Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

 

 

 

 

ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE

 

 

CHE COSA E’ L’A.I.C.I.S.?

L’AICIS è l’Associazione, apolitica e senza fini di lucro, che raccoglie appassionati cultori, studiosi, collezionisti e quanti si interessano di immaginette sotto ogni profilo: storico, folkloristico, culturale, artistico, religioso

PERCHE’ ISCRIVERSI ALL’AICIS?

Perché l’unione fa la forza. Per essere informati, attraverso la Notiziario bimestrale, di quanto interessa il settore e poter effettuare lo scambio del materiale fra i soci. Per partecipare alle mostre o anche conoscere ove si svolgono mostre di immaginette. Per partecipare a conferenze. Per avere notizie su pubblicazioni specialistiche, per avere le nuove immaginette, per conoscere i nuovi Venerabili, Beati e Santi, per avere altri ragguagli su santi e santuari.

COME ISCRIVERSI ALL’A.I.C.I.S.

 

Telefonando alla Segreteria (tel.06-7049.1619) e richiedendo l'apposito modulo da compilare.

Per il 30° anniversario della fondazione dell'A.I.C.I.S. (1983-2013), il Consiglio Direttivo, riunitosi in ottobre u.s., per nuovi tesserati, mai prima iscritti, ha riconfermato la campagna promozionale 2012.
Il Consiglio, infatti, ha stabilito che anche per l’anno 2013 quanti non sono stati mai iscritti all’AICIS e desiderano associarsi oltre la quota di iscrizione (euro 3,00), pagheranno nel 2013 la quota promozionale di euro 22,00, anziché 35,00. L'importo dovrà essere versato sul conto corrente postale nr. 39389069 intestato all' A.I.C.I.S. (Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre)

L’anno sociale decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre

 

DIRITTI DEI SOCI:

- ricevere le Circolari Informative, con immaginette omaggio;

- partecipare alle mostre ed alle iniziative sociali;

- partecipare alle riunioni di scambio fra soci;

- effettuare scambi fra soci per corrispondenza;

- fare inserzioni gratuite di offerta o di richiesta di immaginette nelle Circolari Informative.

Gli incontri si tengono nella Sede dell'Ass.ne, in P.za Campitelli 9, in una sala interna al cortile adiacente la Chiesa di S.ta Maria in Portico, ogni primo martedì del mese, eccetto agosto, e salvo variazioni che di volta in volta verranno rese note.

Informazioni: Contattare Renzo Manfè - Vice Presidente
Tel 388-6938.777.
e-mail: aicis_rm@yahoo.it

 

 

AGGIORNAMENTI

 

 

Domani 3 dicembre 2013 la riunione AICIS a P.za Campitelli si svolgerà regolarmente dalle ore 15.30 (lo sciopero ATAC è stato differito di 24 ore)

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ROMA, 7 Dicembre 2013 - 6 Gennaio 2014 -
A.I.C.I.S. 30° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE -
Mostra di Santini:
“NATIVITAS CHRISTI - IL  NATALE NELLE IMMAGINI DEVOZIONALI DAL XVI AL XX SECOLO” 

 

Sabato 7 dicembre p.v., alle ore 17.00, si aprirà la cerimonia di inaugurazione della Mostra di santini “Nativitas Christi-Il Natale nelle immagini devozionali dal XVI al XX secolo”, ovviamente a tema natalizio, con il classico taglio del nastro tricolore, nel Convento dei Domenicani, con ingresso da Piazza della Minerva 42, al centro di Roma, a pochi metri dal Pantheon. Introdurrà il Presidente Giancarlo Gualtieri. Interverranno quindi la Dr.ssa Giuseppina Licordari Gualtieri sul tema “La Natività. La raffigurazione del Bambino Gesù nell’ambito presepiale dei santini”; la Prof.ssa Vincenza Musardo Talò su “I Santi e la Natività” e, infine, la Prof.ssa Stefania Colafranceschi che parlerà su tema “Narrazione e simbologia nelle Natività”.

L’esposizione sarà allestita nel salone che già ci ha ospitato lo scorso anno e al quale si accede dal magnifico chiostro, da poco restaurato, del Convento di Santa Maria Sopra Minerva e rimarrà aperta fino al 6 gennaio con orario 9,30-12,30 e 16-19. A Natale e Capodanno l’apertura sarà solo nel pomeriggio mente alle ore 11.00 del giorno 8 dicembre sarà presentato, per la gioia di bambini e famiglie una fiaba musicale “Pidduzzo e Pippina” con Pierfrancesco Ambrogio e Gloria Rosati e gli ottoni animati Luigino Leonardi,  Euphonium, e Pierluigi Ausili, Basso Tuba.

Sabato 7 dicembre p.v., alle ore 17.00, si aprirà la cerimonia di inaugurazione della Mostra di santini “Nativitas Christi - Il Natale nelle immagini devozionali dal XVI al XX secolo”, ovviamente a tema natalizio, con il classico taglio del nastro tricolore, nel Convento dei Domenicani, con ingresso da Piazza della Minerva 42, al centro di Roma, a pochi metri dal Pantheon. Introdurrà il Presidente Giancarlo Gualtieri. Interverranno quindi la Dr.ssa Giuseppina Licordari Gualtieri sul tema “La Natività. La raffigurazione del Bambino Gesù nell’ambito presepiale dei santini”; la Prof.ssa Vincenza Musardo Talò su “I Santi e la Natività” e, infine, la Prof.ssa Stefania Colafranceschi che parlerà su tema “Narrazione e simbologia nelle Natività”.

L’esposizione sarà allestita nel salone che già ci ha ospitato lo scorso anno e al quale si accede dal magnifico chiostro, da poco restaurato, del Convento di Santa Maria Sopra Minerva e rimarrà aperta fino al 6 gennaio con orario 9,30-12,30 e 16-19. A Natale e Capodanno l’apertura sarà solo nel pomeriggio mente alle ore 11.00 del giorno 8 dicembre sarà presentato, per la gioia di bambini e famiglie una fiaba musicale “Pidduzzo e Pippina” con Pierfrancesco Ambrogio e Gloria Rosati e gli ottoni animati Luigino Leonardi,  Euphonium, e Pierluigi Ausili, Basso Tuba.

Le immaginette in esposizione sono state inviate dai seguenti soci:

- Maria Gabriella Alessandroni di Roma
- Maria Rosaria Assenza Tribastone di Ragusa
- Francesco Bracaletti di Roma
- Filippo Briccoli di Ravenna
- Francesca Campogalliani C. - Modena
- Stefania Colafranceschi - Roma
- Giuseppe Colazzo - Tricase
- Loredana Coleine - Civitavecchia
- Antonino Cottone - Misilmeri
- Michele Fortunato Damato - Barletta
- Patrizia Fontana Roca - Roma
- Carluccio Frison - Massa Finalese
- Paola Galanzi - Sassari
- Attilio Gardini - Forlì
- Giancarlo Gualtieri - Roma
- Giorgio Lombardi - Roma
- Renzo Manfè - Roma
- Alessandro Martini - Firenze
- Antonio Mennonna - Muro Lucano
- Sebastiano Micheli - Capannori
- Vincenza Musardo Talò - S.Marzano di San Giovanni
- Santo Nigrelli - Roma
- Orietta Palmucci - Roma
- Germano Pistolesi - Francavilla D’Ete
- Alberta Querzoli - Forlì
- Tommaso Rizzo - Andrano
- Mario Salatino - Corigliano Calabro
- Luigi Zanot - Roma
- Gianni Zucco - Roma.

 

 

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AVVISI PER I SOCI

 

RIUNIONE DI OTTOBRE DEI SOCI

 

Si rende noto che la riunione di ottobre dei Soci si terrà a Piazza Campitelli il giorno lunedì 8 e non il 1°

 

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MOSTRA DI IMMAGINETTE

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SANTINI E SANTITA'

NOTIZIARIO A.I.C.I.S. N. 5- 2013
SETTEMBRE - OTTOBRE 2013

 

 

VITA ASSOCIATIVA

IL SOCIO FRANCESCO BERNARDI DI ROMA CONSEGNA UN SUO DIPINTO
A PAPA FRANCESCO


Bernardi Francesco, accompagnato dalla sua signora, socio fondatore AICIS, dona a Papa Francesco
un suo dipinto di Dio, seduto tra le nuvole celesti che con la mano destra benedice e con la sinistra
trattiene le tavole dei 10 comandamenti (foto). Il santino, stampato dalla Casa Editrice Egim, viene
offerto a tutti gli associati in questo numero.

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11 LUGLIO: PATRIZIA FONTANA ROCA IN “TV 2000” PARLA DI SANTINI


La socia Patrizia Fontana Roca di Roma ha accettato l’invito di parlare di immaginette sacre in un programma del mattino a “TV 2000” (canale 28) nella rubrica “Nel cuore dei giorni”. Il giorno 11 luglio u.s. ha presentato alcune immaginette ed i soci possono rivedere questa parte di trasmissione cliccando nel proprio computer o, per chi ne fosse sprovvisto, consegnando il seguente ‘url’ a un familiare oppure ad un amico:

www.youtube.com/watch?v=IpzAVbXY-WA

oppure anche il link seguente:


http://www.nelcuoredeigiorni.tv2000.it/patrizia-roca-ci-mostra-la-sua-antica-collezione-di-santini/2013/07/11.

