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COLLABORAZIONI
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E’ L’ORA DI SAPERE
(Lettera aperta ai giovani)
della D.ssa Rosita Taddeini
(disegno eseguito dallo studente
Giannone Francesco)
Giovani, se accettate il sapere
saprete realizzare mete lusinghiere
Cari ragazzi,
mi trovo un po’ disorientata a rivolgermi direttamente
a voi perché non so se riuscirete a comprendere totalmente
il vero scopo della mia lettera ma, credetemi, sento il dovere
di compiere la mia opera professionale fino in fondo.
Ho conosciuto il maggior numero di voi sin dai primi giorni
di vita, il più delle volte per prima ho appoggiato
sul vostro cuore il mio fonendoscopio per apprezzare il ritmo
dei vostri battiti; ho osservato il funzionamento dei vostri
organi e molte volte ho ringraziato Dio di salutare in voi
un nuovo miracolo di vita.
Man mano che i giorni, i mesi e gli anni sono trascorsi, voi
avete scoperto che al fianco della mamma vigilava la vostra
dottoressa e quante, quante volte siete stati voi stessi ad
avvertire i primi disturbi del male e mi avete chiamato in
soccorso.
Presto, meravigliosamente presto, avete capito che le nostre
visite erano intimamente unite da un invisibile legame misterioso.
Qualunque sia stata la vostra età, un mese, un anno,
10 anni, io non ho visto in voi una piccola creatura, ma un
futuro uomo, una futura donna ed un essere che rivelava ancora
una volta, come sempre, le nostre due nature: l’umana
e la divina.
Oggi è a questa creatura che parlo senza vergognarmi
di ciò che scriverò, perché è
l’amore che mi obbliga a scrivere, che vuole difenderla,
vuole prepararla per il domani, vuole farla diventare capace
di apprezzare se stessa ed il mondo che la circonda, affinché
domani sappia a sua volta donare e ricevere l’amore.
Ormai siete grandi e le storie di un bambino trovato in una
rosa o in un cavolo o portato dalla cicogna sono passate e
per i piccolissimi; ora voi dovete apprendere correttamente
l’affascinante mistero della vita, sapere che ogni nuova
vita è il frutto dell’amore di un uomo e di una
donna, di un babbo e di una mamma, e, come ogni essere, fa
nascere esseri simili a loro, seguendo le stupende leggi della
natura create da Dio.
Ogni individuo che pensa, riflette, esegue, corre, mangia,
dorme, sente, vede, ama, è un mondo costituito dall’incastro
perfetto di apparati invisibilmente funzionanti e tutti tesi
al fine dell’accrescimento, mantenimento e riproduzione.
Senza meno, durante gli anni delle classi elementari avete
appreso la nozione scientifica, cosa sia un apparato e quanti
essi siano. Sarò molto breve nel riesporre succintamente
ognuno di essi e la loro esplicita funzione, perché
voi possiate comprendere meglio tutto ciò che seguirà
a questa esposizione.
Apparato Nervoso: centrale e periferico,
costituito da cervello, midollo spinale e nervi,
centro di partenza e arrivo di tutti gli stimoli adibiti ad
ogni funzionamento sensoriale, secretori e motorio.
Apparato Cardiovascolare: costituito
da arterie, vene, cuore con funzionalità di
apporto di ossigeno e nutrimenti, energia, ormoni ed enzimi
ad ogni cellula di qualsiasi organo.
Apparato Respiratorio: naso, faringe,
laringe, trachea, polmoni, adibiti agli scambi con
l’ambiente esterno di ossigeno e anidride carbonica.
Apparato Digerente: bocca, esofago,
stomaco, intestino, adibito all’assunzione
di cibo, sua elaborazione ed assimilazione.
Apparato Urinario: reni, ureteri,
vescica, adibito alla filtrazione del sangue ed escrezione
delle sostanze depurate.
Apparato Endocrino: ipofisi, tiroide,
timo, surreni, pancreas, ovaio, testicoli, adibiti
alla formazione di ormoni; stimoli per diverse funzionalità
e finalità.
Apparato Emopoietico: midollo, fegato,
milza, ghiandole, adibiti alla formazione dei tre
elementi del sangue: globuli rossi, bianchi e piastrine.
