SANTE
FONDATRICI 2
SUOR MARIA CELESTE CROSTAROSA - Fondatrice
delle monache Redentoriste
Suor
Maria Celeste Crostarosa, al secolo Giulia, nata a Napoli
nel 1696 da una nobile famiglia, sin da piccola ebbe visioni
di Gesù che l'ammoniva e l'ammaestrava, dirigendone
il cammino nel mondo.
Decisa a consacrarsi interamente a Lui, insieme a due sue
sorelle entrerà nell'Ordine carmelitano ma il suo
monastero verrà soppresso; nel 1724, quindi, dovrà
trasferirsi a Scala dove entra a far parte delle Visitandine,
cominciando un lungo noviiziato che terminerà nel
1726.
Verso i 34 anni conosce sant'Alfonso de Liguori, trasferitosi
nei dintorni per un forte esaurimento, a cui confidò
di avere in mente di creare un nuovo istituto religioso.
Con il suo appoggio, Maria Celeste costituirà a Scala,
nel 1731, l'Istituto del SS. Redentore o delle Redentoriste,
a cui farà seguito, nel 1732 la Congregazione dei
Redentoristi fondata da Sant'Alfonso. Successivamente Suor
Maria Celeste verrà trasferita in provincia di Nocera
con l'incarico di rinnovare il monastero già esistente,
di cui diventerà superiora, poi a Foggia, dove nel
1738 fonderà il monastero Redentorista del SS. Salvatore
e dove si dedicherà a scrivere molte opere che non
vennero mai pubblicate.
Muore nel 1755, da tutti considerata già santa.
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MADRE TERESA DI CALCUTTA - Fondatrice delle
Missionarie della Carità
Nata
a Skopje, piccola cittadina dei Balcani, nel 1910, ultima
di cinque figli, battezzata col nome di Gonxha Agnes ricevette
la Prima Comunione ad appena 5 anni e mezzo e venne cresimata
nel 1916. Ad 8 anni rimase orfana di padre e tutta la famiglia
ne risentì anche da un punto di vista finanziario.
Frequentava attivamente la Parrocchia gesuita del Sacro
Cuore, in cui maturò una forte vocazione missionaria
e a 18 anni decise di entrare nell’Istituto della
Beata Vergine Maria o delle Suore di Loreto, in Irlanda,
con il nome di suor Mary Teresa, come la Santa Teresa di
Lisieux.
Nello stesso anno, a dicembre, partì quindi per l’India,
stabilendosi a Calcutta. Emise i primi voti nel maggio 1931
e successivamente andò ad insegnare nella scuola
femminile di Entally; nel 1937 fece la Professione perpetua,
conservando il nome di Madre Teresa.
Nel 1944 diventò direttrice della scuola, dividendo
il suo tempo tra l’insegnamento ed una profonda preghiera,
amorevole con le alunne e le consorelle, vivendo così
per venti lunghi anni, distinguendosi per le opere di carità
e per l’intenso lavoro.
Nel settembre del 1946, durante un viaggio da Calcutta a
Darjeeling, Madre Teresa ebbe un’illuminazione o,
come disse lei stessa, una chiamata nella chiamata. Gesù
le chiedeva di fare di più, di placare la sua sete
di amore verso tutte le anime. Ebbe nei mesi seguenti locuzioni
interiori e visioni in cui Gesù stesso le chiedeva
di occuparsi dei più poveri che ancora non lo conoscevano.
In lei nacque la vocazione di fondare un nuovo ordine religioso
che si occupasse dei più poveri e dopo due anni ottenne
il permesso di lasciare la sua Congregazione ed andare per
la nuova strada che le era stata scelta da Gesù stesso.
Indossò un semplice sahari bianco rifinito di blu
ed uscì nel mondo al di fuori delle mura della scuola
dove aveva vissuto fino a quel momento, recandosi dapprima
a Patna, dove visse per due mesi facendo esperienze presso
le suore Mediche , una volta tornata a Calcutta, si stabilì
presso le Piccole sorelle dei Poveri; poco dopo iniziò
il suo nuovo cammino andando nei sobborghi della città,
visitando le famiglie più povere, i bambini più
malnutriti o ammalati, i più derelitti che morivano
in strada. Con il rosario tra le dita, andava alla ricerca
dei dimenticati; a lei presto si unirono altre persone,
per lo più ex allieve e nell’ottobre 1950 la
nuova Congregazione delle Missionarie della Carità
venne riconosciuta ufficialmente.
Dal 1960 in poi le Missionarie vennero mandate in altre
città indiane e nel 1965 venne aperta una casa simile
in Venezuela, successivamente lo stesso avvenne anche a
Roma, in Tanzania e a poco a poco in ogni parte del mondo.
Nel 1963, Madre Teresa fondò anche il ramo maschile,
denominato: Fratelli Missionari della Carità, le
sorelle dedite alla contemplazione, il ramo maschile dei
contemplativi e nel 1984 i Padri Missionari della Carità.
