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MAGGIO, MESE DI MARIA
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Dio
ci vuole tutti salvi! Cristo si è sacrificato
per l'intero genere umano e vuole condurci tutti all'eternità,
anche attraverso l'intercessione della Sua Santissima
Madre, Maria.
Utilizziamo quindi il nostro tempo terreno per raggiungere
questa meta, utilizziamo questo tempo di grazia che
è il mese mariano per dedicare un pò del
nostro tempo a Dio.
Spesso, troppo spesso per intere giornate non gli manifestiamo
il nostro amore, non gli dedichiamo neanche un pensiero,
nemmeno la più piccola intenzione di condurci
bene, mentre sprechiamo una gran quantità di
tempo in sterili ripicche, in pensieri od ozii inutili.
Tutto tempo che potremmo utilizzare, invece, per "lucrare"
un minimo di indulgenza da parte del Signore, con una
semplice preghiera, con un gesto d'amore...
San Bernardo diceva:
"Ogni tempo non speso per Dio è perduto"
e san Luigi gonzaga , come tanti altri santi, prima
di agire si chiedeva: a che mi serve per l'eternità?".
Sant'Alfonso de Liguori, invece, si adoperava che ogni
minuto del suo tempo non fosse sprecato ma dedito alla
gloria di Dio.
Se riflettessimo che un giorno dovremo rendere conto
di ogni nostra azione, di ogni nostra omissione o mancanza
di carità, saremmo già a buon punto e
questo pensiero ci porterebbe a dedicare qualche momento
della nostra giornata ad una preghiera, ad una giaculatoria,
ad un atto di amore, con grande arricchimento per la
nostra anima.
In questo mese di maggio dedicato alla Madonna, cerchiamo
dunque di iniziare e chiudere la nostra giornata con
le preghiere, mortifichiamo soprattutto la lingua e
gli occhi per non perdere tempo prezioso, preghiamo
anzichè parlare inutilmente.
Fare il mese di maggio è accumulare grazie, ottenendo
l'aiuto della Madre di Dio.
Maria vuole donarci la salvezza eterna e ci invita
dunque alla preghiera alla penitenza, all'umiltà,
alla perseveranza, alle opere buone, a frequentare i
sacramenti.
E a meditare sugli avvenimenti della sua vita, sui suoi
atteggiamenti nei confronti dei fatti straordinari che
si compivano in lei ed attorno a lei, sul suo totale
abbandono alla santa volontà di Dio, all'accettazione
della sofferenza.
Facciamo ogni sera un esame di coscienza e chiediamoci
se le nostre azioni o i nostri pensieri giovano alla
nostra anima. Parliamo anche con gli altri della nostra
speranza di salvarci per l'eternità e non lasciamoci
sfuggire questa occasione, per coinvolgere, per invitare
anche i nostri amici e conoscenti a partecipare alle
funzioni, pregando per quelle anime dimenticate che
non hanno nessuno che preghi per loro ed affinchè
questa pia pratica si diffonda. Pensando, quindi, alla salvezza eterna, imploriamo
il divino intervento di Maria affinchè ci aiuti
a migliorare nel nostro cammino verso l'eternità.
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FIORETTI
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Viviamo come fosse l'ultimo giorno della nostra vita
- Dedichiamo alcune preghiere ai moribondi
- Leggiamo e meditiamo la Parabola delle dieci Vergini
- Chiediamoci: come mi presenterò al giudizio
di Dio?
