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COLLABORAZIONI
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LITANIE LAURETANE
Le litanie lauretane iniziano con una
supplica alla Trinità. Dio infatti è colui
che solo è santo, il Santo dei Santi. Maria divenendo
madre di Cristo partecipa di questa santità che
è dono del Padre. Vediamo dunque la persona di
Maria Santissima in relazione alle tre persone trinitarie.
Maria la Figlia, la Madre, la Sposa dell'Onnipotente.
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1) FIGLIA DEL PADRE
La nostra umana piccolezza, il nostro
essere uomini fanno tendere naturalmente ad una fonte
di Vita, ad un'origine più grande di noi, a Dio,
Colui che da sempre ci ha condotti dal non essere all'essere,
ci ha donato la Vita. Secondo la rivelazione cristiana
questo Dio non è un entità sconosciuta,
ma, un'unità in tre Persone: Egli è un
Padre, un Padre che dall'Eternità ci ha pensato;
Colui che da sempre ha generato suo Figlio nello Spirito
d'Amore, in Dio Spirito Santo, Creatore di tutte le
cose.
L'Onnipotente buon Signore, prima che l'uomo cadesse
nel peccato pensò subito a suo Figlio Gesù
quale mezzo per annullare tale colpa e a Colei che lo
avrebbe dovuto generare nel tempo, perché, attraverso
la piena cooperazione di Lei, il tempo stesso fosse
redento. La Vergine Maria fu allora creata, figlia immacolata
del Padre, nel pensiero Eterno di Dio, nel Cuore stesso
della Trinità Santissima, affinché il
Padre la potesse offrire quale Madre del Figlio suo,
così che, il Sacrificio Redentivo del Figlio
fosse da Lei pienamente abbracciato e si ponesse il
fondamento dell'inimicizia tra Maria e satana, tra la
stirpe di Lei e il nemico dell'uomo, affinchè,
quest'ultimo fosse sconfitto e l'uomo potesse essere
libero da ogni giogo servile di schiavitù.
"Il Signore mi ha creato all'inizio
della sua attività,
prima d'ogni opera, fin d'allora.
Dall'eternità sono stata costituita,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
Quando non esistevano gli abissi, io fui generata;
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua;
prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io sono stata generata.
Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi,
ne le prime zolle del mondo;
quando egli fissava i cieli, io ero là;
quando tracciava un cerchio sull'abisso;
quando stabiliva al mare i suoi limiti,
sicchè le acque non ne oltrepassassero la spiaggia;
quando disponeva le fondamenta della terra,
allora io ero con lui come architetto
ed ero la sua delizia ogni giorno,
dilettandomi davanti a lui in ogni istante;
dilettandomi sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo.
(Bibbia: Proverbi 8,22 - 31)"
2) MADRE DI GESU’
Veramente Gesù, afferma il Santo
di Montfort, glorificò la propria Maestà
dipendendo da quest'amabile Vergine, nella concezione,
nella nascita, nella presentazione al tempio, nella
Vita nascosta di trent'anni, anzi, nella sua stessa
morte dove permise Lei fosse realmente presente presso
la Croce desiderando abbracciasse la sua missione in
modo pieno e totale per quanto possibile a creatura
umana.
" Stavano presso la croce di Gesù
sua madre,
la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria
di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto
a lei il discepolo che egli amava,
disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!".
Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!".
E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era
stata ormai compiuta,
disse per adempiere la Scrittura:
"'Ho sete'". Vi era lì un vaso pieno
d'aceto;
posero perciò una spugna imbevuta di 'aceto'
in cima a una canna
e gliela accostarono alla bocca.
E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto
è compiuto!".
E, chinato il capo, spirò."
(Vangelo secondo Giovanni 1, 25-30)
E' Gesù che dirige lo sguardo di Giovanni verso la Madre " indicandoci in questo modo sua Madre come nostra vera Madre: "figlio ecco tua Madre.
Ecco in quest'incontro di sguardi formarsi un solo cuore. Totuus tuus oh Maria. Madre tu che partecipi alla passione e morte di Gesù vedi anche sorgere la luce della Sua resurezione, viva luce d'eterna misericordia. Oh Madre tutta la tua vita è fissa in Dio in un eterno sguardo d'Amore.
"Mettimi come sigillo sul tuo Cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l'amore,
tenace come gli inferi è la passione:
le sue vampe son vampe di fuoco,
una fiamma del Signore!
Le grandi acque non possono spegnere l'amore
nè i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell'amore, non ne avrebbe che dispregio.
(Bibbia: Cantico dei Cantici 8,6 - 7)"
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3) SPOSA DELLO SPIRITO SANTO
Quando arrivò la pienezza del
tempo il Signore Iddio inviò l'Arcangelo Gabriele
a Maria chiedendoLe di divenire la madre del Messia
annunciato dai secoli.
Attraverso il suo Sì lo
Spirito Paraclito soffiò su di lei e su di lei
stese la sua ombra la potenza dell'altissimo, sussurrandole
nel cuore parole dolcissime, parole d'amore.
"Tutta bella tu sei, amica mia,
in te nessuna macchia.
Vieni con me dal Libano, o sposa,
con me dal Libano vieni!
Osserva dalla cima dell'Amana,
dalla cima del Senìr e dell'Eremon,
dalle tane dei leoni, dai monti dei leopardi.
Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia sposa, tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana!
Quanto sono soavi le tue carezze,
sorella mia sposa,
quanto più deliziose del vino le tue carezze.
L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi.
Le tue labbra stillano miele Vergine, o sposa,
c'è miele e latte sotto la tua lingua
e il profumo delle tue vesti è come il profumo
del libano.
Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa,
giardino chiuso fontana sigillata.
I tuoi germogli sono un giardino di melagrane,
con i frutti più squsiti,
alberi di cipro con nardo,
nardo e zafferano, cannella e cinnamomo
con ogni specie di alberi da incenso;
mirra e aloe
con tutti i migliori aromi.
(Bibbia: Cantico dei cantici 4,7)"
Lo Spirito Santo non può resistere
alla voce della sua Sposa amatissima che nella sua opera
di intercessione lo chiama e invita a venire presso
i suoi figli.
E' lo Spirito a far crescere in noi una
Vita Nuova, a far nascere in noi Gesù, dice il
Santo di Montfort che "Quando Maria mette radici
in un anima vi produce meraviglie di Grazia" e
Lei è realmente vicina a ciascuno di noi. A Fatima
o Madre, hai chiesto di Consacrarci al tuo Cuore Immacolato.
Dio Spirito Santo Amore dimora, infatti, nel tuo Cuore
come in nessun altra creatura. In te è la piena
trasparenza della Grazia, Grazia che desideri effondere
su ciascuno di noi, con la tua presenza, nella preghiera,
vicini al tuo Cuore. Se sapessimo veramente quanto ci
ami piangeremmo di gioia. I tuoi veri figli Ti amano,
Ti dicono beata, ti intessono le lodi mentre ti fai
invece "terribile come schiere a vessilli spiegati"
di fronte al diavolo e ai suoi seguaci".
"L'hanno vista le giovani e l'hanno detta beata,
le regine e le altre spose ne hanno intessuto le lodi.
Chi è costei che sorge come l'aurora,
bella come la luna, fulgida come il sole,
terribile come schiere a vessilli spiegati?
