|
[4]Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: " Prendi il largo e calate le reti per la pesca". [5]Simone rispose: " Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". [6]E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. [7]Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. [8]Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: " Signore, allontanati da me che sono un peccatore". [9]Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; [10]così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: " Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini". [11]Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
******
[14.13] Udito ciò, Gesù partì
di là su una barca e si ritirò in disparte
in un luogo deserto. Ma la folla, saputolo, lo seguì
a piedi dalle città. [14.14] Egli, sceso dalla barca,
vide una grande folla e sentì compassione per loro
e guarì i loro malati. [14.15] Sul far della sera,
gli si accostarono i discepoli e gli dissero: " Il
luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda
la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da
mangiare". [14.16] Ma Gesù rispose: " Non
occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare".
[14.17] Gli risposero: " Non abbiamo che cinque pani
e due pesci!". [14.18] Ed egli disse: " Portatemeli
qua". [14.19] E dopo aver ordinato alla folla di sedersi
sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli
occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò
i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono
alla folla. [14.20] Tutti mangiarono e furono saziati; e
portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati. [14.21]
Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini,
senza contare le donne e i bambini.
[30]Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli
riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. [31]Ed
egli disse loro: " Venite in disparte, in un luogo
solitario, e riposatevi un pò".
Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano
più neanche il tempo di mangiare. [32]Allora partirono
sulla barca verso un luogo solitario, in disparte.[33]Molti
però li videro partire e capirono, e da tutte le
città cominciarono ad accorrere là a piedi
e li precedettero.
[34] Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro,
perché erano come pecore senza pastore, e si mise
a insegnare loro molte cose. [35] Essendosi ormai fatto
tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: " Questo
luogo è solitario ed è ormai tardi; [36] congedali
perciò, in modo che, andando per le campagne e i
villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare". [37]
Ma egli rispose: " Voi stessi date loro da mangiare".
Gli dissero: " Dobbiamo andar noi a comprare duecento
denari di pane e dare loro da mangiare?". [38] Ma
egli replicò loro: " Quanti pani avete? Andate
a vedere". E accertatisi, riferirono: " Cinque
pani e due pesci". [39] Allora ordinò loro
di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull'erba verde.
[40] E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di
cinquanta. [41] Presi i cinque pani e i due pesci, levò
gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò
i pani e li dava ai discepoli perché li distribuissero;
e divise i due pesci fra tutti. [42] Tutti mangiarono e
si sfamarono, [43] e portarono via dodici ceste piene di
pezzi di pane e anche dei pesci. [44] Quelli che avevano
mangiato i pani erano cinquemila uomini.
[45] Ordinò poi ai discepoli di salire sulla barca
e precederlo sull'altra riva, verso Betsàida, mentre
[10]Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono
a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li
prese con sé e si ritirò verso una città
chiamata Betsàida. [11]Ma le folle lo seppero e lo
seguirono.
Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e
a guarire quanti avevan bisogno di cure.
[12]Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono
dicendo: " Congeda la folla, perché vada nei
villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar
cibo, poiché qui siamo in una zona deserta".
[13]Gesù disse loro: " Dategli voi stessi da
mangiare".
Ma essi risposero: " Non abbiamo che cinque pani e
due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri
per tutta questa gente". [14]C'erano infatti circa
cinquemila uomini.
Egli disse ai discepoli: " Fateli sedere per gruppi
di cinquanta".
[15]Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti.
[16]Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati
gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li
diede ai discepoli perché li distribuissero alla
folla.
[17]Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate
furono portate via dodici ceste.
[1]Dopo questi fatti, Gesù andò
all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade,
[2]e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva
sugli infermi. [3]Gesù salì sulla montagna
e là si pose a sedere con i suoi discepoli. [4]Era
vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. [5]Alzati quindi
gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva
da lui e disse a Filippo: " Dove possiamo comprare
il pane perché costoro abbiano da mangiare?".
