Sac. - Ti adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo, Prima Lettura: Dal Vangelo secondo Matteo:
****** Dopo una notte di dolore, di burle e di scherno tu, fiaccato dal terribile supplizio della flagellazione,
vieni consegnato ai soldati per essere crocifisso. Ti danno da portare una croce pesante, ingombrante, difficile da sostenere e ben presto si capisce che non avrai forze bastanti per portarla fino in cima alla salita del Golgota. (Alle invocazioni rispondiamo: Ascoltaci Signore) Sac.: Signore perdonaci per aver caricato ancora di più
il peso della croce con i nostri peccati. CantoSanta Madre, deh, Voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore...
|
Sac. - Ti adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo,
- Perchè con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo
castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato
trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre
iniquità. Il castigo che ci dá salvezza si
è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo
stati guariti. (Is 53 4,5)
Siamo tutti peccatori, anche se non lo riconosciamo spesso, anzi troviamo tante giustificazioni per il nostro operato sbagliato. Cadiamo spesso noi, colpevoli, sulla via del peccato come te, innocente, sulla via dolorosa, ma le nostre cadute ci gettano in un nero sconforto.
Invece tu ci incoraggi a rialzarci, a superare i nostri difetti, i nostri peccati, a lottare contro di essi. Tu ci tendi la mano e noi non dobbiamo far altro che afferrarla, rialzandoci e tornando a camminare per la nostra strada.
Gesù, facci provare un vero dolore per le nostre colpe, dacci forza di volontà per non continuare a commetterne, desiderio di migliorare, umiltà per chiedere il tuo aiuto.
(Alle invocazioni rispondiamo: Ascoltaci Signore)
Sac.: Signore perdonaci per tutte le volte che siamo caduti
e non siamo ricorsi al tuo aiuto.
- Signore perdonaci se ti abbiamo fatto cadere sotto il
peso dei nostri peccati.
- Signore aiutaci ad abbandonare la nostra superbia distruttiva
e, imparando dalla tua umiltà, a essere rialzati
di nuovo da te.
Canto
Santa Madre, deh, Voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore...
Sac. - Ti adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo,
- Perchè con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Simeone parlò a Maria, sua Madre: “Egli è
qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele,
segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri
di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà
l’anima”. Sua Madre serbava tutte queste cose
nel suo cuore. (Lc 2, 34-35.51)
Sulla via c’è anche Maria
che guarda suo figlio affaticato e straziato che sale verso il Golgota e gli saranno tornate alla mente le parole di Simeone:
“E anche a te una spada trafiggerà l’anima”!
Una Via dolorosa forse più atroce di quella che sta percorrendo suo figlio, perchè è davvero inumano veder soffrire e morire i propri figli che non soffrire personalmente o morire. Anzi, la legge della natura prevede che i padri e le madri precedano nella morte la propria discendenza...
Fermiamoci accanto a Maria a contemplare il suo dolore, a comprenderlo nel suo significato più alto, unendolo a quello di Cristo sofferente. Chiediamole di insegnarci a santificare le nostre avversità quotidiane con spirito riparatore e ad accogliere con forza i momenti difficili, quando ci sentiamo soli e senza forze per andare avanti.
(Alle invocazioni rispondiamo: Ascoltaci Signore)
Sac.: Signore perdonaci per tutti i momenti di debolezza
in cui abbiamo visto nel dolore solo un momento di tragedia
umana.
- Signore perdonaci per non saper comprendere che anche
l’offerta del dolore è un atto d’amore.
- Signore insegnaci a credere, aiutaci a trasformare la fede in coraggio per servire e in gesto di amore
che soccorre , condividendo la sofferenza..
Canto
Santa Madre, deh, Voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore...
Sac. - Ti adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo,
- Perchè con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène
che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce
da portare dietro a Gesù. (Lc 23, 26)
A volte la croce ci viene imposta senza che la cerchiamo:
è Cristo che ci interpella! E noi, come ci disponiamo ad accoglierla? Ci sentiamo più vicini a Gesù? Diventiamo corredentori con Lui? Pensiamo che sia giusto perchè abbiamo peccato?
