SANTE FONDATRICI
"La chiesa è un magnifico giardino in cui fioriscono tutte le Parole di Dio...
Come l'acqua si cristallizza in stelline di tutte le forme quando cade come neve sulla terra, così l'Amore assunse in Gesù la Forma per eccellenza, la Bellezza delle Bellezze (Il più bello dei figli degli uomini, cfr. Sal 45,3).
L'Amore assunse nella Chiesa diverse forme e sono gli Ordini e le Famiglie religiose.
Nella chiesa fiorirono e fioriscono tutte le virtù. I Fondatori degli Ordini sono quelle virtù fatte vita e salirono al cielo solo perchè erano Parola di Dio. Essi hanno realizzato il disegno di Dio che non può essere che Verbo, Parola... I fondatori sono Parole di vita...
(da Essere tua Parola" di Chiara Lubich)
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SANTA CHIARA - Fondatrice
delle Clarisse
Santa Chiara nasce ad Assisi nel 1194 da una nobile e religiosa
famiglia e, seguendo lo spirito di radicale povertà,
obbedienza e di totale abbandono alla Provvidenza di Dio che
animava san Francesco, nella notte della Domenica delle Palme
del 1212, accompagnata da Pacifica (prima suora dell'ordine),
si recò senza dir nulla a nessuno alla Porziuncola,
dove san Francesco e e altri frati l'attendevano. Là
Chiara promette obbedienza a Dio insieme alle prime consorelle
dedite ad una vita contemplativa e di estrema povertà,
viene vestita da Francesco del semplice saio francescano,
offre i suoi lunghi capelli e si consacra definitivamente
alla vita claustrale. Dapprima presso le suore benedettine
di Bastia Umbra, prenderà successivamente possesso
di San Damiano in Assisi, dove trascorrerà tutta la
sua vita con le prime consorelle e che diventerà la
Casa delle "Povere Dame recluse di San Damiano"
e, dopo la sua morte, delle "Clarisse".
Santa Chiara visse a San Damiano fino alla fine dfella sua
vita, passando da una malattia all'altra, esempio di obbedienza
alla volontà divina per sua madre e due sue sorelle
che la seguirannmo nella vita religiosa, insieme a molte altre
conoscenti che vestiranno anch'esse un semplice saio.
Nel 1215 San Francesco, nominandola badessa, compone una prima
Regola dell'Ordine, successivamente consolidata dal Cardinale
Ugolino, legato pontificio, che concederà a Chiara
e alle Clarisse il privilegio della povertà, regola
riconfermata dal futuro Papa Alessandro IV e da Innocenzo
IV che si recò persino a trovarla, qualche ora prima
della sua morte e che ufficiò per lei una messa solenne,
intenzionato a dichiararla santa subito. Tuttavia, fu Alessandro
IV che la canonizzò formalmente nel 1255.
L'Ordine delle Clarisse si diffuse rapidamente in tutta Europa
e successivamente in tutti i continenti.
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SANTA SCOLASTICA
- Cofondatrice dei Benedettini
Santa Scolastica, sorella di San
Benedetto, si può considerare, insieme a lui, cofondatrice
dell'Ordine dei Benedettini. Nata verso il 480, si consacrò
a Dio fin da bambina e seguì il suo santo fratello,
a cui era molto unita sia dal vincolo familiare che da quello
religioso, nella comune vocazione di passare
la vita al servizio di Dio, vissuta intensamente e secondo
la Regola. La sua vita
interiore, ricca di preghiera e di fede, di povertà,
di obbedienza e di carità, le concedeva d’essere vicinissima a Dio e di
ottenere da lui grandi grazie spirituali ed anche miracoli.
Come si racconta in un episodio che narra del suo desiderio
di trascorrere ancora delle ore in compagnia del fratello
che invece voleva ritornare ai suoi impegni. Ella avrebbe
chiesto al Signore la grazia di qualche ora ancora da dividere
con lui ed un tremendo temporale s’era abbattuto sulla
casa in cui si trovavano, impedendo a San Benedetto di allontanarsene,
rimanendo dunque, ancora, con la santa sorella.Dio concede
grazie a chi si affida alla sua volontà. Alla morte
di santa Scolastica, il fratello la fece seppellire sulla
montagna di Cassino, là dove egli si era preparato
già la tomba e così, riposano là ambedue,
ancora uniti.
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SANTA BRIGIDA -
Fondatrice dell’Ordine delle Brigidine
Santa
Brigida di Svezia, una delle più importanti sante del
Medio Evo, definita “la mistica del Nord”, nacque
da una nobile famiglia e crebbe in un ambiente molto religioso
che influì molto sulla sua formazione spirituale. Sin
da piccola ebbe visioni e "conversazioni" con Gesù.
