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FOTO DI VARI PELLEGRINAGGI A MEDJUGORJE 1990 - 2010
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PELLEGRINAGGIO MAGGIO 2010 - FOTO DI PATRIZIA
Ancora una volta...
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Ancora una volta abbiamo intrapreso un pellegrinaggio che ci ha portato a Medjugorje per oltre 6 giorni pieni, tutti vissuti con intensità, in un clima di preghiera e di serenità d'animo, senza rinunciare a qualche momento di convivialità, di risa e di condivisione, frutti, comunque, di quell'ambiente e di quell'atmosfera di pace.
Assieme ai nostri amici di sempre avevamo da mesi deciso, per l'ennesima volta, d'intraprendere un altro viaggio verso quella destinazione e, nonostante qualche inevitabile difficoltà, siamo riusciti ad organizzarci, unendo al nostro piccolo gruppo "storico" quattro nuovi pellegrini che, pur nella loro diversità, hanno condiviso le nostre stesse esperienze ricavandone, ognuno, frutti spirituali strettamente personali, ma sicuramente intensi e significativi.
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Ancona - Spalato
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La traversata è, come sempre, un momento ricco di curiosità, di un pò di trambusto per la sistemazione nelle cabine, di rilassatezza dopo il viaggio in macchina, di relax, girando in su e in giù per la nave, alla ricerca di un momento di comunione spirituale da poter condividere, e di un momento dedicato invece al ristoro.
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I luoghi della devozione - La Croce blu - Il Podbrdo - Via Crucis - La Chiesa - L'Adorazione
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Pellegrini e melograni
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Preghiera collettiva
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Intorno alla croce
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Offerta
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Invocazione
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Mistero gaudioso
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Ecco la statua
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In prossimità del cielo
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Ascolta le nostre preghiere
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Desideri sotto le pietre
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Parasole
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Ci sono luoghi nel mondo più intrisi di spiritualità che altri. Così a Medjugorje si può "sentire" questa spiritualità un pò ovunque ma soprattutto stazionando in preghiera attorno alla Croce blu e sul Podbrdo dove la Madonna apparve le prime volte ai ragazzi. Il paesaggio è sassoso e sterile, così sembra, ma spiritualmente ricco di frutti succosi
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Piccoli scalatori
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Via Crucis |
Venerazione
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I Stazione
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II Stazione
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III Stazione
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IV Stazione
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V Stazione
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VI Stazione
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VII Stazione
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VIII Stazione
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IX Stazione
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X Stazione
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XI Stazione
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XII Stazione
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XIII Stazione
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XIV Stazione
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Ave Crux Spes Unica
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La pia pratica della Via Crucis o Via dolorosa commemora gli avvenimenti salienti delle ultime ore di Cristo sino alla crocifissione sul Golgota.
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A Medjugorje si può svolgere in prossimità della chiesa, su un percorso di anse e rientranze creato nel verde che si snoda attorno alla grande scultura di ferro del Crocifisso, meta anch'esso di grande devozione.
Da una fessura esce continuamente un liquido acuoso, il che da molti viene ritenuto un miracolo, da altri una semplice condensa. Ognuno la pensi come crede...
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La chiesa
La chiesa di San Giacomo rimane pur sempre il centro attorno al quale ruota la folla di pellegrini e ad ogni ora del giorno è sempre piena di gente in preghiera o in adorazione davanti alla statua della Madonna. |
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Sul retro della chiesa si apre invece il grande altare rotondo e la spianata che accoglie la gran massa di residenti e di pellegrini per la funzione pomeridiana su cui quest'anno campeggia una statua, la prima raffigurazione della Madonna apparsa a Medjugorje.
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Adorazioni |
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L'Adorazione notturna è al tempo stesso un richiamo ed un regalo spirituale. Anche se la notte è umida e all'aperto si sente la differenza di temperatura dal giorno ormai concluso, caldo e quasi estivo, anche se si starebbe con gioia e comodi a chiacchierare nella casa di Andrja, dopo una lauta cena...
Ma il Signore ci chiama alla Sua presenza e noi ci prostriamo alla Sua presenza tangibile ed intangibile al tempo stesso, ci inginocchiamo dinanzi alla Sua Maestà e, indegnamente, lo adoriamo chiedendogli le grazie di cui abbiamo più bisogno per la nostra anima spesso infedele.
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Frutti comunitari in Medjugorje
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Cenacolo Femminile |
Preghiera
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Tra i frutti visibili di Medjugorje, grande rilevanza hanno le comunità, maschili e femminili del Cenacolo, strutture organizzate per il recupero di ragazzi e ragazze fuorviati, disadattati, drogati e quant' altro, che vedono nella loro fondatrice, Suor Elvira, un sostegno, una madre, un modello.
Essi, sottoposti ad un regime di "preghiera" e sostenuti da altri ragazzi già avvezzi alla vita comunitaria, riescono, ovviamente con volontà e costanza, a disabituarsi alla loro vita di prima e ad iniziare un nuovo cammino.
Certo questo costa sacrificio ed impegno e, spesso, i ragazzi e ragazze delle comunità, anche se redenti dalla loro precedente esistenza senza senso, preferiscono vivere quanto più possibile in questo clima di fraternità e di uguaglianza piuttosto che riaffrontare una vita fuori da quelle regole, così estranea alla loro vita di oggi.
Un'attività creativa in cui i ragazzi e le ragazze di suor Elvira sono impegnati è quella del recital, in cui essi possono esprimere, appunto, fantasia e doti personali.
Le piccole troupes di cantanti-ballerini si esibiscono non solo a Medjugorje, gratuitamente per i pellegrini, ma anche in altre città di altri Stati. Liberano così le loro estrosità in spettacoli educativo-religiosi, come questo che abbiamo appena visto - "Il Figliol prodigo" - ricco di spunti istruttivi e formativi, ispirati al Vangelo.
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Cenacolo Maschile |
Suor Elvira e la veggente Viska
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Spettacolo |
Alla presenza di Maria e Gesù
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Introduzione allo spettacolo
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Il Figliol prodigo
Il padre
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Il figlio dissipatore
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All'apice della gloria terrena
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Il ravvedimento - "Padre ho peccato"
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Disperazione e conforto della fede
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Contrizione e ravvedimento
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Ascesi
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"E' tornato!"
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Padre e figlio
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Offerte
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Esultanza
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Il vitello grasso
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Vergogna
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Abbraccio fraterno
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Amen!
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Tutti insieme
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Prossimo spettacolo
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Villaggio della Madre e del bambino
Creato da P. Slavsko, sempre vivo nel ricordo della comunità di Medjugorje e nei pellegrini, e sostenuto dall'attività e dalla presenza di suor Melania, il villaggio della Madre e del bambino si occupa e sostiene molti "casi" difficili di fanciulli che di fatto non hanno famiglia o non possono vivere in famiglia a causa della mancanza o del degrado spirituale o fisico di uno o di tutti e due i genitori. |
Esso è stato sostenuto in passato ed ancora si sostiene con la carità dei pellegrini ma oggi può contare anche sulle rette dell'asilo presente nella sua area e sui proventi del piccolo negozio dove si possono trovare piccoli oggetti creati da adulti e bambini e destinati a diventare "souvenir" da riportare al ritorno da questa terra.
