L’A.I.C.I.S. - Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre, in collaborazione con la Comunità del Convento di Santa Maria sopra Minerva, ha realizzato, a Roma, dal 28 maggio al 3 Luglio 2016 la
MOSTRA DI SANTINI ALLA MINERVA PER CELEBRARE
GLI 800 ANNI DI FONDAZIONE DELL'ORDINE DOMENICANO
Il 3 luglio 2016 si è chiusa la mostra sociale AICIS inaugurata lo scorso 28 maggio a Roma, nel Convento di Santa Maria sopra Minerva sul tema:
Giubileo Domenicano 1216/2016 - Laudare, Benedicere, Praedicare - Ottocento anni di storia dell’Ordine dei Predicatori”.
La mostra cha avuto grande successo per la particolarità dell’avvenimento e per la grande varietà dei santini esposti, ha sottolineato l’VIII Centenario di fondazione dell’Ordine Domenicano.
I soci A.I.C.I.S., dal Piemonte alla Sicilia, hanno inviato molte interessanti immaginette sacre della propria collezione e tale partecipazione ha consentito all' Ass.ne. di presentare una mostra di alto livello. |
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ORDINE DEI PREDICATORI O DOMENICANI
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FOTO DI RENZO MANFE'
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Porticato |
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Accesso alla Sala del convento di Santa Maria sopra Minerva dove si è svolta la mostra |
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INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
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CONFERENZA
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IL PRESIDENTE DELL'A.I.C.I.S., GIANCARLO GUALTIERI
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PADRE RICCARDO LUFRANI
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VISITA ALLA MOSTRA
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PANORAMICA
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PANNELLI DELLA MOSTRA
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SAN DOMENICO
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Domenico nasce nel 1770 a Caleruega in Spagna, nella comunità autonoma di Castiglia e Leon, figlio di Felice di Guzman e di Giovanna d'Aza.
Viene battezzato con il nome di San Domingo de Silos, patrono dell'Abbazia benedettina del suo paese.
Dai 14 ai 24 anni studia a Palencia Arti liberali e Teologia.
Un giorno vende tutto, anche le sue preziose pergamene, per dar da mangiare ai poveri, dicendo:
"Come posso studiare su pelli morte, mentre tanti miei fratelli muoiono di fame?"
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Terminati gli studi, segue la sua vocazione ed entra tra i Canonici regolari della Cattedrale di Osma.
Consacrato sacerdote, viene nominato Sottopriore dal Vescovo Diego D'Acebo e va con lui nella Francia meridionale dov'era diffusa l'eresia dei Catari.
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Dal 1205 al 1216 è missionario in Linguadoca, in Francia, proprio nel paese dei Catari, dove si dedicherà alla conversione degli eretici. Qui, nel 1206, con un piccolo gruppo di dame convertite, fonda il celebre Monastero "Santa Maria di Prouille" che divenne il centro del suo apostolato.
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Domenico, a Roma, nell'ottobre 2015, per accompagnare il Vescovo Folchetto, avanzò la proposta a Papa Innocenzo III di un nuovo Ordine monastico dedicato alla predicazione. Seguendo il consiglio del Papa, con i suoi sedici seguaci, scelse la Regola di Sant'Agostino.
Il 22 dicembre 2016, Papa Onorio III, con la Bolla "Religiosam Vitam", approvò la comunità di Domenico come Compagnia di Canonici regolari e il 21 gennaio 2017, con una seconda Bolla, approvò la fraternità come Ordine Religioso, detto dei Frati Predicatori.
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I domenicani si diffusero rapidamente in tutta Europa. Bologna e Parigi, sedi universitarie, divennero le comunità più influenti dell'Ordine.
Domenico assunse personalmente la guida del Convento di Bologna e inviò come superiore a Parigi Reginaldo d'Orleans.
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17 maggio 1220 - I Capitolo Generale O.P., Bologna. Emanò leggi su Predicazione, Studio, Povertà, Organizzazione dei conventi, Legislazione.
30 Maggio 1221, Bologna - II Capitolo Generale. Decretò la divisione dell'Ordine in Province.
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L'abbraccio di Domenico con Francesco
Nel 1205, in occasione di un viaggio a Roma, Domenico incontra e abbraccia San Francesco, che aveva avuto in visione la notte prima, la Vergine che stava placando Suo Figlio intenzionato a castigare il mondo.