[6]Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti
sapeva bene quello che stava per fare. [7]Gli rispose Filippo:
" Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure
perché ognuno possa riceverne un pezzo". [8]Gli
disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon
Pietro: [9]" C'è qui un ragazzo che ha cinque
pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per
tanta gente?". [10]Rispose Gesù: " Fateli
sedere". C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero
dunque ed erano circa cinquemila uomini. [11]Allora Gesù
prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì
a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci,
finché ne vollero. [12]E quando furono saziati, disse
ai discepoli: " Raccogliete i pezzi avanzati, perché
nulla vada perduto". [13]Li raccolsero e riempirono
dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati
a coloro che avevano mangiato.
[14]Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto,
cominciò a dire: " Questi è davvero il
profeta che deve venire nel mondo!". [15]Ma Gesù,
sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re,
si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo.
******
[32]Allora Gesù chiamò a sé i discepoli
e disse: " Sento compassione di questa folla: ormai
da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare.
Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano
lungo la strada".
[33]E i discepoli gli dissero: " Dove potremo noi trovare
in un deserto tanti pani da sfamare una folla così
grande?".
[34]Ma Gesù domandò: " Quanti pani avete?".
Risposero: " Sette, e pochi pesciolini". [35]Dopo
aver ordinato alla folla di sedersi per terra, [36]Gesù
prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò,
li dava ai discepoli, e i discepoli li distribuivano alla
folla.
[37]Tutti mangiarono e furono saziati. Dei pezzi avanzati
portarono via sette sporte piene. [38]Quelli che avevano
mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne
e i bambini. [39]Congedata la folla, Gesù salì
sulla barca e andò nella regione di Magadàn.
[1] In quei giorni, essendoci di nuovo
molta folla che non aveva da mangiare, chiamò a sé
i discepoli e disse loro:
[2] " Sento compassione di questa folla, perché
gia da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare.
[3] Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno
per via; e alcuni di loro vengono di lontano".
[4] Gli risposero i discepoli: " E come si potrebbe
sfamarli di pane qui, in un deserto?". [5] E domandò
loro: " Quanti pani avete?". Gli dissero: " Sette".
[6] Gesù ordinò alla folla di sedersi per
terra. Presi allora quei sette pani, rese grazie, li spezzò
e li diede ai discepoli perché li distribuissero;
ed essi li distribuirono alla folla.
[7] Avevano anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata
la benedizione su di essi, disse di distribuire anche quelli.
[8] Così essi mangiarono e si saziarono; e portarono
via sette sporte di pezzi avanzati. [9] Erano circa quattromila.
E li congedò.
******
[21]Essendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare.
[22]Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi [23]e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva». [24]Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
[25]Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia [26]e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, [27]udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: [28]«Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». [29]E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.
[30]Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?».
[31]I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?». [32]Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. [33]E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. [34]Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male».
[35]Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?».
[36]Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!». [37]E non permise a nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
[38]Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava. [39]Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». [40]Ed essi lo deridevano.
Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina.[41]Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!».
[42]Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. [43]Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare.
******
[4.38] Uscito dalla sinagoga entrò
nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a
una grande febbre e lo pregarono per lei.
[4.39] Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la
febbre la lasciò. Levatasi all'istante, la donna cominciò
a servirli
[8.14] Entrato Gesù nella casa di
Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la
febbre.
[8.15] Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi
essa si alzò e si mise a servirlo.
[29]E, usciti dalla sinagoga, si recarono
subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo
e di Giovanni. [30]La suocera di Simone era a letto con
la febbre e subito gli parlarono di lei.
[31]Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per
mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli.
******
GUARIGIONE DEL FIGLIO DI UN FUNZIONARIO REALE
[46]Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino.
Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafarnao.
[47]Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e lo pregò di scendere a guarire suo figlio poiché stava per morire.
[48]Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete».
[49]Ma il funzionario del re insistette: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia».
[50]Gesù gli risponde: «Và, tuo figlio vive».
Quell'uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù e si mise in cammino.
[51]Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: «Tuo figlio vive!».
[52]S'informò poi a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un'ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato».
[53]Il padre riconobbe che proprio in quell'ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive» e credette lui con tutta la sua famiglia.
[54]Questo fu il secondo miracolo che Gesù fece tornando dalla Giudea in Galilea
******
[1]Ed entrò di nuovo a Cafarnao
dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa [2]e si radunarono
tante persone, da non esserci più posto neanche davanti
alla porta, ed egli annunziava loro la parola.