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Dipinti
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Suor Melania
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Accoglienza
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VIII Stazione
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Madonnina
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San Giuseppe
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Disegni di Jan Marinus Reiniers |
Casa di Viska
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Croce sul Krizevac
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Ancora la Croce
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Podbrdo
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Ancora il Krizevac
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Vista di Medjugorje
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Croci sul Podbrdo
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Quest'anno, tra le piccole croci ornate di fiori, i rosari, i sacchettini profumatissimi di lavanda e tante altre piccole cose, ho trovato delle cartoline che ho giudicato "imperdibili" e che rappresentano i luoghi "chiave" di Medjugorje: il Podbrdo ed il Krizevac.
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Sono le riproduzioni di acquerelli realizzati dall'olandese Jan Marinus Reiniers che era stato colpito dalla viva fede che animava residenti e pellegrini a Medjugorje.
Una trentina di questi acquerelli sono stati il fulcro di una mostra realizzata nel 2009 proprio in questo luogo che il pittore amava tanto. |
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Al Castello |
Nancy
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Patrick
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Santa Teresina del Bambin Gesù
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Santa Margherita Maria Alacoque
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Di Nancy e Patrick, i proprietari e gestori del "Castello" ho già parlato abbondantemente in precedenza. Posso solo sottolineare la loro disponibilità all'accoglienza, il loro sorriso conquistato dopo dure prove spirituali, la loro simpatia nell'accoglierci e nell'accogliere chiunque altro. Fervente discepola del Sacro Cuore che le apparve suggerendole la pia pratica dei "Nove venerdì del mese", Santa Margherita Maria Alacoque, trova una degna cornice nella piccola cappella del Castello. Come pure santa Teresina del Bambin Gesù, la cui luminosa e breve vita vissuta in convento la rende testimone di sacrificio e di santità esemplare.
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Nuovi Orizzonti
Abbiamo saputo che sull'altro versante del Krizevac, presso la comunità Nuovi Orizzonti - questo nome da speranza - creata da una giovane italiana a favore di giovani in difficoltà, ci sarà un intervento del veggente Jakov e ci dirigiamo verso il punto indicato. La sua testimonianza è breve ed incisiva, la sua vita è imperniata sulla Madonna che gli apparve quando aveva appena 10 anni e c'è poco da dire: o si segue lei oppure è il baratro, il caos, il nulla. A seguire la testimonianza che ci dà i brividi di una giovane donna che grazie all'esperienza di Nuovi Orizzonti ha ritrovato la fede, la speranza in una nuova esistenza più ricca interiormente e la carità verso chi le ha fatto del male.
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Tramonti speciali
Al di là di ogni affermazione miracolistica, il fenomeno del sole a Medjugorje si compie spesso. A me personalmente è sembrato che al momento dell'apparizione sovente esso brillasse bianchissimo e pulsasse girando vorticosamente. Era come una immensa ostia brillante che sovrastava e illuminava la gente immersa nella preghiera e nella funzione serale. Poi, dopo l'Elevazione, il cielo ormai più scuro si tingeva di colori indicibilmente belli ed il sole, ora fiammeggiante continuava le sue evoluzioni rotatorie e pulsanti in un'apoteosi di gialli e rossi intensi. Per chi ci crede...
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Fra gli alberi
un disco splendente
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diventa un mare di fulgido giallo,
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illumina la sera con il suo fulgore
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Come un faro riluce indicando la rotta
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verso cui incamminarsi.
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Poi il suo sfolgorio radioso, rutilante
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si dissolve nel cielo
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Anche il Cristo crocifisso è lambito dall'abbraccio speciale del sole al tramonto
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Gente in cammino |
Asini
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Discesa
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Nel primo Mistero...
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Papavero
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Libellula
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Particolare
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In cammino
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Lavanda
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Ombre
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Cristo sofferente
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Cartello
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Mistero della Luce
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Rocce e ginestre
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Angolo verde
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Pregando
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Il lungo viale
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Isolamento
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In fila indiana
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Chiesa all'aperto
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People
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Yellow hats
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Black family
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White family
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Meditazione
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S. Leopoldo Mandic
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Little Girl
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Little boy
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Gruppo giovani
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Suoni e canti
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Sorriso
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Genuflessione
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Olandesina
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Mercato
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Tovaglie
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Impianto per la grappa
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Campo Medjugorje
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Non ti scordar di me
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Designer
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Quadro
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La gente che approda a Medjugorje o che nella cittadina vive è la più varia: giovani, anziani, gruppi, famigliole, silenziosi e proni in preghiera, a volte chiassosi, ciarlieri, canterini... Volti in cui si intravvede una pace interiore stratificata da anni di fervore che dà ai visi una serenità speciale, un sorriso speciale. O quella pace sofferta, da poco conquistata, che si riflette per ora solo nei colloqui più ravvicinati o nello sguardo quasi sognante...
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Gita alle cascate di Kravice |
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E' stato un breve percorso quello che ci ha condotto alle Cascate di Kravice, per la prima volta in tanti anni dacchè ci rechiamo a Medjugorje. 15 minuti d'auto e ne è valsa davvero la pena. In una cornice verde, l'acqua spumeggiante è bianca candida mentre cade in fiotti di varia grandezza. Colpita dal sole crea scintillii diamantini nell'ansa raccolta e sinuosa sottostante, ricca di verde dove scorre poi placido nel suo corso, il fiume Tribizat. Splendido l'angolo, maestosa la natura che supera sempre le aspettative umane...
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Lacci
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I 4 Evangelisti
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Chiesa di San Filippo Neri |
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Spalato
Il ritorno a Spalato per il prossimo rientro in Italia ci fa già grevi di nostalgia, ma quando vediamo ad accoglierci Don Josip, il nostro caro amico sacerdote croato, ritorniamo allegri e sereni. Lui è un dono che ci viene elargito di tanto in tanto, talvolta viene anche a trovarci in Italia, per un ritiro spirituale o per qualche sua incombenza personale, un altro dono dopo quelli che ci sono stati regalati a Medjugorje.
Dopo, da amico fraterno, ci conduce per le stradine di Spalato, che ormai conosciamo bene nei suoi luoghi più conosciuti e caratteristici - di foto ormai ne ho tante in ogni angolo e mi risolvo a farne solo una curiosa ad una coloratissima bancarella di lacci - fin sulla cima del belvedere da cui si può ammirare tutta la città, siede accanto a noi per il pranzo, ride con noi, ci racconta dei suoi ultimi impegni, pellegrinaggi, dei suoi "ragazzi" e "ragazze"... un'attività frenetica e costante.
Ma poi, quando ci raduna nella sua chiesa rimessa a nuovo, ancora adorna per la Pentecoste con dei fiori in forma di bianca colomba, ritorna il "sacerdote" e in pochi minuti di omelia ci fa una catechesi che ricorderemo a lungo, che forse si inciderà per sempre nella nostra anima e nella nostra mente. Un abbraccio, un saluto e si ritorna a casa.
A presto, Don Jozo.
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PELLEGRINAGGIO MAGGIO 2009 - FOTO DI PATRIZIA E PAOLO
Cammino e Preghiere
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Ogni pellegrinaggio a Medjugorje ha una sua connotazione speciale: per il tipo di viaggio (in pullman da turismo, quindi condividendo con molti altri pellegrini quell'esperienza, con piccoli pullman e pochi compagni, in macchina, quindi con un numero davvero ristretto di amici), per il tipo di incontri che si possono fare (visite a varie realtà là presenti o ai veggenti), per le sensazioni che tali incontri possono dare, ogni volta diverse, per le ispirazioni che se ne traggono per avviare un cambiamento interiore..
