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I “CORPI SANTI”
Con il termine di “corpo santo” si identificano
quelle reliquie ossee che, provenienti dalle catacombe romane
e non solo, furono traslate nell’Urbe e nell’Orbe,
in un periodo comprese tra la fine del XVI secolo e la seconda
metà del XIX secolo.
Perché “corpo santo” e non “santo
corpo”? La differente posizione dell’attributo
(santo) rispetto all’oggetto (corpo) determina una differenza
sostanziale: possiamo definirla una certezza d’identità
del soggetto. Il “corpo santo” è un oggetto
in quanto tale, un corpo di un defunto nelle catacombe, che
solo in un secondo tempo ha una valenza sacrale.
Ma come riconoscere un “corpo santo” nelle catacombe?
Tutte le sepolture erano di “martiri”?
È un discorso molto ampio che lasciamo ad altri studi,
qui vogliamo solo rifarci a Marcantonio Boldetti (famoso custode
pontificio e incaricato dell’estrazione dei corpi dalle
catacombe), il quale dava per certe le spoglie scoperte attribuendole
ad un martire dei primi tre secoli. La simbologia che definiva
la sepoltura di un martire era: la palma, il XP, la scritta
B.M. (“Beato Martire”), e poi nel suo interno
un balsamario con “il sangue”. Spesso la lapide
riportava il nome del “martire”, in caso contrario
dopo l’estrazione veniva attributo un nome e i criteri
di rinomina dei “corpi santi” è molto vario
(ad esempio il nome del…. vescovo diocesano o pontefice
in carica; titolare della Chiesa che accoglie il corpo; della
catacomba da cui è estratto; eccetera).
Ciò che importa, oggi come oggi, è la valenza
simbolica del “corpo santo”: un cristiano della
Chiesa dei primi secoli (spesso dell’Urbe e quindi la
comunione con la Santa Sede), un testimone verace del Vangelo,
fino al dono della propria vita con il martirio.
Infine, il culto delle reliquie, derivante dalle onoranze
per i defunti, è oggi raccomandato ma non imposto dalla
Chiesa. Il Concilio di Trento nella sua venticinquesima sessione
lo emendò dagli eccessi e il Concilio Vaticano II così
si espresse: "La Chiesa, secondo la sua tradizione, venera
i Santi, le loro reliquie autentiche e le loro immagini".
Il culto dei “corpi santi” è oggi vario:
in oblio e le reliquie scomparse; molto vivo o addirittura
vivace essendo il “martire” patrono di qualche
località.
Infine vogliamo illustrare quest'argomento con un’immagine
di un “corpo santo” per regione ecclesiastica,
usando il criterio delle Diocesi italiane al Convegno di Verona:
NORD ITALIA
Piemonte
– Valle d’Aosta - Santa Lupercilla
Dal 1744, proveniente dalla catacomba romana di Callisto,
è venerato nella chiesa parrocchiale il “corpo
santo” di Lupercilla a Crodo (VB), la cui festa ricorre
annualmente l’ultima domenica di Luglio.
La “martire” è patrona della località.
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Lombardia - San Clemente
Dal 1824 (1826), proveniente dalla catacomba romana di Callisto,
è venerato nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano
il “corpo santo” di Clemente a Sesto San Giovanni
(MI).
La sua festa ricorre annualmente l’ultima domenica di
Settembre.
Il “martire” è patrono della suddetta località.
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Liguria - San Vito
Proveniente dalle catacombe romane è venerato nella
chiesa parrocchiale di Santo Vito il “corpo santo”
di Vito a Marola (SP), la cui festa ricorre annualmente 15
giugno.
Il “martire” è patrono della località.
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Emilia Romagna - Santa Gaudenzia
Dal 1796 (1821), proveniente dalla catacomba romana di Ciriaca,
è venerato nella chiesa conventuale del Monastero di
San Giovanni il “corpo santo” di Gaudenzia a Bagnocavallo
(RA), la cui festa ricorre annualmente il 30 agosto.
La “martire” è patrona del Noviziato.