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25 LUGLIO: PADRE MICHELE MARIA GIULIANO, OFM, SU “RAI UNO”,
PARLA DI SANTINI E DI AICIS


Il socio Padre Michele Maria Giuliano, ofm, di Afragola (Napoli) lo scorso 25 luglio ha partecipato su Rai Uno alla rubrica “Tesori in soffitta” ed ha presentato la nostra Rivista, le immaginette sacre nell’ambito di una interessante e varia intervista di dieci minuti.
Molti soci hanno potuto vedere la trasmissione, grazie anche alla comunicazione effettuata tramite AICIS-Facebook che ha fatto da cassa di risonanza all’appuntamento televisivo di Padre Giuliano che, con l’occasione, ringraziamo.

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MESSINA, 2 SETTEMBRE 2013: BEATIFICAZIONE DI MONS. ANTONIO FRANCO


La Chiesa di Sicilia e soprattutto l’Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela si appresta a celebrare il Solenne Rito di Beatificazione del Venerabile Servo di Dio Mons. Antonio Franco Abate e Prelato di Santa Lucia del Mela. La Beatificazione avrà luogo Lunedì 2 Settembre 2013 presso la Basilica Cattedrale di Messina alle ore 18:00, a presiedere il Solenne Rito di Beatificazione sarà S. Em.za Rev.ma Card. Angelo Amato.
Il corpo di Antonio Franco rimarrà esposto alla venerazione nella Basilica Cattedrale di Messina fino al 13 Settembre. Domenica 15 Settembre il corpo farà ritorno presso la Concattedrale Santa Maria Assunta di Santa Lucia del Mela, e verrà collocato presso l’Altare del SS. Crocifisso, antica ubicazione del corpo (Testo di Giovanni Anania).

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ROMA, 7 DIC. 2013 - 6 GEN. 2014: MOSTRA SOCIALE NAZIONALE AICIS DI SANTINI SU TEMA NATALIZIO. INVIO DEL MATERIALE ENTRO IL 15 OTTOBRE 2013


Il 7 dicembre p.v. verrà inaugurata la Mostra con tema il Natale per il Trentennale AICIS, già annunciata nella rubrica “Vita Associativa” del nr.3 e 4/2013 scorsi. Tutti i soci sono invitati a collaborare all’esposizione sociale che verrà allestita in Roma, presso il Convento domenicano di S.Maria sopra Minerva che anche quest’anno, come per l’edizione scorsa, gentilmente ci ospita.
Il 1930, non successivamente, è l’anno limite di datazione del materiale da trasmettere all’AICIS, ad eccezione, ovviamente, delle “letterine di Natale”. I santini da trasmettere all’Aicis dovranno essere in relazione agli episodi della Natività di Gesù (Annuncio a Maria, a s.Giuseppe, ai pastori, Natività, Adorazione dei pastori, Adorazione dei Magi, Circoncisione, Fuga in Egitto, ecc.) o ad essa correlati come Letterine di Natale, Bambinelli devozionali in figura, Gesù Bambino e l’Albero della Luce, Natività e bambini, i “Notturni, Santi con il Bambino Gesù (S.Francesco d’Assisi, S.Antonio da Padova, S.Teresa d’Avila, S.Gaetano da Thiene, ecc.). Sono richiesti anche soggetti che illustrino la presenza del paesaggio nella Natività, l’ambientazione “palestinese” e l’elemento della “Gloria” angelica. La mostra sarà incentrata sugli episodi legati sia alla Natività di Gesù che ai Santi e Gesù Bambino.

Ogni immaginetta esposta recherà anche il nome del collezionista. Poiché l’allestimento richiederà molto tempo e poiché le decisioni sull’impostazione dell’esposizione saranno condizionate da quanto effettivamente pervenuto, si ha la necessità di ricevere il materiale al più presto possibile.
Il Consiglio Direttivo il 2 luglio u.s. ha stabilito che il materiale deve essere spedito in assicurata o per raccomandata, entro il 15 ottobre 2013, accompagnato da una fotocopia di quanto inserito nel plico, al seguente indirizzo:

Sig.Renzo Manfè - C/o Bernasconi - Via Merulana nr.136 - 00185 ROMA RM.

Il Consiglio Direttivo sceglierà poi i santini da esporre. Al termine dell’esposizione, il materiale con la fotocopia di accompagno e un attestato di partecipazione, verrà restituito ai mittenti.
Grazie vivissime a quanti aderiranno a questo importante avvenimento della vita dell’AICIS.
(Foto di M. G. Alessandroni: il V.Presidente Renzo Manfè illustra i particolari della mostra del trentennale nella riunione del 2 luglio u.s. Da sinistra: il consigliere Gianni Zucco, il Presidente Giancarlo Guatieri, R.Manfè, Santo Nigrelli e Gino Alluvion).

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LE VIRTÙ TEOLOGALI PERSONIFICATE
di Elisabetta GULLI GRIGIONI

In altro articolo ho parlato della raffigurazione delle Tre Virtù Teologali, cioè Fede, Speranza e Carità, realizzata per mezzo di simboli oggettuali: la croce, l’ancora, il cuore.
Accanto a tale tipologia iconografica ne esiste però un’altra, ugualmente interessante, diffusa sia nelle raffigurazioni popolari che nell’arte colta, realizzata per mezzo della personificazione.
Le virtù vengono cioè identificate con tre fanciulle o giovani donne caratterizzate da attributi e da gestualità che, in aggiunta al numero 3 caratterizzante il raggruppamento, le rendono riconoscibili tra molte altre raffigurazioni allegoriche femminili.
Il processo di personificazione, cioè di attribuzione di figura e di caratteristiche umane a concetti astratti o a entità metafisiche, si basa su un meccanismo psicologico-estetico estremamente importante per la comprensione di opere letterarie e artistiche, nonché per lo studio delle scienze umane in genere.
L’approccio a opere figurative -“maggiori” o “minori”- in cui si faccia uso di personificazioni, richiede uno sforzo interpretativo più complesso. Per farsene un’idea è bene ricorrere a qualche dizionario di iconologia occidentale, per esempio quello di Norma Cecchini pubblicato dall’Editore patron di Bologna nel 1976.
Qui si trova un apparato illustrativo di base, ricavato dalle interpretazioni di alcuni importanti cultori di iconologia del passato, che completa le descrizioni delle entità personificate (per esempio l’Avarizia, la
Corruzione, la Curiosità, l’Eloquenza…) con disegni e incisioni rese significative attraverso l’espressione del volto, la gestualità, l’abbigliamento, gli oggetti tenuti in mano o in prossimità, il paesaggio di sfondo.
Propongo alla lettura interpretativa un’immaginetta religiosa (cm. 6,2 9,5) prodotta nel l ’Ottocento, probabilmente verso la metà, dagli stabilimenti litografici dei Fratelli Benziger di Einsiedeln (località della Svizzera sede di un famoso santuario mariano), sottoposta a coloritura manuale con fissazione mediante materiale trasparente. La scritta a stampa Glaube, hoffnung, Liebe [Fede, Speranza, Carità] identifica immediatamente i tre personaggi femminili come le Tre Virtù Teologali anche se l’ordine dei nomi non corrisponde alla posizione delle persone.
Se fosse stata assente la didascalìa, con l’aiuto del già citato dizionario iconologico, avremmo riconosciuto la Carità nella prima donna poiché tiene in braccio, forse in procinto di allattarlo, un bambino; la Fede nella seconda donna poiché, con gli occhi volti al cielo, tiene nelle mani un calice e un libro di Sacre Scritture; la Speranza nella terza donna poiché, con uno sguardo verso indeterminate lontananze in attesa di eventi positivi, tiene in mano un fiore.
Gli elementi identificatori (continua...)

 

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CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI

5.VII.2013: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI

 


Il 5 luglio 2013, Papa Francesco ha ricevuto in Udienza privata S.E. Rev.ma il Signor Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Nel corso dell’Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i seguenti Decreti riguardanti:

 

A - 1 NUOVO SANTO

Un Decreto riguardante un miracolo attribuito all'intercessione del Beato Giovanni Paolo II, Sommo Pontefice, per il quale verrà fissata quanto prima la data della Cerimonia di Canonizzazione:

1- SAN GIOVANNI PAOLO II (Carlo Giuseppe Wojtyla) (1920-2005)

Carlo Giuseppe nasce a Wadowice, Cracovia (Polonia), il 18 maggio 1920. E’ il primo papa slavo e il primo Papa non italiano dai tempi di Adriano VI. Nel suo discorso di apertura del pontificato ha ribadito di voler portare avanti l’eredità del Concilio Vaticano II.
Il 13 maggio 1981, in Piazza San Pietro, anniversario della prima apparizione della Madonna di Fatima, fu ferito gravemente con un colpo di pistola dal turco Alì Agca.
Al centro del suo annuncio il Vangelo, senza sconti. Molto importanti sono le sue encicliche, tra le quali sono da ricordare la “Redemptor hominis”, la “Dives in misericordia”, la “Laborem exercens”, la “Veritatis splendor” e l’”Evangelium vitae”.
Dialogo interreligioso ed ecumenico, difesa della pace, e della dignità dell’uomo sono impegni quotidiani del suo ministero apostolico e pastorale. Dai suoi numerosi viaggi nei cinque continenti emerge la sua passione per il Vangelo e per la libertà dei popoli. Ovunque messaggi (continua...)