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I cani del Signore - Domini Canes
Secondo la tradizione, un cane con una fiaccola in bocca sarebbe stato visto in sogno da Giovanna di Aza, madre del Santo, come una profezia riguardante suo figlio, che avrebbe infiammato il mondo con la sua parola.
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Una stella sulla fronte
Nel giorno del Battesimo, sua madre vide risplendere sulla fronte di Domenico, una fulgida stella, simbolo di orientamento, il saper indirizzare la popria vita verso Cristo "Lumen Ecclesiae - Luce della Chiesa"
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Nel Libro della Carità
"Uno scolaro, udendo le prediche di San Domenico, gli chiese su quale libro avesse così intensamente studiato. il Santo rispose. "Figliolo, nel libro della Carità, più che in nessun altro libro ho studiato questo.
Questo libro insegna ogni cosa".
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Sfinito dal grande lavoro apostolico e a causa delle molte penitenze, San Domenico morì il 6 agosto 1221, nel suo amatissimo Convento di Bologna, circondato dai suoi frati che esortava: "ad avere carità, a custodire l'umiltà e a possedere una volontaria povertà".
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La tomba di San Domenico a Bologna
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Soriano Calabro - 15 Settembre del 1530
Quella notte, a Frate Lorenzo da Grotteria, apparvero la vergine Santissima, S. Caterina d'Alessandria e Santa Maria Maddalena che gli consegnarono una tela con l'immagine divina di San Domenico di Guzman. |
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ALTRI SANTI DOMENICANI
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SANT'ALBERTO MAGNO, DOTTORE DELLA CHIESA
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Alberto Magno o Alberto di Colonia (Lauingen, 1206 - Colonia, 15 Novembre 1280), detto "Doctor Universalis".
Vescovo e Dottore della Chiesa, viene ricordato il 15 novembre.
Nato in Germania, studiò in Italia, a Padova e, divenuto domenicano, fu inviato a Colonia per la sua formazione religiosa e per studiare Teologia.
Infine, fu a Parigi dove tenne cattedra di Teologia per 3 anni, durante i quali ebbe come allievo San Tommaso D'Aquino. |
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SAN TOMMASO D'AQUINO, DOTTORE DELLA CHIESA
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Tommaso dei Conti D'Aquino, nato a roccasecca nel 1225, a soli 5 anni fu inviato come Oblato nell'Abbazia di MonteCassino. A 15 anni si iscrisse all'Università degli Studi di Napoli, dove conobbe i Domenicani, nel cui Ordine entrò nell'aprile del 1244.
Studiò a Parigi e poi a Colonia e fu allievo di Alberto Magno che prese le sue difese quando i compagni lo chiamavano "Il bue muto", dicendo: "Ah, voi lo chiamate il bue muto. Io vi dico: Quando questo bue muto muggirà, i suoi muggiti si sentiranno da una parte all'altra della terra".
Dal 1252 al 1272 fu impegnato tra Parigi e Roma nell'inegnamento e negli scritti teologici. Nel 1273, a Roma, dopo aver ascoltato la Messa nella Cappella di San Nicola, non scrisse e non dettò più nulla, sbarazzandosi persino degli strumenti per scrivere.
Scrisse l'Ufficio del Corpus Domini, su richiesta di Papa Urbano VIII.
Agli inizi del 1274 Tommaso si mise in viaggio per partecipare al Concilio indetto da Papa Gregorio X che l'aveva convocato a Lione, ma si ammalò e dovette fermarsi all'Abbazia di Fossanova, dove spirò il 7 marzo 1274.
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SAN VINCENZO FERRERI o FERRER |
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Nacque a Valencia nel 1350.
Ancora giovanissimo, entrò nell'Ordine domenicano e, terminati gli studi, insegnò Teologia a Valencia.
Vincenzo si impegnò molto per comporre lo Scisma d'Occidente avvenuto nel 1378.
Nel 1394 fu nominato Penitenziere Apostolico da Papa Benedetto XIII.
Lasciata la corte pontificia divenne predicatore e si autodefiniva "L'Angelo dell'Apocalisse".
Morì il 4 aprile 1419 a Vannes, in Bretagna, dove sono ancora visibili le sue spoglie.
Fu canonizzato da Papa Callisto III nel 1455, nella chiesa Domenicana di Santa Maria sopra Minerva a Roma.