Apparato Locomotore: costituito da
muscoli, tendini, scheletro, adibiti a qualsiasi
movimento del corpo.
Apparato Riproduttore: permettetemi su questo
di parlarvene dettagliatamente.
Tutti gli apparati elencati non presentano alcuna differenza
nei due sessi, ma per l’apparato in parola ci sono delle
differenze anatomiche legate al sesso.
I maschi posseggono fra le gambe una specie di borsa che si
chiama borsa scrotale o scroto, la quale contiene due organi
a forma di piccolo uovo, uno per parte, che si chiamano testicoli.
Sopra questa borsa spunta l’organo maschile, che ha
nome pene.
Tutti questi organi sono ben visibili nel maschio e rappresentano
di questo i caratteri sessuali primari.
Nella femmina invece i caratteri sessuali primari sono meno
evidenti, perché gli organi sono interni. L’unica
cosa che si vede nella femmina è quell’apertura
che sta tra le gambe e che si chiama vulva.
Questa apertura si continua all’interno del ventre con
un canale che ha il nome di vagina e che porta all’imbocco
di un organo vuoto all’interno, a forma di pera con
la parte più grossa rivolta verso l’alto, che
viene chiamato utero. Nella parte alta di questa cavità
sboccano due tubicini chiamati tube o trombe. Questi tubicini,da
una parte sboccano nell’utero, dall’altra si allargano
a campana o ventaglio. Da questa parte allargata della tuba
c’è, da un lato e dall’altro, un piccolo
organo ovoidale che si chiama ovaio.
Le ovaie producono gli ovuli. Quando l’ovulo giunge
a maturazione, uno al mese dall’età puberale
in poi, si stacca dall’ovaio, viene aspirato nella tuba
e spinto verso l’utero. Durante il suo cammino può
incontrare la cellula o seme maschile e aversi così
la fusione delle due cellule che daranno inizio alla formazione
di una nuova creatura.
I testicoli, nel maschio, producono gli spermatozoi che, attraverso
un sistema di canalini arrivano nel canale più ampio
che corre dentro il pene per poi uscire all’esterno.
Tutti questi organi e le loro parti esistono sin dal principio,
ossia dalla nascita, ma non funzionano.
Dall’età di 10 all’età di 15 anni
per la femmina, dall’età di 12 all’età
di 15 per il maschio cominciano a funzionare.
L’inizio di questo periodo si chiama menarca
o pubertà; la fine di questa funzione menopausa.
Quando l’apparato genitale femminile, più precisamente
l’ovaio, comincia la produzione degli ovuli, una volta
al mese alternativamente una volta a destra, una volta a sinistra,
l’ovaio espelle un ovulo, il quale entra nella tuba
e viene spinto nell’utero. Se l’ovulo non incontra
lo spermatozoo, cioè non viene fecondato, dopo essere
arrivato nell’utero, sarà espulso all’esterno,
attraverso la vagina e la vulva insieme a sangue. Questo sangue
altro non è che il prodotto di sfaldamento di uno strato
della parete interna dell’utero, la quale si era gonfiata
e riempita appunto di sangue per accogliere l’ovulo,
se questo fosse stato fecondato. Questo strato di mucosa,
il sangue e l’ovulo espulsi mensilmente, se non è
avvenuta la fecondazione prendono il nome di flusso
mestruale o mestruo o mestruazione.
La prima mestruazione dunque vuol dire che gli organi genitali
sono entrati in azione, che la fanciulla ha prodotto il primo
ovulo e comincia a diventare donna. Tutto questo è
perfettamente normale e fisiologico, la mestruazione durerà
4 – 5 giorni e costituisce un piccolo fastidio poiché
costringe la fanciulla a portare degli assorbenti per assorbire
il sangue.
Nei ragazzi succede più o meno la stessa cosa. Come
nelle femmine l’ovaio comincia a produrre ovuli, così
nel maschio il testicolo comincia a produrre spermatozoi.
Ma, mentre l’ovaio emette un solo ovulo per volta, il
testicolo dà vita ad un numero enorme di spermatozoi.
