AGGIORNAMENTI
Domani 3 dicembre 2013 la riunione AICIS a P.za Campitelli si svolgerà regolarmente dalle ore 15.30 (lo sciopero ATAC è stato differito di 24 ore)
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ROMA, 7 Dicembre 2013 - 6 Gennaio 2014 -
A.I.C.I.S. 30° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE -
Mostra di Santini:
“NATIVITAS CHRISTI - IL NATALE NELLE IMMAGINI DEVOZIONALI DAL XVI AL XX SECOLO”
Sabato 7 dicembre p.v., alle ore 17.00, si aprirà la cerimonia di inaugurazione della Mostra di santini “Nativitas Christi-Il Natale nelle immagini devozionali dal XVI al XX secolo”, ovviamente a tema natalizio, con il classico taglio del nastro tricolore, nel Convento dei Domenicani, con ingresso da Piazza della Minerva 42, al centro di Roma, a pochi metri dal Pantheon. Introdurrà il Presidente Giancarlo Gualtieri. Interverranno quindi la Dr.ssa Giuseppina Licordari Gualtieri sul tema “La Natività. La raffigurazione del Bambino Gesù nell’ambito presepiale dei santini”; la Prof.ssa Vincenza Musardo Talò su “I Santi e la Natività” e, infine, la Prof.ssa Stefania Colafranceschi che parlerà su tema “Narrazione e simbologia nelle Natività”.
L’esposizione sarà allestita nel salone che già ci ha ospitato lo scorso anno e al quale si accede dal magnifico chiostro, da poco restaurato, del Convento di Santa Maria Sopra Minerva e rimarrà aperta fino al 6 gennaio con orario 9,30-12,30 e 16-19. A Natale e Capodanno l’apertura sarà solo nel pomeriggio mente alle ore 11.00 del giorno 8 dicembre sarà presentato, per la gioia di bambini e famiglie una fiaba musicale “Pidduzzo e Pippina” con Pierfrancesco Ambrogio e Gloria Rosati e gli ottoni animati Luigino Leonardi, Euphonium, e Pierluigi Ausili, Basso Tuba.
Sabato 7 dicembre p.v., alle ore 17.00, si aprirà la cerimonia di inaugurazione della Mostra di santini “Nativitas Christi - Il Natale nelle immagini devozionali dal XVI al XX secolo”, ovviamente a tema natalizio, con il classico taglio del nastro tricolore, nel Convento dei Domenicani, con ingresso da Piazza della Minerva 42, al centro di Roma, a pochi metri dal Pantheon. Introdurrà il Presidente Giancarlo Gualtieri. Interverranno quindi la Dr.ssa Giuseppina Licordari Gualtieri sul tema “La Natività. La raffigurazione del Bambino Gesù nell’ambito presepiale dei santini”; la Prof.ssa Vincenza Musardo Talò su “I Santi e la Natività” e, infine, la Prof.ssa Stefania Colafranceschi che parlerà su tema “Narrazione e simbologia nelle Natività”.
L’esposizione sarà allestita nel salone che già ci ha ospitato lo scorso anno e al quale si accede dal magnifico chiostro, da poco restaurato, del Convento di Santa Maria Sopra Minerva e rimarrà aperta fino al 6 gennaio con orario 9,30-12,30 e 16-19. A Natale e Capodanno l’apertura sarà solo nel pomeriggio mente alle ore 11.00 del giorno 8 dicembre sarà presentato, per la gioia di bambini e famiglie una fiaba musicale “Pidduzzo e Pippina” con Pierfrancesco Ambrogio e Gloria Rosati e gli ottoni animati Luigino Leonardi, Euphonium, e Pierluigi Ausili, Basso Tuba.
Le immaginette in esposizione sono state inviate dai seguenti soci:
- Maria Gabriella Alessandroni di Roma
- Maria Rosaria Assenza Tribastone di Ragusa
-
Francesco Bracaletti di Roma
-
Filippo Briccoli di Ravenna
- Francesca Campogalliani C. - Modena
- Stefania Colafranceschi - Roma
- Giuseppe Colazzo - Tricase
- Loredana Coleine - Civitavecchia
- Antonino Cottone - Misilmeri
- Michele Fortunato Damato - Barletta
- Patrizia Fontana Roca - Roma
- Carluccio Frison - Massa Finalese
- Paola Galanzi - Sassari
- Attilio Gardini - Forlì
- Giancarlo Gualtieri - Roma
- Giorgio Lombardi - Roma
- Renzo Manfè - Roma
- Alessandro Martini - Firenze
- Antonio Mennonna - Muro Lucano
- Sebastiano Micheli - Capannori
- Vincenza Musardo Talò - S.Marzano di San Giovanni
-
Santo Nigrelli - Roma
- Orietta Palmucci - Roma
- Germano Pistolesi - Francavilla D’Ete
-
Alberta Querzoli - Forlì
- Tommaso Rizzo - Andrano
- Mario Salatino - Corigliano Calabro
- Luigi Zanot - Roma
- Gianni Zucco - Roma.
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AVVISI PER I SOCI
RIUNIONE DI OTTOBRE DEI SOCI
Si rende noto che la riunione di ottobre dei Soci si terrà a Piazza Campitelli il giorno lunedì 8 e non il 1°
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MOSTRA DI IMMAGINETTE
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SANTINI E SANTITA'
NOTIZIARIO A.I.C.I.S. N. 5- 2013
SETTEMBRE - OTTOBRE 2013
VITA ASSOCIATIVA
IL SOCIO FRANCESCO BERNARDI DI ROMA CONSEGNA UN SUO DIPINTO
A PAPA FRANCESCO
Bernardi Francesco, accompagnato dalla sua signora, socio fondatore AICIS, dona a Papa Francesco
un suo dipinto di Dio, seduto tra le nuvole celesti che con la mano destra benedice e con la sinistra
trattiene le tavole dei 10 comandamenti (foto). Il santino, stampato dalla Casa Editrice Egim, viene
offerto a tutti gli associati in questo numero.
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11 LUGLIO: PATRIZIA FONTANA ROCA IN “TV 2000” PARLA DI SANTINI
La socia Patrizia Fontana Roca di Roma ha accettato l’invito di parlare di immaginette sacre in un programma del mattino a “TV 2000”
(canale 28) nella rubrica “Nel cuore dei giorni”. Il giorno 11 luglio u.s. ha presentato alcune immaginette ed i soci possono rivedere
questa parte di trasmissione cliccando nel proprio computer o, per chi ne fosse sprovvisto, consegnando il seguente ‘url’ a un familiare
oppure ad un amico:
oppure anche il link seguente:
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25 LUGLIO: PADRE MICHELE MARIA GIULIANO, OFM, SU “RAI UNO”,
PARLA DI SANTINI E DI AICIS
Il socio Padre Michele Maria Giuliano, ofm, di Afragola (Napoli) lo scorso 25 luglio ha partecipato
su Rai Uno alla rubrica “Tesori in soffitta” ed ha presentato la nostra Rivista, le immaginette sacre nell’ambito di una interessante e varia intervista di dieci minuti.
Molti soci
hanno potuto vedere la trasmissione, grazie anche alla comunicazione effettuata tramite
AICIS-Facebook che ha fatto da cassa di risonanza all’appuntamento televisivo di Padre Giuliano
che, con l’occasione, ringraziamo.
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MESSINA, 2 SETTEMBRE 2013: BEATIFICAZIONE DI MONS. ANTONIO FRANCO
La Chiesa di Sicilia e soprattutto l’Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela
si appresta a celebrare il Solenne Rito di Beatificazione del Venerabile Servo di Dio Mons.
Antonio Franco Abate e Prelato di Santa Lucia del Mela. La Beatificazione avrà luogo
Lunedì 2 Settembre 2013 presso la Basilica Cattedrale di Messina alle ore 18:00, a presiedere
il Solenne Rito di Beatificazione sarà S. Em.za Rev.ma Card. Angelo Amato.
Il
corpo di Antonio Franco rimarrà esposto alla venerazione nella Basilica Cattedrale di
Messina fino al 13 Settembre. Domenica 15 Settembre il corpo farà ritorno presso la Concattedrale
Santa Maria Assunta di Santa Lucia del Mela, e verrà collocato presso l’Altare
del SS. Crocifisso, antica ubicazione del corpo (Testo di Giovanni Anania).
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ROMA, 7 DIC. 2013 - 6 GEN. 2014: MOSTRA SOCIALE NAZIONALE AICIS DI SANTINI SU TEMA NATALIZIO.
INVIO DEL MATERIALE ENTRO IL 15 OTTOBRE 2013
Il 7 dicembre p.v. verrà inaugurata la Mostra con tema il Natale per il Trentennale
AICIS, già annunciata nella rubrica “Vita Associativa” del nr.3 e
4/2013 scorsi. Tutti i soci sono invitati a collaborare all’esposizione sociale
che verrà allestita in Roma, presso il Convento domenicano di S.Maria sopra
Minerva che anche quest’anno, come per l’edizione scorsa, gentilmente ci
ospita.