Non si fermò a questo, Madre Teresa, ma organizzò
anche dei gruppi di Collaboratori, di diverse fedi, condividendo
con essi vita semplice, preghiere, sacrificio e aiuto agli
ultimi. Nel 1991, a seguito della richiesta di molti consacrati,
la piccola suora creò il Movimento Corpus Christi
per Sacerdoti che condividevano la sua spiritualità.
Intanto il mondo si era accorto dell’opera di questa
piccola suora e cominciò a conferirle molte onorificenze
che culminarono con il Premio Nobel per la Pace, conferitole
nel 1979.
Interiormente tormentata da momenti di intensa solitudine,
con la sensazione che Dio le fosse lontano, specie nel periodo
in cui iniziò la sua attività di povera tra
i poveri, Madre Teresa è una figura amata e rispettata
da tutti, non solo dai cristiani.
Continuò a guidare la sua Congregazione finchè
glielo permise la sua salute, poi nel 1997 passò
il testimone alla nuova superiora generale, poco prima di
morire, il 5 settembre. La sua tomba è meta di pellegrinaggi
ininterrotti.
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BEATA MARIA TERESA SCRILLI - Fondatrice
dell'Istituto delle Suore di Nostra Signora del Carmelo
Maria
Teresa Scrilli (1825 – 1889) fondò un Istituto
a Montevarchi (Ar) nel 1854, con l’approvazione del
Granduca di Toscana Leopoldo II.
Con l’unità d’Italia e la conseguente
caduta del Granducato di Toscana, l’istituto venne
chiuso ma la Scrilli, certa del fatto suo, ricompose la
comunità nel 1875 e successivamente altri Istituti
vennero aperti in tutt’Italia e anche oltre frontiera
in varie zone del mondo.
Ispirata alla spiritualità carmelitana, unita a Dio
alla cui volontà si abbandonava completamente, era
specialmente dedita alla preghiera, sia in riparazione delle
offese, sia di lode e di ringraziamento.
Sentì che si doveva ancora donare e si diede alla
istruzione cristiana, morale e civile delle giovani.
Era molto devota alla Madonna, a cui si rivolgeva col titolo
di "Cara Mamma...”.
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SERVA DI DIO MADRE ISABELLA DE ROSIS -
Fondatrice della congregazione delle Suore Riparatrici del
S. Cuore
Isabella De Rosis nacque a Rossano Calabro (Cosenza) nel
1842 da una famiglia nobile. Sin da piccola
sentì il desiderio di dedicarsi completamente a Dio,
soprattutto dopo aver studiato presso il S. Chiara a Napoli,
(1853-1860), ma tornata in famiglia, venne colpevolizzata
dai parenti per la sua avversione al matrimonio. Ella soffrì
in silenzio, decisa ad opporsi e si trasferì a Napoli
dove entrò tra le figlie della Carità; successivamente
venne inviata a Parigi dove tascorse due anni ma, a causa
diella sua precaria salute, ritornò a Napoli, cercando
di farsi accettare da qualche Istituto Religioso in cui
finalmente realizzare pienamente la sua vocazione. Si ritirò
in una villa di Napoli attorno al 1875 sperando di fare
chiarezza nella sua anima e maturò l'idea di una
nuova Congregazione che riparasse le offese al Sacro Cuore
di Gesù e che venne presto realizzata con il nome
di "Congregazione delle Suore Riparatrici del Sacro
Cuore di Gesù", dedita anche ad opere di carità
ed assistenza di orfani.
La vita dell’Istituto però venne sconvolta
da vari problemi e Isabella de Rosis diede le dimissioni
da superiora, tornando ad essere una semplice suora, tra
umiliazioni e silenzi, sino alla sua morte avvenuta l’11
agosto 1911.
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BEATA MARIA DOMENICA BRUN BARBANTINI -
Fondatrice delle suore Ministre degli Infermi
Maria
Domenica nacque a Lucca nel 1789 da padre svizzero e da
madre lucchese e sin da piccola fu di buon carattere, vivace
e allegra, ma la sua allegria svanì, purtroppo, durante
l'adolescenza, con la morte del padre e di tre fratellini.
Con l’aiuto materno supererà questa fase negativa
e si dedicherà fattivamente allo studio delle lettere
e della religione.
Nel 1811 sposa Salvatore Barbantini che però dopo
pochi mesi morirà lasciandola sola ed in attesa di
un figlio. Maria Domenica accetta la volontà di Dio,
donandosi a Lui, sentendo crescere dentro di sè l’amore
verso i più poveri della sua città. Ella si
occupa del figlio per tutto il giorno, poi per alcune ore
della notte si dedica alle inferme. Ma Dio la vuole tutta
per sè e le toglie anche quell’unico figlio
di soli otto anni.
