Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

 

 

 

 

ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE

 

 

CHE COSA E’ L’A.I.C.I.S.?

L’AICIS è l’Associazione, apolitica e senza fini di lucro, che raccoglie appassionati cultori, studiosi, collezionisti e quanti si interessano di immaginette sotto ogni profilo: storico, folkloristico, culturale, artistico, religioso

PERCHE’ ISCRIVERSI ALL’AICIS?

Perché l’unione fa la forza. Per essere informati, attraverso la Notiziario bimestrale, di quanto interessa il settore e poter effettuare lo scambio del materiale fra i soci. Per partecipare alle mostre o anche conoscere ove si svolgono mostre di immaginette. Per partecipare a conferenze. Per avere notizie su pubblicazioni specialistiche, per avere le nuove immaginette, per conoscere i nuovi Venerabili, Beati e Santi, per avere altri ragguagli su santi e santuari.

COME ISCRIVERSI ALL’A.I.C.I.S.

 

Telefonando alla Segreteria (tel.06-7049.1619) e richiedendo l'apposito modulo da compilare.

Per il 30° anniversario della fondazione dell'A.I.C.I.S. (1983-2013), il Consiglio Direttivo, riunitosi in ottobre u.s., per nuovi tesserati, mai prima iscritti, ha riconfermato la campagna promozionale 2012.
Il Consiglio, infatti, ha stabilito che anche per l’anno 2013 quanti non sono stati mai iscritti all’AICIS e desiderano associarsi oltre la quota di iscrizione (euro 3,00), pagheranno nel 2013 la quota promozionale di euro 22,00, anziché 35,00. L'importo dovrà essere versato sul conto corrente postale nr. 39389069 intestato all' A.I.C.I.S. (Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre)

L’anno sociale decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre

 

DIRITTI DEI SOCI:

- ricevere le Circolari Informative, con immaginette omaggio;

- partecipare alle mostre ed alle iniziative sociali;

- partecipare alle riunioni di scambio fra soci;

- effettuare scambi fra soci per corrispondenza;

- fare inserzioni gratuite di offerta o di richiesta di immaginette nelle Circolari Informative.

Gli incontri si tengono nella Sede dell'Ass.ne, in P.za Campitelli 9, in una sala interna al cortile adiacente la Chiesa di S.ta Maria in Portico, ogni primo martedì del mese, eccetto agosto, e salvo variazioni che di volta in volta verranno rese note.

Informazioni: Contattare Renzo Manfè - Vice Presidente
Tel 388-6938.777.
e-mail: aicis_rm@yahoo.it

 

 

 

SANTINI E SANTITA'

NOTIZIARIO A.I.C.I.S. N. 1 - 2014
GENNAIO - FEBBRAIO 2014

 


EPIFANIA DEL BAMBINO GESÙ
L’ARRIVO DEI MAGI


Incisione a bulino su pergamena colorata a mano. Scuola fiamminga - Anversa. Incisore anonimo, metà sec. XVII. Collezione: Giorgio Lombardi
di Aulla (MS)

L’Epifania del Signoreè la manifestazione alle genti di tutto il mondo del Bambino nato a Betlemme.

Alla mangiatoia giungono anche dei Magi. Chi sono?
“I magi del vangelo di Matteo indicano persone esperte d’astronomia o, comunque, dei sapienti. Nella mentalità comune si afferma che essi
sono tre, ma Matteo non specifica il loro numero. Li ricorda semplicemente al plurale.
Il numero tre s’impose in base ai tre doni: oro, incenso e mirra che i magi offrono a Gesù.
Essi sono stati indicati come “re” per la ricchezza di questi doni e il richiamo ad alcuni testi dell’Antico Testamento
(Salmo 72,10-11; Isaia 60,6.10). (Filippa Castronovo).

 

 

VITA ASSOCIATIVA

 

AUGURI DI BUON ANNO DEL SIGNORE 2014


Un anno si chiude, un anno nuovo comincia. Sui gesti e sui pensieri tradizionali di questo passaggio inseriamo quelli della Fede: noi credenti viviamo il tempo e la storia ricevendoli dalle mani di Dio.
Il Presidente AICIS Giancarlo Gualtieri e il Consiglio Direttivo rinnovano gli auguri ad associati e familiari per un 2014 sereno e ricco di benedizioni celesti

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È ANCORA DI EURO 35.00 LA QUOTA SOCIALE PER IL 2014


Il Consiglio Direttivo, il 4 novembre u.s., ha confermato in 35.00 euro la quota sociale per il 2014 anche per i nuovi soci che si iscriveranno per la prima volta all’Associazione. La quota per le società, associazioni, Gruppi, ecc. rimane a euro 45,00, come pure la quota di iscrizione
all’Associazione resterà di euro 3,00.

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1 GENNAIO: SOLENNITA’ DI MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO


Nel giorno solenne e inaugurale dell’anno, in cui la Chiesa e il mondo guardano con fiducia al Figlio della Vergine Maria per implorare pace, salvezza, giustizia, è anche giusto chiedere con fiduciosa speranza l’intercessione della Madre Sua.
L’A.I.C.I.S. che è sorta nel 1983 in Roma, Piazza Campitelli, nella Casa Generalizia dell’Ordine della Madre di Dio, avverte con particolare sensibilità questa ricorrenza e con Padre Davide Carbonaro, OMD, nostro Assistente Ecclesiastico, cui facciamo tanti auguri per il suo prossimo compleanno (1° gennaio), si stringe a tutto l’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, fondato da San Giovanni Leonardi, per celebrare Maria Ss.ma Madre di Dio.

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LA TESSERA AICIS 2014 CELEBRATIVA DEL 75° DEI PATRONI D’ITALIA E DEL
400° ANN.RIO DELLA MORTE DI S.CAMILLO


Il 18 Giugno 1939, anno primo del suo pontificato, alla vigilia del conflitto mondiale, Pio XII proclamò San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena Patroni d’Italia. Con questo atto, il Papa intendeva procurare in modo particolare il bene degli italiani, mettendoli sotto la protezione dei santi, che durante la vita terrena operarono per portare aiuto alle genti del loro tempo, spinti dall’amore per la patria. Francesco e Caterina, dunque, patrocinatori presso Dio delle preghiere degli italiani e nello stesso tempo esempio per loro di vita evangelica.

La tessera AICIS 2014 celebra sia questo importante avvenimento del 75° anniversario di tale proclamazione (parte frontale della Tessera), sia il 400° ann.rio della morte di San Camillo de Lellis (segnalato sul retro della Tessera).

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LA FAMIGLIA GOLINO PRESENTA UN DONO A PAPA FRANCESCO


Il 27 novembre 2013, nel corso dell’udienza del mercoledì a Piazza San Pietro, il socio prof.Tanino Golino con la sua consorte hanno fatto dono al Santo Padre dello scialle che indossano gli uomini in processione “A sira ro Santissimu Cristu” (“La Sera del Santissimo Cristo”) cioè il Venerdì Santo a Canicattini Bagni (Siracusa). In tale località siciliana, infatti, il Venerdì Santo è caratterizzato da una processione nella quale si porta a spalla una statua in cartapesta dell’ “Ecce Homo” della fine del ‘600, accompagnata dai “Nuri” che intonano “u lamentu”, che è un canto tipico della Settimana Santa.

Per chi volesse vivere momenti unici, ricchi di devozione e tradizione, che non si ripetono in altre località siciliane, è invitato a partecipare alla processione del prossimo Venerdì Santo a Canicattini Bagni la sera del 18 aprile 2014.

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CALENDARIO 2014 DELLE RIUNIONI MENSILI AICIS A ROMA - PIAZZA CAMPITELLI


Per gli incontri sociali del 2014 nella Parrocchia romana di Santa Maria in Portico a Piazza Campitelli 9, ogni primo martedì del mese con orario 15,30-17.00: Gennaio 14, Febbraio 4, Marzo 4, Aprile 1, Maggio 6, Giugno 3, Luglio 1, (Agosto: pausa), Settembre 2, Ottobre 7, Novembre 4 e Dicembre.