Il 1930, non successivamente, è l’anno limite di datazione del materiale
da trasmettere all’AICIS, ad eccezione, ovviamente, delle “letterine di
Natale”. I santini da trasmettere all’Aicis dovranno essere in relazione agli
episodi della Natività di Gesù (Annuncio a Maria, a s.Giuseppe, ai pastori,
Natività, Adorazione dei pastori, Adorazione dei Magi, Circoncisione, Fuga in
Egitto, ecc.) o ad essa correlati come Letterine di Natale, Bambinelli devozionali
in figura, Gesù Bambino e l’Albero della Luce, Natività e bambini, i “Notturni, Santi con il Bambino Gesù (S.Francesco d’Assisi,
S.Antonio da Padova, S.Teresa d’Avila, S.Gaetano da Thiene, ecc.). Sono richiesti anche soggetti che illustrino la presenza del paesaggio
nella Natività, l’ambientazione “palestinese” e l’elemento della “Gloria” angelica. La mostra sarà incentrata sugli episodi legati sia
alla Natività di Gesù che ai Santi e Gesù Bambino.
Ogni immaginetta esposta recherà anche il nome del collezionista. Poiché l’allestimento
richiederà molto tempo e poiché le decisioni sull’impostazione dell’esposizione saranno condizionate da quanto effettivamente
pervenuto, si ha la necessità di ricevere il materiale al più presto possibile.
Il Consiglio Direttivo il 2 luglio u.s. ha stabilito che il materiale deve essere spedito in assicurata o per raccomandata, entro il 15
ottobre 2013, accompagnato da una fotocopia di quanto inserito nel plico, al seguente indirizzo:
Sig.Renzo Manfè - C/o Bernasconi - Via Merulana nr.136 - 00185 ROMA RM.
Il Consiglio Direttivo sceglierà poi i santini da esporre. Al termine dell’esposizione, il materiale
con la fotocopia di accompagno e un attestato di partecipazione, verrà restituito ai mittenti.
Grazie vivissime a quanti aderiranno
a questo importante avvenimento della vita dell’AICIS.
(Foto di M. G. Alessandroni: il V.Presidente Renzo Manfè illustra i particolari
della mostra del trentennale nella riunione del 2 luglio u.s. Da sinistra: il consigliere Gianni Zucco, il Presidente
Giancarlo Guatieri, R.Manfè, Santo Nigrelli e Gino Alluvion).
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LE VIRTÙ TEOLOGALI PERSONIFICATE
di Elisabetta GULLI GRIGIONI
In altro articolo ho parlato della raffigurazione delle Tre
Virtù Teologali, cioè Fede, Speranza e Carità, realizzata per
mezzo di simboli oggettuali: la croce, l’ancora, il cuore.
Accanto a tale tipologia iconografica ne esiste però un’altra,
ugualmente interessante, diffusa sia nelle raffigurazioni popolari
che nell’arte colta, realizzata per mezzo della personificazione.
Le virtù vengono cioè identificate con tre fanciulle
o giovani donne caratterizzate da attributi e da gestualità che,
in aggiunta al numero 3 caratterizzante il raggruppamento,
le rendono riconoscibili tra molte altre raffigurazioni allegoriche
femminili.
Il processo di personificazione, cioè di attribuzione di figura e
di caratteristiche umane a concetti astratti o a entità metafisiche,
si basa su un meccanismo psicologico-estetico estremamente
importante per la comprensione di opere letterarie e
artistiche, nonché per lo studio delle scienze umane in genere.
L’approccio a opere figurative -“maggiori” o “minori”- in cui
si faccia uso di personificazioni, richiede uno sforzo interpretativo
più complesso. Per farsene un’idea è bene ricorrere a
qualche dizionario di iconologia occidentale, per esempio
quello di Norma Cecchini pubblicato dall’Editore patron di
Bologna nel 1976.
Qui si trova un apparato
illustrativo
di base, ricavato
dalle interpretazioni
di alcuni importanti
cultori di
iconologia del
passato, che completa
le descrizioni
delle entità personificate
(per esempio
l’Avarizia, la
Corruzione, la Curiosità,
l’Eloquenza…)
con
disegni e incisioni
rese significative
attraverso
l’espressione del
volto, la gestualità,
l’abbigliamento,
gli oggetti
tenuti in mano o in
prossimità, il paesaggio
di sfondo.
Propongo alla lettura
interpretativa
un’immaginetta
religiosa (cm. 6,2
9,5) prodotta
nel l ’Ottocento,
probabilmente verso la metà, dagli stabilimenti litografici dei
Fratelli Benziger di Einsiedeln (località della Svizzera sede di
un famoso santuario mariano), sottoposta a coloritura manuale
con fissazione mediante materiale trasparente. La scritta a
stampa Glaube, hoffnung, Liebe [Fede, Speranza, Carità] identifica
immediatamente i tre personaggi femminili come le Tre
Virtù Teologali anche se l’ordine dei nomi non corrisponde alla
posizione delle persone.
Se fosse stata assente la didascalìa,
con l’aiuto del già citato dizionario iconologico, avremmo riconosciuto
la Carità nella prima donna poiché tiene in braccio,
forse in procinto di allattarlo, un bambino; la Fede nella seconda
donna poiché, con gli occhi volti al cielo, tiene nelle
mani un calice e un libro di Sacre Scritture; la Speranza nella
terza donna poiché, con uno sguardo verso indeterminate lontananze
in attesa di eventi positivi, tiene in mano un fiore.
Gli elementi identificatori (continua...)
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CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI
5.VII.2013: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI
Il 5 luglio 2013, Papa Francesco ha ricevuto in Udienza privata S.E. Rev.ma il Signor
Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Nel corso dell’Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare
i seguenti Decreti riguardanti:
A - 1 NUOVO SANTO
Un Decreto riguardante un miracolo attribuito all'intercessione
del Beato Giovanni Paolo II, Sommo Pontefice, per il
quale verrà fissata quanto prima la data della Cerimonia
di Canonizzazione:
1- SAN GIOVANNI PAOLO II
(Carlo Giuseppe Wojtyla) (1920-2005)
Carlo Giuseppe nasce a Wadowice,
Cracovia (Polonia), il 18
maggio 1920. E’ il primo
papa slavo e il primo Papa
non italiano dai tempi di
Adriano VI. Nel suo discorso
di apertura del pontificato ha
ribadito di voler portare
avanti l’eredità del Concilio
Vaticano II.
Il 13 maggio
1981, in Piazza San Pietro,
anniversario della prima apparizione
della Madonna di
Fatima, fu ferito gravemente
con un colpo di pistola dal
turco Alì Agca.
Al centro del
suo annuncio il Vangelo,
senza sconti. Molto importanti
sono le sue encicliche, tra le
quali sono da ricordare la “Redemptor hominis”, la “Dives in misericordia”,
la “Laborem exercens”, la “Veritatis splendor” e
l’”Evangelium vitae”.
Dialogo interreligioso ed ecumenico, difesa
della pace, e della dignità dell’uomo sono impegni quotidiani
del suo ministero apostolico e pastorale. Dai suoi numerosi viaggi
nei cinque continenti emerge la sua passione per il Vangelo e per
la libertà dei popoli. Ovunque messaggi (continua...)
B - 44 NUOVI BEATI
I) - 2 VENERABILI SERVI DI DIO:
Due Decreti riguardanti un miracolo attribuito all’intercessione
dei Venerabili Servi di Dio ALVARO DEL PORTILLO Y
DIEZ DE SOLLANO e SPERANZA DI GESU’ (al secolo: Maria
Giuseppa Alhama Valera, per i quali verrà fissata quanto
prima la data della cerimonia di beatificazione:
1 - Beato ALVARO DEL PORTILLO
Y DIEZ DE SOLLANO (1914-1994)
Alvaro nasce a Madrid, Spagna, l’11 marzo 1914. Don Álvaro,
come è chiamato da milioni di persone che in tutto il mondo ricorrono
alla sua intercessione, era un brillante studente di Ingegneria
quando conobbe Josemaría
Escrivá. Resosi
conto che Dio lo chiamava
a quel cammino, entrò a far
parte dell’Opus Dei nel
1935.
Ordinato sacerdote
nel 1944, una volta terminati
gli studi civili ed ecclesiastici,
fu il principale
collaboratore di San Josemaría
e ne divenne il successore
alla guida
dell’Opus Dei nel 1975. A
Roma, dove ha vissuto dal
1946, era molto apprezzato,
tra l’altro, per il lavoro
che aveva svolto durante il
Concilio Vaticano II (1962-1965), contribuendo a potenziare il
ruolo dei laici nella Chiesa.
Per la sua bontà e umiltà, moltissime
persone di tutte le classi e condizioni sociali avevano verso di lui
un grandissimo affetto. Álvaro del Portillo è morto a Roma il
giorno dopo un pellegrinaggio in Terra Santa, il 23 marzo 1994.
Lo stesso giorno Giovanni Paolo II si è recato a pregare dinanzi
ai suoi resti mortali.
2 - Beata SPERANZA DI GESÙ (al sec. Maria Giuseppea Alhana Valera) (1893-1983)
Maria Giuseppa Alhama Valera,
prima di nove figli,
nacque a Santomera (Murcia,
Spagna) il 29 settembre
1893 e fu battezzata nello
stesso giorno; sui documenti
civili, invece, è riportata la
data del 30 settembre,
giorno in cui di fatto si festeggiava
il suo compleanno.
Il 15 ottobre 1915
entrò religiosa nel convento
di clausura delle “Figlie del
Calvario” a Villena (Spagna).
Questa Congregazione
nel 1920 venne aggregata
all’Istituto delle Missionarie
Claretiane”. La notte di Natale
del 1930 uscita da questo
Istituto, fondò, a Madrid,
la Congregazione delle Ancelle
dell’Amore Misericordioso. Il 15 agosto 1951 fondò, a Roma (continua...)