Andò sposa, nel 1378, al futuro governatore di Ostrogotia,
un uomo dal carattere tranquillo, forse anche debole, da cui
ebbe 8 figli. Brigida si interessò non solo della famiglia
ma anche dell'amministrazione dei beni e ricoprì il
ruolo di dama della regina. Venne quindi in contatto con le
problematiche relative alla politica del regno che suscitarono
il suo vivo interesse, mantenendo tuttavia al primo posto
la sua vocazione di cristiana impegnata, che coltivò
con l'amicizia di teologi e di letture adeguate. Nel 1340
si allontanò dalla corte e successivaente, rimasta
vedova, lasciò la sua città e prese a vivere
accanto al monastero cirstercense di Alvastra. Là ebbe
visioni ed estasi da cui riceveva delle rivelazioni che subito
trascriveva o rivelava al suo confessore. La prima rivelazione
la riguardava personalmente: Gesù l'aveva prescelta
per portare un messaggio che avvicinasse gli uomini al cammino
di santità cristiana. In seguito nei suoi scritti,
relativi alle successive rivelazioni, si scagliava contro
il malcostume della corte svedese e degli uomini della sua
epoca in generale, esprimeva messaggi di pace, soprattutto
riguardanti le guerre tra Francia ed Inghilterra e sollecitava
il Papa a ritornare alla sua naturale sede di Roma. Poi la
santa sentì la necessità di un nuovo Ordine
religioso che definì del SS. Salvatore, la cui regola
venne anch'essa suggerita da Gesù nelle rivelazioni.
Quindi, nel 1349, Santa Brigida, insieme alla figlia Caterina,
intraprese il lungo viaggio che la portò a Roma, proprio
nell'Anno Santo del 1350, dove dimorò in Piazza Farnese,
dove tutt'oggi la fondazione è attiva. Nel 1370, Papa
Urbano V diede il consenso per la creazione dell’Ordine
– denominato comunemente delle Brigidine di San Salvatore”,
che diede l'avvio ad un fiorire di monasteri in tutta Europa.
Santa Brigida, per ringraziamento si recò in Terra
Santa ma, già minata nella salute, ritornata a Roma,
vi morì nel luglio del 1373. La sua canonizzazione avvenne nel 1391. Avendo attivamente operato
per l'unità dei cristiani sparsi in Europa, nell'Ottobre
del 2000, con la Beata Teresa Benedetta dalla Croce (Edith
Stein) e Santa Caterina da Siena, è stata designata
compatrona d'Europa e viene ricordata liturgicamente il 23 luglio.
Legata a santa Brigida c'è
una speciale Devozione derivante dalla sua "curiosità"
di sapere quanti colpi avesse ricevuto il divino Redentore.
Gesù, apparsole, le rispose che aveva ricevuto 5480
colpi, a fronte dei quali lei avrebbe dovuto recitar 15 Pater,
Ave e Gloria ogni giorno assieme ad altre orazioni. Così,
in capo ad un anno la santa avrebbe salutato ognuna delle
mie piaghe».
Promesse di Gesù
per chi recita queste preghiere :
1. Libererà
dal Purgatorio 15 anime della sua famiglia
2. E 15 giusti della sua famiglia saranno confermati e conservati
in grazia.
3. E 15 peccatori della suafamiglia si convertiranno.
4. La persona che le dirà avrà il primo grado
di perfezione.
5. E 15 giorni prima di morire riceverà il mio prezioso
Corpo, di modo che sarà liberata dalla fame eterna
e berrà il mio Prezioso Sangue affinchè non
abbia sete eternamente.
6. E l5 giorni prima di morire avrà una amara contrizione
di tutti i suoi peccati e una perfetta conoscenza di essi.
7. Metterà il segno della mia croce Vittoriosa davanti
a lei per soccorrerla e difenderla contro gli attacchi dei
suoi nemici.
8. Prima della sua morte io verrò a lei con la mia
amatissima e dilettissima Madre.
9. E riceverò benignamente la sua anima e la condurrò
alle gioie eterne.
10. E conducendola fino là, le darò con singolare
tratto a bere alla fonte della mia Deità , ciò
che non farò con quelli che non hanno recitato queste
orazioni.
11. Perdonerò tutti i peccati a chiunque è vissuto
per 30 anni in peccato
mortale se dirà devotamente queste orazioni.
12. E lo difenderò dalle tentazioni.
13. E gli conserverò i suoi cinque sensi
14. E lo preserverò dalla morte improvvisa
15. E salverò la sua anima dalle pene eterne.
16. E la persona otterrà tutto quello che domanderà
a Dio e alla Vergine Maria.
17. E se è vissuto, sempre secondo la sua volontà
e se è dovuto morire l' indomani , la sua vita si prolungherà.