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13° RADUNO REGIONALE DI COLLEZIONISTI SICILIANI DI IMMAGINETTE SACRE


Domenica 29 Dicembre 2013 presso l’Oratorio Beato Giovanni Paolo II a Olivarella di Milazzo (Messina) si è tenuto il 13° Raduno Regionale di Collezionisti di Immaginette Sacre patrocinato dall’A.I.C.I.S.
A tale evento hanno preso parte 22 collezionisti provenienti da diverse parti della Sicilia, di cui otto soci A.I.C.I.S. Il 13° Raduno regionale è stato organizzato dal socio Giovan Battista Anania che in tale circostanza ha esposto alcuni pezzi della sua collezione inerenti al Santo Natale. I soci che hanno preso parte al Raduno, oltre all’organizzatore, sono: Tony Di Mauro, Giacomo Anastasi, Biagio Speciale, Maria Giovanna Prinzi, Massimiliano Sebastiano Alessandro, Rosario Dierna e Daniele Pennisi.

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MOSTRA SU S. FRANCESCO D’ASSISI E S. CATERINA DA SIENA PATRONI D’ITALIA
INVIO SANTINI ENTRO IL 1° APRILE 2014


Una nuova mostra su San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena, Patroni d’Italia, è organizzata dall’AICIS con la collaborazione del Convento di S.Maria sopra Minerva. L’inaugurazione è prevista per sabato 31 maggio 2014 alle ore 18.00.
I soci che desiderano partecipare con santini di San Francesco d’Assisi e S. Caterina da Siena editi entro il 1935 se rappresentati separatamente, e fino ai giorni nostri se detti santi sono rappresentati insieme in quanto Patroni Primari d’Italia, debbono trasmettere il materiale al responsabile della Mostra: Renzo Manfè - C/o Cartoleria “Il Papiro” - Via Merulana 128 - 00185 Roma RM, entro e non oltre la data del 1° aprile.

p.v. Vi attendiamo numerosi a tale iniziativa sociale in onore dei nostri Santi Patroni.

 

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I santini e gli insegnamenti

TESTIMONIANZE DI PRATICHE RELIGIOSE DOCUMENTATE NEI SANTINI
di Maria Teresa BISE CASELLA

 

La prima testimonianza, un santino francese, propone, lo ricorda il cartiglio rinviando a Isaia 61.9, la benedizione che Dio assicura a chi pratica la preghiera serale in famiglia.
Particolarmente interessante è il constatare quanti elementi concorrono a dar forza al messaggio che l’illustrazione vuol trasmettere.
Non casuale è, anzitutto, l’oggetto della devozione: alla Sacra Famiglia si rivolge la preghiera degli astanti; sono infatti Maria e Giuseppe che presentano il Bambino benedicente; vivi e chiari sono così resi i concetti di famiglia e benedizione.
Impressionante è poi l’ambiente in cui sono radunati i devoti: una elegante camera da letto (siamo di sera) con tanto di letto a baldacchino, lussuosi tendaggi e, appesi all’unica parete ritratta, tre oggetti religiosi: un crocifisso di inabituale grandezza, un dipinto di Maria, forse invocata Signora del Perpetuo Soccorso, riccamente incorniciato e un acquasantino sormontato da una croce con infilato il ramoscello d’olivo ricordo del tempo di Passione.
Numerose le persone raccolte in un pur piccolo spazio: la più anziana, il capo coperto da una cuffia, è appoggiata al più prezioso inginocchiatoio.
Le varie generazioni, elegantemente vestite, sono rappresentate: i nonni, i genitori con i figli grandi e piccoli e forse, dietro a tutti, la domestica con la cresta. Tutti sono intenti sola a pregare, gli occhi rivolti alla Sacra Famiglia; l’arcolaio, testimone dell’occupazione domestica femminile allora più diffusa, abbandonato in un angolo della stanza.
L’insieme parla a favore di una famiglia agiata, forse dell’alta borghesia. A questa classe della popolazione era dedicata prevalentemente la diffusione dei santini francesi i cui curatori, ne abbiamo qui una testimonianza, prestavano particolare attenzione a valorizzarne i contenuti; essi accordavano la
priorità all’accurata interpretazione del tema che veniva loro assegnato, tema che solamente da loro così assimilato poteva essere ritratto nei suoi più appropriati dettagli.
La seconda testimonianza, un santino pure francese, è doppiamente degna di attenzione, per la sua forma originale oltre che per il messaggio che trasmette
Si tratta di un intaglio che accoppia due calici dorati da ciascuno dei quali emerge una candida grande ostia. Così concepito questo manufatto induce a prospettare una pratica religiosa in ambito eucaristico.
Non ne abbiamo però subito la conferma e neppure leggendo i sei appunti numerati scritti sul suo verso con inchiostro rosso all’altezza delle coppe e dei piedi dei calici. Essi riferiscono sei proponimenti espressi in maniera infantile e non registrati apparentemente secondo la loro importanza.
Eccoli:
1 - reciterò le mie preghiere mattino e sera in ginocchio
2 - assisterò alla messa le domeniche e le feste;
3 - mi confesserò e comunicherò tutti i mesi;
4 - reciterò ogni giorno una preghiera alla Santa Vergine;
5 - non mi addormenterò mai in peccato mortale;
6 - eviterò le cattive compagnie.
Sul verso del fusto del primo calice leggiamo l’intenzione “rinnoverò l’anno prossimo” e su quello del secondo la data “18 aprile 1918”.
Prendendo in considerazione questa data rileviamo che A. Cappelli nel suo ‘Cronologia, Cronografia e Calendario Perpetuo’ (Ediz.Hoepli, Milano 1960) segnala che nel 1918 il 18 di aprile cadeva il giovedì dopo la seconda domenica di Pasqua (pag.54) e nel 1919 il Venerdì Santo (pag.94). Sia che per il creatore del manufatto questa data si riferirebbe al momento in cui egli propose la serie delle intenzioni, sia che si riferirebbe all’anno in cui le avrebbe rinnovate, essa risale dunque al tempo pasquale quando Cristo istituì l’Eucarestia.
Forse allora risiede qui la relazione che non avevamo subito colto tra la forma del manufatto e il messaggio da lui trasmesso.

La terza testimonianza consiste in una pratica di origine italiana limitata al mese di maggio, il mese di Maria. Sul retro del santino vengono proposte una preghiera e quattro giaculatorie minute di indulgenze, mentre sul retto sono registrate trentun virtù assegnate una ad ogni giorno del mese, virtù che Maria chiede a suo Figlio di indicare ai suoi devoti affinché le mettessero in pratica.
Eccole: 1 - fede; 2 - confidenza; 3 - prudenza; 4 - pazienza; 5 -povertà; 6 - lavoro; 7 - umiltà; 8 - orza; 9 - conformità; 10 -ordine; 11 - fervore; 12 - silenzio; 13 - speranza; 14 - vigilanza; 15 - generosità; 16 - conformità; 17 - penitenza; 18 - obbedienza; 19 - saggezza; 20 - devozione; 21 - modestia; 22 - fedeltà; 23 - purità; 24 - gioia; 25 - zelo; 26 - pace; 27 - carità; 28 - giustizia; 29 - dolcezza; 30 - orazione; 31 - semplicità.

