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6 - Gli Ebrei avevano anche un pasto sacrificale (toda) (cfr
Sal 22 e 51) in uso al tempo di Gesù, caratterizzato dal ringraziamento
e dal sacrificio incruento del pane e del vino.
Si può comprendere così un altro aspetto dell’ultima Cena,
quello di sacrificio conviviale e di ringraziamento.
Dice S. Ambrogio: “Ora fa attenzione se sia più eccellente
il pane degli angeli o la carne di Cristo la quale è
indubbiamente un corpo che dà la vita… Quell’evento era
figura, questo verità”.
7 - Il comando Fate questo in memoria di me indica la fedeltà
e la continuità del gesto, che deve permanere fino al
ritorno del Signore (cfr 1 Cor 11, 26).
Compiendo questo gesto la Chiesa ricorda al mondo
che tra Dio e l’uomo esiste un’amicizia indistruttibile, grazie
all’amore di Cristo che, offrendo se stesso, ha sconfitto
il male.
La croce ha inizio nella Cena (I Cor 11, 26). Ed è la stessa
Persona, Gesù Cristo, che nella Cena in modo incruento
e sulla croce col proprio sangue è sacerdote e vittima che si
offre al Padre: () per questo non si può disgiungere la morte
di Cristo dalla sua risurrezione (Rm 4, 24-25).
8 - Il vangelo di San Giovanni tratta del mistero eucaristico
nel capitolo VI. Su uno schema simile a quello dell’ultima
Cena, è descritto il miracolo dei pochi pani distribuiti ad
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una folla e nello stesso tempo Gesù parla del pane che dà la
vita, cioè la sua carne e il suo sangue che sono vero cibo e
vera bevanda.
9 - Nella memoria della Chiesa, al centro della celebrazione
eucaristica, vi sono le parole della presenza di Gesù in mezzo
a noi: Questo è il mio corpo… questo è il calice del mio sangue. ()
Ma Gesù, nella luce della profezia (Is 53, 11ss), soffre
per i molti e mostra che in sé si compie l’attesa del vero sacrificio
e del vero culto.
10 - C’è una identità piena tra sacrificio e rinnovazione sacramentale
istituita nella Cena, che Cristo ha ordinato di
celebrare in sua memoria, con sacrificio di lode, d’azione di
grazie, di propiziazione e di espiazione.
11 - L’istituzione dell’Eucaristia è iniziata nell’ultima Cena;
le parole che Gesù vi pronuncia sono un’anticipazione della
sua morte, ma anche questa resterebbe vuota, se il suo amore
non fosse più forte della morte per giungere alla risurrezione.
Ecco perché la morte e la risurrezione del Signore sono
chiamate, dalla tradizione cristiana, mysterium paschale
12 - Nell’Antico Testamento Dio, attraverso i suoi inviati,
additava la sua presenza nella nube (Shekhinà), nel tabernacolo,
nel tempio; col Nuovo Testamento, nella pienezza
del tempo, egli viene ad abitare fra gli uomini, Verbo fatto
carne (Gv 1, 14), diventando realmente Emmanuele (Mt 1,
23), parla per mezzo del Figlio, suo erede (Eb 1, 1-2).
La Divina Liturgia è questa presenza di Cristo che “raduna
(ekklesiàzon) tutte le creature”, le convoca attorno al
suo altare “provvidenzialmente le unisce sia a se stesso che
fra loro”.
Essa (la presenza reale di Gesù Cristo) ha, per il Concilio
Vaticano II, il medesimo senso della definizione tridentina: con la transustanziazione il Signore si rende presente
nel suo corpo e nel suo sangue.
I padri orientali parlano di metabolismo del pane e del
vino in corpo e sangue. Sono due modi significativi di coniugare
ragione e mistero, perché, come ha affermato Paolo
VI, la presenza eucaristica “costituisce nel suo genere il più
grande dei miracoli”.
13 - S. Cipriano insiste sull’identità del pane e del vino col
corpo e sangue di Cristo e due effetti della comunione: la
forza dei martiri e l’identità dei cristiani.
16 - Il sacramento del corpo e sangue del Signore dice che,
secondo S. Paolo, C’è un solo pane e noi siamo un solo corpo
pur essendo molti. A questo punto dice S. Agostino: “questoè tutto; ve l’ho detto in fretta, ma, voi non contate le parole,
pesatele!”.
Ma dalle origini della Chiesa, si può rilevare la resistenza
a questa realtà da parte di quanti preferivano piuttosto
rinchiudersi nella loro cerchia (1Cor 11, 17-22); eppure
l’Eucaristia, a motivo della sua efficacia unificante aveva il
senso permanente di radunare, superare le barriere, condurre
gli uomini ad una nuova unità nel Signore.
L’Eucaristiaè il sacramento con il quale Cristo ci unisce a sé in un solo
corpo e rende santa la Chiesa.
21 - Il Concilio di Trento in particolare, in tre decreti, ha
definito la dottrina eucaristica dopo la Riforma protestante,
preoccupandosi particolarmente della presenza vera, reale e
sostanziale del Signore Gesù, vero Dio e vero uomo, sotto le
specie del pane e del vino.
Ha pure affermato che il corpo del Signore è presente
non solo nel pane, ma anche nel vino, e il suo sangue è presente
non solo nel vino ma anche nel pane.
Inoltre in entrambe le specie il Signore Gesù Cristo è presente
anche con la sua anima e con la sua divinità.
Dunque Cristo, Verbo del Padre, vero Dio e vero uomo, è
presente tutto intero sotto le due specie e in ciascuna di esse.
Il medesimo Concilio definisce anche la transustanziazione
(ecc.).
22 - Quanto alla transustanziazione delle specie, oltre che
nell’enciclica, anche nella Professione di fede Paolo VI ne
ribadisce il legame causale con la presenza: Cristo si fa presente
nell’Eucaristia per una conversione di tutta la sostanza
delle due specie.
24 - () il Verbo di Dio si è fatto carne e continua ad abitare
tra noi: all’inizio della sua vita terrena con un corpo mortale
dalle proprietà legate allo spazio e al tempo, poi con un corpo
risorto non più vincolato ad esse.
S. Ambrogio: “proviamo la verità del mistero (eucaristico)
con il mistero dell’incarnazione. Forse che fu seguito il
corso ordinario della natura quando Gesù Signore nacque
da Maria?… Ebbene, quello che noi ripresentiamo è il corpo
nato dalla Vergine… E’ la vera carne di Cristo che fu crocifissa,
che fu sepolta. E’ dunque veramente il sacramento
della sua carne”.
Per questa ragione la verità e realtà dell’incarnazione del
Verbo è a fondamento del Corpo eucaristico e del corpo ecclesiale,
della dottrina eucaristica e della teologia Sacramentale.
S. Ilario affermava che “come è vero che il Verbo si è
fatto carne” (Gv 1, 14), così è vero che con il cibo eucaristico
noi riceviamo il Verbo fatto carne”.
25 - Dice Giovanni Paolo II: “il mistero eucaristico - sacrificio,
presenza, banchetto - non consente riduzioni né strumentalizzazioni;
va vissuto nella sua integrità”.
26 - L’Eucaristia contiene l’energia dello Spirito che si trasmette
all’uomo nella comunione e nell’adorazione del Signore
realmente presente.
27 - S. Ignazio di Antiochia scrive: “Convenite in un’unica
fede e in Gesù Cristo… spezzando un unico pane che è farmaco
di immortalità”
Ricevendo l’unico Pane, entriamo in questa unica vita e
diventiamo così un unico Corpo del Signore.
Frutto dell’Eucaristia è l’unione dei cristiani, prima dispersi,
nell’unità dell’unico pane e dell’unico corpo. E per
questa stessa ragione esso può essere ricevuto solo nell’unità
con tutta la Chiesa, superando ogni separazione religiosa o
morale.
59 - I principali gesti di adorazione, che, tra l’altro, accomunano
i cattolici e gli ortodossi, sono l’inchino e la genuflessione. Come lo stare in piedi è significativo della risurrezione,
la prostrazione a terra è segno di adorazione di Colui che,
risorto, è il Vivente.
Nel Nuovo Testamento, in specie nella liturgia dell’Apocalisse,
ricorre ripetutamente il termine proskynneis e quella
liturgia celeste è presentata alla Chiesa come modello e criterio
per la liturgia terrestre.
60 - Per la Chiesa cattolica l’atteggiamento di adorazione è
riservato non solo alla celebrazione dell’Eucaristia, ma anche
al suo culto fuori della Messa, come “valore inestimabile”
destinato alla “comunione, sacramentale e spirituale”,
dei fedeli.
L’adorazione dell’Eucaristia inizia nella comunione e si
prolunga negli atti della pietà eucaristica, adorando Dio Padre
nello Spirito e nella Verità, in Cristo risuscitato e vivente,
realmente presente tra noi.
64 - Nel culto all’Eucaristia fuori della Messa si colgono le
linee di una spiritualità eucaristica, che “tende alla comunione,
sacramentale e spirituale. ()
L’Eucaristia è un tesoro inestimabile: non solo il celebrarla,
ma anche il sostare davanti ad essa fuori della Messa consente
di attingere alla sorgente stessa della grazia.
La contemplazione e l’adorazione acuiscono il desiderio
dell’unione totale della creatura col suo Signore e creatore,
nello stesso tempo spalancano la coscienza della nostra indegnità..
Perciò il Santo Padre (Giovanni Paolo II) ricorda anche la
pratica della “Comunione spirituale”, raccomandata dai maestri
della vita spirituale, per quanti non possono comunicarsi
sacramentalmente.
65 - Per questo il corpo del fedele diviene dimora del Dio
trinitario: “Ha Cristo dimorante in se stesso e il Padre di lui
e il Paraclito”. Così durante la liturgia bizantina si canta:
- “Abbiamo visto la luce vera,
- abbiamo avuto ricevuto lo Spirito Celeste,
- abbiamo trovato la vera fede, adorando la Trinità indivisibile:
- essa infatti ci ha salvati”.
