COME ISCRIVERSI ALL’A.I.C.I.S.
Telefonando alla Segreteria (tel.06-7049.1619)
e richiedendo l'apposito modulo da compilare. L’importo
da versare sul conto corrente postale nr. 39389069
dell'’A.I.C.I.S è di euro 3,00 per
la sola iscrizione all’Associazione, mentre
la quota annuale promozionale - per i nuovi iscritti - per il 2012 è di euro 22,00, anziché 35,00.
I richiedenti, invece, che avessero già versato per il 2012 la quota di euro 35.00, nel 2013 pagheranno la quota promozionale di euro 22,00”.
L’anno sociale decorre dal 1° gennaio
al 31 dicembre
DIRITTI DEI SOCI:
- ricevere le Circolari Informative, con immaginette
omaggio;
- partecipare alle mostre ed alle iniziative sociali;
- partecipare alle riunioni di scambio fra soci;
- effettuare scambi fra soci per corrispondenza;
- fare inserzioni gratuite di offerta o di richiesta
di immaginette nelle Circolari Informative.
Gli incontri si tengono nella Sede dell'Ass.ne,
in P.za Campitelli 9, in una sala interna al cortile
adiacente la
Chiesa di S.ta Maria in Portico, ogni primo martedì
del mese, eccetto agosto, e salvo variazioni che
di volta in volta verranno rese note.
Informazioni: Contattare Renzo Manfè - Vice
Presidente
Tel 388-6938.777.
e-mail: aicis_rm@yahoo.it
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AGGIORNAMENTI
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Caro associato/a,
la riunione sociale del mese di maggio si terrà a Roma il giorno 8 maggio dalle ore 15.30, nella SALA BALDINI, con ingresso da Piazza in Campitelli 9, anzichè nella sala parrocchiale abituale.
Come, infatti, già preannunciato a pagina 3 della Rubrica "Vita Associativa" della nostra Rivista "Santini e Santità", nel citato giorno sarà tenuta la conferenza del Prof. TANINO GOLINO del Museo delle Devozioni Popolari di Canicattini Bagni (Ragusa).
Alle ore 16,00, nella prestigiosa SALA BALDINI, gentilmente messa a disposizione dell'AICIS dal sig. Parroco e nostro Assistente Ecclesiastico, Padre DAVIDE CARBONARO, O.M.D., che ringraziamo di cuore, verrà esposto il celebre "BASSORILIEVO DEI SANTI SICILIANI" e ci sarà la presentazione del canto popolare "LU BALLU DI LI VIRGINI". Voce narrante TANINO GOLINO.
Il presente invito è rivolto in questa occasione, oltre a tutti gli associati, anche ai loro familiari ed amici.
Un cordiale saluto e l’augurio di una serena festa di San Giuseppe Lavoratore.
p.IL CONSIGLIO DIRETTIVO
Renzo Manfè
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SANTINI E SANTITA'
NOTIZIARIO A.I.C.I.S. N. - 2012
MARZO - APRILE 2012
Iconografia. Figure e segni di protezione celeste
GLI ANGELI CUSTODI DI SILVIO PELLICO
di Elisabetta Gulli Grigioni
Dal tema eucaristico della precedente rubrichetta, all’interno del quale è riconoscibile il compatto e mistico settore iconografico degli angeli adoranti il SS. Sacramento rinchiuso in ostensori e reliquiari di orafa preziosità, si può passare agli angeli custodi ai quali, festeggiati il 2 di ottobre, sono associati e quindi festeggiati, per analogia di compiti di cura verso i nipoti bambini, i nonni.
Propongo, per questa ricorrenza, un’immaginetta semplice e abbastanza recente, di produzione italiana, realizzata a stampa fotomeccanica. All’interno del bordo fustellato è raffigurata, in ambiente domestico, una bimba intenta allo svolgimento dei compiti di scuola, assistita da un angelo dalle lunghe ali e dall’aspetto adolescenziale. Nel quadro della finestra priva di tende appare un paesaggio innevato in cui la neve continua a cadere a larghe falde, che accentua il senso di sicurezza e di calore diffuso all’interno, nel pur modesto arredamento (ma godibilissimi sono l’abbigliamento e l’atteggiamento diligente della bambina) dove alla protezione dell’angelo si associa quella della Madonna presente in un quadro appeso alla parete e onorato da un vasetto pieno di fiori.
Nella parte posteriore del santino, con calligrafia raffinata, la scritta Ricordo della mia prima Confessione e la data, Istituto S. Angela Merici 1939.
