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VIA VAI 6
2 Maggio
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Non avevo voglia di recarmi in ufficio, stamani e mi sono fatta forza, ma di nuovo, poi, mi sono pentita per via del traffico inaudito che ha coinvolto l'autobus dall'inizio della Colombo.
Fa caldo e tutti i finestrini sono chiusi...
Accanto a me madre e figlio a voce non troppo bassa litigano: lui dodicenne e bruno, un piccolo orecchino sul lobo sinistro, giubbotto di jeans, scarpe da ginnastica, esile ma caparbio forse quanto lei alla sua età, risponde pacato ma irremovibile, stringendo un libro in una mano.
Bionda, forse tinta, vestita di jeans anche lei, ha una voce acre che diventa più dura per l'esasperazione... "Non sappiamo convivere...".
Sarà forse per un piccolo dramma scolastico?
Lei ha l'aria d'una sessantottina, sicuramente separata... che destino li attende?
L'autista è di nuovo la ragazza che avevo visto tempo addietro; un suo collega che la sta sorpassando, a osserva sbalordito e rallenta per guardarla meglio, poi riparte divertito.
I manifesti continuano ad indicarci quello che dobbiamo comprare, i grandi magazzini fanno a gara a chi offre migliori servizi, sconti più alti, a chi inventa la campagna pubblicitaria più avvincente e producente... la tv, Pippo Baudo, Vasco Rossi, Jovanotti...
Dio mio, non se ne puo' piu'! A volte vorrei esser nata in un altro secolo, in un'atmosfera più serena, ma forse anche questa è un'utopia.
Ogni periodo ha i suoi problemi, le sue innovazioni, i suoi Baudo, Costanzo, Bongiorno, Corrado o Arbore della situazione! |
https://curiosando708090.altervista.org/category/pubblicita-anni-90/ |
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4 Maggio
Pensavo ci fosse piu' scorrevolezza nel traffico, invece peggio degli altri giorni; come mosche intorno ad un dolce, decine e decine di mezzi s'addensano a Porta Ardeatina, cercando spazio in piu' file caotiche.
Ritorno da una breve vacanza, ieri non sono andata in ufficio, lentamente comincia il distacco fisico dal mondo lavorativo, mentre con la mente questo
allontanamento è già avvenuto. Fa caldo oggi ed io, aggrappata dalla parte del sole, mi beo della sua carezza tiepida eppoi, basta non agitarsi, basta controllarsi, non lasciarsi suggestionare...
Un giovane col giubbetto di pelle nera sta leggendo tranquillamente il giornale, lasciandomi la possibilità di intravvedere un titolo: "Pubblico impiego - comincia bene la trattativa per il contratto", ma poi sotto "... i sindacati hanno confermato lo sciopero...".
Ammesso che ne abbia avuto fiducia nei passati anni, da moltissimo tempo non credo più nello sciopero, nè nelle organizzazioni dei sindacali; non si sa come mai, gli unici ad avere dei benefici sono stati loro, i sindacalisti, che sono saliti a balzi lesti su per la scala gerarchica, più di quanto loro spettasse.
Per me, impastano e rimpastano leggi e decreti ai danni di noi lavoratori dipendenti, da cui succhiano il più possibile.
Altri titoli attraggono la mia attenzione, ma ne rifuggo con orrore: "Bambino seviziato dai genitori: acqua bollente e morsi"; pochi giorni fa si è tanto parlato della violenza subita da una dodicenne, prima ancora un errore di diagnosi ha bollato un inerme padre di famiglia come stupratore della figlioletta cinquenne... credo che tutto ciò sia davvero opera non solo della mente malata dell'uomo d'oggi, ma di una intelligenza demoniaca che scatena nell'uomo i sentimenti e le azioni più abiette.
Mio Dio, perchè tutto questo? Perchè tanta sofferenza? Perchè il male colpisce particolarmente i deboli, i piccoli, coloro che non possono difendersene? Forse queste sono le domande piu ricorrenti a cui cristiani e non cristiani vorrebbero una risposta, ma è davvero difficile trovarne che soddisfino la razionalità e la fede.