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Triveneto - San Venanzio
Dal secolo XVIII, proveniente dalla catacomba romana di Ciriaca,
è venerato nella chiesa di San Giorgio - presso il
santuario delle Sette Chiese - il “corpo santo”
di Venanzio a Monselice (PD), la cui festa ricorre annualmente
insieme a quella di altri (tra cui “Valentino”)
il 14 febbraio.
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CENTRO ITALIA
Toscana - Santa Grania
Dal 1646 (1652), proveniente dalla catacomba romana di Agnese,
è venerato nella chiesa parrocchiale di santo Stefano,
il “corpo santo” di Grania a Capraia F.na (FI),
la cui festa ricorre annualmente il 2 maggio. La “martire”
è patrona della località.
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Umbria
- Santa Bonosa
Proveniente dalle catacombe romane è venerato
nella chiesa parrocchiale di San Salvatore il “corpo
santo” di Bonosa a Paciano (PG).
La “martire” è patrona della località.
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Lazio - Santa Mesia Elia
Dal secolo XVIII, proveniente dalla catacomba romana di Priscilla,
è venerato nella chiesa parrocchiale di santa Maria
Assunta il “corpo santo” di Mesia Elia a Castel
di Alvito (FR).
La “martire” è patrona della località.
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Marche
- Santa Laura
Dal 1846, proveniente dalle catacombe romane, è venerato
nella chiesa della Madonna della Misericordia il “corpo
santo” di Laura a Pollenza (MC), la cui festa ricorre
annualmente il 20 agosto.
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Molise - San Vitale
Dal 1842, proveniente dalla catacomba romana di Ciriaca, è
venerato nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta
il “corpo santo” di Vitale a Bagnoli del Trigno
(IS), la cui festa ricorre annualmente il 20 agosto.
Il “martire” è patrono della località.
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Abruzzo
- Santa Clementina
Proveniente dalle catacombe romane è venerato nella
hiesa parrocchiale di Santa Maria della Stella il “corpo
santo” di Clementina a Castelguidone (CH), la cui festa
ricorre annualmente l’ultima domenica di settembre.
La “martire” è patrona della località.
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SUD ITALIA
Campania - San Pellegrino
Dal 1780, proveniente dalla catacomba romana di Ciriaca, è
venerato nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta
il “corpo santo” di Pellegrino ad Altavilla Irpina
(AV),.
La sua festa ricorre annualmente il 25 agosto.
Il “martire” è patrono della località.
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Calabria
- San Geniale
Dal 1656, proveniente dalla catacomba romana di Ciriaca, è
venerato nella chiesa parrocchiale di santa Maria Maggiore
il “corpo santo” di Geniale a Aiello Calabro (CS),
la cui festa ricorre annualmente la prima domenica di Maggio.
Il “martire” è patrono della località.
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Puglia - San Vincenzo
Dal 1737 (1855), proveniente dalla catacomba romana di Commodilla,
è venerato nella chiesa parrocchiale di San Giovanni
Battista il “corpo santo” di Vincenzo a Parabita
(LE).
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Basilicata - San Teodosio
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Dal 1663, proveniente dalle catacombe romane, è venerato
nella chiesa parrocchiale di San Nicola il “corpo santo”
di Teodosio a Pietragalla (PZ), la cui festa ricorre annualmente
nei giorni 9-11 di Maggio. Il “martire” è
patrono della località.
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ISOLE
Sardegna - Vari Santi
Dal 1614/1616, provenienti dalla necropoli di San Saturnino
in Cagliari, sono venerati nella Cattedrale (Santuario Santi
Martiri) i “corpi santi” di “Sancti Innumerabiles”
a Cagliari, la cui festa ricorre annualmente in molte date
a seconda del culto locale.
I “martiri” sono patroni di molte località
della Sardegna.
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Sicilia
- Sant'Urbano
Proveniente dalle catacombe romane è venerato nella
Basilica di San Sebastiano il “corpo santo” di
Urbano a Palazzolo Acreide (SR).
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Per altri articoli sui Corpi santi, vedere in :
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