Maria le espone rispondendo a una fanciulla che inginocchiata ai suoi piedi le chiede come soddisfare il suo desiderio di farle piacere. La risposta è chiara e precisa, ma esigente: Maria le chiede di praticare ogni giorno la virtù secondo l’ordine stabilito da suo Figlio; a lei il greve compito di scoprire come praticarla inquadrandola in una sola giornata.
Insomma siamo di fronte a un inventario di virtù che esigerebbe un ricco commento che ne esponga il suo impiego. Il santino non lo fornisce, ma meritevolmente lo provoca. Riconosciamogli questa nobile funzione.

 

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Congregazione delle Cause dei Santi

 

9.XII.2013: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI


Il 9 dicembre 2013, Papa Francesco ha ricevuto in Udienza privata S.E. Rev.ma il SignorCardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Nel corso dell’Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i seguenti Decreti riguardanti:

A - Tre futuri nuovi BEATI
I)-Una Venerabile Serva di Dio:

È stato promulgato il decreto riguardante il miracolo, attribuito all'intercessione della Ven.le Serva di Dio Giovannina Franchi, Fondatrice della Congregazione delle Suore Infermiere dell’Addolorata per la quale rimaniamo in attesa di conoscere la data di Beatificazione.

GIOVANNINA FRANCHI (1807-1872) -

Giovanna Franchi, detta Giovannina, nasce a Como il 24 giugno 1807 e il giorno successivo viene battezzata.
Il padre, di nobile famiglia, fa carriera nella magistratura del Regno Lombardo Veneto.

A sette anni, Giovannina è affidata al prestigioso educandato della Visitazione, che prevede che l’educanda per dieci anni non possa vedere la famiglia, se non di rado e attraverso una grata.

L’11 maggio 1818 riceve il sacramento della Cresima. In tale periodo assorbe e fa suo il carisma e lo spirito di S. Francesco di Sales.
Nel 1840 riceve una proposta di matrimonio da un uomo più anziano di lei ma che, a causa di una malattia, morirà prima di sposarla.

Nel 1853, a seguito della morte di entrambi i genitori, eredita un ingente patrimonio. Rimasta sola, decide di dedicarsi alla cura dei poveri. In seguito (continua...)

 

II) - Il martirio di due Servi di Dio:
È stato promulgato il decreto riguardante il martirio dei 2 Servi di Dio, (il sacerdote del PIME Padre Mario Vergara e il laico catechista, Isidoro NGEI KO LAT), per i quali rimaniamo in attesa di conoscere la data della Cerimonia di Beatificazione.



1 - MARIO VERGARA (1910-1950) -

Mario nasce a Frattamaggiore (Napoli) il 18 novembre 1910. Nel 1929, dopo gli studi presso il Seminario Minore dei “Gesuiti”, a Posillipo, viene ammesso al Seminario di Monza del “Pime” - Pontificio Istituto Missioni Estere.


Inviato in Birmania, giunge a Toungoo nel 1934. Qui si dedica allo studio delle lingue delle tribù cariane e dopo qualche mese gli viene assegnato il distretto di Citaciò, della tribù dei Sokù con 29 villaggi.
E’ amato da tutti. Predilige i più deboli e gli ammalati che assiste e accudisce con grande dedizione, (continua...)

 


2 - NGEI GO LAT (1920-1950)

Nel Gennaio 1950, la cittadina di Loikaw cade in mano alle truppe Governative che dividono in due la Missione di padre Vergara e Padre Galastri. I Missionari sono costretti ad attraversare le linee, per andare a Loikaw, unico luogo di rifornimento; incominciano a circolare voci, che i Padri sono spie del Governo... Tale accusa prende consistenza quando, l’11 Maggio 1950, i guerriglieri Cariani tentano di riprendere la cittadina di Loikaw, ma sono sconfitti e si ritirano, lasciando sul terreno molti morti.
La sera del 24 Maggio, Padre Vergara è invitato ad andare dal Capo Tiré. Vi si reca con il suo Catechista Isidoro, e incontra (continua...)


C - Dieci Nuovi VENERABILI
Sono stati inoltre promulgati i decreti riguardanti l’eroicità delle virtù dei seguenti Servi di Dio, i quali, pertanto, acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”:

1 - Ven. MAURIZIO MARIA MATTEO GARRIGOU (1766-1852)
Maurizio María Matteo Garrigou nasce in Francia il 21 settembre 1766 nei Pirenei, nel castello di Gudanes nella contea di Foix. Maurizio cresce in un ambiente di tradizione cattolica, ricevendo una solida istruzione.
A 18 anni, dopo i brillanti studi universitari, decide di farsi sacerdote. Nel 1784, entra nel seminario di San Carlos di Toulouse. Nello stesso periodo la rivoluzione francese decreta la Costituzione civile di clero. È ordinato sacerdote in Auch, in piena Rivoluzione. Celebra la sua prima messa il 24 dicembre 1790.
Durante i lunghi giorni di solitudine abitati nella clandestinità, (continua...)

2 - Ven. CLEMENS FUHL (al secolo VINCENZO) (1874-1935)
Vincenzo nasce a Aidhausen (Germania) il 18 giugno 1874. Dopo la morte del papà la famiglia soffre di molte ristrettezze economiche. Ciò non impedisce a Vincenzo di entrare il 17 settembre 1893 nel noviziato degli agostiniani eremiti in Muennerstadt e il 18 settembre 1894 pronunciare i voti semplici con il nome di Clemente.
Ordinato sacerdote, diviene presto apprezzato direttore spirituale e (continua...)

3 - Ven. MARCELL MARTON BOLDIZSAR (1887-1966)
Boldizsár Marton nasce a Kiskomárom (oggi Zalakomár, Ungheria) il 9 settembre 1887. Nel 1897 è uno studente di liceo a Keszthely. Nel 1905 si diploma alla scuola superiore e tra il 1914-1925 diviene insegnante a Zalaegerszeg, anche se tra il 1916-1918 è chiamato a compiere il suo dovere di soldato sul fronte albanese ed è congedato con il grado di primo tenente.
Matura intanto la sua vocazione di offerta della sua vita al Signore. Così accetta una proposta di fare un ritiro nel convento di Modling dove per 40 giorni può comprendere fino in fondo che solo Dio basta e dove, purificandosi ulteriormente, realizza che la celeste sapienza della
povertà di spirito diventa la sua stessa vita.
Il 3 luglio 1925 entra nel convento carmelitano ... (continua...)


4 - Ven. ROMANO BOTTEGAL (1921-1978)
Nasce a San Donato di Lamon (Belluno, Italia) il 28 dicembre 1921.
Entra nell‘abbazia delle Tre Fontane a Roma e nel 1946 emette i primi voti nell’Ordine dei Cistercensi della Stretta Osservanza (Trappisti) e poi i voti solenni nel 1951. È ordinato sacerdote.
Nel 1964, con un permesso speciale di 3 anni, inizia la sua vita da eremita in Libano al momento della beatificazione di San Charbel Makhlouf.
Padre Romano Bottegal nel 1967, viene autorizzato a dedicarsi alla vita eremitica. Egli ritiene che il migliore apostolato è una vita di povertà, preghiera e lavoro. Dal 1969 al 1973 vive in Israele e Libano. Poi, nel 1976, inizia una vita di clausura. Colpito dalla tubercolosi ed esaurito da privazioni, muore a Beirut 19 febbraio 1978 ed è sepolto nella Cattedrale di Santa Barbara - Baalbeck.

5 - Ven. ROSALIA CADRON-JETTE’ (1794-1864)
Rosalia Cadron-Jetté nasce a Lavaltrie (Montréal, Canada) il 27 gennaio 1794. Nel 1811 sposa Jean-Marie Jetté. La coppia ha undici figli, cinque dei quali muoiono giovani. Nel 1827 si trasferisce a Montreal, dove nel 1832 suo marito muore di colera. Dal 1840, libera dai doveri familiari, in collaborazione con Mons. Ignace Bourget (allora Vescovo della Diocesi di Montreal), Rosalia si impegna nella cura caritatevole di madri non sposate. Ella opera inizialmente fuori della sua casa. Successivamente, con l’aiuto di altre donne, nel 1845 apre le porte del primo Hospice de Sainte-Pélagie, una casa dove vengono accolte e curate le donne incinte fuori del matrimonio. Nel 1848, prende i voti religiosi con il nome Madre della Natività insieme a diverse altre donne, e fonda l’Istituto delle Suore della Misericordia, . (continua...)