II) - IL MARTIRIO DI 42 SERVI DI DIO:
Sono stati promulgati i decreti riguardanti il martirio dei
seguenti 42 Servi di Dio, per i quali verrà fissata quanto
prima la data della Cerimonia di Beatificazione.
1- Beato GIUSEPPE GUARDIET Y PUJOL
(1879-1936)
José Guardiet y Pujol nasce il 21 giugno
1879 a Manlleu, Barcellona,
Spagna. Entrato nel Seminario di
Vic, si laurea in Teologia presso
l’Università Pontificia di Tarragona.
Nel 1902, a Barcellona, è ordinato
sacerdote. Ricevuto l’incarico di rettore
della Parrocchia di San Pedro a
Rubí, s’impegna a fondo per la sua
gente, organizzando pellegrinaggi e
iniziative culturali. Nutre una
grande devozione per la Madonna
di Montserrat. Instancabile predicatore
e catechista, è chiamato “il parroco
del sorriso”, per il senso dell’umorismo e l’affabilità. La sua
casa è sempre aperta, con un continuo viavai di persone. Talvolta
tralascia il pasto per ricevere i fedeli:«Il pasto può attendere, il
fedele no», è solito affermare. Nel 1936, con la Guerra civile (continua...)
2 - Beato MAURICIO IÑIGUEZ DE HEREDIA
ALZOLA E 23 COMPAGNI
Il martirio dei Servi di Dio Mauricio Íñiguez de Heredia Alzola
e 23 Compagni, dell’Ordine Ospedaliero di S.Giovanni
di Dio, uccisi in odio alla Fede in Spagna tra il 1936 e il
1937.
1- Mauricio Íñiguez de Heredia, Alzola (1877-1936)
(Alejandro), O.H.
Alejandro nasce l’8.2.1877 a Dallo, Avila
(Spagna). Ancor giovane pronuncia i voti nell’Ordine Ospedaliero
di San Giovanni di Dio. Nel luglio 1936, fratel Mauricio è nella
Comunità dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Manresa. Il 5 agosto
il Comune di Manresa sequestra l’ospedale. I religiosi si
danno alla fuga. Fratel Mauricio si unisce a Fratel Luis Beltrán
Solà Jomenez e si rifugiano a Barcellona dove conoscono dei benefattori,
che pur non accogliendoli nelle loro case forniscono
loro aiuto e assistenza. Il 27.8.1936 sono arrestati e il giorno
dopo, 28 agosto, vengono uccisi a Barcellona in odio alla Fede.
2 - Luís Beltrán Solá Jiménez (1899-1936) (Seviliano),
O.H.
Sevillano nasce nel 1899 ad Artariain, Navarra, Spagna. A
Manresa Il 5.VIII.1936 il Comune occupa l’ospedale. I Confratelli
si disperdono. Fratel Luis, insieme a Fratel Mauricio Iñiguez di
Heredia, si rifugia a Barcellona. Qui il 27.VIII.1936 sono arrestati
e il 28 agosto uccisi.
3 - Gaudencio Íñiguez de Heredia Alzola (1882-1936) (Benito), O.H.
Benito nasce il 16.4.1882 a Dallo,
Avila (Spagna). Con lo scoppio della Guerra civile di luglio
1936, il 1° agosto 1936, Fratel Gaudenzio viene
fucilato in Valdemoro, Madrid perché religioso.
4 - Trinidad Andrés Lanas (1877-1937) (Primo), O.H.
Primo nasce il 27 febbraio 1877 a Maeztu, Alava (Spagna). Nel
luglio del 1936 la Spagna è occupata da miliziani rossi. Fratel
Trinidad è martirizzato a Madrid il 5.II.1937.
5 - Matías Morín Ramos (1913-1937) (Juan Ramón),
O.H.
Juan Ramòn nasce il 6.III.1913 a Salvatierra de Tormes, Salamanca
(Spagna). Verrà ucciso per odio alla Fede nel 1937, a
Guadarrama, Madrid.
6 - Cristóbal Pérez del Barrio (1864-1936) (Tomás),
O.H.
Tomàs nasce a Palencia (Spagna) il 25.XII.1864. Religioso
esemplare, è martirizzato il 4 ottobre 1936 mentre compie il turno
di notte in Ospedale.
7 - Leandro José Aloy Domenech (1872-1936) (José),
O.H.
Josè nasce a Bétera (Valencia) il 16.XI.1872. Un giorno un
miliziano lo sorprende in preghiera nella dispensa e lo minaccia
puntandogli la pistola alla testa. Dopo ciò Fratel Leandro viene
arrestato e ucciso il 4 ottobre 1936.
8 - Cruz Ibáñez López (1886-1936) (Dionisio), O.H.
Dionisio nasce in Sabiñán, Zaragoza, (Spagna) il 3.I.1886.. Di carattere
aperto e franco, cattura la simpatia di quanti lo avvicinano.
I comunisti lo nominano portavoce dei fratelli, ma, una vile
accusa lo fa cadere in disgrazia. Viene ucciso il 4 ottobre 1936.
9 - Leopoldo de Francisco Pío (1877-1936) (Juan
Francisco Esteban Pío), O.H.
Juan Francisco Esteban Pio
nasce in Caravaca de la Cruz, Murcia, Spagna il 3.VIII.1877. Assiste
i confratelli infermi che vivono nella clausura. Fratel Leopoldo
viene ucciso il 4 ottobre 1936.
10 - Feliciano Martínez Granero (1894-1936) (Francisco),
O.H.
Francisco nasce a Taberno (Almería) il 23.1.1863. Ha il
compito di questuante per le vie di Valencia, Aragón e nel Paese
Basco. Fratel Feliciano, questuando, cade da cavallo e rimane claudicante.
La semplicità lo rende simpatico a tutti. Dopo la morte per
martirio del 4.X.1936, dei comunisti chiedono se anche “lo zoppo”
sia stato ucciso. Sentendo la risposta scuotono la testa dicendo:”Bisogna
essere canaglie per uccidere uomini di così grande bontà”.
11 - Juan José Orayen Aizcorbe (1899-1936) (Juan),
O.H.
Juan nasce a Osacar, Navarra, (Spagna). Ligio al dovere, si
distingue per l’osservanza alla Regola. Muore martire il 4.X.1936.
12 - José Miguel Peñarroya Dolz (1908-1936) (José),
O.H.
Josè nasce il 3.XI.1908 a Forcall (Castellón). Di fronte a tanti
martiri si duole di sopravvivere: “È peggio che ci abbiano lasciato
la vita che l’averci dato la morte!”. Con altri confratelli è arrestato
e mentre lo fucilano grida: “Mare di Deu” e “Cristo Re”. È il 4 ottobre
1936.
13 - Publio Fernández González (1908-1936) (Publio
Victorino), O.H.
Publio Victorino nasce il 24.V. 1908 a Otero de
Dueñas, León, (Spagna). Religioso pio e di buon carattere, ha il compito
della questua. La notte dell’arresto esclama: “Ci portano a fucilare?
Signore, Signore, cosa abbiamo fatto“? Viene ucciso il 4.X.1936
a 28 anni. La sua morte è pianta da tutti quelli del Sanatorio.
14 - Avelino Martínez de Arenzana Candela (1899-
1936) (Alfonso José), O.H.
Avelì nasce il 10.I.1899 a Barcellona
(Spagna). Di carattere timido, non si immischia in niente
durante il periodo comunista, è preso dal suo lavoro. Al momento
dell’arresto, segue gli altri, e con essi riceve la palma del martirio
il 4 ottobre 1936 a La Malvarrosa, Valencia.
15 - Leoncio Rosell Laboria (1897-1936) (Ramón
Jaime Benito), O.H.
Ramòn nasce a Barcellona nel 1897. E’
apprezzato per le sue qualità morali e intellettive. Superiore
dell’Ordine. E’ arrestato, ma la sua mente è già a Dio. Presso il
cimitero di Cabanyal muore martire l’11 agosto 1936.
16 - Jaime Oscar Valdés (Óscar Martín de las Mercedes
Armando José Ramón), O.H.
Oscar Martìn nasce il 15.1.1891
all’Havana (Cuba. Nel 1928 è assegnato alla Casa centrale dell’Ordine
a Bogotà in Colombia, come Priore. Nel 1934 ritorna in Spagna
a Valencia. Il 7.VIII.1936 nella comunità dell’asilo-ospedale di Malvarosa,
dei repubblicani armati fanno irruzione nell’ospedale infantile
e arrestano tutti i frati. Fratel Jaime è sospettato perché straniero
e per l’uso dell’apparecchio per la pressione che i miliziani credono
una radiotrasmittente. E’ ucciso negli Oliveretes. E’ l’11.8.1936.
17 - Silvestre Pérez Laguna (1873-1936) (Silvestre),
O.H.
Silvestre nasce a Villar del Campo,Soria (Spagna) il
30.XII.1873. E’ inviato in Cile per impiantare l’Ordine in quel
Paese. Torna a Malaga. Ma qui è Guerra Civile e il 17.VIII.1936,
alle 19.00, una trentina di miliziani della F.A.I. irrompono nel Sanatorio
mentre i malati cenano. Catturano Frate Silvestre e altri
6 fratelli e li portano presso il cimitero di San Rafael. Qui sono
martirizzati al grido di: “Viva Cristo Re”.
