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VANGELO DI MATTEO (I)
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Matteo - Capitolo 1
I. NASCITA E INFANZIA DI GESU'
Ascendenti di Gesù
[1] Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide,
figlio di Abramo.
[2] Abramo generò Isacco, Isacco generò
Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli,
[3] Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares
generò Esròm, Esròm generò
Aram,
[4] Aram generò Aminadàb, Aminadàb
generò Naassòn, Naassòn generò
Salmòn,
[5] Salmòn generò Booz da Racab, Booz
generò Obed da Rut, Obed generò Iesse,
[6] Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata
la moglie di Urìa,
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[7] Salomone generò Roboamo, Roboamo generò
Abìa, Abìa generò Asàf,
[8] Asàf generò Giòsafat, Giòsafat
generò Ioram, Ioram generò Ozia,
[9] Ozia generò Ioatam, Ioatam generò
Acaz, Acaz generò Ezechia,
[10] Ezechia generò Manasse, Manasse generò
Amos, Amos generò Giosia,
[11] Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli,
al tempo della deportazione in Babilonia.
[12] Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò
Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle,
[13] Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd
generò Elìacim, Elìacim generò
Azor,
[14] Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim,
Achim generò Eliùd,
[15] Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar
generò Mattan, Mattan generò Giacobbe,
[16] Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria,
dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.
[17] La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide,
è così di quattordici; da Davide fino
alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici;
dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine,
di quattordici. |
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Giuseppe assume la paternità legale di Gesù
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[18] Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo:
sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe,
prima che andassero a vivere insieme si trovò
incinta per opera dello Spirito Santo.
[19] Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva
ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.
[20] Mentre però stava pensando a queste cose,
ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore
e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non
temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché
quel che è generato in lei viene dallo Spirito
Santo.
[21] Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai
Gesù: egli infatti salverà il suo popolo
dai suoi peccati».
[22] Tutto questo avvenne perché si adempisse
ciò che era stato detto dal Signore per mezzo
del profeta:
[23] Ecco, la vergine concepirà e partorirà
un figlio
che sarà chiamato Emmanuele,
che significa Dio con noi.
[24] Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva
ordinato l'angelo del Signore e prese con sé
la sua sposa,
[25] la quale, senza che egli la conoscesse, partorì
un figlio, che egli chiamò Gesù.
Matteo - Capitolo 2
La visita dei Magi
1] Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo
del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme
e domandavano:
[2] «Dov'è il re dei Giudei che è
nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti
per adorarlo».
[3] All'udire queste parole, il re Erode restò
turbato e con lui tutta Gerusalemme.
[4] Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del
popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva
nascere il Messia.
[5] Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché
così è scritto per mezzo del profeta:
[6] E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:
da te uscirà infatti un capo
che pascerà il mio popolo, Israele.
[7] Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si
fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era
apparsa la stella
[8] e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate
e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete
trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga
ad adorarlo».
[9] Udite le parole del re, essi
partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel
suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si
fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
[10] Al vedere la stella, essi provarono una grandissima
gioia.
[11] Entrati nella casa, videro il bambino con Maria
sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono
i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso
e mirra[12] Avvertiti poi in sogno di non tornare da
Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.
Fuga in Egitto e strage degli innocenti
[13] Essi erano appena partiti, quando un angelo del
Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati,
prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto,
e resta là finché non ti avvertirò,
perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».
[14] Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino
e sua madre nella notte e fuggì in Egitto,
[15] dove rimase fino alla morte di Erode, perché
si adempisse ciò che era stato detto dal Signore
per mezzo del profeta:
Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio.[16] Erode, accortosi
che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò
e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme
e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti
al tempo su cui era stato informato dai Magi.
[17] Allora si adempì quel che era stato detto
per mezzo del profeta Geremia:
[18] Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande;
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata, perché non sono
più
Ritorno dall'Egitto e dimora a Nazaret
[19] Morto Erode, un angelo del Signore
apparve in sogno a Giuseppe in Egitto
[20] e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino
e sua madre e và nel paese d'Israele; perché
sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino».
[21] Egli, alzatosi, prese con sé il bambino
e sua madre, ed entrò nel paese d'Israele.
