PreghiamoSignore Gesù Cristo che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della Tua Pasqua, fà che adoriamo con viva fede il santo mistero del Tuo corpo e del Tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della Tua redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen ******
MARANATHA'! VIENI SIGNORE GESU'!
Signore Dio! Signore Gesù! Signore
vivo! Ti salutiamo in questo sacramento, Ti adoriamo e Ti
chiediamo di portarci a una comunione più profonda
e intima con Te. Vieni Signore Gesù! Vieni nei nostri
cuori per convertirci. Cambia i nostri pensieri, riscalda
i nostri sentimenti, rinnova le nostre azioni.
Maranathà! Vieni Signore Gesù! "Il settimo angelo suonò la tromba e si fecero
udire nel cielo voci potenti che gridavano: “Ora comincia
nel mondo il Regno del Signore nostro Dio e del suo Cristo.
Un regno per i secoli eterni”.
Questi angeli trasformarono la luce in tenebra, l'amore in
odio, la pace in guerra, la gioia in invidia, la calma in
agitazione. Le tenebre si infuriarono contro il creato perché
si incamminava verso l’Incarnazione; si infuriarono
contro tutti i discendenti di Adamo perché prima o
poi avrebbero dato a Dio la possibilità di farsi carne.
Per odio, dunque, il serpente si accostò prima ad Eva,
non perché fosse più debole, ma perché
gli ricordava il legame che c’era tra il Verbo di Dio
ed il grembo immacolato della donna.
|
Tantum ergo sacramentum, Genitori Genitoque, |
Così gran Sacramento dunque Al Padre e al Figlio |
Amen |
Hai dato loro un pane disceso dal cielo
Che porta in sè ogni dolcezza
Signore Gesù Cristo che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della Tua Pasqua, fà che adoriamo con viva fede il santo mistero del Tuo corpo e del Tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della Tua redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen
Dio sia benedetto!
Benedetto il Suo santo nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il Suo sacratissimo cuore
Benedetto il Suo preziosissimo sangue
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima
Benedetta la Sua santa e Immacolata Concezione
Benedetta al Sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto San Giuseppe suo castissimo Sposo
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi
Signore Gesù, Tu sei presente giorno e notte in questo
Sacramento pieno di amore e di misericordia per noi.
Ora risplendi
su questo altare con raggi di giustizia e manifesti alle
nostre anime la Tua presenza immensa
e nascosta.
Sappiamo che Tu ci ami immensamente e che per te, noi siamo
preziosi, nonostante le nostre miserie. Vogliamo aprirci per ricevere uno Spirito
nuovo attraverso il Tuo amore misericordioso. Vogliamo lasciare
l'anno passato con i suoi errori, con i suoi peccati,
con le sue incertezze.
Abbiamo bisogno che il Tuo amore e
la Tua misericordia si estendano a tutta la nostra vita, per preparare
un anno nuovo vissuto in unione con
Te, un anno ricco di conversione e di grazie, dedito alla
pratica della Carità.
Donaci santi sacerdoti, santi
religiosi e religiose e sante famiglie.
Anche noi un tempo eravamo insensati, disobbedienti, traviati,
schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella
malvagità e nell’invidia, degni di odio e odiandoci
a vicenda.
Quando però si sono manifestati la bontà
di Dio Salvatore nostro e il Suo amore per gli uomini, egli
ci ha salvati, non in forza di opere di giustizia da noi compiute
ma per Sua misericordia, mediante un lavacro di rigenerazione
e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da Lui su di
noi abbondantemente, per mezzo di Gesù Cristo, Salvatore
nostro, perché resi giusti dalla Sua grazia diventassimo
eredi nella speranza della vita eterna (Tt 3, 3-7).
L’uomo vecchio (primo versetto: Tt 3, 3).
L’uomo
che non conosce Cristo vive senza avere un senso, non ha un
obbiettivo ultimo da raggiungere ma ripone tutte le sue speranze
negli altri e nelle cose, vive senza aspettarsi la vita eterna,
diventando legge a se stesso.
In questo modo è portato
a disobbedire alla legge di Dio e, perdendo la via della salvezza,
diventa schiavo di sé e delle cose. Sentirà
sorgere nel cuore sentimenti di invidia verso quelli che in
questo mondo stanno meglio di lui, e anche con pretesti di
giustizia diffonderà odio intorno a sé.
L’uomo
senza Dio sperimenta fin da adesso nel proprio cuore l’assenza
di pace dell’inferno, il distacco dal bene e dall’amore
di Dio, e nel momento della morte sarà dominato completamente
dal terrore di perdere tutto e tutti.
L’uomo nuovo (gli altri versetti Tt 3, 4-7).
Colui
che ha accolto l’annuncio del Vangelo e di conseguenza
ha conosciuto una manifestazione personale di Dio, capisce
che la salvezza non dipende dalle opere di giustizia cosi
come il mondo le intende e che lui potrebbe fare, ma ha sentito
la misericordia amorosa di Dio venirgli incontro con la sua
salvezza nel profondo del proprio essere.
Sente che dentro
di lui è stato rigenerato, che è stato lavato
e rinnovato dallo Spirito Santo. Sperimenta che dopo l’incontro
con Dio nel suo cuore ha ricevuto qualcosa perché è
in grado di vivere e camminare con una gioia nuova e inaspettata.
Questa è la manifestazione della misericordia di Dio.
Inizia nei nostri cuori il dono della vita eterna che diventerà
piena il giorno in cui ritorneremo alla casa del Padre.
Canto
|
Tantum ergo sacramentum, Genitori Genitoque, |
Così gran Sacramento dunque Al Padre e al Figlio |
Amen |
Hai dato loro un pane disceso dal cielo
Che porta in sè ogni dolcezza
Signore Gesù Cristo che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia
ci hai lasciato il memoriale della Tua Pasqua, fai che adoriamo
con viva fede il santo mistero del Tuo corpo e del Tuo sangue,
per sentire sempre in noi i benefici della Tua redenzione.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen
Dio sia benedetto!
Benedetto il suo santo nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il suo sacratissimo cuore
Benedetto il suo preziosissimo sangue
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima
Benedetta la sua santa e Immacolata Concezione
Benedetta al sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto S Giuseppe suo castissimo Sposo
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi
Stirpe eletta, gente santa, o regale sacerdozio,
Vieni e adora il Signore, il glorioso redentore (ad lib.)
Quando fu l’ora prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse: “Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi prima della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più finché essa non si compia nel regno di Dio”. E preso un calice, rese grazie e disse: “Prendetelo e distribuitelo tra voi, poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite finché non venga il regno di Dio. Poi prese un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: fate questo in memoria di me”. Allo stesso modo dopo avere cenato, prese i calice dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue che viene versato per voi” (Lc 22, 14-20).