Nel giardino dei noci io sono sceso,
per vedere il verdeggiare della valle,
per vedere se la vite metteva i germogli,
se fiorivano i melograni. (Bibbia: Cantico dei cantici
6,9)"
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Sancta Maria, ora pro nobis
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O sei "Santa Maria" poiché hai generato
Colui che è Santo; tu che ci hai condotto a Lui
attraverso la Santa via della Croce.
Ecco come si esprime San Pietro Crisologo: "E’
veramente benedetta Colei che è stata più
grande del Cielo, più forte della terra, più
vasta del mondo: Lei che, da sola, ha potuto contenere
Colui che il mondo non può contenere.
Lei ha portato Colui che porta il mondo; ha generato
il suo genitore, ha nutrito Colui che nutre ogni vivente".
Maria sei chiamata dall’angelo "Piena di
Grazia" e veramente tutta la Grazia del Figlio
riempie la tua persona e il tuo Santo nome o Madre.
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Sancta Maria, Christi Sponsa in actione Redemptionis,
ora pro nobis
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O "Maria, indissolubilmente unita a Gesù nell'azione redentiva"
t'offristi al tuo Signore patendo un immenso dolore,
preannunciatoti dal profeta Simeone nell'immagine di
una spada che ti trafisse il Cuore. Tu ritta ai piedi
di Gesù morente, sostenni tuo Figlio con Misericordia
ineffabile, e, stretta come nelle doglie di un parto,
volendo cooperare al suo Sacrificio d'amore, non volesti
sottrarlo alla Croce, affinché si compisse in
Lui la piena volontà del Padre suo, Abbà,
il disegno della nostra Redenzione: "Eccomi sono
la serva del Signore avvenga in me quanto hai detto"
(Luca 1,38). E' in questa stessa offerta indissolubile
cooperazione tra creatura e Creatore, che Dio ti volle
nostra Madre. Tutti noi siamo chiamati a cooperare all’opera
della Redenzione. San Paolo nella lettera ai Colossesi
afferma, infatti, di voler completare nella sua carne
quello che manca ai patimenti di Cristo. Maria, nella
pienezza della tua Grazia hai partecipato a quest’azione
in modo pieno e totale. Tale pienezza operata in te
dalla Grazia non è pensabile per nessun altro
Santo, tu sola sei nostra Madre, indissolubilmente unita
a Gesù nell'azione redentiva. Maria non allontanerai
mai nessuno dalla Croce, sostenendo ogni Figlio, ogni
uomo nell'innalzarla ogni giorno, come facesti con il
tuo Gesù, poiché, solo attraverso la Croce
è la nostra salvezza, con essa è la nostra
santificazione, uniti a te e a Gesù nel vostro
disegno d'amore redentivo. |
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Sancta Dei Genitrix, ora pro nobis
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O "Santa Madre di Dio" ricordi
quanto Elisabetta Ti disse: " a che debbo che la
Madre del mio Signore venga a me?" Elisabetta proclamando
la parola "Signore" non poteva riferirsi altri
che a Dio e che tu o Madre sia la vera Madre di Dio
è conseguenza diretta della stessa divinità
di tuo Figlio.
Quale stupore pensare a tutto questo,
a Gesù formato per opera dello Spirito Santo
nel tuo grembo verginale, a Lui che ora si dona a noi
attraverso l’eucaristia.
Colui che dal principio era il Verbo
è divenuto nostro Figlio, nostro fratello nell’uomo
stesso, colto nella tua persona castissima o Vergine
Maria. |
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Sancta Virgo Virginum, ora pro nobis |
O "Santa Vergine delle Vergini" tuo Figlio
Gesù, generato dalla stessa sostanza del Padre,
Dio egli stesso, nella sua incarnazione non poteva avere
un Padre terreno. Tu o Maria, in vista della sua venuta
alla Luce, ti sei consacrata alla sua sostanza. O Piena
di Grazia, il Signore ti ha voluta Suo unico possesso.
San Tommaso da Villanova così si esprime: "Ben
ricordi, o Vergine, il roveto che ardeva e non si bruciava;
così formerai tu, senza corromperti, un sol corpo
con il divino Fuoco. Tu lo rivestirai di carne ed egli
ti coprirà di Splendore… Sarai una Vergine
feconda, una Madre incorrotta; avrai la gioia della
maternità e al tempo stesso il pudore della verginità".
Ancora un pensiero di Cirillico di Gerusalemme: "Maria…
non da uomo, ma solo da essa partorì, senza contaminazione,
per opera dello Spirito Santo e per Virtù di
Dio.
Prendiamo un esempio… poiché, anche se
meraviglioso, è peraltro possibile che corpi
nascano da corpi. (un parto naturale) Ma che la polvere
della terra diventi uomo, questo è piú
meraviglioso. Che un impasto di fango riceva le membrane
e lo splendore degli occhi, questo è piú
meraviglioso. Che da un sol tipo di polvere esca la
robustezza delle ossa e la plasticità dei polmoni
e le diverse altre specie di organi: questo è
meraviglioso. Che il fango animato, movendosi da solo,
percorra la terra ed edifichi: questo è meraviglioso.
Che il fango insegni e parli e lavori e governi: questo
è meraviglioso. Pertanto… donde fu fatto
Adamo? Non fu Dio che con la polvere della terra plasmò
questa mirabile opera? E che? Il fango si trasforma
in occhio, e una Vergine non potrà generare un
Figlio? Quello che a giudizio umano sembra piú
impossibile si compie, e non si compirà ciò
che è accessibile?" |
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Mater Christi, ora pro nobis
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O "Madre di Cristo" per
mezzo dello Spirito Santo hai accolto Gesù nel
tuo seno verginale, Gesù quel balsamo d’amore
in cui si trova la pienezza della Vita.
Quella stessa che si è fatta
carne in Lui, attraverso la tua persona Madre che infondi
bellezza al corpo di Cristo. Nella tua pienezza di Grazia
o Maria, sei la Madre della Vita, la Madre di Gesù.
San Giovanni D’Avila a questo
riguardo così si esprime"Tutto quello che
la Vergine fece per suo Figlio fu per Grazia dello Spirito
Santo. |
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Mater Divinae Gratiae, ora pro nobis |
O "Madre della divina Grazia"
ricordi, quando l’angelo ti salutò: "
o piena di Grazia, il Signore è con te".
In questo messaggio del Cielo o Maria risalta la pienezza
di Grazia di cui fosti ricolma, vincolo singolare al
misterioso della Vita trinitaria.
A questa comunione ogni uomo doveva
partecipare, per elezione, ma ciò, non fu, a
causa del peccato. O Maria da sotto la Croce hai donato
noi la Vita della Grazia, via che avevamo smarrito.
Tu infatti sei proclamata dalla Chiesa,
Madre per noi nell’ordine della Grazia, poiché
intercedi per ogni uomo la Vita divina, indissolubilmente
unita a Gesù nell’azione redentiva sei
vera Madre dell'umanità in un’opera di
continua intercessione e cura amorosa per ogni uomo. |
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Mater Purissima, ora pro nobis |
O "Madre Purissima", perfetta
trasparenza, è in te la divina presenza, Maria
tu hai assecondando con tutta la tua persona, il piano
della salvezza.