Il culto degli angeli custodi, definitosi nel XVII secolo, ha dato origine a una vastissima iconografia accompagnata da un’altrettanto vasta letteratura a volte caratterizzata, nella seconda metà del Novecento, specialmente nel moltiplicarsi di mostre e cataloghi dedicati ai ‘santini’, da blandi intenti saggistici punteggiati da ovvietà pedagogiche e catechistiche. All’angelo custode (L’Angelo custode della computisteria) e agli angeli, sono state dedicate, anche con notazioni bibliografiche, le precedenti rubrichette 41, 42, 43 e 44. [continua]
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SANTA CECILIA MARTIRE ROMANA
di Padre SILVANO BRACCI ofm
Alcuni cristiani della comunità romana dei primi secoli donarono alla Chiesa le proprie case poi trasformate in basiliche diventate punti di riferimento della comunità e “titoli” di liturgie papali (le ‘stazioni’ quaresimali) e cardinalizi. Tra loro figura la nobile Cecilia di cui la storia non ha traccia. È certo però che il “titolo” basilicale di Cecilia è sicuramente anteriore all'editto di Costantino (anno 313) e che la sua festa era celebrata nella basilica di Trastevere nell’anno 545. La tradizione assegna a papa Urbano I nel 230 la fondazione della basilica sulla casa di una pia donna ben presto onorata come santa martire.
Nell’821 Pasquale I fece riedificare la basilica trasferendovi il corpo della martire Cecilia sepolta nelle Catacombe di San Callisto sulla via Appia nella cosiddetta “Cripta dei Papi” cioè in un posto d'onore, ponendolo in una cassa di cipresso racchiusa in un sarcofago sotto l’altare maggiore della rinnovata basilica. Il 19 ottobre del 1598 il sarcofago venne aperto e il corpo della Santa apparve eccezionalmente conservato, avvolto in un abito di seta e d'oro, il successivo 22 novembre Clemente VIII insieme a quarantadue cardinali con una solenne cerimonia ricollocò i resti in una cassa d’argento. Contemporaneamente in un altro sarcofago furono collocate i resti dei martiri Valeriano, Tiburzio e Massimo, [continua]
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ROMA, 24.2.2012: SESSIONE di APERTURA del PROCESSO di BEATIFICAZIONE di PAPA BENEDETTO XIII
Il 24 febbraio 2012, alle 12, nel Palazzo del Vicariato in Roma, il Cardinale Agostino Vallini ha presieduto la cerimonia di apertura del processo di beatificazione e canonizzazione di Papa Benedetto XIII, Fra Vincenzo Maria Orsini dell’Ordine dei Predicatori. Le Diocesi di Benevento, Manfredonia-Vieste, Cesena-Sarsina, Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, la Curia Generalizia dell’Ordine dei Frati Predicatori e gli Orsini Duchi di Gravina, hanno annunciato con gioia l’evento a lungo sospirato. Il 25.2.2012, presso la Pontificia Università “Angelicum” di Roma, si svolto il convegno di studi sul tema: [continua]
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UN TEST FILICONICO
di ATTILIO GARDINI
1.) Stemma dell’Ordine mendicante dei:
a.) Certosini; b.) Domenicani;
c.) Francescani; d.) Agostiniani.
2.) Stemma dell’Ordine monastico:
a.) Domenicano; b.) dei Certosini; [continua]
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MOSTRE DI SANTINI
ROMA, 11-25 Marzo 2012 -
Mostra di santini: “SAN GIUSEPPE, UOMO DI FEDE, PATRONO DEI LAVORATORI”
Il successo dello scorso anno con la mostra La Madonna della Strada e gli altri Santi Patroni dell’Opera di Don Ariodante Brandi, tenutasi dal 10 Marzo al 10 Aprile presso la Chiesa romana di Santa Maria dell’Orazione e Morte(cf., Santini e Santità 2/2011. 17), ha motivato i curatori GIANCARLO GUALTIERI e MASSIMILIANO PERUGIA a proporre, nella stessa Sede, una nuova esposizione.
Se, l’occasione è ancora una volta offerta dalla commemorazione dell’indimenticato fondatore della Pia Opera Maria Ss.ma della Strada per l’assistenza [continua]
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LICATA, 23 Marzo - 1 Aprile 2012 - Mostra di santini: “IMAGO PASSIONIS”
A Licata, nell’ambito della mostra fotografica “Settimana Santa a Licata tra fede, storia arte e folklore”, organizzata da Giuseppe Ballacchino, Giovanni Armenio e Pierangelo Timoneri, con il patrocinio del comune di Licata, con la collaborazione della Chiesa Madre di Licata (Parrocchia SS.Antonio e Vincenzo) e con la Pro Loco di Licata, si terrà una Mostra di immaginette devozionali sul tema: “Imago Passionis”. [continua]
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BORGO FAITI (LT), 4-6 Maggio 2012 -
Mostra di immagini devozionali “LA SIMBOLOGIA DELL’UVA NEI SANTINI”
Nell’ambito delle Giornate del Collezionismo Pontino di Filatelia che si terranno a Borgo Faiti (LT) verranno presentati alcuni pannelli di GIANCARLO GUALTIERI di Roma che svilupperà la tematica religiosa “La simbologia dell’Uva attraverso i santini” con immaginette della propria collezione privata.