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CantoT'adoriam ostia divinaT'adoriam ostia divina, Tu degli angeli il sospiro, Tu dei forti la dolcezza, Tu salute dei viventi, Ti conosca il mondo e t'ami, Ave, o Dio nascosto e grande, |
Ogni volta che mi accingo a celebrare i misteri eucaristici,
e durante lo svolgimento della liturgia di essi, cerco di
raccogliere tutte le energie e di concentrarmi con la mente
e col cuore e mettermi alla presenza del Padre celeste e di
sentire e di vedere accanto a me e dietro di me tante persone,
l’umanità intera. Cerco di immedesimarmi con
Cristo Gesù, profeta per eccellenza, sommo sacerdote
e re eterno, Messia, vittima immacolata, pane di vita e bevanda
di salvezza, sorgente di luce e di grazia, redentore misericordioso
e mediatore tra la infinità maestà e santità
di Dio Padre e la debolezza e l’imperfezione degli uomini
che egli ha resi figli suoi.
Mi invade un sentimento di gioia
grande che mi commuove: essere stato scelto, chiamato e incaricato
alla celebrazione del memoriale della passione, morte e risurrezione
del Figlio di Dio, e offrire al Padre per tutti coloro che
mi stanno d’attorno e sono uomini di ogni tempo e di
ogni luogo, cristiani e non cristiani, credenti e non credenti,
l’ostia purissima, la carne e il sangue dell’Agnello
di Dio, offerto e sacrificato per la salvezza del mondo intero.
Mi sento vicinissimo a Te Padre, che mi stai davanti, mi sento
vicino a tutti gli uomini che mi stanno d’attorno. Dio
onnipotente abbi misericordia di me, perdona tutti i miei
peccati, liberami da ogni male e conducimi alla vita eterna.
Signore mio Gesù Cristo mi sento portare via da quelle
tue parole: “fate questo in memoria di me”. Ti
vedo e mi trovo li accanto a Te, insieme ai Dodici, nel Cenacolo
la sera che pronunciasti quelle parole; sono vicino a Te nell’agonia
del Getzemani; sono accanto a Te nei momenti della tua passione;
sono presente nella scena del calvario; sono presso il tuo
sepolcro nel momento della tua risurrezione.
CantoGe-sù, Ge-sù, Ge-sù, Ge-sù, Gesù |
Tu mi hai fatto spettatore dei grandi misteri della Redenzione
perché io li avessi impressi nella mente e nel cuore
e cosi con maggior conoscenza e con profonda devozione facessi
tutto questo in memoria di Te per la gloria del Padre, per
la pace tra il cielo e la terra.
L’umanità passata,
quella presente, è li che partecipa al memoriale tuo
che assiste al “fate questo in memoria di me”.
Padre santo in quei momenti io sono lì davanti a Te,
attorno a me e dietro di me vi sono tanti, vi sono tutti,
vi è il cielo e la terra; mi trovo in mezzo fra Te
e gli altri; ho da offrirti per me e per loro un sacrificio
di adorazione, di lode, di impetrazione e di propiziazione.
Tu sei l’onnipotente, tutto aspettiamo da Te, abbiamo
bisogno del Tuo perdono (MF, 203-205).
Durante la benedizione eucaristica si canta:
Uomo di Galilea che passando và (4v)
Ti prego di toccarmi (3v)
E guarito io sarò (2v).
Uomo di Galilea che passando và (4v)
Ti prego di guardarmi (3 v)
E guarito io sarò (2v).
Uomo di Galilea che passando và (4v)
Ti prego di
abbracciarmi (3 v)
E guarito io sarò (2v).
Uomo di Galilea che passando và (4v)
Ti prego di salvarmi (3 v)
E guarito io sarò (2v).
Tantum ergo sacramentum, Genitori Genitoque, |
Così gran Sacramento dunque Al Padre e al Figlio |
Amen |
Hai dato loro un pane disceso dal cielo
Che porta in sè ogni dolcezza
Signore Gesù Cristo che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fai che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della tua redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen
Dio sia benedetto!
Benedetto il suo santo nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il suo sacratissimo cuore
Benedetto il suo preziosissimo sangue
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima
Benedetta la sua santa e Immacolata Concezione
Benedetta al sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto S Giuseppe suo castissimo Sposo
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi
Davanti al Re, ci inchiniamo insieme
per adorarlo con tutto il cuore .
Verso di Lui eleviamo insieme
canti di gloria al nostro re dei Re.
Grazie Gesù...
"Saulo frattanto, sempre fremente minaccia e strage contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme uomini e donne, seguaci della dottrina di Cristo, che avesse trovati.
E avvenne che mentre era in viaggio e stava avvicinandosi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: "Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti?". Rispose: "Chi sei, o Signore?". E la voce: "Io sono Gesù che tu perseguiti!. Orsù, alzati ed entra in città e ti sarà detto ciò che devi fare".
Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti sentendo la voce ma non vedendo nessuno. Saulo si alzò da terra ma non vedeva nulla. (Atti 9,1-8)"
Canto di LodeCome il cervo anela all'acqua, Sei tu sol ciò che il cuor mio brama Da Te sol prendo forza o Dio, Se Tu sol ciò che il cuor mio brama |
Spesso noi cristiani siamo dubbiosi circa il potere reale di salvezza di Gesù.
Diciamo che i nostri figli stentano a seguire il cammino del bene e pensiamo che, forse anche noi come loro, siamo una delusione per Dio. "Abbiamo fallito", diciamo, "non abbiamo saputo educare i nostri figli...".
C'è un pò di verità in queste affermazioni. anche San Paolo non era uno stinco di santo: omicida, fanatico e ottuso: però il potere immenso di Gesù Risorto lo ha trasformato. E' Gesù che ce lo ripete: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra" (Mt. 28,18) e Paolo, rovesciato a terra, avendone fatta esperienza, aggiungerà: "Davanti a Lui si piega ogni ginocchio" (Fil. 2, 10).
Gesù ha piegato e abbattuto Saulo e poi lo ha cambiato in San Paolo, il più grande apostolo della storia della Chiesa.
Noi spesso ci concentriamo sui nostri problemi e sulle cose che nella vita hanno preso un verso storto, ma Gesù non tiene conto di tutte queste cose. Gesù ha visto in San Paolo e vede in noi, non tanto gli sbandati, ma dei figli forti e generosi capaci di diffondere il messaggio di salvezza a tutti.
Gesù non guarda i nostri problemi per assumere un atteggiamento di giudice pessimista, ma comanda di migliorarci, perchè sa che possiamo fare tante cose buone.
