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COLLABORAZION
In questo Settore vengono riportate notizie
e immagini fornite da altri redattori.
Nello specifico, le poesie sono stati scritte dalla D.ssa
Rosita Taddeini, la grafica e le immagini
sono state fornite da Cartantica.
Tutti gli articoli degli altri Settori sono state realizzati
da Patrizia di Cartantica che declina ogni responsabilità
su quanto fornito dai collaboratori.
"N.B.: L'Autore prescrive
che qualora vi fosse un'utilizzazione per lavori a stampa
o per lavori/studi diffusi via Internet, da parte di terzi
(sia di parte dei testi sia di qualche immagine) essa potrà
avvenire solo citando esplicitamente per esteso (Autore,
Titolo, Periodico) il lavoro originale."
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SILLOGE DI POESIE
"PROGETTO D'AMORE"
SINTESI DEL CAPOLAVORO DIVINO
(1973-1979)
(Da un dipinto di V. Van Gogh)
Dedicato a coloro che
non vogliono essere canne
agitate dal vento, ma fiori
che guardano il Cielo,
desiderosi di salvezza.
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CHI?
(da un dipinto di S. Dalì)
Chi ti desta all’alba
sbigottito del tempo preciso?
Dal sonno veloce rifuggi
per iniziare del giorno il cammino
sembra un traguardo inciso
nell’orologio del Tempo
appeso sul cammino della vita
che scandisce le ore sicure
fino alla meta Infinita.
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REALTÀ DIVINA
Il celeste sfuma in rosa
Il rosa cangia in rosso
Il rosso vira in fulgore:
È l’Alba.
Raggi di luce intrecciano le onde,
l’aria luminosa si veste di porpora
e all’orizzonte muore:
È il tramonto.
Il sole, la luna, le stelle
parlano alla terra del defluir delle ore:
È il tempo.
Prigioniera di un verde calice
la rosa sorride al sole,
dischiusa pavoneggia il suo splendore:
È una gemma della flora.
Librata nei cieli azzurri
la rondine taglia come freccia
l’etere attonito:
è una specie della fauna.
l’occhio vede, ammira
si inebria dell’incanto
allorchè l’orecchio afferra l’armonia:
È l’uomo, assetato: Di Te, Dio onnipotente,
che per Amore creasti il creato
e ricolmasti di tante beltà
la Verità. |
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L’ANNUNCIAZIONE
Una Luce, oh quanta Luce!!!
Dalla Luce un annuncio,
Che adombra Maria:
La Tua Volontà. O Dio, sia la mia.
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A MARIA SANTISSIMA NELLA NOTTE
DI NATALE
In quella notte
i tuoi occhi
videro il grigio
squallore di una grotta-
In quella notte
le tue mani
strinsero fredde
il tuo seno di fuoco.
In quella notte
il tuo cuore
sembrò fermarsi
al Divino Evento.
In quella notte
la tua mente
sembrò smarrirsi
alla Grazia dello Spirito.
Ma in quella notte
i tuoi occhi, le tue mani
il tuo cuore, la tua mente
fremettero al contatto
di Dio in Terra,
che illuminò quella grotta,
infiammò il tuo verginale corpo
al Natale della Luce. |
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Oggi è nato Dio – Uomo,
Oggi è nato Dio nell’uomo,
Oggi è nato l’uomo in Dio;
Oggi è nata quella Vita che
Dio serrava nel cuore per Amore,
per divenire Vita per Amare. |
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LA BUONA NOVELLA
Pellegrino nella terra di Palestina,
rivela l’amore di Dio.
Parola viva, nel cuore serra
la promessa divina:
la realtà di una nuova Gerusalemme.
Fra le zolle dell’umanità
sparge semi di virtù, di carità
La buona novella:
dal peccato la libertà.
Con negli occhi le acque del Lago
del Monte delle Beatitudini fiorito,
offre le preziose stille della Trinità:
sarà vittima pasquale nel nuovo rito.
Annuncia che gli umili saranno beati,
i misericordiosi e i poveri di spirito
dal Padre, figli più che amati.
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L’AGONIA DEL GETSEMANI
E’ riverso a terra, prostrato
dall’agonia, dalla solitudine,
dal tradimento, dal biasimo
dal disprezzo, dal risentimento.
La parola si spezza a metà,
solo un grido soffocato
chiude la gola riarsa.
Lacrime e sangue imperlano
Il volto cianotico, scavato
dal dolore, dal timore
di non far la totale volontà
del Divino Genitore.
L’amaro calice già gronda
di invisibile sangue,
ma ogni male ormai monda,
trasformandosi in acqua battesimale.
Cristo vivo nell’orto è già morto
per liberare l’uomo da ogni male
per chiamarlo, amarlo come fratello
figlio del suo stesso Padre. |
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VIA CRUCIS
I - Enigmatico silenzio
grida furiose di popolo
condannarono ingiustamente
Colui che dava la vita eternamente.