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Breve di San Vincenzo Ferreri contro la febbre ed altre infermità
"Sopra i malati le mani si imporranno e bene avranno.
Gesù, figlio di Maria, salute del mondo e Signore,
che ti portò alla fede cattolica,
e in quella ti conserva e ti fà beato,
per i meriti della Beata Vergine Maria
e del Beato Padre nostro Domenico,
del Beato confessore Vincenzo e di tutti i Santi,
sei degno di risanare da questa malattia
nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Amen |
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PIETRO DA VERONA O PIETRO MARTIRE
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Nato nel 1205, morì nel 1252.
Pietro Rosini compì i suoi studi universitari a Bologna ed entrò a far parte dell'Ordine dei Predicatori quand'ancora era vivente San Domenico.
E' ricordato per aver combattutto tenacemente le eresie, soprattutto quella Catara.
Nel 1252 venne assassinato con una roncola, da alcuni sicari nella foresta di Seveso, mentre a piedi si recava da Como a Milano.
Le agiografie ricordano che intinse un dito nel proprio sangue per scrivere su una pietra la parola "Credo", cadendo poi morto.
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SANT'ANTONINO PIEROZZI
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Antonino Pierozzi, 1389 - Montughi, 2 Maggio 1458.
Figlio del notaio Ser Niccolò Pierozzi, diventò Domenicano a 15 anni e, ordinato sacerdote, fu Priore a Fiesole, Cortona, Roma, Napoli, ricoprendo, nel frattempo, la carica di Vicario Generale dei Frati Riformati.
Divenne Arcivescovo di Firenze, prodigandosi durante la peste e riattivando alcune istituzioni caritative "Lo spedale degli innocenti" per orfani e trovatelli, "La Compagnia dei buonomini di San Martino" per i poveri e comunque per benestanti i caduti in disgrazia e la "Compagnia per l'assistenza ai sacerdoti anziani". |
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SAN LUIGI-LUDOVICO BERTRANDO
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Nacque a Valencia l'1-1-1526 e vi morì nel 1581. Religioso e missionario domenicano, canonizzato da Papa Clemente X nel 1671.
Nel 1544 si fece domenicano nel Convento di San Domingo della sua città e diventò sacerdote nel 1547. L'anno seguente venne assegnsato al convento di Llombai e diventò Maestro dei novizi.
Nel 1562 partì missionario verso la Colombia e miracoli frequenti favorirono la conversione di molti nativi. Denunciò amche i soprusi del governatori spagnoli ed uno di essi volendo attentare alla sua vita gli puntò contro un archibugio che diventò, però, tra le sue mani un croficisso.
Spesso viene raffigurato con l'abito domenicano mentre benedice una coppa da cui esce un serpente.
Si narra, infatti, che avrebbero tentato di avvelenarlo, ma uscì indenne anche da questo tentativo.
Papa Alessandro VIII lo ha nominato Patrono della Colombia.
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SAN MARTINO DI PORRES O MARTIN DE LA CARITE'
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Nacque a Lima nel 1579 da un nobile peruviano e da una ex schiava di origine africana.
Da giovane cominciò a lavorare come garzone presso un barbiere, apprese nozioni di chirurgia e divenne un bravo infermiere. Entrò nell'Ordine Domenicano e viene ricordato liturgicamente il 3 novembre.
In Perù, Martino offrì un esempio di una vita tutta dedita agli altri, mettendo a frutto i molti doni spirituali di grazia e santità, dalla bilocazione alla profezia, alla carità e alle scienze infuse. Era devotissimo all'Eucaristia.
Si recarono da lui anche il Vicerè del Perù e l'Arcivescovo di Lima, trovandolo per lo più circondato da poveri ed ammalati. Quando a Lima arriva la peste curò da solo i suoi 60 confratelli.
E' per tutti l'uomo dei miracoli: fondò a Lima un collegio per istruire i bambini poveri, il primo del nuovo mondo, curò e guarì anche l'Arcivescovo del Messico.
Martino morì a Lima il 3 novembre 1639. E' stato canonizzato da Papa Giovanni XXIII nel 1962 e nel 1966 Papa Paolo VI lo proclamò patrono dei barbieri e dei parrucchieri.
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SANTA CATERINA DA SIENA, DOTTORE DELLA CHIESA
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Religiosa, Dottore della Chiesa, Siena, 25 Marzo 1347 - Roma, 29 aprile 1380. Patrona di Siena e d'Italia, compatrona d'Europa.