B - 44 NUOVI BEATI

I) - 2 VENERABILI SERVI DI DIO:

Due Decreti riguardanti un miracolo attribuito all’intercessione dei Venerabili Servi di Dio ALVARO DEL PORTILLO Y DIEZ DE SOLLANO e SPERANZA DI GESU’ (al secolo: Maria Giuseppa Alhama Valera, per i quali verrà fissata quanto prima la data della cerimonia di beatificazione:

1 - Beato ALVARO DEL PORTILLO Y DIEZ DE SOLLANO (1914-1994)
Alvaro nasce a Madrid, Spagna, l’11 marzo 1914. Don Álvaro, come è chiamato da milioni di persone che in tutto il mondo ricorrono alla sua intercessione, era un brillante studente di Ingegneria quando conobbe Josemaría Escrivá. Resosi conto che Dio lo chiamava a quel cammino, entrò a far parte dell’Opus Dei nel 1935.
Ordinato sacerdote nel 1944, una volta terminati gli studi civili ed ecclesiastici, fu il principale collaboratore di San Josemaría e ne divenne il successore alla guida dell’Opus Dei nel 1975. A Roma, dove ha vissuto dal 1946, era molto apprezzato, tra l’altro, per il lavoro che aveva svolto durante il Concilio Vaticano II (1962-1965), contribuendo a potenziare il ruolo dei laici nella Chiesa.
Per la sua bontà e umiltà, moltissime persone di tutte le classi e condizioni sociali avevano verso di lui un grandissimo affetto. Álvaro del Portillo è morto a Roma il giorno dopo un pellegrinaggio in Terra Santa, il 23 marzo 1994.
Lo stesso giorno Giovanni Paolo II si è recato a pregare dinanzi ai suoi resti mortali.

2 - Beata SPERANZA DI GESÙ (al sec. Maria Giuseppea Alhana Valera) (1893-1983)
Maria Giuseppa Alhama Valera, prima di nove figli, nacque a Santomera (Murcia, Spagna) il 29 settembre 1893 e fu battezzata nello stesso giorno; sui documenti civili, invece, è riportata la data del 30 settembre, giorno in cui di fatto si festeggiava il suo compleanno.
Il 15 ottobre 1915 entrò religiosa nel convento di clausura delle “Figlie del Calvario” a Villena (Spagna).
Questa Congregazione nel 1920 venne aggregata all’Istituto delle Missionarie Claretiane”. La notte di Natale del 1930 uscita da questo Istituto, fondò, a Madrid, la Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso. Il 15 agosto 1951 fondò, a Roma (continua...)

II) - IL MARTIRIO DI 42 SERVI DI DIO:

Sono stati promulgati i decreti riguardanti il martirio dei seguenti 42 Servi di Dio, per i quali verrà fissata quanto prima la data della Cerimonia di Beatificazione.


1- Beato GIUSEPPE GUARDIET Y PUJOL (1879-1936)
José Guardiet y Pujol nasce il 21 giugno 1879 a Manlleu, Barcellona, Spagna. Entrato nel Seminario di Vic, si laurea in Teologia presso l’Università Pontificia di Tarragona.
Nel 1902, a Barcellona, è ordinato sacerdote. Ricevuto l’incarico di rettore della Parrocchia di San Pedro a Rubí, s’impegna a fondo per la sua gente, organizzando pellegrinaggi e iniziative culturali. Nutre una grande devozione per la Madonna di Montserrat. Instancabile predicatore e catechista, è chiamato “il parroco del sorriso”, per il senso dell’umorismo e l’affabilità. La sua casa è sempre aperta, con un continuo viavai di persone. Talvolta tralascia il pasto per ricevere i fedeli:«Il pasto può attendere, il fedele no», è solito affermare. Nel 1936, con la Guerra civile (continua...)


2 - Beato MAURICIO IÑIGUEZ DE HEREDIA ALZOLA E 23 COMPAGNI

Il martirio dei Servi di Dio Mauricio Íñiguez de Heredia Alzola e 23 Compagni, dell’Ordine Ospedaliero di S.Giovanni di Dio, uccisi in odio alla Fede in Spagna tra il 1936 e il 1937.

1- Mauricio Íñiguez de Heredia, Alzola (1877-1936) (Alejandro), O.H.
Alejandro nasce l’8.2.1877 a Dallo, Avila (Spagna). Ancor giovane pronuncia i voti nell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio. Nel luglio 1936, fratel Mauricio è nella Comunità dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Manresa. Il 5 agosto il Comune di Manresa sequestra l’ospedale. I religiosi si danno alla fuga. Fratel Mauricio si unisce a Fratel Luis Beltrán Solà Jomenez e si rifugiano a Barcellona dove conoscono dei benefattori, che pur non accogliendoli nelle loro case forniscono loro aiuto e assistenza. Il 27.8.1936 sono arrestati e il giorno dopo, 28 agosto, vengono uccisi a Barcellona in odio alla Fede.

2 - Luís Beltrán Solá Jiménez (1899-1936) (Seviliano), O.H.
Sevillano nasce nel 1899 ad Artariain, Navarra, Spagna. A Manresa Il 5.VIII.1936 il Comune occupa l’ospedale. I Confratelli si disperdono. Fratel Luis, insieme a Fratel Mauricio Iñiguez di Heredia, si rifugia a Barcellona. Qui il 27.VIII.1936 sono arrestati e il 28 agosto uccisi.

3 - Gaudencio Íñiguez de Heredia Alzola (1882-1936) (Benito), O.H.
Benito nasce il 16.4.1882 a Dallo, Avila (Spagna). Con lo scoppio della Guerra civile di luglio 1936, il 1° agosto 1936, Fratel Gaudenzio viene fucilato in Valdemoro, Madrid perché religioso.

4 - Trinidad Andrés Lanas (1877-1937) (Primo), O.H.
Primo nasce il 27 febbraio 1877 a Maeztu, Alava (Spagna). Nel luglio del 1936 la Spagna è occupata da miliziani rossi. Fratel Trinidad è martirizzato a Madrid il 5.II.1937.

5 - Matías Morín Ramos (1913-1937) (Juan Ramón), O.H.
Juan Ramòn nasce il 6.III.1913 a Salvatierra de Tormes, Salamanca (Spagna). Verrà ucciso per odio alla Fede nel 1937, a Guadarrama, Madrid.

6 - Cristóbal Pérez del Barrio (1864-1936) (Tomás), O.H.
Tomàs nasce a Palencia (Spagna) il 25.XII.1864. Religioso esemplare, è martirizzato il 4 ottobre 1936 mentre compie il turno di notte in Ospedale.

7 - Leandro José Aloy Domenech (1872-1936) (José), O.H.
Josè nasce a Bétera (Valencia) il 16.XI.1872. Un giorno un miliziano lo sorprende in preghiera nella dispensa e lo minaccia puntandogli la pistola alla testa. Dopo ciò Fratel Leandro viene arrestato e ucciso il 4 ottobre 1936.

8 - Cruz Ibáñez López (1886-1936) (Dionisio), O.H.

Dionisio nasce in Sabiñán, Zaragoza, (Spagna) il 3.I.1886.. Di carattere aperto e franco, cattura la simpatia di quanti lo avvicinano.
I comunisti lo nominano portavoce dei fratelli, ma, una vile accusa lo fa cadere in disgrazia. Viene ucciso il 4 ottobre 1936.

9 - Leopoldo de Francisco Pío (1877-1936) (Juan Francisco Esteban Pío), O.H.
Juan Francisco Esteban Pio nasce in Caravaca de la Cruz, Murcia, Spagna il 3.VIII.1877. Assiste i confratelli infermi che vivono nella clausura. Fratel Leopoldo viene ucciso il 4 ottobre 1936.

10 - Feliciano Martínez Granero (1894-1936) (Francisco), O.H.
Francisco nasce a Taberno (Almería) il 23.1.1863. Ha il compito di questuante per le vie di Valencia, Aragón e nel Paese Basco. Fratel Feliciano, questuando, cade da cavallo e rimane claudicante.
La semplicità lo rende simpatico a tutti. Dopo la morte per martirio del 4.X.1936, dei comunisti chiedono se anche “lo zoppo” sia stato ucciso. Sentendo la risposta scuotono la testa dicendo:”Bisogna essere canaglie per uccidere uomini di così grande bontà”.

11 - Juan José Orayen Aizcorbe (1899-1936) (Juan), O.H.
Juan nasce a Osacar, Navarra, (Spagna). Ligio al dovere, si distingue per l’osservanza alla Regola. Muore martire il 4.X.1936.

12 - José Miguel Peñarroya Dolz (1908-1936) (José), O.H.
Josè nasce il 3.XI.1908 a Forcall (Castellón). Di fronte a tanti martiri si duole di sopravvivere: “È peggio che ci abbiano lasciato la vita che l’averci dato la morte!”. Con altri confratelli è arrestato e mentre lo fucilano grida: “Mare di Deu” e “Cristo Re”. È il 4 ottobre 1936.

13 - Publio Fernández González (1908-1936) (Publio Victorino), O.H.
Publio Victorino nasce il 24.V. 1908 a Otero de Dueñas, León, (Spagna). Religioso pio e di buon carattere, ha il compito della questua. La notte dell’arresto esclama: “Ci portano a fucilare? Signore, Signore, cosa abbiamo fatto“? Viene ucciso il 4.X.1936 a 28 anni. La sua morte è pianta da tutti quelli del Sanatorio.

