SANTINI E SANTITA'
NOTIZIARIO A.I.C.I.S. N. 1 - 2014
GENNAIO - FEBBRAIO 2014
EPIFANIA DEL BAMBINO GESÙ
L’ARRIVO DEI MAGI
Incisione a bulino
su pergamena colorata
a mano. Scuola
fiamminga - Anversa.
Incisore anonimo,
metà sec. XVII. Collezione:
Giorgio Lombardi
di Aulla (MS)
L’Epifania del Signoreè la manifestazione
alle genti di
tutto il mondo del
Bambino nato a Betlemme.
Alla mangiatoia
giungono anche dei Magi. Chi sono?
“I magi del vangelo di Matteo indicano persone esperte d’astronomia o, comunque, dei sapienti. Nella mentalità comune si afferma che essi
sono tre, ma Matteo non specifica il loro numero. Li ricorda semplicemente al plurale.
Il numero tre s’impose in base ai tre doni: oro, incenso e
mirra che i magi offrono a Gesù.
Essi sono stati indicati come “re” per la ricchezza di questi doni e il richiamo ad alcuni testi dell’Antico Testamento
(Salmo 72,10-11; Isaia 60,6.10). (Filippa Castronovo). |
VITA ASSOCIATIVA
AUGURI DI BUON ANNO DEL SIGNORE 2014
Un anno si chiude, un anno nuovo comincia. Sui gesti e sui pensieri tradizionali di questo passaggio inseriamo quelli della Fede: noi credenti
viviamo il tempo e la storia ricevendoli dalle mani di Dio.
Il Presidente AICIS Giancarlo Gualtieri e il Consiglio Direttivo rinnovano gli auguri ad associati e familiari per un 2014 sereno e ricco di
benedizioni celesti
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È ANCORA DI EURO 35.00 LA QUOTA SOCIALE PER IL 2014
Il Consiglio Direttivo, il 4 novembre u.s., ha confermato in 35.00 euro la quota sociale per il 2014 anche per i nuovi soci che si iscriveranno
per la prima volta all’Associazione. La quota per le società, associazioni, Gruppi, ecc. rimane a euro 45,00, come pure la quota di iscrizione
all’Associazione resterà di euro 3,00.
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1 GENNAIO: SOLENNITA’ DI MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
Nel giorno solenne e inaugurale dell’anno, in cui la Chiesa e il mondo guardano con fiducia al Figlio della Vergine
Maria per implorare pace, salvezza, giustizia, è anche giusto chiedere con fiduciosa speranza l’intercessione della Madre
Sua.
L’A.I.C.I.S. che è sorta nel 1983 in Roma, Piazza Campitelli, nella Casa Generalizia dell’Ordine della Madre di Dio,
avverte con particolare sensibilità questa ricorrenza e con Padre Davide Carbonaro, OMD, nostro Assistente Ecclesiastico,
cui facciamo tanti auguri per il suo prossimo compleanno (1° gennaio), si stringe a tutto l’Ordine dei Chierici Regolari
della Madre di Dio, fondato da San Giovanni Leonardi, per celebrare Maria Ss.ma Madre di Dio.
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LA TESSERA AICIS 2014 CELEBRATIVA DEL 75° DEI PATRONI D’ITALIA E DEL
400° ANN.RIO DELLA MORTE DI S.CAMILLO
Il 18 Giugno 1939, anno primo del suo pontificato, alla vigilia del conflitto mondiale, Pio XII proclamò San Francesco
d’Assisi e Santa Caterina da Siena Patroni d’Italia. Con questo atto, il Papa intendeva procurare in modo particolare il
bene degli italiani, mettendoli sotto la protezione dei santi, che durante la vita terrena operarono per portare aiuto alle
genti del loro tempo, spinti dall’amore per la patria. Francesco e Caterina, dunque, patrocinatori presso Dio delle preghiere
degli italiani e nello stesso tempo esempio per loro di vita evangelica.
La tessera AICIS 2014 celebra sia questo importante avvenimento del 75° anniversario di tale proclamazione (parte frontale
della Tessera), sia il 400° ann.rio della morte di San Camillo de Lellis (segnalato sul retro della Tessera).
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LA FAMIGLIA GOLINO PRESENTA UN DONO A PAPA FRANCESCO
Il 27 novembre 2013, nel corso dell’udienza del mercoledì a Piazza San Pietro, il socio prof.Tanino Golino
con la sua consorte hanno fatto dono al Santo Padre dello scialle che indossano gli uomini in processione “A sira ro Santissimu Cristu” (“La Sera del Santissimo Cristo”) cioè il Venerdì Santo a Canicattini Bagni
(Siracusa). In tale località siciliana, infatti, il Venerdì Santo è caratterizzato da una processione nella
quale si porta a spalla una statua in cartapesta dell’ “Ecce Homo” della fine del ‘600, accompagnata
dai “Nuri” che intonano “u lamentu”, che è un canto tipico della Settimana Santa.
Per chi volesse vivere momenti unici, ricchi di devozione e tradizione, che non si ripetono in altre località
siciliane, è invitato a partecipare alla processione del prossimo Venerdì Santo a Canicattini Bagni la
sera del 18 aprile 2014.
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CALENDARIO 2014 DELLE RIUNIONI MENSILI AICIS A ROMA - PIAZZA CAMPITELLI
Per gli incontri sociali del 2014 nella Parrocchia romana di Santa Maria in Portico a Piazza Campitelli 9, ogni primo martedì del mese con
orario 15,30-17.00: Gennaio 14, Febbraio 4, Marzo 4, Aprile 1, Maggio 6, Giugno 3, Luglio 1, (Agosto: pausa), Settembre 2, Ottobre 7, Novembre
4 e Dicembre.
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13° RADUNO REGIONALE DI COLLEZIONISTI SICILIANI DI IMMAGINETTE SACRE
Domenica 29 Dicembre 2013 presso l’Oratorio Beato Giovanni Paolo II a Olivarella di Milazzo
(Messina) si è tenuto il 13° Raduno Regionale di Collezionisti di Immaginette Sacre patrocinato
dall’A.I.C.I.S.
A tale evento hanno preso parte 22 collezionisti provenienti da diverse
parti della Sicilia, di cui otto soci A.I.C.I.S. Il 13° Raduno regionale è stato organizzato dal
socio Giovan Battista Anania che in tale circostanza ha esposto alcuni pezzi della sua collezione
inerenti al Santo Natale. I soci che hanno preso parte al Raduno,
oltre all’organizzatore, sono: Tony Di Mauro, Giacomo Anastasi, Biagio Speciale, Maria Giovanna
Prinzi, Massimiliano Sebastiano Alessandro, Rosario Dierna e Daniele Pennisi.
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MOSTRA SU S. FRANCESCO D’ASSISI E S. CATERINA DA SIENA PATRONI D’ITALIA
INVIO SANTINI ENTRO IL 1° APRILE 2014
Una nuova mostra su San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena, Patroni d’Italia, è organizzata dall’AICIS con
la collaborazione del Convento di S.Maria sopra Minerva. L’inaugurazione è prevista per sabato 31 maggio 2014 alle ore
18.00.
I soci che desiderano partecipare con santini di San Francesco d’Assisi e S. Caterina da Siena editi entro il 1935
se rappresentati separatamente, e fino ai giorni nostri se detti santi sono rappresentati insieme in quanto
Patroni Primari d’Italia, debbono trasmettere il materiale al responsabile della Mostra: Renzo Manfè -
C/o Cartoleria “Il Papiro” - Via Merulana 128 - 00185 Roma RM, entro e non oltre la data del 1° aprile.
p.v. Vi attendiamo numerosi a tale iniziativa sociale in onore dei nostri Santi Patroni.