Il sangue affluisce sempre più frequentemente e sempre
in maggiore quantità al pene e spesso lo fa gonfiare,
lo indurisce, provoca quel fenomeno che si chiama erezione.
Di tanto in tanto, talvolta senza che il ragazzo se ne accorga,
il suo pene si mette in erezione e, sotto la spinta degli
spermatozoi, che si sono accumulati in appositi organi che
funzionano da serbatoio, manda fuori un liquido biancastro
e appiccicoso che è pieno appunto di spermatozoi.
Questo fenomeno che è detto polluzione, si verifica
il più delle volte durante il sonno. Quindi è
bene che il ragazzo sappia che dalla pubertà la polluzione
non è una cosa anormale né una malattia, ma
tutto è perfettamente regolare, come la prima mestruazione
nelle bambine, è solo il segno dell’inizio della
maturazione sessuale.
La pubertà, cioè
la crisi di maturazione sessuale non si limita ai fatti che
ho descritto e riguarda solo gli organi sessuali primari,
ma in realtà cambia in questo periodo l’intero
organismo un po’ per volta.
Il corpo delle bimbe diventa più rotondo, più
armonioso, più bello, i seni cominciano a farsi sporgenti,
al pube ed alle ascelle compare una peluria più o meno
accentuata. Nei ragazzi le spalle si allargano, la voce si
fa più profonda, compaiono i primi segni di baffi e
barba, la pelle diventa più dura e resistente, compare
la peluria intorno al pene ed al cavo ascellare. Tutte queste
modificazioni vengono definite: caratteri sessuali secondari.
Fino a questo momento, cari ragazzi, vi ho descritto le caratteristiche
anatomiche e la funzionalità di questo apparato, ora
devo e voglio esporvi il meraviglioso miracolo della vita,
perché apprendendolo possiate apprezzarne la perfezione,
lodare l’Artefice e l’opera.
Non c’è motivo di imbarazzo né di vergogna
per me che vi presento l’argomento né per voi
che lo imparate a conoscere, poiché sapere la verità
eviterà situazioni equivoche e aiuterà moltissimo
ragazzi e ragazze a capirsi meglio ed a coltivare un senso
di reciproco rispetto.
Il conoscere qualche cosa di più è sempre bene.
Il male proviene dell’ignoranza ed il sapere non soffoca
la delicatezza dei sentimenti.
Non durante il periodo della pubertà, ossia quando
l’organismo dei ragazzi è occupato a crescere,
a diventare forte e robusto ed a raggiungere la maturazione
sessuale completa, ma quando il ragazzo è diventato
uomo e la ragazza donna, che inizia il desiderio di attrazione
e di reciproco scambio di affetto.
L’organismo è indipendente dalla personalità,
deve raggiungere sotto tutti i punti di vista la maturazione
per avere l’attrazione sessuale. Questo fenomeno fisiologico
si estrinseca con l’amore, cioè con il desiderio
che un uomo e una donna, più precisamente il babbo
e la mamma, provano di stare insieme, vicini, di abbracciarsi,
accarezzarsi e baciarsi.
In quel momento in cui il desiderio di essere vicini e uniti
fisicamente e spiritualmente, al punto da provare una gioia
grandissima, un amore smisurato, sentirsi un unico essere,
tale da dimenticare tutto il mondo che li circonda, proprio
allora questo complesso di sensazioni provoca nell’uomo
il turgore e l’irrigidimento dell'organo maschile, così
che può essere spinto in quello femminile, che contemporaneamente
si prepara con una secrezione a facilitarne l’entrata.
Questo momento culminante dell’amore è la vera
sostanza dell’amplesso, il rapporto sessuale. Durante
questa fase si ha l’eiaculazione, ossia eliminazione
degli spermatozoi che penetrano nell’utero e nelle tube.
Qualche volta trovano l’ovulo e qualche volta no, perché
mentre l’uomo manda fuori il suo seme ad ogni rapporto,
l’ovaio della donna produce un ovulo soltanto una volta
al mese. Perciò l’incontro fra spermatozoo e
ovulo avviene nella tuba o nell’utero solo qualche volta.