Ancora una volta ella si aggrappa a Dio a cui affida l’intera
sua vita in uno sposalizio mistico, sentendo crescere dentro
di sè un senso materno universale. Ogni giorno, estate
e inverno, sole o pioggia, essa percorre le vie di Lucca
per consolare, aiutare, assistere notte e giorno le malate,
talvolta anche senza mangiare, senza più forze ,
talvolta perseguitata da cattivi soggetti.
La sua opera viene notata dal Vescovo che le affida l’incarico
di creare in Lucca un monastero della Visitazione, finalizzato
all’educazione giovanile; essa subito accetta, lavorandovi
assiduamente, ma poco dopo sente la necessità di
fondare una Congregazione religiosa di Sorelle Oblate Infermiere
per servire Gesù nel corpo dei malati e dei sofferenti.
Nel 1829 Maria Domenica fonda le Sorelle Oblate Infermiere
Povere , come lei animate da un solo ideale: visitare, assistere
e servire il Cristo sofferente dell’orto del Getsemani
o agonizzante sulla croce nelle persone inferme povere e
moribonde, sempre pronte ad esporre la propria vita per
amore di Cristo. La Fondatrice affida il suo Istituto alla
Madonna Addolorata, che chiama “Nostra superiora”.
P. Antonio Scalabrini, Superiore dei Ministri degli Infermi,
ravvisa nel carisma della Brun Barbantini quello stesso
di San Camillo e le promette aiuto e sostegno spirituale.
Papa Pio IX nel 1852 concederà alla Fondazione il
nome ufficiale di Ministre degli Infermi e sancisce una
comunione di intenti tra i Camilliani e la nuova Congregazione.
Maria Domenica avrebbe voluto indossare la croce rossa di
s. Camillo, cosa che le verrà concessa nel 1855 quando
interverrà con le sue consorelle, nelle città
vicine a Lucca infestate dal colera, nel tentativo di curare
i malati.t. Morira a Lucca nel 1868.
La sua congregazione opera in vari campi: assistenza a domicilio,
case per anziani, ospedali, in Italia e all’estero,
dapprima in Cina con i Camilliani, poi in Brasile, Thailandia,
Kenya, Filippine, Albania, Cile, ecc.
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SANTA BEATRICE DA SILVA - Fondatrice dell'Ordine delle concezioniste
Beatrice
da Silva nacque a Ceuta nel Nord Africa, terra sotto il
dominio del Portogallo, nel 1424 da famiglia nobile. Il
padre era il conte di Viana ed essa, che cresceva bellissima
e desiderata, venne educata presso la corte della principessa
Isabella che poi divenne regina, sposando Giovanni II.di
Castiglia. Successivamente però abbandonò
la corte per dedicarsi alla vita monastica, allontanandosi
da tutti, rinchiudendosi in una totale clausura in un monastero
domenicano a Toledo, dove visse circa trent’anni,
dedicandosi solo a Dio.
Nel 1484 ebbe l’ispirazione per creare un nuovo ordine,
d’ispirazione francescana, la Congregazione dell’Immacolata
Concezione della Beata Vergine Maria, onorando così
il mistero che coronava la nascita della Madonna.
Nello stesso anno, quindi, abbandonò il monastero
in cui viveva e con alcune consorelle passò in una
casa che le aveva donato la regina Isabella. Nel 1489, su
richiesta di Beatrice e della stessa regina, Papa Innocenzo
VIII autorizzò la nuova Congregazione di stretta
clausura, basata sull’orazione e sulla contemplazione
e le cui regole vennero confermate definitivamente nel 1511.
Da poco si stava diffondendo nel mondo, a partire dalla
Spagna e dai paesi vicini, la realtà dell’Immacolata
Concezione di Maria, che poi si diffuse in tutto il mondo,
ma che venne riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa solo
molti secoli dopo.
Il culto verso santa Beatrice venne incoraggiato dai frati
minori, ma la sua santità è stata riconosciuta
solo ai giorni nostri, nel 1976.
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SANTA GIOACCHINA DA VEDRUNA - Fondatrice
delle Suore Carmelitane di Carità
Gioacchina
de Mas y de Vedruna nasce nel 1783 a Barcellona, in una
numerosa famiglia di nobili natali ma semplice e religiosa.
Fin da fanciulla essa si sente attratta dalla natura, dalla
fede e dalla contemplazione, tanto che a soli 12 anni desidererebbe
già dedicarsi tutta a Dio, chiudendosi nel Convento
Carmelitano di Barcellona, ma il suo desiderio si realizzerà
solo dopo molti anni.
Nel 1799 andrà infatti sposa a Teodoro De Mas anche
lui fortemente attratto dalla vita religiosa, ma obbligato
a sposarsi per ragioni dinastiche. Tuttavia, la loro unione
fu profonda e serena, basata sull'amore e sulla religione,
rallegrata dalla nascita di molti figli, ma turbata poi
dalla guerra contro Napoleone a cui Teodoro dovette partecipare,
tornando a casa solo per morirvi.