I santi hanno scoperto che il dolore, la sofferenza,
le contrarietà acquistano valore e merito quando si porta la croce, ma noi che non abbiamo forza interiore, spesso vogliamo fuggire da questa prova, la rifiutiamo categoricamente senza pensare che durante l'arduo cammino, sicuramente, incontreremo Gesù che si metterà al nostro fianco e ci accompagnerà, sostenendoci nei momenti più difficili.
(Alle invocazioni rispondiamo: Ascoltaci Signore)
Sac.: Signore perdonaci per non accettare la croce che
tu ci porgi.
- Signore perdonaci se non sappiamo mostrarti la nostra
gratitudine.
- Signore rendici forti e insegnaci a santificare la sofferenza.
Canto
Santa Madre, deh, Voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore...
Sac. - Ti adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo,
- Perchè con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri
sguardi, non splendore per potercene compiacere. Disprezzato
e reietto dagli uomini. uomo dei dolori che ben conosce
il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia.
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima (Is 53, 2-3).
Una donna si insinua nella ressa che circonda il Redentore e con un bianco lino deterge con devozione il volto sfregiato dal dolore del Cristo. Per quell'atto gratuito d'amore e di devozione, lui le fa a sua volta un regalo: lascia sul candido panno l'impronta del suo viso che diventa per noi un messaggio di fede.
Un atto d'amore ne genera un altro, forse più grande, questo è quello che dobbiamo ricordare!
(Alle invocazioni rispondiamo: Ascoltaci Signore)
Sac.: Signore perdonaci per aver deturpato il tuo volto
con i nostri peccati.
- Signore perdonaci se non sappiamo vedere il tuo volto
sul viso dei fratelli.
- Signore fa che la nostra vita sia così limpida da lasciare al mondo il riflesso del tuo infinito
amore.
Canto
Santa Madre, deh, Voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore...
Sac. - Ti adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo,
- Perchè con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla
sua bocca, oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo
non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a Colui
che giudica con giustizia.
Per i meriti infiniti di Cristo noi possiamo far "fruttare" le nostre opere giornaliere: il lavoro, i servizi al prossimo, le gioie,
il riposo, le piccole offerte e sacrifici, il dolore e la fatica vissuti con pazienza e amore.
Se compiamo le nostre incombenze quotidiane con la giusta intenzione e con il massimo dell'impegno, offrendole a Gesù, potremo "lucrare" tante grazie a favore nostro e dei nostri fratelli.
Sforziamoci, dunque, e perseveriamo nel nostro cammino, anche se talvolta il percorso sembra più difficile di quello già alle nostre spalle.
(Alle invocazioni rispondiamo: Ascoltaci Signore)
Sac.: Signore perdonaci se perseveriamo nel male e stentiamo
a rialzarci.
- Signore perdonaci se inciampi e sconfitte ci allontanano
da te.
- Signore aiutaci ad approfittare delle tante opportunità
che ci si offrono per aiutare gli altri nel loro cammino
verso il cielo.
Canto
Santa Madre, deh, Voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore...
Sac. - Ti adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo,
- Perchè con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
"Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano
il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi
verso le donne, disse: “Figlie di Gerusalemme, non
piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri
figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate
le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle
che non hanno allattato. (Lc 23 27-29 )
Un gruppo di donne che hanno seguito il Maestro sin dalla Galilea e che hanno ascoltato i suoi sermoni, assistito ai suoi miracoli, condiviso il suo pane, è in attesa del
passaggio di Gesù. Vedendolo ora ridotto ad una maschera di sangue e di sputi, ferito e claudicante per la fatica, perseguitato dalla folla che prima lo osannava e che ora lo deride, provano rabbia, dolore, tormento e pianto...
Lo sguardo di Gesù si posa su di esse leggendo nei loro cuori lo sgomento per la scena che si sta svolgendo ma anche le difficoltà della loro vita di madri, di mogli, di figlie. E parla loro con parole che sembrano rudi e taglienti come pietre.
Sono un monito per le generazioni future, sono un invito a piangere per riparare ai peccati che sono la causa della sua Passione.
(Alle invocazioni rispondiamo: Ascoltaci Signore)
Sac.: Signore perdonaci se non riusciamo a vedere ed interpretare
i fatti che ci circondano, secondo la tua luce.