Supponiamo che si verifichi: gli spermatozoi sono moltissimi,
si fanno intorno all’ovulo formando una corona, ma solo
uno può entrare. L’ovulo così circondato
sulla superficie in un punto determina un cono di attrazione
e permette l’entrata proprio in quel punto ad un solo
spermatozoo.
Sia l’ovulo che lo spermatozoo contengono una particolare
sostanza, detta cromatina; subito dopo che il seme maschile
è entrato nel seme femminile, le due cromatine si scindono,
si mescolano tra loro e si riuniscono a formare un tutt’uno
per una nuova cellula. Questo è estremamente importante
perché la cromatina porta con sé i caratteri
ereditari.
L’ovulo fecondato quindi dallo spermatozoo possiede
i caratteri della mamma e del babbo. Ecco perché il
bambino che si formerà da quell’uovo rassomiglierà
ad entrambi i genitori.
Dopo che la fecondazione è avvenuta, l’ovulo,
che precedentemente rotolava nelle trombe e poi nell’utero,
si ferma ad una parete dell’utero stesso, vi si affonda
per cui si dice che s’annida.
Avvenuto questo fenomeno, comincia a suddividersi, a rifondersi
in un elemento sempre più grande, a crescere ed a trasformarsi
in un bambino, che in questo periodo si chiama feto.
Contemporaneamente le cellule del nido formano una specie
di capsula (vescicola amniotica) che si riempie
di liquido, liquido amniotico, che protegge
la creatura da ogni urto.
Dal fondo del nido la mucosa uterina aumenta notevolmente,
diventa turgida di sangue e costituisce la placenta,
che sarà in comunicazione con il bambino attraverso
un canale che prende il nome di funicolo ombelicale.
Questo canale entra proprio nel centro della pancia di ogni
creatura ed alla cauda sarà il famoso ombelico. Nella
placenta passa il sangue della mamma ricco di sostanze nutritive
e ossigeno, tutto viene trasferito al bimbo attraverso il
funicolo ombelicale, così che la nuova creatura, finché
sarà nel ventre della mamma, non avrà bisogno
di alimentazione e respirazione.
Con il passare dei mesi il bambino, perfetto in ogni suo organo
sin dal terzo mese, cresce, cresce notevolmente insieme alla
vescicola amniotica ed all’utero per cui l’addome
della mamma diventa evidente.
Al compimento del nono mese più frequentemente, del
settimo o ottavo mese più raramente, il bambino è
pronto per affrontare l’ambiente esterno; i suoi organi
sono arrivati ad una completa funzionalità, per cui
si rivolge nella capsula amniotica con la testa verso l’uscita
ossia verso la vulva e la vagina materna.
Contemporaneamente, l’apertura dell’utero si allarga,
la capsula si rompe, fuoriesce il liquido amniotico che permetterà
lo scivolamento più facile del bambino all’esterno.
Successivamente altre contrazioni espulsive dell’utero
permettono l'eliminazione della placenta, perché questo
organo, serbatoio di nutrimento, non ha più ragione
di sussistere. Il tralcio ombelicale viene tagliato e legato
come un piccolo moncone alla pancia del bambino; quando questo
sarà completamente secco, cadrà e lascerà
il suo segno con l’ombelico.
Ragazzi, vi ho descritto la fecondazione
ed il parto, ho cercato di essere chiara
il più possibile e rendervi l’argomento comprensibile
al massimo, ma non può sfuggirvi la meraviglia della
perfezione, la grandezza di ogni funzione e lo splendore del
fine. Da oggi vi è stato rivelato il mistero, che ingiustamente
è chiamato così, perché non ha nulla
di misterioso, ma tutto è chiaro, solo è opportuno
apprendere ciò quando può essere compreso in
ogni sua materiale e spirituale entità.
Oggi i tempi hanno imposto alla mente un anticipo di cognizioni,
ma siete all’altezza di comprendere che possedete una
scienza e le vostre azioni non devono esplicarsi precocemente
perché ve ne può venire solo danno.
Questi stimoli, che la giovinezza nella sua esuberanza fa
giungere al vostro corpo molteplici ed insistenti, vanno interpretati
correttamente e non immediatamente soddisfatti perché,
sia ben chiaro, il corpo deve raggiungere
una completezza di maturazione nel suo tutto, mente,
corpo ed organi, affinché sia perfetta la
creatura generata ed il genitore sia all’altezza di
assicurare ad essa una crescita fisica e psichica normale.