67 - Innocenzo III scrisse in una epistola:- “La forma è del pane e del vino,
- la verità è della carne e del sangue,
- la potenza è dell’unità e della carità”.
72 - “In un certo senso Maria ha esercitato la sua fede eucaristica
prima ancora che l’Eucaristia fosse istituita, per il fatto
stesso di aver offerto il suo grembo verginale per l’incarnazione
del Verbo di Dio… C’è pertanto un’analogia profonda
tra il fiat pronunciato da Maria alle parole dell’Angelo
e l’Amen che ogni fedele pronuncia quando riceve il corpo
del Signore. A Maria fu chiesto di credere che colui che Ella
concepiva per opera dello Spirito Santo era il Figlio di Dio
(Lc 1, 30-35).
In continuità con la fede della Vergine, nel mistero eucaristico
ci viene chiesto di credere che quello stesso Gesù,
Figlio di Dio e figlio di Maria, si rende presente con l’intero
suo essere umano-divino nei segni del pane e del vino”.
73 - L’Eucaristia per sua natura resta inscindibilmente legata
alle note di unità, santità, apostolicità e cattolicità della
Chiesa, professate nel Credo (CCC 1327, parte II, sess. I,
cap. II).
*
“Che il comando Fate questo in memoria di me indica la
fedeltà e la continuità del gesto che deve permanere fino al
ritorno” tuo.
Signore, noi crediamo che “Compiendo questo gesto la
Chiesa ricorda al mondo che tra Dio e l’uomo esiste un’amicizia
indistruttibile grazie all’amore di Cristo che, offrendo
se stesso, ha sconfitto il male”.
Signore, noi crediamo che “La croce ha inizio nella
Cena. () Per questo non si può disgiungere la morte di Cristo
dalla sua Risurrezione”.
Signore, noi crediamo che “E’ la stessa persona, Gesù
Cristo, che, nella Cena in modo incruento e sulla croce col
proprio sangue, è sacerdote e vittima che si offre al Padre”.
Signore, noi crediamo che “Nella memoria della Chiesa,
al centro della celebrazione eucaristica, vi sono le parole della
presenza di Gesù in mezzo a noi: Questo è il mio corpo…,
questo è il calice del mio sangue”.
Signore, noi crediamo che, nella luce della profezia di
Isaia, Gesù “Soffre per i ‘molti’ e mostra che in sé si compie
l’attesa del vero sacrificio e del vero culto”.
Signore, noi crediamo che “C’è una identità piena tra
sacrificio e rinnovazione sacramentale istituita nella Cena,
che Cristo ha ordinato di celebrare in sua memoria, con
sacrificio ‘di lode, d’azione di grazie, di propiziazione e di
espiazione’”.
Signore, noi crediamo che “L’istituzione dell’Eucaristiaè iniziata nell’ultima Cena; le parole che Gesù vi pronuncia
sono un’anticipazione della sua morte”.
Signore, noi crediamo che la morte di Gesù ”Resterebbe
vuota, se il suo amore non fosse più forte della morte per
giungere alla risurrezione. Ecco perché la ‘Morte e la Risurrezione
del Signore’ sono chiamate, dalla tradizione cristiana,‘Mistero pasquale’”.
*
la tua divina pedagogia. Nel vangelo di S. Giovanni è riportato
il miracolo della moltiplicazione del pane, distribuito
poi alla folla, e, nello stesso tempo, di Te, che, nella Sinagoga
di Cafarnao, parli “Del pane della vita, cioè la tua carne e
il tuo sangue che sono vero cibo e vera bevanda”.
Signore, tra gli ebrei era praticato “Un pasto sacrificale,
() caratterizzato dal ringraziamento e dal sacrificio incruento
del pane e del vino”. Tu lo ripeti nell’ultima Cena per
farci comprendere che il tuo “Era sacrificio conviviale e di
ringraziamento”.
Signore, ti adoriamo perché, con quella liturgia dell’Antico
Testamento, Tu ci anticipavi la “Figura” di quanto ci
avresti donato. Il tuo dono era ed è “La verità”.
Signore, ti adoriamo perché nell’Antico Testamento,“Attraverso i tuoi inviati, additavi la tua presenza nella
nube, nel tabernacolo, nel tempio. Nel Nuovo Testamento,
nella pienezza dei tempi, Tu vieni ad abitare fra noi uomini,
Verbo fatto carne, diventando realmente Emmanuele”.
Signore, noi ti adoriamo perché, attraverso la santissima
Eucaristia, “Raduni tutte le creature, le convochi attorno al
tuo altare, provvidenzialmente le unisci sia a Te stesso che
fra loro”.
Signore, ti adoriamo perché sia la Chiesa cattolica, che
parla di ‘transustanziazione’, sia la Chiesa d’oriente, che parla
di ‘metabolismo del pane e del vino in corpo e sangue’”, usano“Due modi significativi di coniugare ragione e mistero.
Signore, ti adoriamo perché nella santissima Eucaristia
ci hai donato, “Nel suo genere, il più grande dei miracoli”.
Signore, ti adoriamo perché nella santissima Eucaristia
ci hai dato “Il sacramento del corpo e del sangue del Signore”.
S. Paolo scrive: C’è un solo pane e noi siamo un solo corpo
pur essendo molti. A questo punto dice S. Agostino ”Questoè tutto, ve l’ho detto in fretta, ma voi, non contate le parole,
pesatele!”.
Signore, ti adoriamo perché con la santissima Eucaristia,
che Tu ci hai donato nel segno del pane e del vino formati
da tanti acini e da tanti chicchi, vuoi ricordarci che Tu
vuoi l’unità dei tuoi seguaci; quella per la quale hai pregato
appassionatamente, nella notte del tradimento, come, forse,
non mai.
*
quando veniamo, divisi, a riceverti nella santissima Eucaristia
che è “Il sacramento con il quale Cristo ci unisce a sé in
un solo corpo e rende santa la Chiesa”.
Signore, perdonaci quando veniamo a riceverti nella Comunione
o ad adorarti nel santissimo Sacramento, rissosi,
mentre la santissima “Eucaristia, a motivo della sua efficacia
unificante aveva (ha e sempre avrà) il senso permanente di
radunare, superare le barriere, condurre gli uomini ad una
nuova unità col Signore”.
Signore, perdonaci quando passiamo davanti al tabernacolo
distratti e senza rivolgerti un pensiero, come se nelle
specie eucaristiche tu non fossi presente perché desideri incontrarci
per dirci e darci qualche cosa.
Signore, perdonaci quando ci comportiamo maleducatamente
con Te senza venire qualche volta a farti visita
nel tabernacolo, dove Tu , “Cristo, vero Dio e vero uomo,
sei presente tutto intero sotto le due specie e in ciascuna di
esse”.
Signore, perdonaci quando la nostra fede nell’Eucaristiaè languida e insicura perché ci troviamo di fronte a un fatto‘eccezionale’, mentre, magari, non abbiamo difficoltà ad accettare
l’Incarnazione. Ma l’una e l’altra sono misteri.
Signore, perdonaci quando non riflettiamo che anche
nell’incarnazione non “Fu seguito il corso ordinario della
natura”. Dunque non ha senso accettare l’uno e respingere
l’altro.
Signore, perdonaci quando abbiamo difficoltà a credere
che “Quello che noi ripresentiamo (nella santissima Eucaristia) è il corpo nato dalla Vergine. E’ la vera carne di Cristo
che fu crocifissa, che fu sepolta. (L’Eucaristia) è dunque veramente
il sacramento della sua carne”.
Signore, perdonaci quando ti consideriamo presente solo
nella Messa, dove avviene la rinnovazione del sacrificio della
croce, dimenticando che il mistero eucaristico è, al contempo,“Sacrificio, Presenza, Banchetto. Non consente riduzioni né
strumentalizzazioni, va vissuto nella sua integrità”.
Signore, perdonaci quando, partecipando alla Messa,
assistiamo al miracolo di Dio che si fa, per noi, pane e vino,
senza renderci conto di quello che avviene.
*
Fede per credere che la santissima “Eucaristia contiene l’energia
dello spirito, che si trasmette all’uomo nella comunione e
nell’adorazione del Signore realmente presente”.
Signore, ti chiediamo: donaci intelligenza per accettare
che “Ricevendo l’unico Pane entriamo in quest’unica vita e
diventiamo così un unico corpo del Signore”.
Signore, dacci la saggezza per capire che “Frutto dell’Eucaristiaè l’unione dei cristiani, prima dispersi, nell’unità di
un unico Corpo. E per questa ragione essa può essere ricevuta
solo nell’unità con tutta la Chiesa, superando ogni
separazione religiosa o morale”.
Signore, dacci il buon senso di salutarti, nel tabernacolo,
con una genuflessione, ricordando che “Come lo stare in
piedi è significativo della Risurrezione, la prostrazione a terraè segno di adorazione di Colui che, risorto, è il Vivente”.
Signore, facci comprendere che “Per la Chiesa Cattolica
l’atteggiamento di adorazione è riservato non solo alla celebrazione
dell’Eucaristia, ma anche al suo culto fuori della
Messa, come ‘valore inestimabile’ destinato alla ‘Comunione
sacramentale e spirituale dei fedeli’”.
Signore, convincici che quando riceviamo la santa Comunione
(sacramentale o spirituale), vengono a dimorare
in noi Cristo “E il Padre di Lui e il Paraclito”.
Signore, donaci la certezza che “La contemplazione e
l’adorazione acuiscono il desiderio dell’unione totale della
creatura col suo Creatore e, nello stesso tempo, spalancano
la coscienza della nostra indegnità”.
Signore, aumenta la nostra fede così da condividere
pienamente questa meravigliosa sintesi che Innocenzo III
scrisse in un’epistola: nella santissima Eucaristia: “La formaè del pane e del vino, la verità è della carne e del sangue; la
potenza è dell’unità e della carità”.