[22] Avendo però saputo che era re della Giudea
Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe paura
di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò
nelle regioni della Galilea
[23] e, appena giunto, andò ad abitare in una
città chiamata Nazaret, perché si adempisse
ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà
chiamato Nazareno». |
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Matteo - Capitolo 3
II. LA PROMULGAZIONE DEL REGNO DEI CIELI
1. SEZIONE NARRATIVA
Predicazione di Giovanni Battista
[1] In quei giorni comparve Giovanni il Battista a
predicare nel deserto della Giudea,
[2] dicendo: «Convertitevi, perché il regno
dei cieli è vicino!».
[3] Egli è colui che fu annunziato dal profeta
Isaia quando disse:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri! [4] Giovanni portava un vestito di peli di cammello
e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo
erano locuste e miele selvatico.
[5] Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta
la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano;
[6] e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare
da lui nel fiume Giordano.
[7] Vedendo però molti farisei e sadducei venire
al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere!
Chi vi ha suggerito di sottrarvi all'ira imminente?
[8] Fate dunque frutti degni di conversione,
[9] e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo
per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli
di Abramo da queste pietre.
[10] Gia la scure è posta alla radice degli alberi:
ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato
e gettato nel fuoco.
[11] Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma
colui che viene dopo di me è più potente
di me e io non son degno neanche di portargli i sandali;
egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco.
[12] Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la
sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio,
ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile». |
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Battesimo di Gesù
[13] In quel tempo Gesù dalla Galilea andò
al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui.
[14] Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo:
«Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu
vieni da me?».
[15] Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per
ora, poiché conviene che così adempiamo
ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì.
[16] Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua:
ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito
di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.
[17] Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi
è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono
compiaciuto». |
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Matteo - Capitolo 4
Tentazione nel deserto
[1] Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel
deserto per esser tentato dal diavolo.
[2] E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta
notti, ebbe fame.
[3] Il tentatore allora gli si accostò e gli
disse:
«Se sei Figlio di Dio, dì che questi
sassi diventino pane».
[4] Ma egli rispose: «Sta scritto:
Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».
[5] Allora il diavolo lo condusse con sé nella
città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio
[6] e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, gettati
giù, poiché sta scritto:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo,
ed essi ti sorreggeranno con le loro mani,
perché non abbia a urtare contro un sasso il
tuo piede». |
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[7] Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:
Non tentare il Signore Dio tuo».
[8] Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra
un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni
del mondo con la loro gloria e gli disse:
[9] «Tutte queste cose io ti darò, se,
prostrandoti, mi adorerai».
[10] Ma Gesù gli rispose: «Vattene, satana!
Sta scritto:
Adora il Signore Dio tuo
e a lui solo rendi culto».
[11] Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli
gli si accostarono e lo servivano.
Ritorno in Galilea
[12] Avendo intanto saputo che Giovanni era stato
arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea
[13] e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao,
presso il mare, nel territorio di Zàbulon e
di Nèftali,
[14] perché si adempisse ciò che era
stato detto per mezzo del profeta Isaia:
[15] Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali,
sulla via del mare, al di là del Giordano,
Galilea delle genti;
[16] il popolo immerso nelle tenebre ha visto una
grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra
di morte una luce si è levata.
[17] Da allora Gesù cominciò a predicare
e a dire: «Convertitevi, perché il regno
dei cieli è vicino». |
Chiamata dei primi quattro discepoli
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[18] Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide
due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo
fratello, che gettavano la rete in mare, poiché
erano pescatori.
[19] E disse loro: «Seguitemi, vi farò
pescatori di uomini».
[20] Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono.
[21] Andando oltre, vide altri due ftelli, Giacomo di
Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca
insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano
le reti; e li chiamò.
[22] Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo
seguirono. |
Gesù insegna e guarisce
[23] Gesù andava attorno per tutta la Galilea,
insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona
novella del regno e curando ogni sorta di malattie e
di infermità nel popolo.
[24] La sua fama si sparse per tutta la Siria e così
condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie
malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici;
ed egli li guariva.
[25] E grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea,
dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea
e da oltre il Giordano. |
Matteo - Capitolo 5
2. DISCORSO EVANGELICO
Le beatitudini
[1] Vedendo le folle, Gesù salì sulla
montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i
suoi discepoli.
[2] Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
[3] «Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
[4] Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
[5] Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
[6] Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
[7] Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
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[8] Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
[9] Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
[10] Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
[11] Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno
e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi
per causa mia.
[12] Rallegratevi ed esultate,
perché grande è la vostra ricompensa nei
cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti
prima di voi.
Sale della terra e luce del mondo
[13] Voi siete il sale della terra; ma se il sale
perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà
render salato? A null'altro serve che ad essere gettato
via e calpestato dagli uomini.