Tutta la tua Vita è stata tesa al conseguimento
della divina volontà rendendo il tuo essere sempre
più recettivo all’azione della Grazia,
sempre più trasparente ed è ciò
a cui si riferisce il vangelo di San Luca, quando dice:
"Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose,
meditandole nel suo Cuore" (Lc 2,19.51). |
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Mater Castissima, ora pro nobis |
O "Madre Castissima" il tuo Cuore è
totalmente riposto in Dio a cui sei tesa con tutta te
stessa. Quest’unione piena e totale tra le Vostre
nature è il motivo della castità fra te
e Giuseppe, vero tuo sposo che, Dio, nella sua prudenza
illuminata, dal Cielo aveva scelto per te.
O Maria la tua discendenza è nascosta nella
tua persona nei secoli e la posterità tua è
visibile nella storia, una presenza che genera gli uomini
alla Vita della Grazia.
O Maria, Madre castissima tu sei Grazia, spazio di
libertà, Luce, amore perenne per l’uomo
d’ogni tempo. |
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Mater Inviolata, ora pro nobis |
O "Madre Inviolata" la fede
nel Figlio tuo Gesù sempre rimase integra nel
corso della tua Vita. O piena di Grazia, sotto la Croce
conservasti incorrotta la purezza della fede, quel giorno
Gesù ti comunicò il dono d’essere
nostra Madre. Anche il tuo corpo rimase integro e puro.
Quodvultdeus Vescovo di Cartagine parla così
di te: "Nell’Apocalisse dell’Apostolo
Giovanni è scritto che il drago stava davanti
alla donna che era sul punto di partorire, al fine di
divorare il bimbo che essa avrebbe partorito (cfr.Ap12.4).
Nessuno di voi ignora che il drago è il diavolo.
Quanto alla donna essa significa la Vergine Maria la
quale, rimanendo inviolata, ha partorito intatto il
nostro Capo. Essa rappresenta in se stessa l’immagine
della Santa Chiesa. Come quella pur partorendo il Figlio,
rimase Vergine, così questa non perde la verginità
quando partorisce le sue membra lungo il corso dei tempi." |
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Mater Intemerata, ora pro nobis |
O "Madre Incorrotta"
in un sermone Anastasio d’Antiochia (599 DC) così
si rivolge a te: "Ti saluto… tu che sei contemporaneamente
Madre e Vergine, cibo di Vita e fonte di immortalità;
da te… è venuto Colui che ha ucciso la
corruzione e distrutto la morte".
O Piena di Grazia è da tale
pienezza che scaturisce la tua incorruttibilità.
Pio XII parla di te come "Vergine illibata nella
sua divina maternità, generosa Socia del divino
Redentore… …" Ti ringraziamo o Maria
poiché hai partecipato in modo indissolubile
all’azione redentiva di tuo Figlio e a sua immagine
sei stata assunta alla Gloria del Cielo in anima e corpo.
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Mater Immacolata, ora pro nobis
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O "Madre Immacolata" come
potevi essere corrotta dal peccato tu che hai donato
al mondo il divino Creatore.
Sant' Ambrogio così si esprime: "Non è
da stupire che il Signore, dovendo redimere il mondo,
abbia iniziato da Maria l’opera sua, se per mezzo
di Lei si apprestava la salvezza a tutti gli uomini,
essa doveva essere la prima a cogliere dal Figlio il
suo frutto". |
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Mater Amabilis, ora pro nobis
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O "Madre Amabile", Papa Giovanni
Paolo II così parla di te: "Il Cuore Immacolato
di Maria, aperto dalla parola: "Donna, ecco il
tuo Figlio", s’incontra spiritualmente col
Cuore del Figlio aperto dalla lancia del soldato.
Il Cuore di Maria è stato aperto dallo stesso
amore per l'uomo e per il mondo, con cui Cristo ha amato
l'uomo ed il mondo, offrendo per essi se stesso sulla
Croce, fino a quel colpo di lancia del soldato".
O Madre, come non potrà essere amabile il tuo
Cuore, tu, il primo frutto dell’amore di nostro
Signore, come non potremmo chiederti il dono dell’amabilità,
per essere persone che amano, e, che meritano d'essere
amate. Grazie o Maria per questo balsamo misericordioso
che versi su noi, che è la stessa Grazia divina
del Figlio tuo di cui sei ripiena.
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Mater Admirabilis, ora pro nobis
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O "Madre Ammirabile" la tua
Vita è veramente degna d’incanto. San Bernardo
così si esprime citando San Giovanni: "“
Una donna vestita di sole”, avvolta in un manto
di Luce.
Forse l’uomo carnale non lo comprende,
perché è una realtà spirituale
da sembrargli una follia.
Ciononostante non è
tale il parere dell’apostolo che diceva: “Rivestitevi
del Signore Gesù Cristo” (Rm 13,14). Quale
familiarità tra Lui e te, Signora! Quanto meritasti
di divenire prossima a Lui, anzi sua intima!... Lui
dimora in te e tu in Lui; tu lo vesti e sei rivestita
da Lui, lo vesti con la sostanza della tua carne ed
egli ti riveste con la gloria della sua maestà.
Tu vesti il sole con una nube, e sei rivestita dallo
stesso sole" Madre ammirabile.
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Mater Boni Consilii, ora pro nobis
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O "Madre del buon Consiglio"
"serbavi tutte queste cose meditandole nel tuo
Cuore" (Mt.2.19): Maria è bello pensarti
raccolta nell’atto di meditare gli insegnamenti
di tuo Figlio. Tu, la sua prima discepola, Colei che
c’insegna a scoprirlo attraverso l’ascolto
della Parola. E’ questo il più gran consiglio
che ci dai o Madre: "fate quello che Egli vi dirà"
(Gv.2.5).
Quando t'incontriamo, o nostra Signora, si rivela a
noi tuo Figlio, la sua sapienza, presenza che penetra
le profondità del nostro essere e c’illumina.
San Giovanni Battista de La Salle così ci esorta:
"Non vi è dubbio che occorriate di Luce
in questa Vita, in cui vi trovate sempre come in un
mare tempestoso, pieno di pericoli per la vostra salvezza;
ricorrete a Maria, che v’illuminerà e vi
aiuterà a conoscere la volontà di Dio
a vostro riguardo, poiché Lei partecipa della
Luce di suo Figlio Gesù Cristo, che venne in
questo mondo per illuminare tutti gli uomini, anche
se molti non lo hanno conosciuto.
Ed ella stessa è
Luce che illumina nelle tenebre".
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Mater Creatoris, ora pro nobis
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O "Madre del Creatore" nel
pensiero divino ed Eterno da sempre sei associata a
Dio. Invocandoti quale Madre del Creatore sembra quasi
chiederti di prenderci per mano e di accompagnarci ad
esplorare la perfezione e la bellezza del Creato e del
suo Signore.
Il Cardinal Bea, dopo aver portato il testo del libro
dei proverbi: "Il Signore mi ebbe con sé
dall’inizio delle sue imprese.. (8.22) e quello
del libro dell’Ecclesiastico: "Io uscii dalla
bocca dell’Altissimo, primogenia avanti ad ogni
creatura" (Sir. 24.3) rileva che "la frequenza
e la costanza con cui la Chiesa ripete questi passi
nella sua liturgia, riferendoli a Maria, non possono
consentire di attribuire tali riferimenti ad una combinazione
o ad un’interpretazione volutamente arbitraria…
ed effettivamente il consiglio di Dio che assegno al
Figlio divenuto uomo il suo posto nell’universo
e nell’umanità, contemporaneamente si estese
anche a Colei che doveva essergli a fianco nella sua
missione e nell’attuazione di essa, che doveva
farne dono al mondo e collaborare con Lui, in posizione
eminente, alla nostra Redenzione."