Signore, dacci fede forte per credere che, ogni volta che
veniamo a riceverti nella santa Comunione o, nell’adorazione,
a confessarti le nostre miserie, Tu, in cambio, ci riempi
di tesori inimmaginabili.
*
perché anche noi, con la liturgia bizantina, in quest’ora santa“Abbiamo visto la luce vera, abbiamo ricevuto lo Spirito
celeste, abbiamo trovato la vera fede, adorando la Trinità
invisibile: Essa infatti ci ha salvati”.
Signore, ti ringraziamo perché, nonostante la nostra
freddezza e trascuratezza, Tu sempre ci aspetti nella santissima
Eucaristia; solo lì possiamo comunicarci spiritualmente
con Te e adorarti, come raccomandano “I maestri della vita
spirituale”.
Signore, ti ringraziamo perché ci dai la possibilità di iniziare
l’adorazione della santissima Eucaristia nella comunione
e prolungarla “negli atti della pietà eucaristica, adorando
Dio Padre nello Spirito e nella Verità, in Cristo risuscitato e
vivente, realmente presente tra noi”.
Signore, ti ringraziamo perché nell’Apocalisse ci presenti
un sublime modello di adorazione fatta in una liturgia celeste.
E’ troppo bella e seducente per le nostre scarse possibilità.
Fa’ che la ripensiamo e rimeditiamo ogni tanto: servirà
per riscaldare un pò anche la nostra pietà fredda.
Signore, ti ringraziamo per il buon esempio che ci danno
tante anime, che trascorrono lunghe ore del giorno o della
notte ad adorarti, a lodarti, a implorare la tua misericordia,
a chiedere i tuoi doni e a ringraziarti. Muovi anche il nostro
cuore a fare qualche cosa per Te, che ti sei dato tutto a noi.
Signore, S. Ignazio di Antiochia scrisse: “Convenite in
un’unica fede in Cristo”. Anche noi professiamo quest’unica
fede. Aiutaci ad essere uniti da un unico amore.
Signore, lo stesso Santo affermò con sicurezza che la
santissima Eucaristia, oltre che Sacrificio, Sacramento e
Banchetto è “Farmaco di immortalità”. Aiutaci a capire che,
per vincere la morte, non c’è medicina alternativa al “Pane
di vita” che sei Tu, incarnato, morto e risorto.
Signore, in ginocchio ti ringraziamo per le sante ispirazioni
che hai suscitato nel nostro cuore. Aiutaci a non lasciarle
cadere nel vuoto, ma, intelligentemente, a giovarcene.
Signore, “A Maria fu chiesto di credere che colui, che lei
concepiva per opera dello Spirito Santo, era il Figlio di Dio”.
Ti ringraziamo perché a noi chiedi di credere che “Quello
stesso Gesù, Figlio di Dio e Figlio di Maria, si rende presente
con il suo essere umano-divino nei segni del pane e del vino”.
*
8 - Mistero eucaristico e unità dei cristiani
() I pastori rivolgano particolare attenzione anche a quel
punto di dottrina, in cui la Chiesa insegna che, nel memoriale
del Signore, celebrato secondo la sua stessa volontà, è
espressa e si realizza l’unità di tutti i credenti in Lui.
() Soprattutto nella celebrazione del mistero dell’unità conviene
che tutti i cristiani provino dolore delle divisioni che
li separano gli uni dagli altri. Rivolgano pertanto preghiere
a Dio, affinché tutti i discepoli di Cristo intendano sempre
più profondamente il mistero dell’Eucaristia secondo la
sua vera volontà e lo celebrino cosicché, divenuti partecipi
del Corpo di Cristo, formino un solo corpo (1Cor 10, 17) “compaginato con gli stessi vincoli, con i quali egli lo volle
formato” (Paolo VI, Mysteriun fidei).
parte terza:
49 - () Lo scopo primario e originario della conservazione nella
Chiesa delle Sante Specie al di fuori della Messa è l’amministrazione
del viatico; scopi secondari sono la distribuzione della
comunione al di fuori della Messa e l’adorazione di Nostro Signore
Gesù Cristo, presente sotto quelle specie.
Infatti, “la conservazione delle Sacre Specie per gli infermi
fece sorgere la lodevole abitudine di adorare questo cibo celeste,
che è riposto nel tempio”.
E invero questo culto di adorazione poggia su “valida e solida
base” soprattutto perché la fede nella presenza reale del
Signore conduce naturalmente alla manifestazione esterna e
pubblica di quella fede medesima.
50 - I fedeli poi, quando venerano Cristo presente nel Sacramento,
ricordino che questa presenza deriva dal sacrificio e
tende alla comunione, sacramentale e spirituale insieme.
() Trattenendosi presso Cristo Signore, essi (i cristiani) godono
della sua intima familiarità e dinanzi a lui aprono il
loro cuore per loro stessi e per tutti i loro cari e pregano per
la pace e la salvezza del mondo.
() Attendano, dunque, i fedeli con ardore alla venerazione di
Cristo Signore nel sacramento, secondo il loro stato di vita,
e i Pastori li guidino a ciò con l’esempio e li esortino con
opportuni ammonimenti.
58 - La devozione, sia privata che pubblica verso il Sacramento
dell’altare, anche al di fuori della Messa, secondo
le norme stabilite dalla legittima autorità e nella presente
Istruzione, è caldamente raccomandata dalla Chiesa, perché
il sacrificio eucaristico è la fonte e il culmine di tutta la vita
cristiana.
62 - () Durante l’esposizione, si disponga tutto perché i fedeli,
intenti alla preghiera, si dedichino a Cristo Signore.
Per favorire la preghiera intima sono ammesse letture della
Sacra Scrittura, seguite da omelia o brevi esortazioni, che
conducano i fedeli ad una migliore comprensione del mistero
eucaristico. Conviene pure che i fedeli rispondano cantando
alla parola di Dio, e giova che al momento opportuno
si osservi un “sacro silenzio”.
66 - Anche le esposizioni brevi del Santissimo Sacramento,
che si fanno secondo le norme del diritto, debbono essere
ordinate in modo tale che prima della benedizione col
Santissimo Sacramento, sia riservato uno spazio conveniente
alle letture della parola di Dio, ai canti, alle preghiere e
all’adorazione silenziosa di una certa durata.
che “Nel memoriale del Signore, celebrato secondo la sua
stessa volontà, è espressa e si realizza l’unità di tutti i credenti
in Lui”.
Signore, noi crediamo che, celebrando la santissima Eucaristia
secondo la sua volontà, i cristiani diventano “Partecipi
del Corpo di Cristo e formano un solo corpo”.
Signore, noi crediamo che “Lo scopo primario e originario
della conservazione nella Chiesa delle Sante Specie al
di fuori della Messa è l’amministrazione del viatico”.
Signore, noi crediamo che scopi secondari della conservazione
delle Sante Specie “Sono la distribuzione della comunione
fuori della Messa e l’Adorazione di Nostro Signore
Gesù Cristo, presente sotto quelle specie”.
Signore, noi crediamo che “La conservazione delle Sacre
Specie per gli infermi fece sorgere la lodevole abitudine
di adorare questo cibo celeste, che è riposto nel tempio”.
Signore, noi crediamo che il “Culto di adorazione poggia
su solida base, soprattutto perché la fede nella presenza
reale del Signore conduce naturalmente alla manifestazione
esterna e pubblica di quella fede medesima”.
Signore, noi crediamo che se, quando “Veneriamo Cristo
presente nel Sacramento, ricordiamo che questa presenza
deriva dal sacrificio” siamo naturalmente ispirati di fare“La Comunione sacramentale e spirituale insieme”.
Signore, noi crediamo che i cristiani “Trattenendosi
presso Cristo Signore (), godono della sua intima familiarità
e dinanzi a lui aprono il loro cuore per loro stessi e per
tutti i loro cari e pregano per la pace e la salvezza del mondo
intero”.
Signore, noi crediamo che i fedeli fanno bene ad attendere“ Con ardore alla venerazione di Cristo Signore
nel Sacramento”. Soprattutto quando vengono sollecitati
dall’esempio e da opportuni ammonimenti dei Pastori.
,
nel santissimo Sacramento dell’Eucaristia, ogni volta che
Tu, con le sante ispirazioni, ce lo suggerisci e ci inviti.
Signore, noi ti adoriamo, presenti o assenti, giorno e
notte, insieme ai tuoi Angeli, nella Santissima Eucaristia,
come la santa Chiesa “caldamente” raccomanda.
Signore, noi ti adoriamo nel santissimo Sacramento
perché “Il sacrificio eucaristico è la fonte e il culmine di tutta
la vita cristiana”.
Signore, noi ti adoriamo nel santissimo Sacramento con
visite brevi o più prolungate, secondo le nostre possibilità, e
non ci stanchiamo di dichiararti ogni volta il nostro amore.
Signore, noi ti adoriamo nel santissimo Sacramento,
con la presenza fisica, quando le nostre occupazioni non ce
lo impediscono, ma col cuore sempre.
Signore, ogni volta che veniamo, con il corpo o solo col
cuore, ad adorarti, vogliamo ripeterti che noi crediamo nella
tua parola, nella tua presenza reale, nel tuo amore infinito
per noi.
Signore, spiritualmente, e quando ci è possibile anche
fisicamente, ti diciamo la nostra adorazione per tutti i nostri
fratelli che, non conoscendone o sottovalutandone la preziosità,
vengono più raramente a farti visita.
Signore, ogni volta che veniamo, fisicamente o spiritualmente,
a farti un po’ di compagnia, desideriamo anche
riceverti in noi spiritualmente.
Signore, noi ti adoriamo per tutti coloro che sono impediti da malattia a venire a farti visita. Accetta questa nostra
adorazione per loro e dona loro un po’ di sollievo e tanta
fede in Te.