Quanto tempo perdiamo pensando di essere iinetti ed incapaci! Invece possiamo fare tanto bene alle anime.
Gesù ha il potere di chiamare i nostri giovani più scapestrati al sacerdozio, le nostre figlie più vanitose alla vita consacrata. Gesù ha il potere di santificare le famiglie e di cambiare realmente la nostra vita.
Vive Gesù il Signor, vive Gesù il Signor (2v)
È vivo, è vivo, è vivo, vivo
Vive Gesù il Signor.
Alleluia, Alleluia, Alleluia, Alleluia
Tantum ergo sacramentum, Genitori Genitoque, |
Così gran Sacramento dunque Al Padre e al Figlio |
Amen |
Hai dato loro un pane disceso dal cielo
Che porta in sè ogni dolcezza
Signore Gesù Cristo che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fai che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della tua redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen
Dio sia benedetto!
Benedetto il suo santo nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il suo sacratissimo cuore
Benedetto il suo preziosissimo sangue
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima
Benedetta la sua santa e Immacolata Concezione
Benedetta al sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto S Giuseppe suo castissimo Sposo
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.
Entro nei tuoi atri o Dio,
per adorare te,
Offro a te la vita mia,
il mio cuore e la mia via.
Ascolto nel silenzio
Voglio ringraziare te,
Mi apro alla tua lode, Signore
Scelgo di amarti e di adorarti
Così da toccare il tuo cuore,
Voglio onorarti,
In questo momento
Io voglio adorare te.
"Io sono Ebreo, circonciso l'ottavo giorno, della stirpe d'Israele, della tribù di Beniamino, ebreo da Ebrei, fariseo quanto alla legge; quanto a zelo, persecutore della Chiesa; irreprensibile quanto alla giustizia che deriva dall'osservanza della legge. Ma questo non l'ho considerato un guadagno ma una perdita a motivo di Cristo. Tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in lui, non con una mia giustizia derivante dalla legge, ma con quella che deriva dalla fede in Cristo, cioè con la giustizia che deriva da
Dio, basata sulla fede. E questo perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte, con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti. Non però che io abbia già conquistato il premio o sia ormai arrivato alla perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché anch'io sono stato conquistato da Gesù Cristo. Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù (Fil 3, 5-14)."
CantoNoi siamo tuo popolo |
La volta scorsa abbiamo adorato la Luce Cristo che sfolgorò nel cuore e negli occhi di Saulo. Abbiamo visto l’Amore di Gesù cambiare Saulo da omicida e fanatico in apostolo portatore di comunione e di fraternità.
Oggi lo ascoltiamo confidarci il suo passato. Non lo racconta però come un uomo afflitto da terribili sensi di colpa. Paolo racconta i suoi peccati e le sue debolezze per dare gloria a Dio. Per fare trasparire di più l’amore di Dio.
Paolo non sta lì ad affliggersi per quello che ha commesso, ma cerca in ogni modo di avanzare in Cristo Gesù. Quando cadiamo in peccato dobbiamo avere la sincerità di riconoscerlo. Poi avvinti dall’amore di Gesù gettiamo via la paura e il senso di colpa per avanzare nel cammino verso l’unione con Lui. L’amore di Gesù ricevuto a Damasco, così gratuito, cosi inaspettato, ma soprattutto così soddisfacente, spinge Paolo a correre in avanti per conquistarlo.
L’esperienza dell’amore di Dio ci mostra il peccato dentro la speranza e non dentro la paura. Il male commesso diventa una spinta positiva che conduce a guardare in alto con riconoscenza. Paolo ora non agisce più con zelo nefasto, non pensa più a salvarsi con le sue sole forze, non pensa più difendere Dio, non pensa più alla differenze razziali, ma ricevuto l’amore di Dio desidera solo risorgere con Lui, si impegna ad adorarLo, desidera quell’amore tutto per sè e lo invoca tutto per gli altri.
Gesù guarisce profondamente Paolo dal suo passato peccaminoso e con il suo amore paterno lo spinge ad amare e a diffondere il Vangelo. Gli chiede una fiducia totale e una disponibilità completa nel dono che promana dal suo corpo risuscitato. In questo e non nella legge consiste la salvezza.
Tantum ergo sacramentum, Genitori Genitoque, |
Così gran Sacramento dunque Al Padre e al Figlio |
Amen |
Hai dato loro un pane disceso dal cielo
Che porta in sè ogni dolcezza
Signore Gesù Cristo che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fai che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della tua redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen
Dio sia benedetto!
Benedetto il suo santo nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il suo sacratissimo cuore
Benedetto il suo preziosissimo sangue
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima
Benedetta la sua santa e Immacolata Concezione
Benedetta al sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto S Giuseppe suo castissimo Sposo
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.
Noi crediamo in te, o Signor,
noi speriamo in te, o Signor,
noi amiamo te, o Signor,
tu ci ascolti, o Signor.
Noi cerchiamo te, o Signor,
noi preghiamo te, o Signor,
noi cantiamo a te, o Signor:
tu ci ascolti, o Signor.
Sei con noi, Signor, sei con noi:
nella gioia tu sei con noi,
nel dolore tu sei con noi,
tu per sempre sei con noi.
Signore Gesù tu ci ami tanto e per amore sei disposto a rimanere ogni giorno con noi. Noi siamo la tua Chiesa, la tua nazione santa, il tuo popolo regale. Siamo la tua gloria soprattutto quando i nostri cuori e le nostre menti sono fuse in un solo amore.
Oggi ti vogliamo ascoltare per crescere nella fede; ti vogliamo invocare per ottenere ai sacerdoti il dono di annunciarti e predicarti bene; ti vogliamo supplicare per ottenere a tutti, genitori e consacrati, il dono di annunciare prima con la vita e con l’esempio e poi con la parola ogni tuo prezioso insegnamento.
“Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato!” (Gl 3, 5). Ora come potranno invocarlo senza aver prima creduto in Lui? E come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza che uno lo annunzi? E come lo annunzieranno senza essere prima inviati? (Rm 10, 13-15)…
“Egli è per me uno strumento eletto
Per portare il mio nome
Dinanzi ai popoli, ai re e ai figli di Israele;
E io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome” (Atti 9, 15-16)
"Fratelli, quando sono venuto tra voi, non mi sono presentato ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso. Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio. (1Cor 2,1-5).