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Mater Salvatoris, ora pro nobis |
O "Madre del Salvatore" ci
diletta ascoltare Papa Giovanni Paolo II che nella preparazione
dell’anno giubilare del 2000 ci parla di questo
tuo titolo: "Il Padre ha scelto Maria per una missione
unica nella storia della salvezza: essere Madre dello
stesso Salvatore.
La Vergine rispose alla chiamata di Dio con generosità
assoluta: Eccomi sono la serva del Signore” (Lc1.38).
La sua maternità iniziata a Nazareth e vissuta
in pienezza a Gerusalemme ai piedi della Croce…
(è un) affettuoso e insistente invito a tutti
i figli di Dio affinché tornino alla casa del
Padre ascoltando la sua voce materna: “Fate quello
che Egli vi dirà”. " |
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Mater Ecclesiae, ora pro nobis
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O "Madre della Chiesa", che
hai accolto il discepolo Giovanni come tuo Figlio, noi
vediamo rispecchiare in Lui tutti i figli di questa
terra. Tu, profondamente unita a Gesù crocefisso,
in un vincolo che oltrepassa i legami della carne, in
quel tuo stare ritta al suo fianco ti percepiamo pronunciare
un Altissimo Si a Lui e al suo Corpo che è la
Chiesa.
E’ forse tutto questo che spinse
Paolo VI il 21 novembre 1964, giorno in cui si chiudeva
il Concilio Vaticano II, a proclamare la Vergine Maria
Madre della Chiesa:
"Abbiamo ritenuto opportuno
consacrare in questa stessa sessione pubblica un titolo
in onore della Vergine, suggerito da diverse parti del
mondo cattolico e particolarmente caro a Noi, poiché,
in una sintesi mirabile, esprimesse il ruolo privilegiato
che, nella Santa Chiesa, questo concilio ha riconosciuto
alla Vergine… Noi proclamiamo Maria Santissima
Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo di
Dio… (che la invoca quale) Madre amorosissima;
e vogliamo che con tale titolo soavissimo d’ora
innanzi la Vergine venga ancor più onorata e
invocata da tutto il popolo cristiano".
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Virgo Prudentissima, ora pro nobis |
O "Vergine Prudentissima" l’uomo
“accorto controlla i suoi passi” (Pr 14,15
).
La prudenza, scrive san Tommaso sulla scia di Aristotele,
è, infatti, la “retta norma dell'azione".
Questo titolo è definito cocchiere delle Virtù
e dirige le altre indicando loro regola e misura. E'
la prudenza che guida immediatamente il giudizio di
coscienza.
Grazie a questa Virtù applichiamo i
principi morali ai casi particolari senza sbagliare
e superiamo i dubbi sul bene da compiere e sul male
da evitare. Maria hai sicuramente compiuto le azioni
che hanno ordinato la tua Vita fondandole su questa
virtù, non certo con avventatezza, ma valutando
gli eventi alla Luce di Dio.
O Madre, giustamente sei chiamata Sede della Sapienza,
singolarmente unita al tuo divin Figlio, in Lui scopri
ogni prudenza. |
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Mater Misericordiae, ora pro nobis |
O "Madre della divina Misericordia"
tu sei Colei che porta su di sé il mistero del
Dio fatto uomo.
O Madre ai piedi della Croce lo sguardo tuo incontrava
il suo: noi vogliamo unirci a quello stesso sguardo
in un'unica consacrazione a Gesù, quale fine
ultimo, e, a te, mezzo purissimo per giungere a Lui,
Luce a Lui prossima.
O Tempio immacolato di Cristo nel
tuo Cuore solo risplende il Signore, consacrarci a te
significa consacrarsi a Gesù. |
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Virgo Veneranda, ora pro nobis
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O "Vergine degna di Onore" hai cooperato
in modo eminente all’opera della Redenzione, prima
discepola del tuo Figlio sei degna di essere pregata,
onorata e venerata prima creatura dinnanzi a tutte le
altre celesti e terrestri.
La Chiesa ti venera dal saluto benedicente di Elisabetta
(cfr Lc 1,42-45) alle manifestazioni di lode e di supplica
di questo nostro momento storico.
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Virgo Praedicanda, ora pro nobis
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O "Vergine degna di Lode"
ricordi quando innalzasti il canto del Magnificat.
Le
tue lodi sono cantate da allora nel tempo e nello spazio
da Santi e poeti.
San Luigi Maria Grignon de Montfort scrisse
di te queste belle parole: “ I santi han detto
cose meravigliose di questa Santa città di Dio
e, stando alle loro stesse testimonianze, non sono mai
stati così eloquenti e felici, come quando hanno
parlato di Lei.”. |
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Virgo Potens, ora pro nobis
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O "Vergine Potente" la tua
è la potenza inarrestabile dell’amore a
cui il Figlio morente sulla Croce si è sottomesso
elevandoti ad essere Madre dell’umanità
redenta.
Pio XII istituendo la festa della regalità di
Maria, così si pronunciò:
"Godano… tutti i fedeli cristiani di sottomettersi
all’impero della Vergine Madre di Dio, la quale,
mentre dispone di un potere regale arde di materno amore" |
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Virgo Clemens, ora pro nobis
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O "Vergine Clemente", tu,
buona Madre, hai per tutti noi un senso di bontà
e di perdono che si allarga fino all’umana capacità
del Cuore tuo.
Questo movimento di Grazia partì
dal Cuore trafitto di tuo Figlio e aprì in modo
nuovo il tuo Cuore nell’atto di consacrarti quale
nostra Madre.
Il beato Agostiniano Alonso de Orozco
(1591) riflette così della pietà e Misericordia
di Maria: " O arca del nostro rimedio, reliquario
di Dio! Se San Paolo afferma che noi Cristiani emaniamo
il profumo di Gesù Cristo quando siamo devoti,
a maggior ragione Voi, Madre sua, spargete il profumo
della Sua Clemenza e Misericordia" |
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Virgo Fidelis, ora pro nobis
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O Vergine Fedele la
fedeltà è una persona con la quale ci
si lega per camminare insieme, per andare nella stessa
direzione.
Questo è stato per te, o Maria,
il Figlio tuo Gesù, allo stesso modo noi tutti
desideriamo camminare affianco a te e a tuo Figlio o
Madre fedele, tu c’inviti a metterci alla sua
sequela come per prima hai fatto tu.
"Eccomi sono
la serva del Signore, sia fatto di me come tu hai detto":
O Maria, questa felice risposta consegnasti
all’angelo ed essa risuonò nei secoli,
in un sì fedele, fondato sulla tua gran fede
in Dio. |
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Speculum Iustitia, ora pro nobis
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O "Specchio di Giustizia",
Maria, tu sai come nel linguaggio biblico essere giusti
significhi stabilire rapporti improntati alla verità
con Dio, con noi stessi e con ogni uomo.