[14] Voi siete la luce del mondo; non può restare
nascosta una città collocata sopra un monte,
[15] né si accende una lucerna per metterla sotto
il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia
luce a tutti quelli che sono nella casa.
[16] Così risplenda la vostra luce davanti agli
uomini, perché vedano le vostre opere buone e
rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.
Il compimento della legge
[17] Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge
o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare
compimento.
[18] In verità vi dico: finché non siano
passati il cielo e la terra, non passerà neppure
un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia
compiuto.
[19] Chi dunque trasgredirà uno solo di questi
precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini
a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel
regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li
insegnerà agli uomini, sarà considerato
grande nel regno dei cieli.
La nuova giustizia superiore all'antica
[20] Poiché io vi dico: se la vostra giustizia
non supererà quella degli scribi e dei farisei,
non entrerete nel regno dei cieli.
[21] Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere;
chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
[22] Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio
fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi
dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al
sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto
al fuoco della Geenna.
[23] Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e
lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa
contro di te,
[24] lascia lì il tuo dono davanti all'altare
e và prima a riconciliarti con il tuo fratello
e poi torna ad offrire il tuo dono.
[25] Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario
mentre sei per via con lui, perché l'avversario
non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia
e tu venga gettato in prigione.
[26] In verità ti dico: non uscirai di là
finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!
[27] Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio;
[28] ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla,
ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore.
[29] Se il tuo occhio destro ti è occasione di
scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca
uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo
venga gettato nella Geenna.
[30] E se la tua mano destra ti è occasione di
scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che
perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il
tuo corpo vada a finire nella Geenna.
[31] Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le
dia l'atto di ripudio;
[32] ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto
il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque
sposa una ripudiata, commette adulterio.
[33] Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non
spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti;
[34] ma io vi dico: non giurate affatto: né per
il cielo, perché è il trono di Dio;
[35] né per la terra, perché è
lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme,
perché è la città del gran re.
[36] Non giurare neppure per la tua testa, perché
non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.
[37] Sia invece il vostro parlare sì, sì;
no, no; il di più viene dal maligno.
[38] Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e
dente per dente;
[39] ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi
se uno ti percuote la guanciadestra, tu porgigli anche
l'altra;
[40] e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti
la tunica, tu lascia anche il mantello.
[41] E se uno ti costringerà a fare un miglio,
tu fanne con lui due.
[42] Dà a chi ti domanda e a chi desidera da
te un prestito non volgere le spalle.
[43] Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo
e odierai il tuo nemico;
[44] ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate
per i vostri persecutori,
[45] perché siate figli del Padre vostro celeste,
che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i
buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
[46] Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito
ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
[47] E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli,
che cosa fate di straordinario? Non fanno così
anche i pagani?
[48] Siate voi dunque perfetti come è perfetto
il Padre vostro celeste.
Matteo - Capitolo 6
Fare l'elemosina in segreto
[1] Guardatevi dal praticare le vostre buone opere
davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti
non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è
nei cieli.
[2] Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba
davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe
e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità
vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
[3] Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la
tua sinistra ciò che fa la tua destra,
[4] perché la tua elemosina resti segreta; e
il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Pregare in segreto
[5] Quando pregate, non siate simili agli ipocriti
che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli
angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini.
n verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro
ricompensa.
[6] Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera
e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto;
e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. |
La vera preghiera. Il Pater
[7] Pregando poi, non sprecate parole come i pagani,
i quali credono di venire ascoltati a forza di parole.
[8] Non siate dunque come loro, perché il Padre
vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che
gliele chiediate.
[9] Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
[10] venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
[11] Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
[12] e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
[13] e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. |
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[14] Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro
colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche
a voi;
[15] ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure
il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.
Digiunare in segreto
[16] E quando digiunate, non assumete aria malinconica
come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far
vedere agli uomini che digiunano. In verità vi
dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
[17] Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e
lavati il volto,
[18] perché la gente non veda che tu digiuni,
ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre
tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Il vero tesoro
[19] Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola
e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano;
[20] accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né
tignola né ruggine consumano, e dove ladri non
scassinano e non rubano.
[21] Perché là dov'è il tuo tesoro,
sarà anche il tuo cuore.
L'occhio lucerna del corpo
[22] La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque
il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà
nella luce;
[23] ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo
corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è
in te è tenebra, quanto grande sarà la
tenebra!