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I santini e gli insegnamenti
TESTIMONIANZE DI PRATICHE RELIGIOSE DOCUMENTATE NEI SANTINI
di Maria Teresa BISE CASELLA
La prima testimonianza, un santino
francese, propone, lo ricorda il cartiglio
rinviando a Isaia 61.9, la benedizione
che Dio assicura a chi pratica la
preghiera serale in famiglia.
Particolarmente
interessante è il constatare quanti
elementi concorrono a dar forza al messaggio
che l’illustrazione vuol trasmettere.
Non casuale è, anzitutto, l’oggetto della devozione: alla
Sacra Famiglia si rivolge la preghiera degli astanti; sono infatti
Maria e Giuseppe che presentano il Bambino benedicente; vivi
e chiari sono così resi i concetti di famiglia e benedizione.
Impressionante è poi l’ambiente
in cui sono radunati i
devoti: una elegante camera
da letto (siamo di sera) con
tanto di letto a baldacchino,
lussuosi tendaggi e, appesi all’unica
parete ritratta, tre oggetti
religiosi: un crocifisso di
inabituale grandezza, un dipinto
di Maria, forse invocata
Signora del Perpetuo Soccorso,
riccamente incorniciato
e un acquasantino sormontato
da una croce con infilato il ramoscello
d’olivo ricordo del
tempo di Passione.
Numerose le persone raccolte
in un pur piccolo spazio:
la più anziana, il capo coperto da una cuffia, è appoggiata al
più prezioso inginocchiatoio.
Le varie generazioni, elegantemente vestite, sono rappresentate:
i nonni, i genitori con i figli grandi e piccoli e forse,
dietro a tutti, la domestica con la cresta. Tutti sono intenti sola
a pregare, gli occhi rivolti alla Sacra Famiglia; l’arcolaio, testimone
dell’occupazione domestica femminile allora più diffusa,
abbandonato in un angolo della stanza.
L’insieme parla
a favore di una famiglia agiata, forse dell’alta borghesia. A
questa classe della popolazione era dedicata prevalentemente
la diffusione dei santini francesi i cui curatori, ne abbiamo
qui una testimonianza, prestavano particolare
attenzione a valorizzarne i contenuti; essi accordavano la
priorità all’accurata interpretazione del tema che veniva loro
assegnato, tema che solamente da loro così assimilato poteva
essere ritratto nei suoi più appropriati dettagli.
La seconda testimonianza, un santino pure francese, è doppiamente
degna di attenzione, per la sua forma originale
oltre che per il messaggio che trasmette
Si tratta di un intaglio
che accoppia due calici dorati da ciascuno dei quali emerge una
candida grande ostia. Così concepito questo manufatto induce
a prospettare una pratica religiosa in ambito eucaristico.
Non ne abbiamo però subito la conferma e neppure
leggendo i sei appunti numerati scritti sul suo verso
con inchiostro rosso all’altezza delle coppe e dei
piedi dei calici. Essi riferiscono sei proponimenti
espressi in maniera infantile e
non registrati apparentemente
secondo la loro importanza.
Eccoli:
1 - reciterò le mie preghiere
mattino e sera in ginocchio
2 -
assisterò alla messa le domeniche
e le feste;
3 - mi confesserò e
comunicherò tutti i mesi;
4 - reciterò
ogni giorno una preghiera
alla Santa Vergine;
5 - non mi addormenterò
mai in peccato mortale;
6 - eviterò le cattive
compagnie.
Sul verso del fusto
del primo calice leggiamo l’intenzione “rinnoverò l’anno prossimo”
e su quello del secondo la data “18 aprile 1918”.
Prendendo in considerazione questa data rileviamo che A.
Cappelli nel suo ‘Cronologia, Cronografia e Calendario Perpetuo’
(Ediz.Hoepli, Milano 1960) segnala che nel 1918 il 18 di
aprile cadeva il giovedì dopo la seconda domenica di Pasqua
(pag.54) e nel 1919 il Venerdì Santo (pag.94). Sia che per il
creatore del manufatto questa data si riferirebbe al momento
in cui egli propose la serie delle intenzioni, sia che si riferirebbe
all’anno in cui le avrebbe rinnovate, essa risale dunque al
tempo pasquale quando Cristo istituì l’Eucarestia.
Forse allora
risiede qui la relazione che non avevamo subito colto tra la
forma del manufatto e il messaggio da lui trasmesso.
La terza testimonianza consiste in una pratica di origine
italiana limitata al mese di maggio, il mese di Maria. Sul
retro del santino vengono proposte una preghiera e quattro
giaculatorie minute di indulgenze, mentre sul retto sono registrate
trentun virtù assegnate una ad ogni giorno del mese,
virtù che Maria chiede a suo Figlio di indicare ai suoi devoti
affinché le mettessero in pratica.
Eccole: 1 - fede; 2 - confidenza;
3 - prudenza; 4 - pazienza; 5 -povertà; 6 - lavoro; 7 - umiltà; 8 - orza;
9 - conformità; 10 -ordine; 11 - fervore; 12 - silenzio; 13 - speranza;
14 - vigilanza; 15 - generosità; 16 - conformità; 17 - penitenza; 18 -
obbedienza; 19 - saggezza; 20 - devozione; 21 - modestia; 22 - fedeltà;
23 - purità; 24 - gioia; 25 - zelo; 26 - pace; 27 - carità;
28 - giustizia; 29 - dolcezza; 30 - orazione; 31 - semplicità.
Maria le espone rispondendo a una fanciulla che inginocchiata
ai suoi piedi le chiede come soddisfare il suo desiderio
di farle piacere. La risposta è chiara e precisa, ma esigente:
Maria le chiede di praticare
ogni giorno la virtù secondo
l’ordine stabilito da suo Figlio;
a lei il greve compito di scoprire
come praticarla inquadrandola
in una sola
giornata.
Insomma siamo di
fronte a un inventario di virtù
che esigerebbe un ricco commento
che ne esponga il suo
impiego. Il santino non lo fornisce,
ma meritevolmente lo
provoca. Riconosciamogli
questa nobile funzione.
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Congregazione delle Cause dei Santi
9.XII.2013: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI
Il 9 dicembre 2013, Papa Francesco ha ricevuto in Udienza privata S.E. Rev.ma il SignorCardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Nel corso dell’Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare
i seguenti Decreti riguardanti:
A - Tre futuri nuovi BEATI
I)-Una Venerabile Serva di Dio:
È stato promulgato il decreto riguardante il miracolo,
attribuito all'intercessione della Ven.le Serva di Dio Giovannina
Franchi, Fondatrice della Congregazione delle
Suore Infermiere dell’Addolorata per la quale rimaniamo
in attesa di conoscere la data di Beatificazione.
GIOVANNINA FRANCHI (1807-1872) -
Giovanna Franchi, detta
Giovannina, nasce a Como il
24 giugno 1807 e il giorno
successivo viene battezzata.
Il padre, di nobile famiglia,
fa carriera nella magistratura
del Regno Lombardo
Veneto.
A sette anni, Giovannina è affidata al prestigioso educandato
della Visitazione,
che prevede che l’educanda
per dieci anni non possa vedere
la famiglia, se non di
rado e attraverso una grata.
L’11 maggio 1818 riceve il
sacramento della Cresima. In
tale periodo assorbe e fa suo
il carisma e lo spirito di S.
Francesco di Sales.
Nel 1840
riceve una proposta di matrimonio
da un uomo più anziano
di lei ma che, a causa di una malattia, morirà prima di
sposarla.
Nel 1853, a seguito della morte di entrambi i genitori,
eredita un ingente patrimonio. Rimasta sola, decide di dedicarsi
alla cura dei poveri. In seguito (continua...)