E’ Dio
che costituisce la fonte di quest’armonia che
dovrebbe governare i rapporti tra le persone; E’
Lui a far rispettare questo prezioso fiore che solo
può ristabilire se compromesso.
Maria veramente
tu sei “specchio di giustizia”, pura trasparenza
di una Vita luminosa; in te più che riflettersi
la tua stessa immagine, si riflette invece, quella di
Dio e della sua Santissima Volontà. Tra tutti
i credenti tu sei l'immagine di uno splendido «specchio»,
in cui si riflettono in modo profondo e limpido «le
grandi opere di Dio» (At 2,11).
Paolo VI ti dice: "Guardando a te, Maria, noi
cogliamo il riflesso immediato di una bellezza Vergine,
pura, innocente, immacolata, nativa, primigenia, che
non conosceremmo nella sua realtà se tu, luminosa
creatura, non fossi stata data a noi".
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Sedes Sapientiae, ora pro nobis |
O "Sede della Sapienza", sei tu che accogli
il Re della Gloria. In te è la Sapienza incarnata,
Gesù Cristo.
Dice il Santo di Santo di Montfort:
" Questo buon Maestro non disdegnò di rinchiudersi
nel seno di Maria…. Lo Spirito umano… qui
si smarrisce, se riflette seriamente su questa condotta
della Sapienza incarnata.
Questa non volle, benché
potesse farlo, darsi direttamente agli uomini, ma preferì
darsi per mezzo della Vergine Santa (e venne) al mondo…
povero e piccolo bambino, bisognoso delle cure e del
sostentamento della Madre.
Questa Sapienza infinita, che aveva un desiderio immenso
di glorificare Dio suo Padre e di salvare gli uomini,
non trovò mezzo più perfetto e più
breve a tale scopo, che quello di sottomettersi in ogni
cosa alla Santa Vergine, non soltanto nei primi otto,
dieci o quindici anni di Vita, come gli altri fanciulli,
ma per trent'anni…
Oh, come glorifica altamente
Dio chi si sottomette a Maria, sull'esempio di Gesù!"
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Causa nostrae Laetitiae, ora pro nobis |
O "Fonte della nostra Gioia"
l’annuncio gioioso della nascita del nostro salvatore
si manifestò per primo a dei semplici umili pastori,
ecco quanto narra l’evangelista Luca:
" Un
angelo del Signore si presentò davanti a loro
e la gloria del Signore li avvolse di Luce.
Essi furono
presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: "Non
temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà
di tutto il popolo: oggi vi è nato nella
La prima a ricevere la pienezza di quest’annuncio
fosti tu senz’ombra di dubbio o Vergine Maria.
La parola greca Chaìre nella bibbia della CEI
è tradotta, infatti, dalla parola saluto, ma,
in realtà, questa stessa parola è un invito
alla Gioia, Gioia che esprime la trascendenza incomparabile
del messaggio che stava per riflettersi in Maria nel
momento della salutazione angelica, Gioia che raggiunse
il suo apice nel Natale di Gesù e in modo splendido
nella sua Resurrezione.
Gioisci dunque o Figlia di Sion,
tutte le nazioni Ti diranno beata, perché gioia
vera è Gesù tuo Figlio e nostro Signore.
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Vas Spirituale, ora pro nobis
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O Maria, "Vaso Spirituale",
nell’annunciazione dimostrasti la mirabile tua
accoglienza nei confronti della parola di Dio, di essere
creta preziosa e perfettamente malleabile nelle sue
mani, grazie a te, veramente Dio ha potuto portare a
perfezione l’opera della salvezza.
Ricordi ancora o Madre le parole rivolte al profeta
Geremia da parte del Signore: "Prendi e scendi
nella bottega del vasaio… Io sono sceso nella
bottega del vasaio… Ora se si guastava il vaso
che egli stava modellando, come capita con la creta
in mano al vasaio, egli rifaceva con essa un altro vaso,
come ai suoi occhi pareva giusto".
L’artefice
unico di una Vita nuova in Dio è, infatti, il
suo Spirito come la gioia e la letizia per una creatura
è l’essere, semplicemente ed attivamente,
abbandonati alle sue mozioni, stare nelle sue mani,
come, la creta sta nelle mani del Vasaio. Perfetta opera
creata da Dio sei tu o Maria, Vaso Spirituale di Dio,
ricolmo, traboccante della divina Grazia.
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Vas Honorabile, ora pro nobis
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"Vaso degno di Onore" così ti si rivolge
la Chiesa copta: "E’ ineffabile l’onore
della Vergine, poiché Dio l’ha voluta,
è venuto e ha dimorato in Lei… Sei diventata
un rampollo di purezza e un Vaso di Fede per l’ortodossia
dei nostri santi padri, o pura Genitrice di Dio, o Vergine
venerabile, poiché tu hai per noi generato il
Dio Verbo, il nostro Salvatore Gesù. Egli venne e ci salvò". O Maria da sotto
la Croce sei stata innalzata quale Madre dell’umanità
redenta da Cristo. E’ questo l’onore più
grande concessoti da Dio. |
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Vas insigne Devotionis, ora pro nobis |
O "Vaso insigne di Devozione"
tu sei, Maria, vaso mirabile, in cui è contenuto
in pienezza il dono dello Spirito Santo.O Maria sei
vaso splendido e perfetto, opera delle mani di Dio contenente
i suoi tesori.
A te, o Madre, ci accostiamo con tanta delicatezza
ed è solo per la Grazia dello Spirito Santo che
possiamo avvicinarci al tuo mistero, per poter coglierne
l'apparenza nascosta e scoprirne le bellezze, i tuoi
ori. Vogliamo avvicinarci a te Madre facendoci penetrare
da quella profonda venerazione che significa abbandono
alla volontà di Dio. O Maria, Sposa dello Spirito
Santo, sei un Vaso da contemplare in silenzio, poiché,
contieni l’Altissimo, per te, o Madre, valgono
infinitamente le parole di Gesù "Chi crede
in me, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo
seno" (Gv. 7,38): così dalla tua persona
veramente si sprigiona una corrente di Vita spirituale
che rinnova la nostra Vita. |
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Rosa Mystica, ora pro nobis
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O "Rosa Mistica" in una visione
a Santa Gertrude tu le ti rivelasti quale Rosa che abbellisce
il Cielo.. certo, la Grazia e la bellezza sono caratteristiche
particolari di questo fiore, che ci racconta di te o
Maria, riconducendoci, a quella fonte primigenia simbolo
di purezza.
E’ proprio questa Virtù che ci fa cantare
la bellezza tua o Madre, bellezza spirituale segnata
dall’amore: il creato stesso, narra la bibbia,
nacque da un alito d’amore divino, ed è
per questa motivazione che è bello.
Maria donna bellissima come una magnifica rosa, riconciliaci
con la bellezza: tu lo sai che dura poco nelle nostre
mani, ma, essa, è l’anelito del nostro
Cuore.
O Maria "rosa mistica" abbiamo bisogno che
tu ci suggerisca l’idea di come la nostra Vita
debba essere qualcosa di bello che possiamo donare agli
altri, come un fiore, con amore come hai fatto tu con
Gesù. |
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Turris Davidica, ora pro nobis
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O "Torre di Davide" ideale
di maestà e bellezza, "Come la torre di
Davide il tuo collo, costruita a guisa di fortezza.