Anche questa volta, dunque, è stata un'esperienza nuova, con nuove emozioni. E' stato quasi un blitz perchè questo viaggio non era programmato che a fine settembre. Ma poichè per noi e per un'altra coppia per quella data era impossibile partecipare per via di improrogabili impegni familiari, così, in quattro abbiamo deciso di tornare a Medjugorje in maggio ed in macchina ci siamo diretti verso Ancona per imbarcarci.
Il nostro soggiorno è stato quindi più che facile da gestire e più semplice il mettersi d'accordo sul da farsi: soprattutto recitare numerosi Rosari ed assistere quotidianamente alla Messa!
Siamo stati ripagati ampiamente con esperienze nuove e forti che spero abbiano irrobustito la nostra fede ed il cui ricordo ci accompagnerà sicuramente per molto tempo.
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A Medjugorje tutto è preghiera, anche la strada ne diventa il mezzo. Perchè, infatti, non dedicare il tempo che si spende per raggiungere la chiesa, alla recita di un Rosario? Partendo dalla nostra casa albergo che si trova in alto, scendendo per la stradina in discesa costeggiata da vecchie case abbandonate, sui cui muri di pietra grezza prolificano piante selvatiche, e tagliando i campi già in procinto di regalare i loro frutti succosi, riusciamo a completare agevolmente una posta di Rosario.
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Per la strada
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La Chiesa
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Altare esterno
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Interno - Vetrate
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San Francesco
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Cero
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Quando scoccano le 18.00, i fedeli sono già da tempo là, davanti all'altare tondo su cui di solito si celebra la Messa serale, per recitare tre Rosari, oppure seduti sulle tante panche che riempiono il piazzale o su quelle poste lateralmente alla Cattedrale, inginocchiati sui prati o dovunque ci sia un pò di spazio.
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Fedeli in preghiera
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E' uno "spettacolo", questo che fa riflettere. L'uomo ha bisogno della preghiera perchè attraverso di essa non solo raggiunge Dio ma la pace del cuore, si libera dai suoi legam terreni, dei suoi fardelli spirituali e si ricongiunge al suo Creatore.
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La preghiera dei bambini in Chiesa e sul piazzale
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Anche i bambini, tanti presenti con le sole mamme o con la famiglia al completo, a modo loro pregano: chi con un sorriso, chi giocando con il Rosario della mamma, esprimendo la pura gioia dell'innocenza con un sorriso od una corsa...
Si prega anche alla Croce blu, là dove i veggenti si riunirono qualche volta, impediti dalle autorità comuniste di andare sulla sommità del Podbrdo. Si prega di giorno e di notte, alla sola luce delle stelle e di qualche lampada posta sul finire della discesa e, salendo un'erta pietrosa, si raggiunge una piazzuola.
Là si può sostare, per il tempo di uno, due o tre Rosari, sedendo su alcune panche di pietra poste dinanzi alla Croce tinta di blu e ad una statua della Madonnina.
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Anche il ritorno verso casa, ripercorrendo i viottoli erbosi, è caratterizzato dalla recita di un ennesimo ma sentito Rosario |
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La Croce blu
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E' un'esperienza intensa in cui sembra di stare proprio " a tu per tu" con la Vergine, pari solo all'altrettanto intensa esperienza di assistere alle Adorazioni notturne che si svolgono attorno all'altare rotondo o, se il tempo non lo permette, all'interno di S. Giacomo.
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Adorazione in chiesa
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Preghiere notturne
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Madonnina del Podbrdo
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Madonnina
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Croce
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Preghiere dinanzi alla Madonnina
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Annunciazione
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Nascita di Gesù
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Altro luogo intriso di preghiera è il Podbrdo su cui si sale e scende pregando.
E quando si arriva davanti alla statua della Madonnina ci si getta ai suoi piedi per ringraziare, per implorare, per gioire.
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Effetti di luce
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Partenza da Ancona |
Controluce
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26-5 Miracolo del sole
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Via Lucens
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Dietro i cespugli
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Gli effetti di luce dei tramonti sono spesso spettacolari. Ma nulla hanno a che vedere con ciò a cui abbiamo assistito il 26 maggio u.s. quando, verso la fine della Messa - almeno allora ce ne siamo accorti - quando il sole è diventato un'enorme globo bianchissimo il cui centro roteava e pulsava.
Intorno colori splendidi che andavano dal violetto al rosso passando per un'infinita gamma di sfumature che, però, in fotografia sono risultati molto al di sotto della realtà.
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Luce
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Contrasto
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Tuttavia credo che quanto meno gli effetti siano proprio "speciali", particolarmente quella del 26.5, che va guardata attentamente... il perchè lo scoprirete da soli. Vi posso assicurare che nella realtà, l'occhio era "preso" solo dagli effetti spettacolari del sole che sono durati una ventina di minuti circa.
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Nuvole
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Girando per Medjugorje
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Negozi
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Quadri
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Angioletti
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Stampe
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Statue
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Fiori
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Abbeverata
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A Medjugorje ogni oggetto in vendita, i fiori, gli animali, il paesaggio, il cielo dai colori mai visti e mutevoli e la natura rigogliosa sembrano trasmettere serenità e pace. |
Statua davanti ad una casa privata
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Progetto Eleonora, associazione umanitaria
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Oasi della Pace
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La cantina di Andrja
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Andrja è il proprietario dell'abitazione in cui soggiorniamo, benissimo, ormai da anni. E' una persona tranquilla e attiva e durante l'inverno quando non si cura del suo orto o quando ha pochi ospiti, si dedica al recupero degli antichi oggetti di famiglia e ad abbellire la sua piccola cantina che, grazie al suo lavoro, è diventata un'accogliente tavernetta. |
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Spalato
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In due ore, ora siamo a Spalato, dove ci attende il nostro amico sacerdote, Don Jozo, che ci farà da cicerone per due giorni e che ci accoglie con il solito affetto. |
Verso Spalato
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Chiesa nei pressi di Spalato
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Fregi e finestre
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Tetti
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La città è splendida così stesa sul mare e coronata da una mille isole, con vestigia romane o veneziane, le strade intrecciate l'una con l'altra, le piccole piazze fitte di giovani... |
Mura del palazzo di Diocleziano
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Fregi architettonici
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Orologio
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Madonna - casa privata di Spalato
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A pochi km da Spalato, arroccata su una scogliera da cui si può ammirare un paesaggio mozzafiato, tra sassi ed arbusti, si erge un piccolo luogo di pace, dove in passato vivevano alcuni eremiti dediti alla preghiera ed alla contemplazione.
La minuscola chiesa adiacente è detta della "Madonna del muretto" |
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Trogir, Patrimonio dell'Unesco
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Cantastorie
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Interno della Cattedrale
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Lungomare
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Eva
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Adamo
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A 30 km da Spalato si può visitare una delle più belle cittadine del paese, costruita su due isolette collegate da un ponticello alla terraferma.
Trogir o Trau, fondata dai greci e successivamente occupata dai Veneziani, ha una sua particolare attrattiva derivante dalle numerose e pregevoli opere artistiche ed architettoniche e dalla splendida posizione sul mare. |
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Santuario di Sinj
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Sinj, nel sud del Croazia, è nota per il Santuario dedicato a Maria Madre di Grazie, presente già dal XV secolo. La venerata immagine della Madonna, durante l'invasione turca del 1715, venne nascosta nella fortezza della città dove la popolazione si era rifugiata. La chiesa venne distrutta ma le truppe cristiane riportarono la vittoria su quelle turche, grazie all'improvvisa apparizione della Madonna sulle mura della fortezza. Questo è quanto si dice.