II) - Il martirio di due Servi di Dio:
È stato promulgato il decreto riguardante il martirio
dei 2 Servi di Dio, (il sacerdote del PIME Padre Mario
Vergara e il laico catechista, Isidoro NGEI KO LAT), per i
quali rimaniamo in attesa di conoscere la data della Cerimonia
di Beatificazione.
1 - MARIO VERGARA (1910-1950) -
Mario nasce a Frattamaggiore (Napoli)
il 18 novembre 1910. Nel 1929, dopo gli
studi presso il Seminario Minore dei “Gesuiti”,
a Posillipo, viene ammesso al Seminario
di Monza del “Pime” - Pontificio
Istituto Missioni Estere.
Inviato in Birmania,
giunge a Toungoo nel 1934. Qui si dedica
allo studio delle lingue delle tribù cariane e
dopo qualche mese gli viene assegnato il distretto
di Citaciò, della tribù dei Sokù con 29
villaggi.
E’ amato da tutti. Predilige i più deboli e gli ammalati che
assiste e accudisce con grande dedizione, (continua...)
2 - NGEI GO LAT (1920-1950)
Nel Gennaio 1950, la cittadina di Loikaw
cade in mano alle truppe Governative
che dividono in due la Missione di
padre Vergara e Padre Galastri. I
Missionari sono costretti ad attraversare
le linee, per andare
a Loikaw, unico luogo di rifornimento; incominciano a circolare
voci, che i Padri sono spie del Governo... Tale accusa prende consistenza
quando, l’11 Maggio 1950, i guerriglieri Cariani tentano
di riprendere la cittadina di Loikaw, ma sono sconfitti e si ritirano,
lasciando sul terreno molti morti.
La sera del 24 Maggio, Padre Vergara è invitato ad andare
dal Capo Tiré. Vi si reca con il suo Catechista Isidoro, e incontra (continua...)
C - Dieci Nuovi VENERABILI
Sono stati inoltre promulgati i decreti riguardanti l’eroicità
delle virtù dei seguenti Servi di Dio, i quali, pertanto,
acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”:
1 - Ven. MAURIZIO MARIA MATTEO GARRIGOU
(1766-1852)
Maurizio María Matteo Garrigou
nasce in Francia il 21 settembre 1766 nei
Pirenei, nel castello di Gudanes nella contea
di Foix. Maurizio cresce in un ambiente
di tradizione cattolica, ricevendo
una solida istruzione.
A 18 anni, dopo i
brillanti studi universitari, decide di farsi
sacerdote. Nel 1784, entra nel seminario
di San Carlos di Toulouse. Nello stesso periodo
la rivoluzione francese decreta la
Costituzione civile di clero. È ordinato sacerdote
in Auch, in piena Rivoluzione. Celebra
la sua prima messa il 24 dicembre 1790.
Durante i lunghi
giorni di solitudine abitati nella clandestinità, (continua...)
2 - Ven. CLEMENS FUHL (al secolo VINCENZO)
(1874-1935)
Vincenzo nasce a Aidhausen (Germania)
il 18 giugno 1874. Dopo la morte del papà
la famiglia soffre di molte ristrettezze economiche.
Ciò non impedisce a Vincenzo di
entrare il 17 settembre 1893 nel noviziato
degli agostiniani eremiti in Muennerstadt
e il 18 settembre 1894 pronunciare
i voti semplici con il
nome di Clemente.
Ordinato
sacerdote, diviene presto apprezzato direttore spirituale e (continua...)
3 - Ven. MARCELL MARTON BOLDIZSAR
(1887-1966)
Boldizsár Marton nasce a Kiskomárom
(oggi Zalakomár, Ungheria)
il 9 settembre 1887. Nel 1897 è uno
studente di liceo a Keszthely. Nel
1905 si diploma alla scuola superiore
e tra il 1914-1925 diviene insegnante
a Zalaegerszeg, anche se tra
il 1916-1918 è chiamato a compiere
il suo dovere di soldato sul fronte albanese
ed è congedato con il grado
di primo tenente.
Matura intanto la
sua vocazione di offerta della sua
vita al Signore. Così accetta una
proposta di fare un ritiro nel convento
di Modling dove per 40 giorni
può comprendere fino in fondo che solo Dio basta e dove, purificandosi
ulteriormente, realizza che la celeste sapienza della
povertà di spirito diventa la sua stessa vita.
Il 3 luglio 1925 entra nel convento carmelitano ... (continua...)
4 - Ven. ROMANO BOTTEGAL (1921-1978)
Nasce a San Donato di Lamon
(Belluno, Italia) il 28 dicembre 1921.
Entra nell‘abbazia delle Tre Fontane
a Roma e nel 1946 emette i primi
voti nell’Ordine dei Cistercensi della
Stretta Osservanza (Trappisti) e poi i
voti solenni nel 1951. È ordinato sacerdote.
Nel 1964, con un permesso
speciale di 3 anni, inizia la sua vita
da eremita in Libano al momento
della beatificazione di San Charbel
Makhlouf.
Padre Romano Bottegal nel 1967, viene autorizzato a dedicarsi
alla vita eremitica. Egli ritiene che il migliore apostolato è
una vita di povertà, preghiera e lavoro. Dal 1969 al 1973 vive in
Israele e Libano. Poi, nel 1976, inizia una vita di clausura. Colpito
dalla tubercolosi ed esaurito da privazioni, muore a Beirut 19 febbraio
1978 ed è sepolto nella Cattedrale di Santa Barbara - Baalbeck.
5 - Ven. ROSALIA CADRON-JETTE’ (1794-1864)
Rosalia Cadron-Jetté nasce
a Lavaltrie (Montréal, Canada)
il 27 gennaio 1794. Nel 1811
sposa Jean-Marie Jetté. La coppia
ha undici figli, cinque dei
quali muoiono giovani. Nel
1827 si trasferisce a Montreal,
dove nel 1832 suo marito
muore di colera. Dal 1840, libera
dai doveri familiari, in collaborazione
con Mons. Ignace
Bourget (allora Vescovo della
Diocesi di Montreal), Rosalia si
impegna nella cura caritatevole
di madri non sposate. Ella
opera inizialmente fuori della
sua casa. Successivamente, con l’aiuto di altre donne, nel 1845
apre le porte del primo Hospice de Sainte-Pélagie, una casa dove
vengono accolte e curate le donne incinte fuori del matrimonio.
Nel 1848, prende i voti religiosi con il nome Madre della Natività
insieme a diverse altre donne, e fonda l’Istituto delle Suore della
Misericordia, . (continua...)
6 - Ven. MARIA ROSA TERESA GAY TIBAU
(1813-1884)
Nasce il 24 Ottobre 1813 a Llagostera (Gerona, Spagna). Suo
padre muore due anni dopo nel
1815, lasciandola con la madre incinta
di suo fratello Pedro che vedrà
la luce pochi mesi dopo. Purtroppo
tutta la famiglia è costretta a vivere
in condizioni difficili a causa della
Guerra di Indipendenza. Maria Rosa
si sente portata a voler alleviare le
sofferenze altrui.
Nel 1850, dopo la morte della
mamma, María Rosa lavora nella
casa di un medico per aiutarlo nelle
faccende domestiche, ma soprattutto
per poter essere in contatto con la sofferenza dei malati che lei
desidera aiutare in modo più diretto e concreto. Fonda un’associazione
nel 1870, cioè l’Istituto delle Suore di San Giuseppe ora
Religiose di San Giuseppe di Gerona e con le sue compagne. (continua...)
