A.I.C.I.S. ASSOCIAZIONE ITALIANA
COLLEZIONISTI IMMAGINETTE SACRE
|
CHE COSA E’ L’A.I.C.I.S.?
L’AICIS è l’Associazione,
apolitica e senza fini di lucro, che raccoglie appassionati
cultori, studiosi, collezionisti e quanti si interessano
di immaginette sotto ogni profilo: storico, folkloristico,
culturale, artistico, religioso
PERCHE’ ISCRIVERSI ALL’AICIS?
Perché l’unione fa la forza.
Per essere informati, attraverso la Circolare mensile,
di quanto interessa il settore e poter effettuare lo
scambio del materiale fra i soci. Per partecipare alle
mostre o anche conoscere ove si svolgono mostre di immaginette.
Per partecipare a conferenze. Per avere notizie su pubblicazioni
specialistiche, per avere le nuove immaginette, per
conoscere i nuovi Venerabili, Beati e Santi, per avere
altri ragguagli su santi e santuari. |
COME ISCRIVERSI ALL’A.I.C.I.S.
Telefonando alla Segreteria (tel.06-7049.1619) e
richiedendo l'apposito modulo da compilare. L’importo
da versare sul conto corrente postale nr. 39389069
dell'’A.I.C.I.S è di euro 3,00 per la
sola iscrizione all’Associazione, mentre la
quota annuale 2004 è di euro 22,00 per le persone
fisiche e di euro 34,00 per le Associazioni e gli
Enti.
L’anno sociale decorre dal 1° gennaio e
si conclude il 31 dicembre
DIRITTI DEI SOCI:
- ricevere le Circolari Informative, con immaginette
omaggio;
- partecipare alle mostre ed alle iniziative sociali;
- partecipare alle riunioni di scambio fra soci;
- effettuare scambi fra soci per corrispondenza;
- fare inserzioni gratuite di offerta o di richiesta
di immaginette nelle Circolari Informative.
Gli incontri si tengono nella Sede dell'Ass.ne, in
P.za Campitelli 9, in una sala interna al cortile
adiacente la
Chiesa di S.ta Maria in Portico, ogni primo martedì
del mese, salvo eccezioni, che di volta in volta verranno
rese note.
Per ogni eventuale comunicazione, contattare: Renzo
Manfè - Vice Presidente
Tel.06-7049.1619 e-mail: aicis_rm@yahoo.it
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VITA ASSOCIATIVA
FONDO SOCIALE GIUGNO 2005
Offerta gratuita di immaginette per i soci 2005
Riportiamo l’elenco di 40 immaginette
trasmesse per il fondo sociale di giugno 2005 dai soci Renzo
Manfè (1, 19), Ippazio Mastria (2, 24), Luigi Zanot
(3), Don Damiano Marco Grenci ((4, 14, 31), Ugo Amici (5),
Maria Savina Romanelli (6), Felice Stasio (7), Pier Paolo
Sangiorgi (8), Gino Arestivo (9), Edmondo Barcaroli (9), Giuseppe
Milazzo (10), Padre Michele Giuliano (11, 33), Frà
Carmelo Maria Pace (12, 22), Michele Contella (13), Antonello
Sturnio (15), Mario Tasca (16), Mario Leonardi (17), Maurizio
Prosperi (18), Giuliana Faraglia (20, 21), Gabriella Cartoceti
(23), Saverio Sesti (26), Carluc cio Frison (27), Annalisa
Zanichelli (28), Maria Assenza Tribastone (29), Franco Bislenghi
(30), Amelia Fogagnolo (32), Antonio Buonamassa (34), Giacomo
Anastasi (35), Roberto De Santis (36), Gian Lodovico Masetti
Zannini (37), Attilio Gardini (38), Emanuele Macchiaverna
(39) e Patrizia Fonana Roca (40).
Un sentito ringraziamento a questi associati
che con la loro partecipazione permettono agli altri soci
di attingere al Fondo sociale “Giugno 2005”. E
anche questa è attività sociale.
Invitiamo, con l’occasione, i soci
che hanno difficoltà a esser presenti almeno una volta
l’anno con 450 santini con l’iniziativa “Un
santino per ogni socio”, a essere presentI al Fondo
sociale (che si svolge a giugno e a dicembre di ogni anno)
con 150/170 immaginette.
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Come richiedere fino a 28 immaginette del
Fondo Sociale
I tesserati 2005 che desiderano richiedere
le immaginette sotto elencate debbono...
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INIZIATIVA "UN'IMMAGINETTA PER OGNI
SOCIO"
RAGUSA 2 GIUGNO: FESTA DI SAN GIORGIO
In relazione a tale iniziativa, la prof.ssa
MARIA ASSENZA TRIBASTONE ha inviato 500 immaginette di San
Giorgio martire, Patrono di Ragusa e la breve nota che sotto
riportiamo. Le immaginette sono state gentilmente messe a
disposizione dal Rev. Prof. Don PIETRO FLORIDIA, Parroco del
Duomo di San Giorgio di Ragusa Ibla, cui facciamo pervenire
un sentito ringraziamento da parte del Consiglio Direttivo
AICIS a nome di tutti gli associati.
Il Duomo di Ragusa Ibla è dedicato
a San Giorgio, martire del IV secolo che dai Greci è
chiamato “il Grande Martire”. Il suo culto è
stato molto popolare sia in Occidente (è patrono dell’Inghilterra
fin dal XIII secolo) che in Oriente. Non si conosce molto
della sua vita. Il suo combattimento contro il drago, così
spesso rappresentato nell’arte, è forse il simbolo
del suo trionfo contro il paganesimo.
E’ stato spesso rappresentato sia a piedi, come un crociato
(cele-bre la statua della cattedrale di Chartres in Francia),
che a cavallo.
Celebri quadri si trovano a Venezia, Verona, nel Museo del
Louvre a Parigi, a Clermont (Francia).
A Ragusa Ibla l’antica chiesa di San Giorgio, eretta
verso la metà del XIV secolo, è andata distrutta
in seguito al terremoto del 1693.
E’ rimasto un interessante portale in stile gotico-catalano
con una lunetta raffigurante San Giorgio che uccide il drago.
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24 MAGGIO: FESTA DELLA REGINA DEL PREZ.MO SANGUE
Nell'ambito di tale Campagna, i soci STEFANO IORI e ALVARO
TRUCCHI, di Grottaferata, hanno trasmesso 500 immaginette
della Regina del Prez.mo Sangue.