18. Tutte le volte che reciterà queste orazioni guadagnerà
indulgenze.
19. Sarà sicura di essere aggiunta al coro degli Angeli.
20. E chi insegnerà queste orazioni ad un altro, avrà
gioia e merito senza fine che saranno stabili in terra e dureranno
eternamente in Cielo.
21. Dove sono e saranno dette queste orazioni, Dio è
presente con la sua Grazia.
Santa Brigida così
fece e provò immenso conforto spirituale, come racconta
al fratello, spingendolo a seguire il suo esempio. Fu devotissima
al mistero della croce, perciò l’iconografia
la rappresenta vestita da pellegrina con la croce delle Figlie
di Brigida o con un cuore da cui spunta la croce e il monogramma
di Cristo IHS.
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VICTORIN LE DIEU
- Fondatrice delle suore di Gesù Rendentore
Victorine le Dieu,
nasce in Francia il 22 Maggio 1809, ad Avranches e sentitasi
attratta dalla vita religiosa, riceve la Prima Comunione nel
1821, facendo voti interiori di dedicarsi interamente a Dio,
ottenendo il permesso di comunicarsi quotidianamente Osteggiata però dai familiari, con essi si trasferisce a Poitiers; nella
sua casa viene ospitato un sacerdote esule che diventerà
il suo direttore spirituale e che la indirizzerà nella
vita di fede. Tuttavia la sua cagionevole salute le impone
un allontanamento da casa: si trasferisce per qualche tempo
in un monastero carmelitano e successivamente presso le agostiniane
ma ancora le viene vietata la vita religiosa. Intanto matura
in lei l’idea di una fondazione religiosa che si occupi
della riparazione eucaristica per mezzo della santa Messa
e dell’Adorazione. A circa 27 anni decide di lasciare
la famiglia ed entra nelle suore di Santa Clotilde, però
successivamente si ammala e si riconcilia con la madre che
di lì a poco morirà, cosa che la costringerà
ad uscire di nuovo dal convento per occuparsi del padre ormai
solo. Nel 1846 le muore anche un altro fratello.
Tutto sembra contro di lei, ancora non riesce a realizzare
la sua aspirazione; si ammala gravemente e nel 1854 viene
trasferita in montagna a La Salette dove viene miracolosamente
guarita dai sintomi del male che però ricompariranno
e scompariranno di nuovo, l’anno seguente, in occasione
di un ulteriore pellegrinaggio nello stesso luogo.
Passando per Ars incontra il Santo Curato che approva il suo
progetto e la assicura che la sua idea sarà benedetta.
Nel 1863 Victorine si reca da Papa Pio IX, a cui chiede di
poter tenere l’Eucarestia
nell'Oratorio e di poter creare la sua Opera di carità;
egli gliela concede affidandogliene la direzione. La sua Congregazione
si chiamerà "Congregazione delle Suore del Patronato
di S. Giuseppe", successivamente denominata delle "Suore di Gesù Redentore".
Solo nel 1864 suor Victorine e la sua prima compagna si ritrovano
a lavorare nella Abbazia di Monte San Michele, precedentemente
adibito a carcere e che con l'aiuto delle prime quattro compagne
verrà riattato e si trasformerà anche in
un orfanotrofio per fanciulli abbandonati;
il 19 marzo 1866 la fondatrice e una compagna emettono
i voti e altre due giovani fanno la vestizione religiosa.
Le suore intanto aumentano di numero.
Iniziano però difficoltà ed incomprensioni e
infine Victorine Le Dieu viene allontanata con una scusa a
fondare una nuova Casa nella diocesi di Frejus, dove anche
le altre suore la raggiungeranno, ma dove dovranno vivere
di elemosina, contraendo debiti, mancando di tutto. Quasi
tutte le consorelle la lasceranno ed ella sarà respinta
da tutti, si rinchiuderà in una soffitta, soffrendo
la fame e vivendo d’elemosina. Successivamente verrà incaricata
dal Prefetto di Parigi di occuparsi dei bambini poveri della
periferia di Aulnay, ma poi sfrattata, lei e le sue compagne
si ripareranno in alcuni locali di proprietà del sindaco
dove supereranno l’inverno. Successivamente le sarà
concesso di aprire un’altra casa a Saint Cloud dove
il numero dei bambini abbandonati aumenterà pur non
aumentando però i sussidi.