CantoGesù, t’adoriamo |
Signore ti prego vivamente di sostenere il mio cammino e di avere sempre sulla bocca una parola vera che sia di luce e di conforto per molte anime...“Le molte parole, l’affannoso darsi da fare hanno poca importanza agli effetti della predicazione della mia parola; molti mezzi sono utili a questo scopo, ma non confidare troppo in tali mezzi. Molta importanza invece, oltre all’azione della mia grazia, hanno la chiarezza delle idee, la sincerità della mente, la semplicità nell’espressione, il desiderio vivo di insegnare agli uomini la via della salvezza, la preghiera perseverante, lo spirito di sacrificio, l’umiltà del cuore, la fatica congiunta all’amore, la fiducia nell’azione dello Spirito Santo, il raccoglimento e sapere attendere con pazienza l’ora della grazia divina. Non temere di nulla e di nessuno; prendi il mio Vangelo come regola della tua vita e della tua attività, confida nel mio aiuto, quando sei nel bisogno fai ricorso a me, perché ti assicuro che prenderò a cuore ogni tua cosa. Per la predicazione del Vangelo e per la missione che ti è stata affidata il mio cuore ti concederà molte grazie. Tu però resta umile e fiducioso (MF, 196-197).
Tantum ergo sacramentum, Genitori Genitoque, |
Così gran Sacramento dunque Al Padre e al Figlio |
Amen |
Hai dato loro un pane disceso dal cielo
Che porta in sè ogni dolcezza
Signore Gesù Cristo che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fai che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue, per sentire sempre in noi i benefici della tua redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen
Dio sia benedetto!
Benedetto il suo santo nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il suo sacratissimo cuore
Benedetto il suo preziosissimo sangue
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima
Benedetta la sua santa e Immacolata Concezione
Benedetta al sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto S Giuseppe suo castissimo Sposo
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.
Signore Gesù, in questo giorno dedicato al tuo Sacro Cuore, veniamo a Te per essere ristorati dal Tuo amore. Veniamo a Te per essere liberati dalle nostre oppressioni, dalle nostre dipendenze, dai nostri vizi, veniamo a Te per ricevere il riposo e la pace del cuore, ma veniamo soprattutto per ricambiare il Tuo amore con il nostro amore.
Oggi vogliamo dirti che Ti vogliamo bene e che intendiamo mettere in pratica il Tuo Vangelo, in particolare il comando di praticare l'amore e la compassione verso gli altri. Sentiamo dolore per il modo in cui molti uomini scelgono di vivere.
Signore perdonaci e con il Tuo sangue e la Tua misericordia, salvaci.
Padre Onnipotente oggi dono e consacro al Sacro Cuore di Gesù tutta la mia persona, la mia vita, le mie opere, le mie pene, le mie gioie, ciò che sono e ciò che ho e mi consacro al servizio del Suo Regno per diffondere l'amore e la pace.
Rinnovo la mia volontà di vivere in intimità familiare con Maria Santissima e di impegnarmi ad adorarlo come Lei lo ha adorato.
Ti prendo, dunque, o Sacro Cuore come protettore della mia vita, per la sicurezza della mia salvezza e della mia famiglia, per rimedio della mia fragilità ed incostanza, come ripatore di tutte le colpe e per sicuro asilo nell'ora della mia morte.
Il tuo Cuore, Signore, sarà per me pace e giustificazione, e nel Tuo amore troverò fiducia, compassione, consolazione e forza per proseguire il difficile cammino verso la santità. So che il Tuo amore può bruciare tutti i miei peccati e tutte le mie mancanze, i niei difetti e le asperità del mio carattere.
Oggi, dunque, ripongo in Te tutta la mia fiducia e tutto il mio amore.
Ricordiamo le promesse che Gesù ha fatto a chi avrebbe praticato la devozione al suo Sacro cuore:
Darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato
Metterò la pace nelle loro famiglie
Li consolerò in tutte le loro pene
Sarò loro rifugio sicuro durante la vita e soprattutto alla loro morte
Spargerò abbondanti benedizioni su tutte le loro imprese
I peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte e l'oceano infinito Alacoque della misericordia
Le anime tiepide diventeranno ferventi
Le anime ferventi si eleveranno a grande perfezione
Benedirò le case dove l'immagine del mio Sacro Cuore sarà esposta e onorata
Darò ai sacerdoti il dono di toccare i cuori più induriti
Le persone che propagheranno questa devozione avranno il loro nome scritto nel mio Cuore, dove non sarà mai cancellato
Io prometto nell'eccesso della misericordia del mio Cuore che il mio amore onnipotente concederà a tutti quelli che si comunicheranno* il primo venerdì del mese per nove mesi consecutivi la grazia della penitenza finale. Essi non moriranno in mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, e il mio Cuore sarà loro rifugio sicuro in quell'ora estrema.
Tantum ergo sacramentum, Genitori Genitoque, |
Così gran Sacramento dunque Al Padre e al Figlio |
Amen |
Hai dato loro un pane disceso dal cielo
Che porta in sè ogni dolcezza
Signore Gesù Cristo, che nel mirabile Sacramento dell'Eucarestia ci hai lasciato il memoriale della Tua Pasqua, fa' che adoriamo con viva fede il santo mistero del Tuo Corpo e del Tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della Redenzione, Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Dio sia benedetto!
Benedetto il suo santo nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il suo sacratissimo cuore
Benedetto il suo preziosissimo sangue
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima
Benedetta la sua santa e Immacolata Concezione
Benedetta al sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto S Giuseppe suo castissimo Sposo
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.
Le Comunioni devono essere fatte nei primi venerdì del mese e non ci darebbero diritto alla Grande Promessa se venissero fatte in un altro giorno che non fosse il primo venerdì. Nemmeno il confessore può commutare il giorno e neppure gli ammalati possono essere dispensati dall'osservare questa condizione.
Per nove mesi consecutivi. Chi dopo aver fatto cinque, sei, otto Comunioni, la tralasciasse poi un mese, anche involontariamente perché impedito o perché si è dimenticato, costui sarebbe obbligato a ricominciare la sua pratica daccapo.
Le nove Comunioni devono essere fatte in grazia di Dio, con la volontà di perseverare nel bene. Non si richiede un fervore speciale che non sarebbe alla portata di tutti. È chiaro che se uno facesse la Comunione sapendo di essere in peccato mortale, non solo non si assicurerebbe il Paradiso, ma commetterebbe un peccato gravissimo di sacrilegio.
Nel fare le nuove Comunioni bisogna avere l'intenzione di farle secondo l'intenzione del Cuore di Gesù per ottenere il frutto della Grande Promessa, cioè la grazia della buona morte mediante la perseveranza o la penitenza finale. Questo è molto importante perché, senza questa intenzione, fatta almeno nell'incominciare l'esercizio dei Primi Venerdì, non si potrebbe dire di aver adempiuto bene la pia pratica.