18 - Segundo Pastor García (1885-1936) (Pedro), O.H.
Pedro nasce a Mezquitillas, Soria (Spagna) il 29 aprile di 1885.
Come cuoco della comunità è a Palencia, Mondragón, San Baudilio,
Valencia e Malaga. Il 17.VIII.1936 i miliziani che arrestano
li suoi confratelli all’ora di cena dei malati, non vedono fratel Segundo
che, dopo aver cucinato, tranquillo è in giardino che recita
il suo Rosario. Più tardi Fratel Segundo esce in bicicletta per rendersi
conto della sorte dei confratelli, ma viene assassinato all’uscita
del ponte di Martiricos.
19 - Baltasar Del Charco Horques (1887-1936) (Antonio
Ramón Diego), O.H.
Antonio Ramòn Diego nasce a
Granada il 12.XI.1887. Lavora in diverse Comunità: Madrid, Barcelona,
Pamplona, Palencia, Santurce, Granada, Valencia e Málaga,
per assistere i malati di mente come infermiere.. Con la
Guerra Civile e il concreto pericolo di essere uccisi il 17 settembre
1936 Fratel Baltasar tenta di allontanarsi dal Sanatorio con i suoi
compagni, ma con loro è arrestato ed ucciso al grido “Viva Cristo
Re”, davanti le mura del cimitero.
20 - Gumersindo Sanz Sanz (1878-1936) (Manuel),
O.H.
Manuel nasce ad Almadrones, Guadalajara, (Spagna)
l’1.I.1878. Compie il servizio militare nelle Filippine. Terminata
la guerra con l’indipendenza di quella nazione, rientra a Madrid
frequenta gli ospedali per aiutare gli infermi. E’ così in contatto
con i Fatebenefratelli e nel 1907 entra nell’Ordine Ospedaliero.
Esercita il lavoro di questuante e dirige gli addetti alla lavanderia
degli ospedali della Comunità. Nella guerra civile è arrestato e
nel momento del martirio esclama: “Mi uccidete ma io pregherò
per voi”. E’ il 17 settembre 1936.
21 - Honorio Ballesteros Rodríguez (1895-1936)
(Pedro Eusebio), O.H.
Pedro Eusebio nasce a Ocaña, Toledo,
(Spagna) il 29 aprile 1895, da Mario e Juana. Esercita l’impiego
di infermiere nelle comunità: Santiago del Cile, Colombia e Malaga.
Il 17.IX.1936 in Spagna viene arrestato dai miliziani mentre è a letto con 40º di febbre e fucilato coi suoi compagni nelle prossimità
del cimitero di San Rafael.
22 - Raimundo García Moreno (1906-1936) (Juan
Antonio de san León), O.H.
Juan Antonio nasce l’11.IV.1906
a Lucena, Spagna. Fratel Raimundo il 17 agosto 1936 viene catturato
dai miliziani ed ucciso a Malaga.
23 - Estanislao de Jesús Peña Ojea (1907-1936) (Isidro
Valentín), O.H.
Isidro nasce il 4.IV.1907 a Tavalera de la
Reina, Toledo, (Spagna). Dopo un breve soggiorno a Ciempozuelos,
va a far parte della comunità di Malaga. Con la Guerra Civile
egli non ha dubbi:“Io resto con i malati, non importa cosa succede”.
E il 17 agosto trenta miliziani assaltano l’ospedale all’ora
di cena dei malati e arrestano i religiosi. Fratel Estanislao è portato
via con la divisa di infermiere. E’ fucilato lungo le mura del
cimitero di San Rafael e muore martire per Cristo.
24 - Salustiano Alonso Antonio (1876-1936) (Florentino),
O.H.
Florentino nasce a Torno, Càcere (Spagna) il 14 marzo
1876. Dopo lo scoppio della Guerra civile del luglio 1936 Fratel
Salustiano viene ucciso a Malaga il 17 agosto in odio alla fede.
3 - Beato FORTUNATO VELASCO TOBAR E 13
COMPAGNI
P. FORTUNATO VELASCO TOBAR
(1923-1936)
Fortunato nasce a Tardajos (Burgos) il 1 giugno1906.
Entra nella Congregazione della
Missione il 18.IX.1923 e pronuncia i voti propri
dell’Istituto il 19.IX.1925. Come tanti altri
martiri della Congregazione della Missione riceve
gli ordini sacri dalle mani da un altro insigne
martire della stessa persecuzione, Mons.Cruz Laplana y
Laguna, Vescovo di Cuenca.
Nella sua prima messa
nella Basílica de la Milagrosa lo assistono tre suoi fratelli: (continua...)
- 13 COMPAGNI SACERDOTI E FRATELLI
DELLA CONGREGAZIONE DELLA MISSIONE
(VINCENZIANI)
1 - P. LEONCIO PÉREZ NEBREDA (1895-1936). Nasce il
18.III.1895 a Villarmentero (Burgos).
2 - Fr. LUIS AGUIRRE BILBAO (1914-1936).
Nasce a Munguía
(Vizcaya) il 19.VIII.1914.. E’ ucciso, a soli 22 anni, mentre
grida “Viva Cristo Re!”.
3 - P. ANTONIO CARMANIU MERCADER (1860-1937).
Nasce a Rialp (Lérida) il 17.IV.1860. Nel 1936 è a Barcellona. In
procinto a partire per la Francia, è scoperto ed è martirizzato il
17.VIII.1937 a Llavorsi, diocesi di Urgel.
4 - P. IRENEO RODRÍGUEZ
GONZÁLEZ (1879-1936).
Nasce a Los Balbases (Burgos) il
10.II.1879. Nel dicembre 1931 è al
Collegio apostolico di Sigüenza
(Guadalajara) dove nel 1936 trova il
martirio.
5 - P. GREGORIO CERMEÑO
BARCELÓ (1874-1936).
Nasce
a Saragoza il 9.V.1874. Ordinato sacerdote
nel 1899. Dopo aver insegnato
in Brasile torna in Spagna e
dal 1929 è a Guadalajara, dove
muore martire nel 1936.
6 - P. VICENTE VILUMBRALES
FUENTE (1909-1936).
Nasce a
Reinoso de Bureba (Burgos) il
5.IV.1909. Sacerdote nel 1934. Dopo
un periodo di studi a Londres, è a
Guadalajara nel febbraio 1936. Qui lo coglie la gloriosa morte
con i suoi compagni di comunità.
7 - Fr. NARCISO PASCUAL PASCUAL (1917-1936).
Nasce
a Sarreaus (Orense) l’11.VIII.1917. Fratello coadiutore è destinato
al Seminario di San Pablo de Cuenca, dove il 1.V.1936 la persecuzione
religiosa si manifesta con crudezza e tutta la Comunità
dei Vincenziani è espulsa per ordine governativo e con grandi minacce.
Fr. Narciso nella Casa Centrale di Madrid. È poi inviato dai
superiori al Collegio apostolico di Guadalajara, dove il 7.XII.1936
muore martire con tre compagni di Comunità, all’età di 19 anni.
8 - P. TOMÁS PALLARÉS IBÁÑEZ (1890-1936).
Nasce a
Iglesuela del Cid (Teruel) il 6 marzo 1890. E’ sacerdote a Madrid
il 29.VIII.1915. E’ uomo di talento, linguaggio dottrinale e umiltà.
Nella Casa Provinciale dal 1927 al 1930, diviene Direttore Spirituale
nel Seminario Diocesano di Oviedo e dal 1934 è Vice-Rettore.
Muore martire nel 1936.
9 - Fr. SALUSTIANO GONZÁLEZ CRESPO (1871-1936).
Nasce il 1 maggio1871 a Tapia de la Ribera (León). Dal 1900 al
1928 è alle Canarie. Dal 1930 è al Seminario Diocesano di Oviedo
quale cuoco e portiere. Muore martire nel 1936. E’ modello ed
esempio di vita soprannaturale, semplicità e abnegazione per
tutti i seminaristi.
10 - P. PELAYO-JOSÉ GRANADO PRIETO
(1895-1936).
Nasce a Santa María de los Llanos
(Cuenca) il 30.7.1895. Sacerdote nel 1923, predica
le missioni al popolo. Dopo il 1935, è a Gijón (Asturias) dove incontra
il martirio il 27.8.1936.
11 - P. ANDRÉS AVELINO GUTIÉRREZ MORAL (1886-
1936).
Nasce a Salazar de Amaya (Burgos) il 12.XI.1886.
Sacerdote nel 1911, predicatore ardente nelle missioni popolari,
risiede a Gijón dal 1933.. E’ prelevato il 25.VII.1936 Il 3 agosto
lo trasportano a Sariego, presso Villaviciosa, dove muore martire
per mano dei miliziani rossi..
12 - P. RICARDO ATANES CASTRO (1875-1936).
Nasce a
Cualedro (Orense) il 5.V.1875. Sacerdote nel 1899. È inviato in
Messico, dove passa 14 anni alternando l’insegnamento nel Seminario
diocesano e la predicazione del vangelo agli indios
mayas. Nel 1914 è negli U.S.A. e
torna in Spagna nel 1924 destinato
a Orense.
Nel 1935 è inviato alla
casa di Gijón (Asturias), da dove
andrà incontro al martirio il 14 agosto
1936.
13 - P. AMADO GARCÍA SÁNCHEZ
(1903-1936).