Nasce nel rione senese di Fontebranda, della Contrada dell'Oca, figlia del tintore di panni Jacopo Benincasa e di Lapa Piacenti.
Assieme a lei nacque una sorella gemella, che venne battezzata col nome di Giovanna, che morì dopo poco.
1353. Caterina ha la visione di Cristo Pontefice e si vota a Lui per sempre. il padre ostacola questa vocazione ma si ricrede il giorno che la vede pregare intensamente, mentre una colomba le aleggia sul capo.
Allora decide di lasciarle seguire la sua vocazione.
1363. Riceve l'abito delle Mantellate del Terz'Ordine domenicano.
Nella sua semplice cameretta vive in preghiera e penitenza per alcuni anni.
Muore nel 1380 e viene sepolta a Roma, nel cimitero di Santa Maria sopra Minerva.
Viene proclamata Santa da Pio II nel 1461.
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SANTA ROSA
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Rosa di Santa Maria (Isabel Flores de Oliva), nacque a Lima nel 1586 e là morì nel 1617.
Religiosa peruviana del Terz'Ordine Domenicano, venne canonizzata nel 1671 da Papa Clemente X.
Nacque da una nobile famiglia spagnola, decima di 13 figli. Venne battezzata col nome Isabella. A tre mesi dalla nascita la sua culla fu circondata da rose e quando fu cresimata prese il nome di Rosa.
Fin da piccola aspirò alla vita religiosa e a 20 anni vestì l'abito del Terz'Ordine domenicano. Dal 1609 si ritirò in un'angusta cella posta nel giardino della sua casa, per meglio pregare in unione con il Signore.
La sua vita ascetica era costellata di visioni e grazie, ma anche da vessazioni diaboliche. Nel 1614 si trasferì nella casa della nobile Maria de Ezategui dove morì, 3 anni dopo, all'età di 31 anni, consumata dalle penitenze.
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SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA
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Santa Caterina d'Alessandria d'Egitto (287 - 305), ricordata liturgicamente il 25 novembre, è una delle Protettrici dell'Ordine domenicano
Viene rappresentata con una corona in testa, una spada, l'arma che le tolse la vita, la palma del martirio, la ruota dentata strumento della sua tortura, un libro che ricorda la sua sapienza e la sua funzione di protettrice degli studi, insegnanti ed Ordini religiosi come i Domenicani.
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SANTA MARIA MADDALENA
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Santa Maria Maddalena (I sec.), ricordata liturgicamente il 22 luglio è la Protettrice dell'Ordine Domenicano. |
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PAPI
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Il primo Papa dell'Ordine fu Innocenzo V, 185 ° Pontefice, beatificato da Leone XIII nel 1898.
Benedetto Xi, 104° Papa, Beatificato da Clemente XII nel 1736.
San Pio V, 225° Papa, canonizzato da Clemente XI nel 1712
Benedetto XIII, 245° Pontefice di cui Papa Benedetto XVI ha aperto il processo di beatificazione nel 2012.
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BEATI/E - SERVI/E SERVE DI DIO
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Molti i Beati e Beate, Servi e Serve di Dio che sono fioriti nell'ampia serra dei Domenicani, qui non compare che una piccolissima schiera.
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CURIOSITA' VARIE
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L'Ordine dei Frati Predicatori (Ordo Fatrum Praedicatorum) è un Istituto religioso maschile di diritto pontificio. I frati di questo Ordine mendicante, detti comunemente Domenicani, pospongono al loro nome la sigla O.P.
L'Ordine sorse ad opera di Domenico di Guzman nel XIII secolo, per contrastare gli eretici Catari che si stavano diffondendo in Europa, con la predicazione e l'esempio di una severa ascesi personale, vivendo in povertà e mendicità.
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LO STEMMA
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In origine l'Ordine non aveva nessuno stemma, ma poi in Spagna si iniziò ad utilizzare uno scudo cappato di bianco e di nero e in seguito venne adottata come simbolo una croce gigliata decorata a bande bicrome (bianche e nere) alternate.
Attorno al XVI sec. vennero realizzate diverse varianti di questi stemmi con l'aggiunta di altri simboli (cani con la torcia, palma, giglio, corona) ma le due tipologie (stemma cappato, stemma crociato) rimasero ufficiosamente in uso fino al XX sec. e nel 1961, nel Capitolo Generaledi Bolohna venne deciso di adottare ufficialmente lo stemma cappato. Nel 1965, nel Capitolo generale di Bogotà, si concesse la facoltà di utilizzarli entrambi.