Victorine tornerà ancora a Roma per parlare con il
Papa e miracolosamente, prima dell’assorbimento della
Congregazione in un’altra istituzione, riuscirà
a superare la prova. Tuttavia altre difficoltà la attendono:
una postulante che sembra avere delle rivelazioni, la indica
inadatta ad essere superiora e viene così destituita
e costretta a lasciare la comunità, le vengono negati
la comunione e l’abito religioso, viene persino minacciata
di essere arrestata. Diventa una mendicante e viene travolta
da una carrozza ma ancora non si arrende e torna a Roma dal
Pontefice che le promette il suo aiuto e dopo poco arriveranno
sovvenzioni e qualche novizia. La sua opera diventa sempre
più importante e il Cardinal Vicario di Roma le consente
di far celebrare la Prima Messa nella sua Congregazione, dove
l’Eucaristia sarà sempre presente.
Alla fine di una vita di intense
delusioni ma sempre animata da una fede incrollabile, Victorine
muore mormorando il nome di Gesù e perdonando tutti.
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MARIA CROCIFISSA
CURCIO (1877-1957) - Fondatrice delle Suore Carmelitane Missionarie
di Santa Teresa del Bambin Gesù
Maria Crocifissa Curcio, fondatrice della congregazione delle
Suore Carmelitane Missionarie di s. Teresa del Bambin Gesù,
nasce in Sicilia nel gennaio del 1877, settima di dieci figli,
in una famiglia di ottime condizioni, bambina allegra, determinata
e intelligente, educata secondo rigidi principi che non le
permettono in giovane età di dedicarsi interamente
a Dio e di conseguire un’educazione più approfondita.
Essa, tuttavia amplierà la sua cultura leggendo i libri
della biblioteca di casa, venendo a contatto con la vita di
Santa Teresa di Gesù, che la spingerà alla vita
monastica. Sin dalla prima infanzia prova pietà per
i più poveri ed emarginati e a 13 anni si iscrive al
Terz’Ordine Carmelitano di Ispica, approfondendo sempre
più lo spirito dell’Ordine, sentendo come sua
la missione di “far rifiorire il Carmelo”, rendendolo
sempre più missionario e contemplativo. Così
inizia un’esperienza di vita comune con altre terziarie
in un piccolo appartamento regalatole dal padre. Successivamente
si trasferirà a Modica per dirigere un istituto destinato
all’accoglienza ed assistenza delle giovani bisognose.
Dopo molte difficoltà e prove finalmente riuscirà
a realizzare la sua idea, anche sotto la pressione di un Carmelitano
scalzo, Padre Lorenzo.
Giunta a Roma nel 1925 per la canonizzazione di s.
Teresa di Gesù Bambino, si recherà a Santa Marinella,
cittadina sul litorale romano e, affascinata dalle bellezze
naturali della zona e nel contempo dalla miseria della sua
popolazione, si sentirà finalmente “a casa”.
Vi si stabilirà dando vita ad un’Opera affiliata
al Carmelo, con l’approvazione del Vescovo della diocesi
di Porto S. Rufina e nel 1930, finalmente la sua Congregazione
delle Carmelitane Missionarie di s. Teresa del Bambin Gesù
verrà riconosciuta definitivamente.
Nel 1947 quattro suore si
recheranno in Brasile per aiutare i poveri. Ammalata di diabete,
passerà i suoi ultimi anni sempre inferma, ma sempre
in preghiera, in continua comunione con Gesù, impegnata
nell’apostolato e nell’unione con Cristo nell’Eucaristia,
esortando tutti ad amare i giovani, le speranze dell’avvenire
e a dedicare loro impegno e servizio, cercando di ridare purezza
e dignità a chi l’ha persa. Seguendo i dettami
di s. Teresa di Gesù Bambino assiduamente compie i
suoi doveri, anche le cose minime con amore, umiltà,
semplicità e gioia. Muore nel 1957 a Santa Marinella.
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SUOR MARIA CROCIFISSA
DI ROSA - Fondatrice delle Ancelle della Carità
Paola Di Rosa, nasce a Brescia nel 1813 da una nobile famiglia
molto fervente e profondamente cristiana,
bambina intelligente e sensibile ma pure decisa, che subito
si sente portata a dedicare la sua vita a Dio e al servizio
dei più bisognosi. Rimasta orfana della mamma verrà
affidata alle cure delle suore della Visitazione, dove sarà
notata per la sua gentilezza e per la sua carità. A
diciassette anni, Paola si prende cura della gestione della
sua famiglia ma non manca di occuparsi di chi le vive intorno:
dei servi, delle giovani, delle operaie.
Si consacrerà completamente
a Dio nel 1851 con il nome di Maria Crocifissa e morirà
prestissimo, nel 1855. Ma nei pochi anni di vita religiosa,
la sua azione sarà di grande impegno con variegate
azioni a favore di ogni categoria di emarginati, poveri e
degli ammalati, fino alla costituzione delle Ancelle della
Carità, realizzata nel 1840 dopo una epidemia di colera
che la spinse ad occuparsi delle ammalate. Questo successivamente
sarebbe stato uno dei suoi principali impegni. La Congregazione
verrà riconosciuta. nel 1851 come Istituto delle Ancelle
della Carità
ed avrà grande seguito anche nei Paesi dell’Est,
specie in Croazia e in Albania.