Tra le feste o celebrazioni della Madonna
non troviamo nella liturgia quella di Maria SS.ma Regina del
Prez.mo Sangue e neppure vi era ai tempi di S. Gaspare Del
Bufalo che non usò mai questo titolo. È certo
però che fu proprio lui a far dipingere dal Pozzi il
calice nella mano del celeste Bambino e chiamò la sua
Ma-donna: «Madonna delle Missioni» e «Madonna
del Calice».
Nella Prassi della sua Congregazione, dettata al Merlini verso
la fine della vita, lasciò questa concisa descrizione
della soavissima tela: «Vi è rappresentata la
Beata Vergine Maria che porta il Bambino Gesù; Gesù
reca nella mano destra il Calice del suo Prezioso Sangue e
lo mostra alla Madre, mentre la stessa Beata Vergine invita
i peccatori ad avvalersi di quel farmaco divino, preparato
per gli uomini, con ardentissimo amore, per cancellare i peccati
e rivestirsi delle virtù».
I Missionari e il popolo la chiamarono: «La Madonna
del Prez.mo Sangue» e più tardi «La Regina
del Prez.mo Sangue». I Missionari conservano gelosamente
il quadro originale a Roma, nella chiesa di S. Maria in Trivio
e ne celebrano la festa il 24 maggio, come dispose lo stesso
Santo nella Regola: «Con singolare pietà e venerazione
onorino la Beatissima Vergine e Madre di Dio, Maria, alla
cui protezione, fin dal principio, la Congregazione affidò
se stessa e ogni sua cosa e nei sacri ministeri la preghino
specialmente con l'invocazione di Aiuto dei Cristiani».
Cerchiamo ora di fare un riassunto di quanto
scrive L. Contegiacomo nel suo libro "S. Gaspare Del
Bufalo - vita, personalità, carisma":
* Questa Madre celeste, che S. Gaspare amò col cuore
di un serafino, egli la vedeva tutta inondata del sovrumano
splendore irradiante dal Mistero del Sangue che sta all'origine
di tutte le sue grandezze. * Come il Santo intendesse il Mistero
di Maria e la spiritualità che ne consegue, ce lo dice
in modo immediato e visivo un'immagine, ch'egli stesso escogitò...*
Le aveva dato il titolo di Madonna delle Missioni e Madonna
del Calice... * (Quel quadro)... è un compendio di
teologia e di spiritualità mariane. (continua)
(Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/la%20regina%20del%20prerziosissimo%20sangue.htm)
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13 GIUGNO: FESTA DI SANT'ANTONIO DA PADOVA
Per l’iniziativa “Un santino
per ogni socio”, LUCA DOTTI di Novi Ligure e ANTONIO
D’ANDREA di Alessandria hanno trasmesso l’immaginetta
della EBE 2/338, del santo di Padova degli anni Cinquanta.
Per la festa del Santo anche il socio GIACOMO
ANASTASI di Catania ha inviato il santino che rappresenta
la scultura lignea settecentesca che si venera nel Santuario
di S.Francesco d’Assisi all’Immacolata a Catania.
Antonio da Padova (santo; Lisbona 1195 ca.
- Arcella, Padova 1231), di nobile famiglia, entrò
ancora giovanetto fra i canonici regolari di s.Agostino nel
monastero di San Vincenzo presso Lisbona, passando poi a quello
di Santa Croce in Coimbra.
Nel 1220 entrò nell'Ordine francescano dei frati minori
e, mutato il suo nome originario Fernando in Antonio, partì
per il Marocco con l'intento di predicare il Vangelo agli
infedeli musulmani. Ammalatosi nell'autunno dello stesso anno,
fu costretto a ritornare in patria. Nel 1221, presente ad
Assisi al cosiddetto "Capitolo delle stuoie", conobbe
san Francesco. (continua).
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24 LUGLIO: 80° ANNIVERSARIO DEL BEATO LUIGI MARIA MONTI
Il socio LUCIANO GALBUSERA di Cislago ci
ha trasmesso 500 immaginette di Padre Luigi M.Monti, messe
a disposizione dal Superiore della Comunità di Saronno
Padre ALEANDRO PARITANTI che ringraziamo di cuore a nome di
tutti gli associati AICIS.
Il Beato Luigi Maria Monti, è una
‘splendida figura di consacrato laico, di religioso,
di apostolo della carità, che l'ardente amore per la
Vergine Immacolata condusse a servire in modo eroico Cristo
nei giovani, nei poveri e nei sofferenti’ (Giovanni
Paolo II).
Egli nacque a Bovisio Masciago nell’alto
milanese, il 24 luglio 1825. In gioventù decise di
consacrarsi a Dio e cominciò a radunare attorno a sé
alcuni coetanei, artigiani e contadini, realizzando nella
sua bottega di falegname un oratorio serale per formare una
comunità di fede, chiamata dalla gente ‘La Compagnia
dei Frati’. Essa divenne fermento spirituale per l’azione
benefica che svolse in favore dei poveri e dei malati del
paese. Luigi lavorò poi da apprendista falegname a
Cesano Maderno (MI) ove incontrò don Luigi Dossi, che
divenne sua guida per un lungo tempo della sua vita.
La “Compagnia” fu denunciata
alle autorità austriache, con calunnie di cospirazione
politica. Il Lombardo-Veneto era allora soggetto all’Austria.
Il Monti e quindici suoi compagni furono incarcerati per 72
giorni a Desio. Prosciolti per infondatezza dell’accusa,
il Monti si impegnò ancor di più, come laico
consacrato, a dedicare il suo tempo alla gioventù.
Nel 1851 entrò nella Congregazione dei Figli di Maria,
fondata dal b. Ludovico Pavoni per educare la gioventù
bisognosa; si dedicò anche allo studio della piccola
chirurgia e della farmacia e nel 1855 si mise a servizio dei
malati di colera come infermiere volontario nel lazzaretto
di Brescia, dando prova di eroica carità.(Continua)
(Fonte: Sito della Famiglia Montiana)
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CIRCELLO, 1° giugno: Festa della MADONNA DEI FIORI
I soci MARISA MIELE di Circello e GENNARO CANDILENO di Afragola
hanno fatto pervenire 500 immaginette di Maria SS.ma del Carmine
per l’iniziativa “Un santino per ogni socio”
e alcune notizie inerenti alla relativa Festa dei Fiori che
si celebra a Circello il 1° giugno. Il santino è
stato fatto stampare a loro spese e per questo ai due soci
giunga un particolare ringraziamento da tutti gli associati.
