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TAMBURI
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Nell'assolata e ancora sonnolenta mattinata, ecco una novità sul breve percorso dedicato al passeggio cittadino di via Roma (poteva mancare una via Roma?): un rumore assordante provocato da un gruppo di ragazzi, giovani, solari, effervescenti che percuotono dei grandi tamburi di latta... uno spettacolo insolito che richiama subito la gente che stazionava nei dintorni...
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I ragazzi si mettono subito d'impegno per ricavare dai loro strumenti suoni roboanti, che scuotono gli ancora sonnolenti villeggianti e li trasportano in un'atmosfera solare e movimentata... molti, infatti, sentono dentro il ritmico richiamo dei tamburi e si muovono sulle ali della musica evocata dal gruppo ritmico... |
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Anche le gambe vorrebbero sintonizzarsi su quella lunghezza d'onda e sulla strada c'è chi avanza di qualche passo, chi invece arretra, a seconda del battito sulle lamiere... chi lo sente, invece, solo dentro di sè, rimanendone, comunque, coinvolto...
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Giovani, trascinanti, sonori... attirano l'attenzione di tutti quelli che si sono fermati, incuriositi ed attratti e li seguono in questa gioiosa emissione di suoni... la latta rimbomba sotto i colpi sferzanti e loro sembrano accanirsi per trarne voci più eloquenti e rumorose...
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Sembrano non stancarsi dei suoni sincopati e roboanti che riescono a trar fuori dai loro strumenti chiassosi e continuano, vigorosi, allegri e vitali, la loro performance...
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La latta rimbomba sotto i colpi dei ragazzi e il sole ci bombarda dall'alto con i suoi raggi già insopportabili... i giovani si muovono al ritmo della musica che viene suscitata dai loro inusitati strumenti e sembrano persi in un mondo tutto loro... |
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Si muovono velocemente, fanno giravolte, tartassano i loro strumenti... è un agitarsi di gambe, visi, capelli al vento... una coreografia che coinvolge e ti mette voglia di danzare..
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Poi, ecco il gran finale... un vortice di musica e di movimenti che sconvolgono, coinvolgono gli astanti e li fanno ritmare a modo loro accompagnando il rullio, il fragore, la deflagrazione dei tamburi... è un caos allegro e sonoro che si ripercuote nella strada assolata, sulle bianche pareti dei palazzi, nell'animo di chi è stato coinvolto così da vicino.
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Poi, il fragore degli strumenti si allenta, si dissolve nella mattina di sole, si spegne quasi improvvisamente, scandendo le ultime note che rimbalzano sul selciato grigio...
I ragazzi sono soddisfatti della loro coinvolgente performance e raccolgono con moto gioioso quei pochi soldi che ricevono in cambio della loro abilità. vitalità e gioia che hanno sparso a piene mani... |
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Nuovi richiami nell'aria... ecco ancora il ritmare dei tamburi di stamattina...
I giovani si presentano ora al pubblico serale che ininterrottamente si dirama dal centro verso il lungo mare e viceversa, nella solita Via Roma
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Eccoli già pronti a percuotere di nuovo i loro strumenti rumorosi...
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Mentre battono sul metallo, i giovani eseguono nel contempo giravolte, accennano passi di danza, si uniscono in passi di ballo, poi si distaccano nuovamente picchiando sui loro strumenti o soffiando in qualche strumento a fiat..., sorridono... per loro non è una fatica... sembrano divertirsi molto...
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Un bambino, affascinato da quei grossi strumenti e dal loro ritmo scatenato, si avvicina titubante, ma poi resta là, davanti a loro, fermo davanti a quell'insolito spettacolo e attento ad ogni loro movimento...
I ragazzi si scatenano picchiando sui loro tonanti strumenti, mentre lui, imperterrito, non lascia la sua postazione di prima fila, affascinato dai movimenti e dal suono, ora cupo, ora allegro dei grossi tamburi.. Chissà cosa gli passa per la testa...
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Le luci della via sono puntate tutte su di loro ed essi eseguono la loro performance con impegno prorompente e gioia, chiamando con cenni il pubblico a battere le mani a tempo della loro musica...
E' un susseguirsi di battiti, giravolte, luci, canti... un mirabolante intreccio che coinvolge i presenti e li inchioda ai bordi della strada che loro hanno preso d'"assalto". poi, ecco l'ultimo atto di questa travolgente performance.. i ragazzi concludono i loro battiti, percussioni, contorsioni, in un crescendo... eppoi ecco di nuovo il silenzio solito, rotto dal brusio degli astanti che, dopo aver depositato un obolo nel cappello, posto al centro della strada, sciamano lungo le stradine laterali o si avviano verso il lungomare, per un altro, inatteso incontro con qualche altro artista della strada...
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Continua
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