Mille scudi vi sono appesi, tutte armature di prodi"
(Ct. 4,4).
O Maria sei l’emblema della fortezza di una vera
Madre, tu come torre regale rimanesti ritta sul Calvario
accanto al tuo Figlio morente.
Il tuo nome ci fa ricordare tutta la potenza dovuta
all’unione con Dio della tua discendenza, di Colei
che ne suggellerà il frutto prezioso. |
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Turris Eburnea, ora pro nobis
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O "Torre d’Avorio" l’avorio
è nobile materiale, bianco e resistente, qualità
tue Maria, che ti si manifestano nell’ordine spirituale
magnificamente: nota il cardinale J.H. Newman:
"Le
torri sono di solito costruzioni massicce, rozze, pesanti,
possenti, prive di Grazia, costruite per la guerra,
non per la pace, senza nulla di quella bellezza fine
e delicata che è attributo particolare di Maria.
Ecco perché con verità Maria è
chiamata “torre d’avorio”, poiché
nello splendore, nella purezza e preziosità di
questa materia, noi avessimo un’immagine di come
sia innegabile l’amabilità e la Grazia
della Madre di Dio".
O Madre veramente tale Grazia ti unisce a Dio così
come una torre s’unisce al Cielo. |
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Domus Aurea, ora pro nobis
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O "Casa d’Oro" i riflessi
d’orati presenti nelle icone hanno la funzione
di spiritualizzare la pittura e di porre in rilievo
la gloria divina che in essi si vuole manifestare.
O Maria, in te si riflette la Luce di Colui di cui
splendi. In verità una casa è veramente
d’oro solo, quando, essa è ricolma di silenzio,
di preghiera, di sacrifici nascosti di gesti di bontà
e di serenità, così o Maria, a te solo
bastava contemplare il tesoro incomparabile che ospitavi
nel tuo grembo, e, che avrai custodito tra le tue braccia
benedette, anche, quando, tuo Figlio fu deposto dalla
Croce.
San Efrem nei suoi inni così parla di
te: "Benedetta sei tu, Maria, che sei Casa del
Re. In te ha posto la sua dimora Colui che dà
potere a chi governa la terra"
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Foederis Arca, ora pro nobis |
O "Arca dell’Alleanza"
nell’arca dell’antico testamento si custodivano
le tavole dei dieci comandamenti, la manna riposta in
un vasetto e la verga d’Aronne.
O Maria l’arca era il segno sostanziale
della presenza di Dio in mezzo al suo popolo così
come lungo il suo cammino, oggetto di particolare culto
e venerazione.
Massimo, Vescovo di Torino del secolo
primo così ne parla: "Ma che cosa è
dunque l’arca se non Santa Maria, poiché
se la prima conteneva le tavole del testamento, la seconda
albergò nel suo seno l’erede del testamento.
Quella racchiudeva al suo interno la
legge, questa conservava il Vangelo. Quella aveva la
parola di Dio, questa il Verbo stesso. Inoltre, se l’arca
risplendeva all’interno e all’esterno del
colore dell’oro, Santa Maria brillava interiormente
ed esteriormente dello splendore della Verginità.
Quella era adornata di oro terreno, questa di oro Celeste". |
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Ianua Coeli, ora pro nobis |
O "Porta del Cielo",
Madre dolcissima tra le tue ineffabili prerogative,
possiedi anche quella d’essere via prediletta
al Cielo.
Attraverso la tua persona abbiamo ricevuto
il dono incommensurabile di Gesù e uniti a te
possiamo entrare maggiormente in comunione con Lui.
Nella nostra umanità ci affidiamo alla tua mediazione
o Maria, Santa scala al Cielo, per poter ammirare silenziosi
la Gerusalemme Celeste: "Ecco la dimora di Dio
con gli uomini!
Essi saranno suo popolo ed Egli sarà
il Dio con loro". E tergerà ogni lacrima
dai loro occhi; non ci sarà più la morte,
né lutto, ne lamento, ne affanno… "
(Ap.21, 3; cfr Is25, 8). |
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Stella Matutina, ora pro nobis |
O "Stella del Mattino" la
nostra peregrinazione su questa terra è talvolta
avvolta nel buio della notte.
A volte risulta essere per noi tenebra perfino in
pieno giorno: la Vita, infatti, è lotta, gioia
e dolore secondo la misura concessa da nostro Signore.
O Maria, tu, nel Cuore della notte, dinanzi al rifiuto
di ricevere ospitalità nelle case e negli alberghi
di Nazaret hai trovato riparo in una grotta, custodita
e avvolta dall’amore di Giuseppe, allo stesso
modo o tenera Madre, condurrai anche noi tra le nostre
difficoltà fino alla Gioia del Cielo.
Madre noi vogliamo tenere il nostro sguardo fisso su
di te, o luminosa Stella. Tu stella nella notte, c’indicherai
il cammino, ci annuncerai il sorgere del sole di Giustizia,
Cristo Signore che precedi all’alba del nuovo
giorno. |
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Salus Infirmorum, ora pro nobis
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O "Salute degli infermi",
nostra Madre, sei unita a Gesù da un profondo
amore verso ogni uomo.
Quest'amore spiegandosi sulle nazioni, sana le piaghe
e le ferite degli uomini, in senso spirituale innanzi
tutto, ma, anche, in senso materiale.
I tuoi santuari
Mariani sparsi nel mondo testimoniano, infatti, le grazie
che tu ci hai donato.
Maria, tanto prossima al tuo Gesù, sei sempre
pronta a chinarti su di noi, come una chioccia fa con
i suoi pulcini, sulle nostre devastazioni per redimerle,
ma, se fossimo malati nel corpo e non fosse un disegno
divino la nostra guarigione c’è sempre
un gran miracolo che ci appartiene, è la certezza
di essere amati sempre, profondamente e teneramente
dal Cuore tuo o Madre e da tuo Figlio Gesù. |
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Refugium Peccatorum, ora pro nobis |
O "Rifugio dei peccatori"
dilata il nostro Cuore al culto della divina Misericordia.
Tu da sotto la Croce sei divenuta nostra Madre.
E’ a te dunque che il Signore desidera orientare
ogni peccatore, perché possa essere teneramente
accolto dalla tua mano. Tu Madre lo rivestirai della
tua veste immacolata, di tutte le tue Virtù introducendolo
nell'intimo Cuore di Gesù.
Maria, lo preparerai al combattimento spirituale, perchè
possa rifiutare sempre più profondamente il peccato,
aprendo invece il suo Cuore all’amore Misericordioso.
O Maria in questa litania ci fai scoprire il vero volto
di Dio che non è quello di un giudice terrificante,
ma, di un Padre trepidante che impugna con molta riluttanza
il braccio della sua giustizia. |
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Consolatrix Afflictorum, ora pro nobis
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O "Consolatrice degli afflitti",
tu che sei stata provata duramente ai piedi del Calvario,
sei, certo la prima ad aver ricevuto in pienezza il
dono della divina consolazione.
Questo stesso dono puoi ora estendere su ciascuno di
noi figli tuoi. Gesù nell’ultima cena ci
ha assicurato con queste parole: "Io pregherò
il Padre, ed egli vi darà un altro consolatore
perché rimanga con voi per sempre" (Gv 14,
16).