La festa del primo giugno è una tra
le più caratteristiche della zona. Richiama molte persone
anche dai comuni limitrofi sia per la devozione sia per la
tradizione della processione durante la quale la Madonna del
Carmine, deposta in una nicchia o trono, detto “Trionfo”,
arricchito di variopinti fiori di campo come lupinella, ginestre,
ecc e di giardino come rose e garofani, viene portata a spalla
e percorre le vie della cittadina. Il “Trionfo”
varia ogni anno e costituisce una sorpresa per la fantasia
dei colori e la varietà dei fiori freschi di cui è
arricchito. Infatti, tali fiori, sono raccolti dai giovani
della parrocchia e portati in un luogo prefissato per essere
recisi in modo che il gambo sia della stessa lunghezza. Vengono
poi selezionati per colore, combinati nell’abbinamento
e legati tra loro su strisce di canna. Queste strisce a loro
volta saranno fissate sullo scheletro di legno della nicchia
“Trionfo”. Tale tradizione è molto antica
e la Madonna è detta “dei fiori” poi ché
la festa si svolge proprio nel periodo di maggior rigoglio
della primavera. Circello è un centro campano ubicato
nell’Alto Sannio, distante km. 40 da Benevento e Km.
60 da Campobasso.
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IMMAGINETTA DEL CARD. RATZINGER CON GIOVANNI
PAOLO II
RENZO MANFE’ invia agli associati l’unita immaginetta
dell’incontro di Giovanni Paolo II con il futuro Papa
Benedetto XVI, nell’ambito dell’iniziativa “Un
Santino per ogni socio”.
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SAN PIETRO D'OLBA (SV), 29 GIUGNO: festa
di San PIETRO APOSTOLO
La socia LILIANA PASTORINO ha trasmesso 500
immaginette della statua di san Pietro Apostolo, venerata
nell’antica Parrocchia (1683) d’Olba San Pietro,
comune di Urbe (Savona), per l’iniziativa “Un
santino per ogni socio”.
San Pietro d’Olba è un frequentato
centro turistico montano sulle sponde del torrente Olba ed
è particolarmente conosciuto per reperti di arte della
civiltà artistico-religiosa perthesiana. La scultura
litica raffigurata sotto a sinistra è di homo sapiens
neanderthalensis, probabilmente una donna; ha il collo, che
è quasi un busto, e un cappuccio o una acconciatura
appuntita, e sguardo rivolto verso l'alto. (Continua)
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HODIGHITRIA - COLEI CHE INDICA LA VIA
Per gli appassionati del tema mariano partecipiamo
che il socio prof. Testa ha pubblicato il volume: “HODIGHITRIA
– Colei che indica la via”.
Trattasi di uno dei più antichi e gloriosi titoli della
Beata Vergine Maria. Il volume ha pagine XVI+221, con 50 illustrazioni
in bianco e nero e 18 a colori, 12 piantine, con la riproduzione
di 74 immaginette sacre con antiche preghiere. Storia di un
quadro dipinto da San Luca sino alla salvezza di Costantinopoli.
Espansione del culto nel mondo cattolico. Contenitore con
la riproduzione di un centinaio di santini della Madonna dell’Odigitria,
stampati a cura dei comitati di feste, delle chiese, delle
confraternite, ma anche santini risultanti da ricerche iconografiche
e storiche.
A conclusione del mese mariano, dedicato
alla Vergine Maria, il Prof.Testa ci ha trasmesso tali immaginette,
diverse tra loro, per l’invio a tutti gli associati,
nell’ambito dell’iniziativa “Un santino
per ogni socio”...
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CONFERENZA DI DON DAMIANO MARCO GRENCI SUI
MARTIRI E TESTIMONI DEL XX SECOLO
Don DAMIANO MARCO GRENCI, 3 maggio u.s.,
in occasione di una sua venuta a Roma, ha partecipato alla
riunione mensile AICIS ed ha tenuta un' interessante conferenza
dal titolo:
“Attraversò una grande città
mezza in rovina”, ovvero, “Rileggendo l’icona
dei Martiri e Testimoni del XX secolo alla luce del terzo
segreto di Fatima”.
Don Marco, che ha parlato “a braccio”
ci ha inviato una sintesi della conferenza per tutti i soci
che non erano presenti in detta circostanza.
"Questo nostro incontro si svolge regnante
il successore di Pietro, Benedetto XVI, ma non possiamo dimenticare
che l’A.I.C.I.S. è nata sotto il pontificato
di Giovanni Paolo II, il quale scrive il 22 ottobre 1978:
“È terminata da poco la solenne Messa di inaugurazione
del mio ministero di Successore di Pietro. Per vivere intensamente
questo momento storico, dovevamo fare la professione di fede
in comune, che recitiamo ogni giorno nel Credo degli apostoli:
“Credo nella santa Chiesa cattolica”, e nel Credo
niceno-costantinopolitano: “Credo la Chiesa, una, santa,
cattolica e apostolica”.
Tutti insieme ci siamo resi consapevoli di questa meravigliosa
verità sulla Chiesa, che il Concilio Vaticano II ha
spiegato in due documenti: nella Costituzione dogmatica "Lumen
Gentium" e nella Costituzione pastorale "Gaudium
et Spes" sulla Chiesa nel mondo contemporaneo.
Ora, dobbiamo andare ancora più in profondità
(...)
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MOSTRE
MOSTRE DI IMMAGINETTE SACRE
TARQUINIA (VT), 11-12 giugno 2005 “LE IMMAGINETTE SACRE
Il Circolo Filatelico Numismatico Tarquiniense della quale
è Segretario il nostro socio EDMONDO BARCAROLI per
ricordare il 35° Anniversario di fondazione dell'Associazione,
organizzerà per i giorni 11 e 12 giugno 2005 una Mostra
del Collezionismo, allestita nell'Auditorium di San Pancrazio
in Tarquinia (foto da http://www.tarquinia.net/),
nel cui ambito presenterà una Mostra di immaginette
devozionali.
Detto spazio sarà curato dai soci
AICIS Edmondo BARCAROLI, Lucilla MARTELLI e Gino ARESTIVO
e presenterà al pubblico immaginette, stampate nel
XIX e XX secolo, riproducenti personaggi, modelli di santità,
nati o vissuti nel territorio della Diocesi di Tarquinia -
Civitavecchia.