Nasce a
Moscardón (Teruel) il 29.IV.1903.
Sacerdote nel 1926, è predicatore di
missioni popolari, particolarmente
nei paesi poveri. Nel 1929 è inviato
a fondare la casa di Gijón (Asturias)
e nel 1935 ne è nominato Superiore.
A Gijón, è arrestato il 18 ottobre
1936 e il 24 ottobre viene fucilato
presso il cimitero. Oltre che delle
missioni, si occupava della cappellania
delle Figlie della Carità e della
direzione spirituale dei vari gruppi
delle Figlie di Maria. Queste giovani
del Patronato furono quelle che visitarono P. Amado in prigione
e ne riconobbero poi il cadavere all’obitorio.
4 - Beate MARIA ASSUNTA e 2 Compagne:
ISABEL e GERTRUDE
Il martirio delle Serve di Dio Maria Assunta e 2 Compagne,
Religiose professe della Congregazione delle Suore Francescane
Missionarie della Madre del Divin Pastore, uccise in
odio alla Fede in Spagna nel 1936
María Asumpta (Juliana González Trujillano),
F.M.M.D.P. Nasce il 19.VI.1881 a Barco de Avila, Avila, Spagna.
Muore il 28 ottobre 1936.
Isabel (María del Consuelo Remiñán Carracedo),
F.M.M.D.P.
Nasce il 17.1876
a Seavía, La Coruña. Muore
martire il 7 luglio 1936 a
Madrid.
Gertrudis (Dorotea
Llamazares Fernández),
F.M.M.D.P.
Nasce il
7.II.1870 a Cerezales del
Contado, Leòn, Spagna.
Muore a Madrid il 14 luglio
1936.
C - I DECRETI
DI 5 NUOVI VENERABILI
Sono stati inoltre promulgati 5 decreti riguardanti
l’eroicità delle virtù dei seguenti Servi di Dio, i quali,
pertanto, acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”:
1 - Ven.le NICOLA D’ONOFRIO (1943-1964)
Nicola nasce a Villamagna (Chieti) il 24
marzo 1943. Già a sette anni sente la chiamata
vocazionale al sacerdozio: vuole farsi
prete camilliano, ma i suoi si oppongono.
Dopo un lungo braccio di ferro, nell’autunno
del ’55 può entrare nello studentato
camilliano di Roma. Il 7 ottobre 1961 fa la
prima professione, con i tre voti comuni a
tutte le Congregazioni religiose - di povertà,
castità e obbedienza - , a cui i Camilliani ne
aggiungono un quarto, (continua...)
2 - Ven.le BERNARDO FILIPPO FROMENTAL C.
(1895-1978)
Giovanni nasce a Chauvets-Servières (Francia)
il 27 giugno 1895. Dopo un’infanzia serena,
a 13 anni nel 1909 entra all’Istituto
dei Fratelli delle Scuole Cristiane (Lasalliani)
e il 25.IX.1912 pronuncia i primi voti
prendendo il nome di Bernardo Felipe.
Inizia
con entusiasmo e serenità la vita missionaria:
Cuba, il Messico dove insegna al
Collegio Simon Bolivar e fa l’amministratore
e l’infermiere. Lavorando con i confratelli
vede la necessità di fondare una congregazione femminile che
potesse collaborare nelle scuole.
Con l’aiuto di Dio e l’ispirazione dello Spirito Santo, nel 1944 (continua...)
3 - Ven.le MARIA CARMEN RENDILES MARTINEZ
(1903-1977)
Carmen Elena nasce a Caracas (Venezuela),
l’11.8.1903, ma senza il braccio
sinistro. Porta fin da piccola una protesi.
Questo handicap non le crea complessi
di inferiorità, anzi la stimola a dimostrare
che la sua quotidianità è nomale. A quindici
anni sente la chiamata di Dio alla
vita religiosa.
Tramite Mons. Rafael Lovera incontra la
Madre Generale, Antonieta Bacconier nel
dicembre 1926 e chiede di entrare nella
Congregazione delle Sorelle Serve di Gesù nel SS.mo Sacramento.
Viene ammessa. Pronuncia i voti il 25.II.1927 con il nome di
sr.Maria Carmen. Ha poi l’incarico di Maestra delle novizie e dal
1945(continua...)
4 - Ven.le GIUSEPPE LAZZATI (1909-1986)
Lazzati nasce a Milano il 22 giugno
1909. Già negli anni Trenta nell’arcidiocesi
ambrosiana è alla guida della Giac,
la Gioventù dell’Azione Cattolica. Nel
1939 diviene docente incaricato di Letteratura
cristiana antica all’Università Cattolica
di padre Agostino Gemelli e in
quello stesso anno matura la vocazione
di vivere da laico consacrato.
Nel settembre
1943 la scelta di non aderire alla Repubblica
di Salò lo porta all’arresto e
all’esperienza durissima dei campi di
concentramento in Germania. Dopo la liberazione è eletto alla Costituente
diviene con Dossetti una delle figure di spicco del gruppo
che si ritrova intorno alla rivista Cronache Sociali. Deputato DC
nella prima legislatura, torna poi all’insegnamento in università.
E’ Montini - allora arcivescovo di Milano - a volerlo alla guida del
quotidiano cattolico ambrosiano “L’Italia”, negli anni del Concilio(continua...)
5 - Ven.le MARIA ISABELLA DELLA SS.MA
TRINITÀ (1889-1962)
Maria Isabella nasce a Monte do Torrão
(Portogallo) il 1° febbraio 1889. Il 20
marzo 1912 sposa João Pires Carneiro con
cui trascorre anni felici, interrotti purtroppo
dalla morte dello sposo nel 1922.
Vedova e senza figli, per 11 anni si dedica
all’apostolato nel suo paese e pensa di
consacrarsi a Dio con una vita religiosa.
Nel 1934 entra tra le Domenicane Contemplative
di Azurara. Ma dopo soli sei mesi
(continua...)
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CANONIZZAZIONE DI GIOVANNI XXIII
5.VII.2013: PAPA FRANCESCO APPROVA IL VOTO
DI CANONIZZAZIONE DEL BEATO GIOVANNI XXIII
Il 5 luglio 2013, Papa Francesco ha approvato i voti a favore della canonizzazione
del Beato Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli) realizzati dalla Sessione Ordinaria
dei Cardinali e dei Vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi il 2 luglio
2013 e ha deciso di convocare un Concistoro, che riguarderà anche la canonizzazione
del Beato Giovanni Paolo II (Carlo Giuseppe Wojtyła).
1 NUOVO SANTO
La Radio Vaticana ha riferito sulla conferenza stampa di p. Federico Lombardi, SJ , Direttore della Sala Stampa vaticana,
di questa decisione papale: "Questo gesto un po 'insolito è stato spiegato da p. Lombardi che ha detto ai giornalisti che,
nonostante l'assenza di un secondo miracolo era volontà del Papa che la Santità del grande Papa del Concilio Vaticano
II deve essere riconosciuta.
Fr. Lombardi ha dichiarato che una canonizzazione senza un secondo miracolo è ancora
valido, dato che c'è già il miracolo esistente che ha portato alla beatificazione di Papa Roncalli. Egli ha anche sottolineato
di discussioni in corso tra i teologi e gli esperti sul fatto che è necessario avere due miracoli distinti per la beatificazione
e canonizzazione. Certo, ha aggiunto, il Papa ha il potere di dispensare con il secondo miracolo in una causa”.
SAN GIOVANNI XXIII
(ANGELO GIUSEPPE RONCALLI (1881-1963)
Angelo Giuseppe Roncalli nasce il 25.XI.1881 a Sotto il Monte
(BG)a di Bergamo. A 11 anni, Angelo entra nel seminario di
Bergamo e continua gli studi a Roma presso il Seminario Romano
dell’Appolinaire. Esercita il servizio militare e diventa
sacerdote nel 1904. È eletto segretario del Vescovo di Bergamo,
mons. Radini-Tedeschi, ed inizia ad insegnare in seminario
discipline storiche e teologiche. È cappellano militare
durante la prima guerra mondiale. Nel 1921 è nominato presidente
del Consiglio Centrale per l’Italia della Pontificie Opere
Missionarie, incarico che accresce il suo amore per le missioni
estere.
Nel 1925 diventa Vescovo ed inizia la carriera nella diplomazia
vaticana. Dal ’25 al ’34 è in Bulgaria, dal ’34 al ’44è ad Istanbul, dal ’44 al ’52 è a Parigi come Nunzio Apostolico.
Nel 1953 Pio XII lo nomina Cardinale e Patriarca di Venezia. Il
28 ottobre 1958, dopo la morte di Pio XII, è eletto Sommo Pontefice
e sceglie il nome di Giovanni. Ha ormai 77 anni e l’impressione generale è quella che la sua elezione sia la nomina di un papa“di transizione”. Ma già dopo soli tre mesi annuncia la convocazione di un Concilio Ecumenico. Infatti, Giovanni XXIII inizia un nuovo
modo di fare il Papa, con molte sorprese: Abolisce molte formalità nella Santa Sede; visita inaspettatamente i bambini e gli anziani
in ospedale e i detenuti in carcere; annuncia a sorpresa il Concilio Vaticano II con lo scopo di aggiornare la dottrina cristiana; aumenta
gli stipendi dei lavoratori della Santa Sede; in quanto Vescovo di Roma, visita personalmente le parrocchie e le borgate della città.
