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GRUPPO DI PREGHIERA "REGINA DELLA
PACE"
Sin dall'inizio della nascita del piccolo
Gruppo di Preghiera dedicato alla Regina della Pace di Medjugorje,
cioè dal 1988 - data del primo pellegrinaggio nella
Bosnia Herzegovina - ogni mese dopo la diffusione di un
nuovo messaggio della Madonna, con le nostre povere parole
abbiamo commentato quanto Ella ci dettava, consigliava ed
invitava a fare.
Il Gruppo, piccolo ma determinato, se non nel primo periodo
o sporadicamente, non è mai stato presenziato da
un sacerdote, mentre ora ha alla sua guida un giovane ed
ispirato coordinatore che ci introduce man mano ad una più
profonda analisi della parole della Madonna e che ci invita
ad interpretare e ad esternare quello che il Messaggio dice
ad ognuno di noi.
Così si è anche addivenuti
alla decisione di mettere sulla carta questi piccoli pensieri
e distribuire i foglietti durante le celebrazioni eucaristiche,
in modo che servano anche agli altri come spunti di riflessione
e di meditazione.
SPUNTI DI RIFLESSIONE E MEDITAZIONE ELABORATI
DAL GRUPPO
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MESSAGGIO DEL 25 LUGLIO 2007
"Cari figli, oggi, nel giorno del patrono della
vostra parrocchia, vi invito ad imitare la vita dei
santi. Che essi vi siano di esempio e di stimolo alla
vita di santità.
Che la preghiera sia per voi come l’aria che
respirate e non un peso. Figlioli, Dio vi rivelerà
il suo amore e voi sperimenterete la gioia di essere
miei prediletti.
Dio vi benedirà e vi darà l’abbondanza
della grazia.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata".
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MESSAGGIO DEL 25 AGOSTO 2007
"Cari figli, anche oggi vi invito alla conversione.
Che la vostra vita, figlioli, sia riflesso della bontà
di Dio e non dell’odio e dell’infedeltà.
Pregate, figlioli, affinché per voi la preghiera
diventi vita. Così scoprirete nella vostra
vita la pace e la gioia che Dio dà a quelli
che sono col cuore aperto verso il Suo amore.
E voi che siete lontani dalla misericordia di Dio
convertitevi, affinché Dio non diventi sordo
alle vostre preghiere e non sia tardi per voi.
Perciò, in questo tempo di grazia, convertitevi
e mettete Dio al primo posto nella vostra vita.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata".
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MESSAGGIO DEL 25 SETTEMBRE 2007
"Cari figli, anche oggi vi invito ad infiammare
i vostri cuori sempre più ardentemente d’amore
verso il Crocifisso e non dimenticate che per amore
verso di voi ha dato la sua vita perché foste
salvati.
Figlioli meditate e pregate affinché il vostro
cuore si apra all’amore di Dio.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
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I primi tre messaggi, elaborati in forma scritta
dal Gruppo di preghiera, sono stati esaminati durante
il primo incontro dell'anno pastorale, dopo le vacanze
estive.
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- Il Messaggio di Luglio ci ricorda la necessità
di imitare, approfondire e mettere in pratica la Vita
dei Santi in particolare i titolari delle nostre Parrocchie;
La Madonna invita inoltre a far sì che la Preghiera
diventi per noi “vitale” come l’aria
che respiriamo e come essa diffondersi a tutti i fratelli.
- L’ultimo messaggio di settembre è
ricco di contenuti, in particolare la Madonna riferendosi
alla trascorsa festività dell”Esaltazione
della Croce (14 settembre) ci ricorda di fissare la
nostra attenzione sul Crocifisso, ricordandoci che
Gesù ha offerto la sua vita per salvarci. Ella
ci porge un ulteriore invito a seguire le orme di
Suo Figlio e ci incoraggia ad aprirci all’amore
di Dio, il cui dono si è espresso compiutamente
nell’Incarnazione, Passione e Morte.
- Il pensiero precedente ci provoca come cristiani:
cosa vuol dire “amare” - Si ama un parente,
un amico, un fratello ..... non sempre si può
amare uno sconosciuto specie un lontano, un diverso,
un povero. Nel mondo di oggi si può amare incondizionatamente
senza risultare anomali - senza essere derisi - E’
una grande sfida, spesso scomoda e non facile da percorrere.
Ma il Comandamento nuovo è proprio questo:
“Amatevi gli uni gli altri – come già
evidenziato nell’antico Testamento -, come io
ho amato voi”. Certo è che se tutti gli
uomini mettessero in pratica le Sue parole e non si
schernissero dicendo: “Ma io non posso fare
più di tanto…” le cose sarebbero
diverse.