"Ora in Cristo Gesù voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al Sangue di Gesù. Egli è la nostra pace, colui che ha fatto dei due una cosa sola abbattendo il muro di separazione che li divideva cioè l’inimicizia, riconciliando tutti e due con Dio in un solo corpo per mezzo della Croce. Per mezzo di lui possiamo presentarci al Padre in un solo Spirito. Così dunque voi siete concittadini dei santi e familiari di Dio edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito... Rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza, indossate le armi di Dio per poter resistere alle insidie del Diavolo. State saldi! Dunque: intorno ai fianchi la verità, indosso la corazza della giustizia, i piedi calzati pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate lo scudo della fede con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del maligno. Prendete l’elmo della salvezza e la Spada dello Spirito che è la Parola di Dio (Ef 2, 13-14. 16. 18-19. 22; 6, 10-11. 14-17)".
Gesù (8v)
Gesù vieni (4v)
Gesù…..
"Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il Corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti."
L’annuncio del Vangelo genera la fede e la fede getta uno sprazzo di luce soprannaturale sulle vicende che accadono in questo mondo, illuminando anche le azioni realizzate da Gesù. Grazie alla fede infusa da Dio, Paolo riceve un carisma di rivelazione. Riceve una luce, una visione, una illustrazione sul mistero Eucaristico.
Sembra che Paolo sia stato trasportato misticamente in quella ultima cena e abbia rivissuto insieme agli altri lo stesso mistero di Amore di Gesù proprio durante il mistero del tradimento. Vede le conseguenze della comunione in amore che anticipa la Sua venuta e la vita e le conseguenze della comunione in stato di peccato che anticipa la malattia e la morte. Mangiare il Corpo e bere il Sangue di Cristo per lui è un annunzio di salvezza.
Significa entrare dentro la morte, risurrezione, ascensione al cielo di Gesù fino alla venuta definitiva nella gloria. Un anticipo di tutti i beni messianici. Poi vede il sacrificio di Cristo, il Verbo della vita, nascosto dietro il velo di pane, uccidere la morte.
Riconosce che in assemblea vi sono persone che non sono pronte a entrare nella morte del Signore perché non sono purificate dai peccati. “Appena Giuda ebbe preso quel pezzo di pane, satana entrò in lui” (Gv 13, 27). Lui nota che malattie e infermità e morte possono nascere dall’ambiguo comunicarsi alla Mensa celeste. Vede che bisogna prima riconoscere la realtà del mistero santo, poi vedere la propria posizione morale davanti alla legge divina e infine migliorare la propria condotta di vita. S Paolo vuole proteggere i suoi figli. Il fine del richiamo non è l’esclusione dalla mensa. Anzi li esorta a cambiare vita perché Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e si salvi.
CANTO |
Tantum ergo sacramentum, Genitori Genitoque, |
Così gran Sacramento dunque Al Padre e al Figlio |
Amen |
Hai dato loro un pane disceso dal cielo
Che porta in sè ogni dolcezza
Signore Gesù Cristo, che nel mirabile Sacramento dell'Eucarestia ci hai lasciato il memoriale della Tua Pasqua, fa' che adoriamo con viva fede il santo mistero del Tuo Corpo e del Tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della Redenzione, Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Dio sia benedetto!
Benedetto il suo santo nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il suo sacratissimo cuore
Benedetto il suo preziosissimo sangue
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima
Benedetta la sua santa e Immacolata Concezione
Benedetta al sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto S Giuseppe suo castissimo Sposo
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi
Signore ti adoriamo dietro questo velo Eucaristico. Nel cammino faticoso della nostra vita ti proclamiamo Pane vero, vera Manna, Cibo degli Angeli.
Nei percorsi aridi e difficili della nostra vita ti proclamiamo Acqua viva che disseta, vera Roccia di sorgente, luce degli Angeli.
Nel tratto di strada che ancora ci separa da Te invochiamo il tuo Sangue prezioso, Vita vera, Germe di unità, Perdono dei Peccati, Via vivente che conduce al cielo.
Gesù Signore, oggi portiamo nella preghiera e nel canto le nostre percosse e le nostre catene affinché per tuo comando torni pace e gioia nei nostri cuori e in questo mondo.
Gesù vivo e vero crediamo in te!
Gesù vivo e santo speriamo in te!
Gesù vivo e vicino ti amiamo!
Gesù eucarestia ti adoriamo!
Ti benediciamo! Ti rendiamo grazie.
Ti offriamo il nostro spirito
Ti offriamo le nostre azioni
"Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me.
Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. O stolti Gàlati, chi mai vi ha ammaliati, proprio voi agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso?
Questo solo io vorrei sapere da voi: è per le opere della legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver creduto alla predicazione?
Colui che dunque vi concede lo Spirito e opera portenti in mezzo a voi, lo fa grazie alle opere della legge o perché avete creduto alla predicazione?"
San Paolo si spinge sempre verso nuove frontiere per incontrare uomini nuovi. Desidera portare Gesù a tutti e annunciare a tutti la venuta del Regno di Dio; ma ci si domanda: “Come viene il Regno di Dio? Come rinasciamo?” Il dono di Dio viene con l’annuncio! Un annuncio non basato sull’eloquenza delle parola, ma sulla potenza di Dio che può cambiare la vita. San Paolo racconta quello che Cristo ha fatto per lui. Rivela la sua esperienza mistica dicendo: “Io sono affisso al legno”. Il mio vecchio io è stato inchiodato sulla croce. Non si muove più. È li appeso e ucciso. Il mio egoismo stroncato, la mia superbia spezzata, le mie passioni fiaccate, i miei omicidi e la mia arroganza distrutti. Tutto questo è annientato, appeso e ucciso sul legno della Croce. Poi continua: “Non sono più io che vivo”. Paolo racconta che dentro di se è avvenuta una metamorfosi spaventosa. Si sente assorbire dalla stessa potenza che Gesù sperimentò nel sepolcro. Ciò che trapassò i nervi, i muscoli, il corpo del Salvatore ora trapassa lui. Quella luce che impressionò il telo funebre, ora impressiona il velo dell’anima sua. Paolo sperimentando la morte sente con stupore la presenza di Gesù ed espropriato dell’uomo vecchio fiorisce in lui una vita nuova: pace, gioia, amore, forza, grazia, felicità. E gridando di gioia proclama: “E’ Cristo a vivere in me!”. Sembra dirci: “Credete in Gesù e rinascerete anche voi, adorate insieme il Padre nei vostri cuori, riunitevi per ascoltare la Parola. Pregate e amatevi per ricevere i segni dello Spirito, dopo una breve sofferenza vedrete scorrere la vita nei vostri cuori”.
