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VIA CRUCIS BIBLICHE
APPENDICI
VIA CRUCIS
"TRADIZIONALE"
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Gesù, l’erta del Calvario
tu l’hai salita portando la croce
e portando nel cuore la trepidazione
per noi e per i nostri figli.
Vogliamo ripensarla, ripercorrerla
e riviverla mentalmente.
Facci la grazia di un cuore
che non si vergogni di commuoversi per te,
di soffrire con te
e capace di santi propositi.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
O Maria, il Figlio amato
or per noi sarà immolato,
innocente vittima.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE I
Gesù è condannato a morte
Signore Gesù, tu sei il vivente nei secoli.
Tutte le cose sono state create per te
e in vista di te.
Per te ogni cosa vive.
Noi invece siamo mortali,
condannati a morte,
impastati di morte.
Dove arriviamo noi si abbatte l’uragano.
Ecco: abbiamo perduto la vita
e tu sei venuto fra noi per ridarci la vita;
noi ti abbiamo ringraziato condannandoti a morte.
Signore, tu tra poco ci scuserai presso il Padre
perché non sappiamo quello che facciamo.
E’ proprio vero, perché se lo comprendessimo, mai
avremmo condannato a morte te,
Autore della vita,
che ci hai dato la vita
e ci ridai la vita.
Signore, aiutaci a capire il valore della vita.
Di ogni vita.
Della tua donata per noi.
Della nostra redenta dal tuo sacrificio.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
Noi lo abbiamo condannato
quel Gesù che da te è nato,
Madre sempre vergine.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE II
Gesù è caricato della croce
Gesù, tu sei venuto a noi come Servo.
Dio lo ha detto per bocca di Isaia:
Ecco il mio servo che io ho scelto.
E anche tu, Signore, lo hai confermato:
Io sto in mezzo a voi come colui che serve.
Sei un servo, è vero,
che non commise peccato
e non si trovò inganno sulla sua bocca,
ma purtroppo ti sei offerto
per portare i nostri peccati sul suo corpo.
Anzi ti sei fatto peccato.
Perciò vieni punito come un servo ribelle e,
carico della croce, ti avvii verso il calvario.
Signore, tu, condannato in vece nostra,
ci inviti ad associarci al tuo sacrifi cio e ci dici:
Chi vuol venire dietro di me,
prenda ogni giorno la sua croce e mi segua.
Ecco: veniamo, Signore; ognuno con la nostra croce.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
Madre, Cristo, nostro Dio
e tuo Figlio, al posto mio
è di croce carico.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE III
Gesù cade
I racconti evangelici assicurano che
anche i soldati si resero conto
che tu, Gesù, non eri in grado
di arrivare in cima al calvario con la croce.
Infatti tra poco costringeranno
Simone di Cirene a portartela.
Segno che eri sfinito.
Del resto dopo una notte
colma di emozioni, di dileggi e di insulti;
dopo la flagellazione e la coronazione di spine
come poteva essere diversamente?
Signore, la tua caduta è stata determinata
da sfinimento fisico.
Perdona le nostre cadute, frutto della fragilità umana.
E dacci ogni volta il coraggio e la forza per rialzarci.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
Dissanguato, Madre nostra,
or il Figlio tuo dimostra
che non può, sol, farcela.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE IV
Gesù incontra la sua SS.ma Madre
Maria, nella salita del Calvario tu c’eri.
E tra poco ce lo confermerà Giovanni.
Anzi lui ci assicurerà che ai piedi della Croce
tu stavi (eretta): In qualità
- di sacerdotessa:
e offri come espiazione la vittima da te generata;
- di madre:
e acconsenti all’immolazione redentrice del tuo
Figlio;
- di donna
pronta a iniziare l’avventura di un’altra maternità:
* quella con tutti noi,
caìni del nostro Fratello e tuo Primogenito;
* quella con tutti noi,
gente perbene che,
meritevole di essere crocifissa, in croce non ci
va, ma ci mette gli altri (fossero pure Dio!)
Il tuo ruolo di Madre e Corredentrice
ti inchiodava accanto al Figlio Redentore.
Maria, come hai assistito Gesù,
assisti ognuno di noi sempre:
adesso e nell’ora della nostra morte.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
Con Gesù, Maria, salisti
il calvario. Lo seguisti
in quell’ora tragica.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE V
Gesù è aiutato dal Cireneo
a portare la croce
Allora costrinsero un tale che passava,
un certo Simone di Cirene
che veniva dalla campagna,
padre di Alessandro e Rufo,
a portare la croce (Mc 15, 21).