7 - Ven. MARIA OLIVA BONALDO (1893-1976)
Maria Oliva Bonaldo
nasce Castelfranco Veneto
(Treviso, Italia) il
26 marzo 1893. La vita
della giovane Maria
Oliva è tragicamente segnata
nel 1904 dalla
morte della madre, che
le ha trasmesso la devozione
eucaristica e
l’amore per i poveri. Fidanzata
con un giovane
pittore, dopo il diploma magistrale si dedica all’insegnamento
ma il 22 maggio 1913, festa del Corpus Domini, sente forte la
chiamata a dedicarsi interamente a Dio in un’opera al servizio
della Chiesa.
Le è vicino nella sua formazione il sacerdote don
Ciro Scotti (1883-1943), un vero “fratello d’anima” nel cammino
spirituale di Maria Oliva e nella piena condivisione del suo carisma.
Il 5 ottobre 1920 entra fra le postulanti delle Figlie della
Carità Canossiane e, dopo la laurea in lettere, diventa preside
dell’Istituto Magistrale delle Canossiane a Treviso. Il 24 giugno
1938 nell’ Istituto Canossiano di Roma, prende vita la congregazione
delle Figlie della Chiesa. Donata a Dio con una totalità
sbalorditiva,. (continua...)
8 - Ven. ORSOLA MEZZINI (1897-1919)
Orsola nasce il 12 dicembre
1853 a Campeggio
di Monghidoro (Bologna,
Italia) il 12 dicembre 1853.
Nel 1859 la famiglia si trasferisce
a Bologna e lei è
ospite presso l’istituzione
delle sorelle Ranuzzi. Il 16
novembre 1974, aderisce
alla “Piccola Missione per i
sordomuti” fondata dai fratelli
sacerdoti Giuseppe e
Cesare Gualandi, prendendo
quest’ultimo come
direttore spirituale.
Nel 1878 emette il voto
perpetuo di dedicarsi al
nascente Istituto bolognese. Fin dalla sua entrata, segue tutte
le vicende della Congregazione e dei suoi fondatori, che trovano
in lei, la discepola, la figlia spirituale, la sorella affettuosa, l’ausiliaria,
la persona di fiducia. Collabora alla fondazione delle
Case di Roma (1884) e Firenze (1885), entra a far parte del Consiglio
di Amministrazione dell’Opera. (continua...)
9 - Ven. ORSOLA MARIA RIVATA (1897-1987)
Orsola Maria Rivata nasce a Guarene
(Cuneo) il 12 luglio 1897. Fin dall’adolescenza
si sente chiamata alla vita religiosa.
Già signorina oppone un netto
rifiuto al papà che vuole che si sposi al
più presto. A 24 anni incontra in una libreria
Don Giacomo Alberione: ciò segna
una svolta nella sua vita.
Il 29.7.1922, entra fra le Figlie di
San Paolo. Don Alberione che progetta
di costituire una comunità dedicata alla
lode perenne attraverso l’adorazione
eucaristica, sceglie Orsola e una sua
compagna di nome Metilde, e le alloggia
in una casetta separata, in preparazione di questo ideale.
Il
10.2.1924, le prime otto giovani iniziano la vita in comune. Il
25.3.1925 Orsola Maria veste l’abito religioso ed emette la professione
con il nome di Maria Scolastica della Divina Provvidenza,
divenendo prima responsabile del nuovo Istituto ‘Pie
Discepole del Divin Maestro’. Dopo varie vicende anche negative (continua...)
10 - Ven. RAFFAELE CORDERO MOLINA
(1790-1868)
Rafael Cordero y Molina nasce a San
Juan de Puerto Rico (Puerto Rico) il 24
ottobre 1790 da povera famiglia, ma
molto devota. A 14 anni riceve il sacramento
della Confermazione dal primo
vescovo di origine portoricana Mons.
Juan de Alejo Arizmendi (1760-1814).
La
passione per la cultura e la determinazione
di voler aiutare il prossimo lo stimolano
a studiare, a prepararsi
seriamente ed a sviluppare la competenza
per insegnare in una scuola primaria.
Tutto in maniera autodidattica.
Agli inizi del 1800 Rafael Cordero stabilisce nella sua casa una
scuola gratuita per tutti i bambini, senza distinzione di razza, che
però non sono in grado di permettersi un’istruzione. Cordero mantiene
il suo centro educativo per 58 anni al Luna Street a San Juan.
Egli insegna la lettura, la calligrafia , la matematica e impartisce
l’istruzione cattolica (continua...)
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17.XII.2013: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI
Il 17.XII.2013, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza privata S.E. Rev.ma il Signor
Cardinale Angelo Amato, SDB, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi.
Nel corso dell’udienza il Sommo Pontefice ha accolto con favore la relazione del Cardinale
Prefetto ed ha autorizzato la Congregazione a promulgare i nuovi Decreti riguardanti:
A - Un nuovo SANTO
Il Santo Padre ha autorizzato “l’estensione del culto liturgico
alla Chiesa Universale” in onore del Beato Pietro
Favre, iscrivendolo nel Catalogo dei Santi.
- SAN PIETRO FAVRE (1506-1546)
Il Beato Pietro Favre nasce il 13 aprile 1506 a Villaret, frazione
di Saint-Jean-de-Sixt, nel ducato di Savoia. Dal 1525 è
studente a Parigi per prepararsi al sacerdozio: qui incontra
Ignazio di Loyola. Ordinato sacerdote il 22 luglio 1534, è lui a
celebrare la Santa Messa durante la quale i primi sette fondatori
della Compagnia di Gesù pronunciano il loro voto.
Nel 1538 essi si presentano al Sommo Pontefice Paolo III
per riceverne l’approvazione dell’Istituto e le prime missioni.
L’anno successivo iniziano per Padre Favre sette anni di
viaggi in tutta l’Europa: Italia, Germania, Svizzera,
Spagna, Belgio, Portogallo.
Sono anni in cui instancabilmente predica,
confessa (continua...)
Gesù.
B - Una futura nuova BEATA
Il Santo Padre ha anche autorizzato la promulgazione
del Decreto riguardante un miracolo attribuito all'intercessione
della Ven.le Serva di Dio Teresa
Demjanovich, (nella religione: Miriam Teresa), Religiosa
professa della Congregazione delle Suore della Carità di
S.ta Elisabetta, per la quale rimaniamo in attesa della
data della Cerimonia di Beatificazione:
1 - TERESA DEMJANOVICH
(1901-1927)
Teresa nasce il 26 marzo
1901 a Bayonne, New Jersey
(U.S.A.). Figlia di immigrati
Slovacchi, frequenta il
Collegio di S. Elisabetta in
Convent Station, New Jersey,
laureandosi nel 1923.
Per un anno insegna presso
l'Accademia di San Luigi a
Jersey City. Nel 1925 entra a
far parte delle Suore della
Carità.
Nel giugno del 1926
la sua Superiora e il suo Direttore
spirituale, Padre Benedetto
Bradley, OSB, le chiedono di scrivere per il noviziato
le esperienze della sua vita di preghiera, che erano molto intense.
Scrive così 26 conferenze che, dopo la sua morte, verranno
pubblicate nel libro “La Grande Perfezione”.
Il 20 dicembre 1926 Teresa è operata di tonsillectomia al
Saint Joseph Hospital di Paterson, New Jersey. Nel gennaio
del 1927 Teresa viene ammessa a Santa Elisabetta Hospital
di Elizabeth, New Jersey.
La Professione religiosa di suor Miriam Teresa è stata fatta
in articulo mortis (continua...)