6 - Ven. MARIA ROSA TERESA GAY TIBAU (1813-1884)
Nasce il 24 Ottobre 1813 a Llagostera (Gerona, Spagna). Suo padre muore due anni dopo nel 1815, lasciandola con la madre incinta di suo fratello Pedro che vedrà la luce pochi mesi dopo. Purtroppo tutta la famiglia è costretta a vivere in condizioni difficili a causa della Guerra di Indipendenza. Maria Rosa si sente portata a voler alleviare le sofferenze altrui.
Nel 1850, dopo la morte della mamma, María Rosa lavora nella casa di un medico per aiutarlo nelle faccende domestiche, ma soprattutto per poter essere in contatto con la sofferenza dei malati che lei desidera aiutare in modo più diretto e concreto. Fonda un’associazione nel 1870, cioè l’Istituto delle Suore di San Giuseppe ora Religiose di San Giuseppe di Gerona e con le sue compagne. (continua...)


7 - Ven. MARIA OLIVA BONALDO (1893-1976)
Maria Oliva Bonaldo nasce Castelfranco Veneto (Treviso, Italia) il 26 marzo 1893. La vita della giovane Maria Oliva è tragicamente segnata nel 1904 dalla morte della madre, che le ha trasmesso la devozione eucaristica e l’amore per i poveri. Fidanzata con un giovane pittore, dopo il diploma magistrale si dedica all’insegnamento ma il 22 maggio 1913, festa del Corpus Domini, sente forte la chiamata a dedicarsi interamente a Dio in un’opera al servizio della Chiesa.
Le è vicino nella sua formazione il sacerdote don Ciro Scotti (1883-1943), un vero “fratello d’anima” nel cammino spirituale di Maria Oliva e nella piena condivisione del suo carisma. Il 5 ottobre 1920 entra fra le postulanti delle Figlie della Carità Canossiane e, dopo la laurea in lettere, diventa preside dell’Istituto Magistrale delle Canossiane a Treviso. Il 24 giugno 1938 nell’ Istituto Canossiano di Roma, prende vita la congregazione delle Figlie della Chiesa. Donata a Dio con una totalità sbalorditiva,. (continua...)


8 - Ven. ORSOLA MEZZINI (1897-1919)
Orsola nasce il 12 dicembre 1853 a Campeggio di Monghidoro (Bologna, Italia) il 12 dicembre 1853. Nel 1859 la famiglia si trasferisce a Bologna e lei è ospite presso l’istituzione delle sorelle Ranuzzi. Il 16 novembre 1974, aderisce alla “Piccola Missione per i sordomuti” fondata dai fratelli sacerdoti Giuseppe e Cesare Gualandi, prendendo quest’ultimo come direttore spirituale.
Nel 1878 emette il voto perpetuo di dedicarsi al nascente Istituto bolognese. Fin dalla sua entrata, segue tutte le vicende della Congregazione e dei suoi fondatori, che trovano in lei, la discepola, la figlia spirituale, la sorella affettuosa, l’ausiliaria, la persona di fiducia. Collabora alla fondazione delle
Case di Roma (1884) e Firenze (1885), entra a far parte del Consiglio
di Amministrazione dell’Opera. (continua...)

9 - Ven. ORSOLA MARIA RIVATA (1897-1987)
Orsola Maria Rivata nasce a Guarene (Cuneo) il 12 luglio 1897. Fin dall’adolescenza si sente chiamata alla vita religiosa. Già signorina oppone un netto rifiuto al papà che vuole che si sposi al più presto. A 24 anni incontra in una libreria Don Giacomo Alberione: ciò segna una svolta nella sua vita.
Il 29.7.1922, entra fra le Figlie di San Paolo. Don Alberione che progetta di costituire una comunità dedicata alla lode perenne attraverso l’adorazione eucaristica, sceglie Orsola e una sua compagna di nome Metilde, e le alloggia in una casetta separata, in preparazione di questo ideale.
Il 10.2.1924, le prime otto giovani iniziano la vita in comune. Il 25.3.1925 Orsola Maria veste l’abito religioso ed emette la professione con il nome di Maria Scolastica della Divina Provvidenza, divenendo prima responsabile del nuovo Istituto ‘Pie Discepole del Divin Maestro’. Dopo varie vicende anche negative (continua...)

10 - Ven. RAFFAELE CORDERO MOLINA (1790-1868)
Rafael Cordero y Molina nasce a San Juan de Puerto Rico (Puerto Rico) il 24 ottobre 1790 da povera famiglia, ma molto devota. A 14 anni riceve il sacramento della Confermazione dal primo vescovo di origine portoricana Mons. Juan de Alejo Arizmendi (1760-1814).
La passione per la cultura e la determinazione di voler aiutare il prossimo lo stimolano a studiare, a prepararsi seriamente ed a sviluppare la competenza per insegnare in una scuola primaria. Tutto in maniera autodidattica.
Agli inizi del 1800 Rafael Cordero stabilisce nella sua casa una scuola gratuita per tutti i bambini, senza distinzione di razza, che però non sono in grado di permettersi un’istruzione. Cordero mantiene
il suo centro educativo per 58 anni al Luna Street a San Juan. Egli insegna la lettura, la calligrafia , la matematica e impartisce l’istruzione cattolica (continua...)

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17.XII.2013: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI


Il 17.XII.2013, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza privata S.E. Rev.ma il Signor Cardinale Angelo Amato, SDB, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi.
Nel corso dell’udienza il Sommo Pontefice ha accolto con favore la relazione del Cardinale Prefetto ed ha autorizzato la Congregazione a promulgare i nuovi Decreti riguardanti:


A - Un nuovo SANTO

Il Santo Padre ha autorizzato “l’estensione del culto liturgico alla Chiesa Universale” in onore del Beato Pietro Favre, iscrivendolo nel Catalogo dei Santi.

- SAN PIETRO FAVRE (1506-1546)
Il Beato Pietro Favre nasce il 13 aprile 1506 a Villaret, frazione di Saint-Jean-de-Sixt, nel ducato di Savoia. Dal 1525 è studente a Parigi per prepararsi al sacerdozio: qui incontra Ignazio di Loyola. Ordinato sacerdote il 22 luglio 1534, è lui a celebrare la Santa Messa durante la quale i primi sette fondatori della Compagnia di Gesù pronunciano il loro voto.
Nel 1538 essi si presentano al Sommo Pontefice Paolo III per riceverne l’approvazione dell’Istituto e le prime missioni.
L’anno successivo iniziano per Padre Favre sette anni di viaggi in tutta l’Europa: Italia, Germania, Svizzera, Spagna, Belgio, Portogallo. Sono anni in cui instancabilmente predica, confessa (continua...)
Gesù.