Gioacchina aveva 33 anni ed una numerosa famiglia da sfamare,
ma non smetteva mai di pregare e di credere nella Provvidenza.
Riuscì a rasserenare i suoi figli e, sistemata ogni
cosa, si ritirò assieme alla sua famigliola in un
terreno ereditato dal marito.
Nel corso degli anni, alcuni figli morirono, due si sposarono,
quattro si dedicarono alla vita religiosa, così anche
lei potè finalmente donarsi tutta a Dio, sognando
di realizzare una nuova Congregazione che avesse come finalità
quella di dare un’educazione alle giovani, assistenza
agli ammalati e diffondere la parola di Dio attraverso la
missione.
La sua Congregazione delle Suore Carmelitane della Carità
nacque dunque nella sua proprietà di Manso Escorial
nel 1826, dapprima osteggiata, poi si diffuse rapidamente
in tutta la Catalogna con l'apertura di varie case di assistenza
e di prevenzione.
La sua Congregazione venne approvata nel 1870, mentre la
Regola definitiva nel 1880. Morì nel 1854 e fu santificata
nel 1959 da Papa Giovanni XXIII.
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BEATA CATERINA CITTADINI - Fondatrice delle
suore Orsoline di San Girolamo in Somasca
Nata
a Bergamo nel 1801, rimane presto orfana assieme ad una
sorella più piccola; le due bimbe vengono ospitate
in un Orfanatrofio chiamato "Il Conventino", dove
però riceveranno calore umano e sostegno e dove conseguiranno
il diploma di maestre.
Lasceranno il Conventino nel 1822, trasferendosi a Somasca,
dove vivevano dei cugini sacerdoti e dove Caterina troverà
impiego presso la scuola elementare, mentre Giuditta nel
1829 creerà una scuola privata per fanciulle povere.
Entrambe maturano un sogno, quello di realizzare un Istituto
religioso dedito all'educazione. Questo si concretizzerà
parzialmente nel 1836 con la fondazione di un Istituto di
educazione femminile, diretto da Giuditta che, però,
nel 1840 morirà. Caterina, ne assumerà la
direzione, continuando anche la sua opera di insegnante
nelle scuole pubbliche.
Animata, comunque, dall'antico sogno di consacrasi a Dio,
Caterina si impegnerà a farlo nel 1844, mentre l'anno
seguente si ritirerà dalla scuola pubblica per dedicarsi
esclusivamente alla sua opera, redigendo le Regole della
futura Congregazione, ispirandosi alle Orsoline, ma tali
Regole verranno respinte dal Vescovo in carica.
Caterina, per nulla abbattuta, si rimette all'opera ma purtroppo
morirà nel 1857, prima di veder realizzata la sua
opera, approvata solo pochi mesi dopo.
Vissuta nella prima metà dell’800, Caterina
Cittadini, beatificata da Giovanni Paolo II nel 2001, è
una figura di grande modernità, attuale e viva in
questo scenario di grande caos che è il mondo odierno,
diviso in classi sociali, in ricchi e poveri, in nord e
sud, in cui l'uomo, senza più connotati umani viene
soppresso o distrutto in svariati modi.
Caterina, che vive in una atmosfera quasi simile, si oppone
a questa realtà e propone un dialogo, una condivisione,
lei che ha provato la povertà e la solitudine propone
un’alternativa.
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CELIA MENDEZ Y DELGADO - MARIA TERESA DEL
CUORE DI GESU' - Fondatrice Ancelle Concezioniste del Cuore
Divino di Gesù
Celia nasce nel 1844, a Fuentes de Andalucia in seno a una
famiglia molto fervente e nel 1862 si sposa con il marchese
Paulino Fernandez di Cordova, un matrimonio felice che però
si concluderà presto con la morte prematura del marchese.
A 30 anni, nel 1876, lei e sua madre rientrano al paese
natale e là ella sentirà il richiamo della
voce di Dio che le chiederà di dedicarsi tutta a
Lui. Abbandonatasi alla Sua volontà, decide di dedicarsi
con tutte le sue forze e la sua volontà al bene del
prossimo.
La sua idea è quella di costruire un orfanatrofio
per fanciulle povere che però per problemi politici
non potrà essererealizzato. Nel 1875 in visita ai
suoi possedimenti, conosce il parroco della zona che la
convincerà a riprendere e a realizzare il suo progetto,
fondando poi, nel 1885, assieme al Beato Marcello spinola,
la Congregazione delle Schiave del Sacro Cuore e ad entrare
nella vita religiosa col nome di Maria Teresa del Cuore
di Gesù.