14 - Avelino Martínez de Arenzana Candela (1899- 1936) (Alfonso José), O.H.
Avelì nasce il 10.I.1899 a Barcellona (Spagna). Di carattere timido, non si immischia in niente durante il periodo comunista, è preso dal suo lavoro. Al momento dell’arresto, segue gli altri, e con essi riceve la palma del martirio il 4 ottobre 1936 a La Malvarrosa, Valencia.

15 - Leoncio Rosell Laboria (1897-1936) (Ramón Jaime Benito), O.H.
Ramòn nasce a Barcellona nel 1897. E’ apprezzato per le sue qualità morali e intellettive. Superiore dell’Ordine. E’ arrestato, ma la sua mente è già a Dio. Presso il cimitero di Cabanyal muore martire l’11 agosto 1936.

16 - Jaime Oscar Valdés (Óscar Martín de las Mercedes Armando José Ramón), O.H.
Oscar Martìn nasce il 15.1.1891 all’Havana (Cuba. Nel 1928 è assegnato alla Casa centrale dell’Ordine a Bogotà in Colombia, come Priore. Nel 1934 ritorna in Spagna a Valencia. Il 7.VIII.1936 nella comunità dell’asilo-ospedale di Malvarosa, dei repubblicani armati fanno irruzione nell’ospedale infantile e arrestano tutti i frati. Fratel Jaime è sospettato perché straniero e per l’uso dell’apparecchio per la pressione che i miliziani credono una radiotrasmittente. E’ ucciso negli Oliveretes. E’ l’11.8.1936.

17 - Silvestre Pérez Laguna (1873-1936) (Silvestre), O.H.
Silvestre nasce a Villar del Campo,Soria (Spagna) il 30.XII.1873. E’ inviato in Cile per impiantare l’Ordine in quel Paese. Torna a Malaga. Ma qui è Guerra Civile e il 17.VIII.1936, alle 19.00, una trentina di miliziani della F.A.I. irrompono nel Sanatorio mentre i malati cenano. Catturano Frate Silvestre e altri
6 fratelli e li portano presso il cimitero di San Rafael. Qui sono martirizzati al grido di: “Viva Cristo Re”.

18 - Segundo Pastor García (1885-1936) (Pedro), O.H.
Pedro nasce a Mezquitillas, Soria (Spagna) il 29 aprile di 1885. Come cuoco della comunità è a Palencia, Mondragón, San Baudilio, Valencia e Malaga. Il 17.VIII.1936 i miliziani che arrestano li suoi confratelli all’ora di cena dei malati, non vedono fratel Segundo che, dopo aver cucinato, tranquillo è in giardino che recita il suo Rosario. Più tardi Fratel Segundo esce in bicicletta per rendersi conto della sorte dei confratelli, ma viene assassinato all’uscita del ponte di Martiricos.

19 - Baltasar Del Charco Horques (1887-1936) (Antonio Ramón Diego), O.H.
Antonio Ramòn Diego nasce a Granada il 12.XI.1887. Lavora in diverse Comunità:
Madrid, Barcelona, Pamplona, Palencia, Santurce, Granada, Valencia e Málaga, per assistere i malati di mente come infermiere.. Con la Guerra Civile e il concreto pericolo di essere uccisi il 17 settembre 1936 Fratel Baltasar tenta di allontanarsi dal Sanatorio con i suoi compagni, ma con loro è arrestato ed ucciso al grido “Viva Cristo Re”, davanti le mura del cimitero.

20 - Gumersindo Sanz Sanz (1878-1936) (Manuel), O.H.
Manuel nasce ad Almadrones, Guadalajara, (Spagna) l’1.I.1878. Compie il servizio militare nelle Filippine. Terminata la guerra con l’indipendenza di quella nazione, rientra a Madrid frequenta gli ospedali per aiutare gli infermi. E’ così in contatto con i Fatebenefratelli e nel 1907 entra nell’Ordine Ospedaliero.
Esercita il lavoro di questuante e dirige gli addetti alla lavanderia degli ospedali della Comunità. Nella guerra civile è arrestato e nel momento del martirio esclama: “Mi uccidete ma io pregherò per voi”. E’ il 17 settembre 1936.

21 - Honorio Ballesteros Rodríguez (1895-1936) (Pedro Eusebio), O.H.
Pedro Eusebio nasce a Ocaña, Toledo, (Spagna) il 29 aprile 1895, d
a Mario e Juana. Esercita l’impiego di infermiere nelle comunità: Santiago del Cile, Colombia e Malaga.
Il 17.IX.1936 in Spagna viene arrestato dai miliziani mentre è a letto con 40º di febbre e fucilato coi suoi compagni nelle prossimità del cimitero di San Rafael.

22 - Raimundo García Moreno (1906-1936) (Juan Antonio de san León), O.H.
Juan Antonio nasce l’11.IV.1906 a Lucena, Spagna. Fratel Raimundo il 17 agosto 1936 viene catturato dai miliziani ed ucciso a Malaga.

23 - Estanislao de Jesús Peña Ojea (1907-1936) (Isidro Valentín), O.H.
Isidro nasce il 4.IV.1907 a Tavalera de la Reina, Toledo, (Spagna). Dopo un breve soggiorno a Ciempozuelos, va a far parte della comunità di Malaga. Con la Guerra Civile egli non ha dubbi:“Io resto con i malati, non importa cosa succede”.
E il 17 agosto trenta miliziani assaltano l’ospedale all’ora di cena dei malati e arrestano i religiosi. Fratel Estanislao è portato via con la divisa di infermiere. E’ fucilato lungo le mura del cimitero di San Rafael e muore martire per Cristo.

24 - Salustiano Alonso Antonio (1876-1936) (Florentino), O.H.
Florentino nasce a Torno, Càcere (Spagna) il 14 marzo 1876. Dopo lo scoppio della Guerra civile del luglio 1936 Fratel Salustiano viene ucciso a Malaga il 17 agosto in odio alla fede.

3 - Beato FORTUNATO VELASCO TOBAR E 13 COMPAGNI

P. FORTUNATO VELASCO TOBAR (1923-1936)
Fortunato nasce a Tardajos (Burgos) il 1 giugno1906. Entra nella Congregazione della Missione il 18.IX.1923 e pronuncia i voti propri dell’Istituto il 19.IX.1925. Come tanti altri martiri della Congregazione della Missione riceve gli ordini sacri dalle mani da un altro insigne martire della stessa persecuzione, Mons.Cruz Laplana y Laguna, Vescovo di Cuenca.
Nella sua prima messa nella Basílica de la Milagrosa lo assistono tre suoi fratelli: (continua...)

- 13 COMPAGNI SACERDOTI E FRATELLI DELLA CONGREGAZIONE DELLA MISSIONE (VINCENZIANI)

1 - P. LEONCIO PÉREZ NEBREDA (1895-1936). Nasce il 18.III.1895 a Villarmentero (Burgos).

2 - Fr. LUIS AGUIRRE BILBAO (1914-1936).
Nasce a Munguía (Vizcaya) il 19.VIII.1914.. E’ ucciso, a soli 22 anni, mentre grida “Viva Cristo Re!”.

3 - P. ANTONIO CARMANIU MERCADER (1860-1937).
Nasce a Rialp (Lérida) il 17.IV.1860. Nel 1936 è a Barcellona. In procinto a partire per la Francia, è scoperto ed è martirizzato il 17.VIII.1937 a Llavorsi, diocesi di Urgel.

4 - P. IRENEO RODRÍGUEZ GONZÁLEZ (1879-1936).
Nasce a Los Balbases (Burgos) il 10.II.1879. Nel dicembre 1931 è al Collegio apostolico di Sigüenza (Guadalajara) dove nel 1936 trova il martirio.

5 - P. GREGORIO CERMEÑO BARCELÓ (1874-1936).
Nasce a Saragoza il 9.V.1874. Ordinato sacerdote nel 1899. Dopo aver insegnato in Brasile torna in Spagna e dal 1929 è a Guadalajara, dove muore martire nel 1936.

6 - P. VICENTE VILUMBRALES FUENTE (1909-1936).
Nasce a Reinoso de Bureba (Burgos) il 5.IV.1909. Sacerdote nel 1934. Dopo un periodo di studi a Londres, è a Guadalajara nel febbraio 1936. Qui lo coglie la gloriosa morte con i suoi compagni di comunità.

7 - Fr. NARCISO PASCUAL PASCUAL (1917-1936).
Nasce a Sarreaus (Orense) l’11.VIII.1917. Fratello coadiutore è destinato al Seminario di San Pablo de Cuenca, dove il 1.V.1936 la persecuzione religiosa si manifesta con crudezza e tutta la Comunità dei Vincenziani è espulsa per ordine governativo e con grandi minacce.
Fr. Narciso nella Casa Centrale di Madrid. È poi inviato dai superiori al Collegio apostolico di Guadalajara, dove il 7.XII.1936 muore martire con tre compagni di Comunità, all’età di 19 anni.

8 - P. TOMÁS PALLARÉS IBÁÑEZ (1890-1936).
Nasce a Iglesuela del Cid (Teruel) il 6 marzo 1890. E’ sacerdote a Madrid il 29.VIII.1915. E’ uomo di talento, linguaggio dottrinale e umiltà. Nella Casa Provinciale dal 1927 al 1930, diviene Direttore Spirituale nel Seminario Diocesano di Oviedo e dal 1934 è Vice-Rettore. Muore martire nel 1936.