Dio e il denaro
[24] Nessuno può servire a due padroni: o odierà
l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno
e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio
e a mammona. |
Abbandonarsi alla Provvidenza
[25] Perciò vi dico: per la vostra vita non
affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche
per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita
forse non vale più del cibo e il corpo più
del vestito?
[26] Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né
mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre
vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più
di loro?
[27] E chi di voi, per quanto si dia da fare, può
aggiungere un'ora sola alla sua vita?
[28] E perché vi affannate per il vestito? Osservate
come crescono i gigli del campo: non lavorano e non
filano.
[29] Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta
la sua gloria, vestiva come uno di loro.
[30] Ora se Dio veste così l'erba del campo,
che oggi c'è e domani verrà gettata nel
forno, non farà assai più per voi, gente
di poca fede?
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[31] Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo?
Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?
[32] Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il
Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
[33] Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia,
e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
[34] Non affannatevi dunque per il domani, perché
il domani avrà gia le sue inquietudini. A ciascun
giorno basta la sua pena.
Matteo - Capitolo 7
Non giudicare
[1] Non giudicate, per non essere giudicati;
[2] perché col giudizio con cui giudicate sarete
giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete
misurati.
[3] Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del
tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che
hai nel tuo occhio?
[4] O come potrai dire al tuo fratello: permetti che
tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio
tuo c'è la trave?
[5] Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e
poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio
del tuo fratello.
Non profanare le cose sante [6] Non date le cose sante ai cani e non gettate le
vostre perle davanti ai porci, perché non le
calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. |
Efficacia della preghiera
[7] Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete;
bussate e vi sarà aperto;
[8] perché chiunque chiede riceve, e chi cerca
trova e a chi bussa sarà aperto.
[9] Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane
darà una pietra?
[10] O se gli chiede un pesce, darà una serpe?
[11] Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose
buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro
che è nei cieli darà cose buone a quelli
che gliele domandano!
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La regola d'oro
12] Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi,
anche voi fatelo a loro: questa infatti è la
Legge ed i Profeti.
Le due vie
[13] Entrate per la porta stretta, perché larga
è la porta e spaziosa la via che conduce alla
perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa;
[14] quanto stretta invece è la porta e angusta
la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli
che la trovano!
I falsi profeti
[15] Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi
in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci.
[16] Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie
forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?
[17] Così ogni albero buono produce frutti buoni
e ogni albero cattivo produce frutti cattivi;
[18] un albero buono non può produrre frutti
cattivi, né un albero cattivo produrre frutti
buoni.
[19] Ogni albero che non produce frutti buoni viene
tagliato e gettato nel fuoco.
[20] Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.
I veri discepoli
[21] Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà
nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà
del Padre mio che è nei cieli.
[22] Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore,
non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni
nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome?
[23] Io però dichiarerò loro: Non vi ho
mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di
iniquità.
[24] Perciò chiunque ascolta queste mie parole
e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio
che ha costruito la sua casa sulla roccia.
[25] Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono
i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non
cadde, perché era fondata sopra la roccia.
[26] Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette
in pratica, è simile a un uomo stolto che ha
costruito la sua casa sulla sabbia.
[27] Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono
i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde,
e la sua rovina fu grande».
Stupore della folla
[28] Quando Gesù ebbe finito questi discorsi,
le folle restarono stupite del suo insegnamento:
[29] egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità
e non come i loro scribi.
Matteo - Capitolo 8 III. LA PREDICAZIONE DEL REGNO DEI
CIELI
1. SEZIONE NARRATIVA: DIECI MIRACOLI
Guarigione di un lebbroso
[1] Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla
lo seguiva.
[2] Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo:
«Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi».
[3] E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo:
«Lo voglio, sii sanato». E subito la sua
lebbra scomparve.
[4] Poi Gesù gli disse: «Guardati dal dirlo
a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e
presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò
serva come testimonianza per loro». |
Guarigione del servo del centurione
[5] Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione
che lo scongiurava:
[6] «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato
e soffre terribilmente».
[7] Gesù gli rispose: «Io verrò
e lo curerò».
[8] Ma il centurione riprese: «Signore, io non
son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì
soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.
[9] Perché anch'io, che sono un subalterno, ho
soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo,
ed egli lo fa».
[10] All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato
e disse a quelli che lo seguivano: «In verità
vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede
così grande.
[11] Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente
e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel
regno dei cieli,
[12] mentre i figli del regno saranno cacciati fuori
nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di
denti».