B - Una futura nuova BEATA

Il Santo Padre ha anche autorizzato la promulgazione del Decreto riguardante un miracolo attribuito all'intercessione della Ven.le Serva di Dio Teresa Demjanovich, (nella religione: Miriam Teresa), Religiosa professa della Congregazione delle Suore della Carità di S.ta Elisabetta, per la quale rimaniamo in attesa della data della Cerimonia di Beatificazione:


1 - TERESA DEMJANOVICH (1901-1927)

Teresa nasce il 26 marzo 1901 a Bayonne, New Jersey (U.S.A.). Figlia di immigrati Slovacchi, frequenta il Collegio di S. Elisabetta in Convent Station, New Jersey, laureandosi nel 1923.
Per un anno insegna presso l'Accademia di San Luigi a Jersey City. Nel 1925 entra a far parte delle Suore della Carità.
Nel giugno del 1926 la sua Superiora e il suo Direttore spirituale, Padre Benedetto Bradley, OSB, le chiedono di scrivere per il noviziato le esperienze della sua vita di preghiera, che erano molto intense.
Scrive così 26 conferenze che, dopo la sua morte, verranno pubblicate nel libro “La Grande Perfezione”.
Il 20 dicembre 1926 Teresa è operata di tonsillectomia al Saint Joseph Hospital di Paterson, New Jersey. Nel gennaio del 1927 Teresa viene ammessa a Santa Elisabetta Hospital di Elizabeth, New Jersey.
La Professione religiosa di suor Miriam Teresa è stata fatta in articulo mortis (continua...)

C - Due Nuovi VENERABILIù

Sono stati inoltre promulgati due decreti riguardanti l’eroicità delle virtù dei seguenti Servi di Dio, i quali, pertanto, acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”:

1 - Ven. MANUEL HERRANZ ESTABLES (1880-1968)

Manuel nasce a Campillo de Dueñas, Diocesi di Siguenza-Guadalajara, il 1 Gennaio 1880 da famiglia
pia e praticante. Rispondendo alla chiamata del Signore da cui si sente chiamato per operare in prima linea nella Sua Vigna, entra nel seminario di Siguenza. E’ ordinato sacerdote il 28 maggio 1904. Già due dei suoi fratelli lo avevano preceduto nel sacerdozio. Egli esercita il suo ministero a Madrid, coadiutore di uno dei sui fratelli.
Si dedica particolarmente ai poveri e ai bisognosi della parrocchia. Conduce una vita esemplare in umiltà, povertà e carità. Alla fine della guerra civile, nel 1939, Mons. Leopoldo Eijo Garay riprende il progetto verso i fratelli bisognosi e incarica a tale scopo Padre Manuel Herranz (continua...)

2 - Ven. JERZI CIESILSKI (1929-1970)

Jerzy nasce il 12 febbraio 1929 a Cracovia. Consegue la laurea in ingegneria civile e, nel 1957, sposa Danuta Plebaczyk.
Le nozze sono benedette dal cardinale Karol Wojtyla che accompagna gli sposi nella loro crescita spirituale. Nascono tre figli, Maria, Caterina e Pietro. Jerzy aveva conosciuto Wojtyla mentre era ancora studente presso il Politecnico di Cracovia.
Dopo aver conseguito il dottorato e la docenza universitaria, entra a far parte di un gruppo di intellettuali che con il Cardinale proseguono un approfondimento culturale e spirituale.
Nel 1968, Jerzy entra in contatto con il Movimento dei Focolari. Colpito dall’ amore evangelico che vede vissuto tra i membri della prima comunità, ne abbraccia la spiritualità.
«Sente la chiamata a donarsi a Dio come focolarino sposato nell’estate del 1969, dopo una ‘settimana di vacanza’ a Zakopane, località turistica sui monti Tatra»: ricorda Anna Fratta, focolarina, medico, che è stata testimone diretta di alcuni passaggi della vicenda umana e spirituale di Jerzy.
Un incidente sul fiume Nilo in Sudan, il 9 ottobre 1970, porta via Jerzy e i figli Caterina e Pietro. Karol Wojtyla presiede i funerali; (continua...)

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PROCLAMAZIONE DEI PATRONI PRIMARI D'ITALIA

di Giancarlo Gualtieri


TESSERA AICIS 2014

 


Il Santo Padre Pio XII, il 18 Giugno 1939, anno primo del suo pontificato, alla vigilia del conflitto mondiale, ha proclamato San Francesco d'Assisi e Santa Caterina da Siena Patroni d’Italia.
Con tale atto, il Sommo Pontefice ha inteso, oltre procurare in modo particolare il bene degli italiani, metterli sotto la protezione di due grandi santi, che durante la vita terrena si sono attivati concretamente per portare aiuto alle genti del loro tempo, spinti dall’amore per la patria.
Francesco e Caterina, dunque, patrocinatori presso Dio delle preghiere degli italiani e nello stesso tempo esempio per loro di vita evangelica.
La tessera AICIS 2014 celebra sia il 75° anniversario di tale proclamazione (parte frontale della Tessera), sia il 400° anniversario della morte di San Camillo de Lellis (segnalato sul retro della Tessera).

BREVE PONTIFICIO CON CUI IL SANTO PADRE PIO XII PROCLAMA
SAN FRANCESCO D’ASSISI E SANTA CATERINA DA SIENA PATRONI
PRIMARI D’ITALIA


Ecco qui di seguito il documento vaticano di proclamazione firmato da Papa Pio XII.

“La sollecita cura della Chiesa universale che Ci è stata commessa dal divino Redentore ci spinge sempre a procurare quanto più ci è possibile il bene di tutti i fedeli sparsi per tutta la terra; ma poiché la Divina Provvidenza ha voluto che la cattedra romana di San Pietro fosse stabilita in Italia, la Nostra volontà non può non rivolgersi in modo particolare a promuovere i vantaggi spirituali degli italiani e perciò appena ce ne è data l’occasione, ci disponiamo ad eseguire con solerte cura tutte quelle cose che ci sembrano le più opportune al fine predetto.

Sicché nelle difficoltà dei tempi, che da ogni parte premono anche le genti d’Italia, nessun’altra cosa è più conforme al Nostro ufficio pastorale, nonché all’effetto che nutriamo verso i Nostri connazionali, quanto l’assegnare loro presso il Signore, particolari patroni celesti, i quali ne siano come i custodi e i difensori.
Chi di noi invero potrebbe mai dubitare di non essere aiutato giorno per giorno dal patrocinio dei Santi presso Dio, specialmente quando, trovandosi in angustie si appoggia alla intercessione dei Santi, invoca il Signore e sente subito che il Signore lo esaudisce?
E questo tanto più giustamente può dirsi di quel patrocinio, col quale i santi proteggono le genti e le nazioni, specie quelle alle quali si sforzarono in tanti modi e in tante particolari circostanze, di portare aiuto, mentre essi ancora erano in terra, spinti dall’amor di patria.
Senza alcun dubbio ciò si deve affermare di San Francesco d’Assisi e di Santa Caterina da Siena che, italiani ambedue, in tempi straordinariamente difficili, illustrarono, mentre vivevano, con nitido fulgore di opere e di virtù e beneficarono abbondantemente questa loro e nostra Patria, in ogni tempo madre di santi.
Difatti San Francesco poverello e umile vera immagine di Gesù Cristo, diede insuperabili esempi di vita evangelica ai cittadini di quella sua tanto turbolenta età, e ad essi anzi, con la costituzione del suo triplice ordine aprì nuove vie e diede maggiori agevolezze, per la correzione dei pubblici e privati costumi e per un più retto senso dei principi della vita cattolica.
Né altrimenti si adoperò Santa Caterina, la fortissima e piissima vergine, che valse efficacemente a ridurre e a stabilire la concordia degli animi delle città e contrade della sua Patria e che mossa da continuo amore, con suggerimenti e preghiere, fece tornare alla sede di Pietro in Roma i romani pontefici, che quasi in esilio vivevano in Francia, tanto da essere considerata a buon diritto il decoro e la difesa della Patria e della Religione.
Ora poi il Signor Cardinale Carlo Salotti, prefetto della S. Congregazione dei Riti, ci ha detto che gli arcivescovi d’Italia, assecondando il comune desiderio dei fedeli, fanno voti e ci rivolgono anzi supplici preci, affinché San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena, vengano da noi dichiarati e costituiti
Patroni Primari d’Italia con l’intento di riaccendere l’avita pietà e farla maggiormente crescere.
A questi voti si aggiunge anche l’amplissima commendatizia dello stesso porporato e perciò considerate attentamente tutte le ragioni e le circostanze ben volentieri abbiamo deciso di annuirvi.