Gesù ha dato per noi la vita e ci spinge ad
amare gli altri allo stesso modo, ad amare per primi
e a continuare a dare anche a chi ci fa soffrire e
anche a condividere la gioia, i successi di chi non
ci è del tutto simpatico, poiché Gesù
non parlava solo dei fratelli, ma diceva: “Amate
i vostri nemici” e Sant’Agostino specificava:
“Amare senza possedere”.
Amare, significa anche voler il bene dell’anima
di un'altra persona.
Quando Gesù dice: “Date la vita per me”,
vuol dire: “Prendete la vostra croce, le vostre
croci quotidiane” e questo forse si riferisce
alle singole situazioni in cui ognuno di noi è
immerso: nella famiglia, sul lavoro, nella chiesa.
Ovunque siamo dovremmo espletare il nostro incarico
nel migliore dei modi.
Se ognuno di noi si comportasse veramente come dice
il Vangelo, tutto sarebbe molto più semplice.
Ma in realtà, come ci comportiamo? Dando un’offerta
ad un povero e poi non facendo altro di concreto?
Non ha senso, non serve a nulla, non raggiungiamo
nulla.
Invece dovremmo tener presente che siamo noi stessi
Gesù quando siamo con i fratelli ed agiamo
come dovremmo, poiché facciamo parte del Corpo
Mistico della Chiesa e quindi di Cristo. Se in un
corpo umano una cellula non funziona bene, esso si
ammala, decade. Così anche nel Corpo Mistico
della Chiesa se c’è qualche cellula malfunzionante,
esso non raggiunge la perfezione”.
- Bisogna però stare attenti a non cadere
nell’errore di sentirsi importanti, necessari,
di voler a tutti i costi salvare il mondo!
Grande importanza per il nostro comportamento ha la
direzione spirituale. Seguendo gli insegnamenti di
persone rette e soprattutto preparate e mettendoli
in pratica, possiamo davvero corrispondere alla volontà
di Dio.
E a questo proposito viene proposta la storia di un
bravo medico che si dedicava molto alla cura gratuita
dei poveri della sua parrocchia e che un giorno si
sentì chiamato al sacerdozio. Ma egli si faceva
molti scrupoli, perché pensava che poi nessuno
più avrebbe curato quei poveretti. Si rivolse
dunque al suo direttore spirituale che gli disse:
“Sta attento: la vocazione può essere
vera oppure no. Se è vera non ti devi far alcuno
scrupolo pensando che stai abbandonando quei poveretti,
ma rispondi al Signore. Lui poi penserà a trovare
un altro medico che li curerà gratuitamente”.
- Ancora il riferimento ad Crocifisso, ai cuori
che si devono aprire. Siamo nel cuore della redenzione
e questo è un messaggio nel messaggio. Anche
Maria parla di meditazione: “Figlioli meditate
e pregate affinché il vs. cuore si apra all’amore
di Dio”. Ella vuole una profonda meditazione.
Questa frase fa venire in mente un messaggio del Papa
ai giovani a Loreto in cui li invitava a non seguire
la via dell’orgoglio, ma quella dell’umiltà,
ad andare controcorrente senza paura di essere fuori
moda, senza ascoltare i messaggi di violenza, di prepotenza,
di successo ad ogni costo, ma affrontando le tante
sfide, la prima delle quali però rimane sempre
quella di seguire Cristo fino in fondo, senza riserve
e compromessi, accogliendo il prossimo in difficoltà,
i poveri, gli ultimi.
- Infine, in questo messaggio, sembra esserci un
dolce rimprovero della Madonna che da 26 anni ci parla
di conversione, di cambiamento, di rinnovamento interiore.
Dobbiamo quindi cercare di andare oltre, di penetrare
nel mistero della Redenzione.
Ci ricordiamo di tante cose inutili meno che del fatto
che Gesù ci ha salvato donando la sua vita.
Chi siamo noi perché un re tanto grande scendesse
dal suo regno celeste per morire per noi? Chi è
disposto a morire per noi? Forse nostra madre o nostro
padre ma non il Re dei re. Questo ci dà la
dimensione del Suo amore. Lui conosce le nostre mancanze,
le nostre difficoltà ad accettare la sua volontà
e i nostri impegni di vita e sa quanto sia difficile
per noi immaginare ed accettare questa follia di un
Dio che ha dato la sua vita per noi. |
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Messaggio del 25 Ottobre 2007
Cari figli,
Dio mi ha mandato tra voi per amore per condurvi verso
la via della salvezza.
In molti avete aperto i vostri cuori e avete accettato
i miei messaggi, ma molti si sono persi su questa
strada e non hanno mai conosciuto con tutto il cuore
il Dio d’amore.
Perciò vi invito, siate voi amore e luce dove
è tenebra e peccato.
