Ancor prima di entrare nell'atmosfera
natalizia, senza parlare dell'attesa tutta cristiana,
del ripetersi del meraviglioso dono che ci ha fatto
il Salvatore prendendo la nostra natura umana e scendendo
tra noi, nell'animo c'è già l'aspettativa
di quello che avverrà in questa occasione:
dovrò ritrovare gli addobbi ben riposti l'anno
passato, sperando che le ultime decorazioni in vetro
della mia infanzia non si siano irrimediabilmente
rotte, dovrò pensare ad una nuova ambientazione
per il piccolo presepe con i pupazzi di gesso, dovrò
trovare una collocazione ai tanti mini-presepi, alle
altre piccole collezioni natalizie, ecc...
Insomma, presto avrò da fare, da spostare qualcosa
per far posto all'albero - non quello vero di una
volta, profumato e delicato - ma un esemplare in plastica
o altro materiale meno deteriorabile - per mettere
qualche decorazione sospesa in aria, per creare un
nuovo addobbo da appendere sulla porta d'ingresso...
Per dare, cioè, un pizzico d'atmosfera tutta
natalizia alla casa, ma non solo, anche al mio animo
che, certo, con gli anni e le esperienze è
un pò "affaticato" e non ha più
la leggerezza di quello dei bambini e qualche volta
vorrebbe sfrondarsi del superfluo, legato solo all'esteriorità,
lasciando prevalere in questa occasione, la parte
strettamente religiosa, senza fronzoli e senza esagerazioni.
Però, vivendo in una comunità, la famiglia
può ben esser definita così - bisogna
anche lasciar posto a qualche "divagazione".
Vivrò, quindi, con gioia anche questo Natale
e quelli che verranno - se il Signore me ne darà
la possibilità - con una speciale allegrezza
e levità d'animo, "giocando" con
i miei piccoli presepi, spostandoli di anno in anno
nel luogo che mi sembrerà più consono,
allestendo nuovi addobbi - niente di importante,.
ma festosi e colorati - rallegrandomi nell'allestire
l'albero, che farà sgranare, per lo scintillio
di tante luci appese ai rami, gli occhi intensi ed
espressivi di Martino. |
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