Agli scudi solitamente viene affiancato un cartiglio con i motti "Veritas" o "Laudare, benedicere, predicare", utilizzato per la prima volta nel Capitolo Generale di Roma del 1656.
La croce domenicana è un particolare tipo di croce a fiordaliso di colore bianco (segno di purezza e castità) e di colore nero (segno di rinuncia e di penitenza).
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L'ABITO
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L'abito del fondatore era quello dei Canonici del Capitolo di Osma, costituito da una tonaca bianca con cappa e cappuccio appuntito nero, come anche la particolare tonsura "ad aureola" di Domenico.
Nel 121\6 anche i frati che lo seguivano adottarono lo stesso abito e la stessa tonsura.
L'abito era completato da una particolare cintura stretta in vita alla quale i frati portavano appesi alcuni oggetti di uso quotidiano e la corona del rosario.
In seguito, all'abito venne aggiunto uno scapolare bianco, arricchito dai pontefici da varie indulgenze, che divenne anche segno distintivo dei terziari secolari domenicani. Ai piedi portavano calzature chiuse.
L'adozione di tale abito risale per tradizione a un evento miracoloso.
Esso sarebbe stato mostrato al Beato Reginaldo d'Orleans dalla Vergine, apparsagli per guarirlo a seguito delle preghiere di Domenico.
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L'ORDINE FEMMINILE
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Le Monache domenicane (Moniales O.P.) sono religiose di voti solenni e formano il 2° Ordine dei domenicani. Come i religiosi del ramo maschile, le monache pospongono al loro nome la sigla O.P.
La prima comunità di monache domenicane venne fondata in Provenza, a Notre Dame de Prouille, nel 1207 e di esse facevano parte per lo più le convertite dall'eresia dei Catari.
Il fondatore diede loro il compito di vivere una vita contemplativa all'interno di un monastero. Le monache vennero associate alla "Santa Predicazione", con lo specifico compito di pregare per i fratelli.
Nel 1208, Domenico fece arrivare a Roma da Prouille un gruppo di 8 religiose che insediò nel monastero presso la chiesa di San Sisto dove si stabilirono le leggi che dovevano regolare tutti i monasteri.dell'Ordine.
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IL ROSARIO
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In origine i religiosi dei monasteri recitavano i 150 Salmi di Davide, poi un monaco irlandese suggerì di recitare al loro posto 150 Pater noster e per contarli si usavano delle cordicelle con 50 o 150 nodi.
La parola Rosario deriva da un'usanza medievale che consisteva nel mettere una corona di rose sulle statue della Vergine, simbolo delle profumate preghiere a Maria, così nacque l'idea di utilizzare una collana di grani, la corona per guidare la meditazione.
L'Ave Maria, nata nel VII sec., ma già contenuta nei Vangeli per la prima parte, si affermò in tutto il mondo cristiano attorno all'anno 1000. il movimento circolare che si fa "sgranando" il Rosario, simboleggia il percorso spirituale che il cristiano fa verso Dio.
La devozione al Rosario fu resa popolare da San Domenico, il quale, secondo tradizione, ricevette nel 1214 il Rosario dalle mani stesse della Vergine Maria, nella prima di una serie di apparizioni, come mezzo per la conversione dei non credenti e dei peccatori.
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COLLEZIONE PATRIZIA FONTANA ROCA
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L’Ordine dei Predicatori nacque per opera del sacerdote spagnolo Domenico Guzman per sopperire ai gravi effetti dell'eresia sostenuta dai Catari o Albigesi che si era diffusa a macchia d'olio in Francia, precisamente nei territori della Languedoc, che aveva causato l'allontanamento dalla Chiesa cattolica di moltissimi fedeli, stante anche il degrado dei sacerdoti e del clero in generale, invischiati in sempre più sordidi fatti e lontani dalle pratiche ma soprattutto dalla predicazione. |
Scoprì poi, durante un suo viaggio verso la Prussia, accompagnato dal Vescovo Diego di Osma, che intere popolazioni non erano ancora state battezzate.
Tutto ciò fece nascere in Domenico il desiderio di formare in modo degno dei predicatori che avrebbero poi diffuso il Verbo di Dio, in maniera degna e soprattutto in linea con il Vangelo.