È
il primo Papa ad uscire dal Lazio, (dopo l’annessione di Roma allo stato italiano nel 1870), compiendo un pellegrinaggio in treno a
Loreto e Assisi. Durante il suo Pontificato, nomina 37 nuovi cardinali, tra cui per la prima volta nella storia un tanzaniano, un giapponese,
un filippino e un messicano.
È il primo Papa ad eleggere il primo santo di colore, fra Martin de Porres.Il 10 maggio 1963 il Papa
riceve il premio internazionale Balzan per la pace per la sua intensa attività contro i conflitti. Dopo una breve malattia, Giovanni XXIII
muore il 3 giugno 1963.
Egli fu molto amato, e lo è tuttora, per la sua personalità umana, il suo interesse verso i più deboli, il suo zelo
apostolico che lo portò ad iniziative insolite, a contatto diretto con la gente.
È stato beatificato da Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000.
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I QUATTORDICI SANTI AUSILIATORI
SAN VITO
di Giancarlo Gualtieri
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San Vito Adolescente
martire
(Mazara del Vallo,
Trapani, intorno al 286
d.C. – Lucania, 15 giugno 303) è l’ultimo,
in ordine alfabetico, dei “Quattordici Santi
Ausiliatori”.
La leggenda della vita: Il culto per San
Vito era largamente diffuso sin dalla fine
del V secolo, ma le notizie sulla sua vita
non sono molte, di seguito riporto una
breve biografia tratta dal calendario dei
santi “La Vera Roma – Giornale illustrato
della Domenica – Direttore: E. Filiziani”
degli inizi del 1900:
“San Vito nacque in Sicilia
da genitori idolatri, ed essendogli
morta la madre fu affidato ancor bambino
a Crescenzia, non sapendo il padre che
fosse cristiana. Modesto e Crescenzia ripieni
d’amor di Dio, parlavano al fanciullo
dei grandi misteri cristiani, ed in breve Vito
si dispose a domandare il battesimo. Ma
quando, sorta la persecuzione, Modesto e
Crescenzia furono denunciati, il padre di
Vito corse a prendere suo figlio; ma egli
energicamente confessò di essere cristiano.
Minacciato, battuto, tormentato, e consegnato
al governatore Valeriano, fu sottoposto
con Crescenzia e Modesto a varie
torture, indi rinchiusi in prigione; ma l’Angelo
del Signore li liberò ed essi andarono
in Lucania, dove, presi ed imprigionati, furono
poscia gettati in una fornace ardente;
ma liberati una seconda volta, vennero infine
trucidati. Il loro martirio avvenne
l’anno 303.”
Etimologia: in latino significa forte, virile,
che ha in sé vita.
Ausilio: il suo principale ausilio è legato
alla leggenda secondo la quale Vito guarì
il figlio di Diocleziano ammalato di epilessia,
malattia allora del tutto sconosciuta,
tanto si pensava che l’ammalato fosse posseduto
dal demonio. Per questo motivo è invocato
oltre che contro l’epilessia anche
contro la “corea”, il termine introdotto per la prima
volta da Paracelso, deriva dal greco e significa appunto“danza”, infatti è una malattia nervosa che dà
movimenti frenetici, per questo è detta pure “ballo
di San Vito” e contro l’ossessione demoniaca.
Attributi: la palma simbolo del martirio - il gallo, legato
al culto di una divinità slava, Svantovit, alla quale
si offrivano in sacrificio dei galli - il calderone, per ricordare
che fu immerso in un calderone di pece ardente
- il leone, per richiamare un altro dei tanti
supplizi a cui fu sottoposto - uno o due cani, forse simbolo
di protezione contro la sindrome idrofobica dovuta
appunto ai morsi dei cani rabbiosi.
Patronato: è protettore
tra l’altro, dei muti
e dei sordi, dei ballerini e
dei danzatori, dei calderai, dei ramai e dei
bottai.
Reliquie del santo e culto: secondo la tradizione,
dopo la sua morte, le reliquie furono
traslate a Roma, poi nel 755 nel Monastero
di San Dionigi a Parigi, nel 836 alla Sassonia
ed infine a Praga dove nel 958 il re Venceslao
fece costruire una cattedrale a lui dedicata.
Il suo culto si diffuse quindi in tutta
Europa più di 150 cittadine, vantano di possedere
sue reliquie o frammenti. In Italia, a
Mazara del Vallo si conserva un braccio, un
osso della gamba e altri più piccoli. È Patrono
di molte città e paesi, ben undici comuni
portano il suo nome, (continua...)
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MOSTRE DI SANTINI
CAVA DE’ TIRRENI (SA), 24 Luglio -24 Agosto 2012
Mostra di santini “SANT’ANNA, MADRE DELLA VERGINE MARIA”.
Dal 24 luglio al 24 agosto 2013 nella Chiesa di Sant’Anna della frazione di Sant’Anna, del comune di Cava de’ Tirreni (SA), Giuseppe
Melone ha esposto immaginette della propria collezione sul tema: “Sant’Anna, Madre della Vergine Maria”.
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TARQUINIA (VT), 18 agosto 2013
Mostra di immaginette sacre:
“LA VENERABILE MARIA CROCIFISSA DI GESU’”
Nel Parlatorio del Monastero delle Passioniste di Tarquinia, il socio
Edmondo Barcaroli, il 18 agosto scorso, in occasione del III Centenario
della nascita della Venerabile Maria Crocifissa di Gesù, ”
(al secolo: Faustina Geltrude Costantini), ha allestito una mostra
di santini sul tema: “La Venerabile Maria Crocifissa di Gesù”.
Faustina
Geltrude nasce a Tarquinia il 18.8.1713. Da monaca passionista
vorrà chiamarsi Maria Crocifissa. Nel nome è racchiuso il
programma di una vita lunga e sofferente sotto la croce. Vivrà 74 anni e lascerà questa terra il 16 novembre 1787.
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CREMA (CR), 7-8 Settembre 2013 - Mostra “I SANTI NELL’ANNO DELLA FEDE”
L’associazione cremasca “Il Tombròfilo Curioso”, sorta a Crema nel 2007, su
suggerimento della nostra socia Gabriella Giovannetti, sta organizzando una
esposizione per il 7-8 settembre prossimo, sul tema: “I Santi nella Anno della
Fede”.
La mostra, patrocinata dal Comune di Crema, sarà allestita nella ex
Chiesa di Santa Maria di Porta Ripalta – Via Matteotti, 47/a, dalle ore 10 alle
19. Saranno esposti circa 300 immagini sacre; 50 cartoline a soggetto; e 70
francobolli di varie nazioni a cui è abbinato il relativo santino; oggettistica varia
a soggetto religioso (porta corone, acquasantiere, ecc..). Inoltre, il 7 settembre
sarà funzionante dalle ore 14 alle 19 uno sportello filatelico distaccato di Poste
Italiane per un annullo speciale figurato. (Chi fosse interessato all’annullo speciale,
scriva a Giovanetti Gabriella - V.Crispi,.22-26013 CREMA (CR).)
Una breve
introduzione richiama il motivo dell’Anno della Fede voluto da Papa Benedetto,
poi si incomincia con Maria, la prima dei Santi. S.Giuseppe, il Sacro Cuore, S. Pantaleone – patrono della città – S. Agostino che
richiama la presenza a Crema di un convento degli agostiniani (ora adibito a Museo), alcuni pannelli sul Santuario più importante
della Diocesi “S.Maria della Croce” e monete coniate per il 4° cent.rio dell’apparizione (1990), S.Lucia, che pur non essendo
cremasca, è la santa più “venerata localmente, ed è molto attesa e conosciuta” dai bambini;. S.Maria del Bosco di Niscemi,
l’Eucaristia, Lourdes.
Per concludere: cartoline di tutte le Chiese di Crema. Gli espositori, oltre alla socia AICIS Gabriella Giovanetti, sono: Allocchio Angelo, Venchiarutti Walter, Merigo Cristina, Paini Enrico, Valvassori Daniele, Gallini Alberto, Pagliari Romano,
Bianchi Dolores, Seturri Devis, Carioni Roberto, Don Giovanni Vailati.
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BAZZANO (BO), 12 Settembre 2013
Mostra di santini “FESTA SPAGNOLA - I SANTUARI DI SPAGNA”
Il 12 settembre p.v. è prevista una mostra di immaginette sacre organizzata dal socio Pierluigi Benassi di Monteacuto Vallese a
Bazzano (BO)- Il tema dell’esposizione sarà “Festa spagnola - I Santuari di Spagna”.
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ROMA, metà settembre 2013 - Mostra di santini “L’ORDINE DEI SERVI DI MARIA”
Nella Parrocchia di S.Maria in Via, a Roma, è in progetto per il 21 settembre p.v. una esposizione con la tematica “L’Ordine dei
Servi di Maria”. Esporranno i soci Giancarlo Gualtieri, Luigi Zanot, Renzo Manfè, Agostino Cerini, Stefania Colafranceschi. L’Ordine
dei Serviti, in latino Ordo Servorum Beatae Virginis Mariae, è un ordine mendicante (siglaO.S.M.).
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CALCARA (BO), 20-21 settembre 2013 - Mostra di santini “101 SANTI PER OGNI NECESSITA’”
Calcara (bologna) il 20-21 settembre ospiterà una mostra di santini organizzata dal socio Pierluigi Benassi di Monteacuto
Vallese. Il tema dell’esposizione sarà “101 Santi per ogni necessità”.
