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ROSE E SPINE
Moltissimi sono i doni mistici particolari
che Dio ha concesso a santi e beati nel corso dei secoli,
quali la trasverberazione, la stigmatizzazione,
la corona di spine, locuzioni interiori
ed altre grazie straordinarie come il matrimonio
mistico tra Gesù ed alcune sante, la grande
gioia di poter avere tra le braccia il Bambino Gesù,
ed altri eccezionali eventi che vengono di seguito segnalati.
Portatori di questi doni sono stati Gesù o la Madonna
ma anche dei Santi o altri personaggi, un "serafino"
luminoso, ad esempio, come nel caso della trasverberazione
sia di san Francesco che di San Pio da Pietrelcina.
VARI DONI MISTICI
SANTA CATERINA DA
SIENA |
Caterina, ultima di una lunga schiera di fratelli,
nacque nel 1347 ed era destinata a divenire sposa
giovanissima; ma poichè già sentiva
in sè il desiderio di dedicarsi tutta a Dio,
riuscì a convincere i genitori a lasciarla
entrare nel convento delle Mantellate Domenicane,
dove si dedicò alla preghiera e alle opere
di assistenza a malati e moribondi.
Nel 1367 ebbe la mistica visione di alcuni santi,
della Madonna e del Cristo che le donò l'anello
nuziale che, invisibile agli altri, rimase per sempre
al suo dito. Un'altra volta, Gesù le apparve
prendendole il cuore e sostituendolo con un altro,
il suo. Segno di questo divino intervento fu una piccola
cicatrice che le restò sul petto. Nel 1375,
mentre era assorta in preghiera, ricevette in dono
le Stigmate, anche queste visibili solo a lei.
Papi e a personaggi di spicco
dell'epoca, di Preghiere e di opere mistiche; sottoposta
ad una verifica teologica da parte del Capitolo Generale
dell'Ordine, la sua ortodossia venne accertata e il
suo intervento come consigliera venne richiesto da
vari potenti.
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Benchè quasi analfabeta, per dono divino riusciva
a scrivere e leggere e fu una prolifica scrittice
di lettere indirizzate a
Per intercedere a favore dei fiorentini, si recò
dal Papa Gregorio XI ad Avignone, convincendolo a
ritornare a Roma (1377) e nonostante fosse molto malata,successivamente,
intervenne a favore di Papa Urbano VI contro l'antipapa
Clemente VII. Propose inoltre la riforma dell'Ordine
domenicano, perorando il ritorno alla Regola primitiva.
Morì a Roma il 29 aprile 1380 e venne sepolta
in santa Maria sopra Minerva, mentre il suo capo venne
traslato nella chiesa di san Domenico in Siena. |
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SANTA VERONICA GIULIANI
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Tra le tante figure di sante che ricevettero
doni mistici da parte di Gesù, santa Veronica
rimane un caso davvero eccezionale, poichè
fu protagonista - nella seconda metà del 1600
- di vari episodi : dapprima le fu concesso di condividere
il dolore della Corona di Spine, poi ricevette in
dono l'anello Nuziale con cui Cristo la prendeva in
sposa e successivamente sperimentò una seconda
Trasverberazione.
Non contenta, la santa chiese di patire il dolore
dei chiodi e della ferita del costato e venne esaudita;
successivamente il Cristo, apparsole assieme a vari
santi e alla Madonna, le donerà un "nuovo
cuore" ancora più infiammato dell'amor
di Dio, non solo spiritualmente ma anche fisicamente
ed un altro Anello Nuziale - simbolo di unione definitiva
a Lui - in cui erano incastonate tre pietre: in una
spiccavano due cuori così strettamente uniti
da sembrare uno solo, nell'altra vi era una croce
e nella terza si scorgevano gli strumenti della Passione,
invito a patire ancora con Lui.
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Alla sua morte, il corpo della Santa venne minuziosamente
studiato e si riscontrarono i segni delle stigmate
sulle mani, sui piedi e sul costato; esaminato il
suo cuore, esso apparve profondamente ferito per circa
6 dita trasversali.
Aperto a metà, agli angoli
destro e sinistro "vi erano due piccole fiamme
e altri segni, come dell'impugnatura di una spada".
