EUCARISTIA E CONFERMAZIONE
IL MISTERO DELL'EUCARISTIA
Mentre mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunciata
la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli
dicendo: "Prendete, questo è il mio Corpo".
Poi, prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero
tutti e disse. "Questo è il mio Sangue. Il sangue
dell'alleanza, versato per molti". (Mc 14. 22-24)
"Celebrando l'ultima Cena con i suoi apostoli durante
il banchetto pasquale, Gesù ha dato alla Pasqua ebraica
il suo significato definitivo. Infatti, la nuova Pasqua,
il passaggio di Gesù al Padre attraverso la morte
e la sua risurrezione, è anticipata nella Cena e
celebrata nell'Eucaristia, che porta a compimento la Pasqua
ebraica e anticipa la Pasqua finale della Chiesa nella gloria
del Regno " (CCC 1.341)".
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"... O Maestri dell'Ellade, vi narro un grande
miracolo:
non importa vegliare sull'Essere che scorre via
tra le dita,
c'è la Bellezza reale
celata sotto il Sangue vivo.
Il frammento di pane più reale dell'universo
più colmo dell'Essere, colmo del Verbo
- il canto che sommerge come un mare
il vortice di sole
l'esilio di Dio..."
Da "Canti del Dio nascosto" di Papa Giovanni
Paolo II
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Ancora di questo Papa , che ha voluto
i Misteri della Luce, tra i quali proprio quello dell'Istituzione
dell'Eucaristia, ecco un breve commento:
Mistero di luce è l'Istituzione
dell'Eucaristia, nella quale Cristo si fa nutrimento
con il Suo Corpo e il suo Sangue sotto i segni del
pane e del vino, testimoniando "sino alla fine"
il suo amore per l'umanità (Gv 13,1), per la
cui salvezza si offre in sacrificio.
I Vangeli accennano appena a qualche presenza occasionale
di Maria in un momento o nell'altro della predicazione
di Gesù (cfr. Mc 3,31-25; Gv 2,12) e nulla
dicono di un'eventuale presenza nel Cenacolo al momento
della istituzione della Eucaristia. Ma la funzione
che svolge a Cana accompagna, in qualche modo, tutto
il cammino di Gesù.
Quel Corpo e quel Sangue divino, che dopo la consacrazione
è presente sull'altare, viene offerto al Padre
e diventa comunione d'amore per tutti, rinsaldandoci
nell'unità dello Spirito per formare la Chiesa,
conserva la sua originaria matrice in Maria. Li ha
preparati Lei quella Carne e quel Sangue, prima di
offrirli al Verbo come dono della famiglia umana,
perchè se ne rivestisse diventando nostro redentore,
sommo sacerdote e vittima.
Se il Corpo che noi mangiamo e il Sangue che beviamo
è il dono inestimabile del Signore risorto
a noi, esso porta ancora in sè, come pane fragrante,
il sapore e il profumo della Vergine Madre. Quel corpo
ha veramente patito ed è stato immolato sulla
croce per l'uomo. |
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Gesù è realmente e sostanzialmente
presente nell'Eucaristia in Corpo, Sangue, Anima e
Divinità.
"O Dio nascosto e sconosciuto
dalla maggior parte degli uomini, io ti credo e riconosco
nel Santissimo Sacramento come mio Signore e Redentore;
Ti adoro, con gli Angeli e i santi del cielo e coi
giusti della terra e vorrei avere sentimenti degni
della Tua presenza. Credo che ricevendo quell'Ostia
adorabile, riceverò in Corpo, Sangue, Anima
e Divinità il mio Gesù, quel Gesù
che facendosi uomo si è caricato delle mie
miserie, è morto per me sulla croce, ed ora
mi aspetta, glorioso, nel cielo. Lo credo perchè
me l'hai detto Tu Verità infallibile e, a gloria
di questa fede, darei volentieri anche la vita.
Ti adoro ogni momento, o vivo Pan
del cielo, gran Sacramento" |
"Ti adoro devotamente, o Dio
nascosto, che sotto questi segni a noi ti celi. A
Te tutto il mio cuore si sottomette perchè
nel contemplarTi, tutto viene meno. La vista, il tatto,
il gusto non Ti intendono, ma per la sola Tua parola
noi crediamo, sicuri. Credo tutto ciò che disse
il Figlio di Dio. Niente è più vero
di questo Verbo di Verità. Sulla Croce era
nascosta la sola divinità: qui anche l'umanità
è nascosta, tuttavia l'una e l'altra credendo
e confessando, chiedo ciò che chiese il ladro
pentito. Come Tommaso non vedo le piaghe, eppure Ti
confesso, mio Dio. Fà che s'accresca sempre
più in me la fede in Te, la mia speranza e
il mio amore per Te"
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"L'Eucaristia è il memoriale
della Passione, il compimento delle figure dell'Antica
Alleanza, la più grande di tutte le meraviglie
operate dal Cristo, il mirabile documento del Suo
amore immenso per gli uomini."