- Meditiamo la Parabola del Povero Lazzaro e del ricco
Epulone
- Offriamo tutta la giornata per le anime del Purgatorio
- Offriamo la Santa Messa e la Comunione per le anime
più sofferenti ed un Rosario per quelle più
in peccato
- Pentiamoci sentitamente per tutte le volte che abbiamo
perso la Grazia di Dio ed impegnamoci ad evitare le
occasioni che ci metterebbero in condizione di perderla
- Ripetiamo, come san Domenico Savio: "La morte,
ma non il peccato"
- Offriamo ogni tanto una mortificazione ed ogni sera
recitiamo un Atto di dolore per i peccati commessi nel
giorno
- Leggiamo e meditiamo "Le tentazioni di Gesù
nel deserto"
- Offriamo la giornata per tutti coloro che hanno procurato
aborti, per tutti coloro che provocano scandali, per
chi bestemmia
- Recitiamo un Rosario per una persona per cui nutriamo
del rancore e trattiamo gentilmente chi ci maltratta
o ci fa soffrire
- Recitiamo con amore il Magnificat
- Preghiamo Gesù affinchè, Lui che è
Verità, ci faccia sempre dire il vero
- Salutiamo la Madonna nelle edicole sacre che troviamo
per strada
- Facciamo, prima di ogni pasto, una piccola preghiera
- Offriamo una nostra giornata per i bisogni della Chiesa,
per il Papa - Leggiamo e meditiamo la Parabola del servo malvagio
- Meditiamo attentamente la Parola di Dio ascoltata
la domenica
- Chiediamo perdono per tutte le confessioni fatte male
- Facciamo una visita eucaristica per riparare gli oltraggi
alla santa Eucaristia
- Meditiamo la Passione e Morte di Gesù
- Offriamo sacrifici e disagi alla Madonna Addolorata
- Chiediamo alla Madonna la virtù eroica dell'obbedienza
e dell' umiltà e facciamo qualche atto di riparazione
per tutti i peccati d'orgoglio commessi
- Ad ogni azione rinnoviamo l'intenzione di agire solo
per il signore e non "per gli uomini"
- Chiediamo alla Madonna la virtù della Carità
- Offriamo la giornata perchè si diffonda la
devozione alla Madonna
- Consacriamoci al Cuore Immacolato di Maria |
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I SANTI E IL MESE MARIANO |
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"Oggi inizia
il bel mese di maggio, dedicato alla Madre di Dio",
così scriveva san Massimiliano Kolbe in una delle
sue ultime lettere.
Mentre Padre Pio diceva:
"Ecco, finalmente tornato il mese della bella Mammina..."
e ancora: "Vorrei avere una voce così forte
per dire ai peccatori di tutto il mondo: Amate la Madonna!
Invocate la Madonna! Imitate la Madonna!"
"Noi ricordiamo la letizia infantile con cui andando
a scuola, portavamo fiori per l'altare della Madonna:
lumi, canti, preghiere e "fioretti" davano
gioconda espressione alla devozione verso Maria Santissima,
che ci appariva allora come la regina della primavera,
primavera della natura e delle anime..."
così ricordava Paolo VI, che nel 1965 scrisse
una Enciclica sul mese mariano - sottolineando che esso
è fecondo di preghiere e grazie celesti per tutta
l'umanità e la Chiesa - e che inizia così:
" All'approssimarsi del mese di maggio, consacrato
dalla pietà dei fedeli a Maria Ss.ma, esulta
il Nostro animo al pensiero del commovente spettacolo
di fede e di amore che, fra poco, sarà offerto
in ogni parte della terra in onore della Regina del
cielo.
È, infatti, il mese in cui, nei templi e fra
le pareti domestiche, più fervido e più
affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l'omaggio
della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è
anche il mese nel quale più larghi e abbondanti
dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina
misericordia.
Ci riesce pertanto assai gradita e consolante questa
pia pratica del mese di maggio, così onorifica
per la Vergine e così ricca di frutti spirituali
per il popolo cristiano. Giacché Maria è
pur sempre strada che conduce a Cristo.
Ogni incontro con lei non può non risolversi
in un incontro con Cristo stesso. E che altro significa
il continuo ricorso a Maria, se non un cercare fra le
sue braccia, in lei e per lei e con lei, Cristo Salvatore
nostro, al quale gli uomini, negli smarrimenti e nei
pericoli di quaggiù, hanno il dovere e sentono
senza tregua il bisogno di rivolgersi, come a porto
di salvezza e come a fonte trascendente di vita?"
Giovanni Paolo II nel suo libro "Dono e Mistero"
narra che ad un certo punto della sua vita si era reso
conto che il suo grande amore verso la Madonna poteva
oscurare quello verso il Salvatore, ma leggendo un libro
di san Luigi de Monfort proprio sulla devozione a Maria,
tutti i suoi dubbi furono fugati, poichè aveva
compreso che attraverso Maria si arrivava a Gesù
ma che anche attraverso Gesù si poteva arrivare
alla Madonna.
"Mese di maggio - diceva san Josemaría
Escrivà de Balaguer - il Signore ci chiede di
non lasciarci sfuggire l'occasione di alimentare il
nostro amore attraverso la devozione a Sua Madre. Procuriamo
di offrirle ogni giorno quelle premure di figli - cose
piccole, attenzioni delicate - che diventano poi opere
grandi di santità personale e di apostolato,
lavoro perseverante per contribuire alla salvezza che
Cristo è venuto a portare al mondo". E'
consuetudine dei membri dell'Opus Dei di effettuare,
nel mese di maggio, una "Romeria" cioè
una visita a piedi ad un santuario, ad una chiesa in
cui venga venerata la Madonna.