Successivamente, si scoprirono anche una lettera M
e una I in stampatello, la figura di una piccola croce
e di una corona di spine, una lancia e una canna e
altre spade. |
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SAN FILIPPO NERI
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San Filippo Neri,
o "Pippo Bono" o "il santo dell'allegria"
nacque a Firenze nel 1584 da una agiata famiglia;
destinato a divenire mercante, sentì invece,
irresistibile, la vocazione sacerdotale che lo portò
nella Roma cinquecentesca, depredata dai Lanzichenecchi,
a passare il suo tempo tra preghiera e assistenza
ai malati, frequentando altri grandi santi suoi contemporanei,
come Ignazio di Loyola, Carlo Borromeo e Camillo de
Lellis.
In uno dei suoi momenti di contemplazione - che trascorreva
spesso nelle catacombe di san Sebastiano - una sfera
infuocata, il dono sensibile dello Spirito Santo,
gli penetrò nel petto, spezzandogli due costole
dal lato del cuore che si ampliò nel petto
provocandogli una vistosa protuberanza.
Dopo la morte, infatti, i medici che lo esaminarono,
trovarono che aveva un cuore insolitamente grande
e che tale grandezza aveva prodotto la frattura di
due costole. Numerose anche le "estasi"
che lo rapivano e durante le quali levitava e che
San Filippo tentava vanamente di nascondere agli altri.
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Fondata la Confraternita della Trinità per
soccorrere i pellegrini ammalati o in difficoltà,
dopo essersi fatto sacerdote, riunì intorno
a sè il popolo per pregare o leggere vite di
santi o la storia della Chiesa, discutendo e cantando.
Nasceva così l'Oratorio in cui si faceva anche
musica e teatro e i cui partecipanti dovevano però
occuparsi a turno dei malati del vicino Ospedale di
Santo Spirito, accompagnando gli agonizzanti verso
la morte. Accanto all'Oratorio nacque una comunità
di sacerdoti, chiamati poi "Filippini",
che si dedicavano al'incontro serale e alle relative
discussioni.
Gli piaceva anche la vita all'aria aperta e aveva
così inventato - in contrapposizione agli eccessi
del carnevale - la "visita delle Sette Chiese"
che si svolgeva per le strade di Roma, iniziando il
mercoledì sera con la visita a San Pietro,
continuando la mattina seguente da San Paolo, passando
per San Sebastiano sull'Appia, per concludersi a Santa
Maria Maggiore. |
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SANTA GEMMA GALGANI
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Altra stigmatizzata
fu Santa Gemma Galgani che, all'inizio del XX secolo,
dopo varie e misteriose malattie fisiche, ritrovata
la salute, decise di prendere i voti e dedicarsi completamente
a Cristo.
Ma varie ragioni - tra cui quella di esser
creduta una isterica - le impedirono la vita monastica,
mentre intanto riceveva il dono delle Stigmate che
ogni settimana sanguinavano e dolevano e successivamente
quello della Corona di Spine.
Più tardi, le
ferite esterne scomparvero per sua richiesta, mentre
i dolori si fecero comunque più lancinanti,
arrivando nel contempo ad una perfetta unione mistica
col Salvatore.
Morì dopo lunga malattia il
24 gennaio 1903 e venne alfine sepolta in quel convento
delle Passioniste a Lucca dove avrebbe voluto essere
sin da viva. fu beatificata nel 1933 e canonizzata
da Pio XII nel 1940. |
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BEATA ANGELA DA FOLIGNO
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Di questa Beata mistica non si conosce la data di
nascita, ma solo quella della morte, avvenuta nel
1309.
Sposa e madre senza grandi ideali di fede, dopo aver
perso tutta la famiglia, iniziò un cammino
di conversione e di perfezione che la portò
a seguire la regola del Terz'Ordine Francescano.
Ebbe vari doni mistici, locuzioni interiori e visioni
delle Tre Persone della Santissima Trinità,
del Sacro cuore di Gesù, della Madonna, di
San Francesco e di San Giovanni apostolo, nonchè
di figure angeliche. Difatti proprio un angelo le
annunciò la sua prossima morte. |
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ANNA CATERINA EMMERICH
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Anna nacque in Germania nella festività
mariana dell'8 settembre 1774. Questo segnerà
tutta la sua vita.
Sin da fanciulla ebbe doni mistici, come quello di
leggere nelle menti delle persone, visioni su ciò
che accadeva nel mondo, levitazioni e bilocazioni
e riusciva ad individuare anche le malattie di cui
una persona soffriva. Quando ricevette la sua Prima
Comunione, vide accanto a sè le sante Cecilia
e Caterina dI Alessandria.