San Tommaso d'Aquino. |
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San Josemaria Escrivà
nel suo libro "E' Gesù che passa",
scrive:
"L'amore dimostratoci dalla santa Trinità
si perfeziona e si perpetua nella Santa Messa e nell'Eucaristia.
L'offerta del sacerdote del Figlio al Padre si manifesta
attraverso l'azione dello Spirito Santo. La Trinità
tutta è presente nel Sacrificio della Messa.
Per volontà di Dio, tramite l'azione dello
Spirito Santo, il Figlio si offre come vittima. Dalla
presenza di Cristo, Re, Maestro e Medico, nell'Eucaristia
derivano innumerevoli grazie all'umanità tutta
e dall'unione con Cristo possiamo diventare segno
di unità e vincolo d'amore... Fate la comunione
con fame, anche se siete freddi e pieni di aridità,
fate la comunione con fede, con speranza, con ardente
carità..." |
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Prima della Comunione
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Cristo si fa presente nell'Eucaristia
trasformandosi da pane in Corpo reale e da vino in
Sangue reale (transustanziazione) al momento della
Consacrazione. Egli è là , sotto le
apparenze ordinarie del pane del vino, realmente vivo
nel suo Corpo glorificato e divino, anche se noi siamo
duri di cuore e di comprendonio.
Nell'Eucaristia, Gesù dà agli uomini,
a ciascun uomo, la stessa vita della Grazia che ha
portato al mondo con la sua Incarnazione. Se avessimo
più fede si compirebbero anche in noi gli stessi
miracoli che si compivano in quanti incontravano la
Sua santissima Umanità;. poichè Essa
ha il potere di suscitare nell'anima ferventi atti
di amore e di trasformarci, identificandoci con Cristo,
il Maestro che viene da ciascuno dei suoi discepoli
con il suo amore personale, efficace, creatore e redentore,
presentandosi a noi come il salvatore della nostra
vita e donandoci la sua amicizia. Egli desidera venire
nel nostro cuore, anche se siamo indegni di Lui, per
risanarci e attraverso di Lui trovare la salute dell'anima
e la purezza dello spirito. E come alla donna che
"venne con un vasetto di olio profumato, e stando
dietro di lui, presso i suoi piedi, piangendo cominciò
a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi
capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato",
egli ci dirà : "Per questo ti dico: le
sono perdonati i suoi molti peccati, poichè
ha molto amato". I nostri peccati ci devono spingere
ad amarLo sempre di più, a cercarLo sotto le
specie del Pane e del Vino Eucaristico, fonte di tesori
spirituali senza fine, sia pur coscienti della nostra
debolezza e di trovarci di fronte ad un grande mistero.
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In ogni Comunione sparirebbero,
fin dal più profondo dell'anima, le nostre
debolezze ed imperfezioni.
La Comunione è il cibo dei deboli e dei malati,
cioè di tutti noi uomini e Gesù aspetta
che noi andiamo da Lui a dirgli:
"Signore, tu che conosci la
mia fragilità e le mie debolezze, se Tu vuoi,
puoi guarirmi. Vieni Gesù nel mio cuore.
Ti desidero e Ti adoro! Vieni nell'anima mia, difendila
dal peccato e fammi degno del Paradiso."
"Tu che hai detto : "Venite
a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi...."
accoglici con il Tuo perdono, sostienici con il
Tuo amore e la Tua forza, per proseguire il nostro
cammino lungo la strada che porta al Tuo Regno".
Gesù, Pane di vita, Pane
vivo che ci alimenta e ci sostiene, pane degli angeli,
concedici d'incontrarTi nel sacramento dell'Eucaristia
per avere in noi i frutti della Redenzione. A te
lode e amore nei secoli.
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Ma facciamoci
qualche domanda:
Con quale fede andiamo a fargli visita? Con quale
amore lo riceviamo? Come prepariamo la nostra anima
e il nostro corpo quando ci accostiamo alla Comunione?