Conosciamo così il nome del Cireneo
e quello dei suoi figli.
Conosciamo la sua provenienza e il suo mestiere.
Ma soprattutto ci riconosciamo tutti in lui.
La croce ci ripugna così tanto
che per portarla dobbiamo essere costretti.
Tu solo, Signore, la prendi spontaneamente.
La tua croce,
il tuo sacrificio,
la nostra redenzione
tu li hai sofferti e operati
perché l’hai voluto proprio tu (Ipse).
E cammini avanti a noi, divino crocifero,
per essere a tutti esempio e provocazione.
Signore, aiutaci a capire
che solo equipaggiati di croce
si approda al regno della luce:
per crucem ad lucem.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
Con Simone ogn’uom rifugge
dalla croce. Ma essa è legge,
o Madre, ineludibile.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE VI
Gesù è asciugato dalla Veronica
Signore, forse la tradizione,
mostrandoci Veronica che ti usa un’attenzione,
ha voluto dare
la concretezza di un volto e di un gesto
alla pietà di coloro che ti accompagnavano.
Signore, infatti
- se i Discepoli ti hanno abbandonato in 10 su 11;
- se Simone il Cireneo è stato costretto a darti una mano;
- una gran folla di popolo e di donne
hanno salito con te l’erta del calvario e
hanno avuto il coraggio di
battersi il petto e fare lamenti su di te.
Sono stati esseri umani coraggiosi:
hanno preposto la pietà alla paura.
Un gesto che ha salvato
la faccia della nostra selvaggia umanità.
Signore, spesso noi non abbiamo quel coraggio!
Perdona la nostra vita equivoca e opportunista,
e aiutaci a redimerla
con un po’ di sensibilità e di attenzione per gli altri.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
La gran folla coi lamenti,
Madre, depreca i tormenti
che Gli han dato gli uomini.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE VII
Gesù cade
L’iconografia spesso rappresenta Gesù
anche ora caduto sotto il peso della croce.
Ciò non è possibile: la portava Simone di Cirene.
Però la tua caduta, Signore,
può essere il segno dello sfi nimento
in cui tu, ti trovavi allora:
- la salita, con la croce,
di un’erta non certo diffi cile
per una persona in condizioni normali,
era un’impresa impossibile per te,
dissanguato dalla flagellazione;
- e poi gli schiamazzi e gli insulti
di coloro che si illudevano di porre
la parola ‘fine’ all’incomodo
che il tuo magistero e la tua vita davano;
- e poi il pensiero che forse quella tragedia
che tu vivevi e soffrivi sarebbe stata inutile
per qualcuno di quelli per i quali ti sacrificavi…
La tua sofferenza interiore
era ben più straziante
di quella provocata da una eventuale caduta!
Signore, pietà di noi che cadiamo
non sette volte al giorno,
ma settanta volte sette.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
Or la croce non gli pesa;
pur Lui manca nell’ascesa,
Madre, di quel Golgota.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE VIII
Gesù parla alle donne
Se non ce lo avesse assicurato Luca,
sarebbe stato difficile credere che tu, Signore,
immerso in un mare di incomprensione e di dolore
eri preoccupato per noi più che di te.
Ma le parole dell’evangelista
non lasciano spazio a dubbi:
Figlie di Gerusalemme,
non piangete su di me,
ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.
E’ vero, Signore: abbiamo ragione
di piangere su noi e sui nostri figli
perché abbiamo sfidato Dio dicendo:
Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli.
Quel sangue,
che è versato perché sia redenzione per tutti,
abbiamo chiesto che diventi l’inoppugnabile prova
della nostra strafottenza, cecità, crudeltà.
Signore, pietà di noi!
Dacci sincere lacrime di pentimento,
per piangere il male
che il rifiuto di te provoca su noi
e sui nostri figli.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
Lui non pensa ai mali suoi:
si preoccupa per noi.
Madre, facci piangere.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE IX
Gesù cade
Signore, nelle tue vene
non c’è sangue abbastanza per proseguire,
come nei tuoi muscoli
non c’è più capacità per reagire.
Ma la tua determinazione sarà la tua forza,
perché tu sei lo stesso che pochi giorni fa
hai indurito il tuo viso e ti sei incamminato
verso il compimento della tua missione redentrice.
Coraggio, Signore!
Sei arrivato al traguardo.
Ancora un poco
e noi saremo redenti dalla tua Croce.
Signore, ti sacrifichi per farci riappropriare della vita.