Maria tu sei la Sposa dello Spirito Santo e lo Spirito
Consolatore non può resistere alla voce della
sua Sposa amatissima che lo chiama e lo invita a rincuorare
i suoi figli afflitti nelle prove della vita. |
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Auxilium Christianorum, ora pro nobis |
O "Aiuto dei Cristiani" nelle
burrascose vie della vera Vita cristiana, su cui il
Signore ci spinge, sii sempre a noi vicina per intercedere
l’aiuto divino. San Giovanni Bosco diede particolare
significato a questo titolo Mariano.
Un giorno il Santo sognò di aver visto Maria,
ritta su una colonna a difesa della nave della Chiesa
immersa in una violenta tempesta.
Don Bosco così
si espresse nella fondazione della Chiesa Madre della
società salesiana: "Costruiremo una magnifica
Chiesa alla Madre di Dio. E come la chiameremo? La chiameremo
Maria Ausiliatrice… la stessa Vergine Maria vuole
che la onoriamo con il titolo di “Ausiliatrice”.
I tempi che corrono sono così tristi che abbiamo
veramente bisogno che la Vergine Santissima ci aiuti
a preservare e difendere la fede cristiana…"
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Regina Angelorum, ora pro nobis |
O "Regina degli Angeli" secondo
il primato di Gesù Cristo su tutto il creato
e le sue creature e considerando la tua singolare cooperazione
all’opera salvifica si passa a considerare facilmente
la tua sovranità sugli angeli e sugli uomini.
Maria tu hai avuto una grande connivenza con questi
messaggeri celesti. Gabriele – che significa fortezza
di Dio – quel giorno, ti pronunciò uno
splendido annuncio e risalendo al Cielo recò
la lieta notizia: Maria avevi dato la tua adesione al
messaggio divino entrando così in armonia perfetta,
per quanto possibile a creatura umana, col progetto
divino, nella pienezza della Grazia. |
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Regina Patriarcharum, ora pro nobis
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O "Regina dei Patriarchi"
chi erano questi capostipiti, persone che hanno varcato
le notti della fede, attraversando steppe interminabili,
aridi deserti, conservando il germe della speranza,
custodendo nel loro Cuore il seme di un’attesa
che sarebbe sbocciata, un giorno, nel grembo tuo o Vergine
Maria.
O Madre tu come loro ti affidasti all’impossibile
di Dio, sotto la Croce credetti contro ogni speranza
alle divine parole, fa o Madre che anche noi possiamo
imboccare la strada della fede, della scomodità,
dell’avventura e del rischio guidati dalla Luce
della parola divina, fidandoci di Dio, quel Dio che
disse a Patriarca Abramo va e sacrificami il tuo unico
Figlio, il Figlio della mia promessa, quel Dio che alla
fine non lo deluse mai. |
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Regina Prophetarum, ora pro nobis
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O "Regina dei Profeti" hai
annunciato la parola di Dio innanzi tutto con la tua
Vita ma anche con le tue labbra, così profetasti
nel canto del Magnificat:
"L'anima mia magnifica
il Signore e il mio Spirito esulta in Dio, mio Salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua
serva, d'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno
beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo
è il Suo nome".
Maria sei la Madre del profeta ultimo e definitivo:
Gesù, Colui il quale è la parola incarnata.
L’antico testamento sfocia nella sua persona,
associata in maniera del tutto singolare alla tua o
Madre Regina dei profeti antichi. |
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Regina Apostolorum, ora pro nobis
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O "Regina degli Apostoli"
i tuoi passi affrettati nel compiere lo sforzo di raggiungere
tua cugina Elisabetta ci fanno intuire che cosa sia
l’apostolo: dinamismo, coscienza, annuncio.
Secondo l’espressione di Von Balthasar tu porti
o Madre ciò da cui ti lasci portare, tuo Figlio
Gesù. E’ Lui che suscita l’ilarità
di Giovani nel grembo d’Elisabetta. Tu poi, non
a caso ti ritroverai nella comunità degli apostoli
in preghiera nell’attesa del Paraclito.
Maria tu sai che ogni missione deve cominciare dalla
preghiera, dall’intima unione con nostro Signore
e che non vi può essere alcuna partenza se prima
non giunge questo Dolce Ospite, lo Spirito Santo.
Tutto
è cominciato con la discesa dello Spirito su
di te e tutto proseguirà o Regina, nello stesso
modo, con la discesa dello Spirito sugli apostoli che
porteranno il lieto annunzio in tutto il mondo. |
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Regina Martyrum, ora pro nobis
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O "Regina dei Martiri" tutto
è passato attraverso il tuo Cuore. Tu che sei
divenuta nostra Madre, hai accolto il grand’amore
del Figlio tuo morto e risorto per noi.
Tutto è iniziato al momento della presentazione
al tempio, allorché, il profeta Simeone ha annunciato
il tuo destino offrendoti l’immagine della spada
che trapassava il tuo Cuore.
Allo stesso modo, o Maria, realmente hai visto il Cuore
di tuo Figlio trapassato dalla lancia del soldato romano.
O Maria ritta ai piedi della Croce hai abbracciato il
martirio più crudele: assistere alla passione
di Gesù accogliendo in tutto, fino all’ultimo
suo respiro, quel Sacrificio.
Sei divenuta nostra Madre.
Madre se sapessimo quanto ti siamo costati piangeremmo
di gioia perché tu, unita a Gesù, ci ami
veramente. |
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Regina Confessorum, ora pro nobis
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O "Regina dei Confessori",
hai aderito con tutta te stessa al piano salvifico di
Dio, a Lui hai obbedito fino all’ultimo istante,
e, pur vivendo nel nascondimento, a Cana si è
rivelata la tua presenza, quando si trattava di infondere
fiducia, sul Calvario hai quindi abbracciato con tutta
te stessa la passione del tuo Figlio, ritta dinnanzi
alla Croce hai testimoniato la fede nel tuo Figlio.
Maria fa che anche noi aderiamo alla divina volontà
perché essa stessa è il sentiero dell’amore
vero, la via del tuo Figlio, attraverso cui professiamo
la nostra fede:
"Chi dunque mi riconoscerà
davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò
davanti al Padre mio che è nei Cieli; chi invece
mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io
lo rinnegherò davanti al Padre mio che è
nei Cieli" (Mt 10, 32-33) |
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Regina Virginum, ora pro nobis |
O "Regina delle Vergini" ci
appartiamo affianco a te che sei tutta di Dio, vicini,
a tutti gli uomini che hanno compreso questo mistero
("chi può capire, capisca" Mt 19,12).
Dio senza toglierli da questo mondo e senza sottrarli
alle passioni, senza volere farli angeli, li fa partecipare
alla letizia di un altro mondo di cui sono gli annunciatori.
Sant’Anastasio dice che Gesù condurrà
le vergini al Padre suo in Cielo: "O quante vergini
Egli troverà intorno a Maria! Per accoglierle
e condurle ai piedi del Signore!
Quale sarà l’esultanza degli angeli quando
nel corpo delle vergini vedranno l’esempio della
sua castità! Ecco il Signore le offrirà
al Padre suo dicendo: “Tutte queste furono e sono
come Maria, Madre mia”.