Proprio stamani, in classe di mio figlio si raccoglievano delle offerte per permettere ad un bambino di terza di sostenere le spese d'una costosa e difficile operazione che gli verrà praticata a Parigi: ha quattro tumori al cervello!
E tutti quei vecchi abbandonati, i folli che girano per le strade, i poveri...? Non prendiamocela però con Dio, siamo noi uomini i soli responsabili di certe situazioni, siamo noi che scegliamo tra il bene e il male, siamo noi gli esecutori di tante azioni malvage...
Meno male, che spesso, sui muri, si vedono le facce sorridenti di attori comici che ci riallacciano ad una vita più semplice, a battute esilaranti e ci fanno dimenticare, almeno per un pò, le tragedie che incombono sul mondo: disastri di aerei, navali, uccisioni, mafia... e chi più ne ha, più ne metta....
https://www.tutto80.it/categorie/tutto80-cronaca |
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5 Maggio
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... Reminiscenze scolastiche, non posso fare a meno di rammentare Napoleone e Manzoni. M'ero ripromessa di non scrivere oggi, ma è più forte di me: ho lasciato vagare per un pò i miei pensieri in un limbo nebuloso e torpido eppoi ho ripreso a trascrivere le mie osservazioni.
Il traffico da ieri si è acutizzato, forse poichè l'Appia Antica non è percorribile: due grosse code a Porta Ardeatina e un altro nodo all'incrocio con la Laurentina. L'auto si svuota lentamente, soprattutto perchè alcuni passeggeri sognatori credono che riusciranno a raggiungere il mezzo che li precede... forse si incamminerà prima... ma ormai è decisamente tardi, due minuti non rappresentano più' nulla, io me la prendo comoda. Tutti ci lamentiamo però ad alta voce mentre le macchine si affollano a centinaia.
... Comprate macchine, scooters, mastodonti d'acciaio sempre più potenti, su cui, per "ricaricarsi" la grande maggioranza dei romani ripartirà tra altri fumi ed altre file verso la campagna, il mare, la montagna, per passare un fine settimana nella seconda, terza casa...
Sciocca società dei consumi! Quando ci renderemo conto che stiamo distruggendo tutto, valori e sentimenti, la natura e soprattutto noi stessi, per il raggiungimento di beni materiali che non possono comunque soddisfare la nostra sete di Dio?
Imperturbabile o quasi finora, scoppio in un:"Che strazio!" bofonchiato a mezza voce... son quasi vicina alla meta, è già più di un'ora che sono sull'auto, entrerò tardi, uscirò tardi per recuperare!
Impassibile, invece, il Signor Andreotti guarda con uno sguardo acuto e rassegnato la strada. Indifferente anche una donna sui cinquanta portati bene, bionda, maglietta di jersey rosa schocking e nera, un fiore tra i capelli, minigonna nera che mette in mostra due gamb non brutte e tornite, guarda fuori del finestrino e s'è tolta le scarpe per far riposare i piedi stanchi; non è di Roma, come dirà più tardi all'autista, un giovane belloccio che lei inciterà con enfatiche grida fanciullesche a non lasciar passare alcune macchine che stanno approfittando del caos per tagliargli la strada.
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Il conducente, che ha già percorso questa strada poco prima, ragguaglia i più vicini che il caos di stamane deriva dalla Festa della Polizia che si sta solennizzando al Palazzo dei Congressi dove si attende anche la venuta del Presidente Cossiga. Ci mancava solo questa! - penso - mentre auto e moto ci sfrecciano accanto a sirene spiegate, inondando l'aria di sibili.
Ma, ecco, siamo quasi fuori dalla bolgia, l'autobus va di corsa lungo il rettilineo, sfiorando delle fasce erbose su cui ciuffi di fiori oscillano, come a salutarci e le fontane dell'Eur, oggi festanti, innalzano spruzzi giocosi.
http://roma.andreapollett.com/S3/romaft52i.htm
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Ritorno |
Anche ora gli allegri getti d'acqua sembrano voler raggiungere il cielo e le strade adiacenti sono ancora sbarrate al traffico, ma le macchine scorrono tranquillamente.
