LA STORIA CHE NON INSEGNA
Si pensa al Guardiano del Faro come ad una persona lontana dal mondo “vissuto”, lontana dalla frenesia di un vivere sempre più accelerato... e forse tutto ciò è vero! E proprio perché, come Guardiano del Faro non mi sentivo in grado di “sopportare” questo vivere frenetico avevo deciso di smettere di scrivere...
Però a farmi compagnia nel mio mondo torreggiante, a volte - ahimè - c’è la televisione e la voglia di riprendere la penna in mano mi è venuta spesso..., anche se sono sempre riuscito a reprimerne il desiderio, proprio per evitare una sollecitazione verso un mondo da cui mi discosto ogni giorno di più, in quanto troppo frenetico e distante dal mio modo di vedere la vita.
Ma forse sarà solo colpa del Faro …. Però questa sera ho assistito ad un programma che sinceramente ha disintegrato le mie difese e mi ha fatto prendere carta e penna per lanciare un grido di protesta !!! Stiamo ormai arrivando a dei punti di insensibilità che sono intollerabili per qualunque essere pensante e raziocinante e mi fa venir voglia di salire in cima al Faro ed urlare tutta la mia rabbia e il mio sdegno per quanto l’uomo riesce a fare!!!
Sono trascorse poche ore dall’annuncio che anche l’Italia bombarderà la Libia...pazzesco... e pensare che a scuola mi avevano inculcato che la “storia insegna”… poi ad ogni ricorrenza (e in Italia ce ne sono tante) dagli ad usare e ad abusare di frasi come “…non bisogna dimenticare…”. Ma che cosa ? di che stiamo parlando? E soprattutto cosa non bisogna dimenticare, ma ancora: chi non deve dimenticare…
Di solito queste frasi le pronunciano i “potenti” e si direbbero indirizzate al popolo... Ma i potenti che lanciano queste esortazioni ne sono forse esentati? Strano che gli stessi che dicono che non bisogna dimenticare… sono poi le stesse persone che autorizzano i bombardamenti…
Ari-pazzesco… è un cane che si morde la coda!
Ma allora chi è che non deve dimenticare?
La “Storia insegna”… Balle! Tutt’al più la storia insegna ad affinare le scuse per perpetrare quello che la storia stessa dovrebbe dirci di non fare, anzi di non ripetere !
E veniamo al clou della serata: ho acceso la tv e mi sono ritrovato a vedere un canale dei più gettonati nel quale un comico stava ridicolizzando la decisione - da parte dell’Italia - di partecipare ai bombardamenti in Libia. Sì avete letto bene… un comico… e con delle battute su questo argomento faceva ridere il pubblico tra il quale si trovavano politici, giornalisti e comunque personaggi che guidano (fattivamente o socialmente) la nostra politica.
Ebbene sì: il comico celiava su questo argomento ed il pubblico (politici, ecc. compresi) rideva!
Ari-ari-ari-pazzesco!!! E’ possibile o comunque ipotizzabile che mentre i politici ridevano alle gag del comico o magari starnazzavano discutendo pro o contro la politica attuale… magari qualche bombardiere stava sganciando le bombe sul territorio libico e qualche famiglia veniva distrutta, facendo aumentare il numero delle vedove e degli orfani, qualche bambino veniva martoriato nel fisico o nello spirito… O peggio ancora!!!
Ma siamo proprio impazziti tutti!!!
Come conciliare i politici ad altissimo livello che fino a pochi giorni fa si vantavano di non partecipare con le armi ad azioni belliche dichiarando in modo roboante che l’Italia giammai avrebbe partecipato ad azioni di distruzione… mentre oggi si arrabattano a trovare giustificazioni su questa scelta scellerata e non solo… ci scherzano, ma ci ridono sopra!
Ari-ari-ari-ari-ari-ari-ari-pazzesco!!!
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Cosa ci ha insegnato la storia?!
Di due l’una:
o queste “grandi” persone non sanno/non ricordano cosa significhi “bombardamento” (il che già sarebbe grave), oppure altri motivi (che ovviamente a me… sfuggono) hanno bloccato la loro memoria, facendo sì che i loro occhi e le loro orecchie si chiudessero (per non sentire le grida di chi si troverà sotto le bombe), ma soprattutto che gli si fermasse il cuore, consentendo loro di ridere e sghignazzare su questo argomento!
Mbè buon divertimento. Io non so se sia giusto intervenire con le armi e non ho la veste per giudicare, però so di sicuro che mentre vedevo queste persone ridere su tale ’argomento, ho visto la faccia di mamme che stringevano i loro bambini in lacrime e non mi è venuta voglia di ridere… |
Mi sono affacciato ad una feritoia del mio Faro e sono rimasto in contemplazione del mare avvolto dall’oscurità …. Per fortuna la lampada in alto squarciava il nero delle tenebre in modo cadenzato, permettendomi di vedere il mare: potevo scorgerne i flutti, solo per pochi istanti argentei eppoi di nuovo completamente bui, mentre in cielo le stelle mi rassicuravano con la loro presenza, facendomi tornare in mente una frase, forse dimenticata, che è stata scritta tanto, tanto tempo fa dal più grande poeta italiano Dante Alighieri
“Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e il sorriso dei bambini”.
Nel meditare questa frase ho concluso che la storia ci ha insegnato davvero poco!
26.04.2011