All'inizio del percorso espositivo dei santini, in apposito
quadro, verrà illustrata anche l’Associazione
AICIS con apposita scheda descrittiva e utilizzando i dati
e gli scritti di materiale in possesso del Segretario del
Circolo Filatelico Numismatico Tarquiniense e nostro socio,
Barcaroli. Per l’occasione entrerà in funzione
anche un Servizio Postale distaccato con annullo figurato
celebrativo.
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BOSCO MARENGO (AL), 6-25 maggio 2005 - Mostra
“ROSARIUM – LA DEVOZIONE MARIANA DI SAN PIO V”
Nel pomeriggio del 6 maggio scorso si è svolta l'inaugurazione
della mostra "San Pio V e la devozione popolare"
presso il complesso monumentale di Santa Croce di Bosco Marengo,
paese natale del Papa San Pio V. Un ennesimo ottimo successo
per le nostre amate immaginette sacre. Vivi apprezzamenti
per il risultato finale sono stati espressi dal l'Associazione
"Amici di Santa Croce" che hanno fatto si che si
realizzasse questa seconda esposizione della mostra tematica
"ROSARIUM". Un sincero apprezzamento è giunto
da S.E. Mons. Fernando CHARRIER, Vescovo di Alessandria e
dal suo segretario, il giovane amico Don Mario Bianchi.
Interesse è stato dimostrato dalle numerose autorità
presenti e dalla comunità boschese che in questi giorni
festeggia il suo illustre patrono.
La Mostra avviene in concomitanza di una esposizione che vuole
concludere i festeggiamenti per il V centenario della nascita
di San Pio V.
Oltre alle immaginette (circa 500) sono esposti quadri,
reliquiari, oggetti della devozione appartenuti a San Pio
Papa, nonché numerose corone del Santo Rosario, preghiera
prediletta dal Pontefice piemontese.
Sono presenti con le proprie collezioni i soci AICIS Roberto
DE SANTIS, Luciano GALBUSERA, Attilio GARDINI, Silvia LANCELLOTTI,
Renzo MANFE’, Antonio MENNONNA, Rosa PANISI e Saverio
VITAGLIANO). Le tematiche sono: San Pio V, la Madonna del
Rosario, i 20 Misteri del Rosario, i santi e beati dell'ordine
domenicano.
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GUIDIZZOLO (MN), 3-12 giugno 2005: ”IL
SACRO CUORE DI GESU’"
La Parrocchia di Guidizzolo, l’Associazione Italiana
Collezionisti Immaginette Sacre e il Centro Culturale Vittorio
Bachelet presentano la Mostra “Il Sacro Cuore di Gesù
nelle immaginette dalla seconda metà dell'ottocento
agli anni cinquanta” che verrà inaugurata il
3 giugno alle ore 17.00. L’esposizione è allestita
dalla socia MARISA RODIGHIERO di Guidizzolo nel Salone “Don
Giulio Incontri” – Oratorio Parrocchiale in Via
Roma. In tale circostanza, Don Stefano SILIBERTI tratterà
il tema “Il culto del Sacro Cuore di Gesù”.
Oltre Marisa RODIGHIERO, che espone molto materiale proprio,
partecipano i soci Emanuele MACCHIAVERNA e Renzo MANFE’
di Roma e alcuni collezionisti locali.
La mostra, che gode della consulenza di Francesca CANTARELLI
CAMPOGALLIANI, di Don Stefano SILIBERTI e di Giovanni ZANFI,
rimarrà aperta fino alle ore 20 il giorno 3 giugno,
mentre dal 4 al 12 giugno osserverà l’orario:
9-12 e 17-20.
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BORGONOVO (PC), 30 aprile-5 giugno 2005 "MEMORIE DEL
PASSATO - I SANTINI"
Santini dai santuari mariani per onorare il mese di maggio,
dedicato a Maria.
Seguendo questo filo conduttore, il borgonovese Giuseppe
Carrà, collezionista di immaginette sacre, ha allestito
alla Domus Amaliae di Borgonovo la mostra “Memorie del
passato - I santini”, che è stata inaugurata
il 30 aprile.
Seconda edizione di un'esposizione già presentata
con successo a San Nicolò alcuni anni fa, la mostra
raccoglie una selezione delle cinquemila immaginette raccolte
da Giuseppe Carrà. «Ho iniziato per caso. In
casa ho trovato la scatola dove mia sorella aveva conservato
con cura i santini della sua infanzia: doni de le catechiste
per incoraggiare l'apprendimento a dottrina oppure ricordi
di cerimonie. Tra amiche, facevano gli scambi, un po' come
con le figurine».
L'esposizione alla Domus Amaliae, patrocinata dal Comune di
Borgonovo, in collaborazione con l'Associazione La Valtidone,
Pro Loco di Borgonovo e tipografia Costa&Conca, in piazza
della Costituzione (vicino alla sede delle Poste), è
visitabile ad ingresso libero tutte le domeniche e i festivi
dal 1° maggio al 5 giugno, dalle 16 alle 18.30. (Fonte:
http://pcturismo.liberta.it/asp/default.asp?IDG=42810&H=)
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TORRE ANNUNZIATA, ottobre 2005 – Mostra
“MARIA SS.MA DELLA NEVE”
LA MADONNA DELLA NEVE – In merito il Segretario Saverio
Vitagliano scrive:
“Con riferimento alla mostra sulla Madonna della Neve,
tenuta in Torre Annunziata (NA) dal 5 al 13 febbraio 2005
e di cui si è data già notizia nella circolare
associativa n° 263 del Marzo scorso, sono lieto di informare
che in considerazione dell’interesse suscitato in ambito
locale – e non solo – l’esposizione verrà
ripetuta, con molta probabilità, nel prossimo mese
di ottobre in occasione della festa patronale, proprio in
onore della Madonna della Neve, ormai un caratteristico ed
immancabile appuntamento popolare, religioso, folkloristico,
tanto caro ai torresi.
Al fine di allargare la conoscenza su territorio nazionale,
in cui viene venerata con sentita devozione la Madre di Dio
con l’appellativo di “Neve”, si pregano
i soci che disponessero di qualche immaginetta od anche cartolina
(meglio se non compresa nell’elenco che segue), di spedirla
cortesemente al sottoscritto (...)
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FOLLINA (TV), 15 maggio – “SANTINI, PATRIMONIO
DI FEDE, STORIA E CULTURA”
Il socio MARIO TASCA di Follina, a conclusione della sua
mostra di santini organizzata il giorno di Pentecoste, ci
ha inviato l’unita breve relazione:“Si è
svolta regolarmente e con successo la ripetizione della mia
esposizione di Natale: come prevedibile meno gente che a dicembre,
poiché il mercatino di Natale è senz'altro più
caratteristico e tradizionale che non un mercatino primaverile!
