Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

 

 

 

 

ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE

 

 

CHE COSA E’ L’A.I.C.I.S.?

L’AICIS è l’Associazione, apolitica e senza fini di lucro, che raccoglie appassionati cultori, studiosi, collezionisti e quanti si interessano di immaginette sotto ogni profilo: storico, folkloristico, culturale, artistico, religioso

PERCHE’ ISCRIVERSI ALL’AICIS?

Perché l’unione fa la forza. Per essere informati, attraverso la Notiziario bimestrale, di quanto interessa il settore e poter effettuare lo scambio del materiale fra i soci. Per partecipare alle mostre o anche conoscere ove si svolgono mostre di immaginette. Per partecipare a conferenze. Per avere notizie su pubblicazioni specialistiche, per avere le nuove immaginette, per conoscere i nuovi Venerabili, Beati e Santi, per avere altri ragguagli su santi e santuari.

COME ISCRIVERSI ALL’A.I.C.I.S.

 

Telefonando alla Segreteria (tel.06-7049.1619) e richiedendo l'apposito modulo da compilare.

Per il 30° anniversario della fondazione dell'A.I.C.I.S. (1983-2013), il Consiglio Direttivo, riunitosi in ottobre u.s., per nuovi tesserati, mai prima iscritti, ha riconfermato la campagna promozionale 2012.
Il Consiglio, infatti, ha stabilito che anche per l’anno 2013 quanti non sono stati mai iscritti all’AICIS e desiderano associarsi oltre la quota di iscrizione (euro 3,00), pagheranno nel 2013 la quota promozionale di euro 22,00, anziché 35,00. L'importo dovrà essere versato sul conto corrente postale nr. 39389069 intestato all' A.I.C.I.S. (Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre)

L’anno sociale decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre

 

DIRITTI DEI SOCI:

- ricevere le Circolari Informative, con immaginette omaggio;

- partecipare alle mostre ed alle iniziative sociali;

- partecipare alle riunioni di scambio fra soci;

- effettuare scambi fra soci per corrispondenza;

- fare inserzioni gratuite di offerta o di richiesta di immaginette nelle Circolari Informative.

Gli incontri si tengono nella Sede dell'Ass.ne, in P.za Campitelli 9, in una sala interna al cortile adiacente la Chiesa di S.ta Maria in Portico, ogni primo martedì del mese, eccetto agosto, e salvo variazioni che di volta in volta verranno rese note.

Informazioni: Contattare Renzo Manfè - Vice Presidente
Tel 388-6938.777.
e-mail: aicis_rm@yahoo.it

 

 

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SANTINI E SANTITA'

NOTIZIARIO A.I.C.I.S. N. 4- 2013
LUGLIO - AGOSTO 2013

 

S.MARIA MADDALENA (festa: 22 luglio) -
Canivet della prima metà del XVIII secolo Maria, oriunda di Magdala, in Galilea, si pose al servizio di Gesù dopo essere stata da lui guarita (Lc 82). Partecipò alla sepoltura del corpo del Signore e fu la prima a riconoscere il Risorto (Gv 20,11-18).
Non vi sono che indizi assai tenui per identificarla con la peccatrice perdonata da Gesù in casa del fariseo (Lc 7,36-50) o con Maria sorella di Lazzaro e di Marta.
La Chiesa orientale le ha sempre considerate e venerate distinte. La nuova liturgia delle ore ed eucaristicaè tutta orientata a mostrare Maria di Magdala quale prima fortunata testimone della risurrezione di Cristo ai fratelli, inviata a loro da Cristo stesso.

 

VITA ASSOCIATIVA

 

1983 - 6 LUGLIO - 2013: XXX ANN.RIO DI FONDAZIONE DELL’AICIS

Nel centro storico romano, il 6 luglio 1983, è stata fondata la nostra Associazione. In quella circostanza si è tenuto a Roma il primo incontro ufficiale tra alcuni membri del Comitato promotore AICIS ed alcune persone interessate a coltivare i fini e gli scopi della nuova associazione.
Nella sala accanto alla prestigiosa Sala Baldini della Curia Generalizia dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio che hanno la cura della Parrocchia di S.Maria in Campitelli è stato stilato lo Statuto dell’AICIS e sono avvenute ufficialmente le prime iscrizioni alla nuova associazione. A pochi metri da questa Sala vi sono sia la miracolosa immagine di “Santa Maria in Portico Campitelli, Romanus portus securitatis”, preziosa opera in lamina e smalti risalente all’XI secolo e venerata dal popolo romano per averlo salvato dalla pestilenza nel 1656, sia l’altare barocco sotto il quale riposa San Giovanni Leonardi, fondatore dell’Ordine della Madre di Dio e cofondatore di “Propaganda Fidae” e, da qualche anno, patrono dei Farmacisti.
Già nei primi contatti scaturiti nel 1980, in occasione di una grande esposizione di santini presso la Sede del Circolo San Pietro di Roma, era emersa la volontà di fondare un’associazione con il nome “AICIS – Associazione Italiana Collezionisti Immaginette Sacre. Riportiamo più avanti nel Notiziario il contenuto del 1° numero del Bollettino mensile di Informazione dell’AICIS, diramato nel luglio 1983. Inoltre alleghiamo la copia del Bollettino stesso, richiestoci da diversi associati.

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INVIO DELLA COPIA NR.1 DEL BOLLETTINO AICIS


Al presente nr.3 della Rivista alleghiamo in copia il primo Bollettino mensile AICIS, come richiestoci da diversi associati. Nel vedere il primo numero, stampato a fotocopia e con un ridottissimo numero di pagine… ci coglie una certa emozione e nel contempo constatiamo quale cammino si è fatto per giungere alla Rivista attuale completamente a colori. Il ringraziamento lo indirizziamo ai nostri soci.

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1983 LUGLIO - AGOSTO:
LA FONDAZIONE DELL’AICIS ATTRAVERSO I MEDIA ITALIANI E STRANIERI


L’annuncio della costituzione dell’AICIS del 6 luglio 1983 è stato diramato da diverse fonti di stampa, e tra queste ricordiamo “L’Osservatore Romano”, il quotidiano “Il Tempo”, inoltre, “Il Giornale d’Italia” e l’Agenzia Giornalistica Nazionale ANSA.
Il 23 agosto 1983, inoltre, l’ANSA ha diramato a riguardo un comunicato in lingua inglese. Lettere di congratulazioni sono pervenute da parte degli em.mi cardinali S.E. Pietro Palazzini e Sebastiano Baggio, dall’On.le Giulio Andreotti (continua...)

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APPROVATO IL RENDICONTO ECONOMICO-FINANZIARIO 2011


La commissione indicata dal Consiglio Direttivo il 20.3.2013 ha proceduto allo spoglio delle schede di votazione del Rendiconto economicofinanziario 2011, pervenute per posta a norma dell’art.9 del vigente statuto. Hanno rispedito (continua...)

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INVIO “LIBRO DEI SOCI 2013”


Nella numero 4 alleghiamo il cosiddetto “Libro dei Soci 2013”. Sarebbe ideale poter allegare tale elenco con il nr.2 di marzo-aprile, ma il rinnovo delle quote alla fine di febbraio è stato talmente esiguo che il Consiglio Direttivo ha deciso di spostare la stampa di qualche mese. Un sentito ringraziamento a quanti hanno rinnovato ed un “benvenuto” ai nuovi associati.

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ROMA 7 DIC. 2013-6 GEN. 2014: MOSTRA SOCIALE NAZIONALE AICIS DI SANTINI SU TEMA NATALIZIO. INVIO DEL MATERIALE ENTRO IL 15 OTTOBRE 2013

Si conferma la Mostra del Trentennale sul Natale già annunciata nella rubrica “Vita Associativa” del nr.3/2013 scorso. Tutti i soci sono invitati a collaborare alla mostra sociale che sarà allestita in Roma, nel Convento domenicano di S.Maria sopra Minerva. Un sentito grazie al Padre Priore del Convento domenicano ed ai suoi collaboratori.