Indurisci il nostro viso e dacci determinazione
per camminare verso la vera vita.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
Ha deciso, pure esangue,
di rialzar l’uomo, che langue,
Madre, da quel baratro.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE X
Gesù è spogliato delle vesti
Signore, tu, pur essendo di natura divina,
non considerasti un tesoro geloso
la tua uguaglianza con Dio:
prima ancora che gli uomini
ti spogliassero delle tue vesti,
avevi spogliato te stesso della tua divinità,
assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini.
Ecco perché ora le tue vesti
diverranno proprietà dei soldati
che se le spartiranno,
mentre la tua tunica la tireranno a sorte.
Ma era tutto previsto e predetto:
Si sono divise le mie vesti
e sulla mia tunica han gettato la sorte.
Signore, eravamo figli tuoi splendenti come luce.
Ci siamo allontanati da te e siamo diventati
straccioni, laceri e affamati!
Non abbiamo avuto il coraggio di tornare da te.
Abbiamo avuto paura.
Ci siamo nascosti.
Ma Tu, Padre misericordioso, ci hai cercato.
Ci hai ridonato il vestito, l’anello, i calzari: la tua grazia.
Aiutaci a non sciupare ancora i tuoi doni.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
La deità lasciò nel cielo;
ora cede anche il velo,
Madre, della tunica.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE XI
Gesù è inchiodato alla croce
Lo crocifissero.
Così starai più alto, Signore,
e potrai meglio scorgere tutti.
Perché tu devi vedere proprio tutti
per poterci attirare tutti a te.
E’ il tuo progetto.
L’hai detto tu:
quando sarò innalzato da terra attirerò tutti a me.
Signore, il peccato è la causa
delle nostre disgrazie.
La tua crocifissione ci apra gli occhi per capirlo.
La tua grazia ci dia la volontà di evitarlo.
Attiraci a te, Signore, e non peccheremo più.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
“Se sarà da terra alzato,
Madre, a lui verrà attirato,
tutto l’uman genere”.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE XII
Gesù muore in croce
E’ il tuo momento, Signore.
Che dirai: Padre, salvami da quest’ora?
Ma per questo sei venuto nel nostro mondo.
Apparso in forma umana hai umiliato te stesso
facendoti ubbidiente fino alla morte
e alla morte di croce.
Agnello che fosti immolato,
tu sei degno di potenza, ricchezza,
sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione
perché hai portato i nostri peccati
sul tuo corpo sul legno della croce.
Fà che, non vivendo più per il peccato,
viviamo per la giustizia.
Gesù, dalle tue piaghe siamo stati guariti.
Aiutaci ad apprezzare il tuo sacrifi cio
e a non rendere vana per noi la tua morte.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
Madre, ai piedi della croce
fa’ che udiamo quella voce:
“Padre mio, perdonali”.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE XII
Gesù è deposto dalla croce
Come per tutti noi,
anche per te, Signore, ci sono due popoli.
C’è il popolo degli ipocriti
e dei sepolcri imbiancati:
a loro non importa di essere puliti,
ma di apparire tali;
non hanno rimorso per l’iniquità commessa,
ma si preoccupano che i corpi dei giustiziati
non rimanessero in croce di sabato.
Per nostra ventura c’è pure,
più numeroso, anche se più silenzioso,
il popolo di chi non si vergogna
di avere sentimenti umani: è rappresentato
da Giuseppe di Arimatea,
da Nicodemo e dalle pie donne.
- Giuseppe andò da Pilato per chiedere il tuo corpo;
- Nicodemo portò cento libbre di una mistura di
mirra e di aloe;
- con esse le pie donne onorarono la tua sepoltura.
Signore, donaci di essere sempre buoni samaritani
di fronte alle necessità del prossimo,
come tu lo sei stato per tutti noi.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
La pietà che Lui ha per noi
sia, o Madre, ai figli tuoi
caldo invito e stimolo.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE XIV
Gesù è sepolto
Gesù, divino seme di vita,
sei sceso sulla terra per ridare la vita a noi mortali.
Ma sulla terra c’è una legge
che tu stesso hai enunciato:
se il seme caduto in terra non muore
non può portare frutto.
Perciò la tua morte.
Perciò la tua sepoltura.
Erano le condizioni
perché il tuo sacrificio facesse rinascere la vita.
La nostra terra gelida
ha stretto in un abbraccio la tua persona esangue,
ma ancora bruciata e bruciante di amore.
Il calore di quell’amplesso
ha fatto nuovamente scoccare la scintilla della vita
e ha riportato fra noi
la meravigliosa fecondità della primavera.