Vi troveremo temi come: La Madonna dell’Uva. L’Uva come simbolo nell’Eucaristia, nelle Prime Comunioni, nelle ricorrenze delle ordinazioni sacerdotali. E ancora le etichette di vini con i Santi. [continua]
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Iconografia del reale
SCENE DI MESTIERE DALLE CATACOMBE DI ROMA
di Giuseppina Licordari Gualtieri
Un aspetto particolare legato all’iconografia cristiana dei primi secoli è costituito da un vasto repertorio di scene e soggetti provenienti dal mondo reale, legati alla vita reale del credente che si riscontrano soprattutto in ambito funerario. Perciò l’arte delle catacombe romane non esprime solo una concezione salvifica, ma fa spesso riferimento al vissuto quotidiano della più antica comunità romana; infatti, una grande fonte di informazione sono le lastre cimiteriali che coprono i loculi cristiani e le pitture catacombali; tutto questo materiale è collocabile tra il IV e VI secolo d.C. Questo aspetto realistico interessa tali modesti documenti come le iscrizioni, che presentano o la sola citazione del mestiere o le incisioni figurate, con raffigurazioni che rievocano l’attività, il mestiere o la professione esercitata dal defunto durante la sua vita terrena. Quantitativamente più esigue sono le raffigurazioni in campo pittorico, e ciò può essere stato determinato dal fatto che tale tecnica richiedeva l’impiego di un artista qualificato e di conseguenza dei costi troppo esosi da sostenere da parte del committente che le ordinava. L’uso di specificare nell’iscrizione il mestiere esercitato o raffigurare oggetti ad esso attinenti, non è un fenomeno nuovo nell’ambito del mondo romano, infatti sin dalla prima età imperiale (metà del I sec. d.C.) si hanno testimonianze epigrafiche di mestieri specialmente sulle stele funerarie pagane, nelle quali compaiono anche raffigurazioni di strumenti relativi al mestiere svolto, oppure la raffigurazione del defunto stesso ritratto durante l’esercizio della sua attività. La ragione di questa consuetudine si deve ricercare nel modo di intendere la vita e il lavoro nel mondo romano, nel quale il lavoro è la fonte primaria per raggiungere una certa posizione sociale ed economica; conseguentemente , la citazione del proprio mestiere sulla propria tomba è un modo di ostentazione del proprio “status”sociale. Dall’esame di questo materiale si desume una società variegata, nella quale si attua un processo di diversificazione e specializzazione dei vari mestieri. Queste iscrizioni sono strutturate in modo abbastanza semplice, contengono il nome del defunto, la specificazione del mestiere e il numero degli anni vissuti. Altre lastre sono corredate solo da raffigurazioni relative al mestiere del defunto; ad esempio nella catacomba di Commodilla sulla via Ostiense (fig. 1) si ha una rozza [continua].
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NOTIZIE DAL MONDO
DONATA DAI FRATI MINORI CONVENTUALI UNA RELIQUIA DI SANT’ANTONIO DI PADOVA A CAPIZZI (ME)
Una data storica, un evento straordinario, per l’antichissima cittadina di Capizzi in provincia di Messina, diocesi di Patti: la donazione da parte dei frati minori conventuali della provincia patavina, di una Reliquia di Sant’Antonio di Padova vissuto nel XIII secolo.
Da secoli, nei riguardi di Sant’Antonio di Padova è prevalsa dal popolo capitino una grande devozione. Il popolo si rivolge a lui con confidenza spontanea e affettuosa per ogni necessità, anche la più minuta. E proprio per questo motivo che il 13 Marzo 2011, vengono portati a compimento un restauro all’interno della chiesa di Sant’Antonio di Padova, che ha visto delle nuove realizzazioni quali la mensa d’altare fissa con stipiti, l’ambone, la sede, un’acquasantiera, il pavimento e le vetrate artistiche rappresentanti [continua].
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CORCIANO (PG), NATALE 2011:
“VENITE GENTI TUTTE…E’ NATO IL MESSIA!”
UNIVERSALISMO E SEGNI CELESTI NELL’EPIFANIA DEL SIGNORE
Quest'anno si è voluto collegare la mostra e il presepio monumentale di Corciano al tema conduttore delle manifestazioni umbre legate al Natale: il dialogo interreligioso.
In ottobre infatti si è tenuto l'evento che richiamava quanto iniziato da Giovanni Paolo II nel 1986, e vide i rappresentanti delle Religioni del mondo intero riuniti in Piazza San Francesco, in nome della pace, con la presenza anche del mondo laico.