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Come sempre il momento della partenza è il più triste, anzi quasi doloroso. Non vorremmo mai andar via, ma poi inghiottiamo il dispiacere di questo addio pensando a chi ci attende a casa e che forse ha ancora bisogno di noi. |
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Arrivo ad Ancona
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FOTOGRAFIE DI ORNELLA E GAETANO
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Partenza - Costeggiando il gran Sasso
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Tramonto nel porto di Ancona
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Arrivo a Medjugorje
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Cartelli stradali
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La Madonnina nella piazza
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Chiesa di San Giacomo, esterni - statua della Madonna
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Statuetta accanto alla chiesa
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Angolo di preghiera |
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Effetti di sole - Sole che ruota e pulsa..
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Croce blu
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Fedeli
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Progetto Eleonora
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Alberi e Fiori
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Sulla strada
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Dipinti
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Il Castello
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Spalato
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Trogir
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La Madonna del Muretto
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Convento e chiesa dei Domenicani
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Anche questo pellegrinaggio ha avuto - come sempre del resto - una sua particolare connotazione. Un'esperienza diversa che lascia un segno nell'anima. Anche questa volta la Madonna ci ha accolti e ci ha donato la sua presenza e la sua pace, che ci auguriamo di portare a casa e donarla a tutti i nostri cari figli e nipotini. Il nostro viaggio si è concluso poi con una breve visita a Jesi dove ci attendeva un altro nostro grande amico sacerdote, P. Antonio, che spesso nel passato ci ha accompagnato a Medjugorje e che ci riceve sempre con gioia ed affetto.
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Jesi |
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FOTO DEL PELLEGRINAGGIO DEL 2008 - 29 AGOSTO - 5 SETTEMBRE
Questa volta siamo partiti stipati in due comodi piccoli pullman, facendo la traversata in nave e scendendo a Spalato, per arrivare in Bosnia Herzegovina e rinnovare un incontro con la Madonna, animati dalla speranza di raccogliere nuovi e fragranti frutti spirituali.
Eravamo un piccolo gruppo di 17 persone, tra cui anche il mio nipotino di 3 anni e mezzo, che potremmo definire il Primo Pellegrino, anche se di solito questo “titolo” viene dato al Capogruppo.Il viaggio nei minibus è stata una nuova esperienza; si, l’altr’anno avevamo comunque effettuato il viaggio in due macchine separate – eravamo solo nove persone – e quindi è stata un’esperienza simile.
Ma ogni volta c’è, comunque, qualcosa di nuovo da assimilare sia dal percorso in se stesso, sia dalla compagnia con cui ci ritroviamo ad avere in comune poco spazio.
Il viaggio in pullman è un’esperienza “corale” più intensa, vista la possibilità di vivere molte ore insieme, condividendo allo stesso modo e tempo tanti momenti in più.
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Partenza serale da Ancona - Blue Line
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Cappellina della nave dove abbiamo recitato il Rosario
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Arrivo a Spalato
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In viaggio
verso Medjugorje
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Si può dire, dunque, che Martino è stato la nostra mascotte e ci ha accompagnato con la sua serenità, con la sua gaiezza, con la sua vivacità e la sua curiosità, ci ha spesso prevenuto nelle domande che anche noi andavamo formulando dentro di noi, ci ha insegnato l’allegria e la spontaneità dei piccoli, mai stanco o scontroso, ingenuo eppure profondo…
Ha persino seguito il Rosario che recitavamo durante il viaggio in macchina, tenendo anche lui tra le piccole mani una coroncina… |
Medjugorje
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Pane e preghiera |
Cammino e preghiera |
Gioco e preghiera |
Messa e preghiera |
Al Castello
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In questo giorno, la nostra compagna di viaggio Ivana festeggiava il suo compleanno. Su suggerimento di don Jozo, Nancy, la "castellana" le ha offerto una cassettina di fichi appena raccolti, ornati di fiori e conditi da tanto affetto...
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Il domenicano incontrato al Castello ci ha raccontato la sua storia: arrivato a Medjugorje anni fa, giovane e senza molta fede, ritornato alla sua quotidianeità decise di dedicarsi a dio. Dopo 10 anni è ritornato per una "visita" alla Madonna.
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Nuova ala
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Podbrdo
La statua della Madonnina era stata sfregiata nella notte tra il 28 ed il 29 agosto 2008, da alcuni ignoti vandali senza fede che ne avevano distrutto la mano tesa verso i pellegrini e deturpato il viso, come si può vedere anche dalla foto.
Ovviamente si è subito corso ai ripari e si è provveduto prontamente ad un restauro che ha ridato il sorriso a Maria.
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Come dimenticare la sorpresa di vedere Ornella e Gaetano salire scalzi il Podbrdo e la loro composta partecipazione in tutto il pellegrinaggio...?
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E Padre Nicola, il nostro parroco entusiasta e coinvolgente, che ha fatto altrettanto e che, attonito e desolato per l'atto vandalico, è rimasto a lungo a contemplare la statua.
Ma la gioiosità propria del suo animo e della sua fede, si è dilatata poi ampiamente abbracciando, non solo noi, suoi compagni di viaggio, ma tutti quelli che incontrava, che lo fermavano spesso, attratti dal suo radioso carisma: ora una famigliola che desiderava una benedizione, ora alcuni bambini che volevano farsi benedire un piccolo rosario appena comprato...
E lui disponibile e gentile eseguiva quanto richiesto e ancora di più, le braccia sempre alzate nelle celebrazioni pomeridiane e nelle Adorazioni notturne, per esaltare e ringraziare quel Gesù immolatosi per lui e per tutto il genere umano. |
Per andare al Podbrdo, si passa dinanzi alla casa natale di Viska, dove I pellegrini non mancavano di importunarla ad ogni ora del giorno. Lei, sempre disponibile e paziente, dava risposta ad ogni domanda, ad ogni preghiera.
Così fa anche ora quando si trova dai suoi e le folle si accalcano nella stretta stradina per ascoltare dalla sua viva voce quello che la Madonna le ha rivelato negli anni, per affidarle mille istanze da presentare alla Vergine. Lei sorride, annuisce, prega…
Negli ultimi anni, però, benché sia sempre solerte ad accogliere luna preghiera o una parola particolare da riferire a Maria, il suo fisico si è smagrito, il suo viso quasi impoverito, il suo sorriso solare ha un che, in fondo, di triste. |
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Nella cappellina privata di Marja
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Il 25 giugno 1981, Marja Pavlovic aveva sostituito - nel piccolo gruppo di ragazzi che aveva avuto la prima apparizione della Madonna il giorno precedente - la sorella Milka e con essi assistette ad una nuova apparizione. Da quel primo giorno, Marija è una delle sei veggenti che ha avuto e tuttora ha, assieme a Viska e ad Ivan, apparizioni quotidiane della Madonna.
Mirjana a cui la Vergine è apparsa per 18 mesi, però, dal 1987 "sente" la Madonna e talvolta la vede, ricevendo da lei un Messaggio per i fedeli.