Signore, la vita,
che il tuo sacrifi cio ha risuscitato in noi,
fa’ che non muoia mai più.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
Madre, i semi della vita,
ch’Ei ha portato, fa’ che in viva
primavera esplodano.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Camminando per raggiungere la stazione successiva si dice:
Ti adoriamo, Cristo, nostro Signore e nostro Dio;
Ti benediciamo, Gesù, per Maria fratello e
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Redentore nostro,
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perché con la tua santa Croce, Morte e
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Resurrezione hai redento il mondo.
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STAZIONE XV
Gesù risorge
Signore Gesù,
con la tua morte e sepoltura hai redento il mondo;
con la tua risurrezione ci hai aperto il paradiso;
con la tua ascensione al cielo ci hai preceduto
per preparare un posto per ciascuno di noi.
Per questo Dio ti ha esaltato
e ti ha dato un nome
che è al di sopra di ogni altro nome,
cosicché nel tuo nome
ogni ginocchio si pieghi,
in cielo, sulla terra e sotto terra
e ogni lingua proclami
che tu sei il Signore
a gloria di Dio Padre.
Signore, dal tuo regno di vita e di felicità
ricordati di noi:
ottieni dal Padre che siamo tutti dove tu sei.
Gloria al Padre…
L’eterno riposo…
Pietà di noi, Signore; pietà di noi!
O Maria, alla nostra morte
sta con noi; stringici forte;
con te in cielo portaci.
Santa Madre, deh! Voi fate
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre
(per l’acquisto delle sante indulgenze secondo le
intenzioni del Sommo Pontefice).
Le immagini si trovano nella Chiesa ‘Degli Scalzi’ a
Sassoferrato (AN).
DELLO STESSO AUTORE:
Via Crucis Bibliche- Parte prima: La redenzione prevista nell'Antico Testamento:
- La Redenzione prevista nei Salmi
Parte seconda - La Redenzione raccontata - Via Crucis Storiche -
Nel gruppo delle Via Crucis che abbiamo
indicato come ‘Storiche’ sono riportate tutte
le notizie delle quali gli Evangelisti sono stati
spettatori (Giovanni e, almeno in parte, Marco
per quanto gli poteva provenire da S. Pietro),
o che hanno potuto raccogliere da fonti
sicure (Matteo e Luca, sia – quest’ultimo –
direttamente dalla Madonna, sia da “ricerche
accurate”).
La ‘storicità’ della persona, dell’insegnamento,
della Passione-Morte-Risurrezione di
Gesù del resto è confermata dalla trasparenza
dei racconti, condotti senza alcun ornamento
o artificio letterario, oltrechè da fonti non
cristiane:
- Via Crucis costruita sugli insegnamenti,
Riflessioni, Predizioni, Accadimenti storici contenuti nel Vangelo di
S. Matteo
- Via Crucis costruita sugli insegnamenti,
Riflessioni, Predizioni, Accadimenti storici contenuti nel Vangelo di
S. Marco
- Via Crucis costruita sugli insegnamenti,
Riflessioni, Predizioni, Accadimenti storici contenuti nel Vangelo di
S. Luca
- Via Crucis costruita sugli insegnamenti, Riflessioni, Predizioni, Accadimenti storici contenuti nel Vangelo di Giovanni
Parte Terza - La Redenzione contemplata - Nel gruppo delle Via Crucis che contemplano
la Redenzione alla luce della Risurrezione si
essenzializza il binomio: Morte-Vita.
Dunque la scansione delle ’Stazioni’ perde i
suoi contorni. In sintonia con la Liturgia Cattolica,
viene messo a fuoco lo scontro tra la Morte (Satana) e
la Vita (Cristo), che ci ha meritato la redenzione.
In particolare:
In MORTE–VITA (I, II, III) si è insistito
sul fatto che dalla morte viene la vita.
Perciò in ogni citazione sono messi in vista, anche graficamente, i
due termini e fatti correlativi.
I testi sono tratti dagli ‘Atti degli Apostoli’ e
dalle ‘Lettere’ del Nuovo Testamento.
In IL GRANDE DRAMMA (I) campeggia lo
SCONTRO tra Cristo e la Morte.
In IL GRANDE DRAMMA (II) quello tra i
Cristiani uniti a Cristo e la Morte.
I testi di queste ultime due Via Crucis sono
tratti dall’Apocalisse di S. Giovanni.
Chiude la raccolta una ‘Via Crucis’ di
intonazione ‘tradizionale’.
e
- Adorazioni Eucaristiche:
Per altre Via Crucis, vedere in Religiosità:
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