Un negro dall'aria acuta e sorniona ad un tempo osserva tutto con aria divertita, mentre un uomo di mezza età, seduto in fondo alla vettura, con un buffo cappelluccio sopra i capelli sale e pepe, ha un viso triste su cui dominano due baffi spioventi alla Solidarnosc...
https://www.amazon.it/Lech-Walesa-Solidarnosc-OFFREDO-Jean/dp/B003X9HFIU
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10 Maggio
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Sciopero generale, la città oggi è ferma ed un viavai caotico di macchine e di persone rende ancora più pesante il traffico; passa qualche autobus sovraccarico, ma non il 93 che si fa attendere a lungo.
Aspetto alla fermata per più di quarantacinque minuti quand'ecco, finalmente, il primo mezzo: trabocca in modo inverosimile di persone schiacciate l'una contro l'altra ed ancora ne entrano, poichè l'autista ha aperto le porte.
Un moto di impazienza e di rabbia m'invade: decido su due piedi di non andare in ufficio (un giorno di ferie o di malattia, sciopero non lo faccio più da anni, da quando non credo più alla genuinità delle intenzioni dei sindacati!) e mi sento subito meglio: un giorno di vacanza insperato che voglio godermi tutto.
M'avvio così, spensierata e leggera, in questa mattinata che tutt'a un tratto mi sembra splendida... |
https://roma.metropolitanmagazine.it/sciopero-oggi-roma-bus-metro-e-tram-a-rischio-per-24-ore/ |
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11 Maggio
Pare che la città risenta ancora dello sciopero di ieri, gli autobus sono strapieni, ma oggi vado anche se debbo far opera di autoconvinzione, poichè dopo ventidue anni di lavoro svolto con passione ed impegno, ho esaurito - come a volte accade nella vita - la carica che mi animava ed ho altri progetti, voglio esser libera da orari ed anche da quest'ossessione che è diventato il tragitto in autobus.
Tra breve, forse, deciderò di aprire una nuova pagina nel libro della mia vita, ma ci vuole ancora un pò di tempo e prego il Signore di darmene ancora per portare a termine ciò che mi sono prefissa.
Un uomo, un volto simpatico alla Walter Matthau, critica ad alta voce le decisioni prese in questi giorni dal Governo, critica i parlamentari - non appiedati, loro - e le agevolazioni di cui godono...
Lui sta combattendo una sua personale guerra contro queste ingiustizie, ma sa che, purtroppo, poco può fare l'uomo del popolo contro le annose abitudini concesse ai suoi governanti.
Una donna anziana ma combattiva annuisce, anche lei della stessa opinione, come pure un giovane lì accanto.
Walter Matthau cambia argomento, racconta al ragazzo d'esser già in pensione ma ha una mezza intenzione di rientrare al lavoro, là dove tutti lo attendono e lo rivogliono, per il suo carattere allegro e per la sua bella voce da baritono...
e accenna un'aria in sordina mentre scende...
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12 Maggio
Nel prato dinanzi alle Tre Case, rivedo il ragazzo down con la tuta verde che ripulisce l'erba: ha una mascherina antismog di fortuna, un fazzoletto legato alla bell'e meglio sulla bocca. Intanto nel campo, un cane lupo fulvo dal pelo lungo e lucido, scorrazza allegro e indipendente.
Una ragazza dai lunghi capelli ricciuti e sciolti ride scuotendo le spalle e la bruna massa ondeggia a pochi centimetri dal mio viso; mi ritraggo seccata per questa promiscuità forzata e gli inconvenienti che ne derivano
. M'accorgo solo adesso della presenza di Antonella, una cara amica madre di Maria Elena, la giocosa e paziente amica del cuore di mia figlia che dalle elementari l'ha accompagnata quotidianamente sino alle superiori.