Marija, che è sposata con un italiano ed ha quattro figli, dividendo la sua esistenza tra l'Italia e Medjugorje, vede la Santa Vergine ovunque lei si trovi. L’orario delle Apparizioni è attorno alle ore 18,35-40 circa. Le sue intenzioni di preghiere sono rivolte alle anime del Purgatorio.
Attraverso di lei la Madonna diffonde il suo messaggio mensile destinato non solo alla Parrocchia di Medjugorje ma a tutto il mondo.
La Vergine le ha affidato, per ora, nove segreti.
Durante questo nostro pellegrinaggio, trovandosi in Medjugorje, tramite la lunga amicizia che la lega al nostro amico ed assistente spirituale Don Josip, ci ha ricevuto a casa sua, nella sua cappellina privata, dove poi ha avuto l'apparizione. |
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Nella piccola chiesa ci siamo disposti sulle panche più dappresso all’altare ed abbiamo recitato un Rosario, poi Marija è venuta a salutarci conversando amabilmente con noi sulle sue esperienze mistiche e sulla sua vita ordinaria di sposa, madre e cristiana.
Dopo qualche minuto, avvicinandosi l’ora dell’Apparizione quotidiana, lei si è inginocchiata dinanzi ad una statua della Vergine ed ha cominciato a pregare intensamente.
Anche noi abbiamo fatto silenzio ma sicuramente nelle nostre teste ancora aleggiavano decine di pensieri inadeguati a quel momento di raccoglimento.
Eppoi, d’un tratto, un silenzio arcano si è fatto intorno, tutti abbiamo taciuto quasi istantaneamente ed inconsapevolmente: la Madonna era là anche se nessuno di noi tranne Marija poteva vederla!
Ma tutti ne abbiamo percepito, chi più o meno intensamente, la presenza con una possanza che non si può descrivere, come una presenza reale ed “ingombrante”, con un’emozione che alcuni hanno esternato con singulti udibili ma che la maggioranza ha interiorizzato con gemiti inavvertibili, ma non per questo meno veri e profondi.
Il momento era carico di fede e di spiritualità, di voti e di preghiere, di soprannaturale e mistico…
quanti pensieri e moti dell’animo, quante promesse nell’aria… quando la vocetta incerta di Martino ha rotto, improvvisamente, il silenzio sottolineando: “Tutti zitti… pecchè…?”.
Tornerò spesso indietro a quegli istanti, chiedendomi se in quel silenzio io ho davvero reso grazie alla Madonna di tutto quello che nella mia vita ho avuto, se l’ho davvero onorata, se ho posto la mia vita ai suoi piedi. |
Incontri
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Come di consueto abbiamo visitato delle Comunità presenti in Medjugorje. Tralasciando l'Oasi della Pace di cui ho già parlato, questa volta siamo stati nella sezione femminile della Comunità Cenacolo, dove abbiamo assistito alla Messa concelebrata dai nostri due sacerdoti, Don Josip e Padre Nicola.
Immancabile, poi, una visita a Suor Melania, ormai vecchia ed amata conoscenza, che gestisce il "Villaggio della Madre e del fanciullo".
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Momenti di svago e di sorrisi
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Aliens? |
Ritorno all'infanzia |
Compleanno |
Gironzolando
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In qualche momento di pausa tra una celebrazione e l'altra, gironzoliamo un pò nella cittadina, talvolta prendendo la via dei campi, dove troviamo un mercatino improvvisato, talaltra guardando le tante bancarelle, i negozi ricolmi di ricordini, le librerie religiose, i piccoli artigiani che confezionano estrose candele o realizzano quadri inattesi, come questi sopra, ispirati dal film di Mel Gibson "La Passione di Cristo" e che ritraggono con tratti decisi ed intensi i volti degli attori. |
Il "Rosarione"
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E' ormai d'uso nella nostra piccola cerchia di "habituées" (sia della recita del Rosario che del quasi annuale viaggio a Medjugorje) , un piccolo rituale, al limite dello scherzoso.
Il pellegrino che si dimostrerà più diligente, rispettoso delle regole, degli orari, il più solerte e devoto, alla fine di ogni pellegrinaggio, riceve un Rosario gigante da appendere nella sua casa. Quest'anno, di questa "onorificenza" è stato insignito Gaetano
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Buffo a dirsi, nelle ultime tre volte che ci siamo recati a Medjugorje, in mesi diversi che non avevamo preventivato prima, abbiamo sempre incontrato uno stesso gruppo italiano proveniente dal Veneto, condotto da un diacono laico. Neanche a darci l’appuntamento!
La loro vicinanza e partecipazione ad alcune iniziative e la presenza di vari bambini, ciarlieri e gioiosi, ha creato quindi nella casa-albergo in cui abbiamo soggiornato, un maggior amalgama soprattutto durante i pranzi e le cene, dopo i quali i bimbi più grandi sgaiattolavano fuori per giocare, coinvolgendo poi anche i più piccoli, tra cui Martino - che non ha grandi esperienze di condivisione - ancora un po’ timido ed incerto se buttarsi o no nella mischia. Ma anche lui si è poi lasciato andare, contagiato dalla travolgente allegria che gli aleggiava intorno ed ha partecipato attivamente a giochi e corse.
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E' l'alba dell'ultimo giorno del nostro pellegrinaggio, dobbiamo lasciare, ancora una volta Medjugorje dove ci sentiamo veramente "a casa". Ma altra è la nostra vita, altri i nostri doveri, altra la nostra destinazione dove tenteremo di riprodurre, sia pure con qualche difficoltà, la sensazione di benessere interiore e di profonda pace che qui proviamo, cercando di trasmetterla agli altri, in questo mondo che non ha pace.
Per rendere meno doloroso il nostro distacco,ci diciamo che però l'anno prossimo torneremo, vivendo una nuova ma pur profonda esperienza.
Riprendiamo i nostri mezzi e ci dirigiamo verso l'Agriturismo, già sperimentato una delle volte precedenti, per condividere l'ultimo pranzo insieme.
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Flora agreste |
Decorazioni |
Angolo |
Canto e relax |
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Dopo il pranzo, un pò di euforia ci viene regalata da Susanna, che - come di consueto proposto dai gestori dell'azienda - veste uno degli antichi costumi tradizionali della zona e, dopo un breve, ironico defilé, ci fa scoprire le sue doti di ottima imitatrice, facendo il verso - con ironia ma anche con grande affetto - della veggente Viska. Imita la sua cadenza, il suo italiano un pò frammisto al croato, i suoi atteggiamenti, le sue parole e ci regala un momento di vera ilarità, poichè come detto le sue doti sono davvero eccezionali. Tra noi si può sorridere anche sulle cose più serie perchè non vengono male interpretate!
Intanto Donatella e Vinicio che per tutto il viaggio ed il soggiorno hanno girato km di filmino, sono al lavoro e riprendono le varie fasi della "performance".
Dopo qualche tempo, tutto il materiale raccolto verrà soppesato e selezionato, fino alla realizzazione di un bellissimo documentario che, tra passato e presente, narra le nostre vicende di pellegrini in questa terra e che, ricordando l'enigmatica frase di Martino durante l'Apparizione della Madonna a Marija, porterà il titolo di "Tutti zitti... perchè?!!".