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Regina Sanctorum omnium,
ora pro nobis
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O "Regina di tutti i Santi"
sei stata innalzata da Dio e rivestita d’ogni
giustizia, scala del Cielo attraverso cui viene a noi
la divina Grazia, tu sua Madre, discepola del tuo Figlio,
la Madre nostra. Il Signore ti ha voluta Regina del
Cielo e della terra.
Nell’ufficio della festa dell’assunzione
si recita: "Bella e tutta gloriosa, la Vergine
Maria, passa da questo mondo a Cristo; splende tra i
Santi come il sole tra gli astri". "Nel Cielo
apparve un segno grandioso: una donna, vestita di sole,
con la luna di sotto i suoi piedi e sul capo una corona
di dodici stelle... ".
Ti Supplichiamo allora, potente Regina del Cielo, nostra
sicura speranza, affinché Gesù che nulla
ti può rifiutare, doni pace alla terra assetata. |
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Regina sine labe originali concepta,
ora pro nobis |
O "Regina, concepita senza peccato"
da esso sei stata preservata in vista dei meriti di
tuo Figlio.
Quale Madre di Dio e degli uomini hai ricevuto questo
dono ancor prima della nascita, anzi al momento del
concepimento e l’hai ricevuto in un modo così
grande e singolare che non puoi essere paragonata a
nessun’altra creatura.
Tu sei tutta di Dio, a Lui appartieni pienamente.
Il Signore Ti ha voluta nostra Madre nell’ordine
della Grazia e nella Nuova Eva non poteva trovarsi colpa. |
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Regina in Caelum Assumpta,
ora pro nobis
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O "Regina Assunta in Cielo"
sei stata sottratta, per un privilegio particolare della
Grazia, alla degradazione del peccato, alla corruzione
della morte che ne è la logica conseguenza.
E’ per questa meraviglia operata dal Signore che
il tuo corpo verginale fu immediatamente glorificato
e come si espresse Pio XII tu fosti innalzata in anima
e corpo alla gloria del Cielo.
O Maria questo mistero è un’anticipazione
del destino di tutti coloro che sono incorporati in
Cristo e a cui appartengono.
Maria nella Gloria del Cielo tu sei il trionfo del tuo
Figlio Risorto e questa stessa sarà la Gioia
a cui tutti noi saremo chiamati. Grazie a te o Madre.
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Regina Sacratissimi Rosarii,
ora pro nobis |
O "Regina del Rosario" tu
che sei la Regina di tutti gli uomini fa che non ci
lasciamo portare dalle mode passeggere, ma, continuiamo
a seguirti sulla strada della preghiera del Cuore da
te indicataci.
A Fatima nella tua prima apparizione dicesti ai bambini:
"Recitate il Rosario tutti i giorni per ottenere
la Pace per il mondo e la fine della guerra", nell’ultima
ti presentasti spiegando loro: "Sono la Vergine
del Rosario".
O Maria il tuo rosario non sta solo sulle labbra dei
tuoi devoti, ma, è esso stesso radicato nel loro
Cuore.
Nel rosario o Maria, sgranando un ave Maria dopo un’altra
sei invocata, contemplata, lodata, ma soprattutto inserita
nel mistero di Cristo che si presenta noi in ogni ave
Maria ed è posto al centro d’ogni tua orazione:
"Benedetto è il frutto del tuo seno Gesù".
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Regina Familiae, ora pro nobis |
O "Regina della Famiglia" anche tu hai conosciuto
la preziosità di una casa per te e i tuoi cari.
Questa stessa casa è stata il Santuario domestico
dove Gesù è rimasto più a lungo,
luogo della rivelazione del Dio d’amore, messaggio
universale per ogni credente. La tua famiglia è
una parola silenziosa, trasfigurazione per ogni uomo
che vi s’introduce. E’ indicativo che questa
litania sia collocata dopo l’invocazione della
Regina del Rosario. Questo a rilevare l’importanza
della preghiera nelle famiglie e della devozione a te
o Madre.
Giovanni Paolo II secondo, nella familiaris
consortio evidenzia come " la Vergine Maria, come
è Madre della Chiesa, così anche sia la
Madre della “Chiesa domestica”;… sia
Lei, Madre addolorata ai piedi della Croce, a confortare
le sofferenze e ad asciugare le lacrime di quanti soffrono
per le difficoltà delle loro famiglie". |
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Regina Pacis, ora pro nobis |
O "Regina della Pace" sei
la Madre di Colui che "è la nostra Pace…
che è venuto ad annunciare la Pace" (cfr.
Ef 2,14.17).
O Maria poni il tuo sorriso, che è la gioia,
la corona del Paradiso, a coprire le nostre miserie,
i nostri attaccamenti, tutto ciò che ci separa
dal tuo amore e da quello di tuo Figlio Gesù.
Allenta le nostre tensioni e fa che possiamo abbandonarci
a Gesù per dire con Lui Abbà, Papà,
Padre. |
Padre nostro che sei nei
Cieli
Sia santificato il tuo nome
Venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in Cielo così in terra
dacci oggi il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione
ma liberaci dal male
Amen
******
N. d. A:
Mi sono ispirato ai seguenti bei due libri sulle Litanie Lauretane a cui desidero volgere il lettore:
Alessandro Pronzato;
"... Prega per noi! Esplorazione nelle tradizionali litanie lauretane"
Edizioni dell'Immacolata - 40044 Borgonuovo di Pontecchio Marconi (Bologna)
Guillermo Pons;
" Le litanie della Vergine Maria"
Paoline Editoriale Libri - Figlie di San Paolo, 2003 Via
Francesco Albani, 21- 20149 Milano
Foto fornite da Cartantica
******
Per altre Preghiere e Devozioni
Per altre Via Crucis vedere in Collaborazioni di P. Leonardo Bellonci -
Via Crucis Bibliche- Parte prima: La redenzione prevista nell'Antico Testamento:
- La Redenzione prevista nei Salmi
Parte seconda - La Redenzione raccontata - Via Crucis Storiche -
Nel gruppo delle Via Crucis che abbiamo
indicato come ‘Storiche’ sono riportate tutte
le notizie delle quali gli Evangelisti sono stati
spettatori (Giovanni e, almeno in parte, Marco
per quanto gli poteva provenire da S. Pietro),
o che hanno potuto raccogliere da fonti
sicure (Matteo e Luca, sia – quest’ultimo –
direttamente dalla Madonna, sia da “ricerche
accurate”).
La ‘storicità’ della persona, dell’insegnamento,
della Passione-Morte-Risurrezione di
Gesù del resto è confermata dalla trasparenza
dei racconti, condotti senza alcun ornamento
o artificio letterario, oltrechè da fonti non
cristiane:
- Via Crucis costruita sugli insegnamenti,
Riflessioni, Predizioni, Accadimenti storici contenuti nel Vangelo di
S. Matteo
I testi sono tratti dagli ‘Atti degli Apostoli’ e
dalle ‘Lettere’ del Nuovo Testamento.
In IL GRANDE DRAMMA (I) campeggia lo
SCONTRO tra Cristo e la Morte.
In IL GRANDE DRAMMA (II) quello tra i
Cristiani uniti a Cristo e la Morte.
I testi di queste ultime due Via Crucis sono
tratti dall’Apocalisse di S. Giovanni.
Chiude la raccolta una ‘Via Crucis’ di
intonazione ‘tradizionale’.
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