Mi rallegro dell'incontro, del suo aspetto disteso, della sua allegra "mise" primaverile gialla e nera e scambio con lei due chiacchiere: il percorso che ci separa dall'Eur, dove anche lei lavora, sembra più corto del solito: ecco l'obelisco, ecco la nostra fermata comune...
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13 Maggio
Di nuovo in ritardo, ma oggi non so prendermela con calma, troppi elementi negativi... prego come ogni giorno... ma ho un caldo bestiale, mi sono coperta troppo e i pantaloni e la giacca di jeans sono pesanti per una giornata di sole come questa, già quasi estiva.
Ho fatto di corsa il tratto casa/scuola e scuola/casa perchè Simone aveva dimenticato i vestiti per provare la recita, poi ho atteso il 93 e proprio lì, all'angolo tra via Merulana e via Bonghi, un giovane in motocicletta rialzato faticosamente, appoggiandosi ad una macchina.
Un uomo, il gestore d'un negozio poco distante, è accorso mentre io e qualche altro spettatore siamo rimasti fermi. Io sono rimasta paralizzata, incerta; è accaduto tutto così in fretta... ma ciò non toglie che avrei potuto slanciarmi verso il ragazzo.
A parte la lentezza di riflessi, c'è qualcos'altro: il grande orrore che ho per gli incidenti, la paura di trovarmi dinanzi al sangue, il non sapere come dare il mio aiuto... anche se poi sono freddissima, razionale in mille altre evenienze e circostanze e un'infermiera paziente quando si tratta di assistere ammalati.
Ho preso decisioni rapide ed utili quando i miei figli da piccoli si facevano male, ma non so agire quando accadono questi avvenimenti nè dare fisicamente una mano. Mi scopro a pensare con vergogna che non avrei la forza di soccorrere un vagabondo, un ubriaco, uno di quelli che vagano nella città o che se ne stanno in un angolo, magari sdraiati in terra cosicchè non si sa neppure se sono vivi o morti.
Che cristiana sono, allora, se non so dare una mano ai miei fratelli nel momento del bisogno? Poi mi riconsolo dicendomi che non tutti hanno le capacità del buon samaritano o del missionario, che io forse mi dò da fare cristianamente in altro modo.
I ciuffi rosso brillanti dei papaveri sul primo tratto della Colombo e il rosso della giacca che indossa, rallegra il viso solcato di rughe dell'anziana signorina con gli occhiali che sale spesso a mezza strada.
Persino il vecchio col bastone, cappello blu sopra un viso grosso e scuro e grandi baffi cisposi, oggi non ha aperto bocca come fa di solito per brontolare contro tutto e tutti.
Stanotte ho sognato una mia collega ammalata di cancro al seno, quasi in fin di vita... non ricordo bene il sogno - è una rarità che me ne rammenti, tanto che mi sembra di non sognare mai - ma mi sembra che mi stesse porgendo qualcosa... la fantasia ne fà un presagio funesto, anche se non credo affatto ai sogni... Forse è perchè avrei dovuto, già da molto tempo, fare una visita accurata, sono ormai anni che non vado da un medico, per me la prevenzione è un argomento fantomatico.
Sostengo sempre che c'è in noi una volontà di vivere ed una di ammalarsi, di trasformare e somatizzare le nostre angoscie quotidiane e poichè sono contenta di vivere e ho voglia di realizzare le mie mille idee, m'illudo che il mio ottimismo possa rendermi immune dai mali, possa neutralizzare la malattia.
Un ometto mingherlino vestito di verde, con un paio di enormi baffi, sta tosando l'erba all'angolo della Laurentina; nell'auto entra e permane il colore dell'erba e quell'odore acuto che mi riporta indietro nel tempo, alla mia infanzia, quando passavo le mie vacanze estive nel piccolo paese molisano da cui provengono i miei genitori...
Scendo dall'auto e la voce insistente, pungolante d'una zingara che conduce con sè, attaccata alla gonna variopinta, una bimbetta di pochi anni piuttosto sporca e triste, mi chiede qualcosa, le dico di no, poi mi lascio commuovere dal visetto spaurito e denutrito della bimba.