- Signore perdonaci se il nostro sguardo non è costantemente
rivolto a te.
- Signore mantieni il Tuo sguardo su di noi ed aiutaci a
camminare nella verità.
Canto
Santa Madre, deh, Voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore...
Sac. - Ti adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo,
- Perchè con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta, e con cui il Signore mi ha punito nel giorno della sua ira ardente. ( Lam 1, 12-13)
Mentre seguiamo Gesù in questo difficile cammino,
teniamo a mente che anche noi abbiamo contribuito ad infliggergli tante amarezze e che Gesù è morto anche per i nostri peccati.
Il suo patire ci deve far riflettere sul nostro tiepido amore verso di lui, ci deve spingere all'umiltà, alla purezza di cuore e dei sensi, ci deve far accettare le piccole contrarietà della nostra vita, ci deve far ricacciare indietro le parole irrispettose che vorremmo dire agli altri, ci deve far ripensare sui nostri atteggiamenti di sfida, di egoismo, di indifferenza...
Che anime malate, siamo, ma tu, il Medico, sei venuto sulla terra per guarire i malati!
(Alle invocazioni rispondiamo: Ascoltaci Signore)
Sac.: Signore perdonaci quando ci sembra che il mondo ci
caschi addosso e ci abbandoniamo alla sfiducia.
- Signore perdonaci quando cerchiamo di trovare la pagliuzza nell’occhio
del vicino senza accorgerci del trave nel nostro occhio.
- Signore, fà che si spezzino le catene delle nuove schiavitù
che opprimono l’umanità.
Canto
Santa Madre, deh, Voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore...
Sac. - Ti adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo,
- Perchè con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero
le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun
soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture,
tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò
dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a
chi tocca.
Così si adempiva la Scrittura: Si son
divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato
la sorte.
Signore ti hanno stracciato di dosso anche le vesti, ti hanno spogliato della tua dignità, della tua regalità hai voluto che ti umiliassero fino in fondo. Per aderire alla volontà del Padre, tutto hai dato di te stesso.
Fà che anche noi, Gesù, riusciamo a dare agli altri qualcosa di noi, qualcosa di più, staccandoci dal nostro egoismo e dalle nostre passioni, dalle certezze quotidiane, dalle abitudini, per mostrarci nella nostra essenzialità.
(Alle invocazioni rispondiamo: Ascoltaci Signore)
Sac.: Signore perdonaci se non riusciamo a spogliarci del
nostro orgoglio, della nostra freddezza.
- Signore perdonaci se non riusciamo ad essere docili alla
tua volontà.
- Signore aiutaci a togliere gli abiti polverosi del peccato
e a rivestirci della tua luce.
Canto
Santa Madre, deh, Voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore...
Sac. - Ti adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo,
- Perchè con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo
del cranio, gli diedero da bere vino mescolato con fiele;
ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere. Dopo averlo quindi
crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte.
E sedutisi, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo
capo, posero la motivazione scritta della sua condanna:
“ Questi è Gesù, il re dei Giudei”.
Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra
e uno a sinistra. (Mt 27, 33-38)
Per amor nostro, Gesù, ti sei fatto crocifiggere ed ora apri le braccia sul mondo per circondarlo con il tuo amore. Ma l'uomo spesso irride a questa scena disadorna e spettrale, a questo tuo amore senza limiti e senza convenienze. Le tue piaghe continuano quindi a sanguinare per tutti gli oltraggi degli uomini di ieri e di oggi.
Tuttavia il tuo sangue è linfa vitale che dà salvezza e rinnova, che dà fecondità all'anima e porta frutti di santità, di rinnovamento, di perdono...
(Alle invocazioni rispondiamo: Ascoltaci Signore)
Sac.: Signore che i chiodi che perforano le tue mani ci
aiutino ad aprire le nostra mani chiuse a pugno.
- Signore i tuoi piedi trafitti fermino il cammino di chi
ha intrapreso una strada sbagliata.
- Signore mantienici abbracciati nelle tue braccia spalancate
sul mondo.
Canto
Santa Madre, deh, Voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore...
