' una raccolta di frasi, poesie
e testi teatrali ideati o interpretati da due grandi
Napoletani: Totò e Eduardo de Filippo.
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La maschera di Totò ben si prestava a disegni caricaturali,
tra cui:
Caricatura di Onorato
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Caricatura di Garretto
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Girò poco meno di 100 film da protagonista,
ma non è questa la sede per enumerarli, nè dare
un giudizio critico su di essi o su di lui. Qui si vuole solo
"raccontare" Totò attraverso qualche curiosità,
qualche immagine e prendolo in esame da un punto di vista
"collezionistico".
Nel film "Totò al giro d'Italia", l'attore
recitò con compagni d'eccezione: Gino Bartali e Fausto
Coppi che erano i beniamini di tutti gli italiani che seguivano
il ciclismo, con Louison Bobet, Fiorenzo Magni, Tazio Nuvolari,
ecc; la pellicola divenne poi anche argomento di collezionismo,
in quanto venne emessa una serie di figurine, dedicata al
cinema italiano ed americano, molte delle quali, appunto,
riproducevano alcune scene del film in questione.
Qui Totò viene ritratto con Sophia
Loren in uno dei calendarietti profumati - dedicati ai film
in programmazione - che venivano regalati dai barbieri, per
le feste.
Nel 1953 Totò, disegnato da Castellari, diventò
anche protagonista di un fumetto per ragazzi che venne pubblicato
dalla editrice Diana.
Totò fu anche abile compositore musicale
ed intenso interprete dei suoi testi. La più conosciuta
e cantata poi da ogni genere di cantanti, melodici e non,
è senz'altro "Malafemmena", ma tra le altre
sue canzoni ( circa 50) sono da ricordare: "Miss, mia
cara miss", "La Mazurka di Totò", "Paquito
lindo", "Core analfabeta". Fu anche grande
poeta, basti pensare alla sua " 'A Livella".
Molto ricercati dai collezionisti e dai suoi
fans, sono fotobuste, locandine e manifesti dei suoi numerosi
film
Rimasto nel cuore di tutti i napoletani che, come già
sottolineato, da lui si sentivano e si sentono tuttora rappresentati,
Totò è molto amato e riproposto nei più
svariati modi.
Ad esempio, nel cuore di Napoli - nella via
di san Gregorio Armeno, famosa perche tutto l'anno vi si possono
trovare presepi artigianali e statuine - la sua effige, sotto
forma di statuina, di fotografia o di manifesto, compare accanto
a quelle di tanti personaggi contemporanei e non, storici
e politici, tra Papa Giovanni Paolo II, Bossi, Berlusconi
e Madre Teresa di Calcutta...
Bibliografia : TOTO' di Camillo Moscati, ed. Lo Vecchio
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