Signore, Tu ti sei fatto peccatore e in quella veste hai potuto
distruggere i peccati del mondo. Accetta l’adorazione di
noi peccatori in sconto dei peccati degli uomini. Perché qui,
Signore, siamo tutti peccatori.
*
e compatisci la stoltezza di chi, invece di adorarti, ti bestemmia.
Signore, hai implorato il perdono per coloro che ti crocifissero
e ti dileggiarono durante la tua passione e agonia.
Li hai scusati presso il Padre perché Non sanno quello che
fanno. Coloro che ti insultano, Signore, sono tutti uguali.
Per tutti implora il perdono dal Padre.
Signore, compatisci quei genitori che impediscono, o
almeno non incoraggiano, la ‘Prima Comunione’ dei loro
figli. Perdonali, perché non capiscono quanto li impoveriscono,
così facendo.
Signore, tutti noi, quando un ragazzo ha ottenuto un
bel risultato, gli facciamo un complimento e gli diciamo parole
che lo incoraggiano. Perdonaci quando non facciamo
almeno altrettanto con chi si comunica spesso.
Signore, la santissima Eucaristia è Sacrificio. Tu l’hai
scelto, quel sacrificio, per alleggerire noi. Perdonaci quando,
nella santa Messa, che è la sua rinnovazione, non abbiamo
neanche il buon senso di dirti ‘grazie’.
Signore, la santissima Eucaristia è Banchetto, che Tu
hai imbandito e hai offerto a noi, perché possiamo recuperare
le forze che servono per resistere al male. Perdonaci quando
lasciamo passare tanto tempo senza gradire l’attenzione
squisitissima che Tu hai avuto per noi.
Signore, la santissima Eucaristia non è ‘un’ Sacramento, è
‘il’ Sacramento dove Tu, per amore verso di noi, stai, sempre
disponibile per tutti. Perdonaci quando, passando davanti a
un tabernacolo, non ti mandiamo neanche un saluto.
Signore, per la nostra vuotaggine, quelle poche volte
che veniamo a farti visita, non sappiamo che cosa dirti.
Perdona la nostra negligenza, che ci fa trascurare l’aiuto di
sussidi provvidenziali, e che, invece, ci vengono consigliati
dalla santa Chiesa.
Signore, quando non ricambiamo le tue delicate attenzioni,
non è perché non ti vogliamo bene. E’ perché siamo
distratti. Perdonaci.
*
di aiutarci ad avere tanta docilità da accettare sempre tutte
le indicazioni che la santa Chiesa ci suggerisce per adorarti
meno indecentemente.
Signore, ti chiediamo di donarci, quando veniamo a
riceverti o ad adorarti, vivo dolore “Per le divisioni che ci
separano gli uni dagli altri”.
Signore, nell’ultima Cena Tu hai pregato per tutti. Sul
tuo esempio tanti fratelli e sorelle pregano e adorano, davanti
a Te nel santissimo Sacramento, anche per noi. Donaci
la sensibilità di ricambiare, pregando e adorando anche
noi per tutti e, particolarmente, per quelli che pregano per
noi.
Signore, Gesù ha detto: Quello che avete fatto al più piccolo,
l’avete fatto a me. Aiutaci a vedere in ogni essere umano il
termine di un infinito amore da parte tua, perché per tutti ti
sei sacrificato e per tutti rimani nel santissimo Sacramento.
Signore, aiutaci a vincere il rispetto umano, che pare
sigillare la nostra bocca, quando, nelle poche adorazioni alle
quali partecipiamo, gli altri cantano o pregano coralmente e
noi restiamo muti.
Signore, nell’ultima Cena hai pregato appassionatamente
il Padre per i discepoli e per Tutti quelli che per la loro
parola crederanno in te. Ci conforta, Signore, il fatto che, fra
quelli che credono, ci siamo anche noi. Donaci intelligenza
per intuire quanto ci ami, e donaci la volontà per tentare di
contraccambiare in qualche modo.
Signore, “La fede nella presenza reale” nel santissimo
Sacramento, se è viva e cosciente, non può non esprimersi
anche con manifestazioni esterne. Donaci di capire che esse
sono dichiarazione d’amore, buon esempio e mezzo di apostolato.
Signore, la gratitudine è un fiore prodotto da una pianta
che non ha fortuna in questa nostra terra. E pensare che
tutti, quando ascoltiamo la parola ‘grazie’, ci sentiamo abbondantemente
ripagati per ciò che abbiamo fatto. Donaci
di capire che ringraziarti per il dono inestimabile della santissima
Eucaristia è il minimo che possiamo fare.
Signore, la santissima Eucaristia, che Tu ci hai donato,è, allo stesso tempo, Sacrificio, Banchetto e Sacramento.
Essa, infatti, è “Tutto il bene che la Chiesa possiede”. Accendi
in noi un po’ di fervore che ci faccia desiderare e attuare
momenti di raccoglimento per meditare questa molteplicità
di doni.
per i desideri santi che hai suscitato in noi durante questa
Adorazione. Donaci di fare in modo che non restino solo ‘desideri’, ma diventino scelte di vita.
Signore, ti ringraziamo perché, quando veniamo a riceverti
nella santa Comunione o a farti compagnia, non solo
accetti il nostro misero omaggio, ma ci ripeti con insistenza
Chiedete ed otterrete.
Signore, ti ringraziamo perché, quando veniamo a riceverti
nella santa Comunione o a tenerti compagnia, non
ci limiti ‘quanto’ vogliamo chiedere, né per ‘chi’ vogliamo
chiedere, ma ripeti sempre: Chiedete ed otterrete.
Signore, Tu, che sei il creatore e il padrone di tutto,
ami rendere tutti ricchi delle tue ricchezze. Ti ringraziamo
perché così educhi anche noi, ingordi ed egoisti, a donare.
Signore, nella santissima Eucaristia, Ti doni tutto a noi:
con Te, ci doni ogni cosa. Ci semplifichi, così, e concretizzi
il modo di ricambiare il tuo amore: donandoci ai fratelli. Infatti
hai detto che Tutto quello che avete fatto al più piccolo
nel mio nome, l’avete fatto a me.
Signore, ogni genitore, che ama immensamente i suoi
figli, dona loro delle cose. Ma l’amore che Tu hai per tutti
noi non conosce termine di paragone. Ti ringraziamo
perché nella santissima Eucaristia Tu non ci hai dato ‘delle
cose’, ma ci hai donato Te stesso.
Signore, Ti ringraziamo perché, per educarci alla generosità,
le tue mani, sempre piene, si vuotano continuamente
su ognuno di noi. E questo sia che te ne abbiamo pregato,
come che non ti abbiamo rivolto parola.
Signore, ti ringraziamo perché, dopo aver lavato i piedi
ai tuoi Apostoli, hai impartito a loro e al mondo la grande
lezione Voi mi chiamate Maestro e Signore; dite bene, perché
lo sono.() Vi ho dato l’esempio, perché come ho fatto io, così
facciate anche voi.
Signore, quando, dopo aver guarito dieci lebbrosi, ne
hai visto tornare solo uno a ringraziarti, ci sei rimasto male.
Quel tuo disappunto ci dice che gradisci anche Tu un ‘grazie’.
Signore, ti diciamo mille e mille volte grazie per la santissima
Eucaristia.
*
1 - Ti adoriamo
2 - Signore, io credo a Te
3 - Ora lascia, Signore
4 - O Vergine Madre
5 - Vi adoro
6 - Sia lodato
7 - Signore, Dio mio
8 - Comunione spirituale
9 - Preghiera di S. Bonaventura
10 - Preghiera di S. Alfonso
11 - Colloquio di G. Borsi
12 - Signore, nell’Eucaristia
13 - Vergine santissima
14 - Alleluia, avendo amato
(Alleluia cum dilexisset)
15 - Gesù, il ricordo affabile
(Jesu, dulcis memoria)
16 - Anima di Cristo
(Anima Christi)
17 - Gesù, quanto sei amabile!
(O quam amabilis)
18 - Benedetto il Signore
(Benedictus)
19 - L’anima mia magnifica il Signore
(Magnificat)
20 - Noi ti lodiamo, Dio
(Te Deum)
21 - Ave, vero corpo
(Ave verum)
22 - Canta, o lingua
(Pange, lingua)
23 - Verbo eterno
(Verbum eternum)
24 - Ai sacrifici
(Sacris solemniis)
25 - Ai sacrifici
(Sacris solemniis)
26 - O cibo dei viandanti
(O esca viatorum)
27 - Gesù, pane dolcissimo
(O panis dulcissime)
28 - Sion, loda il Salvatore
(Lauda, Sion)
29 - O Gesù mio dolcissimo
(O Jesu mi dolcissime)
30 - Buon Pastore
31 - Pane del ciel
32 - Questo terror divino (A. Manzoni)
33 - Chi dell’erbe (A. Manzoni)
34 - Sei Tu, Signore, il pane
35 - T’adoriam, Ostia divina
36 - Agnello, che immolato
37 - Lodi ognuno il Salvatore
38 - Una spiga dorata
39 - Inni e canti
40 - Noi ti amiam, Signor
41 - Lodiamo Dio
42 - O genti tutte, lodate il Signore
(Laudate Dominum, omnes gentes)
(All’inizio le preghiere 1 e 2, alla fine 3 e 4, se piace)
1 - Ti adoriamo,
santissimo Signore nostro Gesù Cristo,
anche in tutte le tue chiese
che sono per il mondo.
E ti benediciamo
perché con la tua santa croce
hai redento il mondo (S. Francesco d’Assisi)
2 - Signore, io credo a Te
Signore, i miei occhi vedono pane e vino;
le mie mani toccano pane e vino,
il mio gusto sente pane e vino,
ma Tu hai detto “Questo” (pane) è la mia carne”;
“questo (vino) è il tuo Sangue”:
Quante volte i miei occhi, le mie mani, il mio gusto
si sbagliano e mi ingannano!.
