Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

CHE COSA E’ L’A.I.C.I.S.?

L’AICIS è l’Associazione, apolitica e senza fini di lucro, che raccoglie appassionati cultori, studiosi, collezionisti e quanti si interessano di immaginette sotto ogni profilo: storico, folkloristico, culturale, artistico, religioso

PERCHE’ ISCRIVERSI ALL’AICIS?

Perché l’unione fa la forza. Per essere informati, attraverso la Notiziario bimestrale, di quanto interessa il settore e poter effettuare lo scambio del materiale fra i soci. Per partecipare alle mostre o anche conoscere ove si svolgono mostre di immaginette. Per partecipare a conferenze. Per avere notizie su pubblicazioni specialistiche, per avere le nuove immaginette, per conoscere i nuovi Venerabili, Beati e Santi, per avere altri ragguagli su santi e santuari.

COME ISCRIVERSI ALL’A.I.C.I.S.

Telefonando alla Segreteria (tel.06-7049.1619) e richiedendo l'apposito modulo da compilare. L’importo da versare sul conto corrente postale nr. 39389069 dell'’A.I.C.I.S è di euro 3,00 per la sola iscrizione all’Associazione, mentre la quota annuale 2008 è di euro 30,00 per le persone fisiche e di euro 37,00 per le Associazioni e gli Enti.

L’anno sociale decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre

DIRITTI DEI SOCI:

- ricevere le Circolari Informative, con immaginette omaggio;

- partecipare alle mostre ed alle iniziative sociali;

- partecipare alle riunioni di scambio fra soci;

- effettuare scambi fra soci per corrispondenza;

- fare inserzioni gratuite di offerta o di richiesta di immaginette nelle Circolari Informative.

Gli incontri si tengono nella Sede dell'Ass.ne, in P.za Campitelli 9, in una sala interna al cortile adiacente la Chiesa di S.ta Maria in Portico, ogni primo martedì del mese, eccetto agosto, e salvo variazioni che di volta in volta verranno rese note.

Informazioni: Contattare Renzo Manfè - Vice Presidente
Tel 388-6938.777.
e-mail: aicis_rm@yahoo.it

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AGGIORNAMENTI

 

ROMA, 1-14 giugno 2011 - Mostra di santini ed immagini sul tema: ”LA PENTECOSTE NEI SANTINI DAL XVIII AL XX SECOLO”

 

 

 

SANTINI E SANTITA'

NOTIZIARIO A.I.C.I.S. N. 2 - 2011 - MARZO/APRILE

 

 

VITA ASSOCIATIVA


FELICI FESTE PASQUALI A TUTTI I SOCI E FAMILIARI
Il Consiglio Direttivo porge vivissimi auguri di serene feste pasquali
a tutti gli associati ed ai loro familiari!

 

GRAZIE AGLI ASSOCIATI PER LA LORO PARTECIPAZIONE ALL’AICIS

Un sentito ringraziamento a quanti hanno telefonato o scritto per complimentarsi per il nr.1/2011 ricevuto nello scorso gennaio. Un “grazie” a chi ha sottolineato la ricchezza di contenuto della nostra rivista, l’interesse che suscita, la bella impostazione che possiede e il piacere di sfogliarla.
“Grazie” a quanti si sono dichiarati orgogliosi di essere iscritti all’AICIS ed a quanti, oltre inviare la quota di 30.00 euro, hanno aggiunto un’offerta. Invitiamo chi non ha potuto ancora spedire la propria quota di farlo al più presto e, se non ritrova il modulo allegato alla rivista di gennaio, può utilizzare un normale bollettino postale. Ricordiamo che il numero di ccp è: 39389069; la causale è: “quota sociale 2011”; l’intestazione è: “AICIS - Associaz.Italiana Cult.Immaginette Sacre” (senza l’indirizzo).

 

I NUMERI 3-4-5 DI “SANTINI E SANTITA’” DEL 2010 VERRANNO INVIATI A BREVE CON LA TESSERA 2011

I numeri di “Santini e Santità” del 2010 non ancora spediti (luglio-agosto, settembre-ottobre e novembre-dicembre) verranno inviati tutti e tre insieme, a breve termine, dalla Segreteria di Roma con la tessera del 2011. Rammentiamo, come già detto in altra rubrica, che l’autorizzazione del Tribunale Civile di Roma è pervenuta solo nella prima settimana di agosto 2010 e solo allora si è proceduto alla spedizione del nr.0/2010, corrispondente a gennaio-febbraio, poi sono seguiti i numeri 1 e 2. Ci scusiamo del ritardo, frutto anche di cause indipendenti dalla redazione.

 

“GRAZIE” AI VOLONTARI DELL’AICIS PER IL LORO PREZIOSO LAVORO PRESTATO A TITOLO GRATUITO

Vogliamo qui ringraziare i soci che inviano articoli, organizzano mostre, tengono una conferenza, lavorano alle varie fasi del Fondo Sociale, collaborano alla rivista. Essi, oltre pagare come tutti, la quota annuale AICIS, mettono a disposizione il proprio tempo senza percepire nessuna retribuzione per il loro lavoro o per la loro collaborazione.

 

LO SCAMBIO DI IMMAGINETTE SACRE TRA ASSOCIATI: IMPORTANTE!

Lo scambio di santini deve essere basato su educazione, rispetto, correttezza, precisione. Entriamo nella vita privata di un altro socio, laddove quest’ultimo attraverso il “Libro dei soci” ha messo a disposizione un telefono, un cellulare, un indirizzo e-mail, utilizzando per prima cosa questi mezzi, e solo dopo si invii la richiesta scritta di scambio con allegati i santini.
E’ importante conoscere se il nostro corrispondente, nel momento da noi scelto per lo scambio, è disponibile per tempo, per materiale in suo possesso, o ha delle difficoltà. I soci non sono negozi aperti al pubblico che hanno tutto, di tutto e sono disponibili a tutto. Ognuno di noi può avere periodi che per vicende personali, familiari, o per effettiva mancanza di santini doppi, non è in grado di corrispondere con nessuno.
Di qui la necessità di sentirsi con una telefonata o un messaggio e-mail. (A tal proposito invitiamo i soci che hanno comunicato in segreteria la disponibilità allo scambio a inviare all’AICIS anche un recapito telefonico, e l’indirizzo e-mail se in possesso di internet, così da poterli inserire nel prossimo Libro dei Soci 2011-2012).
Quando si spedisce un certo gruppo di santini, o santini importanti, si utilizzi il servizio Raccomandata A.R. Da ambo le parti, poi, nello scambio, si rispetti la tematica del proprio corrispondente e le intese avute telefonicamente, ponendo attenzione a non inviare materiale comunissimo, generico e in cattive condizioni! Lo scambio è un mezzo per migliorare la propria raccolta, ma anche per un reciproco parere, per offrire e ricevere utili consigli,  allargare le proprie conoscenze culturali e stringere amicizie. L’AICIS, infatti, è, e desideriamo che resti, una grande famiglia di appassionati, studiosi e cultori di immaginette sacre.

 

“FONDO SOCIALE MARZO 2011” PER I SOCI IN REGOLA CON LA QUOTA ANNUALE

In questo numero della Rivista è presente la bella iniziativa del primo Fondo Sociale 2011; ma per parteciparvi bisogna essere soci, e cioè aver versato la propria quota nel corrente anno. Invitiamo i richiedenti a mettersi in regola prima di spedire la richiesta del Fondo Sociale e se il versamento è molto recente (cioè di 7-9 giorni) è opportuno allegare fotocopia della ricevuta postale di ccp.

 

RIUNIONI AICIS: LA DR.SSA G.LICORDARI GUALTIERI DA APRILE INIZIERA’ UNA SERIE DI CONFERENZE


Dalla riunione AICIS del 5 aprile prossimo, la socia dr.ssa Giuseppina Licordari Gualtieri di Roma inizierà una serie di conferenze inerenti la tematica “Iconografia paleocristiana nei primi secoli della Chiesa”. Annunciamo l’appuntamento alle ore 16.00 dei seguenti primi martedì: 5 aprile, 3 maggio e 7 giugno in occasione delle nostre riunioni mensili nella Sala parrocchiale di Piazza Campitelli in Roma.

 

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CONGREGAZIONE PER LE CAUSE DEI SANTI


10 Dicembre 2010 Promulgazione di nuovi Decreti

   Il 10 dicembre 2010, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza privata il Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell’Udienza il Santo Padre ha autorizzato la Congregazione a promulgare i seguenti Decreti:



A - PROSSIMAMENTE 1 NUOVO SANTO



E’ stato promulgato il decreto riguardante un miracolo attribuito all'intercessione del seguente Beato, per il quale verrà fissata quanto prima la data della Cerimonia di Canonizzazione: 

Guido Maria Conforti (1865-1931)
Guido nasce a Casalora di Ravadese, nei pressi di Parma, il 30 marzo 1865. A Parma, presso i Fratelli delle scuole cristiane, frequenta le primarie. Nonostante la resistenza del padre, nel 1876 Guido entra in Seminario. Qui intraprende la lettura di una biografia di S. Francesco Saverio, il missionario gesuita annunciatore del messaggio di Cristo in tutta l'Asia fino a Sancian, alle porte della Cina, dove spirò nel 1552. Il Conforti è affascinato dalla figura del Saverio e si sente invitato a continuarne l'opera rimasta incompiuta: è la scintilla ispiratrice della nuova vocazione del Conforti,la vocazione missionaria.  Viene ordinato sacerdote nel santuario di Fontanellato (Parma) il 22 settembre 1888.
Già negli anni del seminario il Conforti aveva verificato la possibilità di essere ammesso in qualche istituto con missioni all'estero, cosa che non fu possibile anche a causa della sua salute precaria.
Ma ciò non lo fece desistere dal suo ideale missionario e il 3 dicembre 1895 (festa di S. Franceso Saverio) inaugura l'Istituto emiliano per le missione estere che verrà ufficialmente riconosciuto il 3 dicembre 1898 come Congregazione di S. Francesco Saverio per le missioni estere.Ed è con grande gioia che nel marzo successivo il Conforti consegna la croce ai primi due missionari saveriani partenti per la Cina: il p. Caio Rastelli e Odoardo Mainini.
Negli anni successivi continua la sua attività di Vicario generale a Parma fino a quando sarà chiamato da Leone XIII a reggere la Arcidiocesi di Ravenna.
L'11 giugno 1902, giorno dell'ordinazione episcopale, il Conforti emette i voti religiosi insieme al voto di dedicarsi senza riserve all'annuncio del Vangelo "ad gentes". Purtroppo la sua malferma salute si aggrava e, dopo soli soli due anni, dovrà rinunciare all'incarico dell'archidiocesi di Ravenna: ritorna così a Parma nel suo Istituto missionario dove può seguire la formazione dei giovani aspiranti missionari.
Ma nuovi incarichi lo attendono: Pio X lo nomina inizialmente Coadiutore con diritto di successione al vescovo di Parma, diocesi che sarà chiamato a reggere nel 1907 per quasi 25 anni. L'istruzione religiosa è il punto capitale dei suo impegno pastorale. Affrontando fatiche e disagi senza numero, agli impegni della sua carica episcopale e a quelli del suo Istituto missionario, mons. Conforti associa nuove attività: è attivo nella diffusione delle Pontificie Opere Missionarie; collabora con il P. Manna alla fondazione della Pontificia Unione Missionariae ne diviene il primo presidente. Il Conforti, infatti, ritiene che l'annuncio del Vangelo ad gentes sia la strada maestra per la stessa evangelizzare la sua gente.
In questi anni ha la gioia di poter inviare vari saveriani in Cina. Nel 1928 si reca in Cina a visitare i suoi missionari confermando il legame di comunione fra la chiesa di Parma e la giovane chiesa del Honan occidentale.
Tornato a Parma riprende l'attività pastorale, ma la sua salute si aggrava e il 5 novembre 1931, ricevuti il Sacramento degli infermi e il Viatico, professata pubblicamente la propria fede e implorato Dio per il suo clero e il suo popolo, mons. Guido Maria Conforti si addormenta nel Signore. Il suo funerale vede la partecipazione di tutta Parma e nell'omelia mons. Cazzani, vescovo di Cremona, si chiede: "È un funerale questo o un trionfo? È il funerale di un uomo caduto sotto la falce della morte o è il trionfo di un santo esaltato alla gloria del cielo?" .
Viene beatificato a Roma il 17 marzo 1996 da Papa Giovanni Paolo II.


B - PROSSIMAMENTE 11 NUOVI BEATI

- Sono stati promulgati i decreti riguardante un miracolo attribuito all'intercessione dei seguenti Venerabili Servi di Dio, per i quali verrà fissata quanto prima la data della Cerimonia di Beatificazione:


1 - Francesco Paleari (1863-1939)
Francesco Paleari, sacerdote della Compagnia dei Sacerdoti di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, nato il 22 ottobre 1863 a Pogliano Milanese, Milano (Italia) e morto il 07 Maggio 1939 a Torino (Italia ); dichiarato venerabile il 06 aprile 1998;
Francesco nasce a Pogliano Milanese, da una famiglia povera il 22 ottobre 1863. Studia dai Tommasini del Cottolengo e viene ordinato sacerdote il 18 settembre 1886. E’ piccolo di statura, ma molto dotato soprattutto nell’insegnamento e nella direzione delle anime. Nel 1922 diviene canonico onorario del Corpus Domini, come il Cottolengo. E’ insegnante nel seminario Cottolenghino e in quello dei Missionari della Consolata dell’Allamano. E’ per quaranta anni confessore e direttore spirituale del seminario diocesano. Ha anche l’incarico di provicario generale della Archidiocesi di Torino. Romane sempre con il suo candore e schiettezza d’animo. A causa di una malattia cardiaca vive gli ultimi tre anni di vita in completa inabilità. Muore a Torino il 7 maggio 1939. La sua salma ora si trova al Cottolengo presso la salma del fondatore.
Nel giorno della morte di mons.Francesco Paleari i maggiori quotidiani torinesi scrivono unanimi di un grave lutto per la Chiesa Torinese. La spiegazione è nel fatto che don Francesco è "straordinario nell'ordinario" con uno stile di vita di una umiltà estrema. E’ un uomo molto conosciuto, apprezzato e ricercato come professore di filosofia, predicatore, confessore, consigliere e direttore spirituale di sacerdoti, suore, vescovi. Esercita un ruolo nascosto, ma presente, di assistente spirituale e sostenitore di importanti opere caritative. La vita di don Francesco Paleari è protesa a perseguire quell'ideale di santità, scelto volontariamente in gioventù come risposta ai progetti di Dio; una scelta fatta, parafrasando uno dei suoi detti, "per forza d'amore" verso Dio.


2 - Anna Maria Janier Anglarill (1800-1885)
Anna Maria nasce il 18 Dicembre 1800 a Cervera (La Segarra - Lleida - diocesi di Solsona) in una famiglia con profonde convinzioni cristiane. E’ la terza di quattro figli. A causa della guerra francese e delle sue conseguenze, quali la carestia, le malattie, il dolore, fin dall'infanzia ha familiarità con la sofferenza umana. A diciotto anni entra nella comunità della Suore della Carità che si dedicano al servizio dei bisognosi ed nel 1819 fa la Professione religiosa. diventa Maestra delle novizie e, nel 1832, Superiora dell’Ospedale di Cervera. Nel 1833 scoppia la guerra e l'ospedale Castelltort diveine un ospedale militare. Nel 1836, il consiglio dell’ospedale espelle le Suore. Dopo la battaglia di Granada, va a Solsona per essere messi a disposizione della diocesi. Ma a guerra finita, lei e tre suore, fatte prigioniere, sono costrette all'esilio in Francia, a Tolosa e prestano servizio nell’ospedale di San José de la Grave. Nel 1844 torna nell’ospedale di Cervera. Trascorre cinque anni come direttore della Casa della Carità della stessa città. Ospita orfani, giovani disabili ed anziani. Nel 1859 accoglie la richiesta del Vescovo di Urgell, Josep Caixal Estrada, e istituisce le Suore della Carità in ospedale per i pazienti poveri di La Seu d'Urgell. Il 29 giugno 1859 fonda l'Istituto delle Suore della Sacra Famiglia di Urgell, dedicato alla formazione cristiana dei bambini e dei giovani e la cura per i malati e gli anziani. Nel 1860 il Vescovo di Urgell approva il Regolamento e le Costituzioni dell'Istituto. La Casa di Carità di Cervera si è iscritto al nuovo Istituto. Fonda poi vari collegi, circa ventitre. Con la rivoluzione del 1868, molte comunità vengono sciolte e le Suore sono disperse. Tra il 1874 e il 1880 subisce anche l'ostracismo all'interno dello stesso Istituto. Nel 1880 si svolge il primo capitolo generale e viene eletta canonicamente Superiora Generale a Talarn, dove trascorre gli ultimi anni della sua vita.
Chiede di morire sul pavimento, come penitenza, per amore di Cristo. Muore l’11 gennaio 1885 in Talarn (Pallars Jussà - Lleida - diocesi di Urgell). E’ dichiarata venerabile il 3 luglio 2009.


3 - Libania do carme Galvao de Moura Telles de Albuquerque (1843-1899)
Di nobile famiglia, Libânia Carmo Mexia Galvão de Moura Telles e Albuquerque nasce a Amadora, Lisbona (Portogallo) il 15 giugno 1843. Rimasta orfana di madre e padre, rispettivamente, nelle epidemie del 1856 e 1857, si unisce al Royal Asylum Aid per gli orfani dei nobili, diretto dalle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli. Nel 1862 gli insegnanti locali vengono cacciati; Libania accetta l'invito del marchese di Valada che la tratta come una figlia. Dopo cinque anni entra nel collegio di San Patrizio, dove, sotto la guida spirituale di Padre Raimundo dos Anjos Beirão, ardente predicatore apostolico portoghese. Essi si sentono chiamati e invitati a fare del bene attraverso la cura dei malati e degli abbandonati, l’accoglienza e l’educazione dei bambini poveri; diviene urgente la fondazione di una congregazione portoghese, riempiendo il vuoto della espulsione dei religiosi stranieri. Dal 1833/1834 la normativa portoghese aveva decretato lo scioglimento degli ordini religiosi, la confisca dei beni ecclesiastici e il divieto di ricevere novizi. Maria Clara deve lasciare casa e andare a Calais - Francia, il 10 febbraio 1870, per fare il noviziato e la professione religiosa, con l'intenzione di seguito fondare una nuova congregazione in Portogallo. Pronuncia i Voti pubblici di povertà, castità e obbedienza il 14 aprile 1871. Tornando al Portogallo, pochi giorni dopo il 3 maggio 1871, insieme a padre Raymond Beirão degli Angeli, fonda la Congregazione delle Suore Ospedaliere, oggi Ospedaliere Francescane Ospedaliere Francescane dell'Immacolata Concezione. Il 27 marzo 1876, la Congregazione è approvata dalla Santa Sede. Già nel 1874, era stata civilmente riconosciuta come associazione di beneficenza. Affrontando il lavoro, la sofferenza, la malattia, la persecuzione, la diffidenza e l'incomprensione, Suor Maria Chiara sa mantenersi fedele ai santi principi e a Dio. Muore il 1 Dicembre 1899 a Lisbona (Portogallo) e viene dichiarata venerabile il 6 dicembre 2008.


4 - Maria rita Lopes Pontes de Souza Brito (1914-1992)
Maria Rita nasce a Salvador, Bahia, Brasile, il 26 maggio 1914. A 13 anni  chiede di entrare nel Convento do Desterro, ma è respinta perché troppo giovane. L'8 febbraio 1933, poco dopo il diploma di insegnante, Maria Rita entra nella Congregazione delle Suore Missionarie dell'Immacolata Concezione della Madre di Dio, a São Cristóvão, Sergipe. Em 15 de agosto de 1934, aos 20 anos de idade, foi ordenada freira, recebendo o nome de Irmã Dulce, em homenagem à sua mãe.Il 15 agosto 1934, all'età di 20 anni, pronuncia i voti religiosi, ricevendo il nome di suor Dulce, in omaggio a sua madre. Il suo primo incarico è l’insegnamento in una scuola gestita dalla sua congregazione nella città bassa, in Salvador.Em 1936, ela fundou a União Operária São Francisco. Nel 1936 fonda l'Unione dei Lavoratori a San Francisco. L'anno seguente, insieme con Hildebrand Kruthaup Frei apre il Circolo Lavoratori di Bahia.
Nel maggio del 1939, Suor Dulce inaugura il San Antonio College, di fronte ai lavoratori e ai loro figli. Nel 1959, Suor Dulce ottiene uno spazio per costruire l'Ostello San Antonio. Nel 1970, fonda il St. Anthony Hospital, vicino all'ostello, che oggi conta oltre 1.000leitos e atende a 4.000 pessoas por dia. letti e serve 4.000 persone al giorno. Considerada um "Anjo bom" pelo povo baiano, recebeu também o apoio de pessoas de outros estados brasileiros e de personalidades internacionais.Considerata un "angelo buono" dalla popolazione di Bahia, riceve anche il sostegno di persone provenienti da altri stati e personalità internazionali. Nonostante la salute cagionevole, costruisce e mantiene una delle associazioni di beneficenza più grandi e più rispettate nel Paese. il 7 luglio 1980, Suor Dulce riceve la visita di Papa Giovanni Paolo, alla sua prima visita nel Paese. Nel 1988 è proposta per il Premio Nobel per la Pace. Nel 1991, già sul letto di morte, ha ricevuto la visita di Papa Giovanni Paolo II durante il secondo viaggio del Pontefice in Brasile. La religiosa è una vera testimone per i cristiani e la sua vita è un esempio di Cristo, per quella dedizione quotidiana per tutta la vita ai poveri e ai sofferenti. Il 13 marzo 1992, Suor Dulce muore, poco prima di completare 78 anni. Nel 2000 viene insignita da Papa Giovanni Paolo II con il titolo di Serva di Dio.

.            II - Sono stati promulgati i decreti riguardanti il martirio dei seguenti Servi di Dio,
per i quali verrà fissata quanto prima la data della Cerimonia di Beatificazione:


5 - Alois Andritzki (1914-1943)
Alois nasce il 2 Luglio 1914 in Radibor (diocesi di Dresden-Meissen). I suoi genitori sono insegnanti. Giovane pio, dopo il diploma di liceo conseguito con alti voti, desiderando accedere al sacerdozio, dal 1934 al 1938 studia teologia a Paderborn. Il 30 luglio 1939 viene ordinato sacerdote da Mons.Pietro Legge a Bautzen. Il suo primo incarico è quello di cappellano presso la cappella di corte di Dresda.
Molto amato dai giovani perché sa parlare di Dio anche attraverso il disegno, il nuoto, la ginnastica. Organizza partite di calcio, scuola di musica. Nel 1940 per il Natale organizza un presepe in movimento a Dresda. I nazisti non vedono di buon occhio quanto Don Alois fa e dice. Infatti con la scusa di attacchi feroci al governo ed al partito, i nazisti lo arrestano il 21 gennaio 1941. Mentre esce dal carcere il successivo 15 agosto, lo arrestano di nuovo e in ottobre lo deportano a Dachau. Qui è benvoluto da tutti. Mai un lamento. Prega, confessa, celebra la Santa Messa. Il Padre benedettino Mauro Münch ricorda il presepe del 1941 nel campo di concentramento fatto da Don Alois. Con altri sacerdoti forma un circolo di studio dove tre sere a settimana si legge la Sacra Scrittura. Tale gruppo di studio crea poi un gruppo di liturgia.
Il 19 gennaio 1943, è ricoverato in infermeria. Nel morire chiede un sacerdote. Andritzki Alois viene ucciso il 3 Febbraio 1943 con iniezione letale nel campo di concentramento di Dachau, Alta Baviera (Germania). Alois Andritzki è vissuto focalizzando la sua vita su Gesù Cristo. Per lui hEr setzte seine besten Fähigkeiten für Christus ein.a usato le sue competenze migliori.
Egli ha irradiato sempre e continuamente la gioia autentica della fede.


6 - Josè Nadal Guiu (1911-36) e Josè Giordania Blecua(1906-36)

A - Josè Nadal Guiu, sacerdote della diocesi di Lleida. E’ nato il 25 luglio 1911 a Bell-lloc d'Urgell, Lleida (Spagna).  E’ stato ucciso in odium fidei il 12 agosto 1936 a Monzón, Huesca (Spagna) durante la persecuzione religiosa nella guerra civile spagnola.

B - Josè Giordania Blecua, sacerdote della diocesi di Lleida, nato il 27 maggio 1906 a Azlor, Huesca  (Spagna), Josè era il più giovane secondo di 10 figli. Per seguire la sua chiamata sacerdotale era entrato nel seminario di Barbastro e poi era stato trasferito a Lleida per proseguire gli studi in teologia. Ache tre delle sue sorelle avevano detto il loro significativo “sì” alla chiamata vocazionale ed erano entrate tra le Suore della Carità di San Vincenzo de 'Paoli  a Barbastro. Josè Giordana Blecua è stato ucciso in odium fidei il 12 agosto 1936 a Monzón, Huesca (Spagna) durante la persecuzione religiosa nella guerra civile spagnola.
Il processo di beatificazione di Don Josè, iniziato 40 anni fa, è stato molto laborioso. Attraverso questo emerge che Giuseppe Giordano era "una persona semplice, dedita al suo compito di sacerdote, con molta generosità" .


7- MIGUEL FAUNDEZ LOPEZ (1865-1931) e 3 accompagnatori

1 - Miguel Faundez Lopez (al secolo: Antonio), nasce il 23 luglio 1907 a La Hiniesta, Zamora (Spagna). Nel 1919 entra nel Collegio francescano di Cehegìn (Murcia) dove studia le discipline umanistiche. Qui matura la vocazione religiosa e nel 1923 entra nel noviziato nel convento di Sa  nta Ana del monte Jumilla e nel 1924 pronuncia i voti religiosi. Inizia quindi gli studi di filosofia e teologia nel Convento di Santa Ana de Orihuela (Alicante). L’8 febbraio 1931 viene ordinato sacerdote. Subito dopo l’obbedienza lo chiama in qualità di insegnante nella Scuola francescana di Cehegìn e come direttore della Gioventù Antoniana. Qui ha modo di evidenziare la sua vena di poeta. Quando i repubblicani hanno assaltato il convento, Padre Miguel non era presente. Verrà arrestato successivamente e ucciso in odium fidei il 19 settembre 1936 a Bullas (Murcia). Antonio Faúndez aparece citado como sacerdote profeso de la Orden de los Frailes Menores de los franciscanos.

2 - Tre accompagnatori. Bonaventura(al secolo: Baltasar Mariano Muñoz Martínez), Chierico dell'Ordine dei Frati Minori, nato nel distretto di Santa Cruz (Spagna) il 7 dicembre 1912, nonché Pietro Sanchez Barba, nato a Llano de Brujas (Spagna) il 1° luglio 1895, e Fulgenzio Martínez García, nato a Ribera de Molina il 14 agosto 1911, Sacerdoti del Terzo Ordine Secolare di San Francesco d'Assisi, Parroci, uccisi in odio alla Fede durante la persecuzione religiosa in Spagna nel 1936.


C - LA CHIESA HA 4 NUOVI VENERABILI

Sono stati inoltre promulgati 4 decreti riguardanti l’eroicità delle virtù dei seguenti Servi di Dio,
i quali, pertanto, acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”:

1 - Antonio Palladino (1881-1926)
Antonio nasce a Cerignola il 10 novembre 1881, da Giuseppe e da Lucia Marinelli. Primo di tredici figli, cresce buono e pio, guidato dallo zio Michele che gli comunica l'ardente amore verso l'Eucarestia. Ancora undicenne chiede ed ottiene di entrare nel seminario della sua diocesi, ad Ascoli Satriano. Dopo gli studi liceali segue il corso teologico all'Apollinare di Roma e consegue la laurea in teologia. Ordinato sacerdote il 6 gennaio 1905, per alcuni anni insegna teologia nel seminario di Ascoli. Nel 1909 è nominato primo Parroco della nuova parrocchia di S. Domenico, in Cerignola. Egli assorbe in pieno la spiritualità del santo Patrono della sua parrocchia fino a viverla in prima persona e poi a comunicarla a chi lo avvicina.
E’ parroco zelante nella pastorale. E’ come il "fuoco" (con questa immagine lo aveva presentato ai parrocchiani il vescovo Mons. Struffolini il 10.IV.1909) per quella parrocchia. Qui inizia quella lunga fatica, portata avanti con costanza e generosità e zelo. Organizzando associazioni per ragazzi e giovani fonda il Ricreatorio festivo Don Bosco. Egli , costruisce ambienti per la formazione umana, spirituale e sociale per cui fonda l’Opera Pia Buon Consiglio e la Congregazione delle Suore Domenicane del SS. Sacramento. Viene insignito del titolo d’onore di Monsignore; ma nel contempo tutto contribuisce a presto consumare la vita di Mons. Antonio Palladino.
Ancora giovane, a 45 anni, il Signore lo ritiene già maturo per la gloria dei cieli. Ormai prossimo alla fine, e cosciente dell'offerta della sua vita, affida alle sue Figlie spirituali un'opera che ormai può dirsi sua, che aveva sempre custodita nel cuore e che gli costava la vita. E’ il 15 maggio 1926 quando lascia questo mondo.


2 - Selim Abu Mrad (1853-1930)
(al secolo: (Bsharah), Sacerdote professo dell'Ordine dei Salvatoriani basiliano di-Melkiti. E’ nato il 19 maggio 1853 a Zahleh, Al Biqa '(Libano) ed è morto il 22 febbraio 1930 a Sidone , Janub Al (Libano).

3 - Maria elisa Andreoli (1861-1935)
Maria nasce ad Agugliaro (VI) l’11 luglio 1861. Allontanatosi il padre per motivi ancora sconosciuti, quando Elisa era bambina, la madre Margherita si preoccupa di darle una buona formazione cristiana e culturale affidandola alle suore Canossiane di Venezia. Nel 1878, a 17 anni, conseguita l’abilitazione all’insegnamento, matura il proposito di consacrarsi al Signore. Tenta due esperienze di vita religiosa presso le suore del Sacro Cuore e le Serve di Maria di Galeazza, ma il Signore la chiama a dare inizio a un nuovo istituto. Dopo una sofferta ricerca che fortifica la sua fede e la conferma nel suo progetto, con la mamma e altre due compagne, fonda a Vidor (TV) la Congregazione delle Serve di Maria Riparatrici (12 luglio 1900), approvata definitivamente dalla Chiesa nel 1931. Madre Elisa giunge ad Adria nel giugno del 1902 dove apre un asilo infantile e un orfanatrofio. Le Serve di Maria Riparatrici considerano la casa di Adria la loro Casa Madre. Madre Elisa guida l’Istituto con illuminato amore, rara prudenza ed eroica dedizione, fino alla morte, avvenuta in fama di santità, il 1° dicembre 1935 a Rovigo.

4 - Maria Pilar Solsona Lamban (1881-1966)
La religiosa spagnola Maria Pilar del Sacro Cuore (Solsona Lambàn), religiosa professa dell’Istituto delle Figlie di Maria, Religiose delle Scuole Pie, è nata a Saragozza in Spagna il 22 dicembre 1881 ed è morta a Logroño La Rioja (Spagna) il 20 novembre 1966. Anch’essa ha speso tutta la lunga sua vita nella fedeltà al carisma che si esprime nell’educazione della gioventù, nella promozione della donna, nello spirito di san Giuseppe Calasanzio ed esplicano la loro missione in Europa, Asia, Africa, Americhe.


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14 GENNAIO 2011: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI

 Il 14 gennaio 2011, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza privata il Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell’udienza il Santo Padre ha autorizzato la Congregazione a promulgare i seguenti Decreti:

A - PROSSIMAMENTE 8 NUOVI BEATI

1 - Sono stati promulgati 3 decreti riguardante un miracolo attribuito all'intercessione dei seguenti Venerabili Servi di Dio, per i quali verrà fissata quanto prima la data della Cerimonia di Beatificazione:

1 - Giovanni Paolo II (Karol Wojtyła), Papa
Giovanni Paolo II è il 264° Papa (263° successore di Pietro). Karol Józef Wojtyła, eletto Papa il 16 ottobre 1978, nasce a Wadowice (città a 50 km da Cracovia) il 18 maggio 1920. A 9 anni riceve la Prima Comunione e a 18 anni la Cresima. Terminati gli studi nella scuola superiore Marcin Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrive all’Università Jagellónica di Cracovia.
Quando le forze di occupazione naziste chiudono l’Università nel 1939, Karol lavora (1940-1944) in una cava e, in seguito, nella fabbrica chimica Solvay per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania. Dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequenta i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto dall’Arcivescovo di Cracovia, il Card. Adam Stefan Sapieha. Nel contempo, è uno dei promotori del "Teatro Rapsodico", anch’esso clandestino.
Dopo la guerra, continua gli studi nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia dell’Università Jagellónica, fino all’ordinazione sacerdotale a Cracovia il 1° novembre 1946. E’ inviato a Roma, dove nel 1948 consegue il dottorato in teologia. Nel 1948 torna in Polonia; è coadiutore nella parrocchia di Niegowić, vicino a Cracovia, poi in quella di San Floriano, in città. E’ cappellano degli universitari fino al 1951, quando riprende gli studi filosofici e teologici. Nel 1953 presenta all’Università cattolica di Lublino una tesi sulla possibilità di fondare un’etica cristiana a partire dal sistema etico di Max Scheler. Più tardi, diviene professore di Teologia Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino.
Il 4 luglio 1958, il Papa Pio XII lo nomina Vescovo titolare di Ombi e Ausiliare di Cracovia. Riceve l’ordinazione episcopale il 28.9.1958 nella cattedrale del Wawel (Cracovia), dalle mani dell’Arcivescovo Eugeniusz Baziak. Il 13.1.1964 giunge la nomina ad Arcivescovo di Cracovia da Paolo VI. Partecipa al Concilio Vaticano II (1962-65) con un contributo importante nella elaborazione della costituzione Gaudium et spes. Il 26 giugno 1967 Papa Montini lo nomina Cardinale.
Durante il suo lungo Pontificato, Papa Giovanni Paolo II compie 146 visite pastorali in Italia e, come Vescovo di Roma, visita 317 delle attuali 333 parrocchie romane. I viaggi apostolici nel mondo - espressione della costante sollecitudine pastorale del Successore di Pietro per tutte le Chiese - sono stati 104. Tra i suoi documenti principali si annoverano 14 Encicliche, 15 Esortazioni apostoliche, 11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche. Al Papa si ascrivono anche 5 libri: "Varcare la soglia della speranza" (ottobre 1994); "Dono e mistero: nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio" (novembre 1996); "Trittico romano", meditazioni in forma di poesia (marzo 2003); "Alzatevi, andiamo!" (maggio 2004) e "Memoria e Identità" (febbraio 2005).§
Il Santo Padre celebra 147 cerimonie di beatificazione, nelle quali proclama 1338 beati, e 51 canonizzazioni, per un totale di 482 santi. Tiene 9 concistori , in cui ha creato 231 (+ 1 in pectore) Cardinali. Convoca 15 assemblee del Sinodo dei Vescovi: sei generali ordinarie (1980, 1983, 1987, 1990; 1994 e 2001), un’assemblea generale straordinaria (1985) e otto assemblee speciali (1980, 1991, 1994, 1995, 1997, 1998 e 1999).
Nessun Papa incontra tante persone come lui: solo alle Udienze Generali del mercoledì incontra 18 milioni di pellegrini, e più di 8 milioni di pellegrini solo nel Grande Giubileo dell’anno 2000. Aggiungiamo i milioni di fedeli che incontra nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo. Muore il 2 aprile 2005 a Roma.Il 28.4.2005, Papa Benedetto XVI, suo successore, concede la dispensa dal tempo di cinque anni di attesa dopo la morte, per l'inizio della causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II, che è aperta ufficialmente il 28.6.2005 dal card.Camillo Ruini, vicario generale per la diocesi di Roma. Giovanni Paolo II verrà beatificato il 1° maggio prossimo.                              

  (Fonti: www.vatican.va e da http://www.giovannipaolo.altervista.org/index.htm)

2 - Antonia Maria Verna
Antonia Maria nasce e viene battezzata a Pasquaro (Torino) il 12 giugno 1773. Spende l’intera esistenza per la fondazione della Congregazione delle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea. Fin da piccola segue con attenzione le omelie e partecipa alle lezioni di catechismo che poi a casa insegna ai bambini che raccoglie intorno a sé. Impara ad amare Gesù Bambino, la Vergine Immacolata (alla quale si consacrerà e che poi tanto influsso avrà nella fondazione del suo Istituto), san Giuseppe. Nel 1788 a quindici anni fa voto di perpetua verginità. Verso il 1800 si trasferisce a Rivarolo.
La nuova casa di Antonia Maria è costituita da una sola stanza che serve da «tempio, cattedra e chiostro» e in questo locale impartisce un’istruzione che comprende l’insegnamento del catechismo e l’alfabetizzazione. Inoltre, decide di assistere anche i malati a domicilio. Fra il 1800 e il 1802 si uniscono a lei già diverse compagne e la prima comunità è già costituita. Sorgono così le Suore di Carità dell’Immacolata Concezione. Nel 1806 inizia le pratiche per la fondazione di un istituto religioso. Il 17 maggio 1817 riceve l’approvazione che viene attribuita ad altre giovani del luogo. Nel 1823 riprende le pratiche per la fondazione e scrive la prima Regola. Il 7 marzo 1828 ottiene l’approvazione definitiva dell’Istituto, dall’autorità regia. Il 10 giugno1828 pronuncia per la prima volta i voti. Il 27 novembre 1835 il vescovo d’Ivrea approva le regole dell’istituto con il nome di Sorelle di Carità sotto Il titolo della Concezione della Beata Vergine Maria. Il 25 dicembre 1838 Madre Antonia muore a Rivarolo.
Fin dal 1805, molti anni prima della definizione del dogma, ha scelto il mistero della «Santissima Concezione di Maria» a titolo e protezione del suo istituto e a ispirazione del suo ideale.

3 - Giuseppe Toniolo
Nato a Treviso il 7 marzo 1845, dopo gli studi medi compiuti a Venezia, frequentò l’Università di Padova,  conseguendovi la laurea in diritto. A Padova cominciò la sua carriera universitaria, come assistente dal 1868, e come libero docente di economia politica dal 1873. Divenne infine ordinario a Pisa. Nel 1878 sposò Maria Schiratti, dalla quale ebbe sette figli. Fu una esperienza di famiglia ricca di tenerezza e di preghiera, una famiglia dove era di casa la Parola di Dio. Negli anni ’80 cominciò ad interessarsi attivamente all’Opera dei Congressi. Il suo ideale era riconquistare la società a Cristo. Sarà così, per tutta la vita, uomo di “azione cattolica”. A lui – insieme con M. Albani e P. Pericoli – fu affidata da Pio X, dopo lo scioglimento dell’Opera dei Congressi, la rifondazione dell’organizzazione ufficiale dei cattolici italiani nella forma delle tre “Unioni” tratteggiata nell’enciclica Il Fermo Proposito (1905). Il professore pisano fu presidente della principale delle tre Unioni, l’Unione Popolare. Lo anima la speranza di una civiltà animata dal cristianesimo. Questa sua intuizione trova il clima adatto nel pontificato di Leone XIII. Il Toniolo – molto stimato dal Pontefice e in rapporto personale con lui – diventa il grande apostolo della Rerum novarum, “leader” dei cattolici sociali italiani a cavallo del secolo, e certamente uno dei più grandi testimoni sociali del nostro tempo. Numerose le sue iniziative: dall’Unione Cattolica per gli studi Sociali (1889), alla Rivista internazionale di scienze sociali (1893), alla Società cattolica italiana per gli studi scientifici (1889). Morì il 7 ottobre 1918. Le sue spoglie mortali riposano nella Chiesa di S. Maria Assunta a Pieve di Soligo.

(fonte: www.azionecattolica.it)
                                                                                         

II - E’ stato promulgato il decreto riguardanti il martirio dei seguenti Servi di Dio, per i quali verrà fissata quanto prima la data della Cerimonia di Beatificazione:

4 - Il martirio delle Serve di Dio Kata Ivanisevic Marija Jula e 4 consorelle

1- Kata Ivanisevic (nella religione: Marija Jula). Kata nasce il 25 novembre 1893 a Odinjak, Požeško-Slavonska (Croazia). E’ religiosa professa dell'Istituto delle Figlie della Divina Carità,ed è la Superiora della piccola comunità di consorelle. Viene uccisa a Goražde il 15 dicembre 1941.
2 - Marija Bernadeta (Terezija) Banja (1912-1941). Nasce in Croazia nel 1912; è uccisa a Goražde il 15 dicembre 1941.
3 - Marija Krizina (Josefa) Bojanc (1885-1941). Nasce in Slovenia nel 1885 ed è uccisa a Goražde il 15 dicembre 1941.
4 - Marija Antonija (Josefa) Fabjan (1907-1941). Nasce in Slovenia nel 1907 ed è uccisa a Goražde il 15 dicembre 1941.
5 - Maria Berchmana (Carolina Anna) Leidenix (1865-1941). Nasce in Austria nel 1865 ed è uccisa il 21 dicembre 1941.
Nell'ultimo anno di guerra del 1941 le 5 consorelle dell’istituto delle Figlie della Divina Carità sono inviate dalle loro Superiori al convento di Pale. Qui, forniscono concreta assistenza con carità cristiana e nello spirito della loro Congregazione. Infatti, con abnegazione servono i malati e donano il pane agli orfani della casa vicina statale, senza fare alcuna distinzione di appartenenza religiosa o etnica. Aiutano anche i poveri e i mendicanti che discendevani dal Romanija Mountain.
L’11 Dicembre 1941, i cetnici serbi con il comandante Jezdimir Dangić fanno irruzione nel convento, saccheggiano la casa e poi danno fuoco a tutto. Si allontanano portando con sé le cinque Suore dirigendosi verso Gorazde. Neve, gelo, senza idoneo abbigliamento invernale… inizia per esse il calvario. Nella tappa a Sjetlina, suor Berchmana, 76 anni, è rimasta indietro, sfinita dalla marcia forzata. Il 15 dicembre il gruppo giunge nella caserma di Gorazde e le quattro suore sono rinchiuse in una stanza del secondo piano.
Ma, quella stessa sera, i cetnici, ubriachi attentano alla castità delle prigioniere che fuggono saltando dalla finestra. Stante le loro brutte condizioni, i cetnici in odio alla Fede le uccidono con i loro coltelli e gettano i corpi nel fiume Drina. I loro corpi verranno recuperati a valle alcuni giorni dopo. Suor Berchmana, ignara di tutto, rimane a Sjetlina per circa dieci giorni, e così ha modo di recuperare. Due cetnici la caricano nella loro slitta fingendo di portarla a Gorazde, dove non giungerà mai. Secondo una dichiarazione scritta, viene uccisa in odio alla Fede il 23 dicembre 1941.

B - LA CHIESA HA 5 NUOVI VENERABILI:

Sono stati inoltre promulgati 4 decreti riguardanti l’eroicità delle virtù dei seguenti Servi di Dio,
i quali, pertanto, acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”:

1 - Antonio Franco
Antonio nasce a Napoli il 26 settembre 1585 dal nobile patrizio di discendenza francese Orlando Franco, e da Anna Francesca Pisana di Antonio, barone di Pascarella. E’ battezzato tre giorni dopo, il 29 settembre, nella chiesa parrocchiale di S. Angelo a Segno, dove gli furono imposti i nomi di Pirro Antonio Giovanni e Francesco. Dei 4 nomi solo quello di Antonio restò in uso presso i suoi familiari  e in seguito  solo sotto tale nome è stato conosciuto, invocato e venerato in S. Lucia del Mela.
Il 23 settembre 1602, viene insignito, grazie agli studi umanistici e alle varie scienze e discipline profane ed ecclesiastiche, della laurea dottorale in Diritto Canonico e Civile. Prima dei 21 anni il padre, vedendo il suo Antonio tanto impegnato negli studi ecclesiastici, prende la decisione di trasferirlo a Roma e poco dopo alla Corte Reale di Madrid. Ordinato sacerdote nel 1610, il 14 gennaio 1611 è nominato Cappellano Reale. Il Re di Spagna lo stima tanto da designarlo, il 12 Novembre 1616, Cappellano Maggiore del Regno di Sicilia, al cui ufficio era connesso anche quello di Abate e Prelato ordinario della Prelatura Nullius di S. Lucia del Mela, divenendo altresì regio consigliere e cappellano maggiore del Regno di Sicilia.
Dopo essersi recato a Roma per attendere gli adempimenti connessi alla nomina, che l’11 Febbraio 1617 Papa Paolo V conferma, il 18 Maggio 1617 fa  il suo ingresso solenne a S. Lucia del Mela. Mons. Antonio Franco si sottopone  a penitenze e privazioni. Molto spesso digiuna totalmente, o se pranza lo fa solo a pane ed acqua, mentre sembra che non adoperi mai il letto, ma si sdraiasse sul pavimento usando una piccola stuoia per materasso e una pietra per cuscino. Porta inoltre strette ai fianchi due grosse catene di ferro, una delle quali irta di aculei appuntiti. Si distingue per la premurosa carità verso i poveri, gli infermi ed i deboli, oltre che per la minuziosa ed insistente attività evangelizzatrice. Muore il 2.9.1626 a Santa Lucia del Mela (Messina).  

(Fonte: www.santaluciadelmela.eu)

2 - Franziskus Maria della Croce
Giovanni Battista nasce da povera famiglia il 16.6.1848 nel villaggio di Gurtweil nella Foresta Nera (Germania). Benché senta fin dalla tenera età la vocazione sacerdotale deve lavorare come pittore e decoratore per aiutare la famiglia. Grazie alla generosità di tutori e benefattori diventa sacerdote. Negli anni di studio in lui nasce l’idea di fondare una organizzazione per unire i Cattolici di tutti i livelli, per difendere e propagare la fede. Dopo la sua ordinazione va a Roma a studiare lingue orientali di cui ha già una certa conoscenza. Jordan parte per un viaggio al Cairo e in Terra Santa per approfondire lo studio delle lingue.
Ritornato a Roma nell’agosto 1880 ottiene la benedizione papale. Inizia a creare i tre livelli della Società Apostolica di Insegnamento creando il primo livello l’8.XII.1881. Dopo un anno circa i suoi progetti si concretizzano nella creazioni di due comunità religiose: la Società del Divino Salvatore per gli uomini e le Suore del Divin Salvatore per le donne. Jordan trascorre il resto della sua vita lavorando infaticabilmente per costruire le sue fondazioni. All’inizio egli accetta una missione a Assam, in India e poi prosegue per creare delle case in tutta Europa e nelle Americhe.
La sua Società doveva essere universale in modo da utilizzare tutte le strade e i sistemi inspirati dall’amore di Cristo per far conoscere e amare il Salvatore a tutta la gente. Jordan sapeva che non avrebbe potuto fare niente senza la completa fiducia nella Divina Provvidenza. Egli progrediva nella sua vita spirituale. Egli ci lasciò il suo Diario Spirituale che è un documento di grande interesse che ci mostra il suo desiderio di santità. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale Jordan si trasferisce a Friburgo, nella Svizzera neutrale, per trascorrerci i suoi ultimi anni. Egli muore nel villaggio di Tafers l’8 settembre 1918. La causa di Beatificazione di Jordan è stata presentata nel 1943.

                                        ANTONIO GALUZZI                                   
    (Fonte: www.santiebeati.it)

3 - Nelson Baker
Padre Nelson Henry Baker, "Padre dei Poveri" e "apostolo della carità", nasce a Buffalo, New York (USA) il 16 febbraio 1842. Viene battezzato con rito cattolico nel 1851. Si diploma nel 1858. Nel 1869 matura la sua vocazione al sacerdozio ed inizia a prendere lezioni di latino. Il 19 marzo 1876 è ordinato sacerdote nella cattedrale di San Giuseppe a Buffalo (NY) da Monsignor Stephen V. Ryan. Inizia il suo mandato come assistente di alcuni parroci fino al 1882 quando viene inviato a Calcare Hill, dove poco dopo il suo arrivo ha la sorpresa che un gruppo di creditori pretendono un immediato pagamento di un consistente debito. Senza scoraggiarsi fa fronte in parte immediatamente, in parte con iniziative benefiche. Padre Baker crea la “Città della carità” a Lackawanna (NY) che include un orfanotrofio,  un riformatorio, la casa dei bambini e gli ospedali, finanziati attraverso delle donazioni. Nel 1904 è nominato Vicario Generale della Diocesi di Buffalo. Roma elogia la sua leadership religiosa nel 1923 nominandolo Prothonotary Apostolico ad instar participantium, un onore che solo altri cinque altri sacerdoti hanno negli Stati Uniti.
La sua carità si estende nel 1929 per nutrire i poveri durante la terribile Depressione, per creare alloggi per senzatetto afro-americani nel corso del 1930, molti dei quali si convertono al cattolicesimo con il suo African-American Apostolato. Forse uno dei suoi più importanti contributi nella sua vita è la devozione a Nostra Signora della Vittoria, Basilica e Santuario che ha aperto nel 1926 e continua a ricevere migliaia di pellegrini ogni anno.
Muore il 29 luglio del 1936 a Lackwanna (NY-USA). Nel 1999 il suo corpo viene spostato dal cimitero di Holy Cross alla Basilica e Santuario nazionale di Nostra Signora di Lourdes sotto l’altare della Madonna della Vittoria.

4 - Faustino Pérez-Manglano Magro
Faustino nasce a Valencia (Spagna) il 4 agosto 1946. E’ uno studente del Collegio di Nostra Signora del Pilar dall’età dei sei anni fino alla sua morte, avvenuta il 3 marzo 1963, quale vittima del morbo di Hodgkin, durante il suo corso pre-universitario (COU). 
Faustino è un ragazzo buono, solare, amichevole, appassionato di sport e di campeggio. Pochi intuiscono la grandezza d'animo che è nascosta nel corpo minuto di questo giovane sensibile e amico di tutti per la sua fedeltà a tutte le prove, la sua volontà di ferro, il suo intenso amore per Cristo, il suo affetto filiale alla Vergine Maria. Sente forte ed intensa dentro  sé stesso, fin dal 1960, la chiamata del Signore. Il suo grande ideale è quello di dedicare la sua vita per la salvezza degli uomini come religioso Marianista. Infatti, fin dal 1962 diviene membro della Congregazione di Maria Immacolata.
Il 9 febbraio 1963, dopo aver ricevuto l'unzione degli infermi, pronuncia la sua consacrazione definitiva. Giunge a promettere, prima di morire, di occuparsi delle vocazioni dal cielo. 
Attraverso il suo diario si comprende l’opera dello Spirito Santo nella sua anima completamente affidata al Signore. Esemplari questi pensieri lasciati da Faustino: ”Devo essere un vero cristiano. Per raggiungere questo obiettivo, a poco a poco devo lavorare sulle mie imperfezioni. Essere cristiani non è facile. E’ molto più difficile di quello che possiamo immaginare. Mamma, aiutami tu a diventare un altro Cristo”.
La sua biografia "Talvez yo ablo de Dios” è stata tradotta in italiano, francese, inglese, ungherese, polacco, tedesco, portoghese, giapponese, albanese, e molte altre lingue. Il libro 'pani e dei pesci Faustino', è stato recentemente tradotto in polacco. 
Un'altra opera di Padre José María Salaverri, “Los cuatro sìes de Faustino”, è stato pubblicato, tra gli altri linguaggi, Kinyarwanda, la lingua nazionale del Ruanda. Da parte sua, la scrittrice svedese Katarina Johansson nel suo paese ha pubblicato un altro libro per bambini sulla vita di Faustino. 
 

5 - Francisca de Paula de Jesus isabel
Francisca Paula de Jesus, popolarmente nota come Nha Chica,nasce nel 1808 nel villaggio  di “Santo Antônio do Rio das Mortes  Piccolo, uno degli attuali cinque quartieri di Sao Joao del Rei, una città dello stato brasiliano di Minas Gerais, dove viene battezzata. Poco dopo la sua famiglia si trasferisce nella città di Baependi. Figlia e nipote di schiavi, Francisca Paula de Jesus rimane orfana all'età di dieci anni. Trascorre la vita dedicandosi alla pratica della carità: è chiamata "la madre dei poveri". Donna umile, ha una viva devozione per Nostra Signora della Concezione. Per 30 anni, raccoglie donazioni per la costruzione del Santuario della Concezione nella città mineraria di Baependi.
Muore il 14 giugno 1895 a Baependi, Minas Gerais (Brazil).

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IL TEMA RELIGIOSO NEGLI EX LIBRIS
di Saverio Vitagliano


Non si sa con precisione chi sia stato il primo ad adottare gli ex libris (Nella foto:ex-libris primo premio ex aequo di Ivan Miladinovic al concorso int.le exllibristico di “Giubileo 2000”).  Si sa con certezza che già in epoca medioevale molti bibliografi personalizzavano i volumi di loro proprietà con un sigillo, con un segno distintivo che non era solo esclusivamente la propria firma quale segno inconfutabile di appartenenza.
Gli ex libris sono dei bigliettini di carta che riportano un disegno più o meno gradevole, con il nome del proprietario ed incollati sulle prime pagine dei libri, in genere sull’antiporta.
Il disegno può raffigurare un motto, uno stemma , un simbolo od una allegoria, che in qualche modo è attinente o si richiama al collezionista proprietario per fatti storici od avvenimenti, professione o passione, che in qualche modo ha rapporto o riguardo con la propria vita e con la propria attività. Alcuni di questi ex libris sono opere di grandi maestri incisori, altri di artisti più o meno noti, che in seno ad una collezione il proprietario può vantare esemplari interessanti sotto molto punti di vista: appartenenza, grafica, soggetto raffigurato, autore, etc. Altri ex libris invece mancano del disegno, ma in compenso riportano frasi celebri, motti, proverbi, brani di poesie famose, passi del Vangelo, per non parlare poi di quelli più libertini con figure e frasi a carattere…licenzioso.
Ma non pochi bibliografi scelgono di personalizzare i propri libri con temi a carattere religioso: il Santo patrono della propria arte o mestiere, del proprio paese, un soggetto a cui si è particolarmente devoto preso a protezione da pericoli e tentazioni, per riconoscenza, insomma per una …confidenziale amicizia ed infinita fiducia. Tutte cause o ragioni che possono determinare la scelta, un’idea simpatica ed originale che è sempre un segno di stima nei confronti di qualche soggetto meritevole di testimonianza e che nel contempo è uno specchio della personalità dell’uomo che l’ha scelto come proprio distintivo. Molti sono i collezionisti e gli studiosi di ex librs, ma anche molti collezionisti di immaginette sacre collezionano l’iconografia religiosa sull’ex libris. Infatti su questi “bigliettini”, appositamente disegnati, si accoppia al gusto della composizione grafica, anche la particolare predilezione per la immagine sacra rappresentata che nella maggior parte dei casi è costituita da Santi e non sempre quelli di maggior spessore, da Madonne e da Angeli. A tal proposito si ricorda una esposizione di ex libris polacchi a soggetto religioso, di gran pregio artistico, proveniente dall’Università di Lublino, da parte di Padre Lucio Migliaccio, O.M.D., nostro assistente ecclesiastico, nell’ambito della mostra AICIS tenuta a Roma nel 1995 adiacente alla propria sede, nella prestigiosa sala Baldini.  

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Immaginette Sacre
1861-2011: 150° DELL’UNITA’ D’ITALIA
ATTRAVERSO ALCUNE IMMAGINI E “SANTINI”

 

 


In questo 2011 ricorre il 150° dell'Unità d'Italia; infatti, il 27 gennaio 1861 si tennero le prime elezioni per il parlamento "italiano", il 18 febbraio 1861 si ebbe la prima convocazione del Parlamento italiano ed il 17 marzo 1861, Vittorio Emanuele II venne proclamato il primo re del Regno d'Italia: “Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d'Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861".
Sono le parole che si possono leggere nel documento della legge n. 4671 del Regno di Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno d'Italia, che fa seguito alla seduta del 14 marzo 1861 del Parlamento, nella quale è stato votato il relativo disegno di legge. Il 21 aprile 1861 quella legge diventa la n. 1 del Regno d'Italia.

Tra le figure più importanti del nostro Risorgimento, i padri della nostra Patria, vengono citati Giuseppe Mazzini, Vittorio Emanuele II, Camillo Benso conte di Cavour e sopratutto Giuseppe Garibaldi, detto il “Generale” o anche l’“Eroe dei due mondi”.
In un cosiddetto “santino laico commemorativo”, Garibaldi è raffigurato a mezzobusto, avvolto nel classico mantello Poncho o Poncio, uno degli indumenti tradizionali dell'America Latina, la barba folta ed i lunghi capelli che fuoriescono da un caratteristico cappello tipo fez, il copricapo tipico marocchino; in calce al cosiddetto “santino” sono riportati il nome, con i dati anagrafici, ed un motto che ne esalta lo spirito patriottico: “Giuseppe Garibaldi - Nato a Nizza il 1807 - Morto a Caprera il 1882. E’ il difensore degli oppressi, l’eroe degli umili, l’ardente combattente di ogni tirannide per il trionfo di tutte le libertà”. (Fig.1).
Convinto anticlericale, egli cercò invano di liberare Roma dal potere temporale ed annettere lo Stato Pontifico al Regno d’Italia.
Giuseppe Garibaldi non avrebbe mai pensato che il suo volto sarebbe finito sul ‘verso’ (fig.2 e 3) di un “santino elettorale”, avente sul ‘recto’ l’immagine di San Francesco d’Assisi (fig.4), santo che il 17 giugno 1939, sarebbe poi stato da Papa Pio XII proclamato, insieme a Santa Caterina da Siena, il Santo Patrono Primario di quell’Italia unita, avente per capitale Roma, a coronazione di un ideale per il quale aveva tanto combattuto.
Sul ‘verso’ del “santino elettorale” si trova infatti, in calce, la sigla “Vota - Fronte Democratico Popolare” con il volto di Giuseppe Garibaldi (fig. 2 e 3), simbolo del Partito, preceduta da una biografia, ovviamente laicista, del santo di Assisi, che riporto qui di seguito:
S. FRANCESCO. Educato nel lusso e nei piaceri mondani, ben presto si avvide che le ricchezze di pochi sono il frutto della miseria e della fame del popolo. Le alte gerarchie della Chiesa, trasgredendo gli insegnamenti di Cristo, invece di condannare gli oppressori e aiutare gli oppressi, vivevano nello sfarzo e nella corruzione, solo mirando a conquistare potenza, e ad ammassare ricchezze.
Avrebbe potuto essere per nascita dalla parte dei privilegiati; preferì invece spogliarsi di tutti i suoi beni e abbracciare la causa dei poveri contro i ricchi, dei deboli contro i potenti. Predicò la giustizia e la pace. Ma dopo di lui nessun santo venne più a predicare contro i potenti e a richiamare ai principi del cristianesimo e ai loro doveri verso gli oppressi le alte gerarchie della Chiesa.
Ancora oggi nel mondo c’è ingiustizia e oppressione. Da una parte coloro che accumulano ricchezze, dall’altra coloro che lavorano e sono sfruttati. Ma le parole di San Francesco non sono passate invano. Perché oggi gli oppressi hanno imparato: contro che detengono le ricchezze del mondo, essi si levano uniti, lottando per la giustizia sociale, perché nel mondo non vi siano più ricchi e poveri, oppressi e oppressori, ma uomini liberi nella pace e nel lavoro”. (Fig.2).
- Sul ‘recto’ vediamo l’immagine di S. Francesco, mentre dona il mantello a un povero, tratta da un affresco di Giotto della Basilica Superiore di Assisi, ed in calce la scritta:
S. Francesco - Un Vero Cristiano Contro I Falsi Cristiani”. (Fig.4).
Infatti, per la seconda consultazione elettorale a suffragio universale, indetta per le elezioni politiche del 18 aprile 1948, (la prima si era tenuta nel 1946 per il referendum istituzionale tra Monarchia o Repubblica), la lista del FDP (Fronte Democratico Popolare), guidata da Palmiro Togliatti e Pietro Nenni, che comprendeva il PCI (Partito Comunista Italiano), il PSI (Partito Socialista Italiano) ed altri partiti minori della sinistra, adottò, come “simbolo” di tale coalizione, il volto di Giuseppe Garibaldi, eroe rivoluzionario del Risorgimento Italiano, incastonato in una stella. Tanti furono i volti di personaggi storici utilizzati per la campagna elettorale stampati a forma di “santini”, tra gli altri quello di Marx (luce nelle tenebre - gigante dell’ideale - profeta del socialismo), quello di Lenin (umilio’ i superbi - protesse gli umili - libero’ gli oppressi) o appunto quello di S. Francesco d’Assisi, usato proprio per accaparrarsi la fascia degli elettori cattolici di sinistra.
A titolo di cronaca le elezioni politiche di quel 18 aprile 1948 furono vinte dalla Democrazia Cristiana, il partito guidato da Alcide De Gasperi, che si aggiudicò la maggioranza relativa dei voti e quella assoluta dei seggi.

Ritornando alla storia del nostro Risorgimento, tra le principali date vanno citate:
- il 18 settembre 1860, quando le truppe piemontesi, con la battaglia di Castelfidardo, conquistarono le Marche e l'Umbria, lasciando da annettere all’Italia solo lo Stato Pontifico, Roma e parte del Lazio:
- il 20 settembre del 1870, quando i bersaglieri entrarono a Roma attraverso la famosa Breccia di Porta Pia e la città veniva definitivamente annessa al Regno d’Italia. (Fig.5. “ Veduta di Porta Pia - Roma -Cartolina d’epoca, primi ‘900, color seppia”).
- il 3 febbraio 1871, quando la capitale d'Italia fu trasferita definitivamente da Firenze a Roma.
E’ da ricordare che, nel 1862 fu dipinta, in alto alla Porta Michelangiolesca di Porta Pia, dal Prof. Silverio Capparoni, una bellissima Immagine della Vergine con Bambino detta appunto “Madonna di Porta Pia” molto venerata dai romani, che fu poi, nel 1936, riprodotta in mosaico sotto la direzione del Prof. Biagio Biagetti. (Fig.6. “Santino in cromolitografia Madonna di Porta Pia- prima metà sec. XX”).

Sul trono di Pietro dal 1846 sedeva Pio IX, Giovanni Maria Mastai Ferretti (1792-1878), solennemente beatificato in Piazza San Pietro, domenica 3 Settembre del 2000 da Papa Giovanni Paolo II. (Fig.7 “Santino Pio IX – fotolitografia seconda metà sec. XIX”).
Pio IX, dopo la presa di Roma si ritirò in Vaticano, dichiarandosi "prigioniero", fino alla morte, promulgò il celebre decreto “Non expedit”, con il quale invitava i cattolici a non partecipare più alla vita politica italiana. Non accettò nemmeno la cosiddetta “legge delle Guarentigie” emanata dal Parlamento italiano che stabiliva unilateralmente i diritti e i doveri della Chiesa e del Papa. Questa incresciosa situazione, detta appunto "Questione Romana", perdurò fino ai cosiddetti “Patti Lateranensi”, nome con cui sono noti gli accordi di mutuo riconoscimento tra il Regno d'Italia e la Santa Sede, sottoscritti l'11 febbraio 1929. Questi patti, che presero appunto il nome del palazzo di San Giovanni in Laterano in cui avvenne la firma degli accordi, furono negoziati tra il cardinale Segretario di Stato Pietro Gasparri, per conto della Santa Sede, e Benito Mussolini, capo del Fascismo, come primo ministro italiano. (Fig.8. “Santino color seppia ‘Cor Iesu Pax Reconciliatio Nostra’ - prima metà sec. XX”).

Da allora, i rapporti tra i due stati sono andati sempre più consolidandosi nel motto: «libera Chiesa in libero Stato», sino a due avvenimenti recenti, a mio avviso di un grande significato storico, proprio a fugare ogni ombra di dubbio sia sulla “Riconciliazione” tra i due Stati e sia sul riconoscimento dell'Unità d'Italia e di Roma indiscussa capitale dello Stato italiano:
- il primo è del 15 settembre 2010, quando, durante la tradizionale udienza, una delegazione di 200 bersaglieri ha reso omaggio a Papa Benedetto XVI, entrando nell'aula Paolo VI di corsa al suono delle trombe, suscitando gli applausi delle migliaia di fedeli presenti.
Il Papa al termine ha indossato per un attimo il cappello piumato che gli era stato consegnato;
- il secondo avvenimento è del 20 settembre 2010, quando, in occasione delle celebrazioni per i 140 anni della Breccia di Porta Pia e di Roma capitale d'Italia, accanto al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, e al Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato presente anche la seconda carica vaticana, il cardinale Tarcisio Bertone.

di GIANCARLO GUALTIERI

 

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Testimonianze soci aicis
DEVOZIONE E COLLEZIONISMO: GRANDE RACCOLTA DI SANTINI
PIETRO FONTANELLA HA MESSO INSIEME 12.000 SANTINI
di Simone Rotunno


Pietro Fontanella, classe 1949, originario della provincia di Benevento e residente ad Orsenigo dal 1976, coltiva una forte passione per i santini, che lo ha portato a collezionare più di dodicimila immagini sacre: gli armadi del suo salotto sono ormai occupati da interi cataloghi ben custoditi, dove tiene gelosamente le immagini religiose. Conosciuto in paese per aver collaborato nella gestione dell’oratorio con l’ex parroco, don Ivano Colombo, non ha mai nascosto questa sua passione, ma nemmeno i conoscenti più stretti potevano immaginare l’enorme mole di santini, che Fontanella possiede.
«Ad ogni singolo santino ho sempre dato un forte valore religioso» - spiega Fontanella - «Voglio che il Santo e la sua vita mi parlino e siano d’insegnamento per me».
La passione per l’iconografia sacra risale fino  all’infanzia, quando già Pietro Fontanella collezionava santini: l’adolescenza, passata nel seminario agostiniano di Andria, in Puglia, ha accresciuto questa sua passione. Nel 1966, agli albori della contestazione giovanile, Fontanella lasciò il convento e riprese la vita laicale; negli anni seguenti conobbe la futura moglie, si sposò ed ebbe due bambine.
Un episodio particolare nell’estate del 1983 riaccese in lui l’innata passione per i santini: «Mi trovavo in vacanza in Sicilia, nel paese di mia moglie, per le vacanze. Per ripararci dalla canicola estiva entrammo in una stalla e sulle pareti, a protezione degli animali, c’erano le immagini di San Rocco, San Sebastiano e Sant’Antonio» - ricorda ora - «Un contadino mi disse che i Santi funzionano meglio delle visite veterinarie. Da allora si riaccese la mia passione e capii l’importanza dei santi nella vita dei cristiani».
Da allora è stato un crescendo continuo: Fontanella ha raccolto santini da monasteri, parrocchie e santuari e negli ultimi anni, grazie ad Internet ed in particolare a Facebook, ha ampliato la rete di conoscenze di appassionati come lui. Iscritto da anni all’Aicis, l’Associazione italiana dei cultori d’immagini sacre, ama essere annoverato nel gruppo dei «filiconici», il neologismo che il professor Attilio Gardini, docente all’università di Bologna, ha coniato nel 2008 per tutti gli appassionati delle icone e delle immagini sacre.
Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione della figlia Daniela e alle nuove tecnologie di stampa, è diventato anche produttore di santini, che ama donare agli appassionati o a chi ne fa richiesta, senza fini di lucro: «Il santino in quanto tale deve essere donato e non può essere oggetto di mercato» rimarca. Il santino cui Pietro Fontanella è più legato è un’immagine della Madonna delle Grazie, alla quale era dedicato il santuario del convento di Andria, nel quale trascorse alcuni anni del seminario.
Ma di rara bellezza e di valore sono i santini storici, che Fontanella possiede, tra cui un Sant’Aquilino del 1799 ed un San Bonagiunta del 1880: molti dei santini storici sono ancora decorati a mano, esemplari in pratica unici.
 
Note:(S. R.) - Pietro Fontanella è iscritto da anni all’Aicis, l’Associazione italiana dei cultori d’immagini sacre.
Fontanella sottolinea anche il suo impegno su Facebook per la divulgazione della passione per i santini e per far capire il loro intrinseco valore religioso. Nei mesi scorsi, ad esempio, ha aperto in quel «social network» un gruppo su Sant’Ezechiele Moreno, protettore dei malati di cancro, al quale si sono iscritte circa settecento persone, che volevano un’immaginetta del santo. Grazie alla collaborazione del convento degli Agostiniani Recolletti di Roma, Fontanella ha potuto avere circa cento immaginette del Santo e le ha spedite, gratis ed a sue spese, ad alcune delle persone che ne avevano fatto richiesta.
       (Articolo inviatoci da Pietro Fontanella; pubblicato da LA PROVINCIA di Como, il 5 gennaio 2011)

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MOSTRE DI SANTINI

 

SEZZE (LT), 8 Dicembre 2010 -9 Gennaio 2011 -
Mostra: “SAN CARLO DA SEZZE, IL BUE E L’ASINO: L’INFINITO IN UNA CULLA”


Domenica 9 gennaio u.s. ha chiuso a Sezze (Latina) l’esposizione iconografica di immaginette sacre sulla Natività che era stata inaugurata l’8 dicembre 2010 dal Sindaco di Sezze Andrea Campoli.
Positivo il bilancio della mostra curata all’interno della casa natale di San Carlo, dai soci Filomena Danieli e Valter Marchetti, per l’interesse dimostrato dai tanti visitatori affluiti per ammirare le pregiate immaginette sacre originali che abbracciavano un periodo che partendo dalla fine del ‘700 giungeva ai nostri giorni. L’esposizione è stata una bella iniziativa in vista del IV Centenario della nascita e battesimo di s.Carlo da Sezze (1613-2013).

 

RE (VB), 15 Dicembre 2010 -15 Gennaio 2011 –
Mostra di santini:“GESU’ BAMBINO, DA BETLEMME A NAZARETH, ATTRAVERSO LE IMMAGINETTE SACRE”


 Il 15 gennaio u.s. nel maestoso Santuario della Madonna del Sangue di Re (Verbania), ha avuto termine la mostra inaugurata il 15 dicembre 2010. E’ stata una mostra di santini incentrata sui primi momenti della vita del Bambino Gesù, dalla nascita a Betlemme, alla fuga della famiglia in Egitto, alla presentazione al Tempio. Il socio Pier Luigi PatrittiI di Olgia di Re, organizzatore della manifestazione, ha esposto molti pezzi singolari della sua collezione, dal 1600 ai  primi del Novecento. Ha collaborato alla Mostra con alcune immaginette della propria collezione anche Flavio Cammarano del quale abbiamo  presentato nella nostra Rivista (pag.26 di Santini e Santità” nr.0/2010: Gennaio-Febbraio) il suo meraviglioso libro “Santini e Storia di un Editore parigino Maison Bouasse-Lebel” del 2009.

TORINO, 16 Dicembre 2010 - 9 Gennaio 2011 - Mostra: “IL NATALE NELL’ARTE”

Il 9 gennaio 2011 ha chiuso a Torino, nella Cripta della Basilica di Maria Ausiliatrice, la mostra “Il Natale nell’Arte”. Era stata allestita dal Centro Salesiano di Documentazione Storica e Popolare Mariana ed era stata inaugurata il 25 dicembre 2010 nell’ambito della 12 Mostra dei Presepi. Oltre le immaginette sacre, vi erano esposte  stampe, incisioni, oleografie, stampe antiche.
Immaginette Sacre

ORIA (BR), 25 Dicembre 2010 - 6 Gennaio 2011 - Mostra: “SANTI, SANTINI E SANTORALI”


Il 6 gennaio u.s. ha chiuso la mostra “Santi, santini e santorali”, inaugurata presso il Palazzo Vescovile della città di Oria per il Santo Natale 2010. Come il solito è stato l’attesissimo appuntamento con le mostre tematiche organizzate e proposte ogni anno dal Museo Diocesano di Oria, diretto da Don Daniele Conte.
L’esposizione che richiama sempre molti visitatori, ha presentato santini, stampe e incisioni a soggetto sacro prodotte dal XV al XIX secolo: dai primissimi anni dell’esistenza della stampa fino a poco più di un secolo addietro. La storia dell’iconografia sacra popolare stampata su carta per la devozione comune viene così raccontata in una carrellata di pezzi aventi altissimo valore documentale, pazientemente rintracciati e fatti arrivare ad Oria proprio da Don Daniele Conte, direttore del Museo, Archivio e Biblioteca Diocesana. I pezzi presenti nella mostra avevano la provenienza più disparata: dalla Francia alla Germania passando per le Fiandre ed il Belgio.


CESENA, 25 Dicembre 2010 - 31 Gennaio 2011 - Mostra: “LA NATIVITA’ NEI SANTINI”


Il 31 gennaio 2011 si è chiusa a Cesena la manifestazione “Il Natale alla Rocca” che è stata all’insegna dell’arte tradizionale e popolare, con tre mostre dedicate rispettivamente a “La Natività nei santini”, ai “Presepi dal mondo” e al “Natale nell’arte”, che erano esposte fin dallo scorso 25 dicembre 2010 nel torrione femmina della fortezza malatestiana.
Ricordiamo che con “La Natività nei santini” è stata offerta una testimonianza dell’evoluzione che la religiosità popolare ha subito nel tempo, attraverso 130 immaginette sacre dedicate al Natale (prodotte dagli ultimi decenni dell’Ottocento ai nostri giorni). Con “Presepi dal mondo” sono state proposte 60 rappresentazioni della Natività provenienti da ogni parte del mondo, dall’Alaska al Cile, dall’Europa all’Asia, dall’Africa all’Oceania. Infine, la mostra “Natale nell’arte” completava il percorso artistico con 80 riproduzioni a stampa dei più celebri dipinti sulla nascita di Cristo. Episodi come l’Annunciazione e la Fuga in Egitto saranno raccontati dalle opere di rinomati artisti, quali Raffaello, Beato Angelico, Guido Reni e François Boucher. Le tre esposizioni sono state realizzate e curate dall’Associazione culturaleCONOSCERE CESENA”.

BAIDA (PA), Dicembre 2010 -15 Gennaio 2011 –
Mostra- concorso natalizio: PRESEPE IN CASA - PRESEPE IN MOSTRA”

Nel 1996, nei pressi di Palermo, le borgate di Boccadifalco e di Baida, attraverso l'Associazione "I Falchi" e la "Parrocchia San Giovanni Battista dei Frati di Baida", si sono gemellate per dar vita alla prima mostra dei presepi. Lo scopo era quello di valorizzare la tradizione del Presepe Francescano. 
Il Parroco visitava le opere realizzate dalle famiglie di Baida e di Boccadifalco, porgendo, nel contempo, gli auguri per un Santo Natale. Il sodalizio fra le due borgate s'interruppe due anni dopo, ma la Polisportiva San Giovanni Battista di Baida, con il consenso e con la collaborazione della Parrocchia, decise di continuare quella che era gi à sentita come una tradizione del borgo di Baida coinvolgendo, nell'iniziativa, moltissime scuole di varie zone della città.
Negli anni, il concorso ha visto la partecipazione entusiastica di altre parrocchie, di diversi esercizi commerciali e di moltissime famiglie in tutta la città.
La cripta sottostante la chiesa, divenuta, da qualche anno, sede permanente della mostra dei presepi realizzati con materiali sempre diversi, può oggi, a ragione, essere considerata un piccolo museo del presepe.

La nostra socia Anna Castello di Palermo ha  partecipato al concorso natalizio 2010 presso la Parrocchia San Giovanni Battista di Baida (Pa) dal titolo "Presepe in casa - Presepe in mostra - Presepe Enti e Parrocchie" con la sua collezione di 80 mini presepi, stampe, cartoline d'epoca ed immaginette sacre dal 1890 al 1960 inerenti il Presepe, il tutto contornato da graziosi elementi ricamati a mano.
Il Presepe in casa, simbolo magico della famiglia, Anna lo ha dedicato a tutti i bambini del mondo, che soprattutto a Natale hanno bisogno di amore. La collezione è stata molto apprezzata oltre che dalla Commissione, anche dai tanti visitatori, per la particolarità e la varietà degli elementi, e per la semplicità di esposizione.

  ROMA, 12 Gennaio-10 Marzo 2011 -

Mostra di Santini “Madonne e Santi Protettori contro il terremoto”


L’AICIS, con l’Arciconfraternita di S. Maria dell'Orazione e Morte e dell’Accademia Culturale Europea, ha inaugurato lo scorso 12 gennaio una mostra di immaginette sacre, dalla collezione privata del socio Giancarlo Gualtieri di Roma, sul tema: “Madonne e Santi Protettori contro il terremoto”. L’esposizione che è allestita in Roma nella Chiesa Arciconfraternale di “S. Maria dell'Orazione e Morte”, in Via Giulia 262, rimarrà esposta al pubblico fino al 10 marzo 2011.
Per le visite, l’ingresso è libero, e la Chiesa rimarrà aperta al pubblico nel seguente orario: mattina dalle ore 8.00 alle ore 11.00; pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

RICIGLIANO (SA), 6 -12 Marzo; VALVA (SA) 13-19 marzo 2011 -
Mostra di santini: "I SANTI PROTETTORI CONTRO I TERREMOTI”


Dal 6 al 12 marzo, la mostra itinerante "I Santi protettori contro i terremoti”  organizzata da Antonio Mennonna, grazie alla collaborazione di Don Virginio Cuozzo sarà presente nella Parrocchia San Pietro Apostolo di Ricigliano (SA), Comune montano in provincia di Salerno. Sorge alla destra del fiume Platano, in posizione sopraelevata rispetto la forra di Romagnano al Monte, a sud dell'Appennino Lucano e del Massiccio del Marzano. Dal 13 al 19 marzo la mostra, sempre grazie alla collaborazione di Don Virginio Cuozzo, sarà presente a Valva (SA) (nella foto). In aprile la mostra sarà presente prima a Bella e poi a Rapone. Questa esposizione itinerante è comprensiva di circa 200 immaginette che abbracciano un periodo di duecento anni e cioè dalla fine del 1700 alla fine del 1900, suddivise in sette quadri grandi ed uno più piccolo dal titolo “Madonna del terremoto” contenente Madonne venerate a Mantova ed a Potenza. I soci espositori sono Francesca campogalliani di Mantova, Giorgio Lombardi di Aulla e Antonio Mennonna di Muro Lucano.

ROMA, 10 Marzo - 10 Aprile 2011 -
Mostra “La Madonna della Strada e gli altri Santi Patroni dell’Opera di Don Ariodante Brandi nelle immagini devozionali”


In occasione del centenario dalla fondazione dell’Unione Professionale fra gli Addetti alla nettezza Urbana - Pia Opera Maria Santissima della Strada, ”1910 - 12 marzo - 2011”, presso la Chiesa Arciconfraternale di Santa Maria dell’Orazione e Morte - Tempio dei Caduti sul Lavoro, in Via Giulia 262 in Roma, verrà inaugurata una mostra di immagini e santini sul tema: “La Madonna della Strada e gli altri Santi Patroni dell’Opera di Don Ariodante Brandi nelle immagini devozionali”. Verranno esposte immaginette della collezione privata dei soci AICIS, Giancarlo Gualtieri e Massimiliano Perugia, entrambi di Roma.

L’A.I.C.I.S. in collaborazione con Don Marco Valenti
Parroco della  Parrocchia di S. Saturnino Martire

PRESENTA LA MOSTRA DI SANTINI ED IMMAGINI
DALLA COLLEZIONE DEL SOCIO GIANCARLO GUALTIERI
dal tema:


ICONOGRAFIA DI SAN GIUSEPPE - DALLE INCISIONI AI "SANTINI"


ROMA, 13-20 Marzo 2011 - Mostra di santini ed immagini sul tema:
”ICONOGRAFIA DI SAN GIUSEPPE: DALLE INCISIONI AI SANTINI”


L’AICIS in collaborazione con don Marco Valenti, parroco della Chiesa di San Saturnino martire, ha in corso di allestimento una mostra di santini ed immagini nella citata Chiesa parrocchiale di San Saturnino, in Roma, Via Avigliana 3, nel quartiere “Trieste”, che confina con la Via Nomentana e la Via Salaria. L’esposizione verrà inaugurata domenica 13 marzo e rimarrà esposta al pubblico fino a domenica 20 marzo 2011.
Il materiale che proviene dalla collezione privata di Giancarlo Gualtieri, segretario dell’AICIS, riguarda l’iconografia di S. Giuseppe ed abbraccia un arco di tempo che va dal XVI al XX secolo. La prima parte illustra la storia delle principali tecniche di stampa: la xilografia; la calcografia; la litografia; le varie tipologie di santini. La seconda parte è inerente ai momenti più salienti della vita di S. Giuseppe raffigurati nei santini: “Padre putativo” di Nostro Signore Gesù Cristo; il “Natale”, l’“Adorazione dei pastori”, l’“Adorazione dei Magi”; la “Sacra Famiglia”; i “Sette dolori ed allegrezze”; “Patrono della Chiesa Cattolica”; “Patrono dei lavoratori”; “Patrono degli emigranti; “Patrono della buona morte”; S. Giuseppe nei cosiddetti “santini-luttini”; San Giuseppe nelle ricevute delle “Confraternite”; S. Giuseppe nei “santini-curiosità”. Gli orari di visita saranno i seguenti: 9-12 e 17-19.

VITERBO, 17 Marzo  2011 - Mostra:  “San Giuseppe e i Giuseppini del Murialdo”


Il 17 marzo 2011 a  Viterbo, nell’ambito della “Giornata di Studi su San Giuseppe”, alla quale parteciperà anche la esimia Prof.ssa Stefania Colafranceschi di Roma, socia AICIS,  che alle 14,30 terrà una conferenza sul tema: "La collezione di p. Taveri di Valbrembo: testimonianza di devozione giuseppina", verrà inaugurata una Mostra Giuseppina con alcuni pannelli di immagini di San Giuseppe. I soci Luigi Zanot di Roma ed Edmondo Barcaroli di Tarquinia rappresenteranno l'AICIS in questa Giornata di Studi. La manifestazione, organizzata dal "Centro Studi san Giuseppe Giuseppini del Murialdo", si svolgerà presso l’Istituto Teologico San Pietro - Viale Diaz 25 - VITERBO.
PROGRAMMA:
ore 9: Accoglienza; ore 9.15: Presentazione e saluti; ore 9.30: dr. P. Giuseppe Danieli: "Incontri con San Giuseppe nella Parola di Dio".
ore 10.15: dr. P. Tarcisio Stramare: "Attualità di San Giuseppe nella nuova evangelizzazione".
ore 11 break;  ore 11.30 Sr Annamaria Valli "La vita di San Giuseppe nel vissuto spirituale di M. Cecilia Baij".
ore 12.15: P. Gianfranco Verri: "San Giuseppe nel contesto della Santa Famiglia"; ore 13 PAUSA PRANZO;
ore 14.30: Prof. Stefania Colafranceschi: "La collezione del p.Taveri di Valbrembo: testimonianza di devozione  giuseppina".
ore 15: dr. Michele Parabita: "San Giuseppe nell’arte presepiale".
ore 15.30: Comunicazioni: Un Transito ritrovato della parrocchiale di Cupra Montana; "La Cavalcata di Scicli"; L'Oratorio “S. Giuseppe, il Custode della Divina Misericordia”; “Umanesimo familiare e iconografia giuseppina”; "La figura di S. Giuseppe negli affreschi di Pietro Ivaldi”.
ore 16.30 dr. P. Angelo Catapano: Conclusioni.

COSENZA, 20 - 30 Maggio 2011 - Mostra itinerante: 
“SANTI, SANTITA’ E SANTINI DI CALABRIA - Un percorso tra storia, arte e pietà popolare”



Il Prof. Demetrio Guzzardi di Cosenza, nostro socio, ha in allestimento per il 20 maggio p.v. una mostra  itinerante per raccontare la santità e la devozione dei calabresi, gli episodi della vita di Gesù, della Vergine Maria e dei santi più venerati; i miracoli ed i santuari più visitati nella regione calabra, i fondatori e le fondatrici delle congregazioni religiose sorte in questa Regione, o maggiormente colà presenti; l’arte sacra delle Chiese locali e, naturalmente, san Francesco di Paola, il taumaturgo conosciuto e venerato in ogni parte del mondo. E’ un interessantissimo progetto di mostra itinerante, unico nel suo genere. L’inaugurazione sarà presso l’Archivio di Stato di Cosenza venerdì 20 maggio 2011 alla presenza del Direttore dell’Archivio di Stato Dr.ssa Anna Maria Letizia Fazio, di rappresentanti delle autorità religiose e civili della città di Cosenza, e di numerosi responsabili di Ordini e Congregazioni religiose sia maschili che femminili. Demetrio Guzzardi per raccontare duemila anni di cristianità ha scelto lo strumento più “popolare”, il santino, un pezzettino di carta tanto caro, che richiama momenti importanti della nostra vita.
Ma perché ci sono immaginette coloratissime ed altre in bianco e nero?” domanda il prof.Guzzardi. E poi così risponde: “Anche questa è una storia che la mostra vuole raccontare. Milioni di calabresi, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Ventesimo secolo partirono per le Americhe e desideravano avere con sé l’immagine della Madonna o del Santo Patrono che avevano sempre pregato. Furono riprodotte le prime immaginette “locali”, i nostri nonni pregavano in bianco e nero, e inconsapevolmente hanno insegnato a tutti noi il grande valore dell’appartenenza e dell’identità.”


MILANO, 27-30 Maggio 2011 - VI Esposizione di immaginette sacre: “Storia dei Santi”

Il socio AICIS Gotti Giuseppe di Milano propone una Mostra di Immaginette Sacre nella sua città, dal 27 al 30 maggio 2011, a tema "Storia dei Santi". L'esposizione consisterà nella presentazione di Immaginette Sacre e cenni storici della figura di numerosi Santi, corredata in molte occasioni anche da materiale filatelico a tema. Orario apertura dalle ore 15:00 alle 19:00. Ingresso gratuito all'esposizione.

Dove? Presso la Parrocchia "Madonna della Divina Provvidenza", Via Arpino 11, Milano, quartiere Quinto Romano. Come arrivarci? Per chi venisse da fuori Milano, provenendo dalla tangenziale uscita S. Siro è sufficiente prendere la Via Novara in direzione Stadio di San Siro. Una volta giunti al primo distributore Shell, svoltare a destra  e procedere dritto per 320 metri. Vi troverete di fronte alla chiesa. Alla sua sinistra c'è l'entrata dell'oratorio (Via Arpino, 11) con ampia possibilità di parcheggio gratuito.
Per informazioni e riferimento: cell. 3405525107 (Giuseppe Gotti) ; telefono Sig. Parroco, Don Gabriele: 02/48203017.

 

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IMMAGINETTE E LUOGHI DI PRODUZIONE


di Laura Borello

 


 La stampa di immaginette devozionali è diffusa in modo particolare nei Paesi Bassi (specie per la produzione antica), in Germania, in Francia, in Italia.
Diversi esemplari di immaginette provenienti dai Paesi Bassi sono conservati all’Ausiliatrice: si tratta di soggetti sacri stampati su pergamena e acquerellati a mano, quasi tutti opera degli stampatori De man di Anversa: famiglia di artigiani attivi tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo.
Uno degli incisori attivo per questa famiglia risulta essere P.B. Bouttats, appartenente a sua volta ad una famiglia di incisori attivi tra il XVII ed il XVIII secolo sempre ad Anversa. Della famiglia De Man esistono soggetti sacri dell’area novarese, stampati in pergamena, ma di dimensioni più grandi: indiscutibilmente è interessante il rapporto fra stampatori di Anversa e produzione in qualche modo legata al mercato italiano.
Interessanti sono poi alcuni esemplari di immaginette manufatte, prodotte in area tedesca che trovano corrispondenza con quelli pubblicati nel catalogo della mostra di Padova e nel testo “Santi di Pizzo”.
La produzione francese ha avuto la sua massima espansione nella seconda metà del XIX secolo, diffondendosi capillarmente almeno in Italia settentrionale. Ricordo come anche in ambito torinese alcuni negozi di arredi sacri e librerie specializzate facciano espressa menzione nei loro cataloghi di ampie forniture di immagini straniere.
Esempio caratteristico è quello della libreria del Sacro Cuore, di G.B.Berutti, situata nella seconda metà del secolo in Via Garibaldi, che nel catalogo generale delle sue opere menziona: “immagini in finissima incisione delle case Lataille, Bouasse, Pannier, Turgis, Benziger… figurate in 1000 e più soggetti vari, espressivi a tutte le devozioni e segnatamente: al Sacro Cuore di Gesù, al Sacro Cuore di Maria, alla Passione di N.S.G.C., a Gesù Crocifisso, al Natale ed Infanzia di Gesù, alla Santissima Eucaristia, a Maria Immacolata, ai Misteri del Rosario, a tutte le devozioni di Maria SS., a tutti i santi e sante, ai simboli della Fede, Speranza, Carità, Contrizione, Pazienza, Dolore, Rassegnazione, Ubbidienza, Umiltà, Sacrificio, Amore, Consolazione, Grazia, Purità, Buona Morte, ed infiniti altri…”.
La ditta Benziger di Einsiedeln è l’unico stabilimento della Svizzera tedesca menzionato nell’elenco di Berutti, anzi si può dire che quando i cataloghi dei negozi italiani indicano “immagini finissime di Berlino” in realtà fanno riferimento allo stabilimento Benziger, che tuttavia non raggiunge la “popolarità” delle immagini francesi. A proposito di questa ditta va anzi notato che esistono numerose varianti di una stessa immagine, cioè i pizzi su cui sono stampate le immaginette differiscono uno dall’altro, mentre il rame usato è lo stesso.
In Italia le città dove la produzione di immagini è più ricca (sempre nel XIX e nel XX secolo) sono Modena  (Tip. dell’Immacolata Concezione, cfr.Foto della Beata Vergine delle Grazie), Bologna (Salvardi); Napoli (Stamperia di San Biagio) e Milano (Bertarelli).
Le immagini emiliane sono forse le più caratteristiche della produzione italiana nel senso che si discostano dalle opere francesi, che hanno trovato invece imitatori numerosi fra cui i Bertarelli di Milano e gli stampatori torinesi.
Gli stabilimenti Bertarelli, stando al catalogo generale della Ditta del 1910, risalgono al 1795, trasformati radicalmente nella seconda metà del XIX secolo, divengono vera e propria fabbrica.
Agli inizi del XX secolo sono articolati in tre settori: arredi sacri in metallo, statue e paramenti religiosi. In ogni caso producono anche immagini religiose: un intero capitolo del catalogo è dedicato a tale promozione. Sono riprodotte anche immaginette straniere e immagini stampate per la Lega Eucaristica.
Tale Lega, che per altro, non possedeva una stamperia in proprio, ha diffuso numerosissime immaginette specie negli anni trenta del nostro secolo.
La produzione Bertarelli è diffusa a Torino dal negozio Tappi, Via Garibaldi 20-22, (1) esclusivista di tale ditta nella capitale piemontese. Meno frequenti, ma presenti con una certa consistenza in area torinese sono le immaginette milanesi di C.Tensi: nelle guide commerciali di Torino del 1904 apprendiamo che lo stabilimento C.Tensi che ha per “specialità carte patinate per illustrazioni e per la cromo” ha una filiale a Torino in Via Sacchi 22.
La produzione torinese è invece diffusa a livello più locale anche se esemplari come quello riprodotto (ndr.vedi foto con cromolitografia raffigurante Maria Auxilium Christianorum - immaginetta-preghiera bordata di pizzo del XIX secolo, cm. 11,8x7,7) non hanno nulla a che invidiare alle analoghe produzioni francesi.
Gli stampatori Leonardi e De Maria, il primo con il negozio in Via Po, il secondo in Via Garibaldi, avevano fra l’altro una produzione di immaginette legate ad incisori in rame con una formazione tecnica piuttosto buona e strettamente legata alle accademie.
Sono attivi per tali stampatori: Achille Lega di Forlì, Alberto Gili (allievo di Lauro), Carelli, Gandini e Santamaria.
Lega e Carelli fanno incisioni per entrambi gli stampatori citati, Santamaria (che ha al suo attivo opere incise insieme al Gandini) oltre che per Leonardi lavora anche per lo stabilimento Guzzelli di Milano. Nella zona piemontese e lombarda è quindi da sottolineare l’attività di incisori di buon livello attivi nella produzione di immagini.
A Torino è poi ancora da ricordare la produzione degli stabilimenti litografici: in particolare va ricordata l’attività di Doyen: nel 1845 tale stabilimento è il più importante in Torino. Si unisce nel 1940 a un certo Marchisio. Attualmente esiste solo più la ditta Marchisio, come tipografia.
Nella capitale piemontese è importante anche la produzione di immaginette provenienti dal Cottolengo ed in particolare dal monastero del Sacro Cuore di Maria; si tratta di immagini manufatte (foto con un gruppo di quattro immaginette manufatte e quattro cartoncini bristol con il pizzo, di cm.17 x 11,5, pronti per essere utilizzati). Erano anche prodotte immagini a stampa come testimonia il rame riprodotto nella foto (Lastra di rame per foglietti devozionali; rame inciso a bulino raffigurante da una parte la Madonna del Buon Consiglio e dall’altra il testo di una preghiera in italiano, per ottenere grazie, inframezzata da Ave Maria e Gloria.
Sotto alla Vergine si legge: “Vera immagine di Maria Santissima del Buon Consiglio”).
Oltre all’attività del Cottolengo ricordiamo quella delle Visitandine messa in luce da Falzone Del Barbarò (Santi di Pizzo, Torino, 1983, pag.15 e segg.). Le Suore Cappuccine invece, stando ai pagamenti presenti in archivio della Consolata erano addette a confezionare le reliquie delle immaginette dei santi.Queste attività a Torino sono attualmente cessate del tutto.

Nota (1)  Per l’attività del negozio Tappi cfr.Laura Borello, “Testimonianze di ricamatori; alcuni paramenti del Santuario della Consolata di Torino (sec.XIX-XX)” in “I tessuti antichi e il loro uso”, Atti III convegno C.I.S.S.T., Torino 1984, pp.248-60. Per l’attività di altri negozi in particolare: Leonardi, De Maria e Doyen cfr. Laura Borello, “Devozione Pubblica e Privata”, Torino 1984, p.44 e id. nel catalogo “Sui sentieri della religiosità - Valli di Lanzo” a cura del Museo Nazionale della Montagna, Torino 1985, pp.74-76.

(Fonte: Laura Borello, “Arte e devozione nelle immaginette (Sex.XVIII-XX)”, a cura del Santuario di Maria Ausiliatrice - Torino)

 

 

CURIOSANDO IN LIBRERIA

                                                                                
 “SANTI DI CASA, SANTI DI QUESTA TERRA”

 

 

 


Il libro è un'edizione fuori commercio che il Circolo Culturale “Amici della Fotografia”, che dal 1985 opera a Veglie, un’antica cittadina in provincia di Lecce di 15.000 abitanti, ha fortemente voluto ed ha presentato al pubblico nel 2004.
  Gli estensori del volume affermano di aver spaziato con le loro ricerche sia in Italia che in Europa. In Germania hanno trovato un validissimo aiuto in Christa Pieske, docente in pensione, che da Lübeck ha incoraggiato e sostenuto con consigli e notizie, fornendo fonti inedite e, non per ultimo, concedendo il permesso di scorazzare in una sua pubblicazione del 1973, mai stata tradotta in italiano.
Per quanto concerne la ricerca sulle stamperie italiane che hanno cominciato a stampare nei primi anni del 1900, è venuto in soccorso agli autori uno stretto collaboratore della prof.ssa Pieske: il dott. Alberto Milano. Già curatore di numerose pubblicazioni sulle stampe popolari, il dott. Milano è anche uno dei massimi esperti europei, oltre che collezionista raffinato e attento, di stampe pregevoli e rare.

 

1861 - 17 Marzo 2011: 150° dell’UNITA' D'ITALIA

 


I Santi Protettori d’Italia

San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena
    nel 150° dell’Unità d’Italia

di Giancarlo Gualtieri

 


Il 2011 è l’anno celebrativo dei 150 anni dell’Unità d’Italia: il 27 gennaio 1861 si tennero le prime elezioni per il “Parlamento italiano", il 18 febbraio 1861 ci fu la sua prima convocazione ed il 17 marzo 1861, Vittorio Emanuele II venne proclamato primo re del Regno d'Italia.
Per ricordare questo straordinario avvenimento, ho voluto dare un mio piccolo contributo, proponendo al Consiglio direttivo dell’AICIS, la nostra Associazione, per la tessera sociale per l’anno 2011 la riproduzione di due santini della mia collezione:
- sul recto la riproduzione di un santino di Mario Barberis - Edizioni A.L.M.A.-Milano, in cui San Francesco d’Assisi benedice l’Italia e gli italiani. Cromolitografia del 1940 - Arti Grafiche, Fratelli Bonetti - Milano.
- sul verso la riproduzione di una immaginetta dipinta dal “Barberis” con i nostri Santi Protettori e l’Italia
Inoltre a tutti coloro, italiani e non, che vivono in questo meraviglioso ed unico paese voglio ricordare un’iscrizione, che si trova sulle facciate del Palazzo della Civiltà del Lavoro (chiamato per la sua forma Colosseo Quadrato) sito nel quartiere dell’EUR di Roma ,dove tra l’altro abito, che così definisce gli italiani:
“UN POPOLO DI POETI, DI ARTISTI, DI EROI, DI SANTI, DI PENSATORI, DI SCIENZIATI, DI NAVIGATORI, DI TRASMIGRATORI”
Ecco di seguito il testo integrale, che non ha bisogno di alcun commento, delle motivazioni con cui San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena furono nominati Santi Protettori della Nostra Nazione

Breve pontificio con il quale il 17 giugno 1939 Pio XII proclama San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena Patroni Primari d’Italia

“La sollecita cura della Chiesa universale che ci è stata commessa dal Divino Redentore, Ci spinge sempre a procurare quanto ci è possibile il bene di tutti i fedeli sparsi per tutte le terre; ma poiché la Divina Provvidenza ha voluto che la Cattedra romana di San Pietro fosse stabilita in Italia, la Nostra volontà non può non rivolgersi in modo particolare a promuovere i vantaggi spirituali degli Italiani; e perciò, appena ce ne è data l’occasione ci disponiamo ad eseguire con solerte cura tutte quelle cose che ci sembrano le più opportune al fine predetto. Sicché, nelle difficoltà dei tempi che da ogni parte premono, anche per le genti d’Italia, nessun’altra cosa è più conforme al nostro ufficio pastorale, nonché all’affetto che nutriamo verso i nostri connazionali quanto l’assegnare loro presso il Signore particolari Patroni celesti, i quali ne siano come i custodi e i difensori. Chi di noi infatti potrebbe mai dubitare di non essere aiutato giorno per giorno dal Patrocinio dei Santi presso Dio, specialmente quando, trovandosi in angustie si appoggia alla intercessione dei Santi, invoca il Signore e sente subito che il Signore lo esaudisce? E questo tanto più giustamente può dirsi di quel patrocinio, col quale i Santi proteggono le genti e le nazioni, specie quelle alle quali si sforzarono in tanti in tanti modi e in tante particolari circostanze di portare aiuto, mentre ancora essi erano in terra, spinti dall’amore di Patria. Senza alcun dubbio ciò si deve affermare di San Francesco d’Assisi e di Santa Caterina da Siena, che italiani ambedue, in tempi straordinariamente difficili illustrarono mentre vivevano col nitido fulgore di opere e di virtù e beneficiarono abbondantemente questa loro e nostra Patria, in ogni tempo madre di Santi. Difatti San Francesco, poverello ed umile, vera immagine di Gesù Cristo, diede insuperabili esempi di vita evangelica ai cittadini di quella sua tanto turbolenta età, e ad essi anzi con la costituzione del suo triplice Ordine, aprì nuove vie e diede maggiori agevolezze, per la correzione dei pubblici e privati costumi e per un più retto senso dei pubblici e privati costumi e per un più retto senso dei principi della vita cattolica. Né altrimenti si adoperò Santa Caterina, la fortissima e piissima vergine che valse efficacemente a ridurre e a stabilire la concordia degli animi nelle città e contrade della sua Patria e della Religione. Ora, poi, il signor Cardinale Carlo Salotti, Prefetto della Congregazione dei Riti, Ci ha detto che gli Arcivescovi e Vescovi d’Italia, assecondando il comune desiderio dei fedeli fanno voti, e ci rivolgono anzi supplici preci, affinchè San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena vengano da noi dichiarati e costituiti Patroni primari d’Italia, con l’intento di riaccendere l’avita pietà e farla maggiormente crescere. A questi voti si aggiunge anche la amplissima commendatizia dello stesso Porporato, e perciò considerare attentamente tutte le ragioni e le circostanze, ben volentieri abbiamo deciso di annuirvi. Pertanto, di nostro “motu proprio”, di certa scienza, e dopo matura deliberazione, con la pienezza della nostra apostolica podestà, in virtù delle presenti lettere, dichiariamo da questo momento e costituiamo in perpetuo San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena, Patroni primari d’Italia. Con la stessa autorità e in forza delle presenti, da valere in perpetuo, decretiamo inoltre che in Italia e nelle isole adiacenti si celebrino ogni anno, dall’uno e dall’altro clero, nei giorni stabiliti, le feste degli stessi Patroni con la relativa Messa ed officio in rito doppio di prima classe, ma senza ottava, nonostante qualsiasi cosa in contrario”. Dato a Roma, presso S. Pietro, sotto l’anello del Pescatore, il 18 giugno dell’anno 1939, primo del nostro Pontificato".

Brevi cenni di biografia:
San Francesco, (Assisi 1182 – Assisi, 4 ottobre 1226) è senza alcun dubbio il Santo più noto e popolare del mondo, tanto che il Pontefice Pio XII amava definirlo “il più italiano dei santi e più santo degli italiani”.
Da ricordare che San Francesco nel Natale del 1223 ideò e realizzò nel piccolo paese di Greccio, con l'aiuto della popolazione locale, il primo presepe vivente proprio con l'intento di far rivivere la stessa mistica atmosfera del Natale di Betlemme.
Santa Caterina, nata Caterina Benincasa (Assisi, 25 marzo 1347 – Roma, 29 aprile 1380), due furono le sue principali virtù, la prima volontaria come infermiera nell’ospedale della sua città dando assistenza ai malati ed i lebbrosi e l'altra messaggera di pace tra i potenti, si recò personalmente ad Avignone riuscendo a convincere il pontefice Gregorio XI a riportare dopo 70 anni la sede papale a Roma.   
Chiudo riportando il testo di due loro preghiere che hanno dato ancora più onore ai loro nomi:

Cantico delle Creature (di S. Francesco)


Altissimo, onnipotente, bon Signore
Tue so' le laude, la gloria et l'honore
et onne benedictione.
A te solo, Altissimo, se konfanno
Et nullo homo ene digno te mentovare.
Laudato si', mi' Signore, cum tucte le tue creature,
specialmente messer lo frate sole
lo quale è iorno et allumini noi per lui,
et ellu è bellu e radiante, cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale alle tue creature dai sostentamento.
Laudato si', mi' Signore, per sora acqua,
la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi' Signore, per frate focu
per lo quale enallumini la nocte
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra madre terra, la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba.
Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano
per lo tuo amore,
et sostengo' infirmitate et tribolatione.
Beati quelli ke le sosterranno in pace
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si', mi' Signore,
per sora nostra morte corporale
da la quale nullo homo vivente po' skappare.
Guai a quelli ke morranno ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà
ne le sue sanctissime volutati,
ka la morte secunda nol farrà male.
Laudate et benedicete mi' Signore,
et rengratiate et serviteli
cum grande humilitate.

Orazione allo Spirito Santo
(di Santa Caterina da Siena)


Spirito Santo,
vieni nel mio cuore,
per la tua potenza tiralo a te, Dio vero.
Concedimi carità e timore.
Custodiscimi o Dio da ogni mal pensiero.
Inflammami e riscaldami del tuo dolcissimo amore,
acciò ogni travaglio mi sembri leggero.
Assistenza chiedo ed aiuto in ogni mio ministero.
Cristo amore, Cristo amore.

 

NOTIZIE DALL'ITALIA E DAL MONDO


ROMA, 1.1.2011: CONSEGNA DI UN SANTINO E AFFIDAMENTO AL SANTO PROTETTORE PER IL NUOVO ANNO


Il 1° gennaio u.s., festa della Madre di Dio, dopo la celebrazione dell’Eucaristia, presieduta dal nuovo Parroco Padre Davide Carbonaro e il canto del “Veni Creator Spiritus”, nella Chiesa di Santa Maria in Portico a Piazza Campitelli in Roma, officiata dai Figli di San Giovanni Leonardi presso i quali l’AICIS ha mensilmente la propria riunione sociale, si è ripetuto un bellissimo gesto che, iniziato oltre 4 secoli fa continua a tenersi ogni anno: la benedizione e la consegna ai fedeli presso l’altare maggiore di una immaginetta (una diversa dall’altra) con l’iconografia di un santo o una santa. Il Santo o Santa che viene preso personalmente dai fedeli all’interno di un cestino, diventa per quello stesso fedele il protettore per tutto l’arco dell’anno.
Al vice presidente AICIS, Renzo Manfè, presente alla cerimonia in rappresentanza di tutta l’Associazione, è capitato il santino di San Francesco di Paola, riprodotto qui a fianco. (Rif. Articolo in “Santini e Santità” nr.1-2010, pagg.19-20, di Padre Davide Carbonaro)

 

VILLAPIANA (CS) - NUOVA SERIE DI SANTINI “GLI ATTRIBUTI ICONOGRAFICI DEI SANTI”

 


L’Amministrazione Comunale di Villapiana (CS) e la Parrocchia “S. Maria del Piano”, con il patrocinio dell’A.I.C.I.S. (Associazione italiana cultori immaginette sacre), il 14 gennaio u.s., alle ore 18.30, nella splendida cornice della Chiesa Madre dedicata alla Madonna  del Piano di Villapiana, ha presentato in anteprima nazionale, la serie di santini: “Gli attributi iconografici dei santi”.  La bella serie, dedicata agli “animali”, (di cui vediamo qui accanto sei riproduzioni. Per chi desidera ulteriori informazioni; cell. 338-9717.631, prof.Diodati) è composta da 30 riproduzioni di santini “fine ottocento” che hanno come attributo iconografico un animale differente per ciascun santo. L’originale e singolare pubblicazione di santini è stata realizzata dal nostro associato Prof. Viincenzo Diodati, appassionato cultore di immaginette sacre di ogni epoca. Molti santi li troviamo raffigurati con attributi iconografici, per essere meglio riconosciuti dai devoti. E infatti la loro vita è spesso collegata a differenti tipologie di attributi: animali, vegetali, oggetti, persone, che poi, nel corso dei secoli, sono diventati parte integrante della loro iconografia. La rassegna è stata presieduta da S. E. Mons. Vincenzo Bertolone, Vescovo della Diocesi di Cassano Jonio. I lavori sono iniziati con i saluti del Vicario Parrocchiale di “S. Maria del Piano” Padre Romain Ntumba Tshimbawu e del Sindaco di Villapiana  Roberto Rizzuto. Si è entrati, quindi, nel vivo della manifestazione con la relazione:  “La simbologia iconografica degli animali negli attributi dei santi” tenuta dal Prof. Vincenzo Diodati, fautore di questa iniziativa. Un tema più specifico: “Il leone, il bue, l’aquila: i simboli del tetramorfo nell’arte raffigurativa dei santi” è stato sviluppato da Mons. Don Carmine Scaravaglione, mentre il Dott. Demetrio Guzzardi (Pres. dell’ “Universitas Vivariensis” di Cosenza r socio AICIS) ha argomentato sul tema: “Il simbolo del cane nell’ iconografia dei santi”.  La manifestazione culturale, è stata ingentilita dall’ ascolto musicale del Duetto Concertante N. 1 op. 46 di G. Kummer, per Flauto e Clarinetto i cui esecutori sono stati i Maestri: Vincenzo Diodati (Flauto) e  Gianmaria Avantaggiato (Clarinetto). L’intervento autorevole di S. E. Mons. Vincenzo Bertolone, Vescovo di Cassano Jonio, ha concluso la rassegna.

 

RINGRAZIAMENTO DEL SOCIO PAOLO MONCIOTTI


"Desidero ringraziare, attraverso il Notiziario, la Prof.ssa Maria Gabriella Alessandroni che, nel n°1/2011 dello stesso, nell'articolo "Tesori nelle mostre virtuali" ha sviluppato una ricerca sul contenuto di un mio CD relativo ad immaginette sacre di editori stranieri, presenti nella mia raccolta.
 La ricerca, ottimamente articolata tra i riferimenti alle immaginette riprodotte, la storia del monastero di N.D. di Aiguebelle e la storia del monachesimo benedettino è stata poi completata dalla piacevole composizione grafica. E' grazie allo spirito di collaborazione e condivisione con i soci, che la ricerca svolta dalla Prof.ssa Alessandroni ci arricchisce tutti nell'ambito del nostro hobby, fornendo un complemento storico-culturale interessante in generale, e in particolare per le tematiche specifiche presenti nelle nostre raccolte.  L'unione fa la forza, poi ognuno di noi avrà un suo modo personale di rapportarsi al "santino" dal punto di vista devozionale."                                                                                     

 Paolo Monciotti

 

 

 

 

HC ASSOCIATION: UNA NUOVA ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DI COLLEZIONISTI DI SANTINI


Informiamo i nostri associati che nel gennaio 2011 si è costituita una nuova associazione la cui ragione sociale è: “HC ASSOCIATION” (HCsignifica Holy Cards, traduzione inglese del termine “immaginette devozionali”), la prima Associazione Mondiale dei collezionisti di immaginette sacre e santini.
HC Association stamperà una nuova rivista bimestrale redatta in quattro lingue: italiano, inglese, spagnolo e francese. I soci, che provengono da ogni parte del mondo dove è praticata questa forma di collezionismo, ossia Italia, Francia, Germania, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Malta, Spagna, Stati Uniti, Canada, Argentina, Messico, Brasile, oltre la rivista multilingue, riceveranno diversi benefit decisi ogni anno dal Consiglio dell'Associazione. Chi desidera maggiori informazioni sull’HC Association può contattare il numero 0546-667299, oppure il numero 346-8850963. Per scaricare il modulo di adesione andare sul link: http://www.ilmondodeisantini.com/hc-association.html
Dallo scorso 8 febbraio 2011, “Il Mondo dei Santini Srl”  ha cambiato sede. Il nuovo indirizzo è: Corso Giacomo Matteotti, 10 - 48018 Faenza (RA). Il nuovo recapito telefonico è: 0546 667299. In caso di necessità il numero di cellulare è sempre: 345 6779161. L’AICIS vede con positività il sorgere di altre realtà nel panorama mondiale in quanto possono costituire una nuova opportunità culturale per coloro che desiderano approfondire le tematiche del collezionismo dei santini.

 

IL SOCIO GERMANO PISTOLESI A RAI TRE REGIONE MARCHE


“Sono un associato di Francavilla d’Ete ed ho il piacere di comunicare che nello scorso dicembre sono stato intervistato da RAI 3, riguardo alla mia collezione di immaginette sacre. E' giunta una troupe del TG3-Marche a fare un servizio nel mio paese e in tale l'occasione, avendo saputo anche della mia collezione,  sono venuti anche a casa mia a fare delle registrazioni che sono poi andate in onda in due servizi del TG. Il primo servizio è andato in onda il giorno 11 dicembre 2010 nel TG3 Regionale delle ore 14,00, all'interno di un servizio che il TGR ha dedicato al mio paese e al suo territorio. Il secondo servizio, più lungo e completamente incentrato sulla mia collazione e relativa intervista, è stato trasmesso nel TGR-3 di mercoledì 26 gennaio 2011, sempre delle ore 14,00.
Hanno ripreso la mia collezione, sistemata in album, e ho mostrato i pezzi migliori. Ho parlato dei miei 18.000 pezzi, di come ho iniziato, degli scambi che faccio con altri collezionisti. Ho parlato ovviamente anche dell'AICIS, quale associazione di cui faccio parte da molti anni. Si sono voluti soffermare soprattutto su un Canivet del XVII-XVIII secolo.

 


 
4.2.1612-2012: ANNO GIUBILARE PER IL CENTENARIO DELLA MORTE DI SAN GIUSEPPE DA LEONESSA


In data 29 gennaio la Penitenzieria Apostolica ha concesso per il centenario di  san Giuseppe da Leonessa uno speciale Anno Giubilare. Nella lettera al Vescovo di Rieti e al Superiore Provinciale dei Frati Minori di Abruzzo, il Tribunale Vaticano, per speciale mandato del Papa, ha concesso un Anno Giubilare con annessa indulgenza plenaria alle solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Papa) da lucrare da parte dei fedeli e per le anime del Purgatorio a modo di suffragio, dal 4 febbraio 2011,  nel santuario di Leonessa e in altre chiese determinate dal Vescovo di Rieti, in cui i fedeli si recheranno per le celebrazioni liturgiche  o nelle quali reciteranno il Padre nostro, il Credo e preghiere alla Madonna e a san Giuseppe da Leonessa. Gli anziani, gli infermi e coloro che non possono recarsi nelle chiese, potranno parimenti godere della indulgenza plenaria se si uniranno spiritualmente, sempre alle solite condizioni, alle celebrazioni e ai pellegrinaggi, offrendo le loro sofferenze.  Tutti i fedeli potranno lucrare l’indulgenza parziale se, col cuore contrito e compiendo opere di misericordia, invocheranno san Giuseppe da Leonessa.
APPROVAZIONE DIOCESANA DELLA PRIMA APPARIZIONE MARIANA NEGLI STATI UNITI
Lo scorso 8 dicembre 2010, festa dell’immacolata Concezione, Patrona degli Stati Uniti, c’è stata l’approvazione diocesana del culto delle apparizioni della Vergine nel Wisconsin.
La lettura del decreto è avvenuta nel corso di una speciale celebrazione eucaristica nel Santuario di Champion dal Vescovo del luogo mons.David Ricken: “Io dichiaro con certezza morale e conformemente alle norme della Chiesa che il contenuto dei fatti, delle apparizioni e delle proposte ricevute da Adele Brise nell’ottobre 1859 sono di natura soprannaturale, e da questo momento, approvo queste apparizioni come degne di fede per i fedeli cristiani”
  Con questa dichiarazione dell’8 dicembre, il Santuario di nostra Signora del Buon Soccorso a Champion diviene il solo ed unico luogo degli Stati Uniti dove una apparizione della Vergine maria è approvata ufficialmente. Queste apparizioni si sono verificate a tre riprese nel 1859 (praticamente un anno dopo la conclusione delle apparizioni di lourdes in Francia) e sono state riportate da una giovane (aveva 27 anni) immigrata belga (foto : sr.Adele), Adele Brise (1831-1896).

 

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ALLA RICERCA DELLO STABILIMENTO GRAFICO PERDUTO


di ATTLIO GARDINI

A seguito di una “dritta” del socio Demetrio Guzzardi, possiamo con sicurezza affermare che il logo FRN non sia altro che l’acronimo del Produttore artistico “Francesco Rinaldini Napoli” che operò in campo artistico e religioso a partire dal 1860. Infatti esistono molte immaginette descriventi il medesimo santo che risultano quasi sovrapponibili, sia con la sigla F.R.N. che con la dizione in chiaro “Francesco Rinaldini Napoli”. Alcuni santini riportano pure l’indirizzo via San Biagio dei Librai 30-31 Napoli.
Ma ai giorni d’oggi ecco una nuova “Rinaldini & C.; Arredi sacri e articoli religiosi produttori e grossisti; Via San Biagio Dei Librai, 44 - 80138 Napoli na. In quei medesimi locali che adesso portano il numero civico n. 44 si scopre che ben tre generazioni hanno lavorato in questo settore artistico, tanto che l’attuale ditta ha potuto festeggiare i 150 anni di attività, iniziati dal bisnonno Francesco, appunto quello del nostro acronimo FRN!
Il fatto che si trovi in prossimità del duomo, induce questa strada ad accogliere attività che agiscono in articoli religiosi, per cui si è costituita una sorta di Rue Saint Sulpice partenopea.
Infatti a Napoli in via San Biagio dei Librai e nella prossima Via Duomo operano sei ditte, nel ramo degli “Arredi sacri e articoli religiosi produttori e grossisti”:
2M CO.RE.NA, Manfredi Manlio & C., Via San Biagio dei Librai 8;
LA COMETA Srl, Via San Biagio dei Librai 68;
PIE DISCEPOLE DEL DIVIN MAESTRO, Via Duomo 193;
RINALDINI & C., via San Biagio Dei Librai 44;
RUSSO GASPARE, Via San Biagio dei Librai 116;
SERPONE Srl, Via Duomo 283.
Ma i santini FRN venivano stampati proprio a Napoli? Si invita ogni Filiconico a fare un parallelo con i propri santini marcati Cav. Canedi, Milano. Vi trovate qualche affinità? Vi sentite di azzardare qualche ipotesi?
Questo è il bello di questa nostra passione filiconica: “La Ricerca”!

LA SIMBOLOGIA E IL SIGNIFICATO DEI SANTINI
di Vittorio Polito


Per la Chiesa l’immagine religiosa ha una triplice funzione: di ornamento, di insegnamento, di divulgazione e incitamento alla pietà, per cui l’immaginetta o santino è destinato proprio alla funzione divulgativa della devozione.
L'origine dei santini risale all’inizio del XIV secolo, con le prime immagini staccate dai libri di preghiera.
Il primo santino documentato, con la figura di san Cristoforo, è di circa un secolo dopo. Le prime stampe su carta apparivano rudimentali, ricavate da disegni incisi su matrice in legno.
Santa Teresa d’Avila nel 1566 scriveva nel suo “Cammino di perfezione”: «Cercate di avere un’immagine oppure un dipinto di Nostro Signore e non accontentatevi di portarlo sul cuore, senza mai guardarlo, ma usatelo per conversare con Lui». Forse questo il primo passo verso la realizzazione di immaginette sacre.
Oggi le immagini sacre non si contano dal momento che il martirologio romano conta più di 7000 Santi e Beati e quindi molti si sono cimentati allo studio e alla collezione dei “Santini”. Oggi le pubblicazioni sull’argomento sono numerose e anche se non recentissima (2001) è il caso di ricordare quella di Anna Van Westerhout: “I Santini e la loro simbologia” (Edizioni Giuseppe Laterza).
L’autrice, nel corso del suo viaggio attraverso le brevi biografie dei Santi citati, e con l’iconografia sacra popolare proposta, ha inteso fornire una chiave di lettura per la conoscenza e la comprensione dei messaggi contenuti nei Santini presi in esame nella sua pubblicazione.
Anna Van Westerhout ricorda che il santino è nato nel medioevo sotto forma di prezioso disegno, legato alla devozione religiosa di nobili e potenti. Successivamente, andò sempre più diffondendosi tra la gente comune, grazie allo sviluppo della stampa.
Il repertorio di elementi simbolici che compaiono nelle immaginette è molto vasto e, spesso, la caratteristica raffigurata, che a molti sfugge, ha la sua motivazione.
Ed allora l’autrice ci accompagna con i suoi commenti spiegandoci dettagliatamente il significato dell’iconografia, il giorno della festa e la riproduzione dell’immagine del Santo e tante altre utili notizie.
E così vediamo San Biagio, protettore della gola, (3 febbraio), San Rocco con il suo fedele cane che protegge dalla peste (16 agosto), Sant’Antonio Abate, protettore degli animali (17 gennaio), San Nicola, patrono di Bari e protettore di molte categorie, ladri compresi, (6 dicembre), Santa Lucia, protettrice degli occhi (13 dicembre), e così via. Ancora oggi capita di vedere nelle case, nei negozi, nelle auto, figurine di Santi e Madonne evidentemente lì collocate per proteggere dal male uomini, animali e cose, affidandoli alla protezione divina. Roberta Simini che presenta l’opera sostiene che «Questo libro, in ultima analisi, ci aiuta a capire che i Santi non sono diversi da noi. I Santi sono con noi e fra di noi. I Santi siamo noi».
Insomma, un bel lavoro fatto non solo per i credenti, ma anche per gli appassionati, i cultori ed i collezionisti di santini e di immaginette sacre. Il bel sito www.cartantica.it, che mi onora di pubblicare alcune mie note, testimonia l’importanza che hanno assunto le immaginette in Italia e nel mondo.
La curiosità: Bari annovera un collezionista di Santi,tale Elio Sifola, come ricorda Enrica Simonetti in una nota pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 7 novembre 2002. Questo signore è un grande collezionista di simboli della religiosità popolare meridionale. La sua vita è tutta un cercare, studiare e mettere insieme. La sua bottega è un museo in miniatura, fatto di vecchie devozioni e di consuete superstizioni, di vario materiale e misura, immaginette sacre, incisioni e litografie. In sostanza rappresentata la religiosità delle case di un tempo composta da oggetti di fede ormai scomparsi. La bottega del signor Sifola è un museo della cultura popolare che riscopre e conserva un’arte minore, ma pur sempre affascinante, un museo che recupera le radici e quindi anche una parte della storia della Puglia.                           

   (Articolo inviato dall’autore e pubblicato il 18.2.2011 su Il Giornale di Puglia)

 

CERCO E SCAMBIO


Gianni Cervellin - Via F. Petrarca 25 - 35043 MONSELICE  PD
Sono in possesso di Immaginette Sacre che desidero scambiare con soci che hanno come tematica sul Libro dei Soci “Tutto”. Attendo telefonate dagli associati con il cognome con lettera “A”… ma se anche altri fossero interessati, sono ben graditi. Grazie.

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FONDO SOCIALE “Marzo 2011”
IL FONDO SOCIALE PER I SOCI IN REGOLA CON LA QUOTA 2011


    E’ doveroso un sentito ringraziamento a quegli associati che con la loro offerta di immaginette sacre permettono ad altri soci di attingere a questo “Fondo sociale marzo 2011”.
  Invitiamo tutti i soci a partecipare a questa attività sociale inviando a: AICIS - Renzo Manfé - C/o Bernasconi - Via Merulana 136 - 00185 ROMA RM dei quantitativi di immaginette (di 50, 100, 150, 200 pezzi), secondo le proprie possibilità. Informiamo i nuovi soci che ogni blocchetto di tali santini deve riportare la stessa iconografia.

Modalità per ricevere fino a 44 immaginette


I soci che desiderano richiedere fino a 44 immaginette (non più di 1 per ogni tipo), qui raffigurate, debbono essere in regola con il versamento della quota 2011 e solo successivamente:
1 - Ritagliare il modulo di pag.30 (con Tabelle A,B,C) debitamente compilato, a:  Gianni Zucco – Via dell’Arcadia, 45 – 00147 Roma
2 - Allegare una busta preindirizzata a se stessi, e preaffrancata: con 1,50 in francobolli, per la restituzione in via prioritaria. (E’ vietato l’uso di francobolli già usati).
3 - Barrare a penna: nella Tabella A, fino a un massimo di 25 numeri, nella Tabella B, fino a un massimo di 11 numeri e nella Tabella C: fino a un massimo di 08 numeri
 4 - Inscrivere nella Tabella D il numero corrispettivo alle immaginette di proprio gradimento da aggiungere in sostituzione di quelle già eventualmente esaurite.
Trattandosi di quantitativi ridotti di santini, tale limitazione permette a più soci di attingere al Fondo sociale.
Si informa che le richieste saranno evase rispettando l’ordine di arrivo e limitatamente alle disponibilità del momento.

TABELLA A
01 - S.Felice da Cantalice – Santino offerto da Rodolfo Borzacchini di Montecastrilli (Terni)
02 - Maria ss.ma Virgo Fidelis-venerata in Roma –  Santino offerto da Reginaldo Lucioli di Roma
03 - Madre Teresa Michel – Offerto dal G.Franco Piovano
04 - Beato Gerardo Cagnoli - Santino offerto da G. Arestivo e E. Barcaroli di Tarquinia (VT)
05 - Immacolata nel logo di Univ.”Carlo Bo” Urbino- - Santino offerto da Romano Pedrani e Sally Daniele
06 - Servo di Dio Nicola D’Onofrio -  Santino offerto da  Fratel Giovanni Grigoletto di Roma
07 - B.M.Josepha H. Stenmanns - Offerto Giuliana Faragliadi Roma
08 - S.Agnello Abate  -  Offerto da Don Aniello Verdicchia di Nola (NA)
09 - Mad. del Tempietto – Offerto da Antonino Cottone di Misilmeri (PA)
10 - Prima Comunione -(Serie FB - 62)- Offerto dal  C.E.I.S. di Bologna
11 - B.Maria Luisa Merkert- Santino offerto da Giuliana Faraglia di Roma
12 - B.Diego Ventaja Milan-Offerto da P.Michele Giuliano di Afragola  NA
13 - Mad.del Monte - Offerto da Maurice Tassan Toffola di Aviano (PN)
14 - Mad.della Libera a Pietrelcina - Offerto da Santo Nigrelli di Roma
15 - S.Francesco Borgia - Offerto da Antonino Cottone di Misilmeri (PA)
16 - Beato Carlo Liviero - Santino offerto da Giancarlo De Leo di Fano (PU)
17 - Beato Angelo Paolo, carmelitano - Santino offerto da padre Michele Giuliano di Afragola (NA)
18 - Beata Maria Pierina De Micheli - santino offerto da padre Michele Giuliano di Afragola (NA)
19 - Peregrinatio Mariae della Vergine Lauretana - Santino offerto da Giancarlo De Leo di Fano (PU)
20 - Madonna con s.Domenico di Soriano, s.Caterina e s.Maria Madd.- offerto da Antonino Cottone
21 - Sacro Cuore di G.Resi - offerto da Maria Angela Gobbidi Longiano (FC)
22 - S.Valentino, protettore di Terni- offerto da Rodolfo Borzacchini di Montecastrilli (Terni)
23 - Simbolismi- Croce, messale e giglio - santino offerto da AICIS -Roma
24 - s.Cecilia venerata a Fano-Chiesa s.Maria Nuova - Santino offerto dal Giancarlo De Leo di Fano (PU)
25 - Vergine S.S. di Fatima - Santino offerto da Giancarlo De Leo di Fano (PU)
26 - Madonna di Casale - santino offerto da Maria Angela Gobbidi Longiano (FC)
27 - S.Apollonia v.m. (statua in Adorgnano) – offerto da Lorenzo Cimenti di Tricesimo (UD)
28 - ss.Crocifisso – offerto da Giancarlo De Leodi Fano (PU)
29 - s.Geminiano Vescovo (dipinto di L.Manzini-1866) – Offerto da Carluccio Frison di Massa Finalese (MO)
30 - s.Romedio Eremita (Ediz.B.N.Marconi-Genova)-Santino offerto da Agostino Cerini e Luigi Zanot di Roma
31 - Simbolismi: lampada, giglio, colombe (Ediz.FB 743-I.L.3) - Santino offerto dall’A.I.C.I.S. di Roma
32 - s.Francesco Maria da Camporosso - Santino offerto da Gualtiero Spano di Genova
33 - Crocifisso di Giovanni Pisano (fine sec.XII) - Santino offerto da Enrica Alberti Graziani di Olgiate Olona
34 - Madonna di Casale - Santino offerto da Maria Angela Gobbi di Longiano (FC)
35 - Nostra Signora di Pompei (Ediz.ELE 2-510) - Santino offerto da Virginia Silvello e Chiara Ferioli
36 - S.Gerardo Maiella, redentorista - Santino offerto da Antonio Mennonna di Muro Lucano
37 - Madre M.Carmen Rendiles, Serva di Dio – offerto da Padre Michele Giuliano ofm di Afragola (NA)
38 - San Rocco, Patrono di Cisterna - Santino offerto da Maurizio Prosperi di Cisterna (LT)
39 - Servo di Dio Frà Pietro Privitera, cappuccino – offerto da Padre Michele Giuliano ofm di Afragola (NA)
40 - San Francesco d’Assisi– Santino offerto da Emanuele Macchiaverna di Roma
41- Immacolata Concezione – Santino offerto da Giovanni Adamodi Alcamo (TP)
42 - S.Giuseppe, venerato nella Chiesa di Via Nomentana - Roma - Santino offerto da Luigi Zanot di Roma
43 - Sacra Famiglia (Ediz.Ed G MI nr.C18 bis) - Santino offerto da Antonio Mennonna di Muro Lucano
44 - Ven.Bonaventura Gaona, dei Minimi - Offerto da Angelo Carmelo Bello di Crispiano (TA)
45 - b.Giuliano Nakura,S.I., martire giapponese nel 1633- Santino offerto da Bruno Forastieri di Roma
46 - Simbolismo-L’infinito- Dio - Santino offerto da Giovanni Zeni di Caprino Veronese (VR)

TABELLA B
47 - Madre Maria della Purissima - Offerto da Giuliana Faraglia di Roma
48 - San Francesco d’Assisi- offerto da Filomena Liotti
49 - Mad.del Carmine – Offerto da Silvana Raimondidi Olgiate Olona
50 - Maria Consolatrice degli Afflitti-Recanati - Santino offerto da Giancarlo De Leo di Fano (PU)
51 - S.Agostino e S.Monica - Offerto da Giancarlo De Leo di Fano (PU)
52 - Angelo (serie FB 358-I.G.2-  Offerto da Renzo Manfè di Roma
53 - Madonna in Trono con Bambino -Zanica – Santino offerto da Tullio Seroldi di Zanica (BG)
54 - SdD Chiara Badano – Santino offerto da Liliana Pastorino di San Pietro d’Olba (SV)
55 - Santuario Mad.di casale - Santino offerto da Maria Angela Gobbi di Longiano (FC)
56-Santuario Mariano del Pelingo - Furlo (PU) cm.15x10,5-  Offerto da Romano Pedrani di Legnano (MI)
57 - Visita di Maria a s.Elisabetta - santino offerto da Franca Banan Bazzano di Fratta Polesine (RO)
58 - Ven.Madre Rosa Ojeda – Santino offerto da Padre Michele Giulianoofm di Afragola (NA)
59 - San Domenico Savio – Santino offerto da Fabrizio BlasiI di Torino
60 - ss.Crocefisso (sec.XV) venerato a Licata (AG) - offerto da Giuseppe Ballacchino di Licata (AG)
61 - Crocefisso -Santuario di Casteldimezzo (PU) – Santino offerto da Giancarlo De Leo di Fano (PU)
62 - S.Giuseppe Moscati (Ditta R.A.-Napoli)- Santino offerto da Mario Cesarano di Mariglianella (NA)
63 - Santa Paola Frassinetti - Santino offerto da Fabrizio Pecci di Alatri (FR)
64 - San Felice II Papa e Martire - Santino offerto da Maria Gabriella Alessandroni di Roma
65 - Maria SS.ma dell’Avvocata - Santuario Monte Falesio -Offerto da Giuseppe Melone di Cava de’ Tirreni
66 - Gesù e s.Caterina da Siena di A.Couturier - Offerto da Frà Angelo Di Marco di Roma
67 - B.Claudio GRANZOTTO - Santino offerto da Renzo Manfè di Roma
68 - B.Pio Campidelli – Santino offerto da Maria Angela GobbiI di Longiano (FC)
69 - B.Giuseppina Vannini (Ed.Colombo) cm.7x11- Offerto da Mario Battistolo di Borgosesia Isolella (VC)
70 - B.Giuseppina Vannini (cm.9x5.50) - Santino offerto da Stefano Iori di Grottaferrata
71 - Madre Teresa Michel-  Santino offerto da Gianfranco Piovano
72 - La Natività di Jaume Busquets-Basilica Sagrada Familia,Barcelona –Offerto da Ezio Bernardini di Roma
73 - Simbolismo-Calice, spighe, uva – Santino offerto dall’AICIS di Roma
74 - Ss.Crocefisso-Basilica s.Paterniano in Fano (PU)- Santino offerto da Giancarlo De Leo di Fano (PU)
75 - S.Bernadette  - Santino offerto da Franca Banan Bazzano di Fratta Polesine (RO)
76 - Crocefisso che parlò a s.Francesco – Santino offerto da Maria Gabriella Alessandroni di Roma
77 - s.Caterina contempla il Crocefisso- Santino offerto da frà Angelo M. di Marco, O.P. di Roma
78 - B.V. del Soccorso - Sassoferrato (AN) – Santino offerto da Giancarlo De Leo di Fano (PU)
79 - s.Fiorenzo Martire - Firenze – Santino offerto da Lucio Bigidi Firenze
80 - Sacro Cuore- Fano, chiesa di s.Maria Nuova - santino offerto da Giancarlo De Leo di Fano (PU)
81 - Madonna degli Angeli - Falconara Sicula - Santino offerto da Giuseppe Ballacchino di Licata (AG)
82 - Madonna delle Grazie - Grottaglie (cm.8.50x5) - Offerto da Alfonso Manigrasso di Grottaglie (TA)
83 - San Remedio Eremita – offerto da  Agostino Cerini e Luigi Zanot di Roma
84 - Cuore Addolorato e Immacolato di Maria - Santino offerto da Patrizia Fontanadi Roma
85 - Madonna con Bambino di F.Zaganelli (sec.XVI) Casteldimezzo (PU)- offerto da Giancarlo De Leo
86 - Immacolata, venerata a Fano, Ch. S.Maria Nova - Santino offerto da Giancarlo De Leo di Fano (PU)
87 - Crocefisso - Loreto (AN) - offerto da Gino Arestivo e Edmondo Barcaroli di Tarquinia (VT)
88 - Padre Pio di Pietrelcina (BN) - offerta da Mario Cesarano di Mariglianella (NA)
89 - Simbolismo - giglio, Messale, corona del Rosario- Santino offerto dall’AICIS di Roma
90 - Madonna delle Cese - Collepardo (FR)) - santino offerto da Fabrizio Pecci di Alatri

TABELLA C
91 - Santuario Mad.del Cerro (calendari etto plasticato)– offerto da Giancarlo De Leo di Fano
92 - s.Camillo De Lellis -Como – Offerto da Pietro Fontanelladi Orsenigo (CO)
93 - s.Camillo De Lellis di Nino Musìo – Offerto Fratel Giovanni Grigoletto di Roma
94 - B.Marìa Ana Mogas Fontcuberta - Santino offerto da Gianfranco Piovano
95 - B.M.Domenica Brun Barbantini – Pieghevole da Fr. Giovanni Grigoletto di Roma
96 - S.Francesco de Geronimo - Offerto da Alfonso Manigrasso di Grottaglie (TA)
97 - B.V. di San Luca - Santino offerto da Biagina Sitta di Cento (FE)
98 - S.Giuseppe -Licata (AG)- Offerto da Giuseppe Ballacchino di Licata (AG)
99 - s.Giuseppe M.Tomasi - Santino offerto da Giuseppe Ballacchino di Licata (AG)
100 - Padre Pio (reliquia di III Ordine) - offerto da Micaela Bartolucci di Roma
101 - s.Esuperanzio, martire - Ischia (Serie MG 22) -  Santino offerto da p. Michele Giuliano di Afragola (NA)
102 - Crocifisso (fine sec.XIII) - Giovanni Pisano  - offerto da Enzo Fusi di Prato (PO)
103 - Ostensione Sindone 2010 - Santino offerto da Giancarlo De Leo di Fano (PU)
104 - Madonna di S.Pietro-Piancastagnaio (SI) - offerto da Enrico Belli di Roma
105 - B.Maria Raffaella Cimatti (pieghevole) - Santino offerto da Fabrizio Pecci di Alatri (FR)
106 - La Crocifissione di M.Palmezzano – offerto da Fabrizio Pecci di Alatri (FR)
107 - Madonna del Rosario-Basilica s.Maria sopra Minerva-Roma- offerto da Maria Gabriella Alessandroni
108 - San Giuseppe – Santino offerto da Caterina Mele di Dorgali (NU)
109 - S.Comasia -Basilica s.Martino di Martina Franca - Offerto da Alfonso Manigrasso di Grottaglie
110 - S.Serafino di Sarov - G.Krug - XX sec.– offerto da Luciana Giai Gianetto Faure di Pinasca (TO)
111 - B.Cesare De Bus - Fondatore - Santino offerto da Maria Gabriella Alessandroni di Roma
112 - Madonna di Galassino venerata a S.Damiano di Mercato Saraceno (FC) – offerto da Alberto Boccali
113 - S.Sabiniano- Reliquie venerate a Terricciola (PI) –Santino offerto da Pietro Calloni di Montefoscoli (PI)
114 - s.Teresina del Bambino Gesù- Santino offerto da Diego Bonardo di Savigliano (CN)
115 - Papa Giovanni Paolo I - Santino offerto da Gianni Soligo diCovolo di Pederobba (TV)
116 - B.Carlo I d’Austria – Santino offerto dal Lorenzo Perrone di Milano
117 - s.Francesco di Paola - Santino offerto da Donato Serio di Grottaglie (TA)
118 - s.Annna - Palazzo vescovile -Rieti – Santino offerto da Alfredina Celli di Pescara (PE)
119 - Prima Comunione – Offerto da Rosina Llagaria Vidal di Canals (Spagna)
110 - Natività di maria di L.Scarsella - Pieve di Cento - offerto da Biagina Sitta di Cento (FE)
121 - B.Eustachio Kugler dei fatebenefratelli -offerto da Pietro Fontanella di Orsenigo (CO)
122 - s.Antonio di Padova - Pozzuoli  – Santino offerto da Michele Vicidomini di pozzuoli (NA)
123 - “Je mets toute ma confiance en vous seul” (Ed.FB Serie61-M nr.102)–offerto dal CEIS di Bologna
124 - s.Rita da Cascia - Grottaglie- (Serie AM-2/2010) - Santino offerto da Alfonso Manigrasso di Grottaglie
125 - B.Giacomo di Bitetto - Pieghevole  offerto da Alfonso Manigrasso di Grottaglie (TA)
126 - Immacolata – Santino offerto da Rosina Llagaria Vidal di Canals (Spagna)
127 - Ss.Cosma e Damiano - Santino offerto da Stefania Colafranceschi di Roma
128 - B.Maria Raffaella Cimatti – Pieghevole offerto da Fabrizio Pecci di Alatri
129 - Viaggio di Benedetto XVI a Malta – Offerto da Ezio Bernardini di Roma
130 - B.V. della Concezione, protettrice di castelbolognese – offerto da Pierpaolo Sangiorgi
131 - Servo di Dio don Giovanni BARRA -offerto da Luciana Giai Gianetto Faure
132 - Servo di Dio Nicola D’Onofrio (carta lucida) –Offerto da Fratel Giovanni Grigoletto di Roma
133 - S. di Dio Don Quintino Sicuro, eremita – santino offerto da Ippazio Mastria di Tricase (LE)
134 - Madonna di Guadalupe (cm.6,50 x 4) - offerto da Giovanni Zeni di Caprino Veronese (VR)
135 - Benedetto XVI -Viaggio in Terrasanta - Santino offerto da Ezio Bernardini di Roma
136 - Benedetto XVI -Viaggio in Angola - Santino offerto da Ezio Bernardini di Roma
137 - Maria SS. -Madre della Div.Provvidenza - Pieghevole offerto da Pietro Calloni di Montefoscoli (PI)
138 - Benedetto XVI -Viaggio in Inghilterra (cm.15 x 10,50)- Santino offerto da Ezio Bernardini di Roma
139 - Gesù confido in Te – Santino offerto da Mario Tasca di Follina (TV)
140 - Sd Dio Frà Giuseppe Michele Ghezzi (cm.15 x 10) – santino offerto da Carlo Vincenzo Greco

 

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