9 - Fr. SALUSTIANO GONZÁLEZ CRESPO (1871-1936).
Nasce il 1 maggio1871 a Tapia de la Ribera (León). Dal 1900 al 1928 è alle Canarie. Dal 1930 è al Seminario Diocesano di Oviedo quale cuoco e portiere. Muore martire nel 1936. E’ modello ed esempio di vita soprannaturale, semplicità e abnegazione per tutti i seminaristi.

10 - P. PELAYO-JOSÉ GRANADO PRIETO (1895-1936).
Nasce a Santa María de los Llanos (Cuenca) il 30.7.1895. Sacerdote nel 1923, predica le missioni al popolo. Dopo il 1935, è a Gijón (Asturias) dove incontra il martirio il 27.8.1936.

11 - P. ANDRÉS AVELINO GUTIÉRREZ MORAL (1886- 1936).
Nasce a Salazar de Amaya (Burgos) il 12.XI.1886.
Sacerdote nel 1911, predicatore ardente nelle missioni popolari, risiede a Gijón dal 1933.. E’ prelevato il 25.VII.1936 Il 3 agosto lo trasportano a Sariego, presso Villaviciosa, dove muore martire per mano dei miliziani rossi..

12 - P. RICARDO ATANES CASTRO (1875-1936).
Nasce a Cualedro (Orense) il 5.V.1875. Sacerdote nel 1899. È inviato in Messico, dove passa 14 anni alternando l’insegnamento nel Seminario diocesano e la predicazione del vangelo agli indios mayas. Nel 1914 è negli U.S.A. e torna in Spagna nel 1924 destinato a Orense.
Nel 1935 è inviato alla casa di Gijón (Asturias), da dove andrà incontro al martirio il 14 agosto 1936.

13 - P. AMADO GARCÍA SÁNCHEZ (1903-1936).
Nasce a Moscardón (Teruel) il 29.IV.1903. Sacerdote nel 1926, è predicatore di missioni popolari, particolarmente nei paesi poveri. Nel 1929 è inviato a fondare la casa di Gijón (Asturias) e nel 1935 ne è nominato Superiore.
A Gijón, è arrestato il 18 ottobre 1936 e il 24 ottobre viene fucilato presso il cimitero. Oltre che delle missioni, si occupava della cappellania delle Figlie della Carità e della direzione spirituale dei vari gruppi delle Figlie di Maria. Queste giovani del Patronato furono quelle che visitarono P. Amado in prigione e ne riconobbero poi il cadavere all’obitorio.

4 - Beate MARIA ASSUNTA e 2 Compagne: ISABEL e GERTRUDE

Il martirio delle Serve di Dio Maria Assunta e 2 Compagne, Religiose professe della Congregazione delle Suore Francescane Missionarie della Madre del Divin Pastore, uccise in odio alla Fede in Spagna nel 1936

María Asumpta (Juliana González Trujillano),
F.M.M.D.P. Nasce il 19.VI.1881 a Barco de Avila, Avila, Spagna. Muore il 28 ottobre 1936.

Isabel (María del Consuelo Remiñán Carracedo), F.M.M.D.P.
Nasce il 17.1876 a Seavía, La Coruña. Muore martire il 7 luglio 1936 a Madrid.

Gertrudis (Dorotea Llamazares Fernández), F.M.M.D.P.
Nasce il 7.II.1870 a Cerezales del Contado, Leòn, Spagna. Muore a Madrid il 14 luglio 1936.


C - I DECRETI DI 5 NUOVI VENERABILI

Sono stati inoltre promulgati 5 decreti riguardanti l’eroicità delle virtù dei seguenti Servi di Dio, i quali, pertanto, acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”:

1 - Ven.le NICOLA D’ONOFRIO (1943-1964)
Nicola nasce a Villamagna (Chieti) il 24 marzo 1943. Già a sette anni sente la chiamata vocazionale al sacerdozio: vuole farsi prete camilliano, ma i suoi si oppongono.
Dopo un lungo braccio di ferro, nell’autunno del ’55 può entrare nello studentato camilliano di Roma. Il 7 ottobre 1961 fa la prima professione, con i tre voti comuni a tutte le Congregazioni religiose - di povertà, castità e obbedienza - , a cui i Camilliani ne aggiungono un quarto, (continua...)

2 - Ven.le BERNARDO FILIPPO FROMENTAL C. (1895-1978)
Giovanni nasce a Chauvets-Servières (Francia) il 27 giugno 1895. Dopo un’infanzia serena, a 13 anni nel 1909 entra all’Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane (Lasalliani) e il 25.IX.1912 pronuncia i primi voti prendendo il nome di Bernardo Felipe.
Inizia con entusiasmo e serenità la vita missionaria: Cuba, il Messico dove insegna al Collegio Simon Bolivar e fa l’amministratore e l’infermiere. Lavorando con i confratelli vede la necessità di fondare una congregazione femminile che potesse collaborare nelle scuole.
Con l’aiuto di Dio e l’ispirazione dello Spirito Santo, nel 1944 (continua...)

3 - Ven.le MARIA CARMEN RENDILES MARTINEZ (1903-1977)
Carmen Elena nasce a Caracas (Venezuela), l’11.8.1903, ma senza il braccio sinistro. Porta fin da piccola una protesi. Questo handicap non le crea complessi di inferiorità, anzi la stimola a dimostrare
che la sua quotidianità è nomale. A quindici anni sente la chiamata di Dio alla vita religiosa.
Tramite Mons. Rafael Lovera incontra la Madre Generale, Antonieta Bacconier nel dicembre 1926 e chiede di entrare nella Congregazione delle Sorelle Serve di Gesù nel SS.mo Sacramento.
Viene ammessa. Pronuncia i voti il 25.II.1927 con il nome di sr.Maria Carmen. Ha poi l’incarico di Maestra delle novizie e dal 1945(continua...)

4 - Ven.le GIUSEPPE LAZZATI (1909-1986)

Lazzati nasce a Milano il 22 giugno 1909. Già negli anni Trenta nell’arcidiocesi ambrosiana è alla guida della Giac, la Gioventù dell’Azione Cattolica. Nel 1939 diviene docente incaricato di Letteratura cristiana antica all’Università Cattolica di padre Agostino Gemelli e in quello stesso anno matura la vocazione di vivere da laico consacrato.
Nel settembre 1943 la scelta di non aderire alla Repubblica di Salò lo porta all’arresto e all’esperienza durissima dei campi di concentramento in Germania. Dopo la liberazione è eletto alla Costituente diviene con Dossetti una delle figure di spicco del gruppo che si ritrova intorno alla rivista Cronache Sociali. Deputato DC nella prima legislatura, torna poi all’insegnamento in università.
E’ Montini - allora arcivescovo di Milano - a volerlo alla guida del quotidiano cattolico ambrosiano “L’Italia”, negli anni del Concilio(continua...)

5 - Ven.le MARIA ISABELLA DELLA SS.MA TRINITÀ (1889-1962)
Maria Isabella nasce a Monte do Torrão (Portogallo) il 1° febbraio 1889. Il 20 marzo 1912 sposa João Pires Carneiro con cui trascorre anni felici, interrotti purtroppo dalla morte dello sposo nel 1922.
Vedova e senza figli, per 11 anni si dedica all’apostolato nel suo paese e pensa di consacrarsi a Dio con una vita religiosa. Nel 1934 entra tra le Domenicane Contemplative di Azurara. Ma dopo soli sei mesi (continua...)

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CANONIZZAZIONE DI GIOVANNI XXIII

5.VII.2013: PAPA FRANCESCO APPROVA IL VOTO DI CANONIZZAZIONE DEL BEATO GIOVANNI XXIII


Il 5 luglio 2013, Papa Francesco ha approvato i voti a favore della canonizzazione del Beato Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli) realizzati dalla Sessione Ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi il 2 luglio 2013 e ha deciso di convocare un Concistoro, che riguarderà anche la canonizzazione del Beato Giovanni Paolo II (Carlo Giuseppe Wojtyła).

1 NUOVO SANTO

La Radio Vaticana ha riferito sulla conferenza stampa di p. Federico Lombardi, SJ , Direttore della Sala Stampa vaticana, di questa decisione papale: "Questo gesto un po 'insolito è stato spiegato da p. Lombardi che ha detto ai giornalisti che, nonostante l'assenza di un secondo miracolo era volontà del Papa che la Santità del grande Papa del Concilio Vaticano II deve essere riconosciuta.
Fr. Lombardi ha dichiarato che una canonizzazione senza un secondo miracolo è ancora valido, dato che c'è già il miracolo esistente che ha portato alla beatificazione di Papa Roncalli. Egli ha anche sottolineato di discussioni in corso tra i teologi e gli esperti sul fatto che è necessario avere due miracoli distinti per la beatificazione e canonizzazione. Certo, ha aggiunto, il Papa ha il potere di dispensare con il secondo miracolo in una causa”.

SAN GIOVANNI XXIII (ANGELO GIUSEPPE RONCALLI (1881-1963)
Angelo Giuseppe Roncalli nasce il 25.XI.1881 a Sotto il Monte (BG)a di Bergamo. A 11 anni, Angelo entra nel seminario di Bergamo e continua gli studi a Roma presso il Seminario Romano dell’Appolinaire. Esercita il servizio militare e diventa sacerdote nel 1904. È eletto segretario del Vescovo di Bergamo, mons. Radini-Tedeschi, ed inizia ad insegnare in seminario discipline storiche e teologiche. È cappellano militare durante la prima guerra mondiale. Nel 1921 è nominato presidente del Consiglio Centrale per l’Italia della Pontificie Opere Missionarie, incarico che accresce il suo amore per le missioni estere.