L'incontro e il dialogo fra mondi, religioni e tradizioni lontane e diverse fra loro, è narrato anche nei Vangeli con l'arrivo presso la Grotta dei Re Magi, provenienti -secondo antiche fonti - dai tre continenti (Europa, Asia, Africa) con il loro multietnico corteo. Il tema è ricorrente, sotto il nome di Adorazione dei Magi, nelle opere artistiche e letterarie di ispirazione cristiana, in particolare nella rappresentazioni presepiali dove si colora e si arricchisce di particolari suggestivi; ad essi fa riferimento il tema della mostra di Corciano dal titolo “Venite genti tutte … è nato il Messia! Universalismo e segni [continua].
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AICIS, 8 MAGGIO: CONFERENZA DEL PROF.TANINO GOLINO E LA PRESENTAZIONE DEL BASSORILIEVO DEI SANTI SICILIANI E DEL “BALLU DI LI VIRGINI”.
Il Prof.Tanino Golino di Camicattini Bagni (SR) sarà presente nella riunione sociale dell’AICIS dell’8 maggio p.v. per una conferenza al fine di presentare il Bassorilievo dei Santi Siciliani e il “Ballu de li Virgini”. In una sua lettera di presentazione il Prof. Golino ci scrive:
“Chi più dei Santi onora la propria terra? L’isola di Sicilia, sin dal primo momento del Cristianesimo diede i primi martiri; inviata da San Pietro, San Marziano a Siracusa, San Pancrazio a Taormina (primi Vescovi) e poi le Sante Vergini…Agata, Lucia, Rosalia, Venera, Febronia, Ofelia, Cristina, Olivia, ecc. Queste divennero protagoniste del “Bailu di li Virgini” che cantato dal popolo, si pensa sia nato fra le mura dei Conventi di clausura, ideato da anime pie per addolcire la “forzata” clausura (si pensi a “Storia di una capinera”, oppure a “La dolorosa vicenda della monaca di Monza”).
Fuori la vita continuava, il carnevale impazzava, gli schiamazzi violavano quelle sacre mura, penetravano in quel forziere-convento, laceravano l’animo di [continua].
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Santità Francescana
San Giacomo della Marca (1393-1476)
di SILVANO BRACCI, ofm
Giacomo di Antonio, nato nel settembre 1393 a Monteprandone nelle Marche, era una persona dotata di considerevole intelligenza ed altrettanto spiccata volontà . Dopo aver pascolato un piccolo gregge di pecore e di porci nella sua fanciullezza, imparò a leggere e scrivere da uno zio prete e negli anni 1405-1408 fece gli studi di base in Ascoli, si portò poi presso l’università di Perugia per studiare diritto ed ebbe docente Francesco di Baldo degli Ubaldi il quale l’aveva incaricato di educare i figli propri e quelli del fratello (una scolaresca di 5 maschi e alcune femmine). Nel semestre gennaio-giugno 1416 Francesco di Baldo chiamato a Firenze come “collaterale” del podestà portò con sé il ventitreenne Giacomo, che dapprima lavorò alla segreteria fiorentina e poi dai responsabili della città venne inviato a Bibbiena come “giudice dei danni dati”.
Ma il giovane, insoddisfatto di una vita che pur gli permetteva fama e danaro, il 1° agosto 1416 si consacrava a Dio tra i francescani della Porziuncola di Assisi. Dopo un triennio di studi teologici, nel 1420 venne ordinato sacerdote a Firenze e [continua]
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I SANTINI DELLE MONACHE AGOSTINIANE SENESI
di ATTILIO GARDINI
Le monache Agostiniane dell’eremo di Lecceto, 53100 Siena SI, Strada di Lecceto 6, da anni stampano e distribuiscono libri, opuscoli, cataloghi, santini, calendari, cartoline e qualunque altra pubblicazione.
Arcinote sono le opere pittoriche di suor Mariarosa Guerrini.
Essa, nata a Siena nel 1957, frequenta l’Istituto d’Arte “Duccio di Boninsegna” di Siena (sezione di scultura) e lavora [continua].
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I Quattordici Santi Ausiliatori
S. EUSTACHIO – St.-Eustache - Heiliger Eustachius – S. Eustachios
di GIANCARLO GUALTIERI
Il decimo, in ordine alfabetico, dei “Quattordici Santi Ausiliatori”, è S. Eustachio martire (Fig.1), nobile patrizio romano del I secolo d. C. di nome Placido, dedito all’arte delle armi. Secondo la leggenda, durante una battuta di caccia, vide brillare, tra le corna di un cervo, una croce. Profondamente colpito, si convertì e tutta la famiglia ricevette il Battesimo, Placido prese il nome di Eustachio, la moglie di Teopista e i figli di Teopisto e di Agapito.
Etimologia: Eustachio in greco significa ricco di spighe [continua].
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