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COLLABORAZIONI
In questo Settore vengono riportate notizie
e immagini fornite da altri redattori.
Nello specifico, il presente articolo è stato realizzato
dal Prof. Renzo Barbattini dell'Università
di Udine, che ha fornito anche le immagini.
Tutti gli articoli degli altri Settori sono state realizzati
da Patrizia di Cartantica che declina ogni responsabilità
su quanto fornito dai collaboratori.
"N.B.: L'Autore prescrive
che qualora vi fosse un'utilizzazione per lavori a stampa
o per lavori/studi diffusi via Internet, da parte di terzi
(sia di parte dei testi sia di qualche immagine) essa potrà
avvenire solo previa richiesta trasmessa a Cartantica e citando
esplicitamente per esteso il lavoro originale (Autore, Titolo,
Periodico) ."
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L’UOMO E L'APE
L’APE NELL'ARTIGIANATO ARTISTICO:
L'APE NELLA MODA
di Renzo Barbattini e di Laura Fortunato
“Perché ispirarsi alle api?”
Come ha affermato
Sarah Burton, direttore
creativo della maison
Alexander McQeen,
perché vivono in “una società matriarcale
comandata dalle femmine!”.
In questo contributo
si riportano alcuni esempi
di come l’ape sia stata,
e sia tuttora, una fonte
d’ispirazione per diversi
stilisti e aziende che operano
nel settore della moda…
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L'ape è sempre stata motivo d‘ispirazione
per molti artisti e artigiani.
Non solo l’insetto in sé, in
quanto simbolo di sacrificio e dedizione al
lavoro, ma anche la struttura esagonale
delle cellette è stata ripresa come motivo di
decorazione in numerosi capi d’abbigliamento.
Questi ornamenti vengono, infatti,
definiti dagli esperti del settore come decorazioni
realizzate “a nido d’ape”.
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Numerosi sono gli stilisti di moda e i creatori
d’accessori (soprattutto cravatte, bijoux,
gioielli e borse) d’abbigliamento che hanno
utilizzato l’ape nelle loro produzioni.
Non ultima Sarah Burton, direttore creativo
della maison ALEXANDER MCQUEEN
la cui sfilata
ha recentemente chiuso la settimana della
moda di Parigi (www.alexandermcqueen.eu).
Come la stessa Burton ha
affermato alla stampa nel backstage, la collezione
primavera-estate 2013 s’ispira al
mondo e alla società delle api, come si può
facilmente intuire dalle sue creazioni decorate
con motivi a nido d’ape, che sono
talmente ricorrenti da diventare ossessive,
e nei copricapi a rete che celano il viso
delle modelle (Fig. 1).
Perchè ispirarsi alle api? La stilista ha svelato
che la comunità delle api è il leitmotiv
della sfilata semplicemente perchè vivono
in “una società matriarcale comandata
dalle femmine”. La donna di ALEXANDER
MCQUEEN è quindi al centro di tutto.
In questo contributo si riportano alcune
opere realizzate, in questi anni prendendo
spunto dall’ape domestica. |
Alexander McQueen: collezione primavera-estate 2013.
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ABBIGLIAMENTO
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Le api sono state spesso utilizzate in Italia e
all’estero per pubblicizzare articoli commerciali
e attività talvolta non strettamente
correlate con la produzione apistica.
Il logo di alcuni marchi dell’azienda vicentina
SIGGI riporta la figura di un’ape.
L’ape è un leitmotiv che segue l’azienda fin
dai suoi esordi (metà anni ‘60) in quanto
rappresenta l’operatività, il lavoro,
La voglia
di fare (1) SIGGI, infatti, produce abiti da lavoro
per settori molto diversi (dal medico
all’operaio) come si può vedere nel sito
www.siggigroup.it In particolare:
• HAPPY SCHOOL (Fig. 2A), logo registrato
nel 2005, caratterizza un’ampia gamma
di soluzioni per l’abbigliamento scolastico:
grembiulini bimbo e bimba per
asili nido, scuole materne ed elementary
(Figg. 2B, 2C e 2D). |
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• TRENDY (Fig. 3), del 2009, è il marchio
della linea di capi professionali specificamente
studiati per il settore
ho.re.ca (industria alberghiera, ristoranti,
catering, bar) e per il settore
dell’estetica.