Ho realizzato una locandina con cornice di santini, e un angolo
dedicato a Giovanni Paolo II che occupava il posto del presepe
di Natale (un vano finestra, per sfruttare al massimo lo spazio
dell'esiguo locale!). Sopra la zona del Papa uno dei due pannelli
dedicati alla Madonna: accostamento non casuale (come recitava
un cartello) per sottolineare la grande devozione di Giovanni
Paolo Il alla Vergine Maria!”. M.TASCA
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CASTEL MAGGIORE (BO) 25 giugno-3 luglio 2005
– Mostra di santini:“HAI UN SANTO IN PARADISO”
Il Circolo Filatelico Numismatico Kastellano di Castel Maggiore
(Bologna), con il patrocinio del locale Assessorato alla Cultura,
allestisce dal 25 giugno al 3 luglio 2005 una Mostra nella
Sala polivalente di Piazza Amendola sul tema “Hai un
santo in paradiso”.
Tale mostra è allargata anche a libri ed oggetti
devozionali. L’orario nei giorni feriali: 16-19; sabato
e festivi: 9-12 e 16-19. Il Circolo ha fatto per l’occasione
una cartolina tematica.
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ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE), 2-17 luglio 2005
– XV Mostra Sociale AICIS: “L’EUCARISTIA
NELLE IMMAGINETTE DEVOZIONALI”
Nell'ospitale città di Roseto (Foto
dal sito http://www.abruzzocitta.it/aziendecomuni/roseto/immagini.html)
è in preparazione la XV edizione della Mostra Sociale
AICIS.
Quest’anno, Anno dell’Eucaristia” indetto
da S.S.Giovanni Paolo II lo scorso ottobre, il tema è
“L’Eucaristia nelle immaginette devozionali”.
Partecipano all’esposizione i soci: Saverio VITAGLIANO
di Roma, Alessandro MARTINI di Firenze (litografia: “Anc.Maison
Ch.Letaille, Boumard et Fils, Edit.Pontificaux-Paris”),
Maria Savina ROMANELLI di Roma, Stefano IORI di Grottaferrata,
Giancarlo GUALTIERI di Roma (Litografia Stich. Drucku.Verlag
v.Franz Schemm Nurnberg), Fabrizio CAZZATO di Tutino di Tricase
(LE), Renzo MANFE’ di Roma, Gabriella DELLA BIMBA di
Lucca, Rosa Maria PANISI di Roma, Don Damiano Marco GRENCI
di Sesto San Giovanni, Emilia BAGNASCO ANGIOLINO di Roma e
Sebastiano MICHELI di Capannori (LU).
La mostra verrà inaugurata il sabato 2 luglio p.v.,
nei locali della Villa Comunale, sede storica della Mostra
dal 1991; ha fatto eccezione lo scorso anno, che a causa della
ristrutturazione della Villa Comunale, la manifestazione si
è svolta nel moderno Centro Giovanile Piamartino “G.Guerrieri”
di Roseto. Sta collaborando con l’AICIS per l’organizzazione
della Mostra, oltre il nostro socio Dr.Mario GIUNCO di Roseto,
il Circolo Filatelico Numismatico Rosetano e il suo instancabile
ed efficiente Presidente Emidio D’ILARIO.
L’AICIS è ben lieta della volontà della
cittadina di Roseto di continuare ad organizzare questa mostra,
che tanto successo ha sempre riscosso. Il Consiglio Direttivo
ringrazia i co-organizzatori rosetani per questa rinnovata
possibilità di porgere ai propri concittadini ed ai
tanti turisti, la bellezza e la cultura delle immaginette
sacre attraverso l’attualissima tematica della Sacra
Eucaristia
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CAUSE DI BEATIFICAZIONI E CANONIZZAZIONI
BEATIFICAZIONI DEL 14 MAGGIO 2005
Nel pomeriggio di oggi, il Cardinale José
Saraiva Martins, Prefetto deLla Congregazione per le Cause
dei Santi, ha presieduto, all'Altare della Cattedra della
Basilica Vaticana, la Celebrazione dell'Eucaristia per la
Beatificazione delle due Serve di Dio Ascensión del
Corazón de Jesús Nicol Goñi e Marianne
Cope.
All'inizio della cerimonia, il Cardinale Saraiva Martins,
per incarico di Papa Benedetto XVI, ha dato lettura della
Lettera Apostolica con la quale il Sommo Pontefice ha iscritto
nell'albo dei Beati le due Serve di Dio.
Nell'omelia il Porporato ha ricordato la Solennità
di Pentecoste che si celebra oggi ed ha sottolineato che gli
Apostoli "fecero l'esperienza dello Spirito Santo e divennero
testimoni di Cristo morto e risorto, missionari per le vie
del mondo. La stessa esperienza si ripete in tutti coloro
che, accogliendo Cristo, si aprono a Dio e all'umanità;
si ripete soprattutto nei santi, sia in quelli anonimi sia
in quelli che sono stati elevati agli onori degli altari.
I santi sono i capolavori dello Spirito che scolpisce il volto
di Cristo e infonde nel loro cuore la carità di Dio".
(Fonte: VIS).
1- Ascensión del Corazón
de Jesús Nicol Goñi (1868-1940) Vergine
co-fondatrIce delle Suore Missionarie del Rosario.
Ascensiòn nasce a Tafalla, piccola
città di Navarra (Spagna) il 14.3.1868 e al battesimo
le viene dato il nome di Fiorenza. Era la più piccola
di 4 fratelli e necessariamente dovette aiutare in famiglia.
A 14 anni entrò nel collegio di Santa Rosa da Lima
nella città di Huesca. Il contatto con la vita religiosa
domenicana la fece interrogare sulla sua vocazione; quando
prese la decisione di essere religiosa, al termine degli studi,
preferì tornare un anno nella sua famiglia per essere
certa della sua scelta prima di seguire la sua vocazione.
Ritornò nel collegio nel 1885 disposta a cominciare
il suo noviziato. Un anno dopo emise i primi voti e cominciò
a lavorare come insegnante, impegno che svolse per 28 anni.
Con altre sorelle sentì il desiderio di servire i più
poveri, anche quelli nelle terre più lontane, di cui
giungevano notizie attraverso le riviste missionarie dell’epoca.