Attualmente siamo nell’era del sesso ed a questo viene
attribuita ogni gioia, ogni conquista, ma date a questo la
giusta misura; come tutte le cose inizia e finisce, mentre
le leggi morali della vita hanno attraversato i secoli
e sono pervenute a noi nella completa integrità e profondità,
senza subire alterazioni da parte della moda.
Riprendendo il discorso interrotto sulla normale funzionalità
dell’apparato sessuale, devo rendervi edotti che talvolta
possiamo trovarci di fronte ad alterazioni:
- L’aborto o l’interruzione
della gravidanza per cause traumatiche interne od
esterne all’organismo materno.
- La sterilità, uno spiacevole
inconveniente che può incorrere fra un uomo e una donna
ed è dovuta alla mancata fecondazione.
Io ho affrontato per voi l’argomento dell’educazione
sessuale così ora siete informati su ogni problema, ma ora
voi, così dettagliatamente preparati, dovete equilibratamente
elaborare cognizioni e risposte personali, ossia arrivare
ad una sapiente capacità di azione.
Sono convinta che l’intelletto umano, indipendentemente
dalla scienza, giunge per gradi alla conoscenza di se stessa
e voi benché ragazzi, già avete afferrato che
i grandi nascondevano qualche cosa e questo qualche cosa riguardava
la sessualità.
Sin dai primi anni di vita l’individuo scopre la piacevole
sensazione che gli offre lo sfioramento dei genitali e proprio
il progressivo sviluppo degli organi genitali è notevolmente
sentito. L’atteggiamento degli adulti è sempre
repressivo ma purtroppo più questo è energico,
più la curiosità si fa sentire.
Tutto questo è naturale, non spaventatevi, la masturbazione,
piacevole scoperta del proprio corpo, diventa danno se repressa
violentemente con l’ingiunzione di un’ attività
turpe e vergognosa.
Se voi sarete convinti che questa carica di sensazioni hanno
come fine la conoscenza e sarete pronti, una volta fatta la
conquista delle cognizioni, a non rifugiarvi in essa per ogni
piccola contrarietà o dispiacere, potrete essere degli
uomini e delle donne sane nella mente e nel corpo.
Giunti a questo punto, quando tutte le tende del sipario sono
aperte, l’ignoranza non può più giustificare
i vostri
atti. Siete d’ora in avanti responsabili delle
vostre azioni e dei moti
della vostra coscienza.
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Inoltre, ascoltatemi bene; nessuno biasima la relazione fra
i due sessi che oggi, precocemente, si instaura sin dai primi
anni della terza infanzia, perché la società
è costituita da uomini e donne, ma il rapporto tra
loro deve essere chiaro sin dal principio.
Gli scambi di idee, i sentimenti ampliano, arricchiscono il
patrimonio personale e la civiltà raggiunge livelli
più elevati con l’educazione individuale e della
pluralità.
Gite, passeggiate, riunioni, feste danzanti devono avere il
fine di conoscersi meglio, non essere l’affannosa ricerca
di sensazioni nuove e più complesse.
Carezze, baci, abbracci sono dolcissime espressioni affettive,
sentimentali, ma non l’impegno a concessioni maggiori. |
Il rispetto altrui è la base fondamentale per l’integrità
di ogni individuo, per la perfetta unione di ogni nucleo sociale,
principalmente la famiglia, di ogni nazione ed infine dei
rapporti universali.
Rispettare le leggi dell’educazione e non perdere la
dignità, è rispettare se stesso, quale uomo,
quale entità massima nella scala degli esseri terreni.
Ricordate inoltre che la nostra vita è un meraviglioso
passaggio per una vita più splendida. Questa sarà
possibile viverla se avrete dato valore ad entrambe le nostre
nature, l’umana e la soprannaturale.
Cari ragazzi, perdonatemi se, insegnandovi, ho sottolineato
un punto essenziale.
Ma l’amore che muove tutte le cose, ha spinto anche
me a donarvi questa scienza ed a ricordare il Primo Movens
dell’Amore.
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