Inutile dirmi che non soffrono, quei piccolini che tra le macchine, ai bordi delle strade di grande scorrimento, ai crocevia, mettendo a repentaglio la loro vita attendono un obolo... Lei vorrebbe darmi un cornetto d'oro ma io scappo via, memore d'un altro monile simile che, in un periodo particolarmente difficile della mia vita, anni fa, un giorno in cui ero più vulnerabile che mai, presa di mira da una zingara che mi aveva preso la mano per leggerla, mentre io cercavo di sfuggirle - non mi interessava quello che diceva, forse nemmeno lo comprendevo, tant'ero fuori della realtà - ne ricevetti uno in cambio di soldi, più del necessario. Lo misi nel borsellino e lì rimase per molto tempo, un pò per noncuranza e un pò perchè quel luccichio dorato sembrava inviarmi un messaggio di buona fortuna, anche se non sono mai stata superstiziosa. Il tempo passò tra crisi frequenti che superai grazie all'amore dei miei cari, ma soprattutto per Grazia di Dio... le cose intorno a me tornarono alla normalità e chissà come persi il cornetto d'oro. Mi è sempre rimasto il dubbio che quell'oggetto non portasse fortuna, anzi al contrario fosse un oggetto impregnato di influssi negativi.
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15 Maggio
https://www.lavorofacile.info/media/k2/items/cache/6ec8f23a185390c71ebf079585a50f75_XL.jpg
L'autista è un bel ragazzo magro, quasi signorile, coi capelli ben ravviati, dall'aria allegra e comunicativa; attacca a parlare con dei
ragazzi della scuola delleTerme. Una donna magra,
alta, capelli neri all'indietro naso un po'
pronunciato, tutto sommato simpatica, parlotta
fitto fitto con un ragazzetto ancora imberbe.
Le
porte non si aprono... a Caracalla l'auto si
svuota, oggi si scorre bene, poca gente.
L'autista ora attacca a parlare con un giovanotto
ma è solo un pretesto per passare il tempo, si
ferma a salutare l'egiziano calvo che vende
fazzoletti e simili, risponde a una signorina
belloccia che chiede informazioni, parlotta,
estroverso e pungente, vivaddio.
Grazie mio Dio per questo giovane allegro e
riflessivo che condanna il consumismo e questa
corsa alle macchine a tutti i costi.
E infatti file e file di automobilisti sostano per
tempi interminabili dinanzi alle pompe di benzina.
La strada è vuota oggi, in un baleno siamo
all'Eur e vorrei ringraziare, esortare il giovane
autista a rimaner cosi'.
Un altro personaggio: capelli biondicci su un
volto tondo, tuta, portachiavi giallorosso,
borsello di plastica rossa ce l'ha con questa
smania di fare strade e strade e di trasformare la
città in una megalopoli.
"Verde ci vuole, verde, aiuole con i fiori per
evitare l'inquinamento, piscine, campi di
calcio..." e tenta di convincere il ragazzetto
smilzo coi capelli spioventi che, quasi vergognoso
confessa, ad una domanda diretta dell'altro, di
non avere una squadra del cuore per cui fare il
tifo....
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16 Maggio
Un cielo ambiguo sovrasta la città e a
Caracalla m'investe un odore acre di stoppie
bruciate. Una ragazza dai capelli corti ed un
viso pulito, si guarda intorno con due occhi
grandi e sognanti alla Carla Gravina.
Ieri alle quattro, tornando a casa, ho visto il
Signor Andreotti che attendeva di nuovo l'auto
sull'Amba Aradam, forse per lo straordinario
pomeridiano. Che costanza!
Sui muri, una foto di Almirante già anziano
ammicca ai suoi seguaci che non desistono, morto
lui, dalla fedeltà al partito. Nell'aria, sirene
a non finire...
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17 Maggio
Sono tra l'apatico e l'assonnato ma ascolto i
discorsi di "Paese Sera" - così ho soprannominato
il comunista che incontro sempre la mattina e che
mi sventola sotto il naso una copia di quel
quotidiano - e di una donna, forse sua conoscente.