Successivamente le comparve Gesù che le presentò
una corona di spine ed una di rose. Istintivamente
ella scelse quella di spine ed Egli gliela pose sul
capo dando origine alle prime stigmate.
Riuscì dopo molti tentativi ad entrare presso
le Agostiniane ma, creduta folle era allontanata dalle
consorelle, benchè svolgesse con zelo ogni
lavoro che le veniva affidato; dopo qualche tempo,
a causa di varie malattie si allettò.
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Quando Girolamo Bonaparte, re della Westfalia, ordinò
la chiusura dei conventi, Anna Caterina venne affidata
dal suo confessore dapprima a delle pie donne, ma
all'aggravarsi della sua malattia, venne chiamata
ad accudirla una sua sorella.
Intanto, mentre si cibava solo dell'Ostia consacrata,
aveva ricevuto il dono delle stigmate oltre ad una
croce sul petto,ferite che le causarono non solo dolori
fisici ma anche la sofferenza di venir esaminata da
medici e da religiosi. Alla fine, però venne
finalmente riconosciuta la loro autenticità.
Sarà decisivo per entrambi l'incontro con Clemente
Brentano che diventerà suo amico e confidente,
che si convertirà clamorosamente e stenderà
in prosa tutto ciò che Anna gli racconterà
circa le sue visioni della vita di Gesù, di
Maria ed anche degli apostoli, che verranno poi pubblicate.
Anna Caterina morì nel febbraio 1824.
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SAN GIUSEPPE DA COPERTINO
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San Giuseppe da Copertino, durante le sue estasi si
alzava da terra e dal suo corpo emanavano profumi
odorosi.
Rifiutato da vari ordini finalmente riuscì
ad entrare fra i frati minori di Grottella dovei si
dedico ai più umili servizi, definendosi "frate
asino", diventando poi sacerdote.
Spesso era rapirto in estasi davanti al quadro della
Madonna e i suoi compagni lo trovavano sollevasto
da terra di qualche palmo. Aveva il dono della scienza
infusa e veniva consultato su questioni di teologia.
Chiamato da Papa Urbano VIII il frate cadde quasi
in estasi.
Poichè i prodigi che lo interessavano richiamavano
molta gente e creava un pò di confusione tra
i confratelli, spesso lo trasferivano di convento
in convento, finchè si fermò nel convento
di Osimo dove morì nel 1663. |
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SANTA RITA DA CASCIA
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La storia di Santa Rita sarà
sicuramente conosciuta da tutti: nata a Roccaporena
attorno al 1378, fu moglie e madre esemplare, rimasta
vedova e venutile a mancare i figli, si dedicò,
come aveva tanto desiderato in gioventù, completamente
alla vita monacale, sia pure affrontando numerose
difficoltà e rifiuti.
In monastero visse per quarantanni, pregando e meditando
la Passione di Gesù.
In uno di quei momenti di contemplazione davanti al
crocifisso, ricevette in dono una Spina della Corona
di Cristo che sulla fronte le produsse una ferita
profonda e purulenta che, misteriosamente, scomparve
solo nel momento in cui dovette affrontare un lungo
viaggio per andare pellegrina a Roma, per ricomparire
poco dopo.
Visse nel digiuno e nella sofferenza e si narra che
quando morì tutte le campane - non mosse da
mani d'uomo - suonassero all'unisono per festeggiare
la sua rinascita in cielo. |
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TRASVERBERAZIONI E STIGMATE
SAN FRANCESCO
La sua vita, la sua Regola, i suoi
miracoli e le sue opere non hanno bisogno di tante
parole, non per niente è uno dei Santi più
amati e a cui si ricorre più spesso ed inoltre
è stato proclamato Patrono d'Italia.
Tra i
tanti doni mistici ricevuti, la trasverberazione -
precedente alla successiva comparsa delle stigmate
che a volte emanavano soavi odori - è uno dei
più sconvolgenti, anche perchè il primo
che a memoria d'uomo venga ricordato.
La prodigiosa ferita venne preceduta da un'apparizione
sfolgorante - la cui luce venne vista anche a parecchi
chilometri di distanza - di un Serafino con sei ali
che, arrivato davanti a Francesco, gli fece intravvedere
l'immagine del Cristo Crocifisso.