Ma Tu, che sei la verità, non puoi sbagliare,
Tu, che sei mio Padre, non puoi ingannarmi.
Perciò, Signore, IO CREDO A TE.
3 - Ora lascia, Signore
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la salvezza *
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti *
e gloria del tuo popolo Israele. Gloria al Padre
4 - O Vergine Maria
O Vergine Maria, nostra amata Signora del Santissimo Sacramento,
Tu sei la gloria del popolo cristiano,
il gaudio della Chiesa intera, la salvezza del mondo.
Prega per noi, risveglia in tutti i cristiani una venerazione
profonda verso il Santissimo Sacramento
affinché siamo degni di riceverlo quotidianamente.
(S. Pio X papa)
5 - Vi adoro
Vi adoro ogni momento,
o vivo Pan del ciel, gran Sacramento.
6 - Sia lodato
Sia lodato e ringraziato ogni momento
il santissimo e divinissimo Sacramento.
7 - Signore, Dio mio,
Signore, Dio mio, creatore mio e redentore mio,
- con quell’affetto, riverenza, lode e onore;
- con quella gratitudine, dignità ed amore;
- con quella fede, speranza e purità,
anelo di riceverti, con cui ti ricevette la Vergine Maria nel
suo grembo vergine e immacolato.
Nulla voglio riservare per me.
Risanami, fortificami, santificami, Signore.
8 - Comunione spirituale
Signore,
credo che voi siete realmente presente nel santissimo Sacramento
dell’altare;
vi adoro dall’abisso del mio nulla;
vi amo sopra ogni cosa e
vi desidero nell’anima mia.
Poiché adesso non posso ricevervi sacramentalmente,
venite almeno spiritualmente nel mio cuore.
O Gesù, venite. (Breve pausa)
Come se foste già venuto, io mi unisco tutto a voi;
vi adoro, vi benedico, vi ringrazio.
Rimanete sempre in me con la vostra grazia,
o Gesù, mite ed umile di cuore.
9 - Preghiera di S. Bonaventura
Trafiggi, dolcissimo Signore Gesù, le midolle e le viscere
dell’anima mia con la ferita soavissima e salutare dell’amor
tuo e con vera, sincera ed apostolica santissima carità; affinché
languisca e si liquefaccia l’anima sempre per il solo
amore e desiderio di Te.
Te brami e si consumi nei tuoi atrii,
desideri sciogliersi ed essere con Te.
Fa che l’anima mia abbia fame di Te, Pane degli Angeli,
refezione delle anime sante, nostro pane quotidiano soprasostanziale,
contenente ogni dolcezza e sapore ed ogni soavità
e diletto.
Te, in cui gli Angeli desiderano di fissare lo sguardo,
sempre appetisca e gusti il mio cuore, e della dolcezza del
tuo sapore si riempiano le viscere dell’anima mia; abbia
sempre sete di Te, fonte della vita, fonte della sapienza e
della scienza, fonte dell’eterno lume, torrente di voluttà, dovizia
della casa di Dio.
Te sempre sospiri, Te cerchi, Te trovi, a Te inclini, a Te
pervenga, Te mediti, di Te parli ed ogni cosa operi a lode e
gloria del tuo nome, con umiltà e discrezione, con amore
e diletto, con facilità ed affetto, con perseveranza fino alla
fine;
e Tu sii sempre la mia speranza, tutta la mia fiducia, la
mia ricchezza, il mio diletto, la mia giocondità, il mio gaudio,
la mia quiete, la mia pace, la mia soavità, il mio profumo, la
mia dolcezza, il mio cibo, il mio ristoro, il mio rifugio, il mio
aiuto, la mia sapienza, la mia porzione, il mio possesso, il mio
tesoro, in cui sia sempre e fissa e ferma ed immobilmente radicata
la mia mente e il mio cuore.
Così sia.
10 - Preghiera di S. Alfonso
Signore mio Gesù Cristo, che, per l’amore che porti
agli uomini, te ne stai notte e giorno in questo Sacramento,
chiamando e accogliendo coloro che vengono a visitarti, io ti
credo presente nel Sacramento dell’altare; ti adoro dall’abisso
del mio niente e ti ringrazio di quante grazie mi hai fatte,
specialmente di avermi donato Te stesso in questo Sacramento,
di avermi dato per avvocata la tua santissima Madre
e di avermi chiamato a visitarti in questa chiesa.
Io saluto oggi il tuo amatissimo Cuore e intendo salutarlo
per tre fini:
primo: in ringraziamento di questo gran donno;
secondo per compensarti di tutte le ingiurie che hai ricevuto
dai tuoi nemici in questo sacramento;
terzo, intendo, con questa mia visita adorarti in tutti i luoghi
della terra, dove Tu sacramentato te ne stai meno riverito
e più abbandonato.
Gesù mio, io ti amo con tutto il cuore;
mi pento di avere per il passato tante volte disgustato la
tua bontà infinita;
propongo con la tua grazia di non offenderti più per
l’avvenire; e, al presente, miserabile qual sono, io mi consacro
tutto a te, ti dono e rinunzio tutta la mia volontà, gli
affetti, i desideri e tutte le cose mie.
Da oggi in avanti fa di
me e delle cose mie tutto quello che ti piace.
Solo ti chiedo e voglio il tuo santo amore, la perseveranza
finale e l’adempimento perfetto della tua volontà. Ti
raccomando le anime del Purgatorio, specialmente le più
devote del santissimo Sacramento e di Maria Santissima.
Ti
raccomando ancora tutti i poveri peccatori.
Unisco infine, Salvatore mio caro, tutti gli affetti miei
con gli affetti del tuo amorosissimo Cuore, e così uniti li
offro al tuo eterno Padre, e lo prego in nome tuo che per tuo
amore li accetti e li esaudisca.
11 - Colloquio di G. Borsi
Tu stai lì dinanzi a me, silenzioso e sorridente, guardi e
giudichi il mio sforzo e la tua sola presenza mi rende mille
volte più sollecito e volenteroso, centuplica le mie facoltà, il
mio amore.
E a poco a poco, come ora, Signore, sento la gioia
d’aprirti il mio cuore, d’espandere in te tutta l’anima mia.
O Gesù, Tu mi sveli le mie facoltà, mi fai trovare le tue
più alte verità avviluppate in me stesso, e mi dai la gioia di
trovarle da me, col mio sforzo, acciocché siano veramente
mie, vitali, meritevoli.
E come nella preghiera Tu sai meglio
di me quello che è bene per me, quello che mi occorre. Il
Padre vostro sa già di che cosa avete bisogno, prima che glielo
chiediate. Ma Tu vuoi ch’io preghi, perché non ti dimentichi
e perché illumini me stesso.
Oh parlare con te; Gesù, con te benigno e amoroso, giusto
e consolatore!
Tu non mi deridi, Tu non diffidi di me, Tu non mi
combatti per il piacere di vincermi, atterrarmi o umiliarmi,
perché Tu abbatti e umìli soltanto il superbo; ma la tua con
me, o Amore ineffabile, è una battaglia d’amore, nella quale
io sono vincitore appena ho ceduto le armi; nella quale io
posso cantare vittoria, solo nell’attimo in cui mi ti arrendo.
Caro, caro Gesù, mio tesoro celeste, come sono felice di
parlare con te.
Amico fedele, in te io posso ben rifugiarmi e piangere
e ridere.
In te sono libero.
In te, mio Dio, sono felice.
12 - Signore, nell’Eucaristia
Signore, nell’Eucaristia, Sacrificio e Sacramento, hai
condensato tutto il tuo amore infinito.
Ogni volta che le parole del Celebrante Ti chiamano,
Tu ti fai Pane e Vino e, dopo aver sfamato e dissetato i partecipanti
al banchetto eucaristico, rimani sull’altare per ricevere
quanti desiderano restare con te, parlarti, esporti le
proprie necessità, perché la tua gioia è quella di vivere in
mezzo ai figli degli uomini..
Ti ringraziamo, per la tua generosità.
Tu sei il centro del nostro amore, ma troppe volte noi
partecipiamo al rinnovarsi incruento del santo Sacrificio
della Croce e quasi mai veniamo a farti visita, a salutarti
nelle chiese.
- Forse perché è incredibile il limite del tuo amore,
- forse perché la nostra mente non lo capisce,
- forse perché non ci pensiamo.
Facci capire che cosa significa essere con te, Signore, e
accendi in noi un fervore tale per cui ci sforziamo di amarti,
come Tu ci hai amato fino alla fine.
13 - Vergine santissima
Vergine santissima, Tu sola hai avuto in te,
per nove mesi, Cristo, tuo Figlio e nostro Salvatore.
Per trent’anni lo hai avuto con te.
Per tutta la vita e per l’eternità sei con Lui.
Dà a noi una scintilla di quella fede e di quell’amore con cui
lo ricevevi, insieme agli Apostoli, nel Cenacolo, nel “Pane
spezzato’.
Trasmetti a noi gli affetti e il fervore tuoi, perché almeno
i pochi minuti nei quali gli offriamo la nostra compagnia,
siano adorazione vera.
Amen.
14 - Alleluia, avendo amato (Alleluia. Cum dilexisset)
1 - Alleluia!
Avendo amato i suoi che erano nel mondo,
li amò sino alla fine.
Alleluia! Alleluia!’
2 - Alleluia!
Chi mangia di questo pane
vivrà in eterno.
Alleluia! Alleluia!
3 - Alleluia!
Il Pane, che io darò,
è la mia carne per la vita del mondo.
Alleluia! Alleluia!
4 - Alleluia!
Io sono il Pane vivo,
che discende dal cielo.
Alleluia! Alleluia!
5 - Alleluia!
Sacerdote eterno è Cristo Signore.
A Lui onore e impero sempiterno.
Alleluia! Alleluia!
13 - Gesù, il ricordo affabile (Jesu, dulcis memoria)
1 - Gesù, il ricordo affabile - tuo, dona al cuore gaudio,
Gesù, nell’adorabile - Ostia, sorpassi i limiti.