• HITECH (Fig. 4), anch’esso registrato nel
2009, rappresenta la linea che veste il
mondo professionale tecnico, con capi
D.P.I. per la sicurezza individuale.
• VESTE LA VOGLIA DI FARE (Fig. 5) è un
marchio, del 2009, dedicato all’abbigliamento
per il mondo dell’industria, dell’alimentare,
dell’artigianato e dei servizi.
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ACCESSORI
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Una nota casa di moda (Ferragamo,
www.salvatoreferragamo.it) è molto impegnata
nella produzione d’accessori in seta
per uomo e per donna.
Le sue cravatte
stampate sono molto famose e i disegni riportati
(insetti, fiori, frutta, ecc.) sono il risultato
di ricerche, di studi su libri e in archivi,
effettuati nel corso d’indagini creative
molto mirate.
La dimensione dei disegni
animali è in genere ridotta (anche per motivi
stilistici e di tendenza moda/o gusto)
con il fondo più o meno evidente (più o
meno vuoto). In una sua collezione la casa
di moda ha proposto una cravatta di seta
riportante un disegno, di nome regina, con
le api (Fig. 6A e 6B).
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Le cravatte in seta sono una delle produzioni
della ditta APICOLTURA & COSMETICI
OTTOLINA (www.ottolinamiele.it) (Fig. 7A).
La Fig. 7B illustra una fase della lavorazione
dei tessuti utilizzati.
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Diversi anni fa, uno di noi fu invitato
dall’Associazione produttori apistici della
provincia di Varese a tenere una conferenza
in quella città. In quell’occasione il cav. Domenico
Porrini , di Brebbia, grande propulsore
e faro guida dell’apicoltura varesina,
fece dono di una cravatta in seta (Fig. 8).
Su di essa si notano bellissime api ricamate,
intente a bottinare nettare su fiori che ricordano i noti Non ti scordar di me (Myosotis
arvensis).
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L’ing. Franc Šivic (Associazione Apicoltori
della Slovenia) ha inoltrato l’immagine di
una spilla in oro (Fig. 9) da portare sul bavero
della giacca da uomo.
Essa è lunga 2
cm e riproduce un’ape; è stata disegnata,
nel 1993, dallo stesso Sivic mentre la sua
realizzazione si deve all’orefice MENARD di
Ljubljana. |
La collezione di borsette della linea Temi,
nata nel 2002, è frutto della creatività di
CARLA BRACCIALINI (www.braccialini.it);
l’uso esclusivo di pellami pregiati, unito alla
ricca selezione d’applicazioni e ricami rende
ogni borsa Temi un piccolo capolavoro
dell’arte pellettiera italiana. Di questa collezione
si riporta la borsetta Ape, del 2006
(Fig. 10A).
La borsetta di Fig. 10B invece,
fa parte della collezione Cartoline e riporta
una bella scena apistica. |
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La casa di moda americana JUDITH LEIBER
(www.judithleiber.com) è famosa per creare
borsette davvero particolari che lasciano a
bocca aperta: JUDITH LEIBER (Giuditta
Peto nata nel 1921 a Budapest, Ungheria
) è una designer di lussuose borsette.
Un suo prodotto è la borsetta Behive, una
minaudière, linea Holiday 2009, che riproduce
un’alveare con api laboriose (Fig.
11). Questo capolavoro, completamente
ricoperto di cristalli e pietre preziose, rientra
in pieno nello stile della casa; questa
borsetta, infatti, rispecchia totalmente lo
stile elegante di riprodurre la natura in
piccoli accessori che diventano opere
d’arte.
Un’arnia dorata, luminosa e alla
moda. Internamente ricoperta di cristalli
colorati, nei toni dell’oro giallo, con minuziosi
particolari che la rendono unica.
L’alveare sembra vero e cristallizzato, è
qualche cosa di fantastico, un accessorio
moda molto particolare.
Insieme con l’alveare, le creazioni di JUDITH
LEIBER sono esposte al Victoria and
Albert Museum di Londra, al Museo of
fine Arts di Houston, al Los Angeles Museum
of Art, al The Metropolitan Museum
of Art di New York, e al The
Smithsonian Institute di Washington.
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La notissima azienda SAMSONITE (www.samsonite.
it), azienda leader mondiale nel comparto
della fabbricazione di valigie (sia
morbide che rigide) e accessori da viaggio,
nel suo catalogo presenta Funny Face, una
collezione rivolta ai bambini.
Essa è costituita
da zaini (Fig. 12A), trolley (Fig.12B)
e borsoni (Fig.12C) la cui forma richiama
quella di quattro simpatici amici: il coccodrillo,
il panda, la coccinella e l’ape.
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BONKERS (www.bonkers.uk.com), il famoso negozio di souvenir presente a St. Andrews
in Scozia sin dal 1983, distribuisce
divertentissimi poncho con cappuccio in
pvc per la pioggia (Bugzz Bee Children’s Poncho) (Fig. 13), indicati a bambini di 3-6 anni.
Essi, forniti di sacchetto per riporli,
sono disegnati davanti e dietro e
hanno come tema principale gli animali:
c’è il poncho con la pecora, con la mucca,
con la rana, con la coccinella, con la farfalla
e, anche, con l’ape.
Sicuramente ora
per i bambini sarà ancora più divertente
uscire quando piove! |
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ANNE GEDDES (www.annegeddes.com) è
una fotografa australiana che scatta bellissime
fotografie di bambini mascherati
con vari soggetti, uno di questi è l’ape
(Fig. 14A); successivamente vende le foto
alle aziende che realizzano articoli per
l’infanzia.
Le aziende PEZZOLI di Rimini,
leader nel settore della biancheria per la
casa e per gli alberghi (www.softandsoft.it e
www.pezzoli.it) e LUIGI ROSSI (www.luigirossibiancheria.
it), specializzato nella vendita
on-line di Marotta (PU) hanno fornito
le fotografie allegate.
Esse sono relative a un
accappatoio per bambini (Fig. 14B) e a un
coordinato per lettino con le sponde con la
stampa Baby Bee (Fig. 14C).
In entrambi
gli articoli, sono evidenti le applicazioni a
soggetto apistico.
La ricerca di quest’aziende è certamente indirizzata
verso temi d’allegria e di positività
e a un’indiscutibile qualità sia delle foto che
degli oggetti. |
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SECONDA PARTE
Le strutture delle cellette
sono reinterpretate nelle
collezioni moda di celebri
maison, api di diverse
dimensioni decorano
cravatte, accappatoi,
biancheria per la casa,
accessori per il tempo libero
e tanto altro ancora.
Infine, scene a soggetto
apistico, bugni, o l’ape
stessa, ispirano borse e
vestiti che, per qualità
materiali e ricercatezza,
rappresentano delle vere
opere d’arte. |
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BIGIOTTERIA E ORIFICERIA
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Negli Usa, l’azienda 1928 Jewelry
produce da oltre 35 anni bigiotteria
d’alto livello caratterizzata da elevati
standard qualitativi e da un’attenta cura dei
particolari.
Molto bella è la linea “Antiquities
Couture” che prevede rivisitazioni di
gioielli antichi. L’uso di materiali di pregio,
la lavorazione artigianale, la cura dei dettagli
e la finitura in oro antico, fanno di questi
bijoux delle vere opere d’arte!
Di questa linea si riportano le foto, giunte
da www.bigiotteriavintage.com del bracciale
(Fig. 15a) e della collana (Fig. 15b).
Questi
bellissimi bijoux, inspirati ai gioielli di età
napoleonica, sono stati realizzati con perle
in cristallo (non in plastica) intervallate da
api placcate oro giallo finemente modellate.
Le api erano il simbolo napoleonico di potere
e immortalità. La doratura ha una finitura
piacevolmente antica ed è ad alto
spessore: sembrano d’oro vero. |
Collana Foto 15a
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Bracciale - Foto 15b
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Dallo stesso
sito proviene la foto di Fig. 16 che ritrae un
paio di orecchini (del marchio italiano Victorian
Cameo); essi sono stati realizzati a
mano con componenti vintage in ottone
anticato, quarzo citrino e fiori in vetro pressato.
Orecchini - Foto 16
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La famosa casa Swarovski
(www.swarovski.com) è specializzata nella
produzione di manufatti in cristallo e deve
la sua fama all’alta qualità sia della lavorazione
sia del materiale usato.
La materia
prima (cristallo piombato) è utilizzata per
diverse linee di prodotto. Dai componenti
per bigiotteria all’ottica di precisione, dall’oggettistica
per la casa, alla gioielleria.
La
raffinatezza e l’eleganza delle forme sono
caratteristiche degli oggetti prodotti dalla
Swarovski, caratteristiche che l’hanno resa
unica e ricercata in tutto il mondo.
Quest’azienda
ha prodotto numerosi articoli
che recano come soggetto l’ape. Tra questi
si riportano i seguenti:
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Pendente del 2009 - Foto 17a
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Anello - Foto 17b |
Spilla del 2004 - Foto 17c |
Spilla con due soggetti (fiore ed ape
visitatrice) - Foto 17d
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Fiore-Ape - Foto 17e
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Da ultimo si segnala il pezzo proposto solo
nel 2007 (Foto - 17e) e riservato in esclusiva ai
Soci della Swarovski Crystal Society; il
pezzo è stato disegnato da Anton Hirzinger
e il soggetto è il connubio fiore-ape impollinatrice. |
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Rimanendo in tema Swarovski,
Stefania Giudetti de La Fabbrica dei Sogni
ha realizzato Piccola Ape (Fig. 4); quest’apetta è un accessorio che può essere utilizzato
come phone strap o come ciondolo.
Si tratta d’un oggetto realizzato interemente
a mano con piccoli cristalli Swarovski
forati come perline. Gli Swarovski sono
infilati uno ad uno su un filo di nylon e
mediante uno schema (fornito nel sito
www.stefygstore.it) di intrecci danno vita a
questa piccola creazione.
Piccola Ape - Foto 18 |
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Daniela Buffagni da una ventina d’anni realizza
gioielli in fusione a cera persa e spesso
s’ispira a soggetti naturalistici. Nel 2003 ha
“creato” un ciondolo in oro realizzato
anch’esso in fusione a cera persa, con turchese, perle d’acqua dolce e opale boulder
Ciondolo in oro - Foto 19 |
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Dal 1962, la Fucina longobarda Mazzola,
laboratorio orafo di Udine (www.fucinalongobardamazzola.
it) produce gioielli caratterizzati
da un alto livello tecnologico e
artigianale, nonché dalla cura rigorosa del
design.
Quest’ultimo è tratto dalla cultura
antica, soprattutto medievale, in particolare
quella longobarda, di cui Cividale del Friuliè ricca fonte. Nel 2000 realizzò una grande
spilla in argento brunito Fig. 6).
Il gioiello,
pezzo unico, è stato elaborato da un reperto
in oro, il famoso “Pendaglio di Mallia”, conservato
presso il Museo archeologico di Heraclion
a Creta e risalente al 1700 a.C.
In
questo splendido “bijou” due api (secondo
alcuni sarebbero, però, due vespe!) depositano
una goccia di miele sul favo (rappresentato
dal disco granulato posto al centro).
Il ciondolo non sarebbe un semplice monile
decorativo, frutto della fantasia e dell’abilità
tecnica degli orefici cretesi, ma un
gioiello regale, indossato dal sovrano che
tradurrebbe visivamente il ritmo del potere
cretese.
Spilla in argento brunito - Foto 20
Infatti il disco granulato essendo
costituito da nove cerchi concentrici, sarebbe
il simbolo del periodo di regno di
nove anni. La parte alta e quella bassa del
gioiello circoscriverebbero la struttura lunisolare
del tempo entro cui il re esercita le
sue responsabilità: il sole sarebbe rappresentato
dalla piccola sfera posta sopra la testa
delle due api mentre per avere riferimenti
alla luna bisogna osservare i tre cerchi appesi
alle ali e al corpo delle api.
Essi indicherebbero
i tre periodi lunari: quello di
sinistra “la luna crescente”, quello al centro“la luna piena”, quello di destra “la luna calante”.
Questi cerchi sono contornati da 29
granellini che rappresenterebbero i 29
giorni del mese lunare.
Le api della spilla
dei nostri giorni, ad ali contrapposte, sorreggono
un rubino e un opale australiano.
Sopra il loro capo vi è una sfera traforata in
oro e nella parte inferiore del gioiello vi
sono tre pendenti in oro con, all’interno,
lapislazzuli. |
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Collier - Foto 21 |
Christine de Hubsch dell’atelier A Nulle
Autre Pareille di Versailles (www.farea.com/
to/christine) ha realizzato, nel 2008, il collier
Abeille, rappresentato nella Fig. 7, a partire
da un oggetto degli anni ‘50 del secolo
scorso.
Esso in origine era un portacenere
articolato in 3 parti: il corpo, le ali e le
zampe.
È stato “smontato” e ricostruito per
formare questo collier, pezzo unico con ape
di bronzo e con pietra in ambra. |
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Maria Diana (www.mariadiana.it) è una
designer di monili che realizza interamente
a mano in ceramica e porcellana, proponendo
a ogni cambio di stagione collezioni
sempre diverse legate da un tema conduttore
che spesso è di ispirazione letteraria.
Per la collezione “estate 2007” intitolata
Api si è ispirata alla poesia di Emily Dickinson
(1830 - 1886, poetessa statunitense)
dal titolo:
Per fare un prato occorrono un trifoglio
ed un’ape che dice:
“Per fare un prato occorrono un trifoglio
ed un’ape.
Un trifoglio e un’ape.
E il sogno
Il sogno può bastare.
Se le api sono poche”.
Questa collezione è realizzata interamente
in porcellana con bagni in oro e platino.
Maria Diana ha stilizzato l’elemento cella
dell’alveare per creare delle collane fatte di
moduli irregolari usando l’oro zecchino per
richiamare il colore caldo del miele.
Di
questa collezione di monili si riportano le figure
Collana con anello maculato |
Collana con anelli di platino |
Foto - 22 a - b - c - d |
|
Little Bo’s Boutique (www.boutique.littlebo.co.uk) è una boutique on line per la vendita
di una vasta gamma d’articoli di
bigiotteria e di gioielli, di diversi stili, sia
moderni che d’epoca.
Il catalogo annovera
numerosi animali, tra cui insetti (ad es api,
coccinelle e farfalle) e molti fiori.
Betty
Tam (Little Bo’s Boutique, Birmingham,
Inghilterra centrale) ha inviato le immagini
di questi gioielli, realizzati nel 2010: |
Bee and Flower Ring:
doppio
anello di un insolito
color bronzo metallico - Foto 23a
|
Yellow and Black Bee Cocktail Ring -
anello color argento metallico
con ape
dal torace e addome smaltato di giallo
e
nero, ali tempestate di cristalli
- Foo 23b
|
Yellow and Black Honey Bee Charm
Necklace collana in argento con
ape di cristallo smaltato (giallo e nero) e
le ali di cristallo chiaro - Foto 23c |
Spilla a forma di ape colorata in
oro-metallo e smaltata di nero: le sue ali
sono cromate (argentee) - Foto 23d
|
Bee Brooch with Movable Wings -
spilla raffigurante un’ape dal torace tempestato di cristalli,
addome smaltato
(giallo e nero);
il capo e le ali
- che sono articolate
con un movimento svolazzante - sono
colorate in oro-metallo - Foto 23e
|
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CANOVACCI
|
Canovaccio - Foto 24 |
Ulster Weavers Ltd. (www.ulsterweavers.
com) è un’azienda tessile con sede a Holywood,
Irlanda del Nord.
Quest’azienda, fondata
nel 1880, si è specializzata nella
produzione di tessuti per la casa di alta qualità
tra cui canovacci in lino irlandese. I soggetti
riportati su questi strofinacci sono
numerosi (fiori, frutti, animali, soggetti nautici,
arte classica, arte contemporanea, soggetti
celtici, buffi proverbi).
Tra gli “animali”,
ben rappresentate sono le api - Foto24. |
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COSTUMI DI CARNEVALE
|
Certi insetti sono stati fonte d’ispirazione
per alcune case produttrici di costumi di
carnevale per adulti e per bambini.
A proposito
di quest’utimi si riportano le immagini
di due costumi facenti parte della linea
2008; questi costumi sono “made in
China”, importati dalla Carnival Toys srl e
commercializzati dalla V.I.P. Very Important
Party srl, tramite catalogo cartaceo e
tramite il sito www.vipsrl.it.
|
Il nome del primo articolo è Ape ballerina
- Foto 25a
|
Quello del secondo è Ape
Pina
- Foto 25b
|
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TERZA PARTE
Caterina Crepax, figlia del
noto disegnatore di fumetti
Guido, è un’attenta
osservatrice del mondo
degli insetti, da cui trae
ispirazione per le sue
creazioni.
Materiali cartacei
di uso comune si trasformano
nelle sue mani in abiti
tridimensionali, attraverso
una metamorfosi della carta
che si traduce in vestiti
preziosi.
Le api, secondo varie
interpretazioni,
decorano anche pantofole,
asciugamani, tende,
tovaglie, cuscini, coperte, ecc.
Addirittura il famoso
monologo “to be or not to be”,
tratto dalla tragedia “Amleto”, è diventato“to bee or not to bee”
e campeggia sulle t-shirt di
una nota azienda di moda,
a testimonianza
di una reinterpretazione
in chiave apistica del
celebre assolo drammatico
scritto da
William Shakespeare |
CATERINA CREPAX
Caterina Crepax è nata a Milano
nel 1964; figlia del noto disegnatore
di fumetti Guido Crepax, creatore della
mitica Valentina, ne ha ereditato la passione
per il disegno ma soprattutto l’abilità manuale
e la fantasia nel trasformare un semplice
foglio di carta bianca in una fantastica
costruzione tridimensionale. Con un’attenzione
particolare per il riciclo, il riutilizzo
di materiali cartacei di uso comune, come
gli aridi scarti della burocrazia - scontrini fiscali,
documenti triturati, bordi forati dei
tabulati del computer o avanzi di lavori di
tipografia - ama l’ironico gioco della metamorfosi,
della loro trasformazione in “tessuti”
preziosi, in abiti sontuosi dai dettagli
sorprendenti, raffinati.
Le sue oniriche creazioni
sono molto richieste sia in Italia sia
all’estero.
Lei stessa così scrive: “molti dei
miei lavori s’ispirano al mondo degli insetti,
dei quali sono sempre stata attenta osservatrice.
Mi piace disegnare il corpo dell’insetto
e con una piccola metamorfosi
trasformarlo in quello di una donna, in
particolare in un abito da donna, che poi
realizzo in carta, in forma tridimensionale;
quest’abito può essere indossabile oppure
essere inteso come “abito-scultura” talvolta
luminoso... hanno detto dei miei abiti-sculturache sono un po’ come crisalidi, come
gusci d’insetti un tempo abitati...”.
Questa
poliedrica artista, oltre agli abiti disegna
anche accessori, lampade e arazzi (www.caterinacrepax
it), si riportano le immagini di
un abito in carta (Figg. 1a e 1b) denominato
ape regina. Presentato alla Biennale di
Arti Applicate di Boario Terme del 2005.
La parte superiore richiama la “metameria”
del torace dell’ape; molto bella è la soluzione“apistica” per realizzare la parte bassa:è stato preso “a prestito” un favo con le cellette
esagonali impresse.+ |
Fig. 1 a |
Fig. 1 b
|
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MAGLIERIA
|
A questo proposito si cita la produzione artigianale
d’abbigliamento in maglia senza
cuciture dell’azienda, attualmente in liquidazione,
Borsoliden (www.lilus.it) di Santa
Marinella (RM).
Quest’azienda si caratterizza
per la produzione d’articoli di maglieria
e capi di abbigliamento lavorati a maglia
senza cuciture (seamless) di alta qualità,
frutto della produzione artigianale propria (made in Italy).
Nel piccolo laboratorio
sono creati e realizzati capi di abbigliamento
in maglia per donna, uomo e per
bambino.
Si riportano le fotografie di alcuni
capi per donna (Fig. 2a) e per bambino
(Fig. 2b) denominati Ape.
Essi sono
stati realizzati con la lavorazione a maglia
jacquard e/o a intarsio.
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Fig. 2a
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Fig. 2b
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PANTOFOLE
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Un’azienda friulana (Diamante calzature)
ha inserito nel suo catalogo delle pantofole“apistiche” (Fig. 3).
L’articolo non ha un titolo
se non ovviamente, lo stesso marchio“Diamante”. Sfogliando il catalogo, si nota
che è consuetudine dell’azienda ricorrere
anche a soggetti spiritosi e simpatici come
gli animali c
L’ape è uno dei tanti soggetti scelti. Il periodo
di distribuzione è autunno/inverno
2009/2010.
|
Fig. 3
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RICAMO
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Riviste specializzate, quali “Mani di fata” o“Susanna” spesso pubblicano supplementi
dedicati ai lavori da farsi con la tecnica di
ricamo detta “punto croce”.
È noto che con questa tecnica si possono
confezionare quadri e accessori per la casa,
come tende, tovaglie, coperte e guarnire oggetti
da regalo. I disegni sono copiati da
schemi colorati su base quadrettata oppure
su schemi dove i colori sono caratterizzati
da simboli.
Anche le api sono un soggetto molto utilizzato;
in questo contibuto si riportano:
• la Fig. 4a in cui si notano due api operaie
vicino a un bugno; quest’ultimo richiama
l’antica arnia in paglia (era costruita anche
con il vimini) molto diffusa nei secoli
scorsi, ma ancora presente in alcune realtà
apistiche. Queste arnie obbligavano gli
apicoltori, al fine di raccogliere il miele, a
effettuare l’apicidio.
Gli insetti rappresentati,
in realtà, sono api che si possono definire“di fantasia” in quanto, essendo
dotate di un solo paio di ali, non corrispondono
alla realtà.
L’ape (Famiglia Apidae), infatti, appartiene
all’ordine sistematico degli Imenotteri
e ha 4 ali membranose mentre gli
insetti con 2 fanno parte dell’ordine sistematico
dei Ditteri (le ali del 2° paio si sono
trasformate in “bilanceri”: organi per stabilizzare
il volo). Tanto per intenderci all’ordine
dei Ditteri appartengono anche le
notissime mosche; • la Fig. 4b in cui sono rappresentate due
simpatiche api bottinatrici su un fiore
(probabilmente di una composita).
E’ bene ricordare che l’attività delle api
non si esaurisce nella sola produzione di
miele, sia perché cera, propoli, polline,
pappa reale, veleno possono essere prodotti
da alcuni apicoltori sia perché l’impollinazione ricopre un ruolo importantissimo
nel favorire il perpetuarsi di
numerose specie vegetali, sia coltivate che
spontanee consentendo di salvaguardare
la biodiversità di un territorio.
È risaputo, infatti, che la maggior parte
delle piante d’interesse agrario necessita
degli insetti pronubi per l’impollinazione
(la cosiddetta fecondazione incrociata).
Tuttavia la moderna agricoltura, con l’affermarsi
delle monocolture e di alcune
pratiche agricole che prevedono l’eliminazione
delle zone “rifugio” (le siepi ad
es.) in cui i pronubi selvatici possano nidificare
e con l’uso indiscriminato di pesticidi
(in particolare insetticidi) ha
spesso reso i campi coltivati un ambiente
inospitale per i pronubi.
Tra questi, l’ape domestica è certamente
la più “gestibile” dall’uomo grazie alla
possibilità di un suo allevamento . Sarebbe
quindi auspicabile una sempre
maggiore collaborazione fra il mondo
apistico e quello agricolo in funzione
anche dei reciproci vantaggi che entrambi
potrebbero ricavarne; |
Fig. 4a
|
Fig. 4b
|
• la Fig. 4c che riporta due api su uno
spremiagrumi con tanto di una metà di
arancia appoggiata.
Le api, infatti, sono
attratte da succhi zuccherini di qualsiasi
tipo; quindi non solamente dal nettare
dei fiori ma anche dai succhi fuoriuscenti
dai frutti stessi.
Anche in questo caso, il
disegnatore dello schema è incorso in
una “confusione” sistematica proponendo
api con solamente due ali.
|
Fig. 4c
|
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ANTICA SARTORIA DI POSITANO
|
L’azienda produttrice di capi d’abbigliamento
Antica Sartoria di Positano
(www.anticasartoriapositano.com/index.htm)
realizzò, su lino l’abito rappresentato in
Fig. 5.
Quest’abito è stato ideato e creato in
India.
Esso riporta in corrispondenza del
collo e sul bordo api ricamate. |
Fig. 5
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TESSUTI
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Il Telaio di Foligno (www.iltelaiodifoligno.
com) è un piccolo negozio pieno di
sorprese per l’arredamento della casa, dalla
cucina alla camera da letto, dal bagno al salotto.
Propone oggetti realizzati a telaio con
i materiali più ricercati e fini. Asciugamani,
tende, tovaglie, cuscini, coperte, ecc.
Tra essi anche articoli con tessuti tipici raffiguranti
delle api (Fig. 6).
I disegnatori
grafici dell’azienda si sono, probabilmente,
ispirati alle api napoleoniche. Per correttezza, però, bisogna dire che nei tessuti “imperiali” di Napoleone I (e di suo nipote
Napoleone III) le api andavano tutte nello
stesso verso (verso l’alto: nel dizionario arldico
si definiscono montanti www.araldicacivica.
it).
Ciò si nota soprattutto nella
bordatura elaborata.
Strumento della tessitura è il telaio, macchina
antichissima che per millenni fu
azionata completamente a mano e il cui
impego era assai laborioso ed estremamente
faticoso, fin quando, verso il 1805,
il telaio fu reso automatico dal francese Joseph
Marie Jacquard (Lione, 7/7/1752 -
Oullins, 7/8/1834, inventore del telaio
omonimo), rivoluzionando così l’intero
settore tessile.
Ancora oggi il telaio a mano sopravvive per
lavorazioni artigianali arricchite da mano
esperte ornate anche da pizzi e ricami.
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Per esaltare al massimo la ricercatezza delle
lavorazioni, dette stoffe sono realizzate con
filati pregiati e naturali come il cotone o il
lino. Quest’ultimo è il filato che maggiormente è adoperato dal Telaio di Foligno
per la realizzazione dei suoi prodotti.
Il lino si ottiene dalla lavorazione della corteccia
del lino ed è un filato apprezzato per
la sua lucentezza e per la sua elasticità. |
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T-SHIRT
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Da diversi anni, nel settore tessile-abbbigliamento
opera e produce capi prettamente
femminili un’azienda pugliese (New Mark
Line di Barletta - BA-); i capi sono firmati
Miss Ribellina (www.missribellina.it) Il logo
di questa linea, molto giovane, presenta una
simpatica e sorridente ape (Fig. 7).
Questo marchio vuole identificarsi con il
fantastico mondo delle donne libere, libere
di volare, di sorridere al mondo intero, libere
di vivere e non di… sopravvivere!
Le collezioni
Miss Ribellina sono trendy, spiritose e
allo stesso tempo originali.
Il famoso monologo “to be or not to be” (atto
terzo e scena prima della tragedia “Amleto”,
scritta da Williams Shakespeare tra il 1600
e l’estate del 1602) è diventato “to bee or not
to bee”.
Questa scritta campeggia su classiche
t-shirt da uomo in cotone (Fig. 8).
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Figg. 7 e 8
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- sull'argomento "Api e Religione", segnaliamo in Collaborazioni Varie l'articolo del Prof. Franco Frilli - "L'Ape nella Sacra Scrittura" |
Clikkare qui sotto per altro articolo sugli Animali nella Bibbia, sotto la voce "Antico Testamento"
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