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COLLABORAZIONI
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IMAGO SANCTITATIS
Il Bambino vestito. Una particolare tipologia di immaginette devozionali.
Nel corso dell’anno, si è segnalata, per la preziosità dei materiali, la mostra Imago sanctitatis. Mostra antologica di immagini devozionali, organizzata a Lucca nel periodo natalizio dall’Associazione Culturale Ponte; ad essa ha fatto seguito una pregevole pubblicazione, che illustra una cospicua sequenza di Bambinelli vestiti.
Il libretto costituisce, infatti, un completamento dell’iniziativa espositiva, come sempre si auspica in questi casi: consta di cento pagine, di cui ottanta dedicate alle riproduzioni dei Bambinelli, a scala reale, con una veste grafica accurata e qualitativamente apprezzabile.
“Nello sconfinato mondo delle immagini devozionali - si legge nel testo-, una tipologia produttiva è quella ottenuta con la tecnica del collage, al cui interno il Bambino vestito costituisce un settore peculiare per il soggetto preso in considerazione.
Gli esemplari riferibili al raggruppamento individuato ormai con questo appellativo sono molto coinvolgenti: ci parlano di una semplicità sconcertante e nello stesso tempo di una cura, di un decoro e di una ricchezza quasi maniacali; nella loro composizione infantile ritroviamo forme dell’arte primitiva e nello stesso tempo la raffinatezza del cesello; ci commuove la puerile ingenuità e ci meravigliano nel contempo, l’eleganza dell’aspetto e il carattere catechetico, didattico, presentato attraverso segni elementari come in un antico affresco.
Per la Lucchesia il tema può essere particolarmente interessante dato l’aggancio con il territorio, poiché da diverso tempo è stato ipotizzato un filone produttivo in loco, senza tuttavia individuarne le caratteristiche specifiche. Perché queste siano invece riconosciute, all’interno della pubblicazione viene proposta per la prima volta una chiave di lettura, in modo da poter attribuire con maggior certezza la provenienza geografica dei manufatti, e riposizionare così un ulteriore tassello nell’infinita lettura del nostro passato”.
Nella raffinatezza dell’intaglio, e semplicità di materiali e di tecniche, le immaginette presentano tuttavia richiami profondi al messaggio salvifico. Spesso, nel traforo di contorno, si notano elementi decorativi di carattere simbologico : vediamo piccole croci, gli strumenti della Passione, i simboli eucaristici, cuori, fiori e altri elementi fitomorfi ... mentre la loro forma, si precisa nell’introduzione, richiama la visione dall’alto di una culla, come espresso da Laura Borello in Arte e devozione nelle immaginette, sec XVIII-XIX, Torino 1991.
Al lavoro di traforo - erede dell’antica tecnica del canivet-, e di puntinato, si aggiunge l’uso del collage, per arricchire, con piccoli inserimenti di carta o stoffa preziosa, il soggetto rappresentato. La produzione di manufatti con la tecnica del collage, può essere raggruppata in tre grandi insiemi, secondo una divisione proposta da Elisabetta Gulli Grigioni in Materiali e tecniche dell’immaginettea spirituale manufatta: collage vero e proprio, immaginetta “vestita” e immaginetta “a sorpresa”, intendendo così discriminare tra le immaginette in cui sia la figura centrale che lo sfondo, sono realizzati con la tecnica del collage, da quelle in cui solo la figura centrale è realizzata a collage, su uno sfondo variamente operato, e infine quelle che presentano un formato regolare, ma si aprono a organetto oppure consentono mobilità di struttura.
L’Associazione culturale Ponte ha saputo esprimere, con queste due iniziative, la volontà di far conoscere e valorizzare le tradizioni culturali del proprio territorio.
S.Micheli, Il Bambino vestito: una particolare devozione di immagini devozionali: appunti e illustrazioni, Ponte, Capannori, 2007.
vd Con mano devota, mostra delle immaginette spirituali manufatte, a cura di A.Vecchi, Padova 1985, p.79.
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Della stessa Autrice:
* La Prof.ssa Stefania Colafranceschi è membro dell' A.I.C.I.S
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