COLLABORAZIONI VARIE
In questo Settore vengono riportate notizie
e immagini fornite da altri redattori. Nello specifico, i
testi sono stati realizzati da Vittorio Zandrino Negri, figlio della pittrice, che ha anche fornito alcune immagini (quelle con asterisco), mentre le altre e la grafica sono state curate da Cartantica.
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esplicitamente per esteso il lavoro originale (Autore, Titolo,
Periodico) .
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ADELINA ZANDRINO
Piccola Maga Segreta
(*) (Da ricordi dettati alla nuora negli
anni '70)
Adelina Zandrino nasce a Genova il 19 settembre
1893 da Emilia de Nobili, maestra di pianoforte e da Francesco
Maria Zandrino, giornalista, critico d'arte e musicale, maestro,
professore di francese, collaboratore del Secolo XIX di Genova
e del Secolo XX di Milano, fondatore dell'Associazione giornalisti,
amico di molti intellettuali dell'epoca da Gozzano a D'Annunzio.
Tramite questa amicizia conobbe importanti personaggi del
mondo della cultura, fra questi Robert de Mostesquieu, discendente
del famoso conte D'Artagnan e grande amico di Proust.
Adelina Zandrino nasce nel palazzo Salvago in via San Bernardo
dove, insieme alla sorella Renata trascorre un'infanzia spensierata
di giochi.
Nel 1905-06 si trasferisce in Albaro in una villa di 50 stanze,
fatta costruire dallo zio Gianbattista de Nobili, fratello
di sua madre, quando gli affari in Borsa gli andavano bene.
Nella grande casa abitavano anche le sorelle della madre,
Caterina, Elisa e Annetta, le zie che si dividevano i lavori
di casa, ciascuna secondo le sue competenze.
Quando Adelina aveva circa otto anni, Gennaro D'Amato, illustratore
famoso ed amico di suo padre, pronunciò con eccessiva
sicurezza un verdetto d'inabilità nei riguardi di alcuni
suoi acquarelli. "Lo incontrai a Staglieno casualmente
quarant'anni dopo - raccontava la Zandrino - e D'amato mi
chiese se non l'avessi mai perdonato. Risposi che anzi gli
ero riconoscente perchè mi aveva messo addosso una
tal voglia di fargli vedere che si sbagliava".
La nonna paterna viveva in una casa che aveva una stanza
nella torre Embriaci, con un modesto reddito (1 lira al giorno)
dando lezione ai bimbi che frequentavano le elementari e la
Zandrino frequentò fino alla terza la scuola della
nonna, che faceva sedere i piccoli attorno ad un lungo tavolo,
sotto il quale essi si nascondevano per giocare o picchiarsi
e la nonna diceva: "Se non venite fuori, vi piglio a
schiaffettuni", con la "u" sarda perchè
aveva vissuto molti anni in Sardegna dove aveva messo al mondo
Francesco Maria.
Trasferendosi in Albaro, Adelina era disperata e voleva conservare
nella memoria i saloni dipinti e l'Olimpo che era affrescato
sul soffitto della sua camera. L'amore per gli affreschi e
la nostalgia della sua casa la spinsero ad affrrescare la
sua casa di Quarto.
Il Pensatore di Rodin
|
Sul finire del 1913
a Parigi, accompagnando il padre che, come giornalista
doveva incontrare Rodin, chiese all'artista il permesso
di prendersi un ricordo di quella visita a palazzo Biron,
in rue Varennes, studio dello scultore.
La Zandrino si sedette sull'unico scalino
di una grande finestra che dava sul giardino e, su un
foglio di carta, ritrasse l'artista che stava lavorando
ad una scultura di testa di bimbo.
Qualche minuto dopo Adelina porse il
disegno finito al padre che lo diede a Rodin, il quale
si sedette vicino a lei sullo scalino, le baciò
la mano e disse:
"Mi piace molto il vostro
schizzo e e soprattutto la dolcezza che avete messa
nei miei occhi, ma voglio aggiungere qualcosa a questo
ritratto: Fait chez moi le 24 novembre 1913" (Fatto
nel mio studio il 24 novembre 1913) (Dall'articolo
"Gli illustratori di A. Compagna, rivista mensile
illustrata, gennaio...).