Nel 1925 diventa Vescovo ed inizia la carriera nella diplomazia vaticana. Dal ’25 al ’34 è in Bulgaria, dal ’34 al ’44è ad Istanbul, dal ’44 al ’52 è a Parigi come Nunzio Apostolico.
Nel 1953 Pio XII lo nomina Cardinale e Patriarca di Venezia. Il 28 ottobre 1958, dopo la morte di Pio XII, è eletto Sommo Pontefice e sceglie il nome di Giovanni. Ha ormai 77 anni e l’impressione generale è quella che la sua elezione sia la nomina di un papa“di transizione”. Ma già dopo soli tre mesi annuncia la convocazione di un Concilio Ecumenico. Infatti, Giovanni XXIII inizia un nuovo modo di fare il Papa, con molte sorprese: Abolisce molte formalità nella Santa Sede; visita inaspettatamente i bambini e gli anziani in ospedale e i detenuti in carcere; annuncia a sorpresa il Concilio Vaticano II con lo scopo di aggiornare la dottrina cristiana; aumenta gli stipendi dei lavoratori della Santa Sede; in quanto Vescovo di Roma, visita personalmente le parrocchie e le borgate della città.

È il primo Papa ad uscire dal Lazio, (dopo l’annessione di Roma allo stato italiano nel 1870), compiendo un pellegrinaggio in treno a Loreto e Assisi. Durante il suo Pontificato, nomina 37 nuovi cardinali, tra cui per la prima volta nella storia un tanzaniano, un giapponese, un filippino e un messicano.
È il primo Papa ad eleggere il primo santo di colore, fra Martin de Porres.Il 10 maggio 1963 il Papa riceve il premio internazionale Balzan per la pace per la sua intensa attività contro i conflitti. Dopo una breve malattia, Giovanni XXIII muore il 3 giugno 1963.
Egli fu molto amato, e lo è tuttora, per la sua personalità umana, il suo interesse verso i più deboli, il suo zelo apostolico che lo portò ad iniziative insolite, a contatto diretto con la gente.
È stato beatificato da Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000.

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I QUATTORDICI SANTI AUSILIATORI
SAN VITO

di Giancarlo Gualtieri

 

San Vito Adolescente martire (Mazara del Vallo, Trapani, intorno al 286 d.C. – Lucania, 15 giugno 303) è l’ultimo, in ordine alfabetico, dei “Quattordici Santi Ausiliatori”.
La leggenda della vita: Il culto per San Vito era largamente diffuso sin dalla fine del V secolo, ma le notizie sulla sua vita non sono molte, di seguito riporto una breve biografia tratta dal calendario dei santi “La Vera Roma – Giornale illustrato della Domenica – Direttore: E. Filiziani” degli inizi del 1900:

“San Vito nacque in Sicilia da genitori idolatri, ed essendogli morta la madre fu affidato ancor bambino a Crescenzia, non sapendo il padre che fosse cristiana. Modesto e Crescenzia ripieni d’amor di Dio, parlavano al fanciullo dei grandi misteri cristiani, ed in breve Vito si dispose a domandare il battesimo. Ma quando, sorta la persecuzione, Modesto e Crescenzia furono denunciati, il padre di Vito corse a prendere suo figlio; ma egli energicamente confessò di essere cristiano.
Minacciato, battuto, tormentato, e consegnato al governatore Valeriano, fu sottoposto con Crescenzia e Modesto a varie torture, indi rinchiusi in prigione; ma l’Angelo del Signore li liberò ed essi andarono in Lucania, dove, presi ed imprigionati, furono poscia gettati in una fornace ardente; ma liberati una seconda volta, vennero infine trucidati. Il loro martirio avvenne l’anno 303.”

Etimologia: in latino significa forte, virile, che ha in sé vita.
Ausilio: il suo principale ausilio è legato alla leggenda secondo la quale Vito guarì il figlio di Diocleziano ammalato di epilessia, malattia allora del tutto sconosciuta, tanto si pensava che l’ammalato fosse posseduto dal demonio. Per questo motivo è invocato oltre che contro l’epilessia anche contro la “corea”, il termine introdotto per la prima volta da Paracelso, deriva dal greco e significa appunto“danza”, infatti è una malattia nervosa che dà movimenti frenetici, per questo è detta pure “ballo di San Vito” e contro l’ossessione demoniaca.

Attributi: la palma simbolo del martirio - il gallo, legato al culto di una divinità slava, Svantovit, alla quale
si offrivano in sacrificio dei galli - il calderone, per ricordare che fu immerso in un calderone di pece ardente - il leone, per richiamare un altro dei tanti supplizi a cui fu sottoposto - uno o due cani, forse simbolo di protezione contro la sindrome idrofobica dovuta appunto ai morsi dei cani rabbiosi.

Patronato: è protettore tra l’altro, dei muti e dei sordi, dei ballerini e dei danzatori, dei calderai, dei ramai e dei bottai.
Reliquie del santo e culto: secondo la tradizione, dopo la sua morte, le reliquie furono traslate a Roma, poi nel 755 nel Monastero di San Dionigi a Parigi, nel 836 alla Sassonia ed infine a Praga dove nel 958 il re Venceslao fece costruire una cattedrale a lui dedicata. Il suo culto si diffuse quindi in tutta Europa più di 150 cittadine, vantano di possedere sue reliquie o frammenti. In Italia, a Mazara del Vallo si conserva un braccio, un osso della gamba e altri più piccoli. È Patrono di molte città e paesi, ben undici comuni portano il suo nome, (continua...)

 

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MOSTRE DI SANTINI


 

CAVA DE’ TIRRENI (SA), 24 Luglio -24 Agosto 2012
Mostra di santini “SANT’ANNA, MADRE DELLA VERGINE MARIA”.

Dal 24 luglio al 24 agosto 2013 nella Chiesa di Sant’Anna della frazione di Sant’Anna, del comune di Cava de’ Tirreni (SA), Giuseppe Melone ha esposto immaginette della propria collezione sul tema: “Sant’Anna, Madre della Vergine Maria”.

 

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TARQUINIA (VT), 18 agosto 2013 Mostra di immaginette sacre:
“LA VENERABILE MARIA CROCIFISSA DI GESU’”

Nel Parlatorio del Monastero delle Passioniste di Tarquinia, il socio Edmondo Barcaroli, il 18 agosto scorso, in occasione del III Centenario della nascita della Venerabile Maria Crocifissa di Gesù, ” (al secolo: Faustina Geltrude Costantini), ha allestito una mostra di santini sul tema: “La Venerabile Maria Crocifissa di Gesù”.
Faustina Geltrude nasce a Tarquinia il 18.8.1713. Da monaca passionista vorrà chiamarsi Maria Crocifissa. Nel nome è racchiuso il programma di una vita lunga e sofferente sotto la croce. Vivrà 74 anni e lascerà questa terra il 16 novembre 1787.

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CREMA (CR), 7-8 Settembre 2013 - Mostra “I SANTI NELL’ANNO DELLA FEDE”


L’associazione cremasca “Il Tombròfilo Curioso”, sorta a Crema nel 2007, su suggerimento della nostra socia Gabriella Giovannetti, sta organizzando una esposizione per il 7-8 settembre prossimo, sul tema: “I Santi nella Anno della Fede”.
La mostra, patrocinata dal Comune di Crema, sarà allestita nella ex Chiesa di Santa Maria di Porta Ripalta – Via Matteotti, 47/a, dalle ore 10 alle 19. Saranno esposti circa 300 immagini sacre; 50 cartoline a soggetto; e 70 francobolli di varie nazioni a cui è abbinato il relativo santino; oggettistica varia a soggetto religioso (porta corone, acquasantiere, ecc..). Inoltre, il 7 settembre sarà funzionante dalle ore 14 alle 19 uno sportello filatelico distaccato di Poste Italiane per un annullo speciale figurato. (Chi fosse interessato all’annullo speciale, scriva a Giovanetti Gabriella - V.Crispi,.22-26013 CREMA (CR).)
Una breve introduzione richiama il motivo dell’Anno della Fede voluto da Papa Benedetto, poi si incomincia con Maria, la prima dei Santi. S.Giuseppe, il Sacro Cuore, S. Pantaleone – patrono della città – S. Agostino che richiama la presenza a Crema di un convento degli agostiniani (ora adibito a Museo), alcuni pannelli sul Santuario più importante della Diocesi “S.Maria della Croce” e monete coniate per il 4° cent.rio dell’apparizione (1990), S.Lucia, che pur non essendo cremasca, è la santa più “venerata localmente, ed è molto attesa e conosciuta” dai bambini;. S.Maria del Bosco di Niscemi,
l’Eucaristia, Lourdes.
Per concludere: cartoline di tutte le Chiese di Crema. Gli espositori, oltre alla socia AICIS Gabriella Giovanetti, sono: Allocchio Angelo, Venchiarutti Walter, Merigo Cristina, Paini Enrico, Valvassori Daniele, Gallini Alberto, Pagliari Romano, Bianchi Dolores, Seturri Devis, Carioni Roberto, Don Giovanni Vailati.

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BAZZANO (BO), 12 Settembre 2013
Mostra di santini “FESTA SPAGNOLA - I SANTUARI DI SPAGNA”

Il 12 settembre p.v. è prevista una mostra di immaginette sacre organizzata dal socio Pierluigi Benassi di Monteacuto Vallese a Bazzano (BO)- Il tema dell’esposizione sarà “Festa spagnola - I Santuari di Spagna”.