Mentre Francesco
estatico guardava, un grande fuoco gli trapassava
il corpo e l'anima e alfine gli lasciò impresse
nella carne viva le ferite di Gesù. |
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SANTA TERESA D'AVILA O TERESA DI GESU'
Santa Teresa d'Avila, grande riformatrice dell'Ordine
del Carmelo, Dottore della Chiesa, grande mistica,
è anche ricordata per la trasverberazione,
speciale dono a cui Dio la sottopose.
Come ella stessa racconta nei suoi scritti, un giorno
le apparve un angelo di grande bellezza con una lancia
in mano che sembrava infuocata.
Con essa il serafino
la colpì più volte al cuore provocandole
un vero e proprio dolore fisico che tuttavia le riempiva
l'anima di dolcezza ultraterrena.
Un'altra particolarità degna di nota che la
riguarda è che l'acqua in cui venne lavato
il suo corpo dopo deceduta, rimase profumata per molti
mesi; e quando il suo corpo venne riesumato, anch'esso
emanava odorose essenze.
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SAN CARLO DA SEZZE
Nel 1648, ebbe il dono mistico della
trasverberazione del cuore nella chiesa di San Giuseppe
a Capo le Case in Roma.
Durante l'ascolto di una Messa, all''elevazione, egli
vide uscire un raggio di luce che gli colpì
il petto e gli produsse una ferita invisibile.
Dopo la sua morte comparve sul suo petto un segno
a forma di chiodo che fu ritenuto come soprannaturale.
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PADRE PIO DA PIETRELCINA
La vita di Padre Pio, improntata all'obbedienza,
alla preghiera, alla dedizione completa a Dio, è
stata ricchissima di segni mistici sin dall'infanzia:
profumi, miracoli, bilocazioni, stigmate e la trasverberazione,
avvenuta nell'agosto del 1918, che gli provocò
la grande ferita al costato, seguita poi dalle altre
stigmate della crocifissione, il che avvenne nel settembre
dello stesso anno.
Tutta la sua vita fu segnata da questi segni che lo accompagnaron in tutta la sua vita.
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BEATO MATTEO CARRERI
Nato agli inizi del 1400, a 20 anni decise di entrare
nell'Ordine dei Predicatori, dove visse una vita esemplare
di preghiera e di intensa comunione con Cristo, a
cui si identificava, tanto da ricevere la trasverberazione
del cuore da un Crocifisso posto nella chiesa di San
Pietro Martire a Vigevano.
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BEATA MARIA DI GESU' CROCIFISSO
Al secolo, Miriarn Baouardy, nacque in Palestina
nel 1846 e morì a soli 32 anni a Betlemme,
dopo una vita costellata di grandi dolori: orfana
sin da piccolissima, affidata ad uno zio che, secondo
le usanze, l'aveva promessa sposa ad un giovane che
al suo rifiuto la ferì gravemente alla gola.
Gguarità miracolosamente dalla Madonna si diede
ad umili lavori, finchè non riuscì ad
entrare in convento.
La sua breve vita è stata punteggiata da variegati
doni mistici, tra cui: le estasi, la levitazione,
le stigmate, la trasverberazione del cuore, apparizioni,
profezie, bilocazioni, ecc. |
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SANTA ELISABETTA D'UNGHERIA
Forse è la santa regina più nota e
venerata. Nata nel 1207, divenne sposa a 13 anni del
Langravio di Turingia. Dedita alla carità,
aderì al Terz'Ordine Francescano che la considera
sua Patrona (assiema a Luigi IX Re di Francia).
Rimasta
vedova dovette lottare strenuamente per conservare
il trono al proprio figlio. Morì ancora giovanissma
nel 1231 e fu canonizzata 4 anni dopo. Viene ricordata
il 19 Novembre.
Emblematico fu il caso delle stigmate di S. Elisabetta
d’Ungheria da cui pare nascessero fiori, forse
dei gigli, che venivano tagliati e posti sull’altare. |
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TERESA NEWMAN
Suor Maria Teresa Newman aveva sul suo corpo le stigmate della crocifissione che le si presentarono il venerdì santo del 1926 e rimasero sempre vivive sino alla sua morte, avvenuta 36 anni dopo, nel 1962.
Unitamente alle stigmate ebbe la visione della Crocifissione di Gesù.
Queste ferite sempre vive e sanguinanti suscitarono dubbi e perplessità fra i dottori, i religiosi, i curiosi ed ella non mangiava alcunchè ma si cibava quotidianamente della sola Ostia eucaristica.