Animata da fede profonda, speranza ed entusiasmo, per oltre
venti anni condurrà alla pienezza il suo carisma,
trasfondendolo alle sue consorelle, ora presenti in varie
parti del mondo. Morì a Siviglia nel 1908 e i suoi
resti mortali si trovano nella chiesa dell’Immacolata
Concezione.
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SERVA DI DIO ROSA GATTORNO - Fondatrice
delle Figlie di Sant'Anna
.Nata
a Genova nel 1852, da buona famiglia, Rosa Gattorno va sposa
a Girolamo Custo da cui avrà tre figli, ma presto
resterà vedova, perdendo anche uno dei figli.
Sostenuta, però, da una fede incrollabile, affidatasi
alla Madonna, ella passava parte del suo tempo in preghiera
o dedicandosi ad opere caritative, pur tra le lotte e le
vivaci ostilità degli anticlericali del momento.
Pio IX, al quale, durante un’udienza, ella rivelerà
la sua idea di un nuovo Istituto Religioso ne approverà
l’operato e la Regola, convinto della validità
della nuova fondazione e della sua diffusione in ogni parte
del mondo, cosa che avverrà quasi subito.
Nel dicembre 1866, a Piacenza, nasce l’Istituto delle
Figlie di Sant’Anna con orfanotrofi e scuole femminili.
Madre Rosa muore nel maggio 1900 a Roma. E' stata beatificata
da Giovanni Paolo II nel 2000.
A seguito della fondazione dell’ordine, sono sorti
anche movimenti di laici, come il Movimento della Speranza,
un Istituto secolare, le Figlie di S. Anna Contemplative
e l’Istituto religioso sacerdotale dei Figli di S.
Anna.
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SANTA RAFAELA MARIA DEL SAGRADO CORAZON - Fondatrice delle
Ancelle del Sacro Cuore
Rafaela
Porras y Aillón, nata vicino Cordova nel 1850, a
15 anni aveva già espresso la sua volontà
di dedicarsi completamente a Dio, in castità perpetua,
intensificando le opere di carità e di pietà.
Nel 1874, Rafaela e sua sorella Dolores si trasferirono
nel Convento di Santa Croce a Cordova e si inserirono tra
le novizie delle religiose di Maria Riparatrice che provenivano
dalla Francia.
L'anno dopo le religiose francesi tornarono al loro paese
e Rafaela venne nominata superiora dal Vescovo della città,
affrontando varie difficoltà, create soprattutto
dalla Curia, tanto che alla fine le suore lasciarono Cordova
e si trasferirono a Madrid dove, nel 1877, ricevuta l’approvazione
diocesana, nacque la Congregazione delle “Ancelle
del Sacro Cuore”, confermata poi da Papa Leone XIII.
Nuove case si aggiunsero a quella madre, tutte permeate
di preghiera e di adorazione al Sacro Cuore, come voleva
il carisma della fondatrice.
Come spesso avviene nella vita di tante sante e santi, le
incomprensioni - soprattuto interne all'Ordine - e le difficoltà
lastricarono il cammino della nuova fondazione, tanto che
nel 1893 Raffaella rinuncerà alla sua carica in favore
della sorella, continuando a lavorare in umiltà come
semplice suora, fino alla morte, avvenuta nel 1925 nella
sede di Roma.
E' stata beatificata nel 1952 e santificata nel 1977.
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MARIE THERESE SOUBIRAN - Fondatrice della congregazione
di Maria Ausiliatrice
Marie Therese Soubiran nacque a Castelnaudary e sin da piccola
desiderò dedicarsi alla vita monastica ed entrare
nel Carmelo.
A venti anni, su suggerimento del suo padre spirituale,
si trasferì in Belgio e al suo ritorno in patria,
nel 1854, fondò una prima Congregazione che nel 1863
diventerà Società di Maria Ausiliatrice, votata
all’educazione dei bambini poveri e alla cura dei
malati.
Nel 1869, nella Congregazione si inserì Madame Rich,
presunta vedova, che entrata nell'Ordine col nome di suor
Maria Francesca Borgia, diventerà assistente generale
e successivamente prenderà il posto di Marie Therese
cacciandola dalla sua stessa Congregazione.
Superato il primo momento di smarrimento, Suor Maria Teresa
entrerà in una nuova Congregazione, quella parigina
di Nostra Signora della Carità, facendovi la sua
professione religiosa e vivendovi per circa 15 anni.
Morirà di tisi, dimenticata da tutti, mentre intanto,
la presunta vedova Rich governerà per 15 anni sulla
Congregazione realizzata da Marie Therese, fin quando non
verrà smascherata e scacciata dopo la comparsa del
marito che era ancora in vita.
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BEATA MARIA DI GESU' DELUIL-MARTINY - Fondatrice delle Figlie del Cuore di Gesù
Nata a Marsiglia nel 1841, in una famiglia di spicco della
città, venne allevata secondo sani principi ed avviata
agli studi anche del latino. Era una ragazza piena di entusiasmo
e di idee. Nel 1849 seguì gli studi presso le suore
della Visitazione dove fece la sua Prima comunione e dove
crebbe col desiderio di dedicarsi tutta a Gesù. Intanto
aveva creato una piccola associazione tra le sue compagne,
quella delle Oblate di Maria.