2 - Non c’è canto più tenero, - o suono più gradevole;
nulla è più dolce e amabile - che Cristo, l’Unigenito.
3 - Gesù, in Te pace trovano, - quanti, pentiti , chiedono.
Quale futuro premio - sarai a quanti ti cercano?
4 - Tu, nostro eterno premio, - Gesù, sii nostro giubilo.
In Te la nostra gloria, - nei secoli dei secoli.
16 - Anima di Cristo (Anima Christi)
1 - Anima di Cristo, santificami;
Corpo di Cristo, salvami;
Sangue di Cristo inebriami!
Pietà di me, Signore!
2 - Acqua del costato di Cristo, lavami;
Passione di Cristo, confortami;
o buon Gesù, esaudiscimi.
Pietà di me, Signore!
3 - Nelle tue ferite nascondimi;
non permettere che io mi separi da te;
dal maligno nemico difendimi;
Pietà di me, Signore!
4 - Nell’ora della mia morte chiamami
e comandami di raggiungerti
perché ti lodi insieme ai tuoi Santi
nei secoli dei secoli. Amen.
17 - Gesù, quanto sei amabile! (O quam amabilis)
1 - Gesù, quanto sei amabile, - quanto desiderabile!
Del cuor sii giubilo, - di mente anelito.
O Gesù buono! - O Gesù buono!
2 - Gesù sei ammirabile, - Gesù, sei onorabile!
Del cuor sii giubilo, - di mente anelito.
O Gesù buono! - O Gesù buono!
3 - Gesù, sei venerabile, - Tu sei da noi laudabile.
Del cuor sii giubilo, - di mente anelito.
O Gesù buono! - O Gesù buono!
4 - O Gesù buono e pio, - sii la salvezza nostra;
dei nostri giorni al termine - sii Tu perenne gaudio.
Del cuor sii giubilo, - di mente anelito.
O Gesù buono! - O Gesù buono!
18 - Benedetto il Signore (Benedictus)
Benedetto il signore Dio d’Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di David suo servo,
come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici *
e dalle mani di quelli che ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore
a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa nel nostro Dio *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell’ombra di morte
e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
19 - L’anima mia magnifica (Magnificat)
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su coloro che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre ecc.
20 - Noi ti lodiamo, Dio(Te Deum laudamus)
Noi ti lodiamo, Dio, *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra di adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri,
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria.
Adora il tuo unico Figlio *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
Tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell’uomo.
Vincitore della morte *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre, *
verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella gloria *
nell’assemblea dei santi.
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli:
ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
21 - Ave, vero corpo (Ave verum)
Ave, vero corpo, nato
da Maria Vergine.
Hai patito e, immolato,
desti vita agli uomini.
Dal tuo fianco, ch’è squarciato,
sgorga sangue vivido.
Deh, a noi non sii negato
nei momenti ultimi.
O Gesù dolce,
o Gesù pio,
o Gesù, figlio di Maria.
22 - Canta, o lingua (Pange, lingua)
1 - Canta, o lingua, del glorioso
corpo, oh mister mirabile!
e di quel sangue prezioso
che per noi uomini,
frutto d’un cuor generoso
donò un re sì prodigo.
2 - A noi dato, per noi nato
da un’intatta Vergine,
il Vangelo ha predicato:
quello che vivifica;
coronò il suo mandato
con chiusura nobile.
3 - E nell’ultima sua Cena,
fatta coi discepoli,
rispettò la Legge intera
nel menù di regola,
donò tutto quel che era:
Corpo, sangue e anima.
4 - Da un pane, carne umana
la parola genera;
vero sangue il vin promana.
Se il tuo cuore dubita
del msiter, risposta arcana
nella fede cercala.
5 - Così grande Sacramento
veneriamo supplici,
e del vecchio Testamento
lascin posto i simboli;
sia la fe’ sostentamento
per i sensi deboli.
6 - Gloria al Padre, gloria al Figlio
lode eterna e giubilo
e grandezza sia al Consiglio
della santa Trìnita.
Pari gloria, onor somiglio
a te, Santo Spirito.
23 - Verbo eterno (Verbum supernum)
1 - Quando, Verbo, t’incarnasti
per salvare gli uomini,
la tua luce non lasciasti
di Dio trino ed unico.
2 - Da un discepolo sei dato
a nemici acerrimi;
ai discepoli hai donato
Pane e Vino ottimi.
3 - La tua carne desti in cibo
ed il sangue: essi offrono,
oh mister giammai udito!
vera vita agli uomini.
4 - Tu, nascendo, ti fai guida
per noi, e cibo splendido;
Tu, morendo, ti fai vita,
Tu, regnando, premio.
5 - Ostia santa, Tu salute
doni a tutti gli uomini
la tua forza sia virtute:
tristi lotte incalzano
6 - Signore, Trino ed Uno:
a Te eterna gloria!
Dona a tutti ed a ciascuno,
vita senza termine.
24 - Ai sacrifici (Sacris solemniis)
1 - Ai sacrifici uniam gioia infinita
e dal profondo cuor s’elevi il canto;
percorra il mondo un alito di vita
qual del creato nell’inizio santo.
Noi ricordiamo quell’estrema Cena
quando il Signore ai cari amici offrì,
secondo il rito, con l’agnello il pane:
Se stesso, nutrimento e redentor.
2 - Dopo il banchetto, dopo quella cena,
offre il Signore a tutti ed a ciascuno
la Carne sua, il Sangue suo. E c’era
con i fedeli, cupo il traditore.
A chi forte non è donò conforto,
ai vacillanti il vino dell’amor.
E disse: Ecco il calice, prendete;
ognun ne beva; attinga ognun vigor.
3 - Così, introdotto il nuovo sacrificio,
n’affida il culto ai soli sacerdoti,
con il comando che per beneficio
serva a se stessi e a quei che più non sono.
Pane dell’uomo è il pane in cui nel cielo
fissan lo sguardo gli angeli fedel;
mangia il Signor, mirabile mistero!
Padrone e servo, santo e peccator.
4 - Noi ti lodiamo, Dio uno e Trino;
Ti veneriamo dal profondo cuore.
Concedi all’uom che resti a Cristo unito
per tutto il tempo del suo stanco errare.
Concedi che, felice, in quella luce
in cui Tu vivi, giunga, e nell’amor
viva con Te nello splendor del cielo.
Con Te, che sei dei secoli il Signor.
25 - Ai sacrifici (Sacris solemniis)*
Ai sacrifici si unisca il gaudio
e dal profondo si elevi il cantico;
percorra un nuovo anelito
di sante opere.
Noi ricordiamo la cena ultima
in cui il Signore diede ai discepoli,
secondo il rito, col pane azzimo
l’agnello tipico.
Dopo il banchetto, conclusa l’agape,
offre il Signore a tutti e singoli
la Carne e il Sangue: cibo, non simbolo,
di vita intima.
Diede, a chi è debole, forte viatico
diede ai perversi il vin che santifica
e disse: “Ecco, prendete il calice;
tutti ne bevano”.
Così, deciso il nuovo olocausto,
ne affida il compito solo ai Presbiteri,
ad essi ordina che lo dispensino
a sé ed al prossimo.
Pane degli uomini è il Pane degli angeli,
Pane del cielo, fine dei simboli;
mangia il Signor, cosa mirabile,
il ricco e il povero.
Noi ti lodiamo, Dio Trino e Unico,
Ti veneriamo. Concedi agli uomini
che, uniti Te, tutti raggiungano
la luce eterea.
Questa versione si può cantare sulla melodia gregoriana.
26 - Adoro te devotamente (Adoro te devote)
1 - Adoro Te devotamente e docile;
sol Te, che il pane e il vin ora nascondono.
Ora mi prostro a Te. Ti chiedo e supplico:
fammi viver con Te nel tuo empireo.
2 - Son viso, tatto e gusto non credibili,
ma all’udito solo si fa credito.
Crediamo quanto disse l’Unigenito,
Verbo che è verità sempre infallibile.
3 - La croce solo Dio poté nascondere
ma il pane anche l’uom rende invisibile.
Con i credenti, che ambedue confessano,
ciò che, pentito, il ladro chiese, supplico.
4 - Non vedo qui le piaghe del tuo fisico,
pure Tu sei il mio Dio; a me rivèlati.
Aiutami ad aver fede più valida,
avere speme in Te, Te solo scegliere.
5 - O memoriale d’una morte fulgida,
o vivo Pan che dai la vita agli uomini,
fa che la vita mia la possa spendere
sol per gustare Te, sol per Te vivere.
6 - O pio pellicano, Cristo martire,
il sangue tuo cancelli i nostri debiti,
quel sangue che una stilla sola libera
il mondo intero da tutti i suoi crimini.
7 - O mio dolce Gesù, che i buoni credono,
Ti prego: dammi quanto il cuor desidera;
fa che contempli la tua dolce immagine,
fa che beato sia nella tua gloria.
27 - O cibo dei viandanti (O esca viatorum)
1 - O cibo dei viandanti,
o pane dei celesti,
manna degli angeli,
deh! Nutri gli affamati,
serena, sfiduciati,
quanti Ti cercano.
2 - O linfa dell’amore,
o fonte che dal Cuore
scendi e vivifichi,
disseta gli assetati,
e questi nostri voti
fa che si compiano.
3 - Gesù, il tuo dolce volto,
noi veneriam nascosto
del pan nel simbolo;
fa che, rimosso il velo,
noi contempliamo in cielo
tua luce fulgida.
4 - Desidero, o Signore,
mangiando questo pane,
che Tu mi vivifichi.
Fa, Gesù mio benigno,
che io riceva degno
il cibo angelico.
5 - Sia il cibo nutrimento,
il vino sia alimento
per la mia anima.
Sii nel cimento estremo,
nell’ultimo sospiro
pegno di gloria.