Sono con voi e vi benedico tutti.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata. |
Sono ormai trascorsi 26 anni dalla
prima apparizione della Madonna a Medjugorje ma Ella
continua ad apparire e a consigliarci la retta via
da seguire, sottolineando: “Ma molti si sono
persi e non hanno mai conosciuto con tutto il cuore
il Dio d’Amore”. Forse molti l’hanno
conosciuto, hanno anche compreso il grande amore che
Egli ha riversato su di noi attraverso Gesù
e da Lui hanno ricevuto molti doni che però
non sono stati utilizzati ma poi hanno abbandonato
la strada che porta a Lui., entrando nelle tenebre.
Quello che colpisce profondamente è che la
Madonna dica: “Con tutto il cuore”. Dobbiamo
quindi, impegnare tutto il cuore, con dedizione e
perseveranza. Molti di noi conoscono la Madonna, conoscono
i suoi messaggi, ma la fragilità insita nei
nostri animi non permette di donare “con tutto
il nostro cuore”.
“Mi ha mandato a Voi per amore”. Quasi
tutti noi di questo gruppo abbiamo sperimentato la
vicinanza della Madonna, anche solo geografica o partecipando
a questo Gruppo di Preghiera. Noi “siamo”
una piccola Medjugorje, che nasce, prima di tutto
dall’amore di Dio.
“Aprire il cuore all’amore di Dio”,
fare esperienza dell’amore di Dio, portarlo
agli altri, a chi non Lo conosce, a chi Lo conosce
ma ha dimenticato, a chi Lo conosce ma non si allinea
ai Suoi dettami.
Ella, dunque, che è stata inviata da Dio per
amore, come fonte e Madre di vita, da noi esige amore
per portarci verso di Lui. E’ un circolo d’amore…
Ella ci indica il cammino, sollecitandoci all’Amore
verso Dio e verso il prossimo: “Perciò
vi invito, siate amore e luce dove è tenebra
e peccato”.
Oltre che un invito, è un richiamo, un’esortazione,
una preghiera che la Madonna rivolge a noi –
che abbiamo già accolto Dio nei nostri cuori
e che dovremmo essere amore e luce, che da tempo dovremmo
aver recepito i suoi messaggi e meditato le cose del
Signore ed agire come suoi apostoli – affinché
ci impegniamo a riversare sugli altri – che
ancora non hanno compreso, – l’amore che
Dio ci dà, ravvivando l’amore là
dove ancora sussiste qualche scintilla. E anche affinchè
ci assumiamo la responsabilità di aprire gli
occhi ai nostri fratelli che sono ancora in una condizione
di tenebra e di peccato.
Spesso nella vita reale è molto difficile mettere
in pratica questi richiami della Madonna, perché
ci sono persone che rifiutano i nostri sforzi, i nostri
sorrisi, la nostra pazienza, rifiutano la luce.
Talvolta quindi ci viene la tentazione di evitarle
e di non aiutarle. Invece, poichè siamo stati
chiamati ad esser luce nelle tenebre, forti della
luce che Dio ci concede, in ringraziamento per quanto
ricevuto, dobbiamo cercare di fare la nostra parte,
riversando amore e luce sugli altri.
Dando loro amore anche se esso viene rifiutato o deriso,
facendo intuir loro che noi le amiamo, che non stiamo
giudicandole ma stiamo solo tentando di far comprendere
che certi atteggiamenti non sono degni di un cristiano.
Tutto questo con amore, come una madre che riprenda,
per amore, un figlio.
Come la Madonna che con la Sua presenza, il Suo aiuto,
il Suo amore, da anni ci sta sollecitando a cambiar
vita, comprendendo la nostra fragilità.
L’importante è avere la certezza che
la sua benedizione ci accompagna. |
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Messaggio del 25 Novembre 2007
"Cari figli, oggi, quando festeggiate Cristo
Re di tutto il creato, desidero che Egli sia il re
della vostra vita.
Solo attraverso la donazione, figlioli, potete comprendere
il dono del sacrificio di Gesù sulla croce
per ciascuno di voi.
Figlioli, date del tempo a Dio, affinché Egli
vi trasfiguri e vi riempia con la sua grazia, cosicché
voi siate grazia per gli altri.
Io sono per voi, figlioli, un dono di grazia d’amore
che viene da Dio per questo mondo senza pace.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
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I concetti o le singole parole che
hanno colpito di più nel Gruppo, sono:
- “Quando festeggiate Cristo Re di
tutto il creato, desidero che Egli sia il re della
vostra vita” –
Cristo è Re dell’Universo. In questa
festa, importantissima ma forse poco sentita, quanti
si saranno predisposti, preparati a sottolinearla?
Maria ci dice come si fa a festeggiare il Figlio:
amandolo, mettendolo al primo posto, facendolo Re
della nostra anima, Re della nostra vita. Tutto quello
che può migliorare la nostra vita cristiana
viene dopo. Se non collochiamo Cristo al primo posto,
tutto è vano. Farlo nostro Re significa anche
fare la volontà del Padre.