Nel 1854 ricevette la Cresima dal beato Charles de Mazenod,
arcivescovo di Marsiglia, fondatore degli Oblati di Maria
Immacolata. Continuò gli studi insieme alla sorella
Amelia con ottimi risultati, dato che aveva facilità
di apprendimento ed una memoria prodigiosa. Prima di ritornare
a casa sentì ancora la voce di Dio che la chiamava
alla vita religiosa e quindi si recò a parlare col
Santo Curato d’Ars per chiarire la sua vocazione ma
egli le consigliò di attendere ancora per provare
a se stessa che quella era la strada giusta da prendere.
Tornata in casa, si dedicò alla vita familiare, riservando
però gran tempo all’orazione, alla comunione
giornaliera ed alle opere di carità. Quando morì
una delle sue sorelle ella chiese di nuovo a Dio di aprirgli
le porte di un convento e dapprima seguì varie opere
di assistenza e di carità, poi diventò assidua
dell’Associazione della Guardia d’onore, cooperandone
alla diffusione. Ad un certo punto pensò di entrare
nel convento di Bourg, ma ancora una volta si dedicò
alla Guardia d’Onore con una speciale benedizione
di Papa Pio IX, concessale per intercessione del beato Daniele
Comboni, fondatore dei Figli del S. Cuore e delle Madri
della Nigrizia.
Nel 1886 si mise sotto la guida di P. Calage che le impose
di scrivere un diario delle sue esperienze mistiche (Le
Journal) e sotto la sua guida ella emise i voti di verginità
perpetua; nel 1868 si offrì vittima in riparazione
delle profanazioni eucaristiche, visitando vari santuari
mariani, facendo ritiri spirituali, cercando ancora di capire
quale fosse la volontà di Dio nei suoi riguardi,
pensando di non essere all’altezza di realizzare qualsiasi
altra cosa.
Tra difficoltà interiori e reali, tra cui la morte
di una sorella, il dissesto finanziario del padre, la caduta
militare di Sedan, la carcerazione del suo padre spirituale,
la cura della famiglia ecc., dovette ancora una volta rimandare
i suoi progetti. Successivamente però, tramite Mons.
Osvaldo Van den Berghe, cappellano della Visitazione di
Bruxelles, che la finanziò, finalmente realizzò
la fondazione delle Figlie del Cuore di Gesù, cominciando
a radunare attorno a sè varie consorelle, sia pur
derisa e considerata un’esaltata dai più.
Nel 1874 redasse la sua Regola ispirandosi a Sant’Ignazio
di Loyola, con l’intento di riparare alle offese fatte
a Gesù Eucaristico, attraverso la contemplazione,
l’unione dei cuori e l’adorazione del Santissimo,
meditando, recitando il Magnificat, annullando la propria
volontà in quella di Dio, chiedendo la realizzazione
del Suo regno. Maria Imacolata era il loro modello.
Maria di Gesù e le sue consorelle fecero la professione
dei voti perpetui nel 1878 e nel 1880 venne inaugurato il
secondo convento vicino Marsiglia, otto la direzione spirituale
di P. Calage. La Fondazione crebbe e nel decimo anniversario,la
beata Maria espresse il suo desiderio di immolazione, secondo
le intenzioni del Papa, sia Pio IX che Leone XIII, mettendo
sotto la protezione del Sacro Cuore le sue consorelle.
Nel 1884, mentre passeggiava in giardino con le sue consorelle,
ella venne assassinata da un anarchico che lavorava presso
il convento come giardiniere. E’ stata beatificata
nel 1989 da Papa Giovanni Paolo II.
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M. BONIFACIA RODRIGUEZ CASTRO - Fondatrice
delle Serve di San Giuseppe
Bonifacia Rodriguez, nata a Salamanca da una famiglia molto
cristiana, dopo il corso di studi elementari, imparato il
mestiere di cordonaia, sostenne la famiglia dato che suo padre
era morto, sopportando però dure condizioni di lavoro.
Più tardi aprirà un negozio tutto suo di cordoni
e passamanerie e vivrà la sua vita imitando la Santa
Famiglia di Nazareth nella preghiera, nel ringraziamento e
nel nascondimento, devotamente ispirata a Maria Immacolata
e a San Giuseppe.
Rimasta sola con la madre utilizzerà il tempo rimastole
dopo il lavoro, facendo opere di carità, recandosi
ogni giorno nella vicina chiesa ed accogliendo un gruppo di
ragazze che si riunirà ogni giorno da lei nei pomeriggi
delle domeniche. Insieme poi fonderanno l’Associazione
dell’Immacolata e di San Giuseppe, chiamata in seguito
Associazione Giuseppina.