CantoPadre t'amiamo e ti adoriamo, Gloria al tuo Nome sulla Terra! Gloria al Tuo Nome, Gloria al tuo Nome, Gloria al Tuo Nome sulla terra! Gesù t'amiamo... Spirito t'amiamo... |
Tantum ergo sacramentum, Genitori Genitoque, |
Così gran Sacramento dunque Al Padre e al Figlio |
Amen |
Hai dato loro un pane disceso dal cielo
Che porta in sè ogni dolcezza
Signore Gesù Cristo, che nel mirabile Sacramento dell'Eucarestia ci hai lasciato il memoriale della Tua Pasqua, fa' che adoriamo con viva fede il santo mistero del Tuo Corpo e del Tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della Redenzione, Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Dio sia benedetto!
Benedetto il suo santo nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il suo sacratissimo cuore
Benedetto il suo preziosissimo sangue
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima
Benedetta la sua santa e Immacolata Concezione
Benedetta al sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto S Giuseppe suo castissimo Sposo
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi
Silenzio - La basilica è al buio, risplende solo la luce del cero Pasquale e si intona una dolce melodia
Alleluia…
Gesù è il Signor…
Apri il nostro cuor...
Vieni Spirito…
Grazie Padre…
Dona pace…
Dona gioia…
Dona amore…
Dona vita…
Spirito di santità, Spirito di luce,
Spirito di fuoco, scendi su di noi.
Spirito del Padre,
tu sei la luce
manda a noi dal cielo
lo splendore di gloria. Rit
Unzione celeste,
fonte di vita
rinfranca i cuori e
guarisci i corpi. Rit
Testimone verace,
tu ci mandi nel mondo
A proclamare che
Cristo è risorto. Rit.
Spirito d’esultanza,
gioia della chiesa
Fai scaturire dal cuore
il canto dell’Agnello. Rit.
Facci conoscere
l’amore del Padre
E rivelaci il volto
di Cristo Gesù. Rit.
Fuoco che illumini,
soffio di vita,
tu rendi gloriosa
la croce del Signor. Rit.
Sac: Gesù Cristo, figlio di Maria Vergine, ha vinto la morte! Lui è risorto e ore vive per sempre, Alleluia! Cristo è l’agnello immolato e innalzato! Egli ha preso possesso del suo trono regale (cf. Ap 5, 6).
Tutti: L’agnello che fu immolato è degno di ricevere: potenza, ricchezza, onore, gloria e benedizione (Ap 5, 12)
Sac: Ho visto un fiume di acqua viva, limpida come il cristallo scaturire dal trono di Dio e dall’agnello (Ap 22, 1).
Tutti: E' trono dell’Agnello da cui discende lo
Spirito che vive e prega nei nostri cuori. Grazie a Lui entriamo
nella lode adorante di Cristo che ha spezzato ogni maledizione
Un ministro mette incenso nel bracere
Lett: Allora presero ciascuno un arpa e coppe d’oro colme di profumi che sono le preghiere dei santi e cantarono un canto nuovo davanti trono di Dio e all’Agnello (Ap 5, 8)
Tutti: Noi vedremo il suo volto, porteremo il suo nome sulla fronte e non avremo più bisogno di luce di lampada né di luce di sole perché il Signore Dio ci illuminerà e regneremo nei secoli del secoli. Amen! Alleluia!
Adorazione del trono di Dio che è la sorgente dello Spirito Santo datore di ogni dono perfetto
Io agisco non per riguardo a voi gente di Israele
ma per amore del mio nome Santo
Io ti lodo Signor
Io ti esalto Signor
Ti contemplo nel cielo
nel tuo trono santo!
io ti amo Signor
in te credo Signor
ti contemplo nel cielo
nel tuo trono santo!
E gli angeli e santi cantan
il tuo grande amore, o Dio, alto!
e tutte le tue creature
lodano il tuo grande amor
alto e magnifico! (2v)
(A cori alterni)Santificherò il mio nome santo, Vi prenderò dalle genti Vi aspergerò con acqua pura Vi darò un cuore nuovo Porrò il mio Spirito dentro di voi Vi libererò da tutte le vostre impurità Permetterò ancora che la gente d’Israele Moltiplicherò gli uomini come greggi Farò entrare in voi il mio Spirito e rivivrete |
||
Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano
tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso
dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo,
e riempì tutta la casa dove abitavano. Apparvero loro
lingue come di fuoco che si dividevano e si posavano su ciascuno
di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciavano
a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro potere
si esprimersi. Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti
di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore
la folla si radunò e rimase sbigottita perché
ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti
e fuori di sé per lo stupore e dicevano: “Costoro
che parlano non sono forse tutti Galilei?”… Tutti
erano stupiti e perplessi, chiedendosi l’un l’altro:
“Che significa questo?”.
Spirito di amore, vieni in noi!
Spirito consolatore, vieni in noi
Spirito di preghiera, vieni in noi!
Spirito di adorazione, vieni in noi
Santo Spirito, vieni in noi (2v) vieni in noi
Spirito di potenza, vieni in noi!
Spirito liberatore, vieni in noi!
Spirito di unzione, vieni in noi
Spirito di guarigione, vieni in noi! Rit.
Santo Spirito vieni in noi (2v) vieni in noi!
Spirito di sapienza, vieni in noi!
Spirito consolatore, vieni in noi!
Spirito di consiglio, vieni in noi!
Spirito del Signore, vieni in noi! Rit.
Spirito di esultanza, vieni in noi,
Spirito di adorazione, vieni in noi,
Spirito di profezia, vieni in noi,
Spirito liberatore, vieni a noi. rit.
******
Lo Spirito Santo prende possesso dell’anima nel momento
del Battesimo; l’infusione della grazia santificante
meritata da Gesù è proprio l’azione dello
Spirito Santo; è proprio per lui che noi siamo figli
di Dio, partecipi della natura divina e possiamo con fiducia
e verità chiamare Dio con il nome di Padre.
In modo
specialissimo lo Spirito Santo viene nelle anime mediante
il Sacramento della Confermazione che è il ripetersi
della prima Pentecoste, così pure in tutti i sacramenti;
in ogni infusione ed aumento della grazia nelle anime, lo
Spirito Santo viene con la abbondanza dei suoi doni e con
la dolcezza e la forza della sua consolazione. Così
ogni persona in grazia di Dio è veramente tempio del
suo Santo Spirito.