Il materiale espositivo da trasmettere all’AICIS deve essere fino al 1930, quindi non successivo a tale data (fanno eccezione le “letterine di Natale”) e deve essere incentrato sugli episodi legati sia alla Natività di Gesù (come ad esempio: Annuncio a Maria, a s.Giuseppe, ai pastori, Natività, Adorazione dei pastori, Adorazione dei Magi, Circoncisione, Fuga in Egitto, ecc.) che a quelli ad essa correlati quali: Letterine di Natale, Bambinelli devozionali in figura, Gesù Bambino e l’Albero della Luce, Natività e bambini, i “Notturni, Santi con il Bambino Gesù (S.Francesco d’Assisi, S.Antonio da Padova, S.Teresa d’Avila, S.Gaetano da Thiene, ecc.). Sono richiesti anche soggetti che illustrino la presenza del paesaggio nella Natività, l’ambientazione “palestinese”, e l’elemento della “Gloria” angelica.
L’allestimento sarà incentrato sugli episodi legati sia alla Natività di Gesù che ai Santi e Gesù Bambino.
Poiché l’allestimento richiederà molto tempo e poiché le decisioni sull’impostazione dell’esposizione saranno condizionate da quanto effettivamente perverrà, si ha la necessità di ricevere il materiale al più
presto possibile. Il Consiglio Direttivo il 2 luglio u.s. ha stabilito che il materiale deve essere spedito con plico assicurato o almeno raccomandato, entro il 15 ottobre 2013, accompagnato da una fotocopia di quanto inserito, al seguente indirizzo:

Sig.Renzo Manfè - C/o Bernasconi - Via Merulana nr.136 - 00185 ROMA RM.

Il Consiglio Direttivo sceglierà poi i santini da esporre. Ogni immaginetta esposta nella mostra recherà
anche il nome del collezionista. Al termine della mostra verrà restituito il tutto con un attestato di partecipazione.
Un ringraziamento fin d’ora a quanti vorranno essere presenti a questa celebrazione del trentennale AICIS.

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UNA SERIE DI SEI SANTINI IN OMAGGIO AI SOCI
A RICORDO DEL XXX ANN.RIO DI FONDAZIONE AICIS


Per festeggiare il XXX anniversario di fondazione dell’AICIS inviamo ai nostri associati una serie di sei
santini. I primi cinque sono ripresi da dipinti di Giovanni Gasbarro ed il sesto di Santa Barbara, Vergine Cagliaritana è tratto da un olio su tela di cm. 80 x 60 della pittrice Jara Marzulli e riprodotto su gentile concessione del sig.Mauro Dadea che vivamente ringraziamo.
Un sentito ringraziamento lo rivolgiamo a Giovanni Gasbarro per averci autorizzato a riprodurre nei santini cinque delle diciotto pale d’altare da lui eseguite per la chiesa aquilana di S.Giuseppe Artigiano e che costituiscono il più grande ciclo pittorico religioso realizzato in Italia negli ultimi anni.
Ciò che colpisce quanti guardano i dipinti di questo giovanissimo pittore sono le mani, ripetute più volte
nella stessa tela, modalità espressiva consueta per tutto il ‘corpus’ di opere progettate. Con questo espediente estetico il pittore rimanda idealmente ad antiche iconografie sacre del XV secolo. Basti citare la Pietà di Lorenzo Monaco del 1404 (Firenze, Gallerie dell’Accademia) o il Cristo deriso fra san Domenico e la santa Vergine in meditazione della cella numero sette nel convento di san Marco a Firenze, opera ad affresco del Beato Angelico. Diversamente da questi illustri esempi, nelle opere di Gasparro, la riproposizione dei corpi e delle mani è funzionale a suggerire l’idea di molteplicità della percezione: la realtà sensoriale che appare dinanzi ai nostri occhi è estremamente diversificata, non necessariamente predeterminata e come tale, mostrata in pittura nei suoi aspetti più disparati.
Lo stesso oggetto, lo stesso corpo sacro, può apparire in molti modi difformi. Chiaro il rimando concettuale ed estetico anche alle idee avanguardiste del Futurismo e del Cubismo, ma senza gli intenti di studio meccanico del movimento di Balla, Severini e Boccioni, o la frammentazione estremizzata di Braque e Picasso. In Gasparro la frammentarietà e la moltiplicazione dei corpi e degli arti connota la percezione sensoriale e spirituale più che quella fisica. Ha dichiarato di lui il critico d’arte
Vittorio Sgarbi: “Giovane valentissimo con una carica di passione e di vitalità che lo ha portato a dipingere 18 pale, prove di un impegno formidabile. Per San Giuseppe Artigiano la scelta di un autore figurativo è la prova di una visione liturgica ed estetica in ordine agli scritti di Papa Benedetto XVI che indicano in modo molto chiaro quale debba essere la funzione delle opere d’arte in una chiesa: una funzione eminentemente liturgica”.

Gasparro nato a Bari nel 1983, diplomato in Beni Culturali e della Conservazione al Liceo Artistico “Giuseppe De Nittis” del capoluogo pugliese nel 2002 e con il massimo dei voti nel 2007 al corso di Pittura del professore Giuseppe Modica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma con la tesi in storia del’arte “Van Dyck e Roma”. Nel 2009 ha esposto nella sede romana della storica Galleria F.Russo, per la sua prima mostra personale italiana. Tra le mostre di rilievo, oltre la prima personale assoluta alla Galerie 91 di Parigi, si annovera Olio su tavola. Fisionomie dell’arte culinaria nella pittura dal XVII al XXI secolo,del 2008, presso l’Ex ospizio dei Pellerini all’Abbadia di Fiastra (Macerata).
Diverse anche le partecipazioni a fiere d’arte contemporanea internazionali come Artefiera a Bologna o ArtParis al Grand Palais di Parigi, ArtVerona e Immaginarteinfiera di Reggio Emilia e numerose mostre collettive. Del 2010 è l’esposizione del dipinto “Pranzo in Betania” alla Biennale Internazionale d’Antiquariato di Roma di Palazzo Venezia accanto ad opere di Boccioni, Picasso e De Chirico, L. Lotto e Canaletto, Luca Giordano e Canova, Brueghel, Guercino, Ribera.
Per la 54° Esposizione Int.le d’Arte della Biennale di Venezia (continua...)

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2.V.2013: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI


Nella serata del 2 maggio 2013, il Papa Francesco ha ricevuto in Udienza S.E. Rev.ma
il Signor Card. Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Nel corso dell’Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare
i nuovi quattro Decreti riguardanti:

A - 2 NUOVI BEATI
I) - 1 VENERABILE SERVA DI DIO:


Due Decreti riguardanti un miracolo attribuito all'intercessionedelle Venerabili Serve di Dio MARIA CRISTINA DI SAVOIA e MARIA BOLOGNESI, per le quali verrà fissata quanto prima la data della cerimonia di beatificazione:


1- Beata MARIA CRISTINA DI SAVOIA (1812-1836)
Maria Cristina nasce a Cagliari il 14.XI.1812 nel periodo rivoluzionario, quando il Piemonte ove si trova la capitale del regno, Torino, è occupato dalle truppe francesi. E’ la figlia minore di Vittorio Emanuele I di Sardegna e dell’arciduchessa Maria Teresa d’Asburgo-Este. Maria Cristina è subito viene consacrata a Maria Santissima. Adolescente, dopo l’abdicazione del padre Vittorio Emanuele I a favore di Carlo Felice (1765-1831),
il soggiorno a Nizza, il trasferimento a Moncalieri (dove il padre muore) e dopo una breve sosta a Modena, si stabilisce con la madre e la sorella Maria Anna (1803-1884), che diverrà Imperatrice d’Austria, a Palazzo Tursi, a Genova. Nel 1825 si recano a Roma per l’apertura dell’Anno Santo: la paterna benevolenza di Papa Leone XIII, la solennità delle sacre funzioni, la visita alle numerose chiese, ai tanti monasteri e alle catacombe accrescono la fede e la pietà di Maria Cristina. A venti anni, dopo la morte della madre, lascia Genova, sola ed affranta, per volere di Re Carlo Alberto (1798- 1849), che la invita a raggiungere Torino.
A confortarla le rimase la sua forte fede, che le fa desiderare la clausura, ma Carlo Alberto, la Regina Maria Teresa di Toscana (1801- 1855) e l’entourage di Corte la dissuadono, ricordandole le ragioni di Stato. Il 21.XI. 1832 nel Santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta, presso Veltri, viene celebrato il matrimonio con Ferdinando II delle Due Sicilie (1810-1859). La Regina decide, in accordo con il Re, che una parte del denaro destinato ai festeggiamenti per le loro nozze venga utilizzato per donare una dote a 240 spose e per riscattare un buon numero di pegni depositati al Monte di Pietà (continua...)