(“In quel tempo, andarono a trovare Gesù
la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo
a causa della folla. Gli fu annunziato: «Tua
madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano
vederti». Ma egli rispose: «Mia madre
e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola
di Dio e la mettono in pratica». - Lc. 8,19-21).
Quindi per prima cosa dev’esserci l’accettazione
della Sua volontà – cosa non sempre facile,
proprio perché non sempre Cristo è Re
della nostra vita - l’ascolto della Sua Parola,
poi possiamo tentare di realizzare ciò che
Gesù ci chiede.
- “Solo attraverso la donazione, figlioli,
potete comprendere il dono del sacrificio di Gesù
sulla croce per ciascuno di voi.”
La parola Donazione è quella che distingue
il cristiano dagli altri. Il Dono che riceviamo con
il sacrificio di Cristo sia la Grazia che ci riempia,
affinché possiamo darla agli altri.
Noi, come sudditi ma anche figli di un vero Re, dobbiamo
fare la Sua volontà attraverso il sacrificio,
la donazione di noi stessi, del nostro tempo, della
nostra vita al prossimo. Così facendo, ci doneremo
concretamente a Dio, aderendo alla Sua volontà.
- “Date del tempo a Dio, affinché
Egli vi trasfiguri e vi riempia con la sua grazia,
cosicché voi siate grazia per gli altri.
Evidentemente il tempo che noi destiniamo a Dio non
è sufficiente. Dobbiamo quindi pregare di più,
impegnarci maggiormente nella vita e nelle pratiche
cristiane, lasciare “il Dio delle cose per le
cose di Dio”.
Così ci trasfigureremo e quando avverrà
questa nostra trasformazione, si verificherà
anche una profusione di Grazia che ci legherà
ancor più a Dio in un rapporto di figliolanza.
Essendo pieni di Grazia, nell’accettazione della
Sua volontà, saremo dunque con Lui, in sintonia
con Lui, per far quello che Lui vorrà non quello
che vorremmo noi. Solo Lui può trasformarci
sino a riempirci con la Sua Grazia e farci diventare
Grazia per gli altri.
- “Io sono per voi, figlioli, un dono di grazia
d’amore che viene da Dio per questo mondo senza
pace”
Tutta la vita di Maria è Grazia che ci viene
da Dio. Maria è un Suo dono, una rivelazione
del Suo amore per l’uomo. Maria ce lo fa capire
in pieno e ci trasmette questo amore, per colmare
i nostri cuori di pace e poi trasfonderla a questo
mondo senza pace.
E’ un richiamo forte. La Madonna, dicendoci
questo, sembra angosciata per la situazione presente
e vuole aiutarci, vuole farci comprendere che noi
dobbiamo generare Cristo agli altri.
- “Figlioli “
Questa affettuosa parola con cui Maria si rivolge
a noi, fa sempre un certo effetto e scalda l’animo.
Ci chiama figli, anche se non ne siamo degni.
Riflettendo su queste parole: Cristo Re del creato,
la sua Incarnazione, il suo Sacrificio, la sua Risurrezione,
la sua Grazia che come raggi di luce si posano su
di noi come a ricreare una nuova Pentecoste, noi dovremmo
compiere tutto questo percorso. Cosa sentiamo di poter
e dover fare in questo mese, in base a questo messaggio?
Solo attraverso la donazione potremo comprendere e
gustare il dono del sacrificio di Cristo.
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MESSAGGIO DEL 25 DICEMBRE 2007
"Cari figli, con grande gioia
vi porto il Re della pace, affinché Egli vi
benedica con la sua benedizione.
AdorateLo e date tempo al Creatore al quale anela
il vostro cuore. Non dimenticate che siete pellegrini
su questa terra e che le cose vi possono dare piccole
gioie, mentre attraverso mio Figlio vi è donata
la vita eterna.
Per questo sono con voi, per guidarvi verso ciò
a cui anela il vostro cuore.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
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Sottolineando che Il gruppo di preghiera è
importante, poichè ci si incoraggia a vicenda
per sostenere la fatica del cammino, per riprendere
forza interiore e proseguire verso la meta comune,
si inizia con una breve "risonanza" specificando
la parola o il concetto che hanno colpito di più,
poi si passa a quello che il Messaggio vuol dire a
tutti, per passare a quello che la Madonna vuol dire
proprio a noi, da applicare alla nostra vita.
Le parole che ci colpiscono di più sono:
- Anela - Vi è donata
la vita eterna - Non dimenticate
che siete pellegrini su questa terra - Che
le cose vi possono dare piccole gioie -
Re della Pace - Adoratelo
- Date tempo al Creatore
I primi anni la Madonna consigliava soprattutto preghiera,
digiuno, conversione, ora sono due o tre volte che
Maria ci indica un cammino interiore da seguire, spiegandoci
concetti superiori, seguendo sempre la liturgia. Ella,
come una paziente maestra, ci istruisce pedagogicamente
verso il trascendente.
