LIMERICK
E' questa una piccola raccolta di Limerick, poesie scherzose, nate in Inghilterra di contenuto umoristico, quasi senza senso ma divertemti, insomma, con l'intento di far sorridere....
Speriamo sorrida anche Botero delle cui immagini mi sono servita per abbellire la pagina, perchè mi sembravano proprio corrispondere ai miei personaggi irrealii...
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Nel ridente paese di Boiano
si dice che vivesse un nano.
Aveva fatto il nido dentro un fosso
tingendo le pareti tutte di rosso,
lasciando solo un buco per la mano.
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Se passate ad Agrigento
ammirate il monumento
di quel tipo sulla piazza
che di notte ride e schiamazza
e si mette a rincorrere il vento.
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Se andate, talvolta, ad Abbasanta
fermatevi a guardare quella pianta
che cresce proprio dentro una fontana
tintinnando come fosse una campana
e forse sentirete anche che canta...
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Nell'isoletta di Carloforte
un pasticcere faceva le torte
e le riempiva di calcestruzzo
sapevan tutte di merluzzo
e a chi le mangiava, andavano storte. |
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C'era un tale lì a Velletri
che spariva tra la gente
dopo solo quattro metri.
Era infatti trasparente:
sì, mangiava solo vetri!
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C'era un uomo lì a Sanluri
che viveva in antri scuri.
Si diceva fosse matto,
rincorreva qualche gatto
per poi farne dei tamburi.
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Viveva una donna ad Acitrezza,
capelli neri con una frezza,
tutta vestita di velluto
come una diva da film muto,
seduta dietro un parabrezza.
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Nella piana di Messina
c'e una vecchia contadina
ritiratasi in convento
perchè aveva odiato il vento
e suonato l'ocarina.
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In campagna, a Caianello,
c'è un debole asinello,
senza sosta scalpita e raglia
e si rotola nella paglia,
vuol diventare un tamburello.
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C'era un giovane a Frosolone
sempre vestito di marrone.
Alle donne piaceva parecchio
ma un giorno guardandosi allo specchio,
si trasformò in uno scorpione
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C'era un uomo lì a Follonica
grosso come una casa colonica.
A cena mangiava solo sassi,
si copriva con pelle di tassi
perciò morì d'un'arsura cronica
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Nel paese di Cantalupo
c'era un vecchio triste e cupo.
Un giorno per un colpo di tosse
cadde e più non si mosse
e venne mangiato da un lupo.
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Andando un giorno in giro a Busto Arsizio
mi capitò d'intravvedere un tizio
andare in sù e in giù senza posa
raccattando per strada una rosa
non ancora bruciata dal solstizio.
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Nella tenuta di Perolla
c'era un grillo su una zolla.
Un dì la zolla, ahimè, scoppiò
e un nanerottolo ne schizzò
e saltava come una molla.
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C'era un ragazzo a Forlinpopoli
che studiava gli antichi popoli.
Ma un giorno, stufo del tutto,
si mise a mangiare pane e prosciutto
dedicandosi al gioco del Monopoli.
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Nella zona di Barletta
c'era il vecchio Pigafetta
che una volta vendeva ghiaccio.
Ora nel circo c’è un gran pagliaccio
balla e salta come una marionetta.
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