C - Due Nuovi VENERABILIù
Sono stati inoltre promulgati due decreti riguardanti
l’eroicità delle virtù dei seguenti Servi di Dio, i quali,
pertanto, acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”:
1 - Ven. MANUEL HERRANZ ESTABLES
(1880-1968)
Manuel nasce a Campillo
de Dueñas, Diocesi di
Siguenza-Guadalajara, il 1
Gennaio 1880 da famiglia
pia e praticante. Rispondendo
alla chiamata del
Signore da cui si sente
chiamato per operare in
prima linea nella Sua
Vigna, entra nel seminario
di Siguenza. E’ ordinato
sacerdote il 28 maggio 1904. Già due dei suoi fratelli lo avevano
preceduto nel sacerdozio. Egli esercita il suo ministero
a Madrid, coadiutore di uno dei sui fratelli.
Si dedica particolarmente ai poveri e ai bisognosi della
parrocchia. Conduce una vita esemplare in umiltà, povertà e
carità. Alla fine della guerra civile, nel 1939, Mons. Leopoldo
Eijo Garay riprende il progetto verso i fratelli bisognosi e incarica
a tale scopo Padre Manuel Herranz (continua...)
2 - Ven. JERZI CIESILSKI
(1929-1970)
Jerzy nasce il 12 febbraio
1929 a Cracovia. Consegue la
laurea in ingegneria civile e, nel
1957, sposa Danuta Plebaczyk.
Le nozze sono benedette dal cardinale
Karol Wojtyla che accompagna
gli sposi nella loro
crescita spirituale. Nascono tre
figli, Maria, Caterina e Pietro.
Jerzy aveva conosciuto Wojtyla
mentre era ancora studente
presso il Politecnico di Cracovia.
Dopo aver conseguito il dottorato
e la docenza universitaria,
entra a far parte di un gruppo di
intellettuali che con il Cardinale proseguono un approfondimento
culturale e spirituale.
Nel 1968, Jerzy entra in contatto con il Movimento dei Focolari.
Colpito dall’ amore evangelico che vede vissuto tra i
membri della prima comunità, ne abbraccia la spiritualità.
«Sente la chiamata a donarsi a Dio come focolarino sposato
nell’estate del 1969, dopo una ‘settimana di vacanza’ a
Zakopane, località turistica sui monti Tatra»: ricorda Anna
Fratta, focolarina, medico, che è stata testimone diretta di alcuni
passaggi della vicenda umana e spirituale di Jerzy.
Un
incidente sul fiume Nilo in Sudan, il 9 ottobre 1970, porta via
Jerzy e i figli Caterina e Pietro. Karol Wojtyla presiede i funerali; (continua...)
******
PROCLAMAZIONE DEI PATRONI PRIMARI D'ITALIA
di Giancarlo Gualtieri
TESSERA AICIS 2014
Il Santo Padre Pio XII, il 18 Giugno 1939, anno primo del suo pontificato, alla vigilia del conflitto
mondiale, ha proclamato San Francesco d'Assisi e Santa Caterina da Siena Patroni d’Italia.
Con tale atto, il Sommo Pontefice ha inteso, oltre procurare in modo particolare il bene degli italiani,
metterli sotto la protezione di due grandi santi, che durante la vita terrena si sono attivati concretamente
per portare aiuto alle genti del loro tempo, spinti dall’amore per la patria.
Francesco e Caterina, dunque, patrocinatori presso Dio delle preghiere degli italiani e nello stesso
tempo esempio per loro di vita evangelica.
La tessera AICIS 2014 celebra sia il 75° anniversario di tale proclamazione (parte frontale della
Tessera), sia il 400° anniversario della morte di San Camillo de Lellis (segnalato sul retro della Tessera).
BREVE PONTIFICIO CON CUI IL SANTO PADRE PIO XII PROCLAMA
SAN FRANCESCO D’ASSISI E SANTA CATERINA DA SIENA PATRONI
PRIMARI D’ITALIA
Ecco qui di seguito il documento vaticano di proclamazione firmato da Papa Pio XII.
“La sollecita cura della Chiesa universale
che Ci è stata commessa
dal divino Redentore ci spinge
sempre a procurare quanto più ci è possibile
il bene di tutti i fedeli sparsi per tutta la terra;
ma poiché la Divina Provvidenza ha voluto
che la cattedra romana di San Pietro fosse stabilita
in Italia, la Nostra volontà non può non
rivolgersi in modo particolare a promuovere i
vantaggi spirituali degli italiani e perciò appena
ce ne è data l’occasione, ci disponiamo
ad eseguire con solerte cura tutte quelle cose
che ci sembrano le più opportune al fine predetto.
Sicché nelle difficoltà dei tempi, che da
ogni parte premono anche le genti d’Italia,
nessun’altra cosa è più conforme al Nostro ufficio
pastorale, nonché all’effetto che nutriamo
verso i Nostri connazionali, quanto
l’assegnare loro presso il Signore, particolari
patroni celesti, i quali ne siano come i custodi
e i difensori.
Chi di noi invero potrebbe mai dubitare di non essere
aiutato giorno per giorno dal patrocinio dei Santi presso Dio, specialmente
quando, trovandosi in angustie si appoggia alla intercessione
dei Santi, invoca il Signore e sente subito che il Signore
lo esaudisce?
E questo tanto più giustamente può dirsi di quel patrocinio,
col quale i santi proteggono le genti e le nazioni, specie
quelle alle quali si sforzarono in tanti modi e in tante particolari
circostanze, di portare aiuto, mentre essi ancora erano in terra,
spinti dall’amor di patria.
Senza alcun dubbio ciò si deve affermare
di San Francesco d’Assisi e di Santa Caterina da Siena che,
italiani ambedue, in tempi straordinariamente difficili, illustrarono,
mentre vivevano, con nitido fulgore di opere e di virtù e beneficarono
abbondantemente questa loro e nostra Patria, in ogni
tempo madre di santi.
Difatti San Francesco poverello e umile vera
immagine di Gesù Cristo, diede insuperabili esempi di vita evangelica
ai cittadini di quella sua tanto turbolenta età, e ad essi anzi,
con la costituzione del suo triplice ordine aprì nuove vie e diede
maggiori agevolezze, per la correzione dei pubblici e privati costumi
e per un più retto senso dei principi della vita cattolica.
Né altrimenti si adoperò Santa Caterina, la
fortissima e piissima vergine, che valse efficacemente
a ridurre e a stabilire la concordia degli
animi delle città e contrade della sua Patria e
che mossa da continuo amore, con suggerimenti
e preghiere, fece tornare alla sede di
Pietro in Roma i romani pontefici, che quasi
in esilio vivevano in Francia, tanto da essere
considerata a buon diritto il decoro e la difesa
della Patria e della Religione.
Ora poi il Signor Cardinale Carlo Salotti,
prefetto della S. Congregazione dei Riti, ci ha
detto che gli arcivescovi d’Italia, assecondando
il comune desiderio dei fedeli, fanno
voti e ci rivolgono anzi supplici preci, affinché
San Francesco d’Assisi e Santa Caterina
da Siena, vengano da noi dichiarati e costituiti
Patroni Primari d’Italia con l’intento di
riaccendere l’avita pietà e farla maggiormente
crescere.
A questi voti si aggiunge
anche l’amplissima commendatizia dello
stesso porporato e perciò considerate attentamente
tutte le ragioni e le circostanze ben
volentieri abbiamo deciso di annuirvi.
Pertanto di Nostro «Motu proprio» di certa scienza e dopo
matura deliberazione colla pienezza di nostra apostolica podestà,
in virtù delle presenti lettere, dichiariamo da questo momento
e costituiamo in perpetuo San Francesco d’Assisi e Santa
Caterina Patroni Primari d’Italia.
Con la stessa autorità e in forza delle presenti da valere in
perpetuo decretiamo che in Italia e nelle isole adiacenti, si celebrino
ogni anno, dall’uno e dall’altro clero, nei giorni stabiliti,
le feste degli stessi Patroni con relativa Messa ed Officio in rito
doppio di prima classe, ma senza ottava, nonostante qualsiasi
cosa in contrario.