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FOTO DEL PELLEGRINAGGIO A MEDJUGORJE 20 - 27 SETTEMBRE
2007
LE FOTO DI PATRIZIA E PAOLO
Ancona - Spalato, Croazia sulla Blue Line
Nonostante qualche difficoltà
ed il ristretto numero di persone, ci avventuriamo,
questa volta in macchina, alla volta di Medjugorje,
imbarcandoci ad Ancona. Traversata notturna tranquilla
e arrivo a Spalato in una mattinata radiosa, resa
ancor più bella dalla presenza del nostro
amico sacerdote croato Don Jozo che sarà
la nostra perfetta ed insostituibile guida spirituale
nel breve pellegrinaggio a Medjugorje.
Quest'anno era accompagnato da un giovane gigante, forte e gentile, Filippo, che ci ha seguito per tutta la settimana di pellegrinaggio, alla ricerca della fede, silenzioso e presente come un angelo custode, nei momenti di difficoltà e di salita, sostenendo Ornella che all'epoca aveva una gamba rotta; rallegrandoci con le sue battute, dandoci esempio, nei momenti dedicati alla preghiera, di impegno e di raccoglimento.
Insomma, si è dimostrato un compagno affettuoso e allegro da ricordare con grande piacere.
Ora è un uomo fatto, sempre grande e grosso, ma conserva ancora quel suo sorriso gioioso e semplice che arriva subito al cuore. Avrà trovato ciò che cercava? Mi auguro di si
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Medjugorje
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Dal nostro alloggio
alla base del Krizevac, ci incamminiamo per una
strada non ancora asfaltata, rosario alla mano,
diretti verso la Chiesa. Entriamo nel comprensorio
della Parrocchia di S. Giacomo, passando dal piccolo
cimitero in cui riposa P. Slavsko, costeggiamo la
via Crucis, al cui centro campeggia la statua del
Cristo Risorto, proseguiamo seguendo la via Lucis
ed arriviamo alla nostra meta, davanti alla Madonnina.
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Stazioni della Via Crucis nella Chiesa di San
Giacomo
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Verso sera inzia la celebrazione
vespertina in lingua croata, con il Vangelo letto
in molteplici lingue. Nonostante la difficoltà
obiettiva per chi non conosce la lingua locale,
tuttavia spesso si riesce a seguire il senso delle
omelie, spesso veri e propri richiami a vivere
più intensamente i Messaggi della Madonna.
Il tramonto è sempre suggestivo in quell'atmosfera
carica di preghiere, di buoni propositi e di offerta.
Come pure l'Adorazione notturna, momento emozionante,
in cui si gusta una reale comunione con il Cristo
eucaristico.
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Il Podbordo
Salire al Podbrdo è fare
una visita alla Madonna che si è degnata
di apparire tra quelle pietre, è un cammino
che si fa con piacere nonostante qualche difficoltà.
Accanto alla statua bianca di Maria, i fedeli
si fermano pochi ma intensi momenti per pregare,
per ringraziare, per chiedere...
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Il Castello
Come ormai di prassi, non può
mancare una visita a Nancy, l'ardita americana
che assieme al marito, dopo una vita di errori,
convertendosi, ha deciso di lasciare carriera,
posizione sociale ed altolocate amicizie per dedicarsi
alla costruzione di questo incredibile castello,
utilizzato come sede di ritiri spirituali per
laici, suore e sacerdoti. Ad ogni nuovo incontro,
lei ci accoglie sorridendo e rinnova la sua fede
ritrovata con il racconto delle passate esperienze.
Ad ogni visita troviamo ormai completate nuove
parti dell'ampio progetto e nuovi lavori in corso.
"Per magnificare la grandezza del Signore",
commenta lei.
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Il Krizevac
La salita al Krizevac si fa
per devozione, per espiazione - molti salgono
sul viottolo irto di sassi a piedi nudi - per
rendere grazie. E' sempre una grande, magnifica
esperienza, un pò dura fisicamente ma davvero
gratificante, una volta arrivati in cima. Durante
la salita si recitano il Rosario ed altre preghiere,
si canta... e si fatica. Ma si mantiene il passo
per attendere i ritardatari e ci si aiuta anche
a superare un dislivello troppo alto...
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Arrivati in cima, sembra di
toccare il cielo e nell'anima si espande una sensazione
di serenità che ci accompagnerà
poi anche nella discesa - forse più difficile
- e nelle ore successive.
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Vita in Medjugorje |
Medjugorje come era |
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Medjugorje come è |
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Disegno della chiesa di San Giacomo
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La vita di Medjugorje
è scandita secondo gli orari delle celebrazioni
mattutine e pomeridiane. Spesso molti dei negozi
che pullulano intorno alla chiesa chiudono in anticipo
per far si che proprietari e commessi possano partecipare
alle Messe serali. La domenica tutte le famiglie
con bambini e ragazzi si ritrovano alla Messa delle
10,00 che raccoglie quindi tutta la gioventù. |
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Vita Comunitaria
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Una delle realtà presenti
in Medjugorje è il Villaggio della Madre
e del Fanciullo, creato da P. Slavsko subito dopo
la guerra dei Balcani a Majcino, diretto da Suor
Melania dal sorriso celestiale. Presso di esso,
facilmente sfruttabile dai bimbi dell'asilo e
dell'orfanatrofio, c'è un ampio parco naturale
dove vengono allevati asinelli e pony, dove i
bimbi possono giocare con altalene, scivoli e
consimili, dove ci sono pozze d'acqua, cascatelle
ed una imponente statua del Redentore. Nel villaggio
c'è anche un piccolo negozio dove si vendono
libri religiosi, quadretti ed altri piccoli oggetti
modellati dai bambini.
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Comunità Cenacolo
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Comunità Oasi della Pace
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Siroki Brijeg
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Non si può tralasciare
Siroki Brijeg (35 km ca. da Medjugorje) dove sono
sorte comunità di varia accoglienza, ad
opera del francescano P. Jozo Zovko, figura carismatica
di grande rilievo. Parroco a Medjugorje alle prime
apparizioni della Madonna, dapprima scettico,
poi coinvolto anche lui in prima persona e incarcerato
dalle autorità comuniste del tempo, è
tuttora il più significativo divulgatore
dei Messaggi oltre ai Veggenti.
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Partenza per Spalato
Anche se controvoglia, è
tempo di ripartire per ritornare alla nostra vita
di sempre, ai nostri posti di "combattimento".
Da Medjugorje a Spalato ci accompagna la pioggia,
a sottolineare ancor più la nostra tristezza,
rischiarata appena da una sosta al piccolo Santuario
della Madonnina di Lourdes.
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Visita a Omis, antica città
romana, poi covo di pirati, sovrastata da due
fortezze, una più minacciosa dell'altra,
caratterizzata dagli stretti vicoli e dalle costruzioni
in pietra dalmatica.
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Spalato
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Breve visita della
città che ormai conosciamo e, momento imperdibile,
la santa Messa celebrata da don Jozo nella sua chiesetta
di San Filippo, al centro di Spalato. |
Loreto
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Dopo
una traversata notturna movimentata dal mare inquieto,
approdiamo ad Ancona, dirigendoci a Loreto per ascoltare
la Messa presso il piccolo, tranquillo Convento
delle Suore Carmelitane di clausura eppoi recarci
alla Santa Casa. E' sempre emozionante sostare anche
se per pochi minuti in quell'ambiente impregnato
di sacralità e di preghiere! Breve visita ad una Mostra di
Presepi e partenza per Jesi. |
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Jesi
Poche ore da trascorrere assieme
al nostro amico Padre Antonio e visitare la Chiesa
della Madonna del Carmine, costruita attorno alla
più antica Cappella di Santa Maria delle
Grazie. Poi, un saluto e via per il rientro definitivo,
già pensando al prossimo pellegrinaggio...