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CAVA DEI TIRRENI (SA), 25 Settembre - 5 Ottobre 2013
Mostra “SAN MICHELE ARCANGELO NELLE IMMAGINETTE DEVOZIONALI”
Il 25 settembre p.v., Giuseppe Melone organizzerà una esposizione di immaginette sacre nei locali della
Parrocchia di San Michele Arcangelo in Via Gen. L.Parisi - Sant’Arcangelo - Cava dei Tirreni (SA), sul
tema “San Michele Arcangelo nelle immaginette devozionali”. I santini in esposizione provengono tutti
dalla propria collezione privata (Giuseppe Melone di Cava dei Tirreni). La mostra chiuderà al pubblico
il 5 ottobre 2013.
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Ottobre: mese del santo Rosario
ROMA - CHIESA E MONASTERO DI
SANTA MARIA DEL ROSARIO AL TRIONFALE
di Maria Gabriella Alessandroni
Sulle pendici di Monte Mario a Roma,
percorrendo in salita la via Trionfale, si
scopre sulla sinistra una suggestiva visuale
della chiesa, seminascosta tra gli alberi, alla quale si accede
dalla traversa via Cadlolo, costeggiando l’adiacente
Monastero Domenicano dei Ss. Domenico e Sisto.
Un recente completo restauro la ha resa splendente al sole,
nel biancore esteso della facciata,
che sporge tra due ali simmetriche del convento. Edificata nel
1600, fu rinnovata nel 1730 (architetto Filippo Raguzzini). La scalinata
di accesso fu realizzata nell’800.
L’interno a pianta ellittica è arricchito, nell’arcone di accesso all’abside ed in ognuna delle
quattro cappelle laterali, da dipinti ed affreschi settecenteschi,
con raffigurazioni della Madonna, ma anche celebrative dei santi
domenicani, san Domenico e santa Caterina, inseriti con sobrietà
e leggerezza nel luminoso bianco con il brillante azzurro dell’intonaco
e delle decorazioni, lesene, volute, putti ed animali in
stucco e cornici marmoree o dorate (vedi le tre figure).
La Madonna del Rosarioè inserita in una nicchia dal
fondo in oro al centro dell’abside,
nella forma di una
coloratissima statua dalla
simbolica cromia, con
l’abito rosso (la natura
umana) e con il manto azzurro
intenso (la sovraimposta
natura divina), mentre
tiene la appariscente corona
per la preghiera tra le mani
(vedi figura).
Il culto della Madonna del Rosario ebbe origine dall’apparizione
di Maria a san Domenico, durante la sua permanenza nel
convento di Prouille, in Linguadoca (1205-1216), mentre egli si
dedicava alla lotta contro le eresie. Il Rosario come preghiera si
diffuse nel XV secolo. Il 7 ottobre, data della battaglia di Lepanto
(1571), nella quale l’esercito dell’impero ottomano fu sconfitto
dalla Lega Santa (continua...)
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COLLEZIONE BELOTTI
Le calcografie della collezione Belotti
di Attilio GARDINI
Il socio Aicis Ennio Belotti mi ha chiesto di
presentare ai lettori di “Santini e santità”
qualche elemento della sua prestigiosa collezione
di xilografie, incunaboli e antiche incisioni.
Le due immagini che ho scelto, non sono santini perché non raffigurano
vicende di santi o di sante. Non sono “immaginette sacre”
perché con le dimensioni 16x12 cm non rientrano in tale categoria.
Sono bensì incisioni a soggetto sacro, ottenute da matrice metallica.
A conferma di questo, risulta evidente la concavità che la lamina
metallica ha lasciato sulla carta filigranata durante la
pressione al torchio.
Nell’abbordare una calcografia, cioè una incisione ottenuta da
una lastra di rame inchiostrato, la prima azione che viene spontanea è quella d’analizzare le annotazioni in calce. La firma a sinistra
ci rivela che Jacques Callot invenit et incidit, cioè che non solo creò
col suo genio artistico l’immagine, ma anche che con la sgorbia si
accinse a scalfire sulla lamina di rame.
Inoltre nell’esergo a destra si legge “chez (presso) Pasquier”
che significa che quest’ultimo excudit vale a dire che come stampatore-
editore ne curò la tiratura. Siamo, quindi, nei primi decenni
del diciassettesimo secolo, quando gli incisori-editori parigini riuniscono
i loro stabilimenti grafici nella rue Saint-Jacques, riuscendo
a soppiantare ben presto quelli precedenti insediati in rue Mentorgueil.
Il collocarsi al Quartiere Latino, nei pressi della Sorbon, dove
resteranno per oltre due secoli, risulta un fenomeno non casuale e
dimostra il forte legame tra l’editoria e il mondo degli studi. Tra
queste calcografie troviamo lo stabilimento “au Nom de Marie”
(nel nome di Maria) di proprietà
della famiglia Pasquier, in Rue
St Jacques, che come imprimatore
produce e vende incisioni
di grande qualità.
In quel periodo fu decisivo
per l’evoluzione qualitativa
della produzione francese l’apporto
dell’incisore Jacques Callot
(Nancy 1594-1635). Egli
produsse una grande quantità
di incisioni e tra queste, a noi filiconici,
viene spontaneo porre
attenzione alle centinaia di acqueforti
a tema spirituale a cui
diede degli effetti di profondità
singolari ed inediti.
Ai cultori d’immagini sacre basti pensare che
produsse il famoso Calendrier des saints, in cui su ogni foglio riusciva
ad imprimere quattro incisioni, che venivano tagliate e quindi
smistate disgiuntamente. Per
approfondire l’argomento si
consiglia di consultare : CALLOT
J., Il libro dei santi, - Ed. Barbieri,
Manduria TA, 1995; CATELLI
ISOLA M., Giacomo Callot
incisore, Roma 1956 e GARDINI
A., Santini in ordine, Editoriale
progetto 2000, Cosenza 2012
che nelle pag. 36-37 mostra
l’autoritratto dell’incisore e diverse
sue opere.
Nell’analizzare la
prima calcografia
dobbiamo sapere
che Gesù era solito recarsi al di là del torrente Cedron, nel giardino
che gli evangelisti Marco e Matteo chiamano Getsèmani, mentre
Luca fa solo riferimento al monte degli ulivi, località impiegata da
Gesù per il raccoglimento e la preghiera nel silenzio. La calcografia
del Callot ci delinea come il redentore, qual criminale, venga catturato:“Cohors ergo, et tribunus, et ministri Judæorum COMPREHENDERUNT
JESUM, ET LIGAVERUNT eum” (vulgata latina Gv 18,12), così
come recita la didascalia della calcografia.
Ma questa incisione ci rappresenta anche l’antefatto cioè come
Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori, colpì il servo
del sommo sacerdote e gli tagliò l’orecchio destro. Quel servo si
chiamava Malco. Gesù allora disse a Pietro: «Rimetti la spada nel
fodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?». Allora
i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, “catturarono
Gesù e lo legarono”.
Sorprendente il dinamismo della scenografia costruita dall’incisore.
Effettivamente Callot si preoccupa di essere fedele al testo e
rappresenta il giardino in questione in senso etimologico, cioè spazio
di terreno chiuso da recinto, dove si coltivano piante fruttifere.
Ecco quindi il cancello d’ingresso con la propria staccionata. Gli
ulivi sono tratteggiati slanciati, per non ingombrare la scena, così
come le torce svettano alte, di fianco al labaro cifrato con l’acronimo
del latino Senatus Populusque Romanus. Giuda continua ad abbracciare
e baciare Gesù che già sembra ridotto in vincoli. Il malcapitato
Malco, travolto dall’impeto di Pietro crolla a terra,
trascinando anche l’oggetto che stringe con la sinistra. Trattasi del
servo del sommo sacerdote Anna al quale Pietro tagliò, con la
spada, l’orecchio, che gli fu risanato da Gesù. Siccome l’etimologia
del suo nome fa riferimento a “consigliere regale”, Malco porterebbe
con sé il contenitore per il necessario ad uno scrivano-segretario.
Come la foggia degli indumenti degli armigeri è coeva
all’autore, così il tempio di Gerusalemme è raffigurato come la cupola
della basilica di San Pietro in Vaticano, che certamente il Callot
aveva avuto modo di conoscere, forse anche solo indirettamente.
Oltre a Jacques Callot, il luogo del Getsèmani ha ispirato anche
Giotto che dipinse “Il bacio di Giuda” e quindi Andrea
Mantegna (1431-1506) con la sua “Agonia al Getsèmani”. Il giardino
del Getsèmani è stato sempre meta di pellegrinaggio da parte
dei cristiani. È stato visitato nel 333 dall’anonimo di Bordeaux il
quale lo descrive nel suo “Itinerarium Burdigalense”. Eusebio di
Cesarea nel suo Onomasticon cita il luogo del Getsèmani “ai piedi
del Monte degli Ulivi” ed aggiunge che “i fedeli sono soliti ad andare
là a pregare”.