Pertanto di Nostro «Motu proprio» di certa scienza e dopo matura deliberazione colla pienezza di nostra apostolica podestà, in virtù delle presenti lettere, dichiariamo da questo momento e costituiamo in perpetuo San Francesco d’Assisi e Santa Caterina Patroni Primari d’Italia.
Con la stessa autorità e in forza delle presenti da valere in perpetuo decretiamo che in Italia e nelle isole adiacenti, si celebrino ogni anno, dall’uno e dall’altro clero, nei giorni stabiliti, le feste degli stessi Patroni con relativa Messa ed Officio in rito doppio di prima classe, ma senza ottava, nonostante qualsiasi cosa in contrario.
Ciò benevolmente ordiniamo e decretiamo, comandando che le presenti Lettere rimangano sempre ferme, valide e in tutta la loro efficacia; che ottengano i loro pieni ed interi effetti che se ne possano pienamente valere oggi ed in futuro quelli cui spetta o potrà spettare; e così doversi esattamente giudicare e stabilire, dichiarando fin d’ora irrita ed inane, qualsiasi cosa che al riguardo, da chiunque o da qualsiasi autorità, scientemente o ignorantemente, possa essere attentata in contrario.
Dato a Roma presso San Pietro sotto l’anello del Pescatore il

XVIII giugno del MDCCCCXXXIX, primo del nostro pontificato.

F.to Pio XII”

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DICASTERO DELLA CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI: INCARICHI


Il 19 dicembre 2013, il Santo Padre Francesco ha confermato nell’incarico:

- Sua Eminenza il cardinale ANGELO AMATO, S.D.B. “donec aliter provideatur” nel ruolo di prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
- Ha anche confermato l’arcivescovo MARCELLO BARTOLUCCI come Segretario del medesimo Dicastero.

- I seguenti cardinali e vescovi sono confermati come membri della Congregazione delle cause dei Santi:
- Il Cardinale Jean-Claude Turcotte, il Cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, il cardinale Ennio Antonelli, cardinale Agostino Vallini, cardinale Antonio Canizares Llovera, il Cardinale Paul Josef Cordes, Cardinale Angelo Comastri, il cardinale Stanislaw Rylko, il cardinale Francesco Monterisi, il cardinale Kurt Koch, il cardinale Paolo Sardi, il cardinale Velasio De Paolis, il Cardinale Manuel Monteiro de Castro, il cardinale Santos Abril y Castello, il cardinale Francesco Coccopalmerio, Cardinale James Michael Harvey; -L’arcivescovo Felix del Blanco Prieto, Mons. Fabio Berardo D’Onorio, arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, Arcivescovo Salvatore Fisichella, Arcivescovo Zygmunt Zimowski, Arcivescovo Renato Boccardo, vescovo Lorenzo Chiarinelli, Vescovo Marcello Semeraro, vescovo Lino Fumagalli, Vescovo Paolino Schiavon, vescovo Antoni Stankiewicz, vescovo Gianfranco Girotti, vescovo Ambrogio Spreafico, Mons. Raffaello Martinelli.

- Il Santo Padre ha anche confermato come Consultori dello stesso dicastero le seguenti personalità:

- Mons. Sergio Pagano, Mons. Joaquín Alonso Pacheco, don Francesco Asti, don Nicola Bux, don Alfonso C. Chacon Oreja, mons. Lorenzo Dattrino, Rev. Miguel De Salis Amaral, don Antonio Escudero Cabello, SDB, p. Maurizio Pietro Faggioni, OFM, mons. Jair Ferreira Pena, Rev. Jesús Manuel García Gutiérrez, SDB, p.Wojciech Giertych, OP, p. François-Marie Léthel, OCD, p. Mieczysław Lubomirski, SJ, p. Sabatino Majorano, C.SS.R., p. Germano Marani, SJ, mons. Guido Mazzotta, Rev. Aimable Musoni, SDB, p. Stéphane Oppes, OFM, p. Adam Owczarski, C.SS.R., mons. Mario Pangallo, p.Szczepan T. Pralkiewicz, OCD, p. Marek Adam Rostkowski, OMI, p. Felice Ruffini, MI, mons. Erich Schmid, p. Zbigniew Suchecki, OFM Conv.,. P. Damian Jan Synowiec, OFM Conv.., P. Mihály Szentmártoni, SJ, mons. Francesco Maria Tasciotti, p. Angelo Giuseppe Urru, OP, Rev. Filippo Urso, p. Alberto Valentini, SMM, p. Adam Wolanin, SJ, p. Alfonso Amarante, C.SS.R., suor Albarosa Ines Bassani, SDVI, Prof. Pietro Borzomati, p. Marcel Chappin, SJ, mons. Luis Manuel Cuña Ramos, p. Fidel González Fernández, MCCJ, il dottor Johan Ickx, mons.Wilhelm Imkamp, p. Gabriele Ingegneri, OFM Cap.., P. Marek Inglot, SJ, p. Carlo Longo, OP, suor Grazia Loparco, FMA, Dr. Christoph Ludwig, p. Luigi Nuovo, CM, il Prof. Ulderico Parente, Dott. Gaetano Passarelli, Prof. Francesco Ricciardi Celsi, Rev. Giorgio Rossi, SDB e mons. Mario Sensi.

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L’Associazione A.I.C.I.S. esprime la propria soddisfazione per tali riconferme e porge i più fervidi auguri di copiosi frutti a Sua E. il Cardinale Angelo Amato, al Segretario del Dicastero Mons. Marcello Bartolucci ed a quanti Papa Francesco ha riposto la propria fiducia attraverso la recente riconferma negli incarichi.

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NAPOLI 25 GENNAIO 2014:
BEATIFICAZIONE DELLA VEN. SERVA DI DIO MARIA CRISTINA DI SAVOIA


Il prossimo 25 gennaio 2014, nella basilica di Santa Chiara a Napoli, la Regina delle Due Sicilie, Maria Cristina, moglie di Ferdinando II di Borbone, verrà proclamata beata.
La cerimonia sarà celebrata dai cardinali Amato e Sepe.
La venerabile Maria Cristina di Savoia è nata a Cagliari il 14.11.1812.
Figlia del re Vittorio Emanuele I e di Maria Teresa d’Asburgo, ha ricevuto dai pii genitori una solida formazione cristiana. Nel 1832 ha sposato Ferdinando II, re delle Due Sicilie, e nel duplice stato di moglie e di regina è stata modello luminoso di ogni virtù. Vera madre dei poveri, ha saputo farsi carico delle sofferenze del suo popolo.
È morta a Napoli il 31.1.1836 ancora giovane, dopo aver dato alla luce il primogenito Francesco, tra l’unanime compianto della famiglia reale e del popolo napoletano. È stata sepolta nella basilica di Santa Chiara in Napoli.
Il 6 maggio 1937 papa Pio XI ha dichiarato eroiche le sue virtù.

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4.9.2013: INIZIO DEL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE DI MADDALENA CARINI


Il 4 settembre 2013, alle ore 10,00, è iniziato il Processo Diocesano per la Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio Maddalena Carini, fondatrice della “Famiglia dell’Ave Maria” con sede in Sanremo. Il 19 agosto era stato promulgato apposito editto da Mons. Alberto Maria Careggio, Vescovo Diocesano:
“Con Decreto del 24 luglio 2013, ho accolto l’istanza del dottor Giorgio Igliozzi, Postulatore legittimamente costituito, che ha chiesto con Supplex Libellus del 12 settembre 2011, di introdurre la Causa per la Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio Maddalena Carini, nata a Bereguardo (PV) il 1 marzo 1917 e deceduta in San Remo (IM) il 26 gennaio 1998, fondatrice della “Famiglia dell’Ave Maria” con sede in San Remo. Al riguardo è stato legittimamente costituto, in pari data, un Tribunale deputato a istruire una formale inchiesta sulla vita, le virtù e la fama di santità della suddetta serva di Dio. […]
… San Remo, 19 agosto 2013”.