[13] E Gesù disse al centurione: «Và,
e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante
il servo guarì. |
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Guarigione della suocera di Pietro
[14] Entrato Gesù nella casa
di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto
con la febbre.
[15] Le toccò la mano e la febbre scomparve;
poi essa si alzò e si mise a servirlo.
Varie guarigioni
[16] Venuta la sera, gli portarono
molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti
con la sua parola e guarì tutti i malati,
[17] perché si adempisse ciò che era
stato detto per mezzo del profeta Isaia:
Egli ha preso le nostre infermità
e si è addossato le nostre malattie.
Esigenze della vocazione apostolica
[18] Vedendo Gesù una gran
folla intorno a sé, ordinò di passare
all'altra riva.
[19] Allora uno scriba si avvicinò e gli disse:
«Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai».
[20] Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno
le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi,
ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
[21] E un altro dei discepoli gli disse: «Signore,
permettimi di andar prima a seppellire mio padre».
[22] Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e
lascia i morti seppellire i loro morti».
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La tempesta sedata
[23] Essendo poi salito su una barca,
i suoi discepoli lo seguirono.
[24] Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così
violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed
egli dormiva.
[25] Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo:
«Salvaci, Signore, siamo perduti!».
[26] Ed egli disse loro: «Perché avete
paura, uomini di poca fede?» Quindi levatosi,
sgridò i venti e il mare e si fece una grande
bonaccia.
[27] I presenti furono presi da stupore e dicevano:
«Chi è mai costui al quale i venti e
il mare obbediscono?». |
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Gli indemoniati gadareni
[28] Giunto all'altra riva, nel
paese dei Gadareni, due indemoniati, uscendo dai
sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi
che nessuno poteva più passare per quella strada.
[29] Cominciarono a gridare: «Che cosa abbiamo
noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui
prima del tempo a tormentarci?».
[30] A qualche distanza da loro c'era una numerosa
mandria di porci a pascolare;
[31] e i demòni presero a scongiurarlo dicendo:
«Se ci scacci, mandaci in quella mandria».
[32] Egli disse loro: «Andate!». Ed essi,
usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli
dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò
dal dirupo nel mare e perì nei flutti.
[33] I mandriani allora fuggirono ed entrati in città
raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati.
[34] Tutta la città allora uscì incontro
a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse
dal loro territorio.
Matteo - Capitolo 9
Guarigione di un paralitico
[1] Salito su una barca, Gesù
passò all'altra riva e giunse nella sua città.
[2] Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un
letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico:
«Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».
[3] Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: «Costui
bestemmia».
[4] Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse:
«Perché mai pensate cose malvagie nel vostro
cuore?
[5] Che cosa dunque è più facile, dire:
Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina?
[6] Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo
ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati,
disse allora il paralitico, prendi il tuo letto e và
a casa tua».
[7] Ed egli si alzò e andò a casa sua.
[8] A quella vista, la folla fu presa da timore e rese
gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
Chiamata di Matteo
[9] Andando via di là, Gesù
vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato
Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli
si alzò e lo seguì.
Pasto con i peccatori
[10] Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero
molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con
lui e con i discepoli.
[11] Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi
discepoli: «Perché il vostro maestro mangia
insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
[12] Gesù li udì e disse: «Non sono
i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
[13] Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia
io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto
a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Discussione sul digiuno
[14] Allora gli si accostarono i discepoli
di Giovanni e gli dissero: «Perché, mentre
noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?».
[15] E Gesù disse loro: «Possono forse
gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo
è con loro? Verranno però i giorni quando
lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.
[16] Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito
vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito
e si fa uno strappo peggiore.
[17] Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti
si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van
perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così
l'uno e gli altri si conservano». |
Guarigione dell'emorroissa e risurrezione
della figlia di un capo
[18] Mentre diceva loro queste cose,
giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi
e gli disse: «Mia figlia è morta proprio
ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa
vivrà».
[19] Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.
[20] Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da
dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò
il lembo del suo mantello.
[21] Pensava infatti: «Se riuscirò anche
solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
[22] Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio,
figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell'istante
la donna guarì.
[23] Arrivato poi Gesù nella casa del capo e
veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse:
[24] «Ritiratevi, perché la fanciulla non
è morta, ma dorme». Quelli si misero a
deriderlo.
[25] Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò,
le prese la mano e la fanciulla si alzò.
[26] E se ne sparse la fama in tutta quella regione. |
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Guarigione di due ciechi
[27] Mentre Gesù si allontanava
di là, due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio
di Davide, abbi pietà di noi».