Le condizioni per accostarci ad essa sono: un grande,
fermo e vigile amore e desiderio per Gesù,
fede viva in Lui, purificazione dalle nostre colpe
con la Confessione e con atti di contrizione, digiuno
da almeno 1 ora. Per i peccati veniali bisognerà,
prima di tutto che ci pentiamo, desiderando di evitarli
per il futuro e pregando perchè non si ripetano
in noi queste mancanze di amore verso Dio.
Quando ci avviciniamo a Gesù Sacramentato,
anche il nostro atteggiamento esteriore deve essere
consono a questo momento e quindi vediamo di non essere
troppo "disinvolti" nel vestire. |
Atto di Adorazione
Mio Gesù sii il benvenuto nella povera casa
dell'anima mia, Ti ringrazio della Tua benevolenza
per questa visita perchè sei sceso in questo
cuore ben più indegno di quella stalla in
cui sei nato, pieno d'amor proprio e di affetti
disordinati. Ma ora che sei in me, cheTti posseggo,
posso fare a meno di tutto e mi dolgo di tante offese
che Ti ho inflitto. Vorrei avere un cuore puro da
presentarTi e per l'avvenire cercherò di
dedicarmi a Te solo.
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Dopo la Comunione
Gesù si trova realmente nel nostro cuore:
ecco il tempo più utile per parlare con tutta
la fiducia al Signore e per domandargli le grazie
necessarie per l'anima, specialmente la perseveranza
finale.
Dopo la Comunione, poi, non fuggiamo
subito via dalla chiesa ma sostiamo per qualche
momento, cercando di raccoglierci entro noi stessi
per ringraziare Gesù di essere sceso in quella
nuda capanna che è la nostra anima.
Non c'è nulla di più importante di
Lui e basta poco per dirGli grazie.
Rinnoviamo dunque tutti i nostri
propositi, mentre ancora Lui è dentro di
noi e ci conforta con la Sua presenza, dandoci la
forza di combattere le nostre mancanze, i nostri
difetti, i nostri vizi.
Rivolgiamo poi anche una preghiera al nostro Angelo
Custode affinchè ci sostenga nei nostri propositi. |
Se per qualche motivo non possiamo accostarci alla
Santa Comunione, possiamo spiritualmente collegarci
a Gesù, desiderandolo ardentemente, anche in
ogni momento della giornata.
La comunione spirituale si può fare senza problemi,
sempre con cuore contrito per le nostre mancanze,
quando vogliamo, dicendo:
"Ti credo Gesù nel SS.mo Sacramento, Ti
amo e Ti desidero.
Vieni nel mio cuore, in cui vorrei riceverti, Signore,
con la purezza, l'umiltà e la devozione con
cui ti ricevette la tua santissima Madre con lo spirito
e il fervore dei santi".
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Cerchiamo poi di avere un pò di tempo, quando
passiamo dinanzi ad una chiesa, per andare a trovare
Gesù, una visita anche breve, per venerarLo
là, nel Tabernacolo, adorandoLo e manifestandoGli
la nostra devozione. Egli ci aspetta sempre con amore,
per concederci tante grazie, per rafforzare la nostra
fede e la nostra carità. Ricambiamolo.
Possiamo partecipare a qualche Adorazione o orazione
davanti al Santissimo, a qualche processione, ricordarci
di santificare il giorno del "Corpus Christi"
con particolare solennità e tanti altri piccoli
atti di amore e di devozione che man mano, procedendo
su questa via, ci verranno spontaneamente dall'animo,
come fiori fragranti da offrire a Gesù.
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IL SACRAMENTO DELLA CRESIMA O DELLA
CONFERMAZIONE
La Cresima o Confermazione è
uno dei sette Sacramenti, quello che rafforza
la Grazia ricevuta nel Battesimo, inserendo
ancor più il Cristiano nella Chiesa,
arricchendolo dei doni dello Spirito Santo e
rendendolo più forte, per testimoniare
e diffondere la Parola di Cristo, partecipando,
quindi, alla Sua Missione.
Cristo stesso aveva promesso la discesa dello
Spirito sui credenti, il chè avvenne
il giorno di Pasqua e successivamente in quello
di Pentecoste, sugli Apostoli raccolti nel Cenacolo
che, a loro volta, effusero questo dono ai neofiti,
attraverso l'imposizione delle mani. Questo
"segno" è rimasto vivo nella
tradizione cattolica come espressione di tale
Sacramento, unitamente all'unzione con olio
(crisma, da cui Crismazione nelle chiese Orientali),
che dà il sigillo spirituale al cristiano
- segno di appartenenza a Cristo - e che è
simbolo di forza, d'abbondanza, di gioia e di
purificazione e di consacrazione.