1 - Beata MARIA BOLOGNESI (1924-1980)

Maria nasce a Bosaro (Rovigo) il 21.X.1924 da famiglia molto povera. A causa della precaria condizione
economica, dovuta al lavoro stagionale del padre, Maria deve fin da piccola occuparsi dei lavori di casa, dei campi e della crescita dei fratellini biologici, per cui frequenta solo le prime due classi elementari. Ma non si perde d’animo, anzi diventa per tutti un cuore generoso e fiero, pronto a donarsi e a donare. Prima di mostrarsi a Lei, Iddio lascia che attraversi un periodo di possessione demoniaca per la sua purificazione dal 21.6.1940 a quando, il 1.4.1942, ha la sua prima visione onirica confermata dall’anello
e dalla guarigione miracolosa di una signora.
Dopo, oltre alle sudorazioni sanguigne patisce moltissimo nel corpo: polmoniti, broncopolmoniti, oftalmia cronica, ossiuri, vomiti, anemie, reumatismi, sciatalgie, laringiti e faringiti croniche, e infarti che le minano il corpo per lunghi anni. Per adempiere ad un voto, nel 1943 comincia a portare un abito nero che non deporrà fino alla morte, per dedicarsi a quell’ideale che tiene chiuso nella mente e nel cuore. Infatti, la sua vita interiore - come lascia scritto di lei Mons. Aldo Balduin - si svolge su due linee essenziali: “amare Dio con semplicità di cuore e servirLo con semplicità nei fratelli bisognosi”, anche quelli ingenerosi verso di lei. (continua...)

B - I DECRETI DI 2 NUOVI VENERABILI

Sono stati inoltre promulgati 7 decreti riguardanti l’eroicità delle virtù dei seguenti Servi di Dio, i quali, pertanto, acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”:

1 - Ven.le JOAQUIM ROSELLO’ Y FERRA’ (1833-1909)

Joaquim nasce il 28 giugno 1833 a Monestir de la Real, Mallorca (Spagna) da famiglia molto religiosa. E proprio in famiglia matura la sua vocazione sacerdotale. Entra in Seminario e nel 1958 viene ordinato sacerdote.
Nel 1864 entra nella Cogregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri. Nel 1890 si ritira a vita contemplativa nell’Eremo di San Honorat, alla montagna di Randa. Trasforma l’eremo in Casa di ritiro per Esercizi Spirituali. Attorno a Padre Rosellò si forma una piccola comunità di sacerdoti e su consiglio del vescovo di Maiorca Jacinto María Cervera, il 17 agosto di 1890 fonda la congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e María, la cui devozione sempre aveva promosso. L’anno seguente
gli viene affidata la gestione e cura del Santuario di Lluc, dove stabilisce la sede della nuova congregazione e dove risiede fino al 1906 (continua...)

2 - Ven.le MARIA TERESA DI SAN GIUSEPPE KIEROCINSKA (1885-1946)

Janina (Giovanna) nasce a Wielu, Łódzkie (Polonia) il 14 giugno 1885. Nel 1914 diviene terziaria dell’Ordine Carmelitano. Il 31 dicembre 1921, fonda a Cracovia la Congregazione delle Suore Carmelitane del Bambino Gesù, che ha per scopo l’educazione della gioventù. Insieme alle prime consorelle pronuncia i voti religiosi.
Nel primo Consiglio generale viene eletta Superiora Generale. Questa funzione, da lei esercitata con grande umiltà e semplicità, le verrà rinnovata fino alla morte. Il 3 ottobre 1934 ella fa la sua professione
perpetua in seno alla Congregazione e cambia il suo nome di battesimo in Madre “Maria Teresa di San Giuseppe”. Durante la
Seconda Guerra Mondiale Madre Maria Teresa dà grande prova e testimonianza (continua...)


12 MAGGIO 2013: LA PRIMA CERIMONIA
DI CANONIZZAZIONE DI PAPA FRANCESCO


di Antonino Cottone

In una Piazza San Pietro affollatissima, Papa Francesco ha presieduto lo scorso 12 maggio alla sua prima cerimonia di Canonizzazione di 800 martiri di Otranto, di una suora messicana, S.Maria Guadalupe Carcia Zavala e della prima santa colombiana, S.Laura Montoya Upeguya.
Sulla facciata della basilica, come è tradizione, erano appesi i drappi con l’effige dei nuovi santi.
Papa Francesco ‘ha ereditato’ questi santi da Benedetto XVI, che lo scorso 11 febbraio aveva annunciato per il 12 maggio la loro canonizzazione, durante lo stesso concistoro in cui avrebbe poi pubblicato la propria decisione di rinunciare al pontificato.
"Toccarono la carne di Cristo". Con queste parole Papa Francesco ha sintetizzato i meriti delle due nuove sante latinoamericane da lui proclamate oggi. "Santa Maria Guadalupe Garcia Zavala - ha sottolineato il Pontefice presentando la figura di questa suora messicana vissuta negli anni delle persecuzioni anticristiane, tra il 1926 e il ‘29 - rinunciando a una vita comoda per seguire la chiamata di Gesù, insegnava ad amare la povertà, per poter amare di più i poveri e gli infermi. Madre Lupita si inginocchiava sul pavimento dell’Ospedale davanti agli ammalati e agli abbandonati per servirli con tenerezza e compassione. Anche oggi le sue figlie spirituali cercano di riflettere l’’amore di Dio nelle opere di carità, senza risparmiare sacrifici e affrontando con mitezza, con perseveranza apostolica e con coraggio qualunque ostacolo".
Ed anche "Santa Laura Montoya prima santa nata nella bella terra colombiana ci insegna - ha sottolineato Francesco - ad essere generosi con Dio, a non vivere la fede da soli, come se fosse possibile vivere la fede in modo isolato, ma a comunicarla, a portare la gioia del Vangelo con la parola e la testimonianza di vita in ogni ambiente in cui ci troviamo".
Nell’omelia, Papa Francesco, si è poi soffermato, sui martiri di Otranto. "Mentre veneriamo i Martiri di Otranto, chiediamo a Dio che sostenga tanti cristiani che ancora soffrono violenze e dia loro il coraggio della fedeltà e di rispondere al male col bene (continua...)

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I TESINI

Tra privilegi imperiali e reato di plagio: i Tesini dei Remondini di
Bassano del Grappa sul banco degli imputati ad Augsburg nel sec. XVIII


di Paola GALANZI

IL TESINO


Suggestiva acquaforte su carta di produzione di area Tedesca, sec.XVIII.
La didascalia, in lingua Tedesca, recita:”Compralo! Compralo!..o porto via tutto!”)