Lo Stato spogliò la comunità
di Huesca della Scuola Normale e della Graduata che reggevano
le Suore, passando di fatto alla Deputazione provinciale.
Le suore persero il lavoro e l’apostolato e allora,
desiderando da tempo lavorare nelle missioni, subito scrissero
in America e nelle Filippine per offrire la loro disponibilità.
In Perù, dove si reca come missionaria
nel 1913, l'opera di Ascensión del Corazón
de Jesús Nicol Goñi si concretizza
nella realizzazione della nuova congregazione religiosa, il
cui principale fondatore fu il vescovo domenicano Ramón
Zubieta (poi Servo di Dio) che era giunto da poco, nello stesso
anno, ad Huesca, dal Vicariato Apostolico di Urubamba y Madre
de Dios (oggi Porto Maldonado) - Perù, portando con
sè la lettera ricevuta dalle suore. La nuova istituzione
religiosa pose da subito al centro (...)
2- Marianne Cope (1838-1918)
Maria Anna Barbara Cope, al secolo Barbara
Koob (1838-1918), è conosciuta come Madre Marianna
di Molokai, un'isola delle Hawaii dove si fece sorella dei
lebbrosi. Originaria dell'Europa, era una di otto figli di
una famiglia che per sfuggire dalla miseria era emigrata dalla
Germania verso gli Stati Uniti nel 1840. Crebbe così
a Utica, un sobborgo di New York. Per nove anni lavorò
in una fabbrica per aiutare i fratelli. Nel 1862 entrerà
nella Congregazione delle Suore del Terz' Ordine di San Francesco
a Syracuse (New York), ricoprendo diversi incarichi, tra i
quali anche quello di soprintendere l'ospedale di S. Giuseppe,
l'unico di Syracuse, prendendosi cura dei malati di ogni provenienza
e religione. Una rarità al tempo.
Diverrà poi anche maestra delle novizie
e superiora provinciale della sua Congregazione nel 1877.
Nel novembre 1883, assieme a sei consorelle francescane, si
sposta a Honolulu, nelle Hawaii, per curare i lebbrosi, pensando
di restarvi solo poche settimane per organizzare gli aiuti
e poi rientrare in città.
Non sa che darà 35 anni della sua
vita alle Hawaii. E che rientrerà a Syracuse solo all'inizio
del 2005, quando parte della salma verrà trasferita
in vista della beatificazione.
A Molokai, isola del Regno delle Hawaii,
opera in quegli anni padre Damien de Veuster, proclamato beato
da Wojtyla nel 1995. Fu questo religioso originario delle
Fiandre che nel 1873 andò per primo sull'isola dei
lebbrosi, dove il governo delle Hawaii aveva deciso di mandare
tutti i malati infetti dal 1865: un'isola che voleva dire
una condanna a morte.
Molte, infatti, erano le malattie contratte dagli occidentali
e letali per i nativi hawaiani, privi di difese immunitarie,
che venivano letteralmente scaricati dalle navi e abbandonati
in un luogo dove la natura ricordava il paradiso terrestre,
ma che per molti sarebbe stato solo un inferno, poichè
non vi sorgeva alcuna struttura, nemmeno una casa.
La prima opera di padre Damien fu quella di costruire le bare
per i morti. Cominciava da lì l'umanizzazione di un
luogo segnato dalla violenza, dalla sofferenza, dalla morte.
Su quest'opera si innesterà la presenza
di Marianne Cope che aprirà il primo ospedale dell'isola.
Nel 1888 arriva a Kalaupapa, la località dove opera
padre Damien. Quando nel 1889 il missionario muore tocca alla
Cope continuare a prendersi cura dei malati. (...)
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PAPA GIOVANNI PAOLO II
Nel significativo giorno del 13 maggio - memoria liturgica
della Madonna di Fátima - Benedetto XVI ha annunciato
l'inizio della Causa di beatificazione e canonizzazione del
suo Predecessore Giovanni Paolo II, morto il 2 aprile scorso.
È "una notizia molto gioiosa" che il Papa
ha voluto significativamente annunciare nella Cattedrale di
san Giovanni in Laterano, durante il suo primo incontro con
i sacerdoti e i diaconi della Diocesi di Roma. Le parole di
Benedetto XVI sono state accolte da un applauso traboccante
di gioia, di affetto, di memoria, di speranza, di fedeltà
e di filialità. Roma intera e la Chiesa universale
hanno accolto con entusiasmo e con dirompente fervore spirituale
questo annuncio e hanno "respirato" di nuovo l'impetuoso
Vento dello Spirito che ha soffiato su Piazza San Pietro e
sul mondo intero quell’indimenticabile venerdì
8 aprile quando, durante le Esequie di Giovanni Paolo II,
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ANNA FULGIDA BARTOLACELLI
Si è riunita lunedì 27 settembre 2004 presso
il Seminario Regionale di Bologna la Conferenza Episcopale
dell'Emilia-Romagna, presieduta dall'Arcivescovo Mons. Carlo
Caffarra, presidente
Dopo la relazione sui lavori del recente
Consiglio Permanente della C.E.I., si è passati all'o.d.g.,
che prevedeva anzitutto il parere sull'opportunità
di introdurre la causa di canonizzazione della SdD Anna Fulgida
Bartolacelli della diocesi di Modena-Nonantola. S. E. Mons.
Cocchi ha illustrato le opere e le virtù di questa
donna, deceduta nel 1993, figura di spicco a servizio del
mondo della malattia e della sofferenza.
I vescovi hanno dato unanime parere favorevole.
La Sacra Congregazione delle Cause dei Santi con prot.nr.2634
del 15 dicembre 2004 ha autorizzato l’inizio della causa
di beatificazione.
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L'ANGOLO DELLA PREGHIERA
Il socio GIANCARLO GUALTIERI ha inviato
le unite preghiere e introduzione: “Il 2 giugno è
la festa della Repubblica per cui la nostra preghiera è
per S.Francesco d’Assisi e S. Caterina da Siena, Patroni
d’Italia. Giugno è anche il mese della mietitura
del grano e quindi della campagna. Ricordiamo infine che la
Santa Chiesa ha dedicato, in questo mese, il primo venerdì
di giugno al Sacro Cuore di Gesù, per onorare il Cuore
trafitto, simbolo del Suo grande amore per gli uomini”.