Purtroppo, dobbiamo prendere atto della grande confusione
che regna nel mondo - ma soprattutto in gran parte
delle anime che non pensano altro che alla vita corporale,
tralasciando quella spirituale, senza mai pensare
al futuro della loro anima, considerando Dio un concetto
astratto, così come vita spirituale, sofferenza,
donazione, sacrificio vengono visti come dei tabù
- e che molti sacerdoti parlano poco o affatto dei
Novissimi (Morte, Giudizio, Inferno, Paradiso e ai
quali possiamo aggiungere il Purgatorio) cioè
delle "verità principali della fede cristiana",
) e moltissimi cristiani pensano sia solo una antica
favola e vivono nell'indifferenza e nel peccato senza
pensare, appunto, al destino ultimo. Sono magari più
aggiornati su maghi, astrologi, cartomanti, ecc.
Questa volta, quasi a sottolineare il caos che ci
circonda, la Madonna, richiamandoci ad una maggiore
devozione verso Gesù, ci rammenta la nostra
vera essenza ed il fine ultimo: la vita eterna a cui
siamo destinati. E ci indica che questo nostro pellegrinaggio
terreno ha un unico scopo, quello di pervenire a Dio.
Quindi le sue apparizioni sono finalizzate a questo:
- guidarci verso di Lui, insistendo perchè
i nostri cuori si decidano, infine, a vivere secondo
i suoi dettami;
- portarci Gesù affinchè noi lo adoriamo;
- ricordarci che è Lui il vero scopo della
nostra vita.
Maria ci invita a portare agli altri il Signore, la
gioia di vivere, di crescere, di annunziare e di consiglia
di dare più tempo al Creatore. Spesso nella
routine quotidiana, ci affanniamo dietro cose inutili,
mentre dovremmo dare più tempo a Dio, dovremmo
pregare di più, dare più attenzione
al nostro prossimo, fare qualche passo in avanti nella
nostra crescita spirituale che ci porterà alla
nostra meta finale. Ella consiglia di non dare troppo
rilievo alle cose terrene, che pur allietando spesso
la nostra esistenza, sono superficiali e passeggere
se confrontate con il bene ultimo.
E' comunque nostro dovere, per la nostra santificazione,
dare il meglio di noi stessi sul lavoro, negli affetti
e nelle altre occasioni, rendendo gloria al Signore,
facendo spesso un esame di coscienza, cercando le
zone d'ombra che non riusciamo a chiarificare, scansando
le cose che ci fanno deviare dal cammino, senza farsi
coinvolgere troppo dalle cose esterne. Ma tutto questo
non deve essere lo scopo primario della nostra vita,
il fine della nostra vita è solo Dio. Tutto
il resto è un mezzo.
Il messaggio di Maria è un ammonimento sulla
realtà che la gioia più grande è
quella che ci dà Gesù con la sua presenza
accanto a noi nella nostra vita presente e con il
suo progetto di volerci condurre poi nell'al di là.
Leggendo questo messaggio e parlando di pellegrinaggio
terreno, qualcuno di noi, di recente recatosi a Medjugorje
in pellegrinaggio ha ravvisato una similitudine tra
il cammino terreno verso il Santuario ed il cammino
verso la patria celeste.
Pellegrini sulla terra: quando si
è là, pellegrini, per andare dalla casa
dove si vive alla chiesa, si percorre a piedi una
stradina sterrata che taglia la campagna. Per il tragitto
si impiega giusto il tempo per recitare un rosario.
Vi porto il Re della Pace: là
tutto intorno è pace in quei momenti: il silenzio
è rotto solo dalle nostre preghiere, la natura
ci si presenta nella sua più completa bellezza
e dolcezza, profonda la pace interiore che si prova
Sono con voi per guidarvi: generalmente
c'è sempre qualcuno che guida il nostro piccolo
gruppo, spesso è un sacerdote.
La vita eterna: C'è un richiamo
anche a questo. Per raggiungere la chiesa si traversa
anche un piccolo, sereno cimitero che ci ricorda,
appunto il nostro passaggio nell'al di là.
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MESSAGGIO DEL 25 MARZO
2008
Cari figli, vi invito a lavorare
alla conversione personale. Siete ancora lontani dall’incontro
con Dio nel vostro cuore, perciò trascorrete
più tempo possibile nella preghiera e nell’adorazione
a Gesù nel Santissimo Sacramento dell’altare,
affinché Egli vi cambi e metta nei vostri cuori
una fede viva e il desiderio della vita eterna. Tutto
passa, figlioli, solo Dio rimane.