 

Per meglio comprendere il clima di concorrenza agguerrita e spietata in cui operarono gli “Stampa-Santi” nel panorama Europeo caratterizzante il secolo XVIII, dobbiamo necessariamente prima ben conoscere lo “status operandi” delle grandi dinastie di Stampatori Asburgici, già da tempo in guerra dichiarata con i nostri Remondini di Bassano.
I loro nomi, noti e già familiari ai Collezionisti di Immagini devozionali, echeggiarono in Augusta- l’antica Avgvsta Vindelicorum, fondata dai Romani nel 15 a.C. in una florida area della Baviera sud-occidentale- autorevolmente sostenuti da facilitazioni e privilegi direttamente concessi loro per la loro attività di produttori di Santini e Immagini devozionali destinati al mercato locale ed Europeo, direttamente dalla Persona dell’Imperatore.
La sigla presente sulle belle Immagini devozionali Asburgiche di quell’epoca giunte sino a noi “ C.P.S.C.M.”- stante in Lingua Latina per “Cum Privilegio Sacrae Cesareae Majestatis”, ovvero “Con privilegio (concesso) dalla Sacra Maestà dell’Imperatore”, indica inconfondibilmente tale superiore “protezione” e il derivante privilegio ad essa connesso conferito all’Incisore nella stampa delle proprie Immagini devozionali. Già nell’anno1753, ad opera di Daniel Herz von Herzberg, venne fondata la “Kayserlich Franciscische Akademie der Freyen Künste und Wissenschaften” –L’Accademia imperiale
Francescana delle Libere Arti e delle Scienze” che per prima ricevette in Augusta, in data del 5 Luglio1755, la protezione incondizionata dell’Imperatore Leopoldo II d’Asburgo-Lorena per tutti i suoi affiliati. Fu dunque la creazione di una sorta di vera e propria “Corporazione” a tutela della propria attività l’esigenza che accomunò i principali Incisori e Stampatori di Immagini devozionali Tedeschi dell’epoca. Tra i tanti, i primi ad aderirvi furono i Klauber e i Göz, che, parimenti, furono sempre tra i primi e i più agguerriti a deporre al processo contro i nostri Remondini di Bassano. “Falsarij”, falsari, cioè; così vennero con acri formule accusatorie qualificati i Remondini all’apertura del processo, che si tenne nelle aule del Tribunale di Augusta nell’anno 1766.

Martin Engelbrecht, Johann Andreas Pfeffel furono già agli inizi del 1700 tra i primi Incisori Asburgici a ricevere privilegi imperiali per la stampa dei Santi di loro produzione. E acerrima anche se condotta in sordina- tra autorizzazioni vergate dalla mano imperiale sventolate quasi a foggia di temibili armi di offesa e quantità enormi di carte varie prodotte, fu la lotta tra gli stessi Stampatori Asburgici, che - pare quantomeno divertente a dirsi !- si contendevano con astio reciproco l’esclusiva di “poter stampare Santi dipinti ad acquarello e magnificamente lumeggiati di brillante oro e d’argento”…caratteristiche queste, tutte già magnificamente presenti nelle apprezzatissime Immagini devote dei Remondini !.....

Per tutto il secolo XVIII, dietro pressioni di singoli Stampatori e della stessa summentovata Corporazione, postille su postille furono aggiunte dai Legislatori Asburgici alla Legge che di fatto regolamentava tale attività, raggiungendo severissimi divieti di copiare da altri “i soggetti Sacri et loro peculiarità” rappresentati nelle Immagini devozionali, palesando, in caso di violazioni evidenti alla Legge suddetta (disciplinante sin dal secolo precedente tale controversa materia), l’eventualità di arrivare a comminare ai “falsari”, rei comprovati di tale delitto, pene pecuniarie di cospicua entità, la confisca e, nei casi più gravi, persino la reclusione.
Le prime avvisaglie del velenoso conflitto tra Stampatori Asburgici e Giuseppe Remondini di Bassano del Grappa iniziarono già sin dalla prima metà del secolo XVIII; l’attività febbrile ed entusiasta dei “Kolporteur”o “Tesinern”, (definizione con la quale erano noti all’epoca in area Tedesca) - i famosi e da me amatissimi Tesini - al soldo degli illustri Bassanesi, che con costanza, tenacia e duro lavoro fatto di sacrificio e privazioni, sin dalla seconda metà del secolo XVII si era ben guadagnata la più importante porzione territoriale a livello Europeo ed extra nella diffusione e nella vendita dei propri Santini, non solo era concorrenza malvista e invisa agli Incisori Bavaresi, ma iniziò ad essere da essi recepita quale una vera, pericolosa minaccia ai propri affari, peraltro tradizionalmente gelosamente esercitati nel proprio territorio di appartenenza da generazioni.

Gli anni che vanno dal 1750 al 1790 di fatto rappresentarono l’età aurea per l’attività dei Tesini, provenienti dalle antiche Valli di Pieve, Cinte e Castello, nel Trentino, faticosamente dai luoghi originari di provenienza, passando attraverso il Sud-Tirolo, estesa in Baviera e per tutte le regioni di Germania, e da lì, come già detto, in giro per l’intera Europa ed oltre.
Inizialmente presenti, abitualmente, come Venditori a tutte le Fiere e i Mercati annuali più importanti della Germania, si videro, successivamente al divieto sancito legalmente nella Regione, costretti a parteciparvi non più nella qualità suddetta, bensì come semplici ambulanti e ad effettuare faticose vendite porta-a-porta,o a stazionare penosamente sin dalle prime ore del mattino presso Chiese e Santuari mete di Pellegrinaggi, sempre con la pesante borsa a tracolla pronti ad ogni istante alla fuga….proprio come i moderni “vu cumprà”…. poveri Tesini ! (continua...)

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NOTIZIE DAL MONDO

 


ASSISI 10 MAGGIO: ARRIVO DELLE RELIQUIE DI S.GIUSEPPE DA COPERTINO NEL 350° ANNIVERSARIO
DELLA MORTE


Assisi accoglierà venerdì le sacre reliquie di San Giuseppe da Copertino. L’accoglienza dell’urna con le spoglie mortali del Santo e’ il momento centrale di una serie di funzioni religiose e iniziative organizzate dal Comune e dalla diocesi di Assisi, e dalle famiglie francescane - da domani al 14 maggio - nel 350° anniversario della morte del santo, nato a Copertino (Lecce) nel 1603 e morto ad Osimo (Ancona) nel 1663.
Protettore degli studenti, chiamato anche nella devozione cattolica Santo dei voli, San Giuseppe da Copertino passo’ 14 anni ad Assisi, segregato nel Sacro convento. Della città di San Francesco venne nominato cittadino onorario nel 1644.
L’urna - accolta dal sindaco Claudio Ricci (continua...)

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IL 12 MAGGIO PAPA FRANCESCO HA CANONIZZATO A SAN PIETRO GLI 800 MARTIRI
DI OTRANTO


L’11 febbraio 2013 è un giorno rimasto alla storia: Benedetto XVI ha annunciato al mondo la decisione di rinunciare alla Cattedra di Pietro.
Non tutti, però, ricordano che il Papa lo ha fatto durante il Concistoro pubblico per la canonizzazione del Beato Antonio Primaldo e dei suoi compagni di Otranto, morti martiri per mano dei turchi perché non volevano rinunciare alla loro fede in Cristo e convertirsi all’Islam. Clemente XIV con un decreto del 1771 proclamò i martiri di Otranto beati e confermò il loro culto. Ma è stato poi Benedetto XVI a riconoscere ufficialmente nel 2007 il loro martirio per la fede.
La loro canonizzazione è stata possibile grazie al riconoscimento ufficiale di un miracolo (continua...)

(Wlodzimierz Redzioch)

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PALERMO, 25 MAGGIO 2013 - PADRE PUGLISI BEATO

 

Il primo martire della mafia, Padre Pino Puglisi, è stato beatificato il 25 maggio, a Palermo al Foro italico con la partecipazione di oltre centomila fedeli provenienti da ogni parte d’Italia. La sua festa sarà il 21 ottobre di ogni anno.
Nella solenne celebrazione presieduta dal card.Paolo Romeo, dall’intero Episcopato siciliano e dal Cardinale Salvatore De Giorgi, Delegato di Papa Francesco, è stato ricordato il messaggio e la testimonianza di fedeltàdel Beato e Martire che ha lasciato un segno nel cuore di tanti ragazzi che, ora maggiorenni, assumono la responsabilità di vivere da cittadini onesti, come il loro Parroco desiderava. Il piccolo grande prete di frontiera nel quartiere Brancaccio fu ucciso, il 15.9.1993, da un killer di Cosa Nostra che, ora in carcere, sconta la sua pena ed ha avviato un cammino di conversione, perché folgorato dal dolce e paterno sorriso del “prete buono” che desiderava soltanto il bene dei suoi ragazzi ed il riscatto morale del quartiere e della popolazione affidata alle sue cure pastorali. Liberare i suoi ragazzi dal “gioco” della criminalità organizzata che opprimeva anche le famiglie è stato da sempre il sogno e l’ansia pastorale di Don Puglisi e quando fondò il centro “Padre Nostro” lanciò un messaggio forte agli Amministratori locali che, sordi agli appelli e coinvolti nella gestione malavitosa con intrecci di interessi economici, invece di essergli di aiuto e di sostegno, si sono mantenuti distanti dal quartiere che veniva visitato soltanto durante in occasione delle campagne elettorali.
Ieri il grande prato del Foro Italico di Palermo, di fronte al mare azzurro di Sicilia, è diventato una splendida cattedrale all’aperto (continua...)