Lo Spirito Santo discese su Maria e sui
discepoli raccolti nel cenacolo nel giorno di Pentecoste:
egli venne e si presentò sotto forma di vento impetuoso,
che indica la forza, e sotto forma di lingue di fuoco, che
indicano la luce della verità e il calore e la potenza
dell’Amore. Ogni dono, dono delle lingue, dei miracoli,
delle profezie, la conoscenza dei cuori, la scrutazione delle
anime, il dono delle guarigioni, dono delle estasi e delle
illustrazioni, sono tutte opera dello Spirito Santo, il quale,
senza eccettuazione di persone, li distribuisce a chi vuole,
come vuole, quanto e quando vuole.
L’apostolo Paolo ci insegna ad aspirare ai doni dello
Spirito, specialmente ai più elevati, che sono una
grande luce per conoscere meglio Dio, ed ai carismi per essere idonei a seervire la Chiesa, al fine
di condurre gli uomini alla salvezza. Lo stesso apostolo esorta
vivamente a non contristare mai lo spirito Santo che abita
nella nostra anima e nel nostro corpo come suo tabernacolo
preferito.
Bisogna poi guardarsi bene dal peccare contro lo
Spirito Santo perchè tale peccato è imperdonabile
sia nella presente vita che nella futura.
I peccati contro
lo Spirito Santo si riassumono nei seguenti punti. 1. presunzione
di salvarsi senza merito. 2. impugnare la verità conosciuta.
3. Invidia per la grazia altrui. 4. Disperare della salvezza.
5. Ostinazione nei peccati. 6. Impenitenza finale.
I peccati
contro lo Spirito Santo sono detti imperdonabili perché
induriscono il cuore in maniera tale da renderlo di per sé
incapace di conversione e di sincero pentimento e quindi indisposto
a ricevere quel perdono che Dio accorda generosamente a chiunque
fa ritorno a Lui
(Durante il canto l’assemblea prega personalmente in
modo spontaneo secondo l’impulso dello Spirito Santo)
Preghiera di lode allo SpiritoPer il dono del Battesimo Preghiera di liberazioneDa ogni presunzione Preghiera di EffusioneDoni dello Spirito Santo Lo Spirito e la Sposa dicono: vieni |
Spirito d’amore fammi vibrar
Come le corde dell’arpa di David
Spirito Santo suonaci insieme
come le corde dell’arpa
le corde dell’arpa, le corde dell’arpa di David.
Spirito d’amore scendi su di me
Come la musica nel cuore di David.
Spirito santo dimora in noi
come la musica nel cuore
La musica nel cuore, la musica nel cuore di David.
Spirito d’amore fammi amare
Come il Figlio dei figli di David.
Spirito Santo guidaci tu
come il Figlio dei figli
Al figlio dei figli di David.
Siate ricolmi dello Spirito, intrattenendovi a vicenda con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il cuore, rendendo continuamente grazie a Dio Padre nel nome del Signore Gesù Cristo.
Signore Gesù aiutaci ad ascoltarti con tutta la nostra concentrazione in questo momento
di adorazione, per vivere un incontro profondo e personale con
Te. Converti il nostro cuore, attiraci a Te sempre di più.
Sei presente in mezzo a noi secondo la tua parola: “Dove
due o tre sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro”,
e sei presente davanti a noi in questo Pane secondo la tua
parola: “Io sono il Pane vivo disceso dal cielo”.
Mentre veniamo a te per adorarti, contemplarti e ringraziarti
dei doni che la tua bontà ci ha concesso, ti chiediamo
la grazia di poter vivere riconciliati con tutti, familiari
e conoscenti, e di poter intraprendere nuovi rapporti con
tutti con la pace e l’amore nel cuore. Amen.
Canto
|
"Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto. Per caso un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi caricatolo sopra il suo giumento, lo portò in una locanda e si prese cura di lui.
Il giorno seguente estrasse due denari e li diede all’albergatore dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più te lo rifonderò al mio ritorno. Chi dei tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti? (Lc 10, 30-37)".
Canto
Al tuo santo altarAl tuo santo altar Tu sei forza, sei vita immortal. |
L’uomo è chiamato a dare gloria a Dio vivendo in pace e in fraternità con tutti, ma nel duro cammino della vita viene spesso ferito, derubato e annientato dai fratelli. Sono ferite e ingiustizie di vario genere che toccano la persona ora nella sfera esterna come il furto, l’ingiustizia sociale, la disonestà, la solitudine e l’abbandono, ora nella dimensione più interiore del cuore come la mancanza di educazione, di perdono, di amore e di affetto. Un pò tutti, chi più, chi meno, abbiamo fatto l’esperienza di questo povero uomo incappato nei briganti, invischiati come siamo nei problemi del nostro quotidiano. Ci siamo resi conto anche che i nostri fratelli più vicini spesso non si sono presi cura di noi. Questo vuoto di amore e di mancanza di responsabilità dove tutti attenuano le loro colpe distruggono ogni rapporto. Il sacerdote e il levita non potevano toccare l’uomo insanguinato per non rendersi impuri a motivo del culto nel tempio. Era una legge della torà, che impediva loro di farsi prossimo al malato. E anche se nei profeti si legge: “Amore io voglio e non sacrificio (Os 6,6) prevaleva la norma legale del Levitico che prescrive di non toccare il sangue di nessun essere vivente (cf Lv 17). Così i fratelli che Dio ci ha messo accanto a sostegno e consolazione nel cammino, alcuni ci percuotono senza poi assumersi la responsabilità del male che compiono, altri invece ci stanno a distanza dicendo che spetta agli altri rimediare.
Gesù invece ci insegna che avere compassione del fratello
supera ogni legge e che usare misericordia ci rende perfetti
come è perfetto il padre suo (Lc 6, 36). Lui stesso
si accorge di noi, ci si avvicina, si prende cura di noi. Lui si è
preso la responsabilità di aiutarci dandoci un esempio.
Ma noi lo imitiamo? Ci assumiamo la responsabilità
di fare il bene, di usare compassione? Non diciamo: “Non
è compito mio!”, perché Dio ha comandato
a tutti indistintamente di usare misericordia. Gesù
non teme di toccare le nostre ferite sanguinanti, di fasciarle
e curarle versandovi olio di compassione e di letizia. Gesù
ci toglie dal pericolo facendo spazio in se stesso e pagando
di persona per amore, ripetendoci: “Io vi ho
dato l’esempio e sapendo queste cose sarete beati se
le metterete in pratica”.
Canto
|
Tantum ergo sacramentum, Genitori Genitoque, |
Così gran Sacramento dunque Al Padre e al Figlio |
Amen |
Hai dato loro un pane disceso dal cielo
Che porta in sè ogni dolcezza
Signore Gesù Cristo, che nel mirabile Sacramento dell'Eucarestia ci hai lasciato il memoriale della Tua Pasqua, fa' che adoriamo con viva fede il santo mistero del Tuo Corpo e del Tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della Redenzione, Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Dio sia benedetto!