Sono con voi e vi esorto con amore.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata
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Cercando di capire quale sia il centro del messaggio,
mettiamo in evidenza i concetti che più ci
hanno colpiti e cioè:
- Tutto passa – Siete
ancora lontani – Fede viva
– Trascorrete più tempo nella
preghiera – Solo Dio rimane
– Trascorrete più tempo possibile
nell’adorazione a Gesù nel Santissimo
Sacramento dell’altare – Sono
sempre con voi –
Questi concetti ci ispirano questi messaggi:
- stare il più possibile in adorazione di Gesù.
Egli ci cambierà, dandoci una fede più
viva, in grado di generare la fede negli altri
- ancora non amiamo sufficientemente Dio, il nostro
animo ancora non l’ha raggiunto del tutto…
- queste esortazioni ricordano una frase detta da
Papa Benedetto XVI “Senza preghiera non c’è
esperienza di Dio. Dobbiamo pregare, altrimenti che
testimonianza potremo dare?”.
Ora, attraverso la preghiera potremmo incamminarci
verso il raggiungimento di una Fede viva.
Su cosa questi messaggi mi costringono a riflettere?
- Dobbiamo mettere in pratica i suggerimenti del
messaggio, pregare di più, pregare con il cuore,
avvicinarci a Gesù sacramentato ed adorarlo.
Questo vuole anche la Madonna. Ella ci chiede di incontrarci
più spesso con Dio. Lei è sempre con
noi per indirizzarci nel modo giusto e ci aiuterà
a raggiungere questo traguardo
- Dobbiamo dedicare più tempo a Dio, dobbiamo
avere più fiducia in Lui, mettere ai suoi piedi
tutte le nostre difficoltà e lasciarci guidare
da Lui
Cosa possiamo, dunque, fare, per raggiungere questo
scopo?
- Dio ci interpella personalmente. Dobbiamo dunque
lavorare alla nostra personale conversione, dandogli
un po’ del nostro tempo, programmare questi
incontri con Lui, entrando con Lui in comunione spirituale
ovunque noi siamo, in casa, in chiesa o altrove, affermando
il nostro amore in Lui, il nostro credere in Lui.
- Ogni tanto è necessario esprimerci con una
preghiera “ardente”, basta anche poco
tempo, - non è necessaria la lunghezza del
periodo, ma l’intensità, l’ardore
con cui preghiamo e ci avviciniamo a Dio - ma bisogna,
in un certo senso, programmare questi “incontri”
con Lui e non dimenticare quanto propostoci appena
usciti dalla chiesa.
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MESSAGGIO DEL 25 APRILE 2008
Cari figli, anche oggi vi invito
tutti a crescere nell’amore di Dio come un fiore
che sente i raggi caldi della primavera. Così
anche voi, figlioli, crescete nell’amore di
Dio e portatelo a tutti coloro che sono lontani da
Dio.
Cercate la volontà di Dio e fate del bene a
coloro che Dio ha messo sul vostro cammino e siate
luce e gioia.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata. |
Le parole, e quindi i concetti da
esse espresse, che ci hanno fatto più riflettere
sono:
- Fate del bene – Siate
luce e gioia – Un fiore -
Primavera – Raggi caldi
– Portatelo – Crescere
nell’amore di Dio – Portatelo
a tutti coloro che Dio ha messo sul vostro cammino
–
Quanto sopra ci porta a considerare che il punto
centrale del messaggio, il più difficile ed
importante è:
- Crescere – Cercare la Volontà di Dio
- Fare del bene -
Il punto fondamentale forse è presentare agli
altri una testimonianza valida, vera, fruttuosa che
deve nascere da un cuore pieno di Dio.
- Il riferimento al fiore fa pensare ad un risveglio
dell’anima, della coscienza e quindi ad un rifiorire
della Fede, attraverso cui convertire chi non crede,
per mezzo di una testimonianza di vita semplice ma
veritiera
- Non si può disgiungere una frase dell’altra,
tutto è concatenato e sequenziale. Sembra davvero
un messaggio consistente e profondo, in cui si avverte
l’amore che Dio profonde su di noi, come raggi
su un fiore. Più che un messaggio, infatti,
sembra essere un’immagine: il fiore riceve dalla
natura e quindi da Dio sole e sostentamento e da questa
fonte esso, reso bello e profumato, dona la sua bellezza
al creato e quindi agli uomini. Il fiore, quindi i
boccioli che debbono sbocciare, è una similitudine
dell’uomo che deve aprirsi all’amore di
Dio eppoi trasfondere il suo amore e la sua bellezza
agli altri. L’immagine del fiore può
riferirsi ad un girasole che è sempre alla
ricerca del sole (come l’uomo di Dio). In un
campo di girasoli, tanti semi, tanti fiori, tanti
frutti, tanta energia.