(Giuseppe Adernò)

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CZESTOCHOWA, SANTUARIO DI JASNA GORA:
LA CINTURA INSANGUINATA DI GIOVANNI PAOLO II


C’è una reliquia in Polonia, nel Santuario di Jasna Góra, a Czestochowa, che ricorda un evento che più di trent’anni fa sconvolse l’umanità intera.
È la cintura con il sangue del Beato Giovanni Paolo II che fa memoria dell’attentato che subì il Papa in Piazza San Pietro, il 13 maggio 1981, Festa della Madonna di Fatima. Due anni dopo, il 19 giugno 1983, il Beato svolse il suo secondo pellegrinaggio apostolico a Jasna Góra.
Lì davanti all’icona della Vergine pronunciò queste sentite parole: “Sono passati due anni da quel pomeriggio in cui mi hai salvato la vita. Questo è accaduto in Piazza San Pietro. Lì, durante l’Udienza generale, è stato puntato verso di me un colpo, che doveva privarmi della vita. Lo scorso anno, il 13 maggio, sono stato a Fatima, per ringraziare. Oggi desidero qui, a Jasna Gora, lasciare come ex voto un segno visibile di quest’avvenimento (continua...)

(Don Mariusz Frukacz)

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SAN PIETROBURGO 1° GIUGNO: ARRIVO DELL’ARCA CHE HA OSPITATO IL CORPO DI S.ANTONIO DA PADOVA


Lo scorso 1° giugno è giunta a San Pietroburgo in Russia, presso la Chiesa di sant’Antonio Taumaturgo, l’Arca che ha ospitato per 20 mesi, dal 12.4.2008 sino al 14.2.2010, i resti mortali di sant’Antonio in occasione del restauro della Cappella dell’Arca.
Si tratta dell’arca realizzata nel 2008 sul disegno dell’arca trecentesca secondo l’affresco di Giusto de’ Menabuoi nella Cappella del beato Luca, donata alla Veneranda Arca di S. Antonio dalla ditta Margraf di Chiampo e dall’Impresa Ometto Costruzioni di Padova. Il 12.4.2008 il Corpo del Santo fu accolto nella nuova Arca in occasione della traslazione dalla Cappella in cui il Santo riposava da sette secoli (continua...)

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ROMA, 1963 - 3 GIUGNO - 2013: 50° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI PAPA GIOVANNI XXIII


“Santo Padre, attorno al vostro letto ci sono poche persone, ma se vedeste la piazza... Quando sente queste mie parole, il Papa apre gli occhi, mi guarda e dice: E’ naturale che sia così, è il Papa che muore. Io li amo e loro mi amano”. Il breve dialogo in punto di morte accadeva in Vaticano, nella stanza da letto del Pontefice, il 3 giugno del 1963, giorno della morte di Giovanni XXII. Furono Papa Roncalli e il suo segretario, mons. Loris Capovilla (continua...)

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DOPO UN’ATTESA DI 50 ANNI…SAN GIUSEPPE E’ STATO INSERITO NEL CANONE


Verso la fine di giugno u.s. papa Francesco ha dato al mondo la gioia di poter menzionare San Giuseppe, lo sposo di Maria Santissima, in tre delle preghiere eucaristiche della messa di rito romano, come proposto dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Nel testo del Decreto sono indicati i motivi che giustificano l’inserimento. Oltre alla santità di san Giuseppe, emerge soprattutto il suo ruolo nel piano della salvezza: la cura paterna di Gesù; lo status di “capo della Famiglia di Gesù”; l’amorevole cura della Madre del Figlio; l’impegno nell’educazione di Gesù Cristo; il patrocino sulla Chiesa.

 

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MOSTRE DI SANTINI


IMOLA (BO), 6-7 Luglio 2013 - Mostra di santini “IL CARMELO IN ITALIA E NEL MONDO”


Dal 6 al 7 luglio è prevista una mostra di immaginette sacre organizzata dal socio Pierluigi Benassi di Monteacuto Vallese ad Imola (Bologna)- Il tema dell’esposizione sarà “Il Carmelo in Italia e nel mondo”.

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VADO DI MINZUNO (BO), 12-15 Luglio 2013 - Mostra di santini “LA VERGINE MARIA”

Il socio Pierluigi Benassi di Monteacuto Vallese organizzerà a Vado, frazione di Minzuno (Bologna) una esposizione di immaginette sacre dal 12 al 15 luglio p.v.. Ci saranno vari sottotitoli quali “La casa” e “Il Lavoro”.

 

BOCCADIRIO (BO), 14-18 Agosto 2013 - Mostra di santini “LA VERGINE MARIA”


Dal 14 al 18 agosto prossimo il socio Pierluigi Benassi di Monteacuto Vallese organizzerà a Boccadirio presso il Santuario della Beata Vergine delle Grazie una esposizione di immaginette sacre. Il tema della mostra sarà “La Vergine Maria”. Ci saranno vari sottotitoli quali “La casa” e “Il Lavoro”.

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CAVA DE’ TIRRENI (SA), 24 Luglio-24 Agosto 2012
Mostra di immaginette devozionali “SANT’ANNA, MADRE DELLA VERGINE MARIA”.


Il 24 luglio 2013, salvo impedimenti dell’ultima ora, nella Chiesa di Sant’Anna della frazione di Sant’Anna, appartenente al comune di Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, in concomitanza dei festeggiamenti locali, verrà inaugurata la mostra di immaginette religiose sul tema:“Sant’Anna, Madre della Vergine Maria”. L’esposizione, organizzata da Giuseppe Melone di Cava de’ Tirreni, rimarrà aperta al pubblico fino al 24 agosto p.v.

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TREVIGLIO (BG), 26-27 Luglio 2013- Mostra di Immagini “SANT’ANNA’”


Il 26 luglio 2013, alle ore 17.00, nell’ambito della XII Edizione della Sagra di Sant’Anna, all’interno dei cortili di Via Galliari a Treviglio (Bergamo), verrà inaugurata una esposizione di immaginette sacre e foto storiche. L’orario di visita dell’esposizione per i due giorni previsti è dalle 18.00 alle 20.00.

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CASTIGLIONE DEI PEPOLI (BO), 27-28 Luglio 2013 - Mostra di santini “MARIA”

Dal 27 al 28 luglio prossimo il socio Pierluigi Benassi di Monteacuto Vallese organizzerà a Castiglione dei Pepoli (Bologna) una mostra di santini. Il tema dell’esposizione sarà “Maria”. Ci saranno dei sottotitoli quali “Fen.ATM” e “I Fiori”.

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ANDRANO (LE), 2-6 Agosto 2013 - Mostra di santini “IL CULTO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE”

Il 2 agosto prossimo verrà inaugurata nel Castello Caracciolo di Andrano (Lecce) una mostra di immaginette devozionali sul tema “Il culto della Madonna delle Grazie”.
Saranno circa trecento immagini del nostro socio Tommaso Rizzo di Andrano. Curerà l’organizzazione la Pro Loco di Andrano con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, del Comune di Andrano e del Comitato “Feste Patronali” di Andrano. L’orario al pubblico sarà della massima comodità, e cioè dalle 9.00 alle 23.00.

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MADONNA DEI FORNELLI (BO), 3-5 Agosto 2013

Dal 3 al 5 agosto prossimo il socio Pierluigi Benassi di Monteacuto Vallese organizzerà a Madonna dei Fornelli, (Bologna) una esposizione di immaginette sacre. Il tema della mostra sarà “Anno della Fede - I Santi Dottori della Chiesa”.