Ambedue si lamentano del caos che ci circonda e
lui, per calcare la mano a suo favore, ricorda che
quando la giunta comunale era di sinistra, tutto a
Roma filava liscio per i provvedimenti adottati.
In cuor mio non posso dargli torto, la città ne ha
tratto grandi benefici.
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20 Maggio
Stamani è più difficile inserirmi nel caos
quotidiano, riprendere il solito ritmo: è
bastato un giorno solo di distacco dal quotidiano
tran-tran.
Ieri ero a Firenze, una gita scolastica per mio
figlio che si è tramutata in gioiosa vacanza
anche per me, Paolo e qualche altra mamma.
Nonostante la folla di turisti e scolaresche che
affollava la Piazza sconvolta dagli impegnativi
lavori intrapresi dal Comune per rifare il
selciato di Piazza della Signoria - un groviglio
di buche, cavi, impalcature, ecc - l'antica città
dona sempre emozioni con quel suo intrico di
viuzze e di facciate medievali.
È sempre un
gioiellino incastonato sulla fascia grigioargentea
dell'Arno... |
https://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_Vecchio#/media/File:Florencia_-_Firenze_-_Ponte_Vecchio_-_01.jpg |
La giornata si è svolta senza intoppi,
serenamente, dapprima nei giardini della Fortezza
Dabbasso dove abbiamo sostato insieme ai ragazzi,
poi, per noi adulti, nel dedalo dei quartieri
centrali: una visita al Duomo e al Battistero, a
S. Lorenzo ed al vicino mercato, al cinghialino
del Mercato Vecchio, un buon pasto tipicamente
toscano (ribollita, bistecca, fiori di zucca fritti e leggerissimi, fagioli all'uccelletto...)
in un localino da buongustai, di nuovo a Piazza
della Signoria per rincontrare i nostri figli
lieti e stanchi...
Una bella giornata, una
giornata di libertà!
...Paese Sera sta davanti a me col giornale
aperto: il Governo si è dimesso di nuovo sotto la
spinta decisiva di socialisti e dell'onnipotente
e onnipresente Craxi! Ancora! Cosa dovremo
aspettarci? Cosa faranno di noi o, per meglio
dire, cosa gli lasceremo fare di noi?
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24 Maggio
Padre Antonio ha fatto a me e a Paolo un gran
regalo per il nostro diciottesimo anniversario di matrimonio,
che ricorre oggi: ci ha donato dei biglietti per
partecipare alla Messa che domani il Papa
celebrerà sul sagrato di S. Giovanni in occasione
del Corpus Domini.
Io riceverò la Comunione dalle
mani stesse del S. Padre Giovanni Paolo II, mentre Paolo dovrà
leggere una piccola preghiera dei fedeli.
Festeggeremo cosi cristianamente questo lungo
cammino intrapreso insieme.
Nei giorni scorsi, come ogni anno, c'è stato
un fermento di lavori in strada e stavolta ancora
più seriamente che in passato; hanno persino
rimesso a posto il selciato della via Merulana,
buttandovi su di corsa il brecciolino nuovo... hanno tagliato alcuni alberi che si erano un pò troppo "allargati" e
qualche negoziante ha dato una mano ripulendo
targhe, fregi, vetrine, mentre dei giovani
imbiancavano laddove i manifesti non venivano via
o dove qualche frase a grandi caratteri risultava
troppo apertamente slogan politico.
Durante il solito percorso, pregusto già la
giornata di domani e guardandomi intorno,
osservando i preparativi festosi che il quartiere
sta approntando per questo appuntamento, mi scopro
felice e nemmeno il traffico, più caotico del
solito, mi dà sui nervi.
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26 Maggio
Non sono andata in ufficio, ieri... un altro
giorno di ferie non pagato... mi diventa sempre
più difficile inventarmi una motivazione valida
che mi dia lo sprone a recarmici. Come ogni cosa
che faccio di solito, ho dato molto, con
intensità, senza calcolo ed ora la misura è
colma.