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FOTO DEL PELLEGRINAGGIO A MEDJUGORJE 1- 8 SETTEMBRE
2006
Queste foto che potrete vedere sono state
scattate durante l'ultimo pellegrinaggio che mi ha visto
a Medjugorje dall'1 all'8 settembre u.s. E' sempre un'esperienza
bellissima che ricrea l'anima e che soprattutto dà
un'intensa carica spirituale. Unitamente a questa sensazione,
però, si prova quasi insopprimibile il desiderio
di restare là, in quella pace e in quella serenità
d'animo, là dove non si sente il richiamo delle
cose usuali, dove si può fare a meno del superfluo,
dei divertimenti, della televisione e di tante altre cose
che nella nostra vita quotidiana ci rendono schiavi. Tuttavia,
bisogna tornare dove si svolge la nostra vita, lasciare
quella dimensione ed affrontare, di nuovo, la caotica
vita di tutti i giorni sperando, tuttavia, che il "miracolo"
di una nuova partenza per Medjugorje si avveri presto.
Poichè questo è il settimo
pellegrinaggio a Medjugorje, ormai dò per scontate
le foto "classiche" (La Piccola Lourdes, santuario
sulla strada tra Spalato e Medjugorje, l'interno e l'esterno
della chiesa di s. Giacomo, i veggenti, il Krizevac ed
il Podbrdo) e mi sono limitata a poche immagini, forse
anche un pò irriverenti ed inusuali, ma che nonostante
tutto spero possano trasfondere un pò dell'atmosfera
che aleggia in quel piccolo paese della Bosnia-Herzegovina. |
LE FOTO DI PATRIZIA
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LE FOTO DI RENZO
Si tratta sempre dello stesso pellegrinaggio,
ma l'Autore delle foto è un altro dei pellegrini
del piccolo gruppo che si è imbarcato il 1°
settembre per Spalato e da lì ha proseguito per
Medjugorje a bordo del pullman che ci siamo portati dietro.
Renzo Manfè è il vice Presidente dell'Aicis,
(Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre).
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Partenza da Roma, imbarco ad Ancona, arrivo
in Croazia, Spalato
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Santuario della Piccola Lourdes a metà
strada tra Spalato e Medjugorje
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Medjugorje
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Medjugorje, la Chiesa di San Giacomo dove sono
avvenute le apparizioni, l'altare all'aperto dove
si svolgono le celebrazioni per i numerosi pellegrini,
le aree intorno su cui sorgono i confessionali,
un angolo per la preghiera, la statua della Madonna
sul piazzale antistante la chiesa, il Cristo Risorto,
le edicole dedicate aii Misteri Luminosi....
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I Misteri Luminosi
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Il Podbordo
La salita si snoda sull'erta pietrosa, ogni
tanto una sosta, meditando davanti alle sculture
delle stazioni della via Crucis, fino a raggiungere
l'ampio spazio su cui si erge la statua candida
della Madonna che sembra aspettarci, per consolarci,
per rincuorarci ed invitarci a proseguire il cammino
verso altre mete.
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Comunità
- Varie realtà presenti in Medjugorje |
Nuovi Orizzonti
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Comunità Cenacolo
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Il Villaggio della madre e del Fanciullo a
Majcino Selo
creata da P. Slavsko
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Statue e quadri dedicate a P. Slavsko
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P. Jozo Zovco opera ora nella cittadina
di Siroki Brijeg dove è sorta una "cittadella"
con vari edifici e sale per celebrazioni, ritiri
e convegni, un orfanatrofio e case-famiglia d'accoglienza
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Il Castello
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Il Krizevac
Anche qui pietre ed una salita ancor più
faticosa, preghiere e raccoglimento, fino all'arrivo
alla meta, accanto alla croce, dove sembra di
toccare il cielo con un dito
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Radosic
Agriturismo nella campagna croata
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Antichi oggetti tradizionali croati di uso quotidiano
e per il lavoro dei campi
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Antichi costumi tradizionali croati
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Il pranzo sarà servito tra poco!
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Fiori in macro
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Si
torna a Spalato e sulla strada ci appare una strana
costruzione a forma di nave. Il cuore della città
antica, è nell'antico palazzo imperiale di
Diocleziano
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Chiesa di S. Filippo
Il Cristo Crocifisso e il Cristo Redentore
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Siamo
sulla via del ritorno e all'alba arrivamo ad Ancona, ancora sonnolenta.
Proseguendo, costeggiamo il Gran Sasso.
Ormai siamo quasi a casa, mail nostro pellegrinaggio non è
finito... prosegue nella nostra vita quotidiana...
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FOTO DEL PELLEGRINAGGIO A MEDJUGORJE DEL SETTEMBRE 2004
Del Pellegrinaggio compiuto nel 2004
vedrete due serie di foto, complementari, che raccontano
i momenti di spiritualità e quelli "conviviali",
comprese le visite alla città di Mostar e ad un
Agriturismo sperso nella campagna croata, scattate sia
da me che da Silvia e Matteo.
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LE FOTO DI PATRIZIA
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LE FOTO DI SILVIA E MATTEO
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Man mano, indietreggeremo nel tempo fino
ad arrivare, con un pò di pazienza, alle foto scattate
nel lontano 1988, quando Medjugorje era ancora un paesotto
rurale e non vi erano alberghi e locande e la chiesa era
spersa nell'ampia campagna, senza le costruzioni che ora
la rendono un vero Santuario, nè i servizi per
i pellegrini.
L'atmosfera era sicuramente diversa, forse più
pregnante di semplicità, ma posso assicurarvi che,
nonostante le innovazioni, il sentimento di fede diffuso
tra i paesani e i pellegrini è sempre lo stesso,
vitale e profondo, tanto da lasciare sempre un segno nell'anima.
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FOTO DEL PELLEGRINAGGIO DEL SETTEMBRE 1998
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FOTO DEL PELLEGRINAGGIO DEL 1997
Si riparte anche quest'anno per andare dalla Madonna di Medjugorje. Secondo un rituale ormai sperimentato carichiamo il nostro pullman sulla nave, poi ci accaparriamo qualche poltrona dove dormiremo la notte, ci predisponiamo in fila per accedere al ristorante...
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Sartie
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Porto di Split
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Navi alla fonda
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Dopo la cena un momento di preghiera comunitario condotto da Padre Antonio, il nostro Parroco che ci accompagna, e infine, attendendo il sonno, ognuno si disperde in qualche angolo della nave che fila liscia sulle acque, staccandosi dalla costa illuminata e tuffandosi nel buio della notte.
Come ogni volta, anche se breve, la traversata dell'Adriatico ha un suo fascino e così pure lo stare a bordo di una piccola nave da noi percorsa in lungo e in largo. Immersi nel buio, alle poche luci dell'imbarcazione, sentiamo già l'anima invasa da una serenità che nel quotidiano talvolta non proviamo e che ora ci riconcilia con tutto il creato
Di prima mattina siamo già in movimento, in attesa dell'arrivo a Spalato (Split, in croato) che avviene di solito intorno alle 7,00. Il porto è già pieno di vita, assolato, colorato, con imbarcazioni che vanno e vengono sul mare...Da lontano scorgiamo l'alta, esile figura di Don Jozo che ancora una volta ci accompagnerà anche in questo pellegrinaggio. Appena scesi lo circondiamo, fisicamente e con il nostro affetto, ed iniziamo questo cammino con lui.