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VENERABILE MARIA
CROCIFISSA DI GESU' COSTANTINI - Cofondatrice dei Passionisti
Nata nel 1787 a Tarquinia, bambina gracile e malaticcia, che
non godrà mai piena salute, frequenta la scuola delle
Maestre Pie. Durante l’adolescenza avrà un periodo
di turbamenti propri dell’età ma successivamente
desidererà la vita religiosa, osteggiata dalla famiglia, soprattutto
dalla madre. Ritarderà ancora l’incontro con
Cristo a causa della morte di quest’utltima, di cui
lei prenderà il posto in seno alla famiglia, ma poi
a 17 anni entrerà tra le Benedettine di Tarquinia nel
monastero di Santa Lucia e a 20 anni deciderà di dedicarsi
completamente al Signore, prendendo il nome di Maria Crocifissa,
programmando una vita di sofferenza e di sacrificio.
Sia pure consolata dalla presenza di Cristo, la sua vita sarà
costellata di momenti di grandi difficoltà, ma nel
1737 l’incontro con San Paolo della Croce e la loro
comune attrazione per la Passione di Nostro Signore instauererà
tra loro una grande amicizia; San Paolo diverrà il
suo direttore spirituale e verrà messo al corrente delle
sue esperienze mistiche e delle sue visioni. Il loro scambio
epistolare, di cui però rimane solo qualche lettera,
rivela la grandezza di queste due anime e ci svela alcune visioni
di San Paolo, come quella relativa al distintivo che i Passionisti
portano sull’abito che egli dice gli sia stato mostrato
dal cielo. San Paolo della Croce si
fermerà spesso presso la famiglia Costantini quando
si troverà a passare di là e diventerà
amico del fratello di Maria Crocifissa che sarà presente
ad alcune estasi del santo, mentre l’altro fratello,
Nicola, riceverà da lui un miracolo.
Maria Crocifissa prosegue il suo cammino tra angosce spirituali
e malattie, soffrendo in silenzio e in penitenza, criticata
dalle sue consorelle, ma consolata dal santo amico che la
invita a vivere in santità, già pensando di
vederla superiora del ramo femminile dei Passionisti. Questo
progetto verrà realizzato anche grazie al fratello
di M. Crocifissa che metterà a disposizione i suoi
averi per costruire il monastero e per finanziarlo. Vi saranno
però alcune difficoltà
ed incomprensioni che M. Crocifissa vorrebbe superare
andando direttamente dal Papa, ma San Paolo la invita a desistere.
Intanto il Papa designa come fondatrice la marchesa Colonna
Barberini, ma anche questo progetto andrà a monte,
finchè nel 1770 Clemente XIV approverà la Regola
del monastero di cui Maria Crocifissa sarà la fondatrice ed ella vi si trasferirà
seguita da varie suore.
Nella cattedrale di Tarquinia vestirà l’abito
dei passionisti insieme ad altre 10 novizie che prenderanno
i voti nell’anno successivo. Maria Crocifissa vive con
sempre maggior fervore, penitenze e sacrifici, tra pene e
“deserti” spirituali che comunque supera con amore,
tormentata da un cancro, dalla cecità e da una piaga
nel corpo che le consentiva di stare solo in piedi o in ginocchio.
Muore nel 1787 dopo aver benedetto le sue consorelle e verrà
dichiarata venerabile nel 1982.
SERVA DI DIO MADRE MARIA CONSIGLIA ADDADIS
- Fondatrice delle Suore Serve di Maria Addolorata di Nocera
Emilia Pasqualina Addatis nacque a Napoli
il 5 gennaio 1845, ma già a quattro anni rimasta
orfana dei
genitori a causa del colera, verrà affidata a dei
parenti che purtroppo non avrebbero voluto il peso della
sua presenza e che con la loro mancanza di affetto segneranno
per sempre l'anima della bambina. Maria Consiglia crescerà
sola fisicamente ma spiritualmente in comunione con la Vergine
Addolorata che sentirà sempre come Madre. Finalmente
verrà affidata alla nonna e ad alcune zie che le
insegneranno il mestiere di sarta, ma la sua più
intima aspirazione sarà quella di vivere una vita
da consacrata, magari in un monastero, aiutando soprattutto
i poveri e gli emarginati; ma gli anni successivi la porteranno,
tra ulteriori difficoltà e problemi, a dedicarsi
alle orfane e alle giovani "difficili", finchè
comprenderà di essere destinata più all'azione
che alla contemplazione.