[3]Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro
persone. [4]Non potendo però portarglielo innanzi,
a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli
si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su
cui giaceva il paralitico. [5]Gesù, vista la loro
fede, disse al paralitico: " Figliolo, ti sono rimessi
i tuoi peccati".
[6]Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in
cuor loro: [7]" Perché costui parla così?
Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio
solo?".[8]Ma Gesù, avendo subito conosciuto
nel suo spirito che così pensavano tra sé,
disse loro: " Perché pensate così nei
vostri cuori? [9]Che cosa è più facile: dire
al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati,
prendi il tuo lettuccio e cammina? [10]Ora, perché
sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra
di rimettere i peccati, [11]ti ordino - disse al paralitico
- alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua".
[12]Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne
andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono
e lodavano Dio dicendo: " Non abbiamo mai visto nulla
di simile!".
1]Salito su una barca, Gesù passò all'altra
riva e giunse nella sua città. [2]Ed ecco, gli portarono
un paralitico steso su un letto.
Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: " Coraggio,
figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati". [3]Allora
alcuni scribi cominciarono a pensare: " Costui bestemmia".
[4]Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: " Perché
mai pensate cose malvagie nel vostro cuore? [5]Che cosa
dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi
i peccati, o dire: Alzati e cammina?
[6]Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha
il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse
allora il paralitico, prendi il tuo letto e và a
casa tua". [7]Ed egli si alzò e andò
a casa sua. [8]A quella vista, la folla fu presa da timore
e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
[17]Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche
farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio
della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza
del Signore gli faceva operare guarigioni. [18]Ed ecco alcuni
uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano
di farlo passare e metterlo davanti a lui.
[19]Non trovando da qual parte introdurlo a causa della
folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole
con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della
stanza. [20]Veduta la loro fede, disse: " Uomo, i tuoi
peccati ti sono rimessi".
[21]Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo:
" Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi
può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?".
[22]Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose:
" Che cosa andate ragionando nei vostri cuori?
[23]Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi
i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina? [24]Ora, perché
sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra
di rimettere i peccati: io ti dico - esclamò rivolto
al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và
a casa tua". [25]Subito egli si alzò davanti
a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò
verso casa glorificando Dio.
[26]Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni
di timore dicevano: " Oggi abbiamo visto cose prodigiose".
******
[11]Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò
la Samaria e la Galilea. [12]Entrando in un villaggio, gli
vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza,
[13]alzarono la voce, dicendo: " Gesù maestro,
abbi pietà di noi!".
[14]Appena li vide, Gesù disse: " Andate a presentarvi
ai sacerdoti". E mentre essi andavano, furono sanati.
[15]Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro
lodando Dio a gran voce; [16]e si gettò ai piedi
di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. [17]Ma
Gesù osservò: " Non sono stati guariti
tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? [18]Non si è
trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori
di questo straniero?". E gli disse: [19]" Alzati
e và; la tua fede ti ha salvato!".
[40]Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio
e gli diceva: " Se vuoi, puoi guarirmi!". [41]Mosso
a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse:
" Lo voglio, guarisci!". [42]Subito la lebbra
scomparve ed egli guarì. [43]E, ammonendolo severamente,
lo rimandò e gli disse: [44]" Guarda di non
dir niente a nessuno, ma và, presentati al sacerdote,
e offri per la tua purificazione quello che Mosè
ha ordinato, a testimonianza per loro". [45]Ma quegli,
allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare
il fatto, al punto che Gesù non poteva più
entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava
fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte.
[1]Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo
seguiva. [2]Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui
dicendo: " Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi".
[3]E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo:
" Lo voglio, sii sanato". E subito la sua lebbra
scomparve. [4]Poi Gesù gli disse: " Guardati
dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote
e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò
serva come testimonianza per loro"
[40]Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: " Se vuoi, puoi guarirmi!". [41]Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: " Lo voglio, guarisci!". [42]Subito la lebbra scomparve ed egli guarì. [43]E, ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse: [44]" Guarda di non dir niente a nessuno, ma và, presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro". [45]Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte.
******
[6]Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare.