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Makarska
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Santuario Piccola Lourdes
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Makarska è una ridente ed accogliente cittadina che si affaccia su una piccola baia dove si raccolgono un'infinità di piccole ed eleganti imbarcazioni da diporto.
Come di consueto, ci fermiamo al Santuario della Piccola Lourdes dove sostiamo per un pò di tempo, nel silenzio e nel verde, in raccoglimento ed in preghiera.Poi riprendiamo il nostro cammino che ci conduce a Medjugorje, dove arriviamo in pullman verso il mezzogiorno, giusto in tempo per recitare l'Angelus, mentre da lontano intravvediamo già i campanili della chiesa. |
Medjugorje
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Quante costruzioni nuove! Quanti nuovi negozi, alberghi, pensioni...
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Questo sarebbe, a detta di molti, uno dei tanti aspetti negativi legati alle Apparizioni della Madonna.Ma bisogna anche considerare che l'afflusso dei pellegrini, provenienti da ogni parte del mondo, calato durante la guerra di Bosnia, si è notevolmente intensificato in questi ultimi anni... ed i pellegrini hanno bisogno di posti in cui alloggiare, rifocillarsi, sostare, comprare qualche ricordino da riportare a casa. E' disdicevole, quindi, voler andare incontro a queste esigenze, creando nuovi servizi e strutture più confortevoli per tutti?
Arriviamo finalmente alla casa-famiglia di Andrija - amico di don Jozo- che si trova alle pendici del Krizevac, anch'essa rinnovata |
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Dopo una prima sistemazione e il pranzo, ecco che, nel pomeriggio ci dirigiamo verso la chiesa, per assistere alla messa serale.
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Sempre affollata, dentro e fuori, di pellegrini e fedeli del luogo che pregano intensamente o che sono in attesa della confessione o della Messa.Per la grande affluenza di gente è stato costruito un nuovo e più ampio altare sul retro della chiesa dedicata a San Giacomo che riesce ad accogliere la massiccia presenza di sacerdoti. Tutt'intorno file interminabili di panchine per i pellegrini. A lato della chiesa, su uno spiazzo erboso, è stato allestito un angolo di preghiera dove poter accendere dei lumini e sostare in raccoglimento. Una scarna croce di legno lo sovrasta.
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Il giorno dopo saliamo sulla collina delle Apparizioni o Podbrdo. Qui tanti anni fa la Madonna è apparsa per la prima volta ai giovani veggenti. E' tutto un brulichio di devoti e di croci che molti gruppi lasciano, a ricordo, tra i sassi rossicci che raccolgono le preghiere, bigliettini, fotografie ed altro e le istanze dei pellegrini. E' un luogo di raccoglimento e di meditazione dove viene facile pregare e raccomandarsi al Cuore della Madonna.
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Coppie
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I tre Capigruppo e le loro mogli sul Podbrdo
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Durante la guerra di Bosnia, nelle zone attorno a Medjugorje erano stati installati vari distaccamenti militari di nazionalità diverse, anche truppe italiane. Alcuni di essi sono ancora presenti e si può spesso ritrovare in chiesa o negli altri luoghi di devozione molti soldati.
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Nuovo giorno e Messa in italiano, concelebrata da P. Antonio, da Don Jozo e da un altro pellegrino, un prete italiano, pellegrino anche lui. |
Poi breve visita alle Comunità sorte da qualche anno in Medjugorje, al Cenacolo, al Villaggio della madre e del fanciullo dove troviamo la sempre bella e sorridente suor Melania, un brevissimo incontro con Viska, una delle veggenti, sempre accogliente e sorridente. |
La mattina dopo, tutti, giovani e meno giovani, pronti per la scalata al monte Krizevac
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L'impresa è abbastanza impegnativa ma siamo animati da tanto fervore che la salita ci sembra meno difficile di quanto non sia. Nell'ascesa recitiamo preghiere e ad ogni stazione della via Crucis ci fermiamo ed ascoltiamo un piccolo commento di Don Jozo su cui poi riflettiamo durante il percorso. Ci sono momenti di intensa partecipazione perchè, finalmente distaccati da quella che è la vita convulsa di tutti i giorni, riusciamo finalmente a percepire la nostra coscienza.
Probabilmente tutti siamo coinvolti spiritualmente ed emotivamente ma non tutti esternano i propri sentimenti, più leggibili, forse, nelle foto che colgono all'istante le espressioni di una viva partecipazione.
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E' decisamente strano ed anche esaltante vedere degli uomini più o meno maturi tenere stretto tra le mani il Rosario e recitare on grande impegno tutte le decine. E' decisamente entusiasmante vedere come i "meno giovani", passo dopo passo affrontano la montagna, come si inginocchiano nonostante qualche dolore fisico, come pregano... Finalmente si arriva al culmine della salita, là dove svetta l'alta croce bianca che sovrasta il Krizevac. Sulle pietre intorno altre croci, di ogni dimensione e colore, memoria di gruppi saliti in precedenza. Anche noi lasciamo là la nostra e le nostre suppliche.
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Ci fermiamo per un momento di riposo sulle grosse pietre, poi scendiamo, con meno baldanza e facendo più attenzione poichè alcune pietre sono scivolose e pericolose.
E' stata una magnifica esperienza per tutti e ad ognuno di noi il Signore ha parlato, nel profondo del cuore. |
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Il nostro soggiorno è terminato. Con amarezza partiamo da questo piccolo mondo di pace per rituffarci nella nostra personale bolgia quotidiana. Tuttavia abbiamo ora una carica di speranza e forza che ci permetteranno di affrontare con serenità il futuro, ringraziando sia per le gioie che per le prove che verranno. |
Alla Piccola Lourdes, P. Antonio e Don Jozo celebrano, nella cornice straordinaria di questa grotta, simile a quella francese, una intensa celebrazione. Poggiata in terra, tra i fiori la statua della Madonnina che Francesco ha portato da Roma e che ha fedelmente trasportato con sè ogni giorno, in ogni attività religiosa e non. |
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Trogir è una tra le più interessanti città della Dalmazia, definita Patrimonio dell'umanità dall'Unesco, in cui si concentrano bellezze della natura ed opere architettoniche. |
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A destra: statua di Gregorio di Nona, sacerdote che nel X secolo chiese al Papa di poter usare nella liturgia la lingua croata.
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Salona (croato: Solin) Salona fu sotto l'Impero romano la capitale della regione della Dalmazia; qui nacque l'imperatore romano Diocleziano. Nel VII secolo Salona fu distrutta da un attacco degli Avari: i superstiti si trasferirono a Spalatum, il villaggio fortificato che era sorto attorno al palazzo di Diocleziano, che divenne poi la città di Spalato.
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Siamo a Spalato nella piccola chiesa di Don Jozo dedicata a S. Filippo Neri. Siamo accolti da un nugolo di ragazzi che animano la Messa e che partecipano con fervore, poi ci salutiamo con un canto di Alleluja e riprendiamo la via del mare.
Anche questa volta abbiamo sperimentato grazie particolari che la Madonna ci ha concesso. Speriamo solo di conservarne non solo il ricordo ma soprattutto di portarne impressi i segni nella nostra anima, nel nostro viver quotidiano, nei nostri rapporti interpersonali, in ogni momento della nostra vita futura. |
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FOTO DEL PELLEGRINAGGIO DEL SETTEMBRE 1990
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