Aiutata da un sacerdote e da una persona
abbiente, si dedicherà appunto alle orfanelle e nel
1872 chiederà l'ammissione al Terz'Ordine Alcantarino,
facendo poi la sua professione di fede nel 1876, assumendo
il nome di Maria Consiglia dello Spirito Santo. Poi da Napoli
si recherà, insieme ad altre tre consorelle, in un
piccolo centro vicino a Nocera Inferiore dove darà
vita ad una Famiglia Religiosa chiamata "Eremite dell'Addolorata",
di cui la Vergine Addolorata e del Buon Consiglio, era patrona
e protettrice, appoggiata dal Vescovo che già conosceva
Emilia. Nel 1879 chiese l'annessione al ramo maschile dei
Servi di Maria, cosa che le venne concessa nel 1880, cosicchè
la Congregazione prenderà il nome di "Suore
Serve di Maria Addolorata" con la finalità di
aiutare, educare ed assistere le orfanelle e le ragazze
in pericolo, insegnando loro il mestiere di sarta e quant'altro
di utile per fare di loro delle brave donne di casa, preoccupandosi
anche della loro formazione spirituale. Pian piano la sua
opera di aiuto, di redenzione e di conversione si estenderà
anche agli altri adulti, ignoranti o poveri.
Dieci anni dopo si trasferirà a
Nocera Superiore dove aprirà varie case nei piccoli
centri intorno, aprendo le porte agli orfani, ai vecchi
soli, agli abbandonati, confidando sempre nella Provvidenza
di Dio, spinta dalla fede e dall'amore a Cristo, abbandonata
alla Sua divina volontà in qualunque difficoltà
o problema. Seguirà con grande solerzia i giovani
votati al sacerdozio, aiutandoli economicamente e spronandoli
a seguire sempre la chiesa, con sacrificio e dedizione,
in ogni circostanza e momento.
Di lei si ricordano gli scritti relativi
a "Amore e Croce" e "Gesù e il Vangelo",
oltrechè il diario ed un epistolario.
Morì a Napoli nel 1900, ma le sue spoglie riposano
nella casa Madre a Nocera Inferiore
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SANTA PAOLA ELISABETTA CERIOLI - Fondatrice
della Congregazione della Sacra Famiglia
Paola Elisabetta Cerioli, di famiglia nobile, nacque nel
1816 a Soncino di Cremona. Giovanissima venne maritata ad
un uomo molto più grande di lei, già vedovo,
da cui ebbe quattro figli, tre dei quali morti in tenera
età ed il sopravvissuto deceduto a 16 anni.
Rimasta vedova ancor giovane decise di
aprire la sua casa alle ragazze sole che provenivano dalla
campagna, fondando gli Istituti delle Suore e dei Religiosi
della Sacra Famiglia, per aiutare ed elevare moralmente
i contadini, scegliendo come modello la Sacra Famiglia,
a cui ogni famiglia umana dovrebbe conformarsi, per trasfondere
ai figli quei sani e basilari principi che permettono di
vivere secondo i dettami della fede e dell'amore.
Morì il 24 dicembre 1865..
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VENERABILE SUOR ELENA AIELLO - Fondatrice delle Suore Minime
della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo
Madre Elena Aiello, nacque nel 1895 in Calabria, da una
famiglia molto semplice. Nel 1920 entra a far parte delle
Suore Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue,
ma a causa delle sue gravi condizioni di salute deve ritornare
a casa e si dedicherà agli emarginati, i più
umili, che dopo la grande guerra versavano in condizioni
veramente precarie.
Proprio nel 1920 inizieranno dei fatti che la riguardano
: essa infatti, paralizzata e malata di tumore verrà
miracolata dapprima del tumore maligno, poi della paralisi
che la blocca parzialmente e le impediscer di parlare, ma
nel 1923 cominceranno altri fatti inspiegabili: ella difatti
parteciperà alla Passione di Cristo vivendo sul suo
corpo tutte le fasi cruente, con sanguinazioni e addirittura
con la perforazione delle ossa dei piedi, avrà anche
"sudorazioni di sangue".
Nel 1928, a 33 anni, lasciato il suo paese natio, Montalto
Uffugo, si trasferirà ì a Cosenza dove organizzerà
un "rifugio" per gli orfani ed i bimbi abbandonati,
fondando la Congregazione delle Suore Minime della Passione
di Nostro Signore Gesù Cristo. Animata di sola fede
e di carità, affidandosi alla Provvidenza, Madre
Elena Aiello, condurrà avanti la sua opera verso
i piccoli, profondendo in quest'impresa tutte le sue energie
ed il suo amore, pregando e sopportando grandi sacrifici.
Diceva, infatti: "Sul volto di ogni bambino povero
dobbiamo scoprire l'immagine di Cristo sofferente";
Nel 1948 la Congregazione verrà riconosciuta da Papa
Pio XII ed approvata definitivamente da papa Giovanni Paolo
II e si diffonderà in ogni continente, specialmente
nelle zone meno ricche del pianeta. Morirà a Roma
nel 1961.