Fino a quel momento solo i Vescovi potevano predicare.
Attorno a lui cominciarono a riunirsi dei frati che egli spedì in centri universitari rinomati in quell'epoca, quali Parigi e Bologna per indottrinarsi, per fondare conventi e fare proselitismo.
Nel 1216, Papa Onorio II diede la sua approvazione alla nascita del nuovo Ordine, (Ordo fratrum praedicatorum), che racchiudeva varie realtà: le monache
di clausura dedite soprattutto alla vita contemplativa, i Frati
predicatori o “Domenicani” e
da laici e sacerdoti secolari riuniti in Fraternite.
San Domenico consigliava ai suoi proseliti di Vivere, Ascoltare, Studiare, Contemplare, Celebrare, Predicare.
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San Domenico di Guzman
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San Pietro Martire
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San Tommaso d'Aquino
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Seguaci di San Domenico furono illustri Santi, a cominciare da San Pietro Martire, proseguendo con Sant'Alberto Magno, San Tommaso D'Aquino (Dottore della Chiesa), San Vincenzo Ferrer e tanti altri, senza contare gli innumerevoli martiri morti in tutto il mondo per propagare e difendere la Fede cristiana.
Ma il ramo femminile dell'Ordine fu il primo a svilupparsi e la sua punta di diamante, la Santa Domenicana per antonomasia, è Santa Caterina da Siena, anch'essa Dottore della Chiesa.
San Domenico fondò personalmente vari monasteri, il primo in Francia, poi a Roma, presso la chiesa di San Sisto, in cui secondo i dettami del Papa creò una comunità che viveva in clausura ed in silenzio.
Ai domenicani va il merito di aver dato vita ad un Ordine ricco di spiritualità, di mistica, di cultura e di conoscenza, messi al servizio e a difesa della chiesa.
E ad essi è attribuita la
pia pratica del Rosario e solitamente la Madonna del Rosario è ritratta, in quadri ed immaginette, con il Rosario e ai piedi i due Santi i domenicani: San Domenico e Santa Caterina.
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SAN DOMENICO
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SAN TOMMASO D'AQUINO, DOTTORE DELLA CHIESA
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SANT'ALBERTO MAGNO, DOTTORE DELLA CHIESA
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SANTA CATERINA DA SIENA
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SANTA CATERINA, ASSIEME A SAN FRANCESCO E' COMPATRONA D'iTALIA
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SANTA ROSA DA LIMA
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SANTA MARGHERITA D'UNGHERIA
Trau, 1242 - Isola delle Lepri, 1271 - Viene ricordata il 18 gennaio e fu canonizzata da Papa Pio XII nel 1943.
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SANT'AGNESE SEGNI DI MONTEPULCIANO
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Gracciano, 1268 - Montepulciano, 1317. Canonizzata da Benedetto XIII nel 1725.
E' ricordata liturgicamente il 20 aprile.
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ALTRI SANTI
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S. Martino di Porres
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PAPA SAN PIO V
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BEATI/E, SERVI E SERVE DI DIO
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BEATA OSANNA ANDREASI
Nata a Carbonarola nel 1446, morì a Mantova nel 1505, viene ricordata il 18 giugno.
Venne proclamata Beata da Innocenzo XII nel 1694.
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BEATO BARTOLO LONGO
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Apostolo del Rosario, viene chiamato per aver diffuso la pia pratica del rosario. fondatore e benefattore del santuario della B. Vergine di Pompei. e' stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II nel 1980. |
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BEATA IMELDA LAMBERTINI
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Maria Maddalena Lambertini, nacque a Bologna nel 1320 e vi morì il 12 maggio 1333.
Viene ricordata il 12 maggio. Proclamata beata da Leone XII.
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BEATO PIER GIORGIO FRASSATI
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SERVO DI DIO BENEDETTO XIII
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- Per saperne di più sulle collezioni di ORIETTA PALMUCCI, che è stata socia A.I.C.I.S. per molti anni, vedere su Cartantica:
Le foto delle mostre sono di Renzo Manfè, Vice Presidente dell'A.I.C.I.S., a volte coadiuvato da Antonino Cottone e di Patrizia di Cartantica.
- Altre foto di Renzo Manfè ed Antonino Cottone si possono trovare, sotto la voce: Papi in:
Sotto la voce: Papi:
Sotto Collaboratori, Renzo Manfè:
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