PREGHIERA AI SANTI PATRONI D’ITALIA
O glorioso S. Francesco, sommo dispregiatore
dei beni mondani, e tutto ardente d’amore per Dio, per
la Chiesa e per il prossimo; o serafica S. Caterina, vergine
forte e prudente e tutta zelo per la Chiesa e per la Patria;
o Santi celesti Patroni della nostra diletta Italia, deh!
dal vostro seggio di gloria in cielo, volgete gli occhi benigni
a noi e dal Cuore sacratissimo di Gesù impetrateci
ogni benedizione e ogni grazia necessaria per il bene nostro
spirituale e materiale, per la nostra vita terrena ed eterna.
Benedite l’Italia nostra e proteggetela
perché possa continuare la sua missione di bene e di
cristiana civiltà nel mondo!
PREGHIERA PER OTTENERE LA BENEDIZIONE DELLA
CAMPAGNA ALLA MADONNA DEL GRANO
“Dacci oggi il nostro pane quotidiano.
Nei campi e in casa sii Madre”:
O Maria santissima, madre di bontà e di misericordia,
voi che siete così potente presso Iddio, arbitro sovrano
di tutta quanta la natura, da cui solo (...)
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CURIOSANDO TRA I LIBRI: NOTIZIE STORICHE
SUI SANTINI
La prof.sa MARIA GABRIELLA ALESSANDRONI di
Roma ci ha trasmesso la 10^ puntata del servizio delle notizie
storiche sulle immaginette sacre raccolte curiosando tra i
libri.
L’IMMAGINETTA DEVOZIONALE IN EUROPA
NEL SEC.XIX
2 -SANTINI FRANCESI DEL 1800
Nel presente articolo proseguiamo l’approfondimento
della storia delle immaginette sacre dell’Ottocento
secondo la loro provenienza geografica, descrivendo brevemente,
ma con emblematiche illustrazioni, i santini francesi.
La produzione francese dell’epoca
è veramente notevole per ricchezza e varietà,
purtuttavia cercheremo di spaziare tra i vari generi suggerendone
almeno le fantasiose caratteristiche.
La figura in apertura mostra un rarissimo
santino colorato e tutto a rilievo di particolarissima lavorazione
e di grande effetto,che ben riesce ad introdurci nell’affascinante
tema. Appartiene alla collezione del socio Alessandro Martini,
che inviandone copia mi ha consentito di pubblicarlo. Lo ringraziamo
per la gentilezza, già in precedenza ampiamente dimostrata.
Nel XIX secolo in molte città della
Francia nuove case editrici si affermarono a seguito della
diffusione delle nuove tecniche già illustrate (siderografia,
litografia, stampa a pressa e a punzone, etc.). A Parigi troviamo
attive la Maison Basset, la Bouasse-Lebel (la quale nel 1865
assorbì la precedente), la Letaille, la Turgis, la
Pintard, la Bertin, la Bes et Dubreuil, la Pannier, la Felix,
la Breval, la Saintin, la Anger, la Blot, la Camus, la Chanson,
la Boumard; a Tours la Mame, la Bertiault, la Vaurs; a Poitiers
la Bouasse-Jeune, la Bonamy; a Limoges la Chapulad; a Bordeaux
la Giraud.
Queste case editrici si dedicarono a realizzazioni
di un livello mediamente elevato ( cfr.Imago Sanctitatis,
Catalogo della mostra di immaginette sacre della collezione
di Alessandro Martini, IV Mostra Mercato del Libro Antico,
Firenze – Palazzo Corsini, 12-14 Ottobre 2001).
A Epinal la Pellerin (1809-1810), a Metz
la Dembour (1835-1870), a Wussembourg la Wentzel (1838-1877)
furono case editrici che operarono in un ambito più
popolaresco e semplice, stampando xilografie e litografie
di minore rilevanza artistica ma di ampia diffusione. Nella
prima figura troviamo un esempio.di tale produzione, tratto
dal nostro testo “guida” D. Sella, Santini e Immagini
devozionali in Europa dal secolo XVI al secolo XX, Maria Pacini
Fazzi Editore, Lucca 1997: “San Paolo, xilografia di
carattere popolare di (...)
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SANTUARI MARIANI IN ITALIA - REGIONE CALABRIA
ELENCO del Prof. FRANCESCO BRACALETTI - Roma
ACQUAFORMOSA CS CALABRIA Madonna del MONTE
ACRI CS CALABRIA “ MAGGIORE
BADOLATO CZ CALABRIA “ della SANITA'
BAGNARA CALABRA RC CALABRIA “ del CARMELO
BELVEDERE SPINELLO KR CALABRIA “ della PIETA'
BELVEDERE SPINELLO KR CALABRIA “ della SCALA
BIANCO RC CALABRIA “ di PUGLIANO
BIVONGI RC CALABRIA MAMMA NOSTRA
BOCCHIGLIERO CS CALABRIA Madonna di JESU
BOMBILE RC CALABRIA “ della GROTTA
BONIFATI CS CALABRIA “ del ROSARIO
BOVA RC CALABRIA “ del MARE
BOVA RC CALABRIA “ THEOTOKOS
BROGNATURO CZ CALABRIA “ della CONSOLAZIONE (Continua)
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NOTIZIE SUL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
BENEDETTO XVI SOTTO LA PROTEZIONE DEI SANTI
TEDESCHI
Il Prof.ANTONINO BLANDINI di Catania ci ha trasmesso l’unito
interessante articolo che volentieri pubblichiamo.
Tutti ricordiamo che il compianto pontefice
Giovanni Paolo II fu eletto il 16 ottobre, giorno della memoria
liturgica di sant’Edvige, duchessa di Slesia e di Polonia,
ma originaria della Baviera; infatti,essa era nata ad Andechs
dal duca di Carinzia e aveva sposato il polacco Enrico I il
Barbuto, figlio di Boleslao dei Piasti; morti il marito e
i figli si ritirò e seguì la regola di San Benedetto
in un monastero da lei fondato. Celebre è la sua raffigurazione
in un affresco della Cappella tedesca nel santuario della
Santa Casa di Loreto a motivo della grandedevozione che aveva
avuto per la Madonna.
La singolare coincidenza di 27 anni fa,
nel segno di una santa bavarese diventata polacca, ci aiuta
a decifrare quanto avvenuto il 19 aprile di quest’anno
del Signore 2005, martedì della IV settimana del “laetissimum
spatium” e 24° giorno gaudioso della Pasqua di Risurrezione
di Cristo.