Madre Elena Aiello, soprannominata «la
monaca santa», a Cosenza e dintorni, donna di grandi
sentimenti e di grande semplicità, ebbe anche il
dono della profezia; verrà dichiarata "Venerabile"
dal Papa Giovanni Paolo II nel 1991.
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MARIA PIA MASTENA, Fondatrice delle Suore del Santo Volto
Nata
nel 1881 da una famiglia basata su solidi principi cristiani,
la Venerabile Serva di Dio Maria Pia Mastena nel 1891 fece
la sua Prima Comunione con il proposito di decicarsi interamente
al Signore.
Anche l'ultimo dei suoi quattro fratelli,
Tarcisio, entrò nell’Ordine dei Frati Cappuccini
e morì anch’egli in fama di santità.
Durante la giovinezza insegnava il Catechismo ai più
piccoli, dedicandosi ad altre attività parrocchiali.
Nel 1901 entrò a far parte delle Sorelle della Misericordia
di Verona e l'11 aprile fece un voto a Gesù per esser
vittima in sconto dei peccati commessi dal genere umano.
Entrò nell'ordine nel 1902 e nel 1903 emise i voti
solenni, prendendo il nome di Suor Passitea di Gesù
Bambino.
Visse un'intensa vita spirituale, cercando in ogni cosa
la perfezione. Insegnò in vari paesi del Veneto,
stabilendosi poi a Miane, dove si dedicò ad evangelizzare
giovani con handicap. Ma desiderando una vita dedita alla
contemplazione ottenne di vivere, per qualche tempo, nel
Monastero Cistercense di Veglie, poi ritornò all’insegnamento
e realizzò una nuova Congregazione chiamata delle
Religiose del Santo Volto che venne approvata nel 1947.
Si dedicò completamente alla diffusione della sua
Congregazione, che aveva l'intento di aiutare poveri ed
ammalati, cercando di imprimere in tutte le anime il Santo
Volto del Redentore.
Morì a Roma nel 1951.
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ANNE MARIE JAVOUHEY, Fondatrice delle
Suore di San Giuseppe di Cluny
Anne-Marie Javouhey, in piena Rivoluzione Francese, si
consacra a Dio durante una messa clandestina e si impegna
attivamente in un’opera di catechesi verso i fanciulli
poveri ed abbandonati, aprendo delle piccole scuole nei
loro villaggi. Cerca la sua strada presso vari monasteri
e case religiose, ma alla fine fonda la Congregazione
delle Suore di San Giuseppe di Cluny. Visto il gran successo
della sua opera, le viene chiesto di aprire altre case
nelle lontane Colonie francesi e difatti si imbarcherà
per l’isola della Reunion nel 1817, recandosi successivamente
nella Guaiana. In Francia fonda un piccolo seminario in
cui si formeranno i primi sacerdoti indigeni del Senegal.
La Congregazione si diffonderà rapidamente.
La fondatrice, donna forte ed intraprendente, non si occuperà
solo dei miseri ma cercherà di instaurare un ordine
sociale più conforme al Vangelo e alla conclusione
della sua vita, in tutto il mondo ci saranno numerosissime
case con 1200 religiose.
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BEATA MARIA TERESA LEDOCHOWSKA - Fondatrice
dell'Istituto di S. Pietro Claver
Maria
Teresa Ledochowska nacque in Austria nel 1863 da una nobile
famiglia di origini polacche e sin da fanciulla dimostrò
doti di volontà, intelligenza, grande sensibilità
verso i poveri. Aveva il raro dono di una scrittura fluente
e colta. Divenne Dama di compagnia presso la corte di toscana
dal 1885 sino al 1890 e durante questo periodo ebbe contatti
con le Missionarie Francescane di Maria e si interessò
ai loro problemi, soprattutto dopo aver letto un libro del
Card. Lavigerie sulla schiavitù che ancora si praticava
in Africa e che chiedeva a chiunque avesse talento per scrivere
di mettersi al servizio di questa santa causa.
Maria subito si diede a comporre un dramma
sugli schiavi e dall'autunno del 1889 scrisse articoli sulle
missioni, sul nuovo giornale l'Eco dell'Africa, da lei realizzato
con la collaborazione di sei congregazioni missionarie con
cui era in contatto e che le fornivano le notizie dalle
varie zone dell'Africa.
Nel 1891 chiese di essere sollevata dall'impegno che aveva
a Corte e l'imperatore Francesco Giuseppe glielo concesse.
Continuò la sua opera sino alla morte che avvenne
nel 1922. E' stata beatificata da Papa Paolo Vi nell'ottobre
del 1975 nella Giornata mondiale delle Missioni.