Bonifacia, sentendosi però chiamata alla vita religiosa
avrebbe voluto entrare nel convento domenicano della sua città,
ma l’incontro con il gesuita Javier Butiny che voleva
operare in favore delle classi operaie che potevano raggiungere
la santità anche attraverso il lavoro, sarà
importante per la sua vita futura.Ella quindi si metterà
sotto la sua direzione spirituale e così faranno le
altre lavoratrici.
A Bonifacia egli consiglierà di fondare la Congregazione
delle Serve di San Giuseppe, insieme ad altre sei ragazze
dell’Associazione Giuseppina, fra le quali anche sua
madre. Nel 1874 il vescovo di Salamanca aveva dato la sua
approvazione al nuovo progetto di vita di Bonifacia, cioè
un istituto femminile inserito nel mondo del lavoro, riconducibile
alla Santa Famiglia. Le Serve di San Giuseppe davano lavoro
alle donne povere e sole.
Ma il cammino di Bonifacia fu lastricato di difficoltà
ed incomprensioni, il modello di questo istituto era troppo
moderno per essere ben compreso dai più. Difatti, dopo
3 mesi il cofondatore venne espatriato con i suoi compagni
gesuiti ed anche il vescovo che sosteneva Bonifacia venne
sostituito. Ella resterà, dunque, sola alla conduzione
del nuovo istituto sotto la guida di nuovi sacerdoti, secolari,
che metteranno zizzania tra le varie consorelle e che si opporranno
poi al laboratorio come base di vita, fino alla sua destituzione,
avvenuta mente lei era in viaggio. Nel 1883, verrà
dunque respinta ed umiliata e dovrà lasciare la sua
città natale. Tuttavia proporrà al nuovo vescovo
una nuova comunità da fondare a Zamora e dopo l’approvazione
(1874) essa partirà alla volta della cittadina dove
ricreerà un nuovo laboratorio.
Intanto a Salamanca ci si era dimenticati di lei e della sua
nuova fondazione e gli statuti delle Serve di San Giuseppe
vennero modificati ed approvati, nel 1901, da Papa Leone XIII,
con esclusione, però, della casa di Zamora. Bonifacia
si metterà in viaggio per parlare con le sue consorelle
di Saragoza ma non verrà ricevuta. Tornata indietro,
pur nel dolore, essa sarà sempre convinta di una riunione
delle due fondazioni in una sola, cosa che avverrà
solo nel 1907, al finire ormai della sua vita.
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B. MARIA ROSA MOLAS Y VALLVE - Fondatrice
Suore di Nostra Signora della Consolazione
Maria
Rosa Molas, nacque nel 1815 a Reus, in Spagna, da una famiglia
di di artigiani, da genitori di origini andaluse e catalane.
Ella fu dunque ricca di personalità, delicata e forte
ad un tempo, piena di sentimenti nei confronti dei più
deboli, eppure determinata, umile e contemplativa, energica
e piena di idee, ricca di doni. Appena fatta Prima Comunione,
ella provò esperienze mistiche esaltanti ma anche periodi
di intenso silenzio in cui la voce del Signore non si faceva
udire. Nel 1841 entrò in una Corporazione di Sorelle
della Carità, laiche, che svolgevano il loro lavoro
negli Ospedali e in case in cui rendeva servizio ai più
degradati di Reus.
Nel 1844 la città verrà assediata e bombardata
dalle truppe del Generale Zurbano ed ella ed altre consorelle,
si recherà a pregarlo di ristabilire la pace, cosa
che otterrà.
Qualche anno dopo ella con altre quattro consorelle, si recherà
a Tortosa dove scoprirà che le Sorelle della Carità
non sono riconosciute dalla chiesa ufficiale; nonostante la
sorpresa, la sua sete di giustizia la farà parlare
chiaramente con le sue consorelle: dovranno chiedere luce
al Signore e obbedire alla Chiesa! Si ritrova così
ad essere fondatrice di una Congregazione religiosa che verrà
chiamata Suore di Nostra Signora della Consolazione, difatti
la loro opera sarà quella di consolare il prossimo
ed estendere la conoscenza del Regno di Dio, consolando gli
afflitti e servendo i fratelli.
Segretamente si prepara a prendere un diploma di maestra,
cosa che però le procurerà vari conflitti e
persecuzioni da parte delle autorità. Essa vive in
silenzio ed in umiltà questa prova e intanto, poichè
l’hanno allontanata dalla scuola pubblica, collabora
coraggiosamente alla realizzazione di un lazzaretto. Sempre
piena di fede e in ininterrotta comunione con Dio, sembra
non avvedersi nè delle calunnie nè delle difficoltà
che lastricano il suo cammino, continuando a svolgere al meglio
la sua attività dedita ai suoi consimili.