Durante la passeggiata si recita una parte del Rosario,
davanti alla Madonna la seconda e terza parte, al rientro
la quarta. La devozione del Mese Mariano risale al Medio Evo ma
si diffuse solo molto più tardi, pur restando
una devozione a carattere familiare, con l'importante
apporto di san Filippo Neri.
Nella prima metà del Settecento venne pubblicato
uno dei primi libri dedicato a questa pia pratica dal
titolo "Mese di Maria", in cui erano suggerite
preghiere, devozioni, fioretti da effettuare in questo
mese in onore di Maria.
Dall'Ottocento in poi le devozioni mariane si svolgevano
nelle chiese, con la recita del Santo Rosario.
Successivamente e fino alla prima metà del XX
secolo, il mese di maggio prese la connotazione di un
periodo di catechesi, di preghiere e di offerte alla
Madonna |
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Molti i libri su questo argomento con consigli
spirituali per ben vivere il Mese Mariano. Tra gli altri ,
si ricorda "Mese di Maggio - Incoroniamo di fiori
il cuore di Maria" della Beata Elena Guerra
- Considerazioni per ogni giorno del mese, di cui si riportano
alcuni brani:
"Abbiamo tanto bisogno di Maria e dovemmo
imparare ad imitare le sue celesti virtù, godendo della
sua protezione in terra per andare un giorno accanto a Lei".
"Nel mese di maggio presentiamo a Maria
un mazzolino di fiori composto di mortificazioni, di pratiche
di pietà, di opere di carità, affinchè
questa cara Mamma nostra ci prenda sotto la sua protezione".
"Una delle pratiche pie da seguire è
quella di recitare ogni giorno il Rosario, meditandolo e cercando
di esercitarci nella virtù che è proposta nella
meditazione. Facciamo spesso visita a Gesù Sacramentato
e a Maria, accostiamoci più spesso alla Comunione,
specialmente nelle domeniche e l'8 maggio, giorno dedicato
alla Madonna di Pompei, recitando la Supplica".
Iniziamo il mese di maggio, rivolgendoci
alla Madonna, dicendoLe:
"O Maria, mi metto fin da oggi sotto la tua protezione,
sotto il manto della tua pietà e della tua misericordia,
proteggimi, difendimi. Consapevole della tua bontà
ti offro le mie meditazioni, ogni giorno una sulla vita del
tuo Gesù e della tua. Assistimi nei miei giorni e soprattutto
nel punto estremo della vita quando il ricordo delle mie colpe
turberà la mia anima ed ottienimi di morire con la
speranza della risurrezione e la piena sicurezza di essere
accanto a te per amarti eternamente nella gloria celeste".
"O Maria, dolce madre nelle tristezze,
nei dolori, nei pericoli, io mi rivolgerò sempre a
te affinchè tu con la tua materna bontà mi sostenga,
mi protegga, mi guidi al cielo. O Maria, rasserenata e sostenuta
dal tuo aiuto fà che io possa ripetere a te il saluto
dell'angelo e insieme a te, il "Fiat" della rassegnazione
cristiana".
"O Maria, madre celeste che per la tua
umiltà, per la tua incomparabile purezza hai meritato
di essere benedetta tra tutte le donne e scelta come madre
dell'eterno Verbo, ottienimi di imitarti affinchè anch'io
riceva il tuo amatissimo figlio, ottenendo così le
grazie promesse alle anime pure e umili".
