Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

 

 

 

 

ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE

 

 

CHE COSA E’ L’A.I.C.I.S.?

L’AICIS è l’Associazione, apolitica e senza fini di lucro, che raccoglie appassionati cultori, studiosi, collezionisti e quanti si interessano di immaginette sotto ogni profilo: storico, folkloristico, culturale, artistico, religioso

PERCHE’ ISCRIVERSI ALL’AICIS?

Perché l’unione fa la forza. Per essere informati, attraverso la Notiziario bimestrale, di quanto interessa il settore e poter effettuare lo scambio del materiale fra i soci. Per partecipare alle mostre o anche conoscere ove si svolgono mostre di immaginette. Per partecipare a conferenze. Per avere notizie su pubblicazioni specialistiche, per avere le nuove immaginette, per conoscere i nuovi Venerabili, Beati e Santi, per avere altri ragguagli su santi e santuari.

COME ISCRIVERSI ALL’A.I.C.I.S.

 

Telefonando alla Segreteria (tel.06-7049.1619) e richiedendo l'apposito modulo da compilare.

Per il 30° anniversario della fondazione dell'A.I.C.I.S. (1983-2013), il Consiglio Direttivo, riunitosi in ottobre u.s., per nuovi tesserati, mai prima iscritti, ha riconfermato la campagna promozionale 2012.
Il Consiglio, infatti, ha stabilito che anche per l’anno 2013 quanti non sono stati mai iscritti all’AICIS e desiderano associarsi oltre la quota di iscrizione (euro 3,00), pagheranno nel 2013 la quota promozionale di euro 22,00, anziché 35,00. L'importo dovrà essere versato sul conto corrente postale nr. 39389069 intestato all' A.I.C.I.S. (Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre)

L’anno sociale decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre

 

DIRITTI DEI SOCI:

- ricevere le Circolari Informative, con immaginette omaggio;

- partecipare alle mostre ed alle iniziative sociali;

- partecipare alle riunioni di scambio fra soci;

- effettuare scambi fra soci per corrispondenza;

- fare inserzioni gratuite di offerta o di richiesta di immaginette nelle Circolari Informative.

Gli incontri si tengono nella Sede dell'Ass.ne, in P.za Campitelli 9, in una sala interna al cortile adiacente la Chiesa di S.ta Maria in Portico, ogni primo martedì del mese, eccetto agosto, e salvo variazioni che di volta in volta verranno rese note.

Informazioni: Contattare Renzo Manfè - Vice Presidente
Tel 388-6938.777.
e-mail: aicis_rm@yahoo.it

 

AGGIORNAMENTI

 

 

 

 

GUIDIZZOLO (MN), 4-6 ottobre 2014 –
Mostra di immaginette sacre “THERESE MARTIN E LA VERGINE MARIA”

Con il patrocinio del Comune di Guidizzolo, della Pro Loco, degli Alpini Auser G.V.G. e dell’A.I.C.I.S., e la collaborazione del Centro Culturale San Lorenzo e Claudia Morselli, la socia AICIS Marisa Rodighiero organizzerà dal 4 al 6 ottobre una mostra di immaginette sacre sul tema: “Thérèse Martin e la Vergine Maria”.
L’esposizione verrà allestita a Guidizzolo (Mantova) nel Salone Don Giulio dell’Oratorio parrocchiale, locale sito in Via Roma. 
L’orario 9-18, quindi a orario continuato, vuol favorire anche la popolazione dei paesi viciniori.
Il giorno 3 ottobre alle ore 21.00 verrà proiettato nel citato salone un film: “Thérèse”. 
Alle ore 17.00 del 4 ottobre con la cerimonia di inaugurazione, Padre Rino Bolzon, Priore del Convento dei Carmelitani Scalzi di Mantova parlerà su Santa Teresa del Bambino Gesù a seguire la nostra socia Prof.ssa Francesca Campogalliani Cantarelli e Sergio Leali parleranno sul tema “Fede e Arte nei santini di Thérèse”.

A seguire, Anna Cortelazzi leggerà alcuni brani dal poemetto della Patrona delle Missioni e dottore della Chiesa, dal titolo “Perché t’amo, Maria”.

Domenica 5 ottobre alle ore 15.00 si terrà un “Mini concorso Madonnari” cui parteciperà la Maestra Madonnara Mariangela Coppa.

 

******

 

Sabato 13 settembre si aprirà ad Alatri la Mostra:

“GIOVANNI PAOLO II
1984-2004-
TRENTENNALE DELLA VISITA AD ALATRI”

http://confraternite.diocesianagnialatri.it/omaggio-a-giovanni-paolo-ii.html

L'AICIS ha concesso il richiesto Patrocinio e l'uso del Logo e parteciperà alla manifestazione con 12 quadri 50 x 70 con materiale collezionistico dei seguenti soci di Roma:

GIANCARLO GUALTIERI

RENZO MANFE’

ANTONIO MENNONNA

MASSIMILIANO PERUGIA

GIANNI ZUCCO

EDMONDO BARCAROLI

REGINALDO LUCIOLI

MARIA GABRIELLA ALESSANDRONI

SANDRO ERCOLI

GINO ALLUVION

GIULIANA FARAGLIA

 

 

 

******

 

MOSTRA DI IMMAGINETTE SACRE DI SAN GIOVANNI PAOLO II

Vi informiamo che il Coordinamento delle confraternite della diocesi di Anagni-Alatri sta organizzando la mostra di immaginette Sacre di San Giovanni Paolo II che si svolgerà ad Alatri dal 13 al 21 settembre 2014 presso la chiesa degli Scolopi - Piazza Santa Maria Maggiore, in occasione del Trentennale della visita del Santo Padre ad Anagni.

Per chi vorrà partecipare alla mostra potrà consultare il sito del Coordinamento

http://confraternite.diocesianagnialatri.it

dove si può scaricare la scheda di partecipazione, il regolamento e il manifesto

Cordiali saluti