Benedetto il suo santo nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il suo sacratissimo cuore
Benedetto il suo preziosissimo sangue
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima
Benedetta la sua santa e Immacolata Concezione
Benedetta al sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto S Giuseppe suo castissimo Sposo
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi
Ogni uomo, ebreo o pagano, che accoglie Cristo, ricevendo lo Spirito Santo diventa un solo corpo e insieme agli altri abitazione di Dio.
Ciò è reso possibile mediante il sacrificio della Croce! Dalla croce infatti cola il Sangue prezioso di Gesù che ci perdona e ci avvicina a Dio. Il Corpo di Gesù affisso al legno spezza invece la discordia e l’inimicizia tra noi.
L’Eucaristia, pane e vino, Corpo e Sangue di Gesù, mentre ci avvicina a Dio produce amore e pace tra noi. Diveniamo il corpo di Gesù sulla terra, sacerdozio regale, stirpe eletta, gente santa, parenti stretti di Cristo e familiari di Dio.
A Te, Signor, leviamo i cuori;
a Te, Signor, noi li doniam.
Quel pane bianco che t'offre la Chiesa
è frutto santo del nostro lavoro:
accettalo, Signore, e benedici.
Quel vino puro che t'offre la Chiesa
forma la gioia dei nostri bei colli:
accettalo, Signore, e benedici.
Gioie e dolori, fatiche e speranze
nel sacro calice noi deponiamo;
accettali, Signore, e benedici.
Lacrime pie di vecchi morenti,
dolci sorrisi di bimbi innocenti:
accetta Tu, Signore, e benedici.
"Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi al ministero: io che per l'innanzi ero stato un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano dalla fede; così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.
Questa parola è sicura e degna di essere da tutti accolta: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua magnanimità, a esempio di quanti avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
Al Re dei secoli incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen. " (Timoteo 1 - Cap. 1, 12-17)
O Padre di ogni bontà che nel Cuore del tuo Figlio hai deposto tutti i beni della nostra salvezza, effondi sul tuo popolo regale il tuo Spirito di sapienza e di umiltà e diciamo:
Per il Santo Padre (…) e i Vescovi a lui uniti, perché non manchi mai loro la vera Sapienza e l’unzione della Verità, preghiamo:
Per i capi delle nazioni e per gli uomini di potere, perché toccati dalla testimonianza delle comunità cristiane sappiano accogliere gli insegnamenti di Cristo per il bene dei popoli, preghiamo:
Per noi qui presenti perché mediante il Sacramento del Corpo e Sangue di Gesù Cristo ricevuto con devozione e amore possiamo ricevere la vitalità dello Spirito Santo, preghiamo:
Per i poveri, gli afflitti, per coloro che sono schiavi del maligno, per i malati e per i depressi e per tutti coloro che soffrono, concedi la pace e la salvezza che scende dal cuore aperto di Cristo, preghiamo:
Signore accogli la supplica che questa Chiesa ti innalza e per il meriti infiniti del Sacro Cuore di Gesù accoglila e per il Tuo amore esaudiscila.
Elaborazione di Giancarlo Corti |
Spirito di Dio scendi su di noi!
Spirito di Dio scendi su di noi!
Fondici, plasmaci, riempici, usaci
Spirito di Dio scendi su di noi!
La potenza dello Spirito dimora in noi quando riceviamo il Sacramento dalle mani del Sacerdote. Gesù è li nelle nostre mani per scendere in tutto il nostro essere.
I nostri nemici spirituali faranno di tutto per ostacolare questo progetto di salvezza. I veri nemici infatti non sono gli uomini ma i demoni con le loro gerarchie. Dio però non ci ha lasciati sprovvisti di aiuto. Ci ha dato delle armi per combattere e vincerli.
La prima arma di cui dobbiamo avvalerci è la potenza di Dio. Dobbiamo usare la potenza che Dio ci ha donato per vincere le nostre debolezze. La fragilità morale in un'area della nostra vita o il difetto principale e dominante sarà un punto soggetto a continuo martellamento da parte del male. Dio desidera rilasciare vigore all’anima proprio dove il carattere cede o dove la mancanza di amore e di formazione sono carenti.
Dobbiamo però attingere consapevolmente tutta la potenza e la vitalità che Dio vorrà donarci sapendo di averne tanto bisogno. Questa ci sosterrà nella lotta.
La seconda arma è la verità. Con essa cadono le illusioni. La verità se accolta con umiltà libera veramente l’uomo da inutili perdite di tempo. Ci fa vedere il laccio mortale nascosto dietro l’esca del nemico.
La terza arma è la giustizia cioè la pratica dei Comandamenti. Chi pratica i Comandamenti viene rivestito di un alone di luce a cui i nemici non possono resistere.
La quarta arma è l’annuncio positivo e cosciente del Vangelo. Chi proclama Gesù e il suo messaggio di luce, vedrà ben presto le tenebre diradarsi nel proprio cuore e intorno a lui.
La quinta arma è la Fede. Con la fede si può tutto. Gesù ha concesso all’atto di fede in Lui un potere illimitato. I nostri nemici temono tanto le persone di fede soprattutto quelle semplici perché spiritualmente sono più forti; le anime troppo colte talvolta sono tanto deboli perché più dubbiose e piene di sè.
La sesta arma è la spada dello Spirito. È l’unica arma di attacco. Quando la Parola di Dio che è acqua viva viene accolta e affermata nella vita con fede e amore diventa una spada che distrugge il nemico. La Parola di Dio si usa contro tutti i pensieri cattivi avendo il potere di distruggere tutti i baluardi dei nemici.
Solo lottando con tutte queste armi potremo costruire l’edificio di Dio senza che sciagure o terremoti concorrano a devastarlo.
Tantum ergo sacramentum, Genitori Genitoque, |
Così gran Sacramento dunque Al Padre e al Figlio |
Amen |
Hai dato loro un pane disceso dal cielo
Che porta in sè ogni dolcezza
Signore Gesù Cristo, che nel mirabile Sacramento dell'Eucarestia ci hai lasciato il memoriale della Tua Pasqua, fa' che adoriamo con viva fede il santo mistero del Tuo Corpo e del Tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della Redenzione, Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Dio sia benedetto!
Benedetto il suo santo nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il suo sacratissimo cuore
Benedetto il suo preziosissimo sangue
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima
Benedetta la sua santa e Immacolata Concezione
Benedetta al sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto S Giuseppe suo castissimo Sposo
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi