Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

CHE COSA E’ L’A.I.C.I.S.?

L’AICIS è l’Associazione, apolitica e senza fini di lucro, che raccoglie appassionati cultori, studiosi, collezionisti e quanti si interessano di immaginette sotto ogni profilo: storico, folkloristico, culturale, artistico, religioso

PERCHE’ ISCRIVERSI ALL’AICIS?

Perché l’unione fa la forza. Per essere informati, attraverso la Notiziario bimestrale, di quanto interessa il settore e poter effettuare lo scambio del materiale fra i soci. Per partecipare alle mostre o anche conoscere ove si svolgono mostre di immaginette. Per partecipare a conferenze. Per avere notizie su pubblicazioni specialistiche, per avere le nuove immaginette, per conoscere i nuovi Venerabili, Beati e Santi, per avere altri ragguagli su santi e santuari.

COME ISCRIVERSI ALL’A.I.C.I.S.

Telefonando alla Segreteria (tel.06-7049.1619) e richiedendo l'apposito modulo da compilare. L’importo da versare sul conto corrente postale nr. 39389069 dell'’A.I.C.I.S è di euro 3,00 per la sola iscrizione all’Associazione, mentre la quota annuale 2011 è di euro 30,00 per le persone fisiche e di euro 37,00 per le Associazioni e gli Enti.

L’anno sociale decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre

DIRITTI DEI SOCI:

- ricevere le Circolari Informative, con immaginette omaggio;

- partecipare alle mostre ed alle iniziative sociali;

- partecipare alle riunioni di scambio fra soci;

- effettuare scambi fra soci per corrispondenza;

- fare inserzioni gratuite di offerta o di richiesta di immaginette nelle Circolari Informative.

Gli incontri si tengono nella Sede dell'Ass.ne, in P.za Campitelli 9, in una sala interna al cortile adiacente la Chiesa di S.ta Maria in Portico, ogni primo martedì del mese, eccetto agosto, e salvo variazioni che di volta in volta verranno rese note.

Informazioni: Contattare Renzo Manfè - Vice Presidente
Tel 388-6938.777.
e-mail: aicis_rm@yahoo.it

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SANTINI E SANTITA'

NOTIZIARIO A.I.C.I.S. N. 5 - 2011
SETTEMBRE - OTTOBRE 2011

 

 

LA MORTE DI PADRE LUCIO, OMD

La Pasqua di P. Lucio Migliaccio, Assistente Ecclesiastico dell’AICIS
di Renzo Manfè

Nella notte tra 14 e il 15 agosto u.s. Padre Lucio ha lasciato la terra per il cielo. Risplendono per lui, in tutta la loro verità, le parole di San Paolo: “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con  amore la sua manifestazione” (2 Tm  4,7–8).
Domenica 14 agosto mi sono sentito fortemente spinto a recarmi alla Chiesa di Santa Maria in Portico per partecipare alla Liturgia domenicale delle 18.30. Durante il rito, sono colpito dalla richiesta di preghiere per Padre Lucio Migliaccio da parte del celebrante Padre Felix Anthony, nuovo vice-parroco a Campitelli, ordinato sacerdote lo scorso 29 maggio a Roma.
Terminata la Santa Messa, mi sono recato in sacrestia dove sono stato messo al corrente della situazione alquanto critica del nostro Assistente Ecclesiastico ricoverato all’Ospedale Fatebenefratelli di Roma.
Poco dopo, tramite il social Network Facebook, ho informato i nostri associati colà iscritti di tale situazione ed ho chiesto preghiere. Nella tarda mattinata del 15 agosto ho ricevuto la telefonata di Padre Cesar della morte di Padre Lucio.


Alle ore 15.30 l’AICIS ha diramato il seguente Comunicato Stampa inviandolo a tutti i soci con indirizzo internet:

“Ieri sera, 14 agosto, Padre Lucio ci ha lasciato per andare nella casa del Padre. Si è spenta una piccola fiammella, sulla terra, per diventare parte della luce eterna. La morte di Padre Lucio dona a tutti noi il dolore umano per la perdita di una persona cara, di famiglia, mentre ci apre alla speranza della vita eterna per colui che si è fatto strumento e servo della grande corrente di grazia quale è l’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio di cui è stato anche Rettore Generale per due mandati consecutivi. Nel 1983 ha collaborato con il nostro fondatore Comm. GENNARO ANGIOLINO, di venerata memoria, perché prendesse vita l’AICIS. E la nostra Associazione è sorta anche grazie a Padre Migliaccio, nella Sala Baldini a Piazza Campitelli, [...]

 

 IL CARDINALE ANGELO SODANO PRESIEDE I FUNERALI DI P.LUCIO MIGLIACCIO

Alle ore 10.00 del 17 agosto inizia la cerimonia funebre con l’ingresso solenne nel Santuario romana di Santa Maria in Portico di Padre Francesco Petrillo, attuale Superiore Maggiore dell’Ordine della Madre di Dio, di numerosi sacerdoti dell’Ordine residenti a Roma e provenienti da Napoli (città natale del defunto) e del cardinale ed amico Angelo Sodano, decano del Collegio Cardinalizio ed ex Segretario di Stato per la Città del Vaticano. Al rito funebre era presente il Cardinale Paolo Sardi, Pro-Patrono del Sovrano Ordine Militare di Malta, di cui Padre Lucio era Cappellano, alcune rappresentanze tra cui quella dell’AICIS. Il Consiglio Direttivo dell’AICIS era rappresentato da Renzo Manfè, vice presidente, Paolo Zucco, tesoriere. Il Collegio dei Revisori era rappresentato da Agostino Cerini e Giuliana Faraglia (la rosa bianca sulla bara accanto all’etichetta con il nome è della nostra Giuliana. Il collegio dei Probiviri è stato rappresentato da Maria Gabriella Alessandroni e Luigi Zanot.
Erano presenti i soci: Gianni Lanchi, Emanuele Macchiaverna, Francesca Giacinti Casadei, Giovanni Costanzo.

All’omelia funebre così il cardinale Sodano ha voluto ricordare il nostro Assistente Ecclesiastico:

"Nelle prime ore della festa di Maria Assunta in cielo, il padre Lucio Migliaccio chiudeva i suoi occhi a questo  mondo e li apriva alla luce dell’eternità. Terminava così una lunga esistenza di ben novantatrè anni di vita e di settanta anni di sacerdozio, vissuti intensamente al servizio della Chiesa.
In realtà egli iniziò il suo sacerdozio nel 1941 in un periodo tragico della storia dell’umanità e obbedendo alla consegna data ai cattolici dal Papa Pio XII ‘Non lamento ma azione’.
Visse il suo sacerdozio come servizio alla Chiesa e al mondo, soprattutto ai sofferenti di ogni genere. Memorabile è stata pure l’assistenza a molti ebrei raccolti da lui nella casa del suo Ordine in piazza di Campitelli, nel cuore di Roma.
Terminata la guerra, prestò generosamente la sua opera per un  rinnovamento spirituale dell’Italia, come animatore dell’Azione Cattolica  e dei Comitati Civici e come promotore di numerose opere di solidarietà sociale. Lo ricordano pure con gratitudine numerosi alunni del liceo classico Virgilio di Roma, ove pure, per essere vicino ai giovani volle insegnare religione per ben ventidue anni. Il Papa Pio XII ebbe per lui una particolare predilezione, insieme a quella che riservo a quella generazione alla   di uomini che contribuirono alla ricostruzione morale e materiale di Roma e dell’Italia ...[...]

 

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Iconografia. Figure e segni di protezione celeste.

LE ORE DELLA PREGHIERA
di Elisabetta Gulli Grigioni

Ritornando a Ravenna, alla città  in cui è tanto piacevole  e favorevole alla meditazione il camminare, vorrei ricordare ancora, accanto alla tradizione secondo la quale s. Apollinare avrebbe lasciato le proprie impronte nella chiesetta di Sant’Eufemia, una piccola e originale guida di Ravenna in sette libriccini, con testi di Graziella Gardini Pasini e Anna Valli Spizuoco, fotografie di  Giampiero Corelli.
Pubblicati  nell’ambito del Progetto Giubileo 2000-Ravenna Città ospitale, i libretti scandiscono il percorso di visita in sette giornate e, con il mostrare sull’angolo inferiore esterno di ogni pagina la minuscola riproduzione di uno o due piedi, in marcia o in sosta, particolari di mosaici o di monumenti lapidei, sembrano rendere omaggio al fascino ‘deambulatorio’ del  soggiorno turistico ravennate.§
Forse in poche città l’adesione tra percorso turistico e percorso spirituale è percepibile come a Ravenna dove spesso, davanti alla misteriosa icona della Madonna Greca  o ai paradisi fioriti di Sant’Apollinare in Classe, ma  anche, laicamente, davanti alla tomba di Dante, ci si sente più pellegrini che turisti.
E ogni anno, da oltre vent’anni,  il programma di Ravenna Festival, quasi  in consonanza  con le attività di esplorazione delle profondità della terra e del mare in cerca di risorse energetiche che caratterizzano il territorio, si articola  in una molteplice impresa di esplorazione culturale profonda che, a ben vedere, può svelare come fine ultimo  sotto le varie parvenze di spettacoli di antica tradizione o di innovativa sperimentazione, l’inesausto desiderio di conoscenza e ri-conoscenza dell’amatissima Ravenna. «…Ravenna è sempre stata il tema del suo festival, assumendo anno dopo anno volti nuovi e inaspettati…» scrive Franco Masotti in una delle introduzione al volume-catalogo-agenda del Festival 2009.
Le tematiche religiose, che impegnano tanto l’occhio quanto l’orecchio, tanto la mente quanto il cuore, sono le più adatte a far risaltare questa inesauribile ricerca. Penso, ad esempio, alla musica che sarà offerta lunedì sei luglio nella  Chiesa di Sant’Agata Maggiore alle ore 21 dall’ensamble Odhecaton, composto da sole voci maschili e  diretto da Paolo Da Col che, con il titolo Un Libro de Horas de Isabel la Católica, presenterà composizioni polifoniche contenute in alcuni dei Libri d’Ore posseduti da Isabella di Castiglia, attribuite ai maggiori compositori dell’epoca.  [Continua]

 

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CAUSE DI BEATIFICAZIONE

BENEDETTO XIII, RIAPERTO IL PROCESSO DI CANONIZZAZIONE

di Giuseppe Massari       

Con l’editto del 15 febbraio 2010, emesso dal Vicariato di Roma, nella persona del cardinale Agostino Vallini, si è riaperto, a 280 anni dalla morte, il Processo per portare alla gloria degli altari papa Benedetto XIII, del nobile casato degli Orsini.

Nato a Gravina in Puglia il 2 febbraio 1650, rinunciando ai diritti di primogenitura, fu monaco domenicano prima, cardinale a soli 22 anni, arcivescovo di Manfredonia, dal 1675 al 1680, di Cesena, dal 1680 al 1686 e, come ultima la più grande diocesi del Mezzogiorno d’Italia, Benevento, che conservò anche dopo essere stato assunto al Soglio di Pietro, il 29 maggio del 1724 e fino al giorno della consumazione della vita terrena, avvenuta il 21 febbraio 1730. Il processo partito l’anno scorso, per la storia e la cronaca, è il terzo, dopo quelli esperiti nel 1751, grazie all’interessamento del vescovo di Tortona, Luigi Andujar, ma naufragato per un vizio di forma, perché proposto da colui che fungeva anche da testimone, quello del 1931, intentato dai padri domenicani e non andato a buon fine per l’ostacolo derivato dal caso Coscia, stretto collaboratore dell’Orsini, sin dai tempi del governo episcopale beneventano, e ritenuto, anche per le condanne inflittegli dopo la morte del suo protettore, di essersi macchiato di simonia, di essere avido profittatore di denaro,  di aver abbindolato il papa, di averlo influenzato negativamente su alcune scelte e decisioni importanti.
Ora, dopo quasi tre secoli si riparte con la voglia di centrare l’obiettivo, perché, tra l’altro, molti studi e approfondimenti sono stati compiuti da storici e studiosi, che, hanno riabilitato appieno la figura di questo pontefice, messo in ombra da una critica severa quale quella del Muratori, del Montesqieu e dello stesso Pastor... [continua] (*)

 

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TERMINA LA FASE DIOCESANA DEL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE DI ELISA GIAMBELLUCA

Il 2 luglio, si è chiuso a Isnello (Palermo) la fase diocesana del processo di beatificazione di Elisa Giambelluca che era stata aperta il 29 marzo 2009 nella chiesa di San Nicola di Bari a Isnello su iniziativa della Diocesi. Elisa, nata nel 1941 e tornata alla Casa del Padre, dopo una dolorosa malattia, nel 1986 a Roma, era un membro dell’Istituzione Teresiana, impegnata nel campo dell’educazione, come insegnante e poi preside di Istituti Superiori.§
Conseguita la laurea nel 1965, iniziò a lavorare a Rossano (Cosenza) come docente all'Istituto San Pio X. Nel 1968 si trasferì a Torino, dove andò a insegnare in un istituto tecnico industriale pubblico. Diresse anche una scuola media aggregata all'“Educatorio della Provvidenza”. Si recò poi a Roma, collaborando alla residenza universitaria dell'Istituzione Teresiana e insegnando in un liceo. Tra il 1972 e il 1973 svolse un corso di approfondimento spirituale e culturale al Centro Internazionale di Formazione dell'Istituzione Teresiana a Poggio Mirteto (Rieti). Tornò a Rossano... [continua]

 

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ALLA RICERCA DELLO STABILIMENTO GRAFICO PERDUTO

DODICI DITTE CALABRESI CHE CI ONORANO STAMPANDO SANTINI
di Attilio Gardini

ATAF - Azienda Tipografica Artigiana Fagnano, di Gennaro Iaconianni; Via Mafalda di Savoia, 118 - 87013 Fagnano Castello CS.

ASSOCIAZIONE FUTURA Editrice, Corso Aldo Moro, 23 - 87020 Tortora CS.

EDITORIALE PROGETTO 2000, Casa Editrice; Via degli Stadi, 27 - 87100 Cosenza CS. La casa editrice cosentina, diretta da Demetrio Guzzardi e da Albamaria Frontino nasce nel 1986 e diventa subito luogo di cultura, promuovendo molti autori e producendo più di 400 titoli. L’attaccamento alla propria terra si è mosso da sempre di pari passo con quello di una religiosità che ha trovato la sua forte spinta in papa Wojtyla.
Non è un caso se il primo libro pubblicato da questa casa editrice si intitolava “Matrimonio e magistero da Pio XI a Giovanni Paolo II”. Ci sono due modi per fare questo mestiere: il tramite tra gli autori e i tipografi, oppure un’editoria di progetto. Guzzardi si sforza di portare avanti questo secondo aspetto, indubbiamente più problematico. In cantiere ha due importanti libri di filiconia, utili ai collezionisti di santini.  

BIMAR Tipolitografia di Giani Silvia; Viale Pio X, 29 - 88100 Catanzaro CZ. Pr.Bimar” – Sede: Catanzaro [continua]

 

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LA MADONNA DI FONTANELLATO (PR): IL SUO SANTUARIO E I SUOI SANTINI

 

di Carluccio Frison

Fontanellato è un comune della Bassa Parmense a circa 20 km da Parma che merita senz’altro una visita,  per svariati motivi: religiosi, culturali e… gastronomici!
Entrando in paese, due sono i monumenti principali che attirano subito l’attenzione del visitatore: la Rocca Sanvitale e il Santuario Mariano, dedicato alla Beata Vergine del Rosario, meta costante di devoto pellegrinaggio da più di quattro secoli, e da cui proviene il santino distribuito ai soci da Margherita Grandi.
L’edificio religioso risulta edificato poco lontano dalla Rocca e si può facilmente raggiungere anche a piedi, percorrendo un viale alberato e un porticato costruito in anni recenti. La costruzione della chiesa ebbe inizio nel 1641 e terminò circa una ventina d’anni dopo, ma la sua storia ebbe inizio un secolo prima, nell’anno 1512, quando la contessa Veronica da Correggio, vedova di Giacomo Antonio Sanvitale, offrì ospitalità ai Frati domenicani. 
Questi si insediarono a Fontanellato per portare la “salute delle anime” con la celebrazione di messe, con la preghiera ed evangelizzando e assistendo gli ammalati. Al loro arrivo, i frati ebbero in dono un piccolo oratorio poco distante dalle mura del castello e il terreno per edificare un primo convento, che venne intitolato a San Giuseppe. Gli anni che seguirono furono anni di guerre, devastazioni e malattie e solo nel 1641 si poté dare inizio all’edificio secondo quelle linee architettoniche che si possono vedere ancor oggi, anche se la bianca facciata, con le sue tre ampie arcate risale al secolo scorso. Nella parte superiore si trova una lunga balconata decorata da statue e da tre grandi nicchie: in quella centrale è collocata la statua in pietra raffigurante la Madonna con il rosario, la statua originale si trova all’interno del Santuario. Nella parte più alta della facciata sono raffigurate le tre virtù teologali: speranza, fede e carità (vedi la cartolina “Ricordo di Fontanellato”, metà del XX secolo) [continua]

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MOSTRE DI IMMAGINETTE SACRE

 

CAMIGLIATELLO SILANO (CS), 28 Agosto - 4 Settembre 2011 -
Mostra itinerante:  “SANTI, SANTITA’ E SANTINI DI CALABRIA - Un percorso tra storia, arte e pietà popolare”

Il 4 settembre p.v. chiuderà la Mostra itinerante del socio Prof. Demetrio Guzzardi di Cosenza. Egli sarà presente dal 28 agosto al 4 settembre p.v. nella magnifica Camigliatello Silano (Cosenza), località montana a 1300 mt di altezza nel Comune di Spezzano della Sila, in occasione della Settimana della Cultura Calabrese, con la propria Mostra itinerante “Santi, Santità e Santini di Calabria - Un percorso tra storia, arte e pietà popolare” alla quale l’AICIS ha concesso il patrocinio.  

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MISILMERI (PA), 10 - 18 Settembre 2011 – Mostra di immagini sacre “MILITES CHRISTI -
Itinerario iconografico fra i Santi Militari, dalla ‘Legio’’ ai giorni nostri”

Sabato 10 settembre 2011, nella Chiesa di San Vincenzo Ferreri, a Misilmeri (Palermo) sarà inaugurata una esposizione di immaginette sacre del socio Antonino Cottone, con la seguente tematica: “Milites Christi - Itinerario iconografico tra i Santi Militari dalla ‘Legio’ ai giorni nostri”. L’occasione è la cerimonia religiosa per la riapertura al culto, dopo i recenti restauri, della citata Chiesa dedicata a San Vincenzo Ferrer o Ferreri, nato a Valencia in Spagna nel 1350 e morto a Vannes (Bretagna) in Francia nel 1419.

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MILANO, 1-2 Ottobre 2011 – Mostra di santini: “La testimonianza delle nostre profonde radici cristiane”

Il 1° e 2 ottobre p.v. nei locali dell’Oratorio della  Parrocchia di  S. Elena  di Milano, in occasione della Festa dell’Oratorio sarà allestita una mostra di santini antichi e moderni: "La testimonianza delle nostre profonde radici cristiane”. Con questa mostra, Lorenzo Perrone, Cavaliere del Sovrano Militare Ordine di Malta ed autore del libro "Immaginette Sacre antiche e moderne - Uno strumento per conoscere i Santi e capire la loro iconografia" desidera richiamare, attraverso i santini  le profonde radici cristiane del popolo italiano ed europeo.
Saranno esposte oltre 300 immaginette, la maggior parte, del periodo fine 1800 - inizio 1900, stampate con la tecnica della cromolitografia. Non mancano poi i "Santini" più vecchi di produzione italiana, francese, tedesca e lituana, stampati con la tecnica della siderografia, con i margini merlettati, quelli manufatti, ed altri un pò particolari.  Saranno presentati appositi pannelli riguardanti la storia e le immaginette dei Santi raffigurati nella Chiesa Parrocchiale.

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ROMA, 15 Ottobre 2011 – Mostra di santini: “Le Basiliche Patriarcali attraverso le immaginette religiose”

Il prossimo 15 ottobre, a Roma, nell’ambito della manifestazione 5° Concorso Fotografico Amatoriale - IMPRIMI ED ESPRIMI sul tema “Le meraviglie ed i Tesori delle Basiliche Romane” il segretario AICIS Giancarlo Gualtieri di Roma è stato invitato ad esporre una selezione di santini sulle Basiliche Patriarcali Romane.
La bella manifestazione e la mostra di santini si terrà nell’Aula Griffi dell’Ospedale Sant’Eugenio di Roma, che ne è l’organizzatore. Gualtieri il giorno 4 presenterà in anteprima i pannelli con i santini nella riunione AICIS del giorno 4 ottobre.

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BOLOGNA, 22 Dicembre 2011 - 8 Gennaio 2012 – Mostra di immaginette sacre “DA NATALE A PASQUA”

Si informa che a Bologna si terrà una mostra di santini dal titolo Da Natale aPasqua . Sarà allestita presso la Basilica del SS Salvatore sita in via C. Battisti angolo via IV Novembre a cura di Mara Andreotti, con la collaborazione dei collezionisti dell'Emilia Romagna ed in particolare dei sigg.i Alberto Bizzocchi e Gianni Galletti e il sostegno dell'Opera Pia Il Pane di S. Antonio.
Resterà aperta dal giorno 22.12.2011 (giorno in cui sarà inaugurata nel pomeriggio) fino al giorno 8 gennaio 2012 .

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ZAFFERANA ETNEA (CT), 6-21 Agosto 2011 – Mostra di immagini sacre “Storia & Santini - 2^ Mostra  iconografica - Viaggio nella storia delle immagini devozionali dal 1700 al 1970”

Il socio Daniele Pennisi di Zafferana Etnea (Catania), nell’ambito dei festeggiamenti patronali della Madonna della Provvidenza, con il Patrocinio dell’AICIS di Roma , della Parrocchia di S. Maria della Provvidenza e dell’Associazione “Etnapro - CulturaETNAtura” di Zafferana Etnea, ha allestito una mostra di immaginette devozionali inaugurata a Zafferana Etnea il 6 agosto 2011 nell’ex collegio di sant’Anna, in Via Roma 254. L’esposizione ha avuto come tema: "Storia & Santini" - II Mostra iconografica - Viaggio nella Storia delle immagini devozionali dal 1750 al 1970” e fino al 21 agosto ha presentato al pubblico oltre 400 immaginette sacre della propria collezione.

 

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CISTERNA DI LATINA (LT)), 10 - 22 Agosto 2011 – Mostra di immagini sacre “SAN ROCCO NEI SANTINI”

Dal 10 al 22 agosto 2011, a Cisterna di Latina, nella Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, in Piazza 19 Marzo, con il Patrocinio dell’AICIS, con la collaborazione del Comune di Cisterna e la Confraternita di San Rocco, si è tenuta la mostra personale di immaginette devozionali del socio Maurizio Prosperi. L’esposizione è stata incentrata sulla figura di San Rocco con il titolo “San Rocco nei Santini”.

 

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FORNI DI SOPRA (UD), 10 luglio-28 Agosto 2011 – Mostra di santini “LA SANTISSIMA TRINITA’”

Nella Chiesetta di San Floriano della Parrocchia di Forni di Sopra il socio Augustino Busato ha allestito una mostra di immaginette devozionali sul tema “La Santissima Trinità”. Si allega, a ricordo della mostra citata, l’unita immaginetta qui inviata per la campagna: “Un santino per ogni socio”.

 

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CAMPOMARINO (CB), 7-10 Luglio 2011 – Mostra di immagini sacre “1° Mostra del santino”

Il 10 luglio u.s. ha chiuso a Palazzo Norante in Campomarino (Campobasso) la “1° Mostra del Santino”. Animatore dell’iniziativa è stato il socio Emilio Antonio Beltotto che, con la collaborazione dell’Istituzione Cultura del Comune di Campomarino e il patrocinio dell’AICIS, il giorno 7 luglio aveva dato il via a questa bella nuova iniziativa culturale.
L’esposizione (cfr. uno dei pannelli della mostra) comprendeva immaginette sacre moderne, del novecento e dell'ottocento, provenienti dalle collezioni private di Emilio Antonio Beltotto e di Luigi Turdò. Una particolare sezione nell’ambito della mostra è stata dedicata a Sant'Antonio da Padova. Sarà così possibile ammirare, oltre alle immaginette sacre dedicate al grande santo francescano, oggetti sacri, gonfaloni e vessilli gentilmente concessi dalla Confraternita di Sant'Antonio da Padova di Guglionesi (CB).

 

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ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE), 10 -22 Settembre – XXI edizione della Mostra di santini a Roseto. “La storia del santino attraverso le immaginette devozionali di San Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale e dei lavoratori”

Dal 10 al 22 settembre La Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi riproporrà la XXI edizione sociale dell’esposizione sui santini 2011 sul tema: “La storia del santino attraverso le immagini devozionali di San Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale e dei lavoratori” provenienti dalla collezione privata di Giancarlo Gualtieri.

 

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PIOMBINO (LI), 30 Luglio - 28 agosto 2011 – XI BIENNALE DI ARTE SACRA - “Amor di Patria e Amor di Dio.

La religione delle immaginette devozionali nei sentimenti delle Nazioni e negli ideali dell’Italia Unita”

La Prof.ssa Stefania Colafranceschi, nostra associata, ci ha fatto pervenire il seguente contributo:

“La tematica di questa XI Edizione della Biennale d’Arte sacra organizzata a Piombino, è stata declinata tanto nei riguardi delle figure di età risorgimentale, riproposti in veste “di santità”, che dei patroni dei paesi europei, e dei patronati di categorie e istituzioni della Nuova Italia. A cavallo tra sacro e profano, l’allestimento ospitato nel chiostro di S. Antimo offre un’ampia selezione di immaginette manufatte e a stampa, realizzate tra XVII e XX sec., capaci di attestare una produzione e fruizione a vasto  raggio.Dai santi patroni delle città italiane, ai patroni dell’Italia preunitaria e  postunitaria, dalle figure di re e regine santi, presenti nella costruzione dell’identità nazionale, agli apostoli Filippo e Giacomo “patrioti in vesti tricolore” [continua]

 

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Ottobre, mese del Santo Rosario

UN SANTINO PER IL ROSARIO

di Attilio Gardini

In merito all’iniziativa dell’Aicis, per distribuire a tutti un particolare santino, il socio Attilio Gardini ha inviato a tutti gli associati ed è stata allegata al nr.4/2011 di luglio-agosto, un’immaginetta dallo specifico intento catechetico.

Essa è stata prodotta da Padre Luciano Molinaro (ICMS Immaculati Cordis Mariae Servi) dell’Istituto dei Servi del Cuore Immacolato di Maria, che è di diritto diocesano nella Diocesi di Roma, di indole apostolica-missionaria, fondato nel 1991. Il carattere mariano dell’Istituto è espresso nello stemma e nel motto: “Per mezzo del mio Cuore Immacolato portate Cristo al mondo”. Il titolo: Servi del Cuore Immacolato di Maria vuole indicare la particolare offerta della propria consacrazione a Dio, attraverso il Cuore Immacolato della Beata Vergine.

Ella si offrì totalmente al servizio della persona e dell’opera del Figlio suo, proclamando all’Annunciazione: “Eccomi sono la serva del Signore” (Lc 1,38). Così la Madonna viene scelta come propria padrona, maestra e guida, al fine di operare per la salvezza dell’uomo in Cristo (LG 56; R.Ma 39-41).

Padre Luciano ha da tempo cominciato a stampare alcune immaginette che invitano a conoscere l’amore che la Madonna riversa su di noi. Egli è membro della “Opera del Cuore Immacolato di Maria” in Forlì, sorta nel 2007. In sintonia con le intenzioni della donatrice, la Sig.a Linda Pellegrini, missionaria e collaboratrice della martire della carità Annalena Tonelli, l’Opera si propone come centro di spiritualità e caritativo dedicato al Cuore Immacolato di Maria, con un centro per preghiera quotidiana, formazione della coscienza, in vista di convegni e ritiri spirituali, momenti forti, al servizio della Chiesa, adatti al Movimento della Famiglia del Cuor Immacolato di Maria.

Osservando il santino scopriamo che Rosario significa collana di rose, la cui freschezza è incessantemente rinnovata nelle mani dei devoti di Maria. Il Rosario è orazione nobile e potente, preghiera vocale, liturgica, mentale, contemplativa e biblica che più conviene a tutti e che più dobbiamo stimare, impegnandoci al meglio per non trascurarla mai. Il Rosario alimenta la fede, sconfigge i nemici di Dio ed incoraggia le virtù evangeliche. [continua]

 

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15 settembre: Maria Addolorata

Stabat Mater Dolorosa iuxta crucem…

di VINCENZA MUSARDO TALO’ - storico e critico d’arte

Nell’Oriente come nell’Occidente, fin dal tempo della Chiesa delle origini - e poi a latere delle conclusioni dei primi concili, oltre che nella dotta letteratura della Patristica e degli indirizzi cultuali, offerti dalla Liturgia che la presero a soggetto - la Vergine Madre è stata al centro della pietà dell’umile popolo di Dio. Invocata e contemplata in ogni dove, attraverso un serto ricco di delicate pratiche e movenze devozionali, la spiritualità dei suoi carismi è giunta fino all’oggi, senza conoscere zone d’ombra o battute d’arresto.

Presenza incomparabile e modello di mediatrice potente per tutto l’ecumene cristiano, la figura della Vergine ha nutrito e irradiato, nel trascorrere della Storia, l’intero e complesso tessuto intimistico e collettivo, di cui si contorna la pietà popolare della Cristianità. E’ un fare arduo, perciò, censire la molteplicità di titoli, sotto cui viene invocato il suo patrocinio; ma ve n’è uno che li sovrasta e che condensa, al suo interno, una stretta e solidale vicinanza alla sofferenza dell’umanità e a certi vissuti femminili, segnati di un dolore inesprimibile e sordo ad ogni conforto.

E questo è il titolo di Addolorata, di Desolata, di Mater dolorosa, lacrimosa, mulier doloris, come l’hanno cantata le antiche laudi medievali e il lirismo struggente degli autori dei Lamentum e dei Planctus Mariae. La prima ministra della Redenzione, [...]

 

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Santa Umiltà, Patrona di Faenza - Santa Umiltà nel VII Centenario della morte

di Carluccio Frison

Nel 2010 ricorreva un altro centenario, oltre a quello relativo alla canonizzazione di San Carlo Borromeo, da me più volte ricordato in questa stessa sede: ed è quello di Santa Umiltà, stupenda figura femminile e religiosa del Medioevo italiano, vissuta tra il XII e l’inizio del XIII secolo: morì infatti a Firenze il 22 maggio 1310, ben settecento anni fa e, come è stato scritto, essa fu “una taumaturga, ma anche una donna vera, sposa e madre, un’asceta convinta, una mistica, una fondatrice”, che Faenza, la sua città natale, si sta preparando a celebrare.
Infatti era nata 84 anni prima a Faenza, nel 1226 (in questo stesso anno moriva San Francesco d’Assisi) dalla nobile famiglia dei Negusanti e fu battezzata con il nome di Rosanese (l’odierno Rosanna).A 15 anni perse il padre; l’anno successivo, andò sposa al patrizio Ugonotto dei Caccianemici, ebbero ben presto due bambini, che morirono appena battezzati. MLa giovane donna (aveva 24 anni), senza cedere allo sconforto, decise con il marito (che morirà nel 1256) di ritirarsi a vita religiosa, ed entrambi entrarono in convento; una scelta di vita non rara nel Medioevo.
Ed in questa occasione che Rosanese Negusanti cambierà il proprio nome, che diverrà”Umiltà”; nel 1254, miracolosamente guarita da una grave malattia, prese la decisione di ritirarsi in clausura, dove vivrà per dodici anni, “purificando ed elevando il suo spirito con preghiere e digiuni, alternandoli con consigli che dava a quanti le si rivolgevano per aiuto”. Il suo esempio venne seguito da altre giovani donne faentine che chiesero di vivere sotto la sua guida spirituale.
Nel 1281 madre Umiltà, a 55 anni, si mise a costruire un secondo monastero per le giovani fiorentine, la cui vita era scossa da continue lotte politiche: sarà edificato in città in onore di S. Giovanni Evangelista e consacrato nel 1297 dal vescovo Francesco Monaldeschi (l’edificio sarà demolito nel 1534).
Pur avanti negli anni e molto malata, suor Umiltà teneva costanti contatti sia con Faenza sia con Roma, finché il 22 maggio 1310, ad 84 anni, [...]

 

 

 

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 (*)Su Papa Benedetto XIII, sempre di Giuseppe Massari, potrete leggere sul sito - in Collaborazioni - l'articolo intitolato "Benedetto XIII Cardinale, Arcivescovo, Papa", viaggio nella storia tra le pietre vive della memoria - Ricerca storico-iconografica, a cura di Giuseppe Massari, sull'Orsini Cardinale, Arcivescovo, Papa"

 

 

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