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TARQUINIA (VT), 18 Agosto 2013
Mostra di immaginette sacre: “LA VENERABILE MARIA CROCIFISSA DI GESU’”

Nel Parlatorio del Monastero delle Passioniste di Tarquinia, il socio Edmondo Barcaroli, il 18 agosto prossimo presenterà una piccola esposizione di immaginette sul tema “La Venerabile Maria Crocifissa di Gesù”. Proprio il 18 agosto, infatti, ricorre il III Centenario della nascita della Venerabile Cofondatrice delle Passioniste, (cofondatrice insieme a San Paolo della Croce) (continua...)

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BOCCADIRIO (BO), 14-18 agosto 2013 - Mostra di santini “LA VERGINE MARIA”

Dal 14 al 18 agosto prossimo il socio Pierluigi Benassi di Monteacuto Vallese organizzerà a Boccadirio presso il Santuario della Beata
Vergine delle Grazie una esposizione di immaginette sacre. Il tema della mostra sarà “La Vergine Maria”. Ci saranno vari sottotitoli
quali “La casa” e “Il Lavoro”.

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TOLE’ DI VERGATO (BO), 14-15 agosto 2013
Mostra di santini “Anno della Fede - SANTI DOTTORI DELLA CHIESA”

Dal 14 al 15 agosto Pierluigi Benassi di Monteacuto Vallese organizzerà a Tolé di Vergato, (BO) una esposizione di immaginette sacre. Il tema della mostra sarà “Anno della Fede - I Santi Dottori della Chiesa”.

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MADONNA DI BRASA (BO), 25 agosto 2013
Mostra di santini “Anno della Fede - SANTI DOTTORI DELLA CHIESA”


Il 25 agosto Pierluigi Benassi porterà la mostra “Anno della Fede - I Santi Dottori della Chiesa” a Madonna di Brasa, frazione di Castel d’Aiano (BO).

 

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Congregazione delle Cause dei Santi
3.VI.2013: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI

Il 3 giugno 2013, Papa Francesco ha ricevuto in Udienza S.E. Rev.ma il Signor Card. Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Nel corso dell’Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i nuovi otto Decreti riguardanti:

A - 96 NUOVI BEATI
I) - 1 VENERABILE SERVA DI DIO:

Sono stati promulgati 4 decreti riguardanti il martirio dei seguenti 96 Servi di Dio, per i quali verrà fissata quanto prima la data della Cerimonia di Beatificazione.

1 - BEATI ABEL ANGEL PALAZUELOS MARURI (1903-1936) e 17 COMPAGNI

Il martirio dei Servi di Dio ABEL ÁNGEL PALAZUELOS MARURI (al secolo: MAURO) un ND 17 COMPAGNI, sacerdoti e religiosi professi dell’Ordine di San Benedetto, uccisi in odium fidei nel 1936 nella persecuzione religiosa durante la guerra civile spagnola;

ABEL ANGEL PALAZUELOS MARURI (1903-1936)
Mauro nasce a Peñacastillo (Cantabria) il 26 ottobre1903. Entra molto giovane nel Monastero benedettino di Valavanera (La Rioja), e compie l’anno di Noviziato nell’Abbazia di Samos (Lugo). Emette la professione religiosa l’8 settembre 1920 con il nome di Abel Angel e il 31.X.1026 viene ordinato sacerdote come monaco di Valvanera. Il 6 febbraio 1934 riceve l’incarico di Priore di El Pueyo. Si può affermare che Padre Mauro è stato il monaco preparato da Dio per essere a capo della Comunità di El Pueyo fino al suo ultimo sacrificio (continua...)

Gli altri 17 Compagni sono:

1 - VICENTE BURREL ENJUANES (1896-1936), religioso professo Benedettino, nato il 28 Dicembre 1896 in Juseu, Huesca (Spain) e morto il 26 luglio 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

2 - LORENZO SANTOLARIA ESTER (1872-1936), Religioso professo benedettino, nato il 20 Aprile 1872 in Torres de Alcanadre, Huesca (Spagna) e morto il 5 Agosto 1936 in Torres de Alcanadre, Huesca (Spagna)

3 - MARIANO SIERRA ALMÁZOR (1869-1936), sacerdote professo benedettino, nato il 25 febbraio 1869 in Alquézar, Huesca (Spagna) e morto il 9 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

4 - ANTONIO SUÁREZ RIU (HONORATO) (1902-1936), sacerdote professo benedettino, nato il 5 febbraio 1902 in Torres del Obispo, Huesca (Spagna) e morto il 28 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

5 - LEANDRO CUESTA ANDRÉS (LEANDRO) (1870-1936), sacerdote professo benedettino, nato il 30 marzo 1870 in Rupelo, Burgos (Spagna) e morto il 28 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

6 - ANTONI LLADÓS SALUD (RAIMUNDO) (1881-1936), sacerdote professo benedettino, nato il 15 dicembre 1881 in Lluças, Lleida (Spagna) e morto il 28 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

7- LORENZO SOBREVIA CAÑARDO (1874-1936), religioso professo benedettino, nato il 16 aprilel 1874 in Huesca (Spagna) e morto il 28 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

8 -SANTIAGO PARDO LÓPEZ (1881-1936), sacerdote professo benedettino, nato il 25 luglio 1881 in Palacios de Benaber, Burgos (Spagna) e morto il 28 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

9 - FERNANDO SALINAS ROMEO (1883-1936), sacerdote professo benedettino, nato il 31 maggio 1883 in Pozán deVero, Huesca (Spagna) e morto il 28 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

10 - JAUME CABALLÉ BRU (DOMINGO) (1883-1936), sacerdote professo benedettino, nato il 25 maggio 1883 in Villalba de los Arcos, Tarragona (Spagna) e morto il 28 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

11- ANTONIO FUERTES BOIRA (ÁNGEL) (1889-1936), religioso professo benedettino, nato il 2 agosto 1889 in Zaragoza (Spagna) e morto il 28 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

12 - JULIO FERNÁNDEZ MUÑIZ (ILDEFONSO) (1897-1936), sacerdote professo benedettino, nato il 24
giugno 1897 in Muros de Nalón, Oviedo, Asturias (Spagna) e morto il 28 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

13 - MARIANO PALAU SIN (ANSELMO) (1902-1936), sacerdote professo benedettino, nato il 9 agosto 1902 in Torres del Obispo, Huesca (Spagna) e morto il 28 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

14 - RAMÓN SANZ DE GALDEANO MAÑERU (RAMIRO) (1910-1936), sacerdote professo benedettino,
nato il 30 agosto 1910 in Villatuerta, Navarra (Spagna) e morto a 26 anni il 28 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

15 - MARTÍN DONAMARÍA VALENCIA (ROSENDO) (1909-1936), chierico professo benedettino, nato il 3 novembre 1909 in San Martín de Unx, Navarra (Spagna) e morto a 27 anni il 28 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

16 - LEONCIO IBÁÑEZ CABALLERO (LORENZO) (1911-1936), chierico professo benedettino, nato l’11 settembre 1911 in Cubillejo de Lara, Burgos (Spagna) e morto il 28 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).

17 - ÁNGEL CARMELO BOIX COSIALS (AURELIO) (1914- 1936), chierico professo benedettino, nato il 2 settembre 1914 in Pueyo de Marguillén, Huesca (Spagna) e morto a 22 anni il 28 agosto 1936 in Barbastro, Huesca (Spagna).


2 - BEATOJUAN DE JESUS VILAREGUT FERRER (1907-1936), 3 COMPAGNI E PAU SEGALÀ SOLÈ

I Servi di Dio Juan de Jesús (al secolo: Joan Vilaregut Ferrer) e 3 Compagni, dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, nonché Pau Segalá Solé, Sacerdote diocesano, uccisi in odio alla Fede durante la Guerra Civile spagnola nel 1936.

I - JUAN DE JESUS VILAREGUT FERRER (1907-1936)
Joan Vilaregut Farré nasce a Vic il 19 agosto 1907. Riceve la Prima Comunione nell’aprile 1918. Giovane osservante dei princìpi cristiani e assiduo nella frequenza della Parrocchia della Madonna del Carmine matura la vocazione religiosa e il 2.X.1918 entra nel seminario carmelitano di Palafrugell. Nel 1922 inizia il Noviziato a Terragona e pronuncia i voti il 9.9.1923 con il nome Juan de Jesus. Viene ordinato sacerdote il 14 giugno 1930 ed il 15 canta la sua Prima Messa a Vic. Il suo primo incarico è nel Santuario di Santa Teresa del Bambino Gesù a Lleida dove, oltre la catechesi dei ragazzi, segue la redazione della Rivista “Lluvia
de Rosas” (continua...)