La seconda calcografia ci immerge nella prima stazione della
Via Crucis. La scena si svolge in una rocca munita, accessibile solo
dal portone vigilato da guardie armate, siglata dal già visto acronimo
del potere militare romano. Trattasi del “Litòstroto” la residenza
di Ponzio Pilato che fu il quinto amministratore della
della Giudea, in carica tra gli
anni 26 e 36. All’interno tre carnefici
muniti di flagelli infieriscono sul corpo
del salvatore. Il testo latino della vulgata
fa da didascalia: “Tunc ergo APPREHENDIT
PILATUS JESUM, ET FLAGELLAVIT. Allora Pilato
FECE PRENDERE GESÙ E LO FECE FLAGELLARE”
(Gv 19,1). Il pretorio di Pilato, dove il Signore
fu flagellato e giudicato era mostrato
in abbandono nel IV sec.
(Pellegrino anonimo di Bordeaux, Cirillo
di Gerusalemme). Il “Santuario della
Condanna” fu ricostruito nel 1904 da fra
Wendelin Hinterkeuser sulle rovine di
una chiesa di epoca medievale venuta
casualmente alla luce pochi anni prima.
Non si conosce il titolo dell’antica chiesa;
la nuova ricevette questo nome a causa
del pavimento a grandi lastre che continua
anche sotto il vicino santuario dell’Ecce
Homo, considerato allora parte
del Litòstroto, nel quale Pilato stabilì il
suo seggio per il giudizio di Gesù e dal
quale Gesù uscì portando la croce.
Le sofferenze di Gesù descritte nel
secondo Mistero doloroso del Rosario
hanno preso la loro forma storica (continua...)
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NOTIZIE DAL MONDO
SULLA BEATIFICAZIONE DI OSCAR ROMERO… FINITI GLI ESAMI “DOTTRINALI”
L’arcivescovo Oscar Arnulfo Romero «è stato un grande testimone della fede e della domanda di giustizia sociale», e le verifiche
per il nihil obstat dottrinale al suo processo di beatificazione hanno avuto un’accelerazione «già con Benedetto XVI».
A rivelarlo a Vatican Insider è l’arcivescovo Gerhard Ludwig Müller, attuale Prefetto della Congregazione per la dottrina della
fede che conferma che non ci sono più riserve dottrinali alla beatificazione di colui che tanti fedeli già chiamano «San
Romero de America», Il “semaforo verde” dell’ex Sant’Uffizio si è acceso quando sulla cattedra di Pietro sedeva ancora Papa
Ratzinger. (www.vaticanisaider.lastampait) (Nella foto: Óscar Arnulfo Romero in un murale della Facoltà di Giurisprudenza
e Scienze Sociali dell’Università di El Salvador).
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ROMA, 13 OTTOBRE 2013: Il PAPA CONSACRERÀ IL MONDO AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
Il 13 ottobre, Papa Francesco consacrerà il mondo al Cuore Immacolato di Maria,ai piedi della Statua della Madonna di Fatima.
In risposta al desiderio del Santo Padre - si legge sul sito ufficiale del Santuario - l’Immagine di N.S. del Rosario di Fatima,
che si venera nella Cappellina delle Apparizioni, sarà a Roma il 12 e 13 ottobre per la Giornata mariana promossa dal
Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova Evangelizzazione.
La Giornata Mariana è uno degli eventi cruciali nel
calendario delle celebrazioni papali dell’Anno della Fede. Centinaia i movimenti e le istituzioni legate alla devozione mariana
che si riuniranno a Roma. Il simulacro della Vergine partirà dal Portogallo la mattina del 12 ottobre per poi farvi ritorno il
13 pomeriggio. Durante la sua assenza, nella Cappella delle Apparizioni verrà posta la prima immagine della Madonna
Pellegrina di Fatima, intronizzata nella Basilica di Nostra Signora del Rosario dall’8 dicembre 2003.
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5 LUGLIO 2013: CHIUSA LA FASE DIOCESANA DEL PROCESSO DI CANONIZZAZIONE
DEL CARD. VAN THUAN
Il 5 luglio il card.Agostino Vallini, vicario di Roma, ha presieduto l’udienza conclusiva del processo diocesano di beatificazione
di Van Thuan e il 6 luglio Papa Francesco ha ricevuto i promotori della causa, che approda dunque alla
Congregazione vaticana. “In effetti - ha detto nel suo discorso - sono molte le persone che possono testimoniare
di essere state da lui edificate. Molti lo hanno conosciuto anche attraverso i suoi scritti, semplici e profondi,
che mostrano il suo animo sacerdotale, profondamente unito a Colui che lo aveva chiamato ad essere ministro della sua misericordia e del suo amore“.
Nato nel 1928 a Hue’,
in Vietnam, Van Thuan era stato ordinato sacerdote nel ‘53. Compiuti
gli studi a Roma, era tornato in patria(continua...)
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10 AGOSTO: “SAN LORENZO DEI MARTIRI
INNOCENTI, CASCA DAL CIEL CARBONI ARDENTI”
Il 10 agosto la Chiesa ha celebrato la memoria di San Lorenzo e nella
notte molti di noi avranno ammirato lo spettacolo delle ‘stelle cadenti’
ricordato dal proverbio veneto: «San Lorenzo dei martiri inozenti,
casca dal ciel carboni ardenti».
È alla morte di S.Lorenzo sopra
una graticola infuocata, avvenuta il 10 agosto del 258, che l’immaginario
popolare fa risalire la pioggia di luci che questa notte
d’estate ci offre. Le scintille prodotte dal fuoco corrisponderebbero
alle stelle cadenti che ogni 10 agosto costellano i cieli. Questa versione
del martirio di San Lorenzo, arrivato sino a noi grazie a quanto
tramandato da padri della Chiesa come Sant’Agostino, Sant’Ambrogio
e San Prudenzio, viene declassato al genere leggendario. Più
probabile, secondo gli agiografi, che S.Lorenzo sia stato invece decapitato.
Del resto(continua...)
(Federico Cenci - Fonte: Zenit).
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MEETING CL DI RIMINI, 18-24.8.2013:
MOSTRA SU SAN G.B.PIAMARTA A 100 ANNI
DALLA MORTE
“‘Fare bene il bene’” - San
Giovanni Battista Piamarta
(1841-1913)” è il titolo
della mostra allestita al
Meeting di Rimini di Comunione
e Liberazione dal 18
al 24 agosto u.s. per il 1°
centenario della morte. E’
un percorso storico-didattico
sulla figura e il carisma di Giovanni Battista Piamarta, canonizzzato
da Benedetto XVI il 21 ottobre 2012.
Giovanni Battista Piamarta
nasce a Brescia il 26.XI.1841. Santo, prete, educatore dei giovani, è
una delle personalità di maggior rilievo della Chiesa bresciana tra
la seconda metà dell’Ottocento e i primi del Novecento. Muore il
25.IV.1913 a Remedello, dopo (continua...)
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BUCAREST (ROMANIA), 31.8.2013:
BEATIFICAZIONE DI MONS. VLADIMIR GHIKA
Monsignor Vladimir Ghika, sacerdote della diocesi
di Parigi, è stato beatificato il 31 agosto
u.s. a Bucarest, in Romania. Vladimir nasce il
25.XII.1873 a Costantinopoli in una famiglia
principesca ed è battezzato nella Chiesa ortodossa.
Suo nonno era Gregorio Ghika X,ultimo
re di Moldavia (1849-1856). Percorre il suo iter
scolastico in Francia, dove consegue la licenza
in giurisprudenza a Tolosa, per trasferirsi poi a
Parigi, dove si iscrive all’Institut d’Études Politiques.
Fedele alla sua “teologia della necessità”,
Vladimir si dedica presto all’attività caritativa, sia in Francia
che in Romania, con una grandissima disponibilità verso i poveri, i
malati e i feriti. Nel 1902, entra a far parte della Chiesa cattolica e a
Roma, ottiene la laurea in filosofia e un dottorato in teologia.
Sacerdote
per la diocesi di Parigi il 7.X.1923, il 18.XI.1952 è arrestato a
Bucarest e condannato a tre anni nel sordido carcere di Jilava, nei
pressi della capitale romena. Consunto dalle continue privazioni e
vessazioni, muore come martire della fede il 16.V.1954.
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LE BEATIFICAZIONI IN PROGRAMMA IN
SETTEMBRE-OTTOBRE 2013 NEL MONDO
Il Cardinale Angelo Amato (al centro della foto sottostante) presiederà
in settembre e ottobre alle seguenti cerimonie di beatificazione:
1 -Co-Cattedrale di Santa Maria Assunta, Santa Lucia del Mela, Messina
(Italia), 2 settembre: beatificazione di ANTONIO FRANCO.
2 - Rovigo, piazza XX Settembre, 7 settembre: beatificazione di
MARIA BOLOGNESI.
3 - Córdoba (Argentina), Villa Cura Brochero, 14 settembre: beatificazione
di JOSE’ GABRIEL DEL ROSARIO BROCHERO.
4 - Cattedrale di Sant’Alessandro, Bergamo (Italia), 21 settembre:
TOMMASO DA OLERA ACERBIS.
5 - Arena di Pola, in Istria (Croazia), 28 settembre: beatificazione di
MIROSLAV BULESIC.
6 - Modena (Italia), Piazza Grande, 5 ottobre: beatificazione di ROLANDO
RIVI.
7 - Educatiu Complex, Tarragona (Spagna), 13 ottobre: beatificazione
di 522 Venerabili MARTIRI della persecuzione religiosa durante
la guerra civile spagnola.
8 - Basilica di Santo Stefano, Budapest (Ungheria), 19 ottobre: beatificazione
di SANDOR ISTVAN.
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CIRCOLARI PRECEDENTI
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