I SANTINI "POCHOIR" DI GIOVANNI
MESCHINI E LA ARS NOVA
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Agli inizi del secolo, nell'ampio panorama artistico-grafico,
ricco di illustratori, tecniche e idee ispirate all'Art
Déco, che influenzeranno la moda e le arti
minori del Novecento, emerge la personalità
di Giovanni Meschini, professore di disegno e calligrafia,
che, lasciato l'insegnamento, si dedicherà
all'illustrazione di cartoline, biglietti,santini,
utilizzando la tecnica del "Pochoir".
Di origine giapponese, utilizzata già da secoli
nella realizzazione di carte da gioco o da parati,
tale tecnica venne riscoperta ed utilizzata - con
qualche innovazione - da grandi illustratori, come
il Barbier e Brunelleschi e successivamente dal Meschini.
Questo procedimento, semplice ma di grande effetto,
consentiva di dipingere in serie disegni già
stampati, mediante una serie di "mascherine" ossia
lamine sottili di zinco con parti ritagliate in corrispondenza
delle zone da colorare - una mascherina per ogni colore
- entro le quali il colore veniva steso ("battuto")
con pennelli a pelo corto. Infine, si rimuoveva destramente
la lamina senza lasciare sbavature e ritoccando gli
eventuali, piccoli difetti. Necessaria, quindi, l'abilità
manuale da parte degli artigiani nel diluire adeguatamente
il colore e nel rimuovere gli stampini, chiamati appunto
"pochoir" (stampino, in francese).
Tale tecnica si diffuse dalla Francia in Inghilterra
- dove ancor oggi sopravvive per decorazioni di vario
genere su legno, vetro, ecc, sotto il nome di "stencil")
ed in Italia dove venne utilizzata per la stampa di
libri, riviste femminili, cartoline, biglietti augurali
e, infine, santini.
Nato a Roma nel 1888, Meschini, dopo
la parentesi dell'insegnamento, iniziò a fornire
alla Alterocca - famosa casa editrice di Terni, dove
nel frattempo si era trasferito - i bozzetti per le
cartoline.
Le tematiche illustrate dalle cartoline risentivano
dell'atmosfera che si respirava agli inizi del secolo:
damine veneziane, Pierrot, odalische, eleganti figure
femminili vestite alla moda, mentre più tardi,
dopo l'apertura di uno studio a Roma, in via del Babuino,
le damine lasceranno il passo ad altre donne più
moderne: donne a cavallo, donne con levrieri, donne
africane, ecc.
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Interessanti anche le cartoline paesaggistiche, realizzate
sempre con la stessa tecnica, come queste tre dedicate
a Roma,
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quelle natalizie, con dovizia di ori, angeli
e decorazioni floreali,
e quelle dedicate a Gesù, ai Santi,
al Papa del momento
Nei primi lavori, che risentivano delle influenze francesi,
e fino al 1920 circa, egli utilizzò la tecnica della
colorazione a pochoir con colori tenui ad acquerello, colorando
a mano sfondi e figure, utilizzando a volte venti e più
mascherine, limitando successivamente tale operazione ai soli
incarnati e sostituendo l'acquerello con la tempera per la
colorazione à plat.
Suo primo ispiratore fu il disegnatore Brunelleschi che lo
spinse ad aprire a Terni uno studio (ARS NOVA)
specializzato nella produzione di cartoline, biglietti augurali
e santini realizzati con la tecnica sopra descritta, operazione
che si realizzò con grande successo tanto che, per
aumentare la produzione, sovente lo stesso disegno (di cui
il Meschini realizzava a penna il disegno per i clichés)
veniva riprodotto in diversi colori e formati e anche in tavole
più grandi da mettere in cornice.
L'Atelier del Meschini fu il migliore in questo campo e la
sua produzione si diffuse non solo in Italia ma in tutta Europa,
soprattutto in Francia, seconda patria del "pochoir", realizzando
per tale mercato cartoline e biglietti augurali con scritte
in francese, mentre i pochoir di maggiori dimensioni erano
destinati agli Stati Uniti. Persino Walt Disney mostrò
un grande apprezzamento per il Maestro e per la sua tecnica
di colorazione, con le sue stesure intense e piatte, che forse
lo influenzò nell'esecuzione, ad esempio, di Cenerentola.
Nel Laboratorio della Ars Nova venivano realizzati anche
altri oggetti, come copriscatole o applicazioni per calendari
e una vasta gamma di immagini religiose, per la maggior parte
Madonne dal viso dolcissimo e Bambinelli rosei e paffutelli
o stuoli di angeli in volo su fondi dorati o anche santini
destinati a ricordare la Prima Comunione.
Di questi soggetti, che riscossero un notevole successo, venne
realizzata una grande quantità di copie, in varie dimensioni
e colori.
Il Meschini operò dunque sempre di persona, realizzando
i disegni più belli e dirigendo personalmente questa
complessa attività, attorniandosi di allievi - come
un Maestro delle antiche "botteghe" artigiane - che ne apprendevano
la tecnica e di cui egli utilizzava per la riproduzione i
bozzetti migliori.
Tra i suoi collaboratori primeggiarono Mary Little, Leone
e molti altri, purtroppo ignoti, ma soprattutto sua figlia
Graziana, che si dedicò ad immagini di bambini e angioletti
paffutelli, come nella personale e delicata interpretazione
del "Padre Nostro", che si riporta qui sotto, indirizzata
ai piccoli, dai toni come sempre suadenti.
La seconda Guerra mondiale e l'utilizzo della
riproduzione fotomeccanica - molto meno costosa e più
veloce e perfezionata della tecnica del "pochoir"- misero
fine alla vita dell'Atelier ARS NOVA, la cui - per fortuna
- copiosa produzione sopravvive ancor oggi come oggetto di
collezionismo sui banchi di mercatini rionali o dell'antiquariato.
Bibliografia: Il pochoir art Déco di Giuliano Eredi
- Ed. Giunti 1987
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