COLLABORAZIONI
IL GUARDIANO
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ORDINAZIONE
Il
silenzio è tangibile nella chiesa gremita di gente
fino all’inverosimile, un silenzio solenne che sottolinea
il momento decisivo, il momento tanto atteso.
La voce di Nicola taglia questo silenzio, forse emozionata
ma certamente sicura e decisa. L’ultima risposta al
Cardinale che presiede la consacrazione riassume tutta la
cerimonia : … “ Si con l’aiuto di Dio
lo voglio”.
Si capisce dalla sua voce, dalla sua fermezza che questa
non è solo una speranza, è certezza, è
affidamento, è fiducia. Il silenzio si dilata sui
gesti, sugli sguardi che si scambiano l’ordinando
e chi presiede, un silenzio che non è più
attesa: è preghiera, è ringraziamento, è
liberazione.
All’improvviso la misura è colma e quando il
Cardinale stringe tra le sue braccia Nicola, accogliendolo
tra i Presbiteri, il silenzio si rompe e lascia il posto
ad un applauso fragoroso. E’ uno scrosciare di applausi
che festeggia, anzi solennizza in modo rumoroso, quasi liberatorio,
un’attesa durata anni, ma portata avanti con tenacia,
quasi con testardaggine, da Nicola.
Poi altri gesti, altri mandati, altre domande e risposte
che si concludono con la vestizione del novello sacerdote
e
finalmente il momento tanto atteso, tanto agognato: Nicola
si siede vicino all’officiante tra gli altri concelebranti.
Presbitero tra i Presbiteri ! Il lieve sorriso che gli illumina
il volto non è quello di chi ha conquistato qualcosa,
di chi ha ricevuto un premio, di chi si sente appagato!
No, il suo è il sorriso di chi ha tante cose da dire,
tante cose da fare, di chi si sente finalmente sulla linea
di partenza e non sulla linea di arrivo.
La caparbietà e la serietà con cui Nicola
ha fin qui compiuto il suo cammino sono rimarcate dal Vangelo
letto durante la celebrazione.
Lo stesso brano letto per la terza volta: la prima alla
Professione Solenne, il 4 ottobre 2003, nella stessa Chiesa
di Cornacchiaia, la seconda volta un anno dopo, il 24 ottobre
2004, nella Parrocchia di S. Silvestro e Martino ai Monti
per l’ordinazione Diaconale:
“… perché hai tenuto nascoste queste
cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai
piccoli. …”
“ Venite a me, voi tutti, che siete affaticati ed
oppressi, e io vi ristorerò"
Sono passi significativi, brani che esprimono in modo assoluto
l’accettazione di un cammino difficile in una società
sempre più secolarizzata, sempre più rivolta
al “materiale” piuttosto che allo “spirituale”.
E’ un andare contro-corrente: non conta più
ciò che dice la gente, ciò che dicono i giornali,
la televisione, non conta più ciò che dicono
i sapienti, gli intelligenti; Nicola ha deciso : conta solo
ciò che dice Gesù ! Solo in ciò che
Lui ha detto è riposta la verità e Nicola
l’ha accettata con il suo definitivo “ Eccomi”,
senza limiti, senza “se” e senza “ma”.
La cerimonia va avanti: la sua prima Consacrazione : gesti
e formule tramandate da secoli, che esprimono anzi rinnovano
un mistero, un sacrificio.
E’ Cristo stesso che in quel momento si fa presente
e sicuramente ha accolto e gradito quei gesti e quelle formule
per la prima volta pronunciate da Nicola. E’ Gesù
stesso che stringe quella mano protesa verso l’altare
che perpetua un gesto che si compie da 2000 anni, che accetta
il nuovo sacerdote, anello di una catena di presbiteri,
che rinnova il sacrifico, che dona tutto sé stesso
: “… Prendete e mangiatene tutti… prendete
e bevetete tutti… ”. Forse è questo il
culmine di tutto l’essere sacerdote.
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La cerimonia sta per finire: lo scambio della pace, il tempo
dei saluti, dei ringraziamenti e per ultimo il tradizionale
gesto di baciare le mani al novello sacerdote, mani che
da oggi consacreranno ma soprattutto consoleranno, conforteranno,
benediranno.
Quest’ultimo gesto diviene un momento di scambio di
saluti di incoraggiamenti, di complimenti, di auguri.
Tutto è finito…….. No assolutamente no
. Tutto sta iniziando: per Nicola che è chiamato
a servire Dio aiutato e protetto dalla Vergine Maria, come
è caratteristico di tutti i cattolici ma soprattutto
dei Carmelitani; per noi che siamo chiamati a ringraziare
Dio per il nuovo sacerdote e soprattutto Nicola, per aver
accettato di lavorare nella vigna del Signore al servizio
di tutti.
Buon lavoro Nicola, puoi contare sul nostro aiuto e sulla
nostra preghiera!
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