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SILLOGE DI POESIE
"BERSAGLIO INDIFESO'"
Le Poesie di questa pagina di Patrizia Fontana
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BERSAGLIO INDIFESO |
Immagine da http://www.padovaoggi.it/eventi/giovanile-padova-gara-tiro-arco-2-giugno-2016.html
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Immobile, irreale quasi,
l'aria.
Non un respiro, non un richiamo
d'assidui uccelli selvatici.
Solo le canne al vento vibrano
sotto gli assalti della primavera.
Come bersaglio indifeso,
chinandosi verso la superficie
torbida dello stagno,
il mio io vagabondo fermenta
un turbinio di parole non dette,
non scritte...
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- Pubblicazione della Poesia "Bersaglio
Indifeso" sulla Rivista Antologia di Cultura,
Arte e Scienza - anno IV n. 14 - Luglio 1982 |
OSSARIO
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http://www.turismo.it/cultura/articolo/art/roma-sotterranea-la-cripta-ossario-di-via-veneto-id-8264/
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Le lunghe ombre della sera
proiettano nell'acqua
fantasmi di barche sonnolente.
Il mare, musicante insonne
inneggia alla luna
che trapela dietro i vetri
e si disfa
in uno scintillio confuso.
Nell'ossario nebuloso
della mia memoria
seppellisco i sogni...
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- IX Premio "Città di La Spezia" 1985
- Pubblicazione nell'Antologia della Poesia "Ossario" |
DISEGNI |
Quadro futurista di Mario Barberis
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... Si parla di vita,
si parla di morte.
Intanto,
il destino o chi per esso,
procede nei suoi disegni beffardi
e fa del sogno realtà,
della realtà illusione
e poi solo speranza.
Mentre intanto,
si parla di vita,
si parla di morte...
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PADRONA DEL MIO TEMPO |
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Minaccia pioggia
e dentro mi serpeggia,
matura e macera
un istinto primitivo e represso
di libertà...
Quando sarò padrona
del mio tempo
senza doveri, orari
o schemi prefissati
di lunghe ore trascinate
come un fastello di fiori avvizziti
che sull'asfalto polveroso dell'anima
tracciano informi solchi
di tormento?
Lascio che i giorni scorrano
e si snodino l'uno dopo l'altro
e le notti estenuanti,
esasperate, assurde
si sommino alle notti...
È come gettare inutili sassi
in un oscuro pozzo senza fondo,
senza vibrazioni od eco.
Fino a quando?
Tra poco, ormai sarò
troppo stanca per essere
padrona del mio tempo...
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LA NOTTE È ORMAI VICINA |
https://lanostracommediajalesh2.wordpress.com/2018/05/21/notte-di-stelle/
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Ai piedi della collina mi fermerò,
la fantasia verrà a sedersi accanto a me
e m'insegnerà a far volare i miei pensieri,
aquiloni di libertà.
Il sogno verrà ed io gli chiederò
di regalarmi scintillii d'infinito
per creare immagini d'eternità.
Poi verrà la tristezza
col suo vestito di seta grigia
dalle cui pieghe fruscianti
attingerò lacrime e parole
da seminare nel cuore
degli uomini.
Poi saprò, capirò
che la notte è
ormai vicina... |
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RUMORI DELLA NOTTE |
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Sul comodino,
la sveglia produce
il suo insistente ticchettio.
Disperato, inarrestabile.
In cucina, il frigorifero ronza,
stridente ape notturna.
Fuori, il fruscio
d'un auto che passa sull'asfalto
dove stamani qualcuno è morto
per un banale incidente.
Il mio cuore batte, batte
forzatamente... |
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NEL MIO SILENZIO |
Dietro i vetri lascio
il rumore della strada.
E resto chiusa
nel mio silenzio.
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- Poeti d'Italia per
Porto Recanati - 1986 - Pubblicazione sull'Antologia
relativa al Premio delle poesie "Sei ciliegi" e
"Nel mio silenzio". |
INCOMPIUTAMENTE FELICE |
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La grigia giornata di pioggia
che già presagiva tristezza,
inventa una nuova dolcezza,
indossa i colori solari
del mio nuovo maglione,
dipinge di vivido verde
le foglie lavate di fresco,
disegna cristalli di ghiaccio
sui muri,
rincorre pozzanghere amiche,
distilla un profumo sottile
di gemme appena sbocciate.
Carezza il mio animo stanco,
saltella come un gaio folletto
fra i miei sentimenti irrequieti.
Li acquieta.
Mi rende più donna, anche se
incompiutamente felice...
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ICEBERG ALLA DERIVA |
http://www.treccani.it/enciclopedia/tag/iceberg/
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Vivendo, morendo,
mi porto impresse addosso
stigmate di sofferenza.
Mentre l'essenza della mia anima
vibra ancora di ribellione.
Gli ultimi empiti, forse,
poichè l'indifferenza
e l'abitudine,
più atroci della noia,
coaguleranno slanci e desideri
in un unico nucleo compatto,
bara glaciale.
Ed io non sarò
che un iceberg alla deriva...
