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COLLABORAZIONI
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LA COLLEZIONE DI P. GIUSEPPE TAVERI DI VALBREMBO
TESTIMONIANZA DI DEVOZIONE GIUSEPPINA
(da Attualità
del nostro Santo - Atti della II
Giornata di Studi su San Giuseppe
Viterbo, 17 marzo 2011)
Edizioni OCD - 2013
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Immagini della Collezione Taveri
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La raccolta di immagini devozionali di p. Giuseppe
Taveri, reperite nell’arco di un trentennio,
si rivela singolare e pregevole per
molti versi.
Nata nell’intento di onorare il Santo a cui l’ordine è intitolato, questa collezione permette di esplorare le
tematiche correlate a san Giuseppe, sia riguardo agli
episodi evangelici sia per gli aspetti di carattere devozionale
e simbologico.
La figura di san Giuseppe, infatti, è presente in
varie tipologie figurative.
Assume i tratti del padre
operoso, dell’educatore, ma anche affettuoso e premuroso,
intento a incombenze culinarie e persino ordinarie
come asciugare panni e fasce; e ancora, a giocare
col Figlio, e costruirgli giocattoli.
Emerge un profilo
multiforme, dai tratti umani e spirituali.
Inoltre scorrendo le immaginette, si avverte l’eco
di opere d’arte che, per la loro suggestione, hanno
trovato imitatori nei vari stili rappresentativi: incisioni,
rielaborazioni tipografiche, santini, cartoline
d’epoca, oggi riproposte nei biglietti augurali similantico.
Un caso del genere si riscontra anche qui,
come si vedrà.
Questo il pregio della Collezione Taveri, testimone
di una tradizione rappresentativa che affonda le radici
nell’antica arte cristiana, coi suoi simboli e allegorie,
richiami e parallelismi. Dunque una forma d’arte come
imitazione, commemorazione, trasposizione… forme
convergenti di un linguaggio che ha perpetuato, senza
disperderne la ricchezza, il messaggio evangelico e gli
episodi che vi si richiamano.
Il ciclo giuseppino, attraverso cui si dipana l’insieme
delle figurazioni, è così articolato: il Sogno, lo
Sposalizio, la Natività, la Presentazione al Tempio,
la Purificazione, l’Adorazione dei Magi, la Fuga in
Egitto, Vita a Nazareth, il Lavoro, il Ritrovamento nel
Tempio, il Transito, la Gloria, i Patrocini, l’Intercessione,
la Sacra Famiglia; infine i libretti devozionali.
Alcune riproduzioni, qui riportate ne attestano il livello qualitativo.
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La raccolta si compone di 15 album tematici, come
si vede nel relativo Dvd, realizzato per far conoscere
e incentivare la fruizione di questo ricco patrimonio
devozionale, espressivo di una pietà antica e attuale.
Gli album sono così intitolati:
– Merlettate
– Natività 1
– Natività 2
– S. Famiglia - nuove
– S. Giuseppe 1
– S. Giuseppe 2
– S. Famiglia 1
– S. Famiglia 2
– S. Famiglia 3
– S. Famiglia - antiche
– S. Famiglia - Arte
– S. Giuseppe 3
– S. Giuseppe - antiche 1
– S. Giuseppe - antiche 2
– Vitorchiano
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Tutti i raccoglitori della collezione – tranne l’ultimo – contengono elementi di varie epoche, dal
XVIII al XX sec., offrendo una varietà di tipi e tecniche
tipografiche, per un totale di 2604 immagini
devozionali.
Accanto ai temi iconografici principali, con le numerosissime
rappresentazioni in cui san Giuseppe ha
il Bambino in braccio, quale Custos, oppure si occupa
di Lui come Nutritor, si ha modo di osservare altri
soggetti di particolare valenza e originalità, correlati a
opere d’arte note, o ispirati a opere poco conosciute,
espressive del legame speciale che tra loro intercorreva:
questo legame è testimoniato, in chiave familiare, da
un’inconsueta raffigurazione, in cui il Santo è proteso
verso il Bambino Gesù, per aiutarlo, sorreggendolo,
quando ancora è un infante dai passi incerti (fig. 1). |
Fig. 1
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Nel Museo Diocesano di Senigallia si conserva una
tela di Scuola Ferrarese del XVI sec., quasi un quadretto
di vita familiare, intitolata “Santa Famiglia con
S. Anna”, in cui san Giuseppe evidenzia la medesima
gestualità (fig. 2), come si riscontra pure nella tela di
Placido Costanzi (1688-1759) “Riposo nella Fuga in
Egitto” (1) , a Roma; il dettaglio del Bambino Gesù richiama,
invece, un disegno di Raffaello, conservato al
Museo degli Uffizi a Firenze. |
Fig. 2 - Sacra Famiglia con Sant'Anna,
Scuola Ferrarese, sec. XVI,
Museo diocesano, Senigallia
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Un’immaginetta della Natività dall’incorniciatura
particolarmente ricercata (fig. 3) è direttamente
ispirata alla celebre “Notte” (2) del Correggio (1489-
1534), una tra le più ricorrenti figurazioni celebrative
dell’Incarnazione, caratterizzata da uno stile di intensa
espressività (fig. 4).
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Fig. 3 - Immaginetta devozionale,
sec. XX, Collez. Taveri
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Fig. 4 - "La Notte", Correggio,
sec. XVI, Gemäldegalerie, Dresda
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Pochi esempi, qui richiamati, valgono a comprovare
l’attento lavoro di selezione e raccolta, sul mercato
antiquario, nel corso degli anni.
Così p. Taveri ci apre
a una vasta conoscenza di rappresentazioni figurative,
sia pur di piccolo formato, offrendo al nostro sguardo,
e all’indagine iconografica, orizzonti e angoli visuali –
incentrati sulla figura di san Giuseppe –, nuovi e molteplici.
Le immagini qui riprodotte documentano, dunque,
la varietà delle scene evangeliche e insieme la fortuna di quelle figurazioni di particolare
valenza devozionale, che hanno mantenuto nel tempo
il valore del loro messaggio. |
5 - San Giuseppe e il Bambino Gesù
Immaginetta devozionale, sec. XIX,
Collez. Taveri
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6 - La Sacra Famiglia,
Immaginetta devozionale, sec. XX,
Collez. Taveri
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7 - La fuga in Egitto,
Immaginetta devozionale,
sec. XX, Collez. Taveri
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8 - La Sacra Famiglia del lavoro,
Immaginetta devozionale del XIX sec.
Collez. Taveri
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Note
1] Firmato e datato 1729, il quadro è di pertinenza del Pio Istituto di
Santa Maria in Aquiro, a Roma.
2] Eseguito intorno al 1525, nel periodo di maturità dell’artista, è
conservato a Dresda, Gemäldegalerie.
Della stessa Autrice:
* La Prof.ssa Stefania Colafranceschi è membro dell' A.I.C.I.S
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