Giaculatorie
O Immacolata Maria, prega per me ed io oggi
ti prometto una pronta corrispondenza alle buone ispirazioni
che Tu mi otterrai da Dio - Ti raccomando Maria, fammi obbediente
alla santa Volontà di Dio, fammi docile ai suoi consigli,
fammi degna di tuo Figlio - Benedici, o Maria, l'opera delle
mie mani, fammi desiderare di compiere quelle di dovere, anzichè
quelle di mio piacere - Aiutami a fare il bene al mio prossimo
e accetta la mortificazione del mio orgoglio - Aiutami a moderare
la mia indole impaziente ed aspra, trasmetti al mio cuore
la tua mansuetudine - Ti supplico, ravviva la fede nei cristiani
di oggi, così lontani dalla vera Fede - Dammi una fede
viva e santo raccoglimento così da poter accogliere
tuo figlio Gesù nel mio cuore così umanamente
deviato - O specchio di purezza, liberami dagli attaccamenti
terreni, affinchè il mio cuore sia tutto di Dio - Maria,
modello di pazienza aiutami a tollerare ogni male anzichè
perdere Gesù - Infondi nel mio cuore la fortezza -
Chiedi al tuo santo Figlio una perfetta conversione del mio
cuore, l'accettazione del sacrificio - Ottienimi la grazia
di illuminarmi della luce del Santo Spirito - O Regina del
Santo Rosario, fa che la Chiesa trionfi sul male e a tutti
coloro che ti hanno onorata in questo mese offri l'eterna
salvezza
Ave Maria, Ave Maria, Sia questa la mia invocazione
ora e in punto di morte e per tutta l'eternità
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LE FIGLIE DI MARIA
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Santa
Caterina Labouré, entrata a far parte delle Figlie
della Carità di Parigi, nel 1830, aveva messo
la sua vita al servizio di Gesù affidandosi alla
sua santa madre, prendendo Maria a modello della sua
vita, cercando di imitarne le virtù.
In questo cammino di perfezione ella ebbe cinque "incontri"
con la Madonna che le mostrò la Medaglia Miracolosa
che lei avrebbe dovuto far coniare e diffondere nel
mondo intero.
Le affidò, inoltre, la realizzazione di una aggregazione
mariana che Santa Caterina chiamò "Le Figlie
di Maria", dedicata alle giovani, la cui attività
iniziò nel 1846, diventando poi Gioventù
Mariana.
Tale associazione si era diffusa in
vari Paesi ed anche in Italia, a Roma, presso la Chiesa
di San Giovanni dei Fiorentini e facendo riferimento
alla Suora francese che aveva dato vita alle Figlie
di Maria, aveva assunto come emblema la Medaglia Miracolosa.
Ispirandosi a questo sodalizio, un'Associazione consimile
venne fondata dal Parroco della Basilica di Sant'Agnese,
Alberto Passeri, prendendo a modello la giovane santa
martirizzata durante le persecuzioni di Diocleziano
per difendere la sua castità.
Usufruì della stessa Medaglia, aggiungendo però,
ai piedi della Vergine anche Sant'Agnese che le affidava
alcune fanciulle e cambiando la frase di Santa Caterina
Labourè in "Madre rivolgi a noi i tuoi occhi".
L'Aggregazione cattolica venne approvata
nel 1864 con la denominazione di Primaria concessa da
Papa Pio IX, che gioiva vedendo tante giovani seguire
l'esempio di Maria. Egli concesse inoltre al Parroco
della basilica di Sant'Agnese di aggregare a questa
prima associazione anche altre realtà che si
sarebbero presentate più o meno con le stesse
caratteristiche.
Questa concessione poi divenne prerogativa
dell'Abate della chiesa di S: Pietro in Vincoli, ove
si venne a creare la sede delle Figlie di Maria. Nei
successivi cinquant'anni i gruppi, italiani ed esteri
divennero un fiume inarrestabile ma poi, con l'avvento
della seconda guerra Mondiale essi si sciolsero del
tutto, confluendo nella Gioventù Femminile di
Azione Cattolica, creata dalla Serva di Dio Armida Barelli
nel 1918.
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INNO DELLE FIGLIE DI MARIA
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NOI SIAM FIGLIE
DI MARIA
Noi siam figlie di Maria, suoni a lei solenne il canto.
Alme care al nome santo, ripetiamo in armonia.
RIT. Noi siam figli di Maria. (2v)
Noi siam figlie di Maria, lo ripetono all’aure
i venti. Lo ripetono gli elementi, con piacevole armonia:
RIT.
All’altar di questa Madre, noi porgiamo i nostri
voti. Sempre a lei fedel devoti, fuggiremo la colpa
ria. RIT.
All’onor del suo bel volto, noi porgiamo eletto
fiore, perché puro il nostro cuore guarda e fida
il cuor le sia. RIT.
Buona gente a lei venite, con la fervida preghiera.
D’ogni grazia è fonte vera e del ciel apre
la via. RIT.
Sempre cara e sempre amata, torna a lei la nostra vita,
finché l’alma in ciel salita di lei goda
in compagnia. RIT.
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Bibliografia
- Maggio, mese di Maria - Casa Mariana Editrice dicembre 1999
- Mese di Maggio - Suor Elena Guerra - Fiorellini Collana
mistica n. 38 - Libreria Editrice Religiosa Giacomo Arneodo
- Torino
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