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- Premio Casentino - Firenze - 1985 - Diploma di merito per Poesia singola : Viaggio in Grecia - Madre - Iceberg alla deriva - Prime lacrime - Nella torre dei miei pensieri |
MADONNINA |
La corona di ceri luminescenti
e il volto affilato, bianco,
mai dimenticato.
I tuoi occhi di marmo vaghi
eppure così indagatori
non mi danno la pace che attendevo.
Nè mi dà pace
il giallo acre delle vetrate,
che mi ossessiona...
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TRA VEGLIA E SONNO |
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Finalmente raccolti
gli sparsi capelli sul cuscino,
ancora incerta tra veglia e sonno,
la mia fantasia veleggia
verso lontane regioni d'irrealtà...
Poi sprofondo in un sonno
privo di sogni,
nè ombre nè tristezza...
Solo abbandono totale,
quasi pace,
dopo l'ansia insostenibile
del giorno.
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RIMORSI |
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Sguinzagliati nel buio
i miei pensieri, giaccio
la faccia affondata nel cuscino,
tentando di soffocare spasimi
di rimpianto e rimorso.
Fatalmente,
sull'arpa dell'angoscia,
le corde tese del cuore
assassino
evocano immagini
di gesti irrevocabili...
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RONZIO
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Dentro mi nacque un ronzio
come di vespe accecate di rabbia...
Nemmeno un lamento,
tranne un lieve sussulto...
E fu solitudine.
Dispersa dal tocco leggero
d'una mano ignota, consolatrice.
Come sempre, agii per non pensare,
per non guardarmi dentro,
arcana paura di scoprirmi indifferente
dinanzi alla vita e alla morte,
timore di provare dolore
o non provarne affatto.
Indietro ricacciai lacrime, immagini,
ma punte acuminate di dolore e rimpianto,
come un freddo rastrello ghermirono
aride zolle del mio corpo,
della mia anima...
Eppure, io fui consenziente...
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BREZZA
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Il sole
di questo primo pomeriggio
estivo è intollerabile
col suo calore accecante,
anche ad occhi chiusi.
Si muove, si espande
dentro di me,
massa di fuoco e d'energia
che decompone e appanna
ogni mia resistenza.
Ogni lembo della mia pelle
chiede
la fresca carezza del vento.
Nell'aria prima immobile,
ecco la fine brezza della ragione...
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ATTESA
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Per anni ti ho rincorso,
evitato, cercato Morte,
con terrore e con sfida.
Ora sono stanca.
Mi siedo, ti attendo,
liberatrice...
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PREDE DEI MIEI PENSIERI
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Nella notte,
latrati lancinanti di cani
e la luce fissa d'una stella.
Accanto a me,
ombre inconsistenti,
i fantasmi insonni
dei miei pensieri,
prede di angosce,
di paure...
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INCUBO
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Arida notte questa,
inquieto tramestio di sogni...
...Un elicottero biancazzurro
cozza contro un dirigibile enorme
ed un sudario di gas ghiacciato
irrompe sui miei gesti
e li coagula...
Assurde visioni di verde
e zingari predoni dispersi
in una campagna solitaria...
Vedo ogni cosa,
ogni essere vivente
come ferme immagini in diapositiva,
nei colori sfumati, incerti
dei sogni
e delle vecchie copertine
della Tribuna Illustrata...
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PALCOSCENICO
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Sul palcoscenico
tormentoso e triste del presente
invento ogni giorno
la storia d'un uomo e di una donna.
Sui volti dipingo un pianto,
un sorriso, intessendo trame
di momenti, di immagini.
E dietro le quinte dell'oggi
guardo, così per gioco,
ad un futuro improbabile.
Poi, come una bimba docile
o troppo stanca,
nell'armadio dei sogni
depongo
le mie tragiche marionette.
A domani, forse,
una nuova, estenuante replica.
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LACRIME
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Anche una lacrima
che scivola sul cuscino
apparentemente silenziosa,
porta in sè
fragore di valanga.
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SERA
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Le braccia tese alla strada,
tento d'afferrare
ombre e luci,
che invece sfuggono.
E null'altro stringo
che il grigio della polvere
e una manciata di vento..
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IO LO SAPEVO
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Il vento aggredisce le foglie
ed esse si piegano.
Il vento, già lo sapeva...
Una rosa, stanca di sole,
disperde nell'aria,
gli ultimi petali.
Il sole, già lo sapeva...
La mia anima si piega
agli obblighi, ai divieti,
tormentosamente.
Io, già lo sapevo...
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QUOQUE TU?
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Cesare non si rialzò
sotto le pugnalate
dei suoi assassini,
ma giacque,
sul gelido marmo.
Io, invece,
raccolgo la toga
intrisa del mio sangue
e mi incammino di nuovo,
assieme ai miei aguzzini.
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FRAMMENTI
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Frammenti di carta,
le mie parole già si macerano
nello stagno della dimenticanza.
Frammenti di parole, di attimi
di sensazioni vissute
o solo sognate,
già dissolte
nel ventre acquiescente
del fiume...
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