Ciò benevolmente ordiniamo e decretiamo, comandando
che le presenti Lettere rimangano sempre ferme, valide
e in tutta la loro efficacia; che ottengano i loro pieni ed interi
effetti che se ne possano pienamente valere oggi ed in futuro
quelli cui spetta o potrà spettare; e così doversi esattamente giudicare
e stabilire, dichiarando fin d’ora irrita ed inane, qualsiasi
cosa che al riguardo, da chiunque o da qualsiasi autorità, scientemente
o ignorantemente, possa essere attentata in contrario.
Dato a Roma presso San Pietro sotto l’anello del Pescatore il
XVIII giugno del MDCCCCXXXIX, primo del nostro pontificato.
F.to Pio XII”
******
DICASTERO DELLA CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI: INCARICHI
Il 19 dicembre 2013, il Santo Padre Francesco ha confermato nell’incarico:
- Sua Eminenza il cardinale ANGELO AMATO, S.D.B. “donec aliter provideatur”
nel ruolo di prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
- Ha anche confermato l’arcivescovo MARCELLO BARTOLUCCI come Segretario
del medesimo Dicastero.
- I seguenti cardinali e vescovi sono confermati come membri della Congregazione
delle cause dei Santi:
- Il Cardinale Jean-Claude Turcotte, il Cardinale Juan
Luis Cipriani Thorne, il cardinale Ennio Antonelli, cardinale Agostino Vallini, cardinale
Antonio Canizares Llovera, il Cardinale Paul Josef Cordes, Cardinale Angelo Comastri, il cardinale Stanislaw
Rylko, il cardinale Francesco Monterisi, il cardinale Kurt Koch, il cardinale Paolo Sardi, il cardinale Velasio De
Paolis, il Cardinale Manuel Monteiro de Castro, il cardinale Santos Abril y Castello, il cardinale Francesco Coccopalmerio,
Cardinale James Michael Harvey; -L’arcivescovo Felix del Blanco Prieto, Mons. Fabio Berardo D’Onorio,
arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, Arcivescovo Salvatore Fisichella, Arcivescovo Zygmunt Zimowski,
Arcivescovo Renato Boccardo, vescovo Lorenzo Chiarinelli, Vescovo Marcello Semeraro, vescovo Lino Fumagalli,
Vescovo Paolino Schiavon, vescovo Antoni Stankiewicz, vescovo Gianfranco Girotti, vescovo Ambrogio Spreafico,
Mons. Raffaello Martinelli.
- Il Santo Padre ha anche confermato come Consultori dello stesso dicastero le seguenti personalità:
- Mons. Sergio
Pagano, Mons. Joaquín Alonso Pacheco, don Francesco Asti, don Nicola Bux, don Alfonso C. Chacon Oreja, mons. Lorenzo Dattrino,
Rev. Miguel De Salis Amaral, don Antonio Escudero Cabello, SDB, p. Maurizio Pietro Faggioni, OFM, mons. Jair Ferreira Pena,
Rev. Jesús Manuel García Gutiérrez, SDB, p.Wojciech Giertych, OP, p. François-Marie Léthel, OCD, p. Mieczysław Lubomirski, SJ,
p. Sabatino Majorano, C.SS.R., p. Germano Marani, SJ, mons. Guido Mazzotta, Rev. Aimable Musoni, SDB, p. Stéphane Oppes,
OFM, p. Adam Owczarski, C.SS.R., mons. Mario Pangallo, p.Szczepan T. Pralkiewicz, OCD, p. Marek Adam Rostkowski, OMI, p. Felice
Ruffini, MI, mons. Erich Schmid, p. Zbigniew Suchecki, OFM Conv.,. P. Damian Jan Synowiec, OFM Conv.., P. Mihály Szentmártoni,
SJ, mons. Francesco Maria Tasciotti, p. Angelo Giuseppe Urru, OP, Rev. Filippo Urso, p. Alberto Valentini, SMM, p. Adam
Wolanin, SJ, p. Alfonso Amarante, C.SS.R., suor Albarosa Ines Bassani, SDVI, Prof. Pietro Borzomati, p. Marcel Chappin, SJ,
mons. Luis Manuel Cuña Ramos, p. Fidel González Fernández, MCCJ, il dottor Johan Ickx, mons.Wilhelm Imkamp, p. Gabriele Ingegneri,
OFM Cap.., P. Marek Inglot, SJ, p. Carlo Longo, OP, suor Grazia Loparco, FMA, Dr. Christoph Ludwig, p. Luigi Nuovo, CM,
il Prof. Ulderico Parente, Dott. Gaetano Passarelli, Prof. Francesco Ricciardi Celsi, Rev. Giorgio Rossi, SDB e mons. Mario Sensi.
******
L’Associazione A.I.C.I.S. esprime la propria soddisfazione per tali riconferme e porge i più fervidi auguri di
copiosi frutti a Sua E. il Cardinale Angelo Amato, al Segretario del Dicastero Mons. Marcello Bartolucci ed a
quanti Papa Francesco ha riposto la propria fiducia attraverso la recente riconferma negli incarichi.
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NAPOLI 25 GENNAIO 2014:
BEATIFICAZIONE DELLA VEN. SERVA DI DIO MARIA CRISTINA DI SAVOIA
Il prossimo 25 gennaio 2014, nella basilica di Santa Chiara a Napoli, la Regina delle Due Sicilie, Maria
Cristina, moglie di Ferdinando II di Borbone, verrà proclamata beata.
La cerimonia sarà celebrata dai cardinali
Amato e Sepe.
La venerabile Maria Cristina di Savoia è nata a Cagliari il 14.11.1812.
Figlia del re Vittorio Emanuele I e di Maria Teresa d’Asburgo, ha ricevuto dai pii genitori una solida
formazione cristiana. Nel 1832 ha sposato Ferdinando II, re delle Due Sicilie, e nel duplice stato di moglie
e di regina è stata modello luminoso di ogni virtù. Vera madre dei poveri, ha saputo farsi carico delle sofferenze
del suo popolo.
È morta a Napoli il 31.1.1836 ancora giovane, dopo aver dato alla luce il primogenito
Francesco, tra l’unanime compianto della famiglia reale e del popolo napoletano. È stata sepolta
nella basilica di Santa Chiara in Napoli.
Il 6 maggio 1937 papa Pio XI ha dichiarato eroiche le sue virtù.
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4.9.2013: INIZIO DEL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE DI MADDALENA CARINI
Il 4 settembre 2013, alle ore 10,00, è iniziato il Processo Diocesano per la Beatificazione e Canonizzazione
della Serva di Dio Maddalena Carini, fondatrice della “Famiglia dell’Ave Maria” con sede in Sanremo.
Il 19 agosto era stato promulgato apposito editto da Mons. Alberto Maria Careggio, Vescovo Diocesano:
“Con Decreto del 24 luglio 2013, ho accolto l’istanza del dottor Giorgio Igliozzi, Postulatore legittimamente
costituito, che ha chiesto con Supplex Libellus del 12 settembre 2011, di introdurre la Causa per la Beatificazione
e Canonizzazione della Serva di Dio Maddalena Carini, nata a Bereguardo (PV) il 1 marzo 1917 e
deceduta in San Remo (IM) il 26 gennaio 1998, fondatrice della “Famiglia dell’Ave Maria” con sede in San
Remo. Al riguardo è stato legittimamente costituto, in pari data, un Tribunale deputato a istruire una
formale inchiesta sulla vita, le virtù e la fama di santità della suddetta serva di Dio. […]
… San
Remo, 19 agosto 2013”.