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Beata Anna Michelotti
Fondatrice
delle Piccole Serve
del S. Cuore di Gesù
per gli Ammalati Poveri
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Beata Maria Ana Mogas Fontcuberta
Fondatrice Religiose Francescane
Missionarie
della Madre
del Divino Pastore
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Beata Suor Bernardina Maria Jablonska
Cofondatrice Congr.
Suore Albertine,
Serve dei Poveri
|
Santa
Giovanna Antida Thouret
Fondatrice Suore della Carità
|
Serva di Dio
Madre Incarnazione Rosal
Fondatrice delle Religiose Bethlemite
|
Madre Maria de Jesus
Riquelme y Zayas
Fondatrice Congregazione
Religiose Missionarie
del SS.mo Sacramento
e di Maria Immacolata
|
Beata Teresa de Jesus
Meteiba
Fondatrice Congregazione
della Fratellanza
degli Anziani Abbandonati
|
Serva di Dio Madre Maria Gay Tibau
Fondatrice delle Religiose
di San Giuseppe
|
Madre Maria Maddalena dell'Incarnazione
Fondatrice dell'Ordine
delle Adoratrici Perpetue
del SS. Sacramento
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S. di Dio
Virginia Centurione Bracelli
Fondatrice Suore N. S. del Rifugio
in Monte Calvario
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Santa Giuliana Falconieri
Fondatrice delle Suore del Terz'Ordine dei Servi
di Maria
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Madre Maria Potter
Fondatrice della
Piccola Compagnia di Maria
|
Serva di Dio
Maria Guell i Puig
Fondatrice
Missionarie Figlie
del Cuore di Maria
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Madre
Maria Luisa Vidal Rubio
Cofondatrice
delle Sorelle di Gesù Paziente
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Madre Nazarena Majone
Cofondatrice
delle
Figlie del Divino Zelo |
Suor M. Caterina Troiani
Fondatrice delle Suore Francescane Missionarie
del Cuore Immacolato di Maria
(già d'Egitto)
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Beata Maria Vittoria de Fornari Strata
Fondatrice dell'Ordine
della SS.ma Annunziata Celeste
(Suore Turchine)
|
Suor Maria Antonia Lalia
Fondatrice Congregazione
Suore Domenicane
Missionarie di San Sisto |
M.R.M.
Dolores Medina Zepeda
Fondatrice delle Suore Passioniste
|
Serva di Dio
Maria Oliva Bonaldo
del Corpo Mistico
Fondatrice
della Congregazione
Figlie della Chiesa
|
Beata Ursula Ledochowska
Fondatrice Congregazione
delle Suore Orsoline
del Cuore di Gesù in Agonia
|
Maddalena di Canossa
Fondatrice Famiglia Canossiana, Figlie e
Figli
della Carità
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Madre Maria della Passione
Fondatrice delle Missionarie Francescane della
Passione
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Santa Clelia Barbieri
Fondatrice delle Minime dell'Addolorata
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Beata Teresa Verzieri
Fondatrice dell'Istituto
Figlie del S. Cuore di Gesù
|
Madre San Giuseppe
(Giovanna Maria Chavoin)
Fondatrice delle Suore Mariste
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Principessa
Francesca Caterina di Savoia Fondatrice dell'Istituto
delle Figlie di Maria
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Madre Maria Antonia Paris
Fondatrice
con S. Antonio M. Claret
Religiose di Maria Immacolata
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Madre Maria Giuseppa
di Gesù Bambino
Fondatrice delle Suore Francescane
di Gesù Bambino
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Venerabile Madre Maria Rafols
Fondatrice
della Congregazione
delle Sorelle della Carità di Sant'Anna
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Madre Clelia Merloni
Fondatrice delle Apostole
del Sacro Cuore di Gesù
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Beata Geltrude Comensoli
Fondatrice delle Suore Sacramentine di Bergamo
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Beata
Maria Maddalena
Starace
Fondatrice
Suore
Compassioniste
Serve di Maria
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Beata Rita Amada de Jesus
Fondatrice dell'Istituto
Gesù, Maria, Giuseppe
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Beata Maria Pilar
Izquierdo Albero
Fondatrice dell'Opera
M issionaria di Gesù e Maria
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Serva di Dio Madre Maria Costanza Zauli
Fondatrice delle
Ancelle Adoratrici
del SS. Sacramento
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Madre Maria Agostina
Fondatrice
Suore di Carità di Ns. Signore
del Buon e Perpetuo Soccorso
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Elisabetta Anna Seton
Fondatrice Delle Suore
di San Giuseppe
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Santa
Francesca Saverio Cabrini
Fondatrice Missionarie
del S. Cuore
Patrona degli emigranti
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