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NOTIZIE DAL MONDO


20.10.2013: CHIUSURA FASE DIOCESANA PROCESSO DI BEATIFICAZIONE DI BERNARDO ANTONINI


Il 20 ottobre 2013, con la S. Messa solenne presieduta dal Vescovo di Verona Mons. Giuseppe Zenti nella Cattedrale di Verona, si è chiusa la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio don Bernardo Antonini, il missionario nato a Cimego nel 1932, cresciuto a Raldon (Verona) che nel 1993 ha fondato a Mosca il primo seminario cattolico dedicato a “Maria Regina degli Apostoli”. Don Bernardo è morto a Karaganda in Kazakistan nel 27 marzo 2002.

La celebrazione del 20 ottobre scorso è stata presieduta dal vescovo di Verona Giuseppe Zenti, accanto a lui hanno concelebrato l’arcivescovo di Mosca Paolo Pezzi, l’arcivescovo di Minsk Tadeusz Kondrusiewicz, l’arcivescovo di Karaganda Jan Palev Lenga, il vescovo di Astana Athnasius Schneider, il nuovo parroco di Cimego don Vincevo Luppoli, don Lauro Tisi, Vicario del vescovo di Trento Luigi Bressan, affiancati da una quarantina di sacerdoti veronesi, sedici sacerdoti russi e kazaki, e
una rappresentanza del clero ortodosso. Il processo era stato aperto in Verona l’11 febbraio 2009.

22.11.2013: CHIUSURA FASE DIOCESANA PROCESSO DI BEATIFICAZIONE DI LUISA GUIDOTTI MISTRALI

Alla presenza di Sua Ecc. Mons. Antonio Lanfranchi, si è conclusa il 23 novembre 2013 a Modena, nella chiesa di San Domenico di cui era parrocchiana, la fase diocesana del processo di beatificazione di Luisa Guidotti Mistrali, membro dell’Associazione Femminile Medico Missionaria (AFMM), uccisa nell’allora Rhodesia (attuale Zimbabwe) nel 1979.
Nata a Parma il 17 maggio 1932, Luisa Guidotti Mistrali si trasferisce a Modena. Sono gli anni “preconciliari - scrive Luisa - l’epoca in cui si andava prendendo coscienza della funzione del laicato nella Chiesa”. E ancora: “volevo andare in missione come medico, andare per sempre, restando laica fra i laici”.
Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, nel 1960 Luisa chiede di far parte dell’Associazione Femminile Medico Missionaria e nell’agosto 1966 parte per l’allora Rhodesia, con destinazione Chirundu, Ospedale Paolo VI. A causa degli eventi locali è costretta a tornare in Italia per
alcuni mesi. Riparte poi per l’Africa, con destinazione prima l’ospedale Regina Coeli Mission e poi la missione All Souls.
Il 6 luglio 1979, mentre sta accompagnando a Nyadiri una partoriente a rischio, l’auto di Luisa viene investita da una raffica di mitra. Trasportata all’ospedale governativo di Mutoko, vi giunge priva di vita. Nel 1983 l’ospedale di All Souls viene intitolato a Luisa Guidotti Mistrali. Il 23 ottobre 1988, per volontà dell’Arcivescovo di Modena, le sue spoglie sono trasferite nel Duomo di Modena. Il processo di canonizzazione è stato aperto nel 1996. (SL)

(Fonte: Agenzia Fides 26/11/2013).

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Curiosando tra i libri


“SAN TOMMASO DI VILLANOVA - Culto, storia e arte”


La Biblioteca Egidiana del Convento di San Nicola a Tolentino (MC) e la Comunità Agostiniana del Real Monasterio de l’Escorial (Madrid-España) hanno pubblicato in due volumi il Corpus iconografico di san Tommaso da Villanova, arcivescovo agostiniano di Valencia canonizzato nel 1658.
I due volumi sono editi quindi dalle Ediciones Escurialenses (EDES - Madrid) y Biblioteca Egidiana (Tolentino-Italia), 2013.

Vogliamo qui segnalare alcuni articoli.

- A pag.253: “La devozione a San Tommaso da Villanova attraverso i santini” del Presidente AICIS Giancarlo Gualtieri e di Padre Marziano Rondina, OSA.
- A pag. 27 “Iconografía di San Tommaso da Villanova” di Antonio Iturbe Saíz, O.S.A.
- A pag. 131, “Iconografía e devozione di San Tommaso da Villanova in Spagna [eccetto la regione di Levante] di Rafael Lazcano.
- A pag.167, “Devozione a San Tommaso da Villanova in America Latina e Filippine” (Luis Álvarez Gutiérrez).
- A pag.261, “Repertorio agiografico e principali corrispondenze iconografiche. Riepilogo apparati vaticani” di Roberto Tollo.

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30 gennaio: festa liturgica della Beata Maria Bolognesi


7 SETTEMBRE 2013:
BEATIFICAZIONE DI MARIA BOLOGNESI


 

La Beata Maria Bolognesi nacque il 21 ottobre 1924 a Bosaro (Ro) da Giuseppa Samiolo, madre nubile; il padre naturale però si rifiutò di riconoscere la figlia.
Nel febbraio 1930 la Samiolo sposò un bracciante agricolo, Giuseppe Bolognesi, che ne adottò la figlia: da quel giorno la piccola assunse il cognome del padre adottivo e si chiamò Maria Bolognesi. Visse l’infanzia e la fanciullezza in uno stato di estrema povertà. La nascita di altri sette fratelli comportò un aggr vio delle già precarie condizioni economiche della famiglia e, insieme alla miseria, sopraggiunsero anche le malattie che segnarono pesantemente tutta la vita della Beata: la tubercolosi, il reumatismo articolare, l’elmintiasi, la brucellosi; grazie alla sua robusta costituzione fisica, le malattie non dettero luogo a quadri sintomatologici chiaramente conclamati e, quindi, vennero diagnosticate e curate molto tardivamente, quando ormai le loro conseguenze erano diffuse a tutto l’organismo.
Maria, per aiutare la famiglia, affrontò fin da bambina il lavoro dei campi e, per questa ragione, non poté frequentare regolarmente la scuola: terminò a malapena la prima elementare e frequentò per qualche mese la seconda.
Il rapporto tra Giuseppa Samiolo e il marito fu estremamente conflittuale e il clima domestico ne risentì pesantemente; Maria soffrì molto per quella situazione e fece sempre il possibile per mantenere la pace in famiglia. In mezzo a tanta desolazione, unico vero riferimento affettivo e morale fu la nonna materna, Cesira Cornetto, che, con la sua fede semplice e concreta, le trasmise i grandi valori religiosi e morali della sua vita: l’amore per Gesù e Maria, per il prossimo, per la natura.
In Maria nacque una straordinaria confidenza verso Gesù, confidenza che sarà il centro di gravitazione di tutta la sua spiritualità e fin dall’infanzia decise di consacrare la vita al “suo” Gesù. Ancora adolescente, Maria comprese l’importanza del legame con la Chiesa e, per questa ragione, si affidò pienamente a un direttore spirituale; dopo il ritiro del suo primo direttore spirituale, don Bassiano Paiato, volendo vivere una sempre più perfetta conformazione alla volontà di Dio nell’esercizio dell’ubbidienza, Maria domandò che il direttore spirituale le fosse indicato dal Vescovo; fu così affidata alla direzione di mons. Rodolfo Barbieri, poi di mons. Adelino Marega, e per gli ultimi sedici anni, a quella di mons. Aldo Balduin.
A partire dai primi anni Quaranta, la Beata ebbe una singolare serie di esperienze mistiche che la spinsero ad una donazione sempre più incondizionata al servizio dei bambini, dei più poveri, degli ammalati e degli abbandonati. Dal 1943, in accordo col suo direttore spirituale, quale segno della sua personale consacrazione, indossò sempre un abito nero che le attirò infinite critiche e ostilità.
Profondamente legata al Cristo sofferente, Maria intuì che Gesù la invitava costantemente al sacrificio, alla preghiera e alla penitenza per il bene della Chiesa; ebbe una singolare comunione con la Sua Passione, della quale ebbe nitida visione per tutta la vita e, a partire dal 1944, ne portò misticamente i segni. Il frutto della visione del Christus Patiens, si tradusse nel riconoscimento immediato della presenza del Cristo nei mille volti della sofferenza umana, che lei cercò di servire con amore e dedizione totale fino all’ultimo giorno della sua vita divenendo per tutti sorella e madre affettuosa.
Nel 1946, la Beata lasciò la casa paterna per trasferirsi a San Cassiano (Ro) (continua...)