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ROMA, metà settembre 2013 - Mostra di santini “L’ORDINE DEI SERVI DI MARIA”


Nella Parrocchia di S.Maria in Via, a Roma, è in progetto per il 21 settembre p.v. una esposizione con la tematica “L’Ordine dei Servi di Maria”. Esporranno i soci Giancarlo Gualtieri, Luigi Zanot, Renzo Manfè, Agostino Cerini, Stefania Colafranceschi. L’Ordine dei Serviti, in latino Ordo Servorum Beatae Virginis Mariae, è un ordine mendicante (siglaO.S.M.).

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CALCARA (BO), 20-21 settembre 2013 - Mostra di santini “101 SANTI PER OGNI NECESSITA’”

Calcara (bologna) il 20-21 settembre ospiterà una mostra di santini organizzata dal socio Pierluigi Benassi di Monteacuto Vallese. Il tema dell’esposizione sarà “101 Santi per ogni necessità”.

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CAVA DEI TIRRENI (SA), 25 Settembre - 5 Ottobre 2013
Mostra “SAN MICHELE ARCANGELO NELLE IMMAGINETTE DEVOZIONALI”

Il 25 settembre p.v., Giuseppe Melone organizzerà una esposizione di immaginette sacre nei locali della Parrocchia di San Michele Arcangelo in Via Gen. L.Parisi - Sant’Arcangelo - Cava dei Tirreni (SA), sul tema “San Michele Arcangelo nelle immaginette devozionali”. I santini in esposizione provengono tutti dalla propria collezione privata (Giuseppe Melone di Cava dei Tirreni). La mostra chiuderà al pubblico il 5 ottobre 2013.

 

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Ottobre: mese del santo Rosario

ROMA - CHIESA E MONASTERO DI SANTA MARIA DEL ROSARIO AL TRIONFALE



di Maria Gabriella Alessandroni


Sulle pendici di Monte Mario a Roma, percorrendo in salita la via Trionfale, si scopre sulla sinistra una suggestiva visuale della chiesa, seminascosta tra gli alberi, alla quale si accede dalla traversa via Cadlolo, costeggiando l’adiacente Monastero Domenicano dei Ss. Domenico e Sisto.
Un recente completo restauro la ha resa splendente al sole, nel biancore esteso della facciata, che sporge tra due ali simmetriche del convento. Edificata nel 1600, fu rinnovata nel 1730 (architetto Filippo Raguzzini). La scalinata di accesso fu realizzata nell’800.
L’interno a pianta ellittica è arricchito, nell’arcone di accesso all’abside ed in ognuna delle quattro cappelle laterali, da dipinti ed affreschi settecenteschi, con raffigurazioni della Madonna, ma anche celebrative dei santi domenicani, san Domenico e santa Caterina, inseriti con sobrietà e leggerezza nel luminoso bianco con il brillante azzurro dell’intonaco e delle decorazioni, lesene, volute, putti ed animali in stucco e cornici marmoree o dorate (vedi le tre figure).
La Madonna del Rosarioè inserita in una nicchia dal fondo in oro al centro dell’abside, nella forma di una coloratissima statua dalla simbolica cromia, con l’abito rosso (la natura umana) e con il manto azzurro intenso (la sovraimposta natura divina), mentre tiene la appariscente corona per la preghiera tra le mani (vedi figura).
Il culto della Madonna del Rosario ebbe origine dall’apparizione di Maria a san Domenico, durante la sua permanenza nel convento di Prouille, in Linguadoca (1205-1216), mentre egli si dedicava alla lotta contro le eresie. Il Rosario come preghiera si diffuse nel XV secolo. Il 7 ottobre, data della battaglia di Lepanto (1571), nella quale l’esercito dell’impero ottomano fu sconfitto dalla Lega Santa (continua...)

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COLLEZIONE BELOTTI

 

Le calcografie della collezione Belotti
di Attilio GARDINI

Il socio Aicis Ennio Belotti mi ha chiesto di presentare ai lettori di “Santini e santità” qualche elemento della sua prestigiosa collezione di xilografie, incunaboli e antiche incisioni.
Le due immagini che ho scelto, non sono santini perché non raffigurano vicende di santi o di sante. Non sono “immaginette sacre” perché con le dimensioni 16x12 cm non rientrano in tale categoria.
Sono bensì incisioni a soggetto sacro, ottenute da matrice metallica. A conferma di questo, risulta evidente la concavità che la lamina metallica ha lasciato sulla carta filigranata durante la pressione al torchio.
Nell’abbordare una calcografia, cioè una incisione ottenuta da una lastra di rame inchiostrato, la prima azione che viene spontanea è quella d’analizzare le annotazioni in calce. La firma a sinistra ci rivela che Jacques Callot invenit et incidit, cioè che non solo creò col suo genio artistico l’immagine, ma anche che con la sgorbia si accinse a scalfire sulla lamina di rame.
Inoltre nell’esergo a destra si legge “chez (presso) Pasquier” che significa che quest’ultimo excudit vale a dire che come stampatore- editore ne curò la tiratura. Siamo, quindi, nei primi decenni del diciassettesimo secolo, quando gli incisori-editori parigini riuniscono i loro stabilimenti grafici nella rue Saint-Jacques, riuscendo a soppiantare ben presto quelli precedenti insediati in rue Mentorgueil.
Il collocarsi al Quartiere Latino, nei pressi della Sorbon, dove resteranno per oltre due secoli, risulta un fenomeno non casuale e dimostra il forte legame tra l’editoria e il mondo degli studi. Tra queste calcografie troviamo lo stabilimento “au Nom de Marie” (nel nome di Maria) di proprietà della famiglia Pasquier, in Rue St Jacques, che come imprimatore produce e vende incisioni di grande qualità.
In quel periodo fu decisivo per l’evoluzione qualitativa della produzione francese l’apporto dell’incisore Jacques Callot (Nancy 1594-1635). Egli produsse una grande quantità di incisioni e tra queste, a noi filiconici, viene spontaneo porre attenzione alle centinaia di acqueforti a tema spirituale a cui diede degli effetti di profondità singolari ed inediti.
Ai cultori d’immagini sacre basti pensare che produsse il famoso Calendrier des saints, in cui su ogni foglio riusciva ad imprimere quattro incisioni, che venivano tagliate e quindi smistate disgiuntamente. Per approfondire l’argomento si consiglia di consultare : CALLOT J., Il libro dei santi, - Ed. Barbieri, Manduria TA, 1995; CATELLI ISOLA M., Giacomo Callot incisore, Roma 1956 e GARDINI A., Santini in ordine, Editoriale progetto 2000, Cosenza 2012 che nelle pag. 36-37 mostra l’autoritratto dell’incisore e diverse sue opere.
Nell’analizzare la prima calcografia dobbiamo sapere che Gesù era solito recarsi al di là del torrente Cedron, nel giardino che gli evangelisti Marco e Matteo chiamano Getsèmani, mentre Luca fa solo riferimento al monte degli ulivi, località impiegata da Gesù per il raccoglimento e la preghiera nel silenzio. La calcografia del Callot ci delinea come il redentore, qual criminale, venga catturato:“Cohors ergo, et tribunus, et ministri Judæorum COMPREHENDERUNT JESUM, ET LIGAVERUNT eum” (vulgata latina Gv 18,12), così come recita la didascalia della calcografia.
Ma questa incisione ci rappresenta anche l’antefatto cioè come Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori, colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l’orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. Gesù allora disse a Pietro: «Rimetti la spada nel fodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?». Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, “catturarono Gesù e lo legarono”.
Sorprendente il dinamismo della scenografia costruita dall’incisore. Effettivamente Callot si preoccupa di essere fedele al testo e rappresenta il giardino in questione in senso etimologico, cioè spazio di terreno chiuso da recinto, dove si coltivano piante fruttifere.
Ecco quindi il cancello d’ingresso con la propria staccionata. Gli ulivi sono tratteggiati slanciati, per non ingombrare la scena, così come le torce svettano alte, di fianco al labaro cifrato con l’acronimo del latino Senatus Populusque Romanus. Giuda continua ad abbracciare e baciare Gesù che già sembra ridotto in vincoli. Il malcapitato Malco, travolto dall’impeto di Pietro crolla a terra, trascinando anche l’oggetto che stringe con la sinistra. Trattasi del servo del sommo sacerdote Anna al quale Pietro tagliò, con la spada, l’orecchio, che gli fu risanato da Gesù. Siccome l’etimologia del suo nome fa riferimento a “consigliere regale”, Malco porterebbe con sé il contenitore per il necessario ad uno scrivano-segretario.
Come la foggia degli indumenti degli armigeri è coeva all’autore, così il tempio di Gerusalemme è raffigurato come la cupola della basilica di San Pietro in Vaticano, che certamente il Callot aveva avuto modo di conoscere, forse anche solo indirettamente.
Oltre a Jacques Callot, il luogo del Getsèmani ha ispirato anche Giotto che dipinse “Il bacio di Giuda” e quindi Andrea Mantegna (1431-1506) con la sua “Agonia al Getsèmani”. Il giardino del Getsèmani è stato sempre meta di pellegrinaggio da parte dei cristiani. È stato visitato nel 333 dall’anonimo di Bordeaux il quale lo descrive nel suo “Itinerarium Burdigalense”. Eusebio di Cesarea nel suo Onomasticon cita il luogo del Getsèmani “ai piedi del Monte degli Ulivi” ed aggiunge che “i fedeli sono soliti ad andare là a pregare”.
La seconda calcografia ci immerge nella prima stazione della Via Crucis. La scena si svolge in una rocca munita, accessibile solo dal portone vigilato da guardie armate, siglata dal già visto acronimo del potere militare romano. Trattasi del “Litòstroto” la residenza di Ponzio Pilato che fu il quinto amministratore della della Giudea, in carica tra gli anni 26 e 36. All’interno tre carnefici muniti di flagelli infieriscono sul corpo del salvatore. Il testo latino della vulgata fa da didascalia: “Tunc ergo APPREHENDIT PILATUS JESUM, ET FLAGELLAVIT. Allora Pilato FECE PRENDERE GESÙ E LO FECE FLAGELLARE” (Gv 19,1). Il pretorio di Pilato, dove il Signore fu flagellato e giudicato era mostrato in abbandono nel IV sec. (Pellegrino anonimo di Bordeaux, Cirillo di Gerusalemme). Il “Santuario della Condanna” fu ricostruito nel 1904 da fra Wendelin Hinterkeuser sulle rovine di una chiesa di epoca medievale venuta casualmente alla luce pochi anni prima.
Non si conosce il titolo dell’antica chiesa; la nuova ricevette questo nome a causa del pavimento a grandi lastre che continua anche sotto il vicino santuario dell’Ecce Homo, considerato allora parte del Litòstroto, nel quale Pilato stabilì il suo seggio per il giudizio di Gesù e dal quale Gesù uscì portando la croce. Le sofferenze di Gesù descritte nel secondo Mistero doloroso del Rosario hanno preso la loro forma storica (continua...)