Ora c'era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita. [7]Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui.
[8]Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati e mettiti nel mezzo!».
L'uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato.
[9]Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: E' lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?».
[10]E volgendo tutt'intorno lo sguardo su di loro, disse all'uomo: «Stendi la mano!».
Egli lo fece e la mano guarì.
[11]Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
[1]Entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita, [2]e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo.
[3]Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Mettiti nel mezzo!».
[4]Poi domandò loro: «E' lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?».
[5]Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: «Stendi la mano!». La stese e la sua mano fu risanata.
[6]E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
[9]Allontanatosi di là, andò nella loro sinagoga.
[10]Ed ecco, c'era un uomo che aveva una mano inaridita,
ed essi chiesero a Gesù: " E' permesso curare
di sabato?". Dicevano ciò per accusarlo. [11]Ed
egli disse loro: " Chi tra voi, avendo una pecora,
se questa gli cade di sabato in una fossa, non l'afferra
e la tira fuori? [12]Ora, quanto è più prezioso
un uomo di una pecora! Perciò è permesso fare
del bene anche di sabato". [13]E rivolto all'uomo,
gli disse: " Stendi la mano". Egli la stese,
e quella ritornò sana come l'altra. [14]I farisei
però, usciti, tennero consiglio contro di lui per
toglierlo di mezzo.
******
[31]Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. [32]E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano.
[33]E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; [34]guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse:
«Effatà» cioè: «Apriti!».
[35]E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. [36]E comandò loro di non dirlo a nessuno.
Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano [37]e, pieni di stupore, dicevano:
«Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti».
******
[46]E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.
[47]Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». [48]Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
[49]Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!».
[50]Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
[51]Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!». [52]E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato».
E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.
[1]Passando vide un uomo cieco dalla nascita [2]e i suoi
discepoli lo interrogarono: " Rabbì, chi ha
peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse
cieco?". [3]Rispose Gesù: " Né
lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così
perché si manifestassero in lui le opere di Dio.
[4]Dobbiamo compiere le opere di colui che mi ha mandato
finché è giorno; poi viene la notte, quando
nessuno può più operare. [5]Finché
sono nel mondo, sono la luce del mondo". [6]Detto
questo sputò per terra, fece del fango con la saliva,
spalmò il fango sugli occhi del cieco [7]e gli disse:
" Và a lavarti nella piscina di Sìloe
(che significa Inviato)". Quegli andò, si lavò
e tornò che ci vedeva. [8]Allora i vicini e quelli
che lo avevano visto prima, poiché era un mendicante,
dicevano: " Non è egli quello che stava seduto
a chiedere l'elemosina?". [9]Alcuni dicevano: " E'
lui"; altri dicevano: " No, ma gli assomiglia".
Ed egli diceva: " Sono io!". [10]Allora gli chiesero:
" Come dunque ti furono aperti gli occhi?". [11]Egli
rispose: " Quell'uomo che si chiama Gesù ha
fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto:
Và a Sìloe e lavati! Io sono andato e, dopo
essermi lavato, ho acquistato la vista". [12]Gli dissero:
" Dov'è questo tale?". Rispose: " Non
lo so".
[13]Intanto condussero dai farisei quello che era stato cieco: [14]era infatti sabato il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. [15]Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come avesse acquistato la vista. Ed egli disse loro: " Mi ha posto del fango sopra gli occhi, mi sono lavato e ci vedo". [16]Allora alcuni dei farisei dicevano: " Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato". Altri dicevano: " Come può un peccatore compiere tali prodigi?". E c'era dissenso tra di loro. [17]Allora dissero di nuovo al cieco: " Tu che dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?". Egli rispose: " E' un profeta!". [18]Ma i Giudei non vollero credere di lui che era stato cieco e aveva acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. [19]E li interrogarono: " E' questo il vostro figlio, che voi dite esser nato cieco? Come mai ora ci vede?". [20]I genitori risposero: " Sappiamo che questo è il nostro figlio e che è nato cieco; [21]come poi ora ci veda, non lo sappiamo, né sappiamo chi gli ha aperto gli occhi; chiedetelo a lui, ha l'età, parlerà lui di se stesso". [22]Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano gia stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. [23]Per questo i suoi genitori dissero: " Ha l'età, chiedetelo a lui!".