II - GERMÀ BARTOLOMEO DELLA PASSIONE (1894-1936)
Giuseppe Olivé Vivó nasce a Pla di Santa Maria (Alt Camp) il 14.9.1894. Alla morte del padre, Giuseppe si attiva a dirigere, e con successo, il negozio di famiglia.
Giovane pio, sente crescere in lui la vocazione religiosa e a 25 anni lascia tutto ed entra nel Convento del Carmen di Terragona. Il 25.XI.1921, a 27 anni, pronuncia i voti religiosi ed assume il nome di Bartolomeo della Passione. Terminati due anni di formazione è destinato al Convento di Badalona mentre erano ancora in costruzione la Chiesa e il Convento, (continua...)

III - SILVERI DE SAINT LLUIS GONZAGA (1864-1936)
Jaume Perucho Pontarró nasce a Corroncui, Parrocchia di Pinyana, Comune di Pont de Suert (Alta Ribagorça) il 12 marzo 1864. Riceve la Cresima il 28 luglio 1877, ma poco dopo rimasto orfano di padre, poi di madre, viene accolto da una famiglia benestante.
Inizia gli studi a Lleida. A 18 anni entra nell’Ordine dei Carmelitani Scalzi ed il 30 agosto 1883 pronuncia i voti religiosi con il nome Silveri de Sant Lluis Gonzaga. Il 31 marzo 1888 è ordinato sacerdote. Prosegue la formazione studiando Morale e Diritto Canonico ad Avila. Nel 1891 è a Terragona, nel 1897 è Superiore del Convento di Barcellona.
Dal 1904 al 1909 è nel Convento di Matanzas a Cuba, quindi Badalona, Barcellona e Terragona dove è Priore dal 1923 al 1927. Qui organizza gruppi di giovani e adulti per affrontare temi spirituali, dirige la Confraternita del Bambino Gesù di Praga (continua...)

IV - FRANCESCO DELL’ASSUNZIONE (1912-1936)
Francesco Segalà Solé nasce a Montgai (la Noguera), diòcesi d’Urgell, il 25 maggio 1912 ed è battezzato il 28 maggio. Riceve la Cresima il 23 marzo 1923 e quindi entra a 11 anni nel seminario d’Urgell. Conosce l’Ordine dei Carmelitani Scalzi e preferisce terminare i primi studi a Palafrugell.
Nel 1928, a 16 anni, entra nel noviziato di Terragona e l’8 settembre 1929 pronuncia i primi voti con il nome di Francesco dell’Assunzione. L’11 aprile 1936 viene ordinato sacerdote e celebra la Prima Messa solenne a Montgai (continua...)

V - PAU SEGALÀ SOLER (1903-1936)
Pau Segalà Solé nasce a Montgai (la Noguera), diòcesi d’Urgell, il 18 ottobre del 1903 e viene battezzato il 22 ottobre successivo. Nel 1917 entra nel seminario francescano di Balaguer e nel 1919 in quello della Seu d’Urgell. Viene ordinato sacerdote a Balaguer (continua...)

2 - BEATI CRISANTO, AQUILINO, CIPRIANO JOSE’ (+1936) E 63 COMPAGNI E 2 LAICI
Tra i nuovi beati figurano Crisanto, Aquilino, Cipriano, José e 63 Compagni , tra cui due laici, dei Fratelli Maristi delle scuole, la congregazione religiosa fondata da San Marcellino Champagnat.
Essi sono stati uccisi in odio alla Fede in Spagna tra il 1936 e il 1939. Invano i suoi confratelli avevano cercato di convincerlo a nascondersi: “Ho dato la mia parola (continua...)

2 - Beata AURELIA (CLEMENTINA) ARAMBARRI FUENTE (1866-1936) E 3 COMPAGNE
Clementina Francisca Arambarri Fuente nasce a Vitoria, Álava, il 23 ottobre 1866 da genitori ferventi cattolici. A vent’anni, il 20.VIII.1886, entra nell’Istituto delle Suore Serve di Maria Ministre degli Infermi, nella Casa Madre di Madrid. Il 14.XI.1886 compie la sua Vestizione religiosa per mano della stessa Fondatrice, madre Maria Soledad de Acosta (Santa dal 1970). Il 18.XII.1887, compiuta la Professione Temporanea, è destinata a Puerto Rico, dove emette i Voti Perpetui il 18.XII.1894 con il nuovo nome di suor Aurelia.
A 38 anni è eletta Superiora della comunità di Guanajuato in Messico e, con il medesimo incarico, passa a quella di Durango e Puebla, trascorrendovi gli anni della terribile rivoluzione che fruttò numerosi martiri. Rimpatriata nell’agosto 1916, è Superiora nelle case di Mataró, Alcoy, Sarriá e Barbastro. In tutti questi luoghi mostra una costante attenzione verso le sorelle che le sono affidate che, a loro volta, sanno che possono confidarle qualsiasi segreto.
Nell’ottobre 1929 è trasferita a Madrid in qualità di Consigliera Provinciale e Superiora della comunità di Pozuelo de Alarcón, finché, nel 1934, è colpita da una paralisi progressiva, ed è così destinata all’infermeria di Casa Madre. Tutti quelli che vanno a visitarla o che l’accudiscono restano edificati dal suo comportamento: nessun lamento e accettazione paziente. Nel luglio 1936 con l’inizio della guerra civile viene ospitata da una famiglia amica con altre tre religiose: suor Aurora López González, la più anziana dell’intero Istituto; suor Daría Andiarena Sagaseta, cinquantasette anni; suor Agustina Peña Rodríguez, trentacinquenne, incaricata di badare a suor Aurelia. La famiglia ospitante ha dichiarato che (continua...)

B - I DECRETI DI 4 NUOVI VENERABILI

Sono stati inoltre promulgati 4 decreti riguardanti l’eroicità delle virtù dei seguenti Servi di Dio, i quali, pertanto, acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”:

1 - Ven.le Servo di Dio JOAO DE OLIVEIRA MATOS FERREIRA (1879-1962)
Joao De Oliveira Matos Ferreira, portoghese, (1879-1962), Ausiliare di Guarda (Portogallo), Fondatore dell’Associazione “Liga dos Servos de Jesus”. La lega è una vasta famiglia spirituale formata da uomini, donne, persone sposate e non sposate, che vivono alla maniera dei primi cristiani. La notizia della proclamazione delle virtù eroiche del fondatore gli ha riempiti di gioia. “Nessuno di noi ha dubbi che don Joao è santo”, si legge sul blog della Liga.

2 - Ven.le Servo di Dio NICOLA MAZZA (1790-1865)
Nicola Mazza, sacerdote diocesano, italiano, fondatore di istituti religiosi. Pensatore moderno, vicino allo sviluppo tecnico scientifico del suo tempo, fece parte dell’Accademia di Agricoltura, Commercio ed Arti di Verona, e fece parte del Consiglio comunale di Verona. Sentendosi coinvolto personalmente dalle miserie della società e vedendo i pericoli a cui erano esposte tante fanciulle disgraziate, povere, orfane od ignoranti decise di accoglierle un po’ alla volta, secondo l’occasione, aiutato da alcune persone con lo scopo di dar loro una difesa, un’istruzione e un lavoro. Così, cominciò nel 1828 un sistema simile a quello delle case famiglia, e diede nome al suo gruppo di aiutanti di “Pia Società Maestre Cooperatrici don Mazza”. Da questa Pia Società nacque il 12 giugno 1958, l’attuale Congregazione con il titolo di “Istituto della Carità del Sacro Cuore di Gesù”. Poi si attivò per permettere ai giovani più poveri di raggiungere gli studi più alti, e aprì nel 1833 un Istituto maschile (continua...)