Quando gli Zandrino furono a Parigi nel 1913 il
Montesquieu li ricevette nella sua ville aux Roses e,
poichè apprezzava l'arte della giovane italiana
che gli aveva donato una sua cartolina colorata che
rappresentava una Madonnina tutta bianca che stringeva
sul cuore il bimbo Gesù, le dedicò una
emozionata lirica intitolata "Offrande Italique". Sempre a Parigi, la casa di costumi
teatrali Landolf, che serviva l'Opera, la scelse come
disegnatrice e lei lavorò anche per case di moda
come Wort e Paquin.
1915-18 - La Zandrino
fa opera di propaganda patriottica con pitture, disegni
e cartoline per le quali riceve i ringraziamenti del
Generale Luigi Cadorna. |
Montesquieu - Ritratto di G. Boldini |
Nel 1916 parte della villa di Albaro
viene requisita e trasformata in ospedale per gli invalidi
di guerra; qui conosce il capitano Luigi Negri, grande
invalido e giornalista che Adelina sposa nel 1919.
Vive con lui in armonia d'intenti e d'arte. Lui scriveva
poesie che furono pubblicate in volume con copertina
illustrata dalla Zandrino.
Incoraggiò sempre
la moglie a seguire il suo percorso artistico e ne fu
innamorato ammiratore.
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Una poesia "Mentre Adelina dipinge" è,
a tal proposito, il più eloquente documento:
Guardo le tue esili dita
e il pennello che sembra, quasi per gioco
volare come ape, dalla tavolozza al disegno.
E nell'inquieto volo a poco a poco
contemplo della tua visione indefinita
sorgere misterioso il segno.
Osservo i tuoi occhi rivolti
più che al lavoro ad un richiamo lontano
e l'opera tua appare frutto d'incantamento
il pennello librato dall'agil mano
ricompone tosto, con tocchi sicuri e sciolti,
visioni di firmamento.
Arte che sei se non offerta
di Dio pel nostro spirito anelante?
Arte che sei per tutti noi se non certezza
rivelata ai nostri sensi in abbagliante
verità? La tua fronte di fatica deserta,
palpita di divina ebbrezza. |
Dal 1919 l'artista ha abitato in via Redipuglia, dove
ha vissuto con il figlio Vittorio nato nel 1938 e l'altra
figlia Gloria, nata nel 1923. Il marito Luigi Negri
dirigeva un giornale turistico "La Gazzetta Azzurra"
uscito dal 1923 al 1943 e lei, che era iscritta all'Associazione
Giornalisti, vi collaborava attivamente con articoli
vari.
Fu autodidatta pittrice e scultrice. |
La Margherita (*) |
(*) Le Dame |
Il Ventaglio (*)
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La Puerpera (*) |
Alla fine degli anni '20 illustrò
per l'editore e libraio francese Pierre Masson di Lione esemplari
numerati di edizioni di gran lusso, pubblicati a Parigi:
- Casanova - "Plus belles heures d'amour"
- Baudelaire - "Le fleur du mal"
- Beraud - "Lazare".
Per le edizioni Treves, nel 1929, illustrò
in una edizione unica:- Sem Benelli - "Orfeo e Proserpina".
Illustrò inoltre le opere di molti
autori, da Cozzani a Dickens, per Garzanti ed altri editori.
Nel corso degli anni '20 l'artista passa
dal Liberty-deco cui si era fino ad allora ispirata ad opere
influenzate dal nuovo periodo storico ed ebbe un periodo di
intenso raccoglimento e lavoro che orientò la sua arte
verso la volgarizzazione e l'esaltazione del popolo.
I Cronici (*)
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La Rete (*)
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Terra, Pane, Pace (*)
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(*) La Falciatrice |
Eseguì molti ritratti per personaggi
quali il Senatore Pirelli e uomini noti della sua città,
di attrici quali Dina Galli, Emma Grammatica, Isa Miranda
e molte altre, della cantante Tina Rontani, dell'attore Musco,
di personaggi famosi quali D'Annunzio, Robert de Montesquieu,
del poeta Costanzi, di molti legionari fiumani e di signore
della buona società genovese.
Molte famiglie le commissionavano
ritratti dei loro figli e non c'è a Genova famiglia
nota che non abbia i ritratti della Zandrino che li rappresentano
bambini, vicini ai loro fratelli e sorelle, con i loro animali
o giocattoli preferiti.