- E’ necessario, però, anche riflettere
sui punti oscuri di quest’immagine. Quali sono
le zone d’ombra che io debbo eliminare, con
lo sforzo della mia volontà?
- La Madonna può essere paragonata ad una rosa
dai vari petali che porta a Dio.
Cosa mi impegno a far fruttificare e verso dove debbo
dirigermi?
- Debbo impegnarmi a migliorare, cercando di cancellare
un mio difetto, una mia mancanza ricorrente, debbo
cercare di impegnarmi maggiormente verso le persone
che mi sono state affidate, dando una testimonianza
credibile della mia Fede che faccia capire agli altri
che il cammino da noi intrapreso è quello giusto,
quello che porta a Dio, alla salvezza, alla felicità
eterna.
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MESSAGGIO DEL 25 MAGGIO
2008
Cari figli, in questo tempo di grazia,
in cui Dio mi ha permesso di essere con voi, di nuovo
vi invito, figlioli, alla conversione. Lavorate per
la salvezza del mondo in modo particolare mentre sono
con voi. Dio è misericordioso e dona grazie
particolari e per questo chiedetele attraverso la
preghiera. Io sono con voi e non vi lascio soli. Grazie
per aver risposto alla mia chiamata. |
Come sempre, la prima
fase degli interventi ruota intono alle parole che
colpiscono di più e che sono:
- Non vi lascio soli – Conversione –
Lavorate per la salvezza del mondo – Dio è
misericordioso – Cari figli – Dio dona
grazie particolari e per questo chiedetele attraverso
la preghiera -
Il cuore del messaggio sembra essere – come
del resto spesso – la preghiera che apre Dio
ad una maggiore misericordia e donazione di grazie.
Il fulcro di tutto è la preghiera. La Madonna,
con i suoi messaggi, attraverso cui Ella porta nel
mondo la Parola di Dio, ci spinge ad intraprendere
questo cammino di preghiera, testimoniandoci la sua
Maternità e ci invita a confidare in Lei (“Io
sono con voi, non vi lascio soli”) perché
spesso nel nostro cammino proviamo solitudine e sconforto.
Sarebbe interessante poter chiarire perché
il Signore permette alla Madre, a cui ci ha affidati,
questo lungo tempo di grazia che prima d’ora
non si è mai verificato. Forse perché
siamo ancora molto lontani da Dio e attraverso l’aiuto
di Maria questo ideale si può raggiungere,
attraverso un reale impegno e ricominciando ogni giorno
il cammino. La cosa essenziale è abbandonarsi
completamente all’amore di Maria, così
da poter scoprire nuove forze ed energie per fare
la volontà del Signore. Lei ci vuole far capire
il suo amore immenso e vuole salvarci, vuole salvare
tutto il mondo.
Questo messaggio ci spinge a chiederci:
- Cosa posso fare per la salvezza del mondo?”.
Qualcosa di piccolo, ovviamente, ma di concreto.
- C’è qualcosa di me che non ho ancora
dato? C’è qualcosa da perfezionare?
Tutto questo ci fa riflettere sul fatto che chi va
in pellegrinaggio a Medjugorje ci torna, poi, altre
volte, attirato da un senso di pace, dalla fede che
permea ogni cosa, dalla soprannaturale e consolante
presenza di Maria e riporta con sé, oltre al
cambiamento interiore, buoni propositi ed una spinta
alla fede.
La prima cosa che la Madonna chiede ai pellegrini
è la conversione del cuore, un fatto personale
che tocca la nostra intima essenza, ma ci chiede poi
di lavorare senza soste per perfezionarci nel cammino
di fede ma anche per convertire gli altri, impegnando
cuore, mani e parola, cioè tutto noi stessi
nell’amore, facendo qualcosa di concreto, non
cose eclatanti ma che implicano un’evangelizzazione
che coinvolga altre anime.
Fa riflettere, inoltre, il fatto che per la prima
volta la Madonna si rivolga ad una Parrocchia e si
serva di laici per la diffusione dei suoi messaggi.
I veggenti, hanno sì una fede straordinaria,
ma non sono persone straordinarie, rappresentano una
dimensione laicale, la famiglia, l’ordinarietà.
Questo, come già sottolineato, è un’opportunità
di cui forse non ci rendiamo conto, è un momento
di grazia particolare che ci viene concesso. Momento
di grazia che in generale si riferisce alla presenza
di Maria sotto la croce, Maria che ci è stata
data da Gesù come Madre e che è sempre
presente da allora e lo sarà sempre fino alla
fine dei tempi. In senso stretto, invece, questo momento
di grazia è dato dalle apparizioni di Maria
a Medjugorje.
Da Medjugorje sono già nati molti frutti di
tipo spirituale ed altri di natura materiale.