3 - Ven.le Serva di Dio MARIA CELESTE CROSTAROSA (1696-1755)
Giulia Crostarosa era il nome secolare di Maria Celeste (1696-1755), fondatrice dell’ordine delle Suore del Santissimo Redentore. Considerata una delle più grandi mistiche del Settecento italiano, il 25 aprile 1725, ancora novizia, riceve la prima rivelazione che per mezzo suo il Signore avrebbe posto nel mondo un nuovo Istituto e le cui Regole erano contenute nella vita del Salvatore, “come un libro aperto”. In un’altra visione, Gesù le rivela l’abito del nuovo Istituto e le preannuncia le sofferenze che l’opera comporterà (continua...)

4 - Ven.le Serva di Dio TERESA DE SAN JOSE’ TODA Y JUNCOSA (1826-1898)
La Serva di Dio Teresa de San José (al secolo: Teresa Toda y Juncosa) nasce in Spagna nel 1826.
Ha fondato la Congregazione delle Suore Carmelitane Teresiane di San Giuseppe. Dopo la morte di suo marito Antonio Guasch Doménec, caduto in guerra combattendo tra i carlisti, si diede all’esercizio delle opere di carità ed ebbe l’idea di dare inizio a un nuovo istituto dedicato alla cura della gioventù abbandonata. Al progetto si associò sua figlia Teresa Guasch Toda, ed entrambe emisero i voti. Il 22 febbraio 1878, a Barcellona, le due – insieme ad altre due compagne – vestirono l’abito carmelitano, dando inizio alla Congregazione. Teresa Toda y Juncosa, in religione Teresa di San Giuseppe, fu la prima superiora generale delle Carmelitane Teresiane di San Giuseppe
e sua figlia, Teresa del Cuore Immacolato di Maria (continua...)

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IL BEATO RAIMONDO LULLO E L’EVANGELIZZAZIONE

 

 

In occasione dell’Anno della Fede, il 17 maggio u.s., presso la Pontificia Università Antonianum, si è svolto l’incontro annuale del Centro Italiano di Lullismo che ha posto l’attenzione sull’opera e sul pensiero di Raimond Llull (1235-1316) in merito alla predicazione.
Sono intervenuti il prof Josep Peranau i Espelt con una comunicazione inerente a Raimondo Lullo tra predicazione e evangelizzazione focalizzando il “metodo missionario” esposto negli scritti lulliani e il cardinal Paul Josef Cordes, che ha trattato la Contemplazione e missione in Raimondo Lullo come contributo alla riconsiderazione del nesso tra mistica e apostolato nel pensiero del Maiorchino.
Ricordiamo che il Card. Cordes, nel suo recente libro “Sulle orme di Dio. I grandi mistici di ieri e di oggi”, LEV, Città del Vaticano 2012, dedica un capitolo proprio a “Raimondo Lullo.
Amico di Gesù e incessante araldo”, di cui proponiamo qui alcuni brani.

Raimondo, il Trovatore, nella scuola dell’amore resta un cavaliere: non si accontenta dei sentimenti, ma resta ancorato alle verificabili condizioni e alla concreta pretesa che l’amore impone a colui che ama. Volendo piacere all’amato, l’amore aumenta in proporzione alla disponibilità di colui che ama di lasciarsi forgiare; è guidato dalla determinazione e si compie nel donarsi. […] Il cantore non abbellisce nulla, vedendo se stesso indegno della sua chiamata. Il cavaliere non fa il ruffiano con nessuno. Sebbene costantemente dipendente da altri, neppure da forestiero o pellegrino si dà al servilismo.
Nel personaggio di Blanquerna egli parla alla coscienza dell’imperatore; lascia una “Canzone del malcontento”, per dar voce al suo dolore davanti ai pastori consacrati e invita i peccatori a convertirsi, non risparmiando neppure se stesso, in quanto riconosce la sua stessa colpa. […] Solo Dio è il suo compagno di viaggio, il Tu della propria identità. Raimondo incomincia la sua prima opera a noi pervenuta subito dopo la sua conversione. Essa consta di circa 3000 pagine e la intitola “Il libro della contemplazione di Dio”. Stile e metodo sono determinati dal suo continuo dialogo con il Signore Dio, ed è percorso da una grande quantità di notizie autobiografiche.
Egli scrive: «Ah, Gesù Cristo, nato dalla nostra Santa Vergine Maria! Siete stato saggio, Signore, all’inizio, a metà e alla fine dei giorni che avete vissuto in questo mondo; io invece sono stato uno stolto fin dall’inizio dei miei giorni, fino a che, dopo che erano trascorsi trent’anni, incominciai a ricordarmi della Vostra Sapienza, a desiderare la Vostra lode, e a commemorare la Vostra Passione». Anche se l’opera filosofica del beato documenta a volte una vertiginosa capacità di astrazione, le sue affermazioni in materia di fede si fissano in un rapporto d’amicizia intimo e personale con Gesù Cristo. Per tale motivo è considerato un catecheta; egli conduce il lettore nel suo stesso incontro con Dio, lo conquista e così gli insegna ad amare. […] Di grande attualità è oggi in modo particolare la sua personalizzazione del contenuto
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(Tratto da: Paul Josef Cordes, Sulle orme di Dio. I grandi mistici di ieri e di oggi, LEV, Città del Vaticano 2012)

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La SEA “Società Edizioni Artistiche”
di Attilio GARDINI

Nell’ordinare i propri santini il filiconico si trova di fronte a tanti quesiti cui nel tempo è tenuto a rispondere.

Grande è la soddisfazione quando tra le mani ci troviamo gli elementi per asserire, con sicurezza, qualche risposta. Questo è il caso delle eleganti immaginette della ditta italiana “SEA”.

Il mare anglosassone ovviamente non ci riguarda punto, perché analizzando la sigla scopriamo che trattasi di acronimo della ragione sociale “SOCIETÀ EDIZIONI ARTISTICHE” che alla fine degli anni ‘50 e inizio anni ’60, sotto la direzione del Sig. Giorgio Poli stampava e distribuiva da Via S. Polo, 2072 in Venezia.

Il catalogo dei prodotti “SEA” (vedi immagine a lato) mostra le immaginette siglate con numeri di serie che vanno da 101 a 108 con opere di Carlo Dolci, Murillo, Ghirlandaio, Cesare Fracassini, Filippo Lippi, Beato Angelico, Perugino, Carl Vogel. Tutte le splendide immagini sono riproduzioni dai prestigiosi cliché della F.LLI ALINARI, Firenze.

La casa produttrice di santini “SEA” è caratterizzata dal logo costituito dalla sigla in corsivo e sottolineata. Si contraddistingue perché (continua...)

 

 

 

 

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Cerimonie da Gennaio a Giugno 2013

7 Aprile - Cattedrale di Cordoba (Spagna) - Beatificazione di Cristobal di S. Caterina Fernandez presieduta dal cardinal Angelo Amato

13 Aprile - Basilica di San Marco - Venezia - Beatificazione di Luca Passi presieduta dal cardinal Angelo Amato

21 Aprile - Piazza Garibaldi - Sondrio - Beatificazione di Nicolò Rusca
presieduta dal cardinal Angelo Amato

4 Maggio - GA Pedras Concourse, Baependi (Brasile) - Beatificazione di Francisca de Paula de Jesus (Nha Chica) presieduta dal cardinal Angelo Amato

11 maggio - Basilica di San Paolo fuori le Mura - Roma - Beatificazione di Luigi Novarese presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone

12 Mag. 3 canonizzazioni in P.za S. Pietro - Roma - La cerimonia è presieduta da Papa Francesco: Ss.Antonio Primaldo e 800 compagni - S.Laura Montoya - Upegui - S.Maria Guadalupe Garcìa Zavala

25 Mag. - Foro Italico Umberto I - Palermo - Beatificazione di Pino Puglisi presieduta dal card. Salvatore De Giorgi - Piazza dei Martiri - Carpi (Modena) -

9 Giu.-Santuario Bozego Milosierdzia - Cracovia - Beatificazione presieduta dal card. Angelo Amato: B.Zofia Czeska- Macielowska - B.Malgorzata - Lucja Szewczyk

15 Giugno - Piazza dei Martiri - Carpi (Modena): Beatificazione di Odoardo Focherini
presieduta dal cardinale Angelo Amato

 

 

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