Sac. - Ti adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo,
- Perchè con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò
e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio.
Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù,
gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani
consegno il mio spirito”. Detto questo spirò.
(Lc 23, 44-46)
A conclusione del progetto che il Creatore aveva scritto per te, qui sulla terra, progetto al quale hai aderito pienamente, tu muori. E tutto intorno a te è silenzio. Il creato si è ammutolito alla morte del Figlio di Dio.
Anche il tuo dolore, la tua angoscia, la tua impotenza sono finiti.
Ma infinito, è, invece, ancora e sempre, il tuo amore per noi che rischiara le tenebre del nostro io egoistico e ci rende "cose" nuove.
(Alle invocazioni rispondiamo: Ascoltaci Signore)
Sac.: Signore perdonaci per tutte le volte che non abbiamo
saputo donarci agli altri.
- Signore rendici capaci, come il buon ladrone, di riconoscere
i nostri difetti.
- Signore aiutaci ad amare la Croce che è l’altare
del tuo sacrificio
Canto
Santa Madre, deh, Voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore...
Sac. - Ti adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo,
- Perchè con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù
dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro
scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro
l’entrata del sepolcro. Intanto Maria di Màgdala
e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva
deposto. (Mc 15, 46-47)
Il tuo corpo sospeso tra cielo e terra viene deposto con delicatezza tra le braccia della Madre. Quali pensieri, quali emozioni in Maria? Possiamo immaginare la sua disperazione, la disperazione di tante madri del passato e di quelle del nostro tempo. Eppure, forse anche in quei bui momenti, Maria avrà pensato "Sia fatta la volontà di Dio!".
O Gesù, fà che anche nella più grande sofferenza terrena possiamo intravvedere con certezza la volontà di dio Padre e la luce dell'eternità.
(Alle invocazioni rispondiamo: Ascoltaci Signore)
Sac.: Signore aiutaci a comprendere che la vita è un
tuo dono e che non possiamo e non dobbiamo toglierla a nessuno.
- Signore, ti preghiamo per coloro che non danno valore alla vita,
perché trovino la forza di ricominciare a vivere.
- Signore, ti preghiamo per chi vive nelle difficoltà di ogni giorno, perché
in lui non si affievolisca mai l’amore per la vita.
Canto
Santa Madre, deh, Voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore...
Sac. - Ti adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo,
- Perchè con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.
Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino
e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era
stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù,
a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel
sepolcro era vicino. (Gv 19, 41-42)
La parabola della tua vita si è conclusa, tutto si sta disfacendo nella morte e tu torni alla terra racchiuso nel sudario. Ovvero, tutto sembrerebbe concluso... ma non lo è. Tra poche ore inizierà il capitolo più clamoroso della tua storia: la Risurrezione che ridarà a te un corpo glorioso, a noi una nuova intensa speranza, anzi una certezza, di "nuovi cieli e nuova terra".
Gesù grazie dell'amore che hai riversato su di noi, di essere venuto al mondo per amore, di aver vissuto per amore, di essere morto per amore.
(Alle invocazioni rispondiamo: Ascoltaci Signore)
Sac.: Signore perdonaci per tutte le volte che ci siamo
nascosti al tuo sguardo nascosti dietro il sudario del nostro egoismo.
- Signore fà che il nostro cuore non
rimanga chiuso nel sepolcro del nostro io, ma si apra
alla forza dell'amore, alla gioia della riconciliazione,
alla certezza della Risurrezione.
- Signore aiutaci a vedere nel tuo sacrificio il tuo immenso
amore e a saper approfittare delle occasioni che ci dai
per redimerci.
Canto
Santa Madre, deh, Voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore...
Consapevoli del tuo corpo glorioso risorto, ti preghiamo, o Gesù, fà risorgere nella luce anche le nostre anime sofferenti che in questo cammino terreno spesso cadono a causa del male che dilaga nel mondo. Fà che, nonostante tutto aspiriamo alla bellezza, all'amore, alla gentilezza, alla docilità.
Aiutaci a superare le asperità delle nostre differenze, aiutaci a portare le croci delle nostre insofferenze, aiutaci ad aderire con tutta la nostra anima al duro legno della tua Croce.
******