(A cura della Postulazione)



NB.: Un sentito ‘grazie’ al socio Davide Giberti che ha contattato il “Centro Maria Bolognesi” il quale gentilmente ha trasmesso all’AICIS un pacchetto con santini e opuscoli della Beata, compreso il santino allegato.
Grazie.

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MOSTRE DI SANTINI






FOLLINA (TV), 1-2 Dicembre 2013
Mostra di SANTINI “SANTINI, PASTA D’OSTIA, MADREPERLA, PAILLETTES”

“Colori d’Inverno - Mercatino di Natale a Follina” ha aperto al pubblico da sabato 1 a domenica 2 dicembre 2013 in Via Pallade 7 - Follina (Treviso), è’ stato l’annuale appuntamento che ha permesso ad appassionati ed occasionali visitatori di ammirare la mostra personale del socio Mario Tasca che quest’anno ha esposto sulla tematica “Santini. Pasta d’Ostia, madreperla, paillettes”.

I visitatori hanno così potuto ammirare:
1) - Santini in Pasta d’Ostia, la cui quasi totalità è arricchita da Madreperla;
2) - Santini in cartoncino normale, ma stesso genere delle Paste d’Ostia e con effetti Madreperla;
3) - Siderografie, la maggior parte dipinte a mano, arricchite da dorature e Paillettes.
Il 1° dicembre u.s., inoltre, il socio Tasca ha organizzato un piccolo concerto nei locali della mostra: L’Armonioso Duo” è diventato“L’Armonioso Trio” con l’aggiunta di un clarinetto al duo chitarra-flauto.

Nota molto importante: Tale esposizione sarà visitabile anche per tutto il 2014, previa telefonata al 3381467630 o invio di una mail a mariotasca2@alice.it

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RAVENNA, 14 Dicembre 2013 -1 Febbraio 2014 - Mostra di santini “GLI INCISORI DI ANVERSA
IMMAGINI DEVOZIONALI FIAMMINGHE DAL XVI AL XVIII SECOLO”


Il 14 dicembre 2013 è stata inaugurata nell’Aula Magna della Biblioteca Classense di Ravenna la mostra della preziosa raccolta di Vittorio Pranzini, composta da incisioni devozionali fiamminghe di piccolo formato, su carta e pergamena, prodotte nelle botteghe di Anversa a partire dall’ultimo quarto del Cinquecento, assieme ad importanti testimonianze da manoscritti o incise dalla Collezione della Classense.
Si tratta, nell’ambito delle piccole immagini devozionali, di una mostra unica nel suo genere in quanto sono stati esposti, per la prima volta in Italia, quasi esclusivamente esemplari fiamminghi incisi a bulino, la maggior parte firmati e colorati a mano, opera dei più importanti artisti, a partire dai tre fratelli Wierix, conosciuti come i migliori imitatori delle opere del Dürer.
La parte più originale è costituita da un gruppo di oltre 50 incisioni sulla Vita e Passione di Cristo, miniate e lumeggiate in oro, in gran parte incollate sulle pagine di due manoscritti francescani del Seicento, insieme a molte altre sciolte, con immagini della Natività, della Madonna con il Bambino, di Gesù, dei Santi e di allegorie religiose.
Un’interessante sezione introduttiva sarà dedicata alla fase di transizione dalle miniature dei codici manoscritti alle prime immagini devozionali in foglio e a quelle incise a bulino, di piccolo formato, concepite per essere inserite nei primi libri a stampa.

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TARQUINIA (VT), 25 Dicembre 2013 - 6 Gennaio 2014
Mostra di immaginette sacre “NATIVITA’ DI GESU’”


A Tarquinia (VT) nei giorni dal 25 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014, sarà possibile visitare la Mostra Filatelica ed Immaginette Sacre che sarà allestita presso i locali del Circolo Filatelico numismatico Tarquiniense sul tema “Natività di Gesù Cristo“.
L’AICIS ha concesso il patrocinio e l’utilizzo del logo.

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ROMA, 7 Dicembre 2013 - 6 Gennaio . 2014 - A.I.C.I.S. 30° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE
- Mostra di Santini:
NATIVITAS CHRISTI - IL NATALE NELLE IMMAGINI DEVOZIONALI DAL XVI AL XX SECOLO”.


Il 7 dicembre u.s., con l’inaugurazione della Mostra “Nativitas Christi” si sono aperte le manifestazioni conclusive del XXX Ann.rio dell’A. I.C.I.S. proprio al centro di Roma, a pochi metri dal Pantheon con la cortese collaborazione della Comunità del Convento dei Domenicani di Piazza della Minerva.
L’esposizione allestita nel salone cui si accede da un magnifico Chiostro da poco restaurato del Convento di Santa Maria Sopra Minerva, con ingresso da Piazza della Minerva 42, ha già visto sfilare circa 1400 visitatori di cui 400 nel solo giorno 14 dicembre 2013.

Daniele PENNISI di Zafferana Etnea ha curato la grafica del manifesto della manifestazione.

Partecipano alla mostra che chiuderà il 6 gennaio p.v. i soci: Maria Gabriella ALESSANDRONI, Francesco BRACALETTI Stefania COLAFRANCESCHI, Frà Angelo DI MARCO, Sandro ERCOLE, Giuliana FARAGLIA, Patrizia FONTANA, Giancarlo GUALTIERI, Renzo MANFE', Santo NIGRELLI, Orietta PALMUCCI, Luigi ZANOT e Gianni ZUCCO, tutti di Roma, Maria Rosaria ASSENZA TRIBASTONE di Ragusa, Edmondo BARCAROLI di Tarquinia, Filippo BRICCOLI di Ravenna, Francesca CAMPOGALLIANI CANTARELLI di Mantova, Carmelo M.CAROLLO di Bagheria, Giuseppe e Loredana COLAZZO di Tricase, Loredana COLEINE di Civitavecchia, Antonino COTTONE di Misilmeri, Michele Fortunato DAMATO di Barletta, Carluccio FRISON di Massa Finalese, Paola GALANZI di Sassari, Attilio GARDINI di Forlì, Giorgio LOMBARDI di Aulla, , Alessandro MARTINI di Firenze, Antonio MENNONNA di Muro Lucano, Sebastiano MICHELI di Capannori, Vincenza MUSARDO TALO’ di San Marzano di S.G., Germano PISTOLESI di Francavilla D’Ete, Alberta QUERZOLI di Forlì, Tommaso RIZZO di Andrano, Mario SALATINO di Corigliano Calabro.

Tutte le foto della Mostra sono di Antonino Cottone di Misilmeri.



 

 

 

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Circolare di Luglio 2005


Circolare di Giugno 2005

Circolare di Maggio 2005

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