Era quindi un mistero come il suo corpo potesse riprodurre immediatamente il sangue che copiosamente perdeva giornalmente. |
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BEATA CRESCENTIA HOSS
Sin da bambina vedeva il suo angelo Custode che le
elargiva consigli sul comportamento e che le rivelò
che sarebbe diventata suora.
Ebbe una vita monastica molto travagliata per l'atteggiamento
delle consorelle che non credevano alle sue doti mistiche,
tuttavia essa non s'abbattè mai, poichè
veniva consolata dall'apparizione di Gesù Bambino
e della Madonna.
Cadeva spesso in estasi, lottava contro il demonio, prediceva
avvenimenti che dovevano accadere e, pur non avendo
le stigmate, per lunghi anni sperimentò i dolori
del Crocifisso ogni venerdì. Per due anni un
Angelo le portò l'Eucaristia.
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BAMBINO GESU'
Molti i santi che ebbero realmente tra
le braccia il Bambino Gesù, apparso direttamente
ad essi oppure portati dalla Madonna.
Alcune rappresentazioni
iconografiche, invece, sono solo rappresentative del loro
grande amore verso il Santo Bambino.
SANTA CATERINA
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SANTA TERESINA DI LISIEUX
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SAN DOMENICO
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SAN GAETANO DA THIENE
Nel Natale del 1527, mentre era in
Santa Maria Maggiore ad officiare la Messa, ebbe l'apparizione
della Madonna che gli porgeva Gesù Bambino.
Il santo era esitante a prenderlo fra le braccia,
ma venne esortato da San Giuseppe e da san Gerolamo.
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SAN FELICE DA CANTALICE
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S. ANTONIO DA PADOVA
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SAN BERNARDINO REALINO
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SAN STANISLAO KOSKA
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BEATA LUCIA DA NARNI
Sin da piccola, la Beata Lucia,
ebbe soprannaturali apparizioni di Santa Caterina,
di San Domenico, della Madonna e del piccolo Gesù,
a cui ella aveva dato il dolce nomignolo di "Christarello'
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COLLOQUI CON I CROCIFISSI
SANTA CATERINA THOMAS
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FRA' BATTISTA CASTELLI
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SAN PELLEGRINO LAZIOSI
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BEATA MARIA INES DE BENIGANIM
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CROCIFISSO DI PADRE PIO
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SANTA CATERINA DA SIENA
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SAN CAMILLO DE LELLIS
Era
uomo di grandi proporzioni, non solo fisiche ma spirituali.
Di famiglia nobile, in gioventù s'era arruolato
come combattente per la Spagna e per Venezia e dell'uomo
d'arme aveva virtù e vizi, tra cui quello del
gioco, per cui lasciava tutto e tutti. La madre, piuttosto
anziana, nel metterlo al mondo, lo volle far nascere
sulla nuda terra di una stalla - come san Francesco
- e nel partorire ebbe la visione di un fanciullo
che aveva una croce sul petto e dietro di lui tanti
altri con la stessa insegna.
Sentendo dentro di sè la vocazione
ad una vita dedicata agli altri, tentò di entrare
in convento ma non vi riuscì; poi, per curare
una piaga alla gamba che ogni tanto si riacutizzava,
si internò all'Ospedale San Giacomo di Roma
dove divenne inserviente ma, a causa del suo carattere
collerico e dei suoi vizi, venne allontanato e, dopo
varie altre vicissitudini, venne a contatto con San
Filippo Neri che riconobbe in lui le doti che ne avrebbero
fatto un campione di santità.
Sempre a causa di quella piaga aperta sulla gamba,
ritornò all'Ospedale di Roma dove, riscontrato
il suo completo ravvedimento, venne assunto come sovraintendente
generale ed ebbe modo di lavorare intensamente a favore
dei malati, arrivando infine tra varie difficoltà
alla creazione di un Ordine religioso che di essi
si occupasse esclusivamente. Infine, rivestì
l'abito talare insieme ad altri compagni che avevano
accettato le sue regole, dedicandosi completamente
a ristrutturare l'organizzazione dell'Ospedale di
Santo Spirito.
Osteggiato in questa impresa da molti,
anche da San Filippo Neri, un giorno s'inginocchiò
davanti ad un Crocifisso a cui era molto devoto e
mentre era assorto nella contemplazione, il Crocifisso
staccò le braccia dalla croce tendendole verso
di lui a rincuorarlo. |
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