Amen.
28 - Gesù, pane dolcissimo (O panis dolcissime)
1 - Gesù, pane dolcissimo,
Gesù, cibo dell’anima,
la vita mia rigenera.
2 - Gesù, pasquale vittima,
Agnello mansuetissimo,
sei prezzo ai nostri debiti.
3 - Gesù, carne purissima,
Ti veli sotto il simbolo
del pane, al Ciel gratissimo.
4 - Gesù, col pan degli Angeli
rinnova in noi la grazia
del settiforme Spirito.
5 - Gesù, chi si comunica
di te, Tu lo vivifichi
e basti a tutti gli uomini.
6 - Gesù, Tu ci purifichi
da ogni nostro crimine,
donandoti all’Altissimo.
7 - Gesù, a te uniscici
e, grazie al tuo olocausto,
degni possiam riceverTi.
8 - Gesù, la mia libidine
quieta con la tua grazia:
ch’io possa con te vivere.
9 - Gesù, siamo famelici!
La carne e il sangue sazino
noi nel banchetto ottimo.
10 - Gesù, Tu sazi i timidi
col santo Pane azzimo
nei secoli dei secoli. Amen.
29 - Sion, loda il Salvatore (Lauda Sion)
1 - Sion, loda il Salvatore
loda il Duce e il Pastore,
alza inni e cantici.
2 - Quanto puoi, tanto tu osa
ch’è maggiore d’ogni cosa,
né ti bastan cantici.
3 - T’è proposto come tema
oggi un pan. Nessun tema:
tutti lui vivifica.
4 - Cristo nell’ultima Cena
si dà tutto (nuova estrema!)
non in senso equivoco.
5 - La tua lode sia corale,
sia gioconda, sia totale
della mente il giubilo.
6 - Nella mensa, ch’è regale,
Pasqua e Legge nuova vale.
Qui l’Antica termina.
7 - In un giorno sì solenne
la notizia ognun ritenne
di cotanto gaudio.
8 - Qui, il nuovo, il vecchio fuga,
la figura il vero oscura:
notte giorno illumina.
9 - Cristo impose in quella Cena
di rifare ognun con lena
ciò che vide compiere
10 - Consacriamo il Pane e il Vino,
ora edotti del divino:
l’Ostia salutifera.
11 - Dogma nuovo pei cristiani:
Carne qui si fanno i pani,
Sangue il vin che allietaci.
12 - Tu non tutto puoi capire:
la tua fé ti fa sentire
cose d’altro ordine.
13 - L’apparenza non il vero
mostra il senso, ma son cielo:
realtà incredibili.
14 - Carne e Sangue T’alimenta,
ma nessun Cristo frammenta:
resta intero ed unico.
15 - Chi lo mangia, non spezzato
lo riceve, ma qual nato
dall’intatta Vergine.
16 - Chi è buono, chi è ribelle
lo riceva. Uno o mille,
lui non pur consumano.
17 - Lo ricevon santi e rei,
ma la sorte or non dei
tu pensare equanime.
18 - Pei cattivi è morte, i buoni
vita trovano. Tu opponi
ben diverso epilogo.
19 - Spezzi il pane; non temere,
se un frammento può cadere!
tutti e ognun può contenere
tutto il Cristo integro.
20 - Non avviene una scissura:
sol del segno c’è frattura.
Nulla perde di statura
la divina vittima.
Buon Pastore * -
(Le strofe che seguono, conclusione dell’inno ‘Sion, loda’, possono
formare un mottetto a sé).
21 - Ecco il Pane dei Celesti
fatto cibo dei terrestri:
ai tuoi figli Tu lo desti.
Tutti qui l’adorino.
22 - In figura è profetato:
in Isacco è preparato
quale agnello, risparmiato;
nella manna agli esuli.
23 - Buon Pastore, vero Pane;
o Gesù, pietà! L’infame
Tu lo pasci. La sua fame
quieta. Mostragli il reame
dell’eterna patria.
24 - Tu, che tutto sai e vali,
Tu, che nutri noi mortali,
fa che un giorno commensali,
coeredi, servi, eguali
siamo, coi tuoi Angeli.
Amen. Alleluia.
30 - O Gesù mio dolcissimo (O Jesu mi dulcissime)
1 - O Gesù mio dolcissimo,
sospiro del mio spirito,
ti dico con le lacrime
i sentimenti intimi.
2 - Resta con noi nel vespero
di nostra vita e illumina
la mente, ché caligine
la nostra mente ottenebra.
31 - Pane del ciel
1 - Pane del ciel, che solo dai la vita,
che mai, che mai non muore,
Tu la dolente umanità smarrita
raccogli in un sol cuore.
L’umanità, per cieche vie smarrita,
raccogli, raccogli in un sol cuore.
2 - Parola eterna, per amor velata
in sì povero velo,
l’umanità dagli odi lacerata
raccogli nel tuo seno.
L’umanità ecc
32 - Questo terror divino (A. Manzoni)
1 - Questo terror divino,
questo segreto ardor,
è che mi sei vicino,
è l’aura tua, Signor.
Sospir dell’alma mia,
Sposo, Signor, che fia
quando di Te Tu stesso
mi parlerai nel cuor?.
2 - Sei mio, con Te respiro;
vivo, gran Dio, di Te.
Confuso a Te col mio
offro il tuo stesso amor.
Empi ogni mio disiro,
parla che tutto intende;
dona, che tutto attende,
quando T’alberga un cuor.
33 - Chi dell’erbe (A. Manzoni)
1 - Chi dell’erbe lo stelo compose?
Chi ne trasse la spiga fiorita?
Chi nel tralcio fe’ scorrer la vita?
Chi v’ascose dell’uve il tesor?
Tu quel grande, quel santo, quel buono
che or qual dono il tuo dono riprendi;
Tu che in cambio, qual cambio!, ci rendi
il tuo Corpo e il tuo Sangue, o Signor.
2 - Anche i cuor che T’offriamo son tuoi.
Ah! Il tuo dono fu guasto da noi;
ma quell’alta pietà che li fea
li riceva quai sono a mercé.
E vi spiri, col soffio che crea,
quella fede che passa ogni velo,
quella speme che muore nel cielo
quell’amor che s’eterna con Te.
34 - Sei Tu, Signore, il pane
1 - Sei Tu, Signore, il pane,
cibo Tu sei per noi;
risorto a vita nuova,
sei vivo in mezzo a noi.
2 - Nell’ultima sua cena
Gesù si dona a noi.
“Prendete pane e vino”:
la vita mia per voi.
3 - “Mangiate questo pane:
chi crede in me vivrà.
Chi beve il vino nuovo
con me risorgerà”.
4 - E’ Cristo il pane vero
diviso qui fra noi.
Formiamo un solo corpo
e Dio sarà con noi.
35 - T’adoriam, Ostia divina
1 - T’adoriam, Ostia divina,
T’adoriam, Ostia d’amor.
Tu dell’angelo il sospiro,
Tu dell’uomo sei l’onor.
T’adoriam, Ostia divina,
T’adoriam, Ostia d’amor
2 - Tu dei forti la dolcezza,
Tu dei deboli il vigor,
Tu salute dei viventi,
Tu speranza di chi muor.
T’adoriam, Ostia divina,
T’adoriam, Ostia d’amor
3 - Ti conosca il mondo e T’ami,
Tu la gioia d’ogni cuor;
ave, o Dio nascosto e grande,
Tu dei secoli il Signor
T’adoriam, Ostia divina,
T’adoriam, Ostia d’amor
36 - Agnello che immolato
1 - Agnello che, immolato,
ti offri redentor,
Tu l’uomo perdonato
ami d’immenso amor.
Signore, non son degno
di stringermi all’altare,
ma tu con un sol segno
se vuoi, mi puoi salvar.
2 - Divino pellicano,
nutrendomi di Te,
disveli il grande arcano
mister d’amor per me.
Signore, non son degno
di stringermi all’altare,
ma tu con un sol segno
se vuoi, mi puoi salvar.
3 - L’umana, vil natura,
unita al tuo poter,
diventa creatura
matura per il ciel.
Signore, non son degno
di stringermi all’altare,
ma Tu con un sol segno,
se vuoi, mi puoi salvar.
4 - Agnello, che hai donato
la vita tua per me,
io, con il cuore grato,
vengo e mi unisco a Te.
Signore, non son degno
di stringermi all’altare,
ma tu con un sol segno
se vuoi, mi puoi salvar.
37 - Lodi ognuno il Salvatore
1 - Lodi ognuno il Salvatore,
la sua guida, il suo Pastore,
con inni e cantici:
Si sprigioni imponente,
risonante, tripudiante,
acclamante un coro unisono:
Cristo è il Signore.
2 - Ecco il pane dei Celesti,
fatto cibo a noi terrestri:
onoriamo supplici.
Si sprigioni imponente,
risonante, tripudiante,
acclamante un coro unisono:
Cristo è il Signore.
38 - Una spiga dorata
1 - Una spiga dorata dal sol
ed un grappolo che coglie il vignaiol
si trasformano ora in pane e vino - d’amor
e nel Corpo e nel Sangue del Signor.
2 - Dividiamo la stessa comunion,
siam frumento d’un sol seminator;
un mulino sfarina con dolor - la vita,
Dio si fa Eucaristia per amor.
3 - Come chicchi formanti un solo pan,
come note che fanno una canzon,
come gocce raccolte nel bacino - del mar
i cristiani un solo corpo formeran.
39 - Inni e canti
1 - Inni e canti sciogliamo, o fedeli,
al divino eucaristico Re.
Egli, ascoso nei mistici veli,
cibo all’alma fedele si diè.
Dei tuoi figli lo stuolo qui prono,
o Signor dei potenti, Ti adora;
per i miseri implora perdono,
per i deboli implora pietà.
2 - Sotto i veli che il grano compose,
su quel trono raggiante di luce,
il Signor dei Signori si ascose,
per avere l’impero dei cuor.