Inoltre l'ambiente di lavoro che mi circonda in
questo momento non mi piace più i vertici sono
retti da burattini che fanno il bello ed il brutto
tempo senza curarsi di chi sta dietro le
quinte.
Tutti i fili sono nelle mani di qualche grosso
burattinaio del Governo, il lavoro viene
affossato, annichilita la personalità, la
professionalità e l'umanità ed io non mi sento
più a mio agio, non più indispensabile. Sarei,
invece, ancora necessaria altrove, nella mia casa
con i miei figli e mio marito, presso i miei
genitori, gli amici, in quella quotidianità che,
tuttavia, mi spaventa tanto che non ho ancora il
coraggio di prendere una decisione definitiva.
Stamani sono un pò stanca, riflessi lenti,
guardo il percorso senza partecipare granchè del
paesaggio e dei colori e della rapida corsa
dell'auto che oggi fila quando può e sorpassa ben
due 93... 9,15, farò tardi...
Gli stabili della Fiera sono agghindati a dovere
per la prossima apertura dell'annuale mostra...dal
finestrino aperto entrano effluvii estivi e gioiose voci giovanili...
Pian piano ritrovo la letizia e le
impressioni di ieri e il ricordo di quella bianca
figura un pò curva per gli anni e per il peso dei
paramenti, uegli occhi piccoli e vivi nel volto
tondeggiante, seminascosti nell'incavo delle
orbite e che pure, una volta fissi su di te, sembrano trapassarti l'anima e nello stesso tempo,
donarti un lampo azzurro di serenità.
Io e Simone abbiamo potuto avvicinarci al Papa che
dispensava la Comunione, Paolo invece, come
stabilito, a pochi passi dal Vicario di Cristo, ha
letto la breve preghiera con la voce appena un pò
mutata dall'emozione.
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27 Maggio
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Una sirena della Guardia di Finanza insiste
nel voler passare...
Anche ieri in via Merulana, muta osservatrice di
decine di tali avvenimenti, verso le otto di
sera, una buffa sirena annunciava il passaggio di
chissà chi; davanti a noi sono sfrecciate due
auto: una macchina grigio metallizzato ed una
azzurra con quattro antenne che hanno lasciato
strabiliati e felici mio figlio Simone e Giorgio,
il mio figlioccio, più piccolo, che, quasi
emozionato ripeteva a se stesso ed all'amico:
" Hai
visto?! Aveva quattro antenne...!"
Forse era il corteo d'accoglienza a Bush che ha
messo sossopra la città con la sua visita di 50
ore nella capitale.
Due auto bruciate e danneggiate giacciono
nel nuovo parcheggio a piazza Navigatori dove sul
marciapiedi opposto un uomo, per niente
interessato all'accaduto, sta osservando un
ombrello rotto che ha trovato abbandonato per
terra. |
L'auto va veloce mentre io guardo senza grande
voglia... è una giornata già estiva che ha
richiamato molte famiglie al week end.
Scende la donna grassoccia dal volto un pò gonfio
e stolido e resta là, sul ciglio della strada, a
guardare il grande cartellone pubblicitario
girevole che ci propina immagini estive: enormi
bicchieri di birra ghiacciata, costumi presentati
da modelle sexy che li propongono con movenze
erotiche... |
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29 Maggio
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Difficile, come tutti i lunedì e ancor di
più perchè la settimana appena passata è stata
densa di avvenimenti, di gite e spostamenti:
ultimo quello di ieri che m'ha visto di nuovo in
pullman per raggiungere, insieme a Paolo il luogo
dell'annuale raduno degli scouts, per festeggiare
insieme S. Giorgio, il loro Patrono.
E così, dopo un'alzata mattutina, ci siamo
imbarcati sul solito traballante pullman del Santa
Maria per raggiungere, dopo due orette buone, il punto di raccolta, come al solito distante, ma d'una bellezza grandiosa che le giovani guide
scovano nel loro girovagare alla ricerca di piccoli parchi naturali.