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NOTIZIE DAL MONDO
20.10.2013: CHIUSURA FASE DIOCESANA PROCESSO DI
BEATIFICAZIONE DI BERNARDO ANTONINI
Il 20 ottobre 2013, con la S. Messa solenne presieduta dal Vescovo di Verona Mons. Giuseppe
Zenti nella Cattedrale di Verona, si è chiusa la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione
del Servo di Dio don Bernardo Antonini, il missionario nato a Cimego nel 1932, cresciuto
a Raldon (Verona) che nel 1993 ha fondato a Mosca il primo seminario cattolico dedicato a “Maria
Regina degli Apostoli”. Don Bernardo è morto a Karaganda in Kazakistan nel 27 marzo 2002.
La celebrazione del 20 ottobre scorso è stata presieduta dal vescovo di Verona Giuseppe Zenti,
accanto a lui hanno concelebrato l’arcivescovo di Mosca Paolo Pezzi, l’arcivescovo di Minsk Tadeusz
Kondrusiewicz, l’arcivescovo di Karaganda Jan Palev Lenga, il vescovo di Astana Athnasius Schneider,
il nuovo parroco di Cimego don Vincevo Luppoli, don Lauro Tisi, Vicario del vescovo di Trento
Luigi Bressan, affiancati da una quarantina di sacerdoti veronesi, sedici sacerdoti russi e kazaki, e
una rappresentanza del clero ortodosso. Il processo era stato aperto in Verona l’11 febbraio 2009.
22.11.2013: CHIUSURA FASE DIOCESANA PROCESSO DI BEATIFICAZIONE DI LUISA
GUIDOTTI MISTRALI
Alla presenza di Sua Ecc. Mons. Antonio Lanfranchi, si è conclusa il 23 novembre 2013 a Modena,
nella chiesa di San Domenico di cui era parrocchiana, la fase diocesana del processo di beatificazione
di Luisa Guidotti Mistrali, membro dell’Associazione Femminile Medico Missionaria (AFMM), uccisa
nell’allora Rhodesia (attuale Zimbabwe) nel 1979.
Nata a Parma il 17 maggio 1932, Luisa Guidotti Mistrali si trasferisce a Modena. Sono gli anni “preconciliari
- scrive Luisa - l’epoca in cui si andava prendendo coscienza della funzione del laicato nella
Chiesa”. E ancora: “volevo andare in missione come medico, andare per sempre, restando laica fra i
laici”.
Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, nel 1960 Luisa chiede di far parte dell’Associazione
Femminile Medico Missionaria e nell’agosto 1966 parte per l’allora Rhodesia, con destinazione
Chirundu, Ospedale Paolo VI. A causa degli eventi locali è costretta a tornare in Italia per
alcuni mesi. Riparte poi per l’Africa, con destinazione prima l’ospedale Regina Coeli Mission e poi la missione All Souls.
Il 6
luglio 1979, mentre sta accompagnando a Nyadiri una partoriente a rischio, l’auto di Luisa viene investita da una raffica di
mitra. Trasportata all’ospedale governativo di Mutoko, vi giunge priva di vita. Nel 1983 l’ospedale di All Souls viene intitolato
a Luisa Guidotti Mistrali. Il 23 ottobre 1988, per volontà dell’Arcivescovo di Modena, le sue spoglie sono trasferite nel Duomo
di Modena. Il processo di canonizzazione è stato aperto nel 1996. (SL)
(Fonte: Agenzia Fides 26/11/2013).
******
Curiosando tra i libri
“SAN TOMMASO DI VILLANOVA - Culto, storia e arte”
La Biblioteca Egidiana del Convento di San Nicola a Tolentino (MC) e la Comunità Agostiniana
del Real Monasterio de l’Escorial (Madrid-España) hanno pubblicato in due volumi il Corpus iconografico
di san Tommaso da Villanova, arcivescovo agostiniano di Valencia canonizzato nel 1658.
I due volumi sono editi quindi dalle Ediciones Escurialenses (EDES - Madrid) y Biblioteca Egidiana
(Tolentino-Italia), 2013.
Vogliamo qui segnalare alcuni articoli.
-
A pag.253: “La devozione a San Tommaso da Villanova
attraverso i santini” del Presidente AICIS Giancarlo Gualtieri e di Padre Marziano Rondina, OSA.
- A pag. 27 “Iconografía di San Tommaso da Villanova” di Antonio Iturbe Saíz, O.S.A.
- A pag. 131, “Iconografía e devozione di San Tommaso da Villanova in Spagna [eccetto la regione
di Levante] di Rafael Lazcano.
- A pag.167, “Devozione a San Tommaso da Villanova in America
Latina e Filippine” (Luis Álvarez Gutiérrez).
-
A pag.261, “Repertorio agiografico e principali corrispondenze
iconografiche. Riepilogo apparati vaticani” di Roberto Tollo.
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30 gennaio: festa liturgica della Beata Maria Bolognesi
7 SETTEMBRE 2013:
BEATIFICAZIONE DI MARIA BOLOGNESI
|
La Beata Maria Bolognesi
nacque il 21 ottobre 1924
a Bosaro (Ro) da Giuseppa
Samiolo, madre nubile;
il padre naturale però si rifiutò
di riconoscere la figlia.
Nel febbraio
1930 la Samiolo sposò un
bracciante agricolo, Giuseppe
Bolognesi, che ne adottò la figlia:
da quel giorno la piccola
assunse il cognome del padre
adottivo e si chiamò Maria Bolognesi. Visse l’infanzia e la fanciullezza
in uno stato di estrema povertà. La nascita di altri sette
fratelli comportò un aggr vio delle già precarie condizioni economiche
della famiglia e, insieme alla miseria, sopraggiunsero
anche le malattie che segnarono pesantemente tutta la vita della
Beata: la tubercolosi, il reumatismo articolare, l’elmintiasi, la
brucellosi; grazie alla sua robusta costituzione fisica, le malattie
non dettero luogo a quadri sintomatologici chiaramente conclamati
e, quindi, vennero diagnosticate e curate molto tardivamente,
quando ormai le loro conseguenze erano diffuse a tutto
l’organismo.
Maria, per aiutare la famiglia, affrontò fin da bambina
il lavoro dei campi e, per questa ragione, non poté frequentare
regolarmente la scuola: terminò a malapena la prima
elementare e frequentò per qualche mese la seconda.
Il rapporto tra Giuseppa Samiolo e il marito fu estremamente
conflittuale e il clima domestico ne risentì pesantemente; Maria
soffrì molto per quella situazione e fece sempre il possibile per
mantenere la pace in famiglia. In mezzo a tanta desolazione,
unico vero riferimento affettivo e morale fu la nonna materna,
Cesira Cornetto, che, con la sua fede semplice e concreta, le trasmise
i grandi valori religiosi e morali della sua vita: l’amore per
Gesù e Maria, per il prossimo, per la natura.
In Maria nacque una
straordinaria confidenza verso Gesù, confidenza che sarà il centro
di gravitazione di tutta la sua spiritualità e fin dall’infanzia decise
di consacrare la vita al “suo” Gesù. Ancora adolescente, Maria
comprese l’importanza del legame con la Chiesa e, per questa
ragione, si affidò pienamente a un direttore spirituale; dopo il ritiro
del suo primo direttore spirituale, don Bassiano Paiato, volendo
vivere una sempre più perfetta conformazione alla volontà
di Dio nell’esercizio dell’ubbidienza, Maria domandò che il direttore
spirituale le fosse indicato dal Vescovo; fu così affidata
alla direzione di mons. Rodolfo Barbieri, poi di mons. Adelino
Marega, e per gli ultimi sedici anni, a quella di mons. Aldo Balduin.