[28] Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e
Gesù disse loro: «Credete voi che io possa
fare questo?». Gli risposero: «Sì,
o Signore!».
[29] Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia
fatto a voi secondo la vostra fede».
[30] E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù
li ammonì dicendo: «Badate che nessuno
lo sappia!».
[31] Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in
tutta quella regione.
Guarigione di un muto indemoniato
[32] Usciti costoro, gli presentarono
un muto indemoniato.
[33] Scacciato il demonio, quel muto cominciò
a parlare e la folla presa da stupore diceva: «Non
si è mai vista una cosa simile in Israele!».
[34] Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni
per opera del principe dei demòni».
Miseria delle folle
[35] Gesù andava attorno per
tutte le città e i villaggi, insegnando nelle
loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando
ogni malattia e infermità.
[36] Vedendo le folle ne sentì compassione, perché
erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore.
[37] Allora disse ai suoi discepoli: «La messe
è molta, ma gli operai sono pochi!
[38] Pregate dunque il padrone della messe che mandi
operai nella sua messe!».
Matteo - Capitolo 10
2. DISCORSO APOSTOLICO
Missione dei Dodici
[1] Chiamati a sé i dodici
discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti
immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.
[2] I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone,
chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di
Zebedèo e Giovanni suo fratello,
[3] Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano,
Giacomo di Alfeo e Taddeo,
[4] Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, che poi lo
tradì.
[5] Questi dodici Gesù li inviò dopo averli
così istruiti:
«Non andate fra i pagani e non entrate nelle città
dei Samaritani;
[6] rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della
casa d'Israele.
[7] E strada facendo, predicate che il regno dei cieli
è vicino.
[8] Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate
i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente
avete ricevuto, gratuitamente date.
[9] Non procuratevi oro, né argento, né
moneta di rame nelle vostre cinture,
[10] né bisaccia da viaggio, né due tuniche,
né sandali, né bastone, perché
l'operaio ha diritto al suo nutrimento.
[11] In qualunque città o villaggio entriate,
fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì
rimanete fino alla vostra partenza.
[12] Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.
[13] Se quella casa ne sarà degna, la vostra
pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà
degna, la vostra pace ritorni a voi.
[14] Se qualcuno poi non vi accoglierà e non
darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella
casa o da quella città e scuotete la polvere
dai vostri piedi.
[15] In verità vi dico, nel giorno del giudizio
il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una
sorte più sopportabile di quella città. |
I missionari saranno perseguitati
|
[16] Ecco: io vi mando come pecore in mezzo
ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici
come le colombe.
[17] Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno
ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe;
[18] e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per
causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
[19] E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi
di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà
suggerito in quel momento ciò che dovrete dire:
[20] non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito
del Padre vostro che parla in voi.
[21] Il fratello darà a morte il fratello e il padre
il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno
morire.
[22] E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi
persevererà sino alla fine sarà salvato.
[23] Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite
in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di
percorrere le città di Israele, prima che venga il
Figlio dell'uomo.
[24] Un discepolo non è da più del maestro,
né un servo da più del suo padrone;
[25] è sufficiente per il discepolo essere come il
suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato
Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi
familiari!
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Parlare apertamente e senza timore
[26] Non li temete dunque, poiché
non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato,
e di segreto che non debba essere manifestato.
[27] Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e
quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti.
[28] E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo,
ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto
colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo
nella Geenna.
[29] Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure
neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre
vostro lo voglia.
[30] Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono
tutti contati;
[31] non abbiate dunque timore: voi valete più di molti
passeri!
[32] Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini,
anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è
nei cieli;
[33] chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini,
anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è
nei cieli.
Gesù causa di dissensi
[34] Non crediate che io sia venuto a portare
pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.
[35] Sono venuto infatti a separare
il figlio dal padre, la figlia dalla madre,
la nuora dalla suocera:
[36] e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
Rinnegarsi per seguire Gesù
[37] Chi ama il padre o la madre più
di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia
più di me non è degno di me;
[38] chi non prende la sua croce e non mi segue, non è
degno di me.
[39] Chi avrà trovato la sua vita, la perderà:
e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
Conclusione del discorso apostolico
[40] Chi accoglie voi accoglie me, e chi
accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
[41] Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la
ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto,
avrà la ricompensa del giusto.
[42] E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua
fresca a uno di questi piccoli, perché è mio
discepolo, in verità io vi dico: non perderà
la sua ricompensa». |
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