II - Non bastò la condanna
Ricevè lo strumento della morte
Perché maggiore disprezzo avesse la Sua sorte.
III - Sull’irta via Lo atterrò il peso
Del legno crudele,
mentre la sferza sommò dolore
all’invisibile dolore.
IV - L’incontro materno
Il più tragico di tutti i tempi,
Fece scaturire lacrime di pietà
E fu muto messaggio di vera unità.
V - La mano caritatevole del Cireneo
Osò alleggerire il doloroso peso.
Unì così sul Calvario inconsciamente
A Dio, l’uomo spiritualmente.
VI - Il lino candido della Veronica
Testimoniò l’Offerta dell’anima pura
Al più atroce dolore
Del più grande cuore
VII - La sofferenza fisica
abbattè la seconda volta più profondamente
quella vita divina e umana
in cammino ad una meta non vana.
VIII - L’angoscia penosa
inutilmente raccolta,
da occhi pii in pianto
deplorano ancor più il Santo.
IX - Si che la terza volta
Volto e spalle giacquero
A lungo sulla terra pietosa,
Alla mano che colpiva senza posa.
X - Straziato nell’anima e nel corpo
Spogliato, mostrò
Al cielo e al mondo
La Sua grande tragedia fino in fondo:
XI - Divinità e umanità posarono
sulla stessa Croce inchiodata
dal male, che disconobbe il dolore
e della libera offerta il valore.
XII - Al fine eretto sul monte,
Colpito, spirò esangue,
Abbracciando nel perdono
Proprio l’uomo, al quale di Sé faceva dono.
XIII - L’Eccehomo ormai morto
Non avrebbe potuto recar danno
Ma un’esistenza così misteriosa
Impose la deposizione precipitosa.
XIV - Sebbene ferito, ucciso, sepolto
Egli mosse di nuovo nel mondo
Annunciò a tutti la Vera Vita,
L’Essenza Divina e Infinita.
Alla Luce chiara dell’Amore.
il dolore di Dio-Uomo e la Sua Passione.
operò realmente la Redenzione e la Trasformazione,
che portò l’Umanità alla Divina Unione
a comprendere l’atto della Sua Creazione.
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IL GRIDO
Uno
Il Figlio dell’Uomo
Tre croci
Una Madre.
Un testamento
per un nuovo Figlio,
per tanti figli.
Un grido
Quante lacrime.
Un tuono
fra tante nuvole
in un crepuscolo
di venti secoli fa.
Tace ogni voce
a quel Grido
che spezza l’aria
per quella morte
dell’Amore,
di quella Vita
per tante vite.
Quel grido…
Strazia ogni anima
È una supplica.
Ma dal silenzio
del Padre
nel buio della notte
quel grido
si fa faro
e dal monte
della Croce
apre un nuovo orizzonte
che inchioda
al Cielo
la nuova realtà.
Nata sì dalla morte,
ma per il trionfo
della Vita, Via
e Verità.
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LAMENTO AI PIEDI DELLA CROCE
Vorrei essere
un sorso d’acqua
per colmare
la Tua sete fremente...
Vorrei essere
un panno freddo
per frenare
la tua febbre ardente...
Vorrei essere
ina mano amica
da offrire
alla tua solitudine sconfinata---
Vorrei essere
un cuore amante
per lenire
la tua pena esasperata---
Vorrei dare un sorriso ai tuoi occhi
serrati dal pianto, dal dolore---
Asciugarti con l’animo le lacrime
per distruggere la tristezza del Tuo Cuore.
Vorrei porgere le mie braccia
e coprirti a mò di manto,
per difenderTi dal gelo della morte
Sanare ogni piaga per incanto.
Ma sulle spalle ho un fardello di
colpe,
nelle mani miseria e povertà,
solo il cuore è ricolmo di gratitudine
e vuole donarti ogni volontà.
Tu a tutti hai donato
Tutti hai perdonato
Tu, tutti hai amato
Posso con Te essere inchiodato?
L’anima così sarà
paga
se unisco la mia alla Tua vita.
Amor con amor si paga ...
Solo per Te e in Te riavrò la vita.
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LA CROCE
La donna ha un giaciglio
per il parto
Vive per la vita
di un figlio.
Tu Divino Figlio
hai la Croce
dove muori per il parto
di tutti i figli.
La donna piange per il sorriso
di un figlio
soffre per la gioia
di una vita.
Tu sorridi nel pianto
della morte.
Offri Te per la gioia
della vera vita.
Sul giaciglio bagnato di pianto
la donna vivendo
genera il Figlio-
Sulla Croce bagnato di Sangue
Cristo morendo
rigenera l’uomo.
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IL DUPLICE SACRIFICIO
E LA NASCITA
DEL NUOVO ADAMO E DELLA NUOVA EVA
Eloi, Eloi lama sabactàni?
Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?
È il grido che squarcia l’aria
Resa cupa da una notte irreale,
Segnata da lampi e urla umane.
Quanta sofferenza, quanto dolore
Fisico, morale, spirituale
Ferisce quel Corpo martoriato,
deriso, rinnegato con terrore
per Bene ricevuto, pagato con il male
flagellato, inchiodato, Crocifisso.
Puro, innocente sacrificio
per la somma di peccati di secoli
passati, presenti e futuri
di un’intera umanità
che sempre sfida il Suo Creatore
beffandosi del Figlio, oh orrore
e della Sua Parola di Verità.
Sul Calvario la Croce eretta
È del mondo il più grande altare
Per il Sacrificio duplice
del Nuovo Agnello Pasquale
e della Madre Verginale.
Sangue e lacrime di pietà
Lavano la colpa primordiale,
ma da quella duplice fonte
sul più triste Monte della terra
nasce la nuova Umanità
che nel cuore la Redenzione serra,
con l’Amore indica la Via dell’Eternità
proiettando ogni creatura
alla perfetta Santità.
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AI PIEDI DELLA PIETA’
Un manto ti cinge,
o Vergine Sconsolata,
e piove sul grembo
che accoglie la Divina Carne Trasfigurata---
Il tuo Cuore
grida nel silenzio tristemente,
il Tuo dolore
che valutar non può l’umana mente.
Gli occhi sono rivolti al cielo
perché le tue braccia ancora
stringono il Figlio Benedetto
spirato in quella tragica ora.
Il Tuo corpo vivo,
il Suo corpo morto
implorano Pietà
all’Anima dimentica del Cristo Risorto...
O Vergine Santissima,
sono ai tuoi piedi
ma vorrei essere quel lino
azzurro del manto,per coprire
il Tuo volto desolato di Madre.
O Figlio Divino,
sono ai tuoi piedi,
ma vorrei essere quel bianco lino
per nascondere le tue piaghe...
E, risanata dalla Divina e umana pietà,
offrirLa alla Pietà del Padre.
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RESURREZIONE
Nel terzo giorno di secoli fa
dalle tenebre funeste,
da una tomba sigillata
rifulse improvvisamente
una luce folgorante,
un iride di pace
che atterrò sentinelle, il male
e d’ogni uomo il cuore e la mente.
Il Nuovo Agnello Pasquale
che Dio aveva offerto all’umanità
per la potenza dello Spirito Santo,
aveva vinto la morte,
dal peccato donato la libertà,
elevando l’umana sorte
a divina dignità.
Esultano i figli del mondo,
i cieli si sono aperti.
Dalla terra è salito il Re della Gloria
per il trionfo della Verità.
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LODE DI PASQUA
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PASQUA
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L’anima mia è esplosa
ed eleva un cantico d’Amore
a Te Dio, mio Signore.
L’attesa è stata dolorosa
ma nascosta nel tuo Cuore
ora è luce nella mia notte di terrore.
Sia Lode alla Tua bontà
Che ha generato di una anima la vita.
Non ho invocato invano la Tua Pietà
La Tua Misericordia Infinita.
Osanna
in questa Pasqua di Resurrezione
Grido felice, O Signore
Morto per Amore, risorto per Amare.
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O immacolato candore
di una primavera che
si risveglia.
La nuova gemma
sorride al sole.
Il passero saluta lieto
il ritorno del tepore.
Smerigliata una nuvola
solca il sole
ed ogni cosa è ricolma
di rinvigorito splendore.
È Pasqua nel cielo, in terra
e in ogni cuore.
Dalla notte della morte,
del peccato è risorto il Signore.
La natura canta in festa
la Gloria del Redentore.
Bacia la Luce ogni creatura
e la ricolma d’amore.
Non avere alcun timore,
corri incontro alla primavera
della Vita, alla Vera Vita.
Vestiti anche tu di nuovo,
candido fulgore.
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REALIZZAZIONE
TUTTO IO SONO
E SONO IN TE.
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RIVELAZIONE
DIO È REALTÀ IN TUTTE LE ORE,
NON SOLO NELL’ULTIMA ORA
Come la rosa dona col suo calice
I segni della bellezza infinita,
così l’umano calice
offre in ogni ora il Pane della Vita
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PREGHIERA
Oh Dio Onnipotente,
che spazi nel cielo splendente,.
al sole, alla luna, alle stelle
e Ti mostri a noi
nel Figlio Tuo: Dio-Uomo,
illumina la mia mente,
perchè riceva la Verità del Mistero dell'Amore,
che dona vita alla mia anima e al mio corpo.
Apri il mio intelletto alla Sapienza,
perchè penetri la Tua Paternità misericordiosa
e nel Cristo veda tutti gli uomini: fratelli.
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della stessa Autrice:
Poesie
- Silloge "Progetto d'amore"
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