[24]Allora chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: " Dà gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore". [25]Quegli rispose: " Se sia un peccatore, non lo so; una cosa so: prima ero cieco e ora ci vedo". [26]Allora gli dissero di nuovo: " Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?". [27]Rispose loro: " Ve l'ho gia detto e non mi avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?". [28]Allora lo insultarono e gli dissero: " Tu sei suo discepolo, noi siamo discepoli di Mosè! [29]Noi sappiamo infatti che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia". [30]Rispose loro quell'uomo: " Proprio questo è strano, che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. [31]Ora, noi sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma se uno è timorato di Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. [32]Da che mondo è mondo, non s'è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. [33]Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto far nulla". [34]Gli replicarono: " Sei nato tutto nei peccati e vuoi insegnare a noi?". E lo cacciarono fuori.
[35]Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori, e incontratolo
gli disse: " Tu credi nel Figlio dell'uomo?".
[36]Egli rispose: " E chi è, Signore, perché
io creda in lui?". [37]Gli disse Gesù: " Tu
l'hai visto: colui che parla con te è proprio lui".
[38]Ed egli disse: " Io credo, Signore!". E gli
si prostrò innanzi. [39]Gesù allora disse:
" Io sono venuto in questo mondo per giudicare, perché
coloro che non vedono vedano e quelli che vedono diventino
ciechi". [40]Alcuni dei farisei che erano con lui
udirono queste parole e gli dissero: " Siamo forse
ciechi anche noi?". [41]Gesù rispose loro:
" Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome
dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane".
[35]Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. [36]Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. [37]Gli risposero: " Passa Gesù il Nazareno!". [38]Allora incominciò a gridare: " Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!". [39]Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: " Figlio di Davide, abbi pietà di me!". [40]Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: [41]" Che vuoi che io faccia per te?". Egli rispose: " Signore, che io riabbia la vista". [42]E Gesù gli disse: " Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato". [43]Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.
[22]Giunsero a Betsàida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo. [23]Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: " Vedi qualcosa?". [24]Quegli, alzando gli occhi, disse: " Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano". [25]Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa. [26]E lo rimandò a casa dicendo: " Non entrare nemmeno nel villaggio".
******
[8.5] Entrato in Cafarnao, gli venne incontro
un centurione che lo scongiurava: [8.6] «Signore,
il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente».
[8.7] Gesù gli rispose: «Io verrò e
lo curerò».
[8.8] Ma il centurione riprese: «Signore, io non son
degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto
una parola e il mio servo sarà guarito. [8.9] Perché
anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me
e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa».
[8.10] All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato
e disse a quelli che lo seguivano: «In verità
vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così
grande. [8.11] Ora vi dico che molti verranno dall'oriente
e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco
e Giacobbe nel regno dei cieli, [8.12] mentre i figli del
regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà
pianto e stridore di denti».
[8.13] E Gesù disse al centurione: «Và,
e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante
il servo guarì.
******
[1]Quando ebbe terminato di rivolgere tutte
queste parole al popolo che stava in ascolto, entrò
in Cafarnao. [2]Il servo di un centurione era ammalato e
stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro.
[3]Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli
mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire
e di salvare il suo servo. [4]Costoro giunti da Gesù
lo pregavano con insistenza: «Egli merita che tu gli
faccia questa grazia, dicevano, [5]perché ama il
nostro popolo, ed è stato lui a costruirci la sinagoga».
[6]Gesù si incamminò con loro. Non era ormai
molto distante dalla casa quando il centurione mandò
alcuni amici a dirgli: «Signore, non stare a disturbarti,
io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; [7]per
questo non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te,
ma comanda con una parola e il mio servo sarà guarito.
[8]Anch'io infatti sono uomo sottoposto a un'autorità,
e ho sotto di me dei soldati; e dico all'uno: Và
ed egli va, e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio
servo: Fà questo, ed egli lo fa».
[9]All'udire questo Gesù restò ammirato e
rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: «Io
vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così
grande!».
[10]E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il
servo guarito.
Vedere anche :
- Il Vangelo in cartolina
|