Mentre all’altare di San Giuseppe,
nella basilica patriarcale di San Pietro in Vaticano, si cantavano
i vespri della memoria liturgica “romana” di San
Leone IX, ivi deposto ed unico santo tra sette papi tedeschi,
nella vicina Cappella di Maria Santissima Assunta (la “Sistina”),
annessa al Palazzo Apostolico, gli eminentissimi cardinali,
“preti romani” chiusi in Conclave, eleggevano
il nuovo vescovo di Roma nella persona del bavarese Giuseppe
Ratzinger, cardinale decano e vescovo titolare suburbicario
di Velletri-Segni, diocesi suffraganea di Roma, già
metropolita di Monaco di Baviera, chiamata la “ Roma
germanica “ .
Esattamente dopo 951 anni dalla morte del
grande papa riformatore alsaziano, san Leone IX , avvenuta
in San Pietro il 19 aprile durante il Tempo di Pasqua del
1054, all’ora della preghiera vespertina, veniva eletto
dopo un millennio un altro papa tedesco, che porta il nome
di battesimo dello Sposo della B.V.Maria, presso il cui altare
si celebrava la liturgia del giorno che il calendario liturgico
della Chiesa Romana assegna come “statio” alla
Basilica Vaticana.
L’”editio typica” (2001)
del “Martyrologium Romanum” (M. R.), in “die
19 aprilis”, stabilisce a Roma (...)
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SANTA MESSA, IMPOSIZIONE DEL PALLIO E CONSEGNA
DELL’ANELLO DEL PESCATORE PER L’INIZIO DEL MINISTERO
PETRINO
Roma, Piazza San Pietro, domenica 24 aprile
20, inizio del ministero petrino di Benedetto XVI
La celebrazione eucaristica, con la quale
il Papa eletto inizia ufficialmente il suo ministero, ne sottolinea
in particolare la dimensione petrina di Pastore della Chiesa
cattolica.
Viene, perciò, rimarcata la valenza
specifica che assumono le abituali insegne episcopali: il
Pallio e l’Anello. Oltre al loro riferimento a Cristo
e alla Chiesa, per il Successore di Pietro sono evocative
del compito a lui affidato dal Signore risorto. La solenne
celebrazione infatti era impreziosita da un complesso simbolismo.
Innanzitutto, la sosta sulla tomba di Pietro, atto iniziale
della liturgia, quindi l'incedere solenne attraverso la grande
navata completamente sgombra della Basilica di San Pietro,
fino a ricevere, una volta uscito sul sagrato, il primo caloroso
abbraccio della folla.
Poi, dopo le letture e il Vangelo ("Simone di Giovanni,
mi ami tu più di costoro? Pasci le mie pecorelle, pasci
i miei agnelli"), l'imposizione del pallio, la cui fattura
con lana bianca di pecore e agnelli proprio a quel Vangelo
è ispirato. "Pascere vuol dire amare, e amare
vuol dire anche essere pronti a soffrire".
Benedetto XVI elenca i tanti deserti del
nostro tempo: "Povertà, fame, sete, abbandono,
solitudine, amore distrutto. Oscurità di Dio e svuotamento
delle anime senza più coscienza della dignità
e del cammino dell'uomo. I deserti esteriori si moltiplicano
nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati
così ampi. Perciò i tesori della terra non sono
più al servizio dell'edificazione del giardino di Dio,
nel quale tutti possono vivere, ma sono asserviti alle potenze
dello sfruttamento e della distruzione".
Sempre con riferimento al pallio, Papa Ratzinger sottolinea
che "Non è il potere che redime, ma l'amore. Il
Dio che è divenuto agnello ci dice che il mondo viene
salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori. Il mondo è
redento dalla pazienza di Dio e distrutto dall'impazienza
degli uomini"...
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RITO DI INTRONIZZAZIONE DEL NUOVO PONTEFICE
La prof.ssa EMILIA BAGNASCO ANGIOLINO ha
trasmesso l’unito articolo che volentieri pubblichiamo.
Negli ultimi quarant’anni, e precisamente
dall’inizio del pontificato di Paolo VI nel 1963, abbiamo
assistito all’evoluzione e alla profonda modifica del
rito che marca l’intronizzazione del pontefice.
La tiara o triregno, pur nella lineare semplicità
di quella offerta a Papa Montini dalle diocesi lombarde, era
inseme un emblema del potere spirituale e di quella temporale
ormai tramontato, e richiamava la supremazia del papa su tutte
le autorità della terra.
Cambiati i tempi e la mentalità,
essa non è stata usata dai due Giovanni Paolo, la cui
intronizzazione non è stata accompagnata da segni esteriori.
La liturgia scelta per l’inizio del
ministero di Benedetto XVI ha dato solennità alla consegna
di due oggetti che il pontefice romano usa da secoli, ma ormai
tanto consueti che per la maggioranza dei fedeli hanno scarso
risalto e significato: l’anello del Pescatore, con cui
il Papa sigilla e autentica i suoi documenti, e il pallio.
Il pallio è una lunga e stretta striscia
di stoffa di lana bianca, contrassegnata con croci rosse o
nere, girata intorno alle spalle e i cui lembi ricadono normalmente
al centro del petto e del dorso; tre croci sono trapassate
da spille gemmate, dette “aciculae”, che un tempo
lo fissavano alle vesti ed ora hanno solo funzione simbolica.
Per l’occasione è stata scelta
la foggia più antica, con i due lembi che si incrociano
sulla spalla sinistra, documentata in oggetti e mosaici fin
dal IV secolo, che richiama l’uso originario di sciarpa
portata come segno di onore e giurisdizione nella corte imperiale.
Nelle chiese ortodosse orientali il pallio
è largamente usato, come risulta dall’iconografia
di molti santi. Nella chiesa romana fu fin dall’inizio
riservato al papa, che lo concede su richiesta agli arcivescovi
metropoliti, uso iniziato da papa Simmaco nel 513 nei confronti
di Cesario, vescovo di Arles. Il pallio viene imposto dopo
la messa solenne e la professione di fede, a Roma dal Cardinale
Protodiacono, fuori Roma da un vescovo incaricato. Il papa
lo infossa sempre e dovunque, il metropolita solo nella sua
provincia e in occasioni stabilite dal Pontificale Romano.
La lana dei pallii proviene da due agnelli
benedetti il 21 gennaio, festa di sant’Agnese, nella
sua basilica di Via Nomentana; in origine erano un canone
dovuto dalla basilica ai Canonici del Laterano, che ne erano
proprietari; ora sono offerti dai Cistercensi Riformati (Trappisti)
dell’abbazia delle Tre Fontane di Roma...
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