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NOTIZIE DAL MONDO



SULLA BEATIFICAZIONE DI OSCAR ROMERO… FINITI GLI ESAMI “DOTTRINALI”


L’arcivescovo Oscar Arnulfo Romero «è stato un grande testimone della fede e della domanda di giustizia sociale», e le verifiche per il nihil obstat dottrinale al suo processo di beatificazione hanno avuto un’accelerazione «già con Benedetto XVI».
A rivelarlo a Vatican Insider è l’arcivescovo Gerhard Ludwig Müller, attuale Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede che conferma che non ci sono più riserve dottrinali alla beatificazione di colui che tanti fedeli già chiamano «San Romero de America», Il “semaforo verde” dell’ex Sant’Uffizio si è acceso quando sulla cattedra di Pietro sedeva ancora Papa Ratzinger. (www.vaticanisaider.lastampait) (Nella foto: Óscar Arnulfo Romero in un murale della Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Sociali dell’Università di El Salvador).

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ROMA, 13 OTTOBRE 2013: Il PAPA CONSACRERÀ IL MONDO AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA


Il 13 ottobre, Papa Francesco consacrerà il mondo al Cuore Immacolato di Maria,ai piedi della Statua della Madonna di Fatima.
In risposta al desiderio del Santo Padre - si legge sul sito ufficiale del Santuario - l’Immagine di N.S. del Rosario di Fatima, che si venera nella Cappellina delle Apparizioni, sarà a Roma il 12 e 13 ottobre per la Giornata mariana promossa dal Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova Evangelizzazione.
La Giornata Mariana è uno degli eventi cruciali nel calendario delle celebrazioni papali dell’Anno della Fede. Centinaia i movimenti e le istituzioni legate alla devozione mariana che si riuniranno a Roma. Il simulacro della Vergine partirà dal Portogallo la mattina del 12 ottobre per poi farvi ritorno il 13 pomeriggio. Durante la sua assenza, nella Cappella delle Apparizioni verrà posta la prima immagine della Madonna Pellegrina di Fatima, intronizzata nella Basilica di Nostra Signora del Rosario dall’8 dicembre 2003.

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5 LUGLIO 2013: CHIUSA LA FASE DIOCESANA DEL PROCESSO DI CANONIZZAZIONE
DEL CARD. VAN THUAN


Il 5 luglio il card.Agostino Vallini, vicario di Roma, ha presieduto l’udienza conclusiva del processo diocesano di beatificazione di Van Thuan e il 6 luglio Papa Francesco ha ricevuto i promotori della causa, che approda dunque alla Congregazione vaticana. “In effetti - ha detto nel suo discorso - sono molte le persone che possono testimoniare di essere state da lui edificate. Molti lo hanno conosciuto anche attraverso i suoi scritti, semplici e profondi, che mostrano il suo animo sacerdotale, profondamente unito a Colui che lo aveva chiamato ad essere ministro della sua misericordia e del suo amore“.
Nato nel 1928 a Hue’, in Vietnam, Van Thuan era stato ordinato sacerdote nel ‘53. Compiuti gli studi a Roma, era tornato in patria(continua...)

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10 AGOSTO: “SAN LORENZO DEI MARTIRI INNOCENTI, CASCA DAL CIEL CARBONI ARDENTI”


Il 10 agosto la Chiesa ha celebrato la memoria di San Lorenzo e nella notte molti di noi avranno ammirato lo spettacolo delle ‘stelle cadenti’ ricordato dal proverbio veneto: «San Lorenzo dei martiri inozenti, casca dal ciel carboni ardenti».
È alla morte di S.Lorenzo sopra una graticola infuocata, avvenuta il 10 agosto del 258, che l’immaginario popolare fa risalire la pioggia di luci che questa notte d’estate ci offre. Le scintille prodotte dal fuoco corrisponderebbero alle stelle cadenti che ogni 10 agosto costellano i cieli. Questa versione del martirio di San Lorenzo, arrivato sino a noi grazie a quanto tramandato da padri della Chiesa come Sant’Agostino, Sant’Ambrogio e San Prudenzio, viene declassato al genere leggendario. Più probabile, secondo gli agiografi, che S.Lorenzo sia stato invece decapitato. Del resto(continua...)

(Federico Cenci - Fonte: Zenit).

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MEETING CL DI RIMINI, 18-24.8.2013: MOSTRA SU SAN G.B.PIAMARTA A 100 ANNI DALLA MORTE


“‘Fare bene il bene’” - San Giovanni Battista Piamarta (1841-1913)” è il titolo della mostra allestita al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione dal 18 al 24 agosto u.s. per il 1° centenario della morte. E’ un percorso storico-didattico sulla figura e il carisma di Giovanni Battista Piamarta, canonizzzato da Benedetto XVI il 21 ottobre 2012.
Giovanni Battista Piamarta nasce a Brescia il 26.XI.1841. Santo, prete, educatore dei giovani, è una delle personalità di maggior rilievo della Chiesa bresciana tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi del Novecento. Muore il 25.IV.1913 a Remedello, dopo (continua...)

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BUCAREST (ROMANIA), 31.8.2013: BEATIFICAZIONE DI MONS. VLADIMIR GHIKA


Monsignor Vladimir Ghika, sacerdote della diocesi di Parigi, è stato beatificato il 31 agosto u.s. a Bucarest, in Romania. Vladimir nasce il 25.XII.1873 a Costantinopoli in una famiglia principesca ed è battezzato nella Chiesa ortodossa.
Suo nonno era Gregorio Ghika X,ultimo re di Moldavia (1849-1856). Percorre il suo iter scolastico in Francia, dove consegue la licenza in giurisprudenza a Tolosa, per trasferirsi poi a Parigi, dove si iscrive all’Institut d’Études Politiques.
Fedele alla sua “teologia della necessità”, Vladimir si dedica presto all’attività caritativa, sia in Francia che in Romania, con una grandissima disponibilità verso i poveri, i malati e i feriti. Nel 1902, entra a far parte della Chiesa cattolica e a Roma, ottiene la laurea in filosofia e un dottorato in teologia.
Sacerdote per la diocesi di Parigi il 7.X.1923, il 18.XI.1952 è arrestato a Bucarest e condannato a tre anni nel sordido carcere di Jilava, nei pressi della capitale romena. Consunto dalle continue privazioni e vessazioni, muore come martire della fede il 16.V.1954.

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LE BEATIFICAZIONI IN PROGRAMMA IN SETTEMBRE-OTTOBRE 2013 NEL MONDO


Il Cardinale Angelo Amato (al centro della foto sottostante) presiederà in settembre e ottobre alle seguenti cerimonie di beatificazione:

1 -Co-Cattedrale di Santa Maria Assunta, Santa Lucia del Mela, Messina (Italia), 2 settembre: beatificazione di ANTONIO FRANCO.

2 - Rovigo, piazza XX Settembre, 7 settembre: beatificazione di MARIA BOLOGNESI.

3 - Córdoba (Argentina), Villa Cura Brochero, 14 settembre: beatificazione di JOSE’ GABRIEL DEL ROSARIO BROCHERO.

4 - Cattedrale di Sant’Alessandro, Bergamo (Italia), 21 settembre: TOMMASO DA OLERA ACERBIS.

5 - Arena di Pola, in Istria (Croazia), 28 settembre: beatificazione di MIROSLAV BULESIC.

6 - Modena (Italia), Piazza Grande, 5 ottobre: beatificazione di ROLANDO RIVI.

7 - Educatiu Complex, Tarragona (Spagna), 13 ottobre: beatificazione di 522 Venerabili MARTIRI della persecuzione religiosa durante la guerra civile spagnola.

8 - Basilica di Santo Stefano, Budapest (Ungheria), 19 ottobre: beatificazione di SANDOR ISTVAN.

 

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