Nel 1876 dopo una breve malattia, prostrata per la grande
stanchezza di tutto il lavoro svolto in quegli anni, chiede
di morire, cosa che avverrà l’11 giugno di quell’anno,
domenica della santissima Trinità. La sua fondazione,
intanto si era diffusa ovunque nel mondo.
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BEATA GIULIA SALZANO - Fondatrice delle Suore
Catechiste del Sacro Cuore
Santa Giulia Salzano |
Giulia
Salzano, nata a Santa Maria Capua nel 846 da un capitano dei
lancieri di Ferdinando II Re di Napoli e da Adelaide Valentino,
ben presto rimase orfana di padre e fu affidata alle Suore
della Carità nell' Orfanotrofio di San Nicola La Strada,
ove rimase fino ai 15 anni.
Conseguito il diploma magistrale, insegnò presso la
scuola comunale di Casoria, dove si trasferì con la
famiglia verso la fine del 1865.
Oltre alle nozioni vere proprie,
essa insegnava il catechismo e si dava da fare per educare
tutte le fasce d’età: fanciulli, giovani ed adulti,
cosa che rimase sempre viva durante tutta la sua vita.
Nel 1929 essa morì e subito venne istruito il processo
per riconoscere le sue virtù.
E’ stata proclamata
venerabile da Giovanni Paolo II nel 2002 e nel 2003, in seguito
ad un miracolo a lei attribuito, è stata beatificata e poi santificata da Benedetto XVI nel 2010.
Insieme alla Beata Caterina Volpicelli diffuse la devozione
al Sacro Cuore e successivamente fondò la Congregazione
delle Suore Catechiste del Sacro Cuore.
Caterina Volpicelli, di cui Pio XII proclamò l'eroicità delle virtù nel marzo del 1945, è stata beatificata da Papa Giovanni Paolo II l 25 aprile 2001.
Proveniente da famiglia napoletana nobile e profondamente cristiana, avrebbe voluto dedicarsi alla vita contemplativa ma non le fu possibile per via della salute delicata ma sopratutto perchè Dio aveva per lei altri progetti. Difatti, si dedicò a diffondere l'Apostolato della preghiera, aderendo poi al "Terz'ordine del Sacro Cuore" una istituzione francese guidata da Louise-Thérèse de Montaignac, a cui però diede un'impronta personale e, seguendo i consigli dell'arcivescovo di Napoli Riario Sforza, successivamente se ne allontanò seguendo un suo personale cammino, ricevendo l'approvazione dell'arcivescovo di Napoli e dando vita nel 1874 alla Pia Unione delle Ancelle del Sacro Cuore.
Tuttavia, desiderava ardentemente l'approvazione ecclesiastica che arrivò dopo varie difficoltà ed ostilità, nel 1890. Morì nel dicembre 1894.
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Beata Caterina M. Volpicelli,
Cofondatrice
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M. Diomira Crispi Fondatrice Congregazione
delle "Oblate al Divino Amore"
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Beata Beatrice II d'Este
Fondatrice del Monastero di sant'Antonio in Polesine
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Santa Vicenta Maria Lopez y Vicuna
Fondatrice Religiose di Maria Immacolata |
Beata Candelaria di S. Giuseppe (Susanna Paz-Castillo Ramirez)
Fondatrice delle suore Carmelitane Venezuelane
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Beata
Juana Maria Condesa LLuch
Fondatrice Ancelle di Maria
Immacolata
per l'evangelizzazione
del mondo operaio
|
Beata Maria Luisa Merkert
CoFondatrice Congregazione delle Suore di S.ta Elisabetta
(1817-1872) |
Beata Marietta Rubatto
Fondatrice dell'Ordine
delle Terziarie Cappuccine a Loano
|
Madre Speranza
S. di Dio Maria Giuseppa Alhama Valera
Fondatrice delle Ancelle
e dei Figli dell'Amore Misericordioso
|
Beata Giuseppina Vannini
Fondatrice Figlie di San Camillo |
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Beata M. Maria Margherita Caiani Fondatrice delle suore Francescane Minime del S. Cuore |
Santa Maria Giuseppa Rossello
Fondatrice della
Congregazione delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia |
Santa Rosa Venerini
Fondatrice delle Maestre Pie |
S. di Dio M. M. Isabel Hesselblad
Fondatrice Ordine SS.mo Salvatore di S.ta Brigida,
Rama Sueca
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Beata Giovanna di Lestonnac
Fondatrice Ordine delle Figlie di Nostra Signora |
Sant’Angela della Croce
Guerrero González
Fondatrice dell’Istituto delle Suore della Croce
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Santa Maria Soledad Torres Acosta
Fondatrice
delle "Serve di Maria" |
Madre Provvidenza
(Anna Maria Andreani) -
Fondatrice Missionari della Fede |
Beata Bartolomea Capitanio
Fondatrice delle Suore di Carità |
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