A partire dai primi anni Quaranta, la Beata ebbe una singolare
serie di esperienze mistiche che la spinsero ad una
donazione sempre più incondizionata al servizio dei bambini, dei
più poveri, degli ammalati e degli abbandonati. Dal 1943, in accordo
col suo direttore spirituale, quale segno della sua personale
consacrazione, indossò sempre un abito nero che le attirò infinite
critiche e ostilità.
Profondamente legata al Cristo sofferente, Maria intuì che
Gesù la invitava costantemente al sacrificio, alla preghiera e alla
penitenza per il bene della Chiesa; ebbe una singolare comunione
con la Sua Passione, della quale ebbe nitida visione per
tutta la vita e, a partire dal 1944, ne portò misticamente i segni.
Il frutto della visione del Christus Patiens, si tradusse nel riconoscimento immediato della presenza del Cristo nei mille volti della
sofferenza umana, che lei cercò di servire con amore e dedizione
totale fino all’ultimo giorno della sua vita divenendo per tutti
sorella e madre affettuosa.
Nel 1946, la Beata lasciò la casa paterna per trasferirsi a San
Cassiano (Ro) (continua...)
(A cura della Postulazione)
NB.: Un sentito ‘grazie’ al socio Davide Giberti che ha contattato il “Centro Maria Bolognesi” il quale gentilmente
ha trasmesso all’AICIS un pacchetto con santini e opuscoli della Beata, compreso il santino allegato.
Grazie.
******
MOSTRE DI SANTINI
FOLLINA (TV), 1-2 Dicembre 2013
Mostra di SANTINI “SANTINI, PASTA D’OSTIA, MADREPERLA, PAILLETTES”
“Colori d’Inverno - Mercatino di Natale a Follina” ha aperto al pubblico da sabato 1 a domenica 2 dicembre
2013 in Via Pallade 7 - Follina (Treviso), è’ stato l’annuale appuntamento che ha permesso ad appassionati
ed occasionali visitatori di ammirare la mostra personale del socio Mario Tasca che quest’anno ha esposto
sulla tematica “Santini. Pasta d’Ostia, madreperla, paillettes”.
I visitatori hanno così potuto ammirare:
1) - Santini in Pasta d’Ostia, la cui quasi totalità è arricchita da Madreperla;
2) - Santini in cartoncino normale, ma stesso genere delle Paste d’Ostia e con effetti Madreperla;
3) - Siderografie, la maggior parte dipinte a mano, arricchite da dorature e Paillettes.
Il 1° dicembre u.s., inoltre,
il socio Tasca ha organizzato un piccolo concerto nei locali della mostra: L’Armonioso Duo” è diventato“L’Armonioso Trio” con l’aggiunta di un clarinetto al duo chitarra-flauto.
Nota molto importante: Tale esposizione sarà visitabile anche per tutto il 2014, previa telefonata al 3381467630 o invio
di una mail a mariotasca2@alice.it
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RAVENNA, 14 Dicembre 2013 -1 Febbraio 2014 - Mostra di santini “GLI INCISORI DI ANVERSA
IMMAGINI DEVOZIONALI FIAMMINGHE DAL XVI AL XVIII SECOLO”
Il 14 dicembre 2013 è stata inaugurata nell’Aula Magna della Biblioteca Classense di Ravenna la mostra
della preziosa raccolta di Vittorio Pranzini, composta da incisioni devozionali fiamminghe di piccolo formato,
su carta e pergamena, prodotte nelle botteghe di Anversa a partire dall’ultimo quarto del Cinquecento, assieme
ad importanti testimonianze da manoscritti o incise dalla Collezione della Classense.
Si tratta, nell’ambito
delle piccole immagini devozionali, di una mostra unica nel suo genere in quanto sono stati esposti,
per la prima volta in Italia, quasi esclusivamente esemplari fiamminghi incisi a bulino, la maggior parte
firmati e colorati a mano, opera dei più importanti artisti, a partire dai tre fratelli Wierix, conosciuti come
i migliori imitatori delle opere del Dürer.
La parte più originale è costituita da un gruppo di oltre 50 incisioni
sulla Vita e Passione di Cristo, miniate e lumeggiate in oro, in gran parte incollate sulle pagine di due manoscritti
francescani del Seicento, insieme a molte altre sciolte, con immagini della Natività, della Madonna
con il Bambino, di Gesù, dei Santi e di allegorie religiose.
Un’interessante sezione introduttiva sarà dedicata
alla fase di transizione dalle miniature dei codici manoscritti alle prime immagini devozionali in foglio e a
quelle incise a bulino, di piccolo formato, concepite per essere inserite nei primi libri a stampa.
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TARQUINIA (VT), 25 Dicembre 2013 - 6 Gennaio 2014
Mostra di immaginette sacre “NATIVITA’ DI GESU’”
A Tarquinia (VT) nei giorni dal 25 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014, sarà possibile visitare la Mostra Filatelica ed Immaginette
Sacre che sarà allestita presso i locali del Circolo Filatelico numismatico Tarquiniense sul tema “Natività di
Gesù Cristo“.
L’AICIS ha concesso il patrocinio e l’utilizzo del logo.
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ROMA, 7 Dicembre 2013 - 6 Gennaio . 2014 - A.I.C.I.S. 30° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE
- Mostra di Santini:
NATIVITAS CHRISTI - IL NATALE NELLE IMMAGINI DEVOZIONALI DAL XVI AL XX SECOLO”.
Il 7 dicembre u.s., con l’inaugurazione della Mostra “Nativitas Christi” si sono aperte le manifestazioni conclusive del XXX Ann.rio dell’A.
I.C.I.S. proprio al centro di Roma, a pochi metri dal Pantheon con la cortese collaborazione della Comunità del Convento dei Domenicani
di Piazza della Minerva.
L’esposizione allestita nel salone cui si accede da un magnifico Chiostro da poco restaurato del Convento di Santa Maria Sopra Minerva,
con ingresso da Piazza della Minerva 42, ha già visto sfilare circa 1400 visitatori di cui 400 nel solo giorno 14 dicembre 2013.
Daniele PENNISI di Zafferana Etnea ha curato la grafica del manifesto della manifestazione.
Partecipano alla mostra che chiuderà il 6 gennaio p.v. i soci: Maria
Gabriella ALESSANDRONI, Francesco BRACALETTI Stefania COLAFRANCESCHI, Frà
Angelo DI MARCO, Sandro ERCOLE, Giuliana FARAGLIA, Patrizia FONTANA, Giancarlo GUALTIERI, Renzo MANFE', Santo NIGRELLI, Orietta PALMUCCI, Luigi ZANOT e Gianni ZUCCO, tutti di Roma, Maria Rosaria ASSENZA TRIBASTONE di
Ragusa, Edmondo BARCAROLI di Tarquinia,
Filippo BRICCOLI di Ravenna, Francesca CAMPOGALLIANI CANTARELLI di Mantova,
Carmelo M.CAROLLO di Bagheria,
Giuseppe e Loredana COLAZZO di Tricase, Loredana COLEINE di Civitavecchia,
Antonino COTTONE di Misilmeri, Michele Fortunato DAMATO di Barletta, Carluccio FRISON di Massa Finalese, Paola
GALANZI di Sassari, Attilio GARDINI di Forlì,
Giorgio LOMBARDI di Aulla, , Alessandro MARTINI di
Firenze, Antonio MENNONNA di Muro Lucano, Sebastiano MICHELI di Capannori,
Vincenza MUSARDO TALO’ di San Marzano di S.G., Germano PISTOLESI di Francavilla D’Ete, Alberta
QUERZOLI di Forlì, Tommaso RIZZO di Andrano, Mario SALATINO di Corigliano
Calabro.
Tutte le foto della Mostra sono di Antonino Cottone di Misilmeri.
CIRCOLARI PRECEDENTI
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