La tradizione della chiesa si basa proprio su questi
frutti e su questi fatti, come è avvenuto a
Lourdes o a Fatima o in altri luoghi. Le apparizioni,
di per sé, vengono ritenute un fenomeno momentaneo
straordinario, importante, sì, ma è
dopo di esse che si realizza un qualcosa di grande
e di estremamente prodigioso per le anime: si apre
un canale diretto che porta a Dio e le mani di Gesù
e di Maria tornano ad operare attraverso di noi.
Ecco perché - si sottolinea - che questo è
un momento di grazia concessoci per arrivare, anche
noi, al fine della nostra ricerca esistenziale: Dio.
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MESSAGGIO DEL 25 SETTEMBRE 2008
“Cari figli, sia la vostra vita nuovamente una decisione per la pace. Siate gioiosi portatori della pace e non dimenticate che vivete in un tempo di grazia dove Dio attraverso la mia presenza vi da grandi grazie.
Non chiudetevi, figlioli, ma sfruttate questo tempo e cercate il dono della pace e dell’amore per la vostra vita perché diventiate testimoni per gli altri. Vi benedico con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
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Le parole o le frasi che ci hanno colpito di più sono:
“Sia la vostra vita nuovamente una decisione per la pace” – “Gioiosi portatori di pace”- “Non chiudetevi, figlioli, ma sfruttate questo tempo” – “Cercate” – “Diventiate testimoni per gli altri”
Il messaggio sembra essere racchiuso nelle parole “Non chiudetevi”! E’ un forte richiamo della Vergine al nostro comportamento spesse volte distante da quello che dovrebbe essere. Non chiudetevi, ma abbiate il coraggio di fare: un gesto, un’accoglienza, un esempio.
Lei ci dice di diventare testimoni credibili.
Certe volte ci vergogniamo persino di farci il segno della Croce davanti agli altri – per dimostrare che siamo seguaci di Gesù - mentre vediamo che i fedeli di altre Religioni apertamente mostrano la loro devozione al loro Dio. Questo è già un chiudersi in noi stessi.
Invece, dobbiamo portare agli altri questo momento di grazia che Dio ci dà attraverso la presenza di Maria e attraverso i suoi insegnamenti. Tramite la Madonna – appaia o non appaia – Dio ci dà grandi grazie e, certo, le nostre richieste presentate attraverso Maria saranno molto più ascoltate.
Fondamentale è sempre la conversione, dice la Madonna: “Che tutta la vostra vita: stile, pensieri, sentimenti siano improntati alla decisione per Dio. E’ un cammino di conversione che dobbiamo affrontare in questo tempo, come sottolinea Maria. Quasi che in questo tempo noi possiamo ricevere di più da Dio che in altri momenti. Questo è il momento di ricercare la santità e Lei ci dà questo percorso da compiere.
Si passa poi ai commenti personali, cioè a quello che il messaggio della Madonna dice ad ognuno di noi:
Questo messaggio invita proprio a portare la pace alle persone che ci stanno intorno, ma soprattutto a quelli che non amiamo molto, con cui siamo in contrasto. Questa è una chiamata personale per me che spesso guardo la pagliuzza nell’occhio del vicino.
Questo richiamo continuo è una sintesi del Vangelo. Il cristiano è vuoto se non si basa su Maria, di cui dovrebbe avere fiducia piena. Non averne è uno “sgarbo” a Maria. Se “cresciamo” e cerchiamo di migliorarci – noi personalmente e le nostre famiglie – con Lei, possiamo dar vita a molti sacerdoti. Il cristiano deve saper collocare anche quest’amore al di fuori della chiesa, dando agli altri quello che ha ricevuto, portando agli altri il messaggio di Dio, che è creazione…
In questo cammino di santità verso Dio il messaggio letto può dare tanti spunti. Ma prima di tutto:
Quali impegni potrei prendermi, visti i miei difetti?
“Io voglio nuovamente impegnarmi a cercare di rinnovare il mio cammino con l’aiuto della Vergine, come sacerdote, come cristiano, come uomo”
“Io vorrei aprirmi alle grandi grazie che ci dà la Madonna ed essere portatrice di pace”.
“Se si pensa a come Dio sia vicino a noi – anche attraverso Maria – e a quello che Lui ci dà, si sente che è necessario cambiare mentalità, poiché il regno dei cieli è vicino. Cercherò di cambiare con l’aiuto della Madonna” .
“A me lo stare qui insieme a parlare delle cose di Dio, alla presenza della Madonna, mi fa venire in mente gli Apostoli e Maria riuniti in preghiera, in attesa della Pentecoste.
In realtà se ognuno di noi riuscisse a fare qualche piccola cosa, già sarebbe molto!
Io vorrei pensare proprio ai sacerdoti e mi assumo l’impegno di pregare per loro.” |
Per saperne di più:
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