L'olio sacro viene consacrato dai Vescovi delle
diocesi il Giovedì Santo.
Talvolta si parla della Cresima come di un
sacramento "della maturità cristiana"
ma questo non vuol dire che esso deve essere
conferito in età matura; non si deve
confondere l'età anagrafica con l'età
"adulta" della fede cristiana. Il
Cresimando dovrà essere in stato di grazia
ed essere pronto ad assumere il nuovo ruolo
di "soldato di Cristo", rinnovando
le promesse battesimali. |
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IMMAGINETTE DI PRIMA COMUNIONE E
DI CRESIMA (O CONFERMAZIONE)
Esiste una vastissima gamma di immaginette
che riguardano il Sacramento della Comunione e quello
della Cresima ((o Confermazione): immaginette "povere"
in bianco e nero, fotografiche, come negli anni 40-50
del secolo passato, oppure cromolitografiche con rilievi
dorati, frastagliature o ricche di pizzi, trafori,
a rilievo, a teatrino, come quelli dell'Ottocento
e prima metà del Novecento, o semplicemente
stampate a colori tenui che ben riflettevano i sentimenti
frammisti d'amore e di timore arcano che animavano
i piccoli che si accostavano per la prima volta a
questi Sacramenti.
Immaginette in cui il Calice è quasi sempre
in primo piano, sull'altare, circondato da stuoli
d'Angeli o porto da Gesù stesso ai suoi Apostoli
o ai piccoli comunicandi, oppure presentano Angeli,
Santi o la Madonna che portano al loro primo incontro
con Cristo il comunicando o la comunicanda, santini
su cui la figura del Salvatore, sommo sacedote, è
in primo piano rispetto agli altri elementi figurativi,
santini che ritraggono i comunicandi in vestitini
che sembrano usciti da riviste di moda d'epoca...
Insomma, un così vasto assortimento, che rende
difficile e quasi imbarazzante la scelta delle immagini
nella presente esposizione, dove vengono mostrati
solo alcuni esempi e non dei più eclatanti,
ma forse i più simbolici.
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Con Gesù e Maria
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Con gli Angeli
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Con i Santi
Santa Teresa del Bambin Gesù
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San Giuseppe
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Santa Teresa del Bambin Gesù |
Santa Antida Thouret
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Santa Teresina del Bambin Gesù
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La Comunione della Vergine Maria
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La Comunione di San Giovanni
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La Comunione di San Luigi
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La Comunione di
Santa Giovanna d'Arco |
La Comunione degli Apostoli
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RICORDI DI PRIMA COMUNIONE E CRESIMA
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L'ABITINO
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Abitini Femminili dell'Ottocento
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Abitino di Santa Teresina del Bambin Gesù
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Abitini del primo Novecento - 1940
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Abitini 1950-1960
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Acconciature
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Abitini Maschili dell'Ottocento - inizi Novecento
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Abitini anni 1930-1960
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LIBRETTI DI PREGHIERE
Di solito questi libretti, alcuni anche molto preziosi,
in avorio, in madreperla, con bellissime e delicate
immagini sulla copertina, raffigurazioni dorate incise
e chiusure metalliche, venivano regalati ai bambini
che facevano la Comunione perchè servissero
loro da guida nel cammino intrapreso verso Cristo.
Spesso le copertine riportavano scene di Natività
o Gesù Bambino che portava la comunione ai
fanciulli.
Alcuni, anche all'interno, erano illustrati con delicati
disegni, propri dell'infanzia, per meglio memorizzare
i passi da compiere (Confessione, Comunione, Preghiere,
Atti di Devozione, ecc), oppure riportavano passo
passo tutti i momenti della Celebrazione Eucaristica,
anche questa rappresentata per immagini, affinchè
i fanciulli potessero più agevolmente seguire
la Messa in ogni sua parte.
Spesso poi, nella pagina d'apertura, veniva raffigurata
l'immagine di qualche giovane Santo che si era distinto
in purezza d'animo e di pensieri e che poteva, a ragione,
essere preso come esempio di vita spirituale.
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Bibliografia:
- Parlare con Dio - Francisco Fernandez-Carvajal - Edizioni
Ares, Milano -
- Catechismo della Chiesa Cattolica
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