E in questo verde, noi
arriviamo coi nostri carichi di insalate di riso,
di torte, di parmigiane, di pasticci di carne che
metteremo sui lunghi tavoli di fortuna approntati
dai ragazzi per il pasto comune.
Un'altra giornata all'aria aperta, "costretti "
ai giochi comunitari e a dividere il nostro tempo
con altri genitori: la Messa al campo, il
pasto successivo, il bello o il cattivo tempo, le
prodezze e le risate deinostri esuberanti
figlioli.
Pur nella mia estroversione, all'inizio provo una
certa difficoltà ad aderire alle regole Scout e a
diventare parte integrante di quell'assemblea
chiassosa, la cui allegria non mi penetra dentro
definitivamente, ma mi scorre addosso, lasciandomi
quasi estranea.
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30 Maggio
Faccio il percorso insieme a Donatella che
entra più tardi e commentiamo le due medaglie di
ieri, una sua per la corsa campestre a cui quasi
l'ha costretta il professore di ginnastica,
poichè per struttura fisica sarebbe un'eccellente atleta, l'altra per la gara di nuoto di
Simone... solo una medaglia di partecipazione, di
consolazione, anche se a me sembrava fosse
arrivato terzo...
Ieri, più del solito, negli ampi locali della
piscina aleggiava un'atmosfera da girone dantesco:
appena entrati siamo stati investiti da una ondata
di caldo vapore che mozzava il respiro e subito si
condensava attorno ai corpi troppo protetti,
zaffate di umidità appannavano i vetri e
rendevano lisce, pericolosamente le scale da
affrontare... La gente era assiepata lungo le
balaustre che costeggiano lateralmente la grande
area occupata dalla piscina suddivisa in sette
corsie e sulle gradinate poste sui due lati corti.
Nell'aria, il rumore dell'acqua che ribolliva
smossa da decine di piccole mani, quello dei
corpi che affondavano nell'acqua sollevando
spruzzi bianchi traboccanti sul pavimento di
marmo, gli ordini secchi, sicuri dei maestri che
risuonavano acuti ad incitare, biasimare o lodare i piccoli nuotatori ed il brusio dei genitori che
parlottavano tra loro, ognuno esaltando il proprio
campione.
È stata una lunga attesa, i corsi di nuoto sono
tanti e affollati, qui nei dintorni il S. Maria è
il centro sportivo più attrezzato, non c'è che dire... l'istituto è una potente macchina che
investe e produce soldi: piscina, basket,
ginnastica, arti marziali, altri sports per
adulti, bambini e ragazzi d'ambo i sessi... Per ultimo, infine, il centro Scout, molto frequentato.
D'altra parte, è un punto di riferimento sano e
positivo per la gioventu' del quartiere che vi si
affolla per molte discipline agonistiche, per i
raduni scout, per le scuole dalle elementari al
liceo, organizzate con un ferreo rigore e che
producono ogni anno tanti futuri managers o professionisti, comunque giovani dotati, ben
preparati e destinati ad un bell'avvenire.
Intorno a me, dunque, le Malebolge, disagio,
calore di corpi compressi e gocciole di vapore che
appannavano gli occhiali e quel pò d'emozione che
ti prende quando un tuo figlio si cimenta in un
esame qualsiasi.
Io non ne faccio una questione di prestigio,
vorrei solo che i suoi sforzi venissero
ricompensati, ma so anche che per lui la scuola e
la vita, sono per ora solo un gioco, non
c'è ancora in lui quell'ansia di competizione che
amareggia la stragrande maggioranza degli adulti.
Perciò quella medaglia che stringevi nella mano,
Simone, non è che un distintivo d'ottone,
ricordalo; ben più lucenti e decorose saranno
quelle che ti conquisterai nella vita, giorno dopo
giorno, senza il riconoscimento della folla, ma
con la certezza dentro d'aver compiuto, silenzioso
e onesto, il tuo dovere, pago solo della tacita
approvazione della tua coscienza.
Nell'aria cova, oggi, un sapore di pioggia...
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