Dei tuoi figli lo stuolo qui prono…
3 - O Signor, che dall’Ostia radiosa
sol di pace ne parli e d’amor,
in Te l’alma smarrita riposa,
in Te spera chi lotta e chi muor.
Dei tuoi figli lo stuolo qui prono…
40 - Noi ti amiam, Signor
1 - Noi ti amiam, Signor - noi T’adoriamo,
e solo a Te chiediam - il vero amor.
Sei Tu la vita, - la nostra gioia:
noi ci prostriam, Signor, - e T’adoriam.
2 - In Te crediam, Signor - in Te crediamo;
accresci noi la fè - nel tuo mister.
Sei Tu la vita, - la nostra gioia…
3 - In Te speriam, Signor, - in Te speriamo:
abbi pietà di noi, - abbi pietà!.
Sei Tu la vita, - la nostra gioia…
4 - A Te veniam, Signor, - a Te veniamo:
Te brama il nostro cuor, - fonte d’amor!
Sei Tu la vita, - la nostra gioia…
5 - Resta con noi, Signor, - resta con noi:
dona il tuo Pan del ciel, - pegno d’amor.
Sei Tu la vita, - la nostra gioia…
41 - Lodiamo Dio
1 - Lodiamo Dio pel cielo che ha creato,
lodiamolo pel mar.
Lode al Signor
rendiamo per le valli e le montagne,
pei boschi e i prati in fior.
Gloria eterna a Gesù!
Cielo e terra, benedite il Signor!
Onore e gloria Te, Re della gloria;
amor per sempre a Te, Dio dell’amor.
2 - Lodiamo Dio pel sole e per le stelle,
pel nuvolo e il seren.
Lode al Signor
rendiamo per la pioggia e la rugiada,
pel caldo e per il gel.
Gloria eterna a Gesù!
Cielo e terra, benedite il Signor!
Onore e gloria Te, Re della gloria;
amor per sempre a Te, Dio dell’amor
3 - Lodiamo Dio perché ha redento l’uomo
col sangue di Gesù.
Lode al Signor
rendiamo per il Pane e per il Vino,
cibo d’eternità.
Gloria eterna a Gesù!
Cielo e terra, benedite il Signor!
Onore e gloria Te, Re della gloria;
amor per sempre a Te, Dio dell’amor.
42 - O genti tutte, lodate il Signore -
(Laudate Dominum)
1 - O genti tutte, lodate il Signore,
o popoli tutti lodatelo.
2 - Perché grande è il suo amore per noi
1 - Melchisedech : Pane e Vino |
Pag. 13 |
2 - " : Sacerdote del Dio altissimo |
Pag. 25 |
3 - L'Eucaristia : nutrimento (la Manna) |
Pag. 39 |
4 - " : la Manna vera |
Pag. 51 |
5 - " : cuore dell'Alleanza nuova |
Pag. 65 |
6 - " : il Pane che dà forza |
Pag. 77 |
7 - " : nella profezia di Malachia |
Pag. 91 |
8 - " : nella Pasqua ebraica |
Pag. 105 |
9 - " : nella poesia ebraica |
Pag. 117 |
10 - L'eucaristia: la moltiplicazione |
Pag. 133 |
11 - " : "nella notte del tradimento" (Matteo) |
Pag. 151 |
12 - " : "... il mio corpo" (Marco) |
Pag. 163 |
13 - " : "... Fate" (Luca) |
Pag. 175 |
14 - " : "Quello che a mia volta vi ho trasmesso" (Paolo, 1 Cor.) |
Pag. 187 |
15 - " : "Se non mangiate (Giovanni)" |
Pag. 201 |
16 - " : "come ho fatto io" (Giovanni) |
Pag. 215 |
17 - " : "Resta con noi" (Discepoli di Emmaus) |
Pag. 227 |
18 - " : Pane spezzato |
Pag. 241 |
19 - " : nel Nuovo Testamento |
Pag. 255 |
20 - L'Eucaristia : rende 'con-corporei e con-sanguinei (Catechesi di Gerusalemme) |
Pag. 269 |
21 - " : è la "Carne di Gesù Cristo" (S. Ignazio e Giustino) |
Pag. 281 |
22 - " : è Sacrificio (S. Giustino e Ireneo) |
Pag. 295 |
23 - " : e la Parola (Scuola Alessandrina: S. Clemente e Origene) |
Pag. 307 |
24 - " : è cibo e nutrimento (Scuola Alessandrina: S. Atanasio e Cirillo) |
Pag. 319 |
25 - " : Chi consacra è Cristo (Scuola antiochena: S. Giovanni Crisostomo) |
Pag. 331 |
26 - " : è mistero da adorare (S. Ambrogio e S. Giovanni Damasceno) |
Pag. 343 |
27 - " : e l'unità della Chiesa (Scuola Africana. Tertulliano, Cipriano e Agostino) |
Pag. 355 |
28 - " : nutrimento vivificante (Concilio di Efeso - 431) |
Pag. 369 |
29 - " : 'Identità del Corpo del Cristo storico ed eucaristico' (Sinodi di Vercelli e Concilio Romano) |
Pag. 381 |
30 - " : 'Il pane e il vino diventano Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Cristo' (Concilio di Costanza, 1414- 18) |
Pag. 393 |
31 - L'Eucaristia : Sacrificio per i vivi e per i defunti (Concilio di Trento 1545-15) |
Pag" 405 |
32 - " : Sacrificio sempre valido (Bolla: 'Auctorem fidei' 25 - V - 1794). |
Pag. 421 |
33 - L'Eucaristia : divinizza (Enc. 'Mirae caritatis' di Leone XIII) |
Pag. 437 |
34 - " : mistero da adorare (Enc. 'Mediator Dei' di Pio XII) |
Pag. 453 |
35 - " : nel Catechismo della Chiesa cattolica |
Pag. 467 |
36 - " : Mistero da credere ( Enc. "Mysterium fidei' di Paolo VI |
Pag. 485 |
37 - " : Fa la Chiesa (Enc. 'Ecclesia de Eucharistia' di S.Giovanni Paolo II) |
Pag. 501 |
38 - " : Convito del Signore (Enc. 'Dominicae cenae' di S. G. Paolo II 39 - |
Pag. 519 |
39 - " : L'Emmanuele (lett. Ap. 'Mane nobiscum, Domine' di S. Giovanni Paolo II) |
Pag. 535 |
40 - " : Dio è amore (Enc, 'Deus caritas est' e Lett. Ap. Post-sinodale 'Sacramentum caritatis di Benedetto XVI) |
Pag. 549 |
1 - L’Eucaristia: Cuore stesso della vita cristiana (Congregazione Per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti) |
Pag. 565 |
2 - " : Fonte e culmine della vita e della Missione della Chiesa (Sinodo dei Vescovi - I assemblea generale ordinaria) |
Pag. 579 |
3 - " : Sacrificio, Banchetto, Sacramento Sacra Congregazione dei Riti: Istruzione sul Culto eucaristico |
Pag. 597 |
4 - Preghiere e Canti |
Pag. 609 |
Preghiere |
|
1 - Ti adoriamo |
Pag. 611 |
2 - Signore, io credo a Te |
Pag. 611 |
3 - Ora lascia, Signore |
Pag. 611 |
4 - Ti adoriamo |
Pag. 611 |
5 - Vi adoro |
Pag. 612 |
6 - Sia lodato |
Pag. 612 |
7 - Signore, Dio mio |
Pag. 612 |
8 - Comunione spirituale |
Pag. 612 |
9 - Preghiera di S. Bonaventura |
Pag. 613 |
10 - Preghiera di S. Alfonso |
Pag. 613 |
11 - Colloquio di G. Borsi |
Pag. 614 |
12 - Signore, nell’Eucaristia |
Pag. 615 |
13 - Vergine santissima |
Pag. 616 |
14 - Alleluia, avendo amato (Alleluia cum dilexisset) |
Pag. 616 |
15 - Gesù, il ricordo affabile (Jesu, dulcis memoria) |
Pag. 617 |
16 - Anima di Cristo (Anima Christi) |
Pag. 617 |
17 - Gesù, quanto sei amabile! (O quam amabilis) |
Pag. 618 |
18 - Benedetto il Signore (Benedictus) |
Pag. 618 |
19 - L’anima mia magnifica il Signore (Magnificat) |
Pag. 619 |
20 - Noi ti lodiamo, Dio (Te Deum) |
Pag. 620 |
21 - Ave, vero corpo (Ave verum) |
Pag 621 |
22 - Canta, o lingua (Pange, lingua) |
Pag. 622 |
23 - Verbo eterno (Verbum eternum) |
Pag. 623 |
24 - Ai sacrifici (Sacris solemniis) |
Pag. 625 |
25 - Ai sacrifici (Sacris solemniis) |
Pag. 626 |
26 - O cibo dei viandanti (O esca viatorum) |
Pag. 626 |
27 - Gesù, pane dolcissimo (O panis dulcissime) |
Pag. 626 |
28 - Sion, loda il Salvatore (Lauda Sion) |
Pag.627 |
29 - O Gesù mio dolcissimo (O Jesu mi dolcissime) |
Pag. 628 |
30 - Buon Pastore |
Pag. 630 |
31 - Pane del ciel |
Pag. 631 |
32 - Questo terror divino (A. Manzoni) |
Pag. 631 |
33 - Chi dell’erbe (A. Manzoni) |
Pag. 632 |
34 - Sei Tu, Signore, il pane |
Pag. 632 |
35 - T’adoriam, Ostia divina |
Pag. 633 |
36 - Agnello, che immolato |
Pag. 633 |
37 - Lodi ognuno il Salvatore |
Pag. 634 |
38 - Una spiga dorata |
Pag. 635 |
39 - Inni e canti |
Pag. 635 |
40 - Noi ti amiam, Signor |
Pag. 636 |
41 - Lodiamo Dio |
Pag. 636 |
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