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PARLIAMO DI... ERINNOFILI, DETTI ANCHE CHIUDILETTERA
O VIGNETTE
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Parenti stretti dei francobolli,
ma meno considerati, i chiudilettera o erinnofili
o vignette - sono invece da ritenersi di grande
importanza sia da un punto di vista puramente grafico
che da un punto di vista storico e si può
ritenere che essi abbiano avuto grande influenza
anche sulle emissioni filateliche commemorative.
Quando le lettere erano costituite
da un unico foglio che veniva ripiegato su se stesso,
si presentò il problema di chiuderle, poichè
le buste ancora non esistevano. Si utilizzò,
quindi, della ceralacca con un sigillo impresso,
sostituito poi da un dischetto di carta rossa e
gommata su cui veniva stampato il nome del mittente,
vuoi di un singolo, vuoi di una ditta, di un professionista,
ecc. Questi dischetti vennero usati anche dopo l'introduzione
dell'uso delle buste.
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Nel 1854 i francobolli vennero
dentellati e così pure i chiudilettera
che cambieranno anche formato, diventando, a seconda
dei casi, quadrati, tondi, rettangolari o triangolari.
Dalla fine dell'800 sino agli anni 20, in concomitanza
del boom delle cartoline illustrate, anche i chiudilettera
risentirono positivamente dell'interesse del pubblico.
Spesso, infatti, sul chiudilettera veniva riprodotta
un'immagine che era stata stampata anche su cartolina
e talvolta essa rappresentava un manifesto o una
locandina emessi in occasione di manifestazioni
di vario genere (culturali, commemorative, espositive,
ecc). Difficili questi da collezionare e gestire,
mentre con i chiudilettera, data la loro esigua
dimensione, la cosa diventava più agevole. |
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Con lo sviluppo delle Esposizioni Internazionali
e con le innovazioni tecniche che caratterizzarono
gli inizi del Novecento, i chiudilettera verrano utilizzati
specialmente in Germania - ma l'Italia non fu da meno
con illustratori famosissimi quali Dudovich, Codognato,
Morbiducci, ecc. - per commemorare e celebrare qualsiasi
genere di avvenimento e per pubblicizzare qualsiasi
prodotto.
Saranno emessi in larghissima misura per ricordare:
Pontificati, commemorazioni civili, politiche, sportive,
manifestazioni fieristiche e culturali, azioni di
assistenza a favore di varie calamità o aiuto
alla Croce Rossa.
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Da non sottovalutare la loro rilevante
azione - non solo propagandistica ma anche educativa,
divulgativa e soprattutto patriottica - a favore del
Regime di Stato, durante il periodo del Ventennio.
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Molte le iniziative in questo campo,
lodevoli dal punto di vista caritativo o in sostegno
all'agricoltura - una delle risorse più importanti
del Paese - realizzate, oltrechè con campagne
pubblicitarie anche tramite l'emissione di erinnofili
o di cartoline, per la raccolta di fondi.
Da ricordare i chiudilettera realizzati per la costruzione
a Roma e in altre città italiane, della "Casa
del Pane" (in ebraico Beth le Hem, Betlemme),
un'istituzione benefica - posta sotto l’alto
auspicio di Sua Maestà la Regina Madre Margherita
di Savoia e presieduta dal Principe Don Prospero Colonna
- con l'obiettivo di aiutare i poveri, i senza tetto,
fornendo comunque pane ai più bisognosi.
L'immagine rappresentata sugli erinnofili è
sempre la stessa, realizzata però in vari colori:
una giovane donna con un fascio di spighe tra le braccia
e il sole sullo sfondo a simboleggiare un futuro di
armonia e di amore.
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Varie serie di vignette - realizzate
dai più importanti disegnatori e grafici
contemporanei - vennero, invece, prodotte a favore
dell'agricoltura, per incrementare la produzione
soprattutto del grano, sollecitando l'attenzione
di tutti verso un solo obiettivo, quello di una
politica autarchica che permettesse alla nazione
di consumare solo ciò che essa stessa produceva.
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Risultati eccezionali vennero ottenuti in campo
pubblicitario - uno dei più vasti - con un
susseguirsi di immagini fantasiose e colorate che
spaziano dal Liberty al Déco.
A questo proposito, oltre a quelli italiani, di gran
pregio artistico e, come ricordato, disegnati dai
più grandi illustratori del momento, si ricordano
alcune splendide serie tedesche, composte da innumerevoli
esemplari stampati in varie tonalità o in cromolitografia,
emessi dalla ditta Tobler, produttrice di cioccolato. |
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Una
parola a parte va spesa per i chiudilettera con
finalità religiose che rappresentano una
larga parte della produzione, emessi per finalità
divulgative, catechetiche, caritative, associative,
ecc.
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I chiudilettera vengono diffusi ancor
oggi, per lo più per pubblicizzare manifestazioni
di carattere vario, soprattutto a fini commemorativi,
ma la loro qualità e bellezza - a parte qualche
raro esemplare - sono ormai alquanto mediocri e
si può quindi, giustamente, ritenere che
per disegno, grafica, realizzazione e fantasia,
i migliori siano quelli stampati dalla loro prima
comparsa fino agli anni 40. |
Esposizione di Torino 1909
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Esposizione di Torino 1911
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Bibliografia: COLLEZIONISMO ITALIANO
- Volume I - Compagnia Gen. Editoriale - 1979
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