Cartolina con il ritratto di Dina Galli |
Adelina Zandrino aveva costretto il Senatore Pirelli ad indossare
il tight. I figli del senatore sostarono perplessi davanti
all'opera: "Assurdo! Aborriva gli abiti di società!".
cosa grave, tutto da rifare, dalla cravatta bianca alle scarpe
di vernice, salvo il viso e le mani.
Ma la Zandrino pronta e gaia: "Un grigio fantasia?".
si chiuse un'ora con il Senatore e la sua tavolozza "Et
voilà!". Il Pirelli, in un" tout
de meme" da passeggio e cravatta in armonia
(Dal libro dedicato ai Benefattori dell'Ospedale).
La Zandrino realizzò molti lavori in ceramica e alcuni
suoi pezzi di epoca Liberty parteciparono, nel 2002, a Ferrara
alla Mostra "Dal merletto alla motocicletta", alla
quale avevano aderito artigiane, artiste e designer dell'Italia
del '900.
Nel 1938 all'Esposizione Universale di Parigi ebbe il premio
medaglia d'oro per le sue crete.
Numerose opere d'arte sacra sono conservate in varie chiese:
un trittico alla Madonna del Monte, una via Crucis e il fonte
battesimale con bronzo di San Giovanni, Abbazia di San Girolamo
di Quarto, un Cristo nella Parrocchiale di Nervi, una Madonna
con tavolette in creta a bassorilievo in circonvallazione
a Monte, due tavole a Poggio a Caiano.
Molte sue opere sono in Musei e in collezioni private a Milano,
Genova, Roma, Parigi, Helsinki...
Tenne numerose conferenze su temi artistici o su ricordi
della sua vita e partecipò ad esecuzioni musicali realizzando
dal vivo disegni e schizzi.
Morì nel 1994.
L'artista al compimento dei 100 anni (*)
Disse di sè: "Tengo per la
coda l'altro secolo, sono nata con la matita in mano. Me l'ha
messa mio padre che era redattore e critico d'arte. Ma sin
da piccola non mi piaceva ritrarre dal vero, ma amavo dipingere
fate con il cappello a cono e giganti".
"Non ho mai frequentato nè
accademie nè botteghe... In tutto ho avuto una sola
lezione di pochi minuti, all'età di cinque anni da
parte del pittore F. Maragliano che mi ha insegnato a fare
la punta alla matita. Tutto qui" (Da un'intervista
concessa a F.. Ballero per Arte Stampa).
Già in età avanzata, confessava:
" Io vivo da giovane, non da vecchia e mi danno fastidio
quelli che si meravigliano ch'io lavori ancora... è
come se mi dicessero: Ma lei pensa ancora? Lavorare per me
è il solo riposo. Può sembrare un paradosso
ma non lo è. Lo spirito l'hanno dimostrato grandi artisti
come Picasso e Chaplin, non va mai in pensione". (Da
un'intervista concessa a Franca Bissone per la "Gazzetta
di Genova").
MOSTRE PERSONALI
La collana (*)
|
Le Bagnanti (*)
|
1913 |
- Rapallo, I Mostra Personale - Mostra Internazionale
Femminile a Torino |
1914 |
- Parigi, Mostra personale |
1930 |
- Milano - Medaglia d'argento alla Mostra Nazionale
Femminile d'Arte |
1932-39 |
- Partecipa a tutte le Sindacali che si tengono a
Genova e provincia |
1932 |
- Genova, Mostra personale al Circolo della Stampa,
pz. san Matteo |
1933 |
- Firenze, Mostra Nazionale interregionale
- Amsterdam, Mostra allo Stadelijk Museum
- Bruxelles, Mostra al Palais des Beaux Arts
- Parigi, Esposizione Italiana du Beau Livre, de l'illustration
et de l'affiche illustrée. |
1934 |
- Per l'Ospedale di Milano eseguì il ritratto
del Senatore Pirelli |
1935 |
- Genova, Museo sant'Agostino. Ottiene il I Premio
alla Mostra Nazionale "Sogni di madre" |
1936 |
- Monza, partecipa alla Mostra del Ritratto femminile
- Amsterdam, Mostra Internazionale Femminile
- Firenze, Mostra Nazionale Interregionale
- Milano, Medaglia d'argento alla VI Triennale internazionale
di terrecotte
- Milano, VI Triennale Internazionale di arti decorative
- Genova, partecipa alla sindacale e riceve il premio
del partito nazionale fascista con Uil - quadro delle
"Opere Assistenziali"
- Venezia, XX Biennale, partecipa con due opere |
Il Refettorio delle Madri (*)
|
1937 |
- Parigi, Musèe de Jeu de Paume. Espongono
le donne artiste d'europa. Le opere esposte dalla Zandrino vengono acquistate
dal Museo
- Milano, Galleria Gianferrari, I Mostra Italiana del
Monotipo
- Genova, VIII Sindacale, premio del Comune di Genova
con l'opera "Il Refettorio delle Madri"
- Finlandia ed Estonia, Mostra di artiste italiane.
Un'opera della Zandrino resta in un Museo finlandese
- Parigi, Esposizione universale, medaglia d'oro per
terrecotte e litoceramiche
- Helsinki, Mostra Italiana, le opere esposte dall'artista
sono state acquistate dal Museo |
|
1938 |
- Milano, Galleria Gianferrari, Mostra personale
sul tema della Maternità
Tutti i giornali italiani parlano del successo eccezionale
di questa mostra
- Genova, IX Sindacale, Premio del duce per il quadro
"Il primo bacio materno" |
1939 |
- Firenze, concorso Ussi
- Londra, Galleria Pall Mall
- Vince il Premio Cremona. Il premio consiste nella
somma di diecimila lire |
1940 |
- New York, Riverside Museum, Mostra collettiva
- Venezia, partecipa alla XXII Esposizione Biennale
d'arte
- Milano, Galleria Gianferrari, Mostra collettiva |
1942 |
- Venezia, partecipa alla XXIII Esposizione Biennale
d'Arte |
1943 |
- Genova, Salone di Esposizione Romano,
pz. Colombo. Mostra Collettiva alla quale parteciparono:
Marussing (postuma) , Alfieri, Picollo, Vedova e Verzetti |
1944 |
- Milano, Galleria Ars Italica di Ranzini, via Brera,
Mostra personale |
1946 |
Si iscrive al Sindacato CGL per le Belle Arti di
cui era segretario il pittore Navone.
- Milano, Galleria Ars Italica di Ranzini, Mostra personale |
1948 |
- Genova, Galleria Rotta, partecipa alla III Mostra
Nazionale d'arte
- Buenos Aires - Galleria Larco, Mostra personale
- Cordoba, Mostra di pittori e scultori liguri contemporanei
- Milano, Galleria Gianferrari, Mostra personale
- Mendoza, Mostra collettiva
- Genova, Galleria Rotta, partecipa alla IV Mostra Regionale
d'arte |
1949 |
- Genova, Galleria Deferrari, Mostra personale
-
Milano, Galleria Ars Italica, di Ranzini, mostra personale |
1950 |
- Roma Esposizione Internazionale di arte sacra
- Genova, Galleria Rotta, V Mostra Regionale d'arte
- Suzzara, Mostra collettiva |
1951 |
- San Paolo, Brasile, partecipa alla Collettiva d'Arte
Sacra Italiana |
1952 |
Bolzano, partecipa con tre opere al Premio Internazionale
per pittrici e vince |
(*) Terza Classe
|
L'esodo (*) |
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N.B.
Come accennato nella pagina riguardante l'illustratore Fausto Zandrino, in precedenza avevo commesso l'errore di accomunare la produzione sua - composta per lo più di bellissime immagini di bambini, Madonne, angioletti paffutelli relative a cartoline e a serie di immaginette stampate dalle Case Editrici Ar e Fratelli Bonella - e quella della pittrice Adelina Zandrino che, come potete vedere, ha un ben più alto grado di qualità e di importanza.
Consiglio vivamente tutti i siti che da me hanno attinto informazioni sulla pittrice Adelina Zandrino- molti dei quali anche non italiani - di voler rettificare quanto scritto in precedenza.
Le foto personali della pittrice mi sono state gentilmente concesse dal figlio, così come pure tutte quelle contraddistinte da un asterisco
Per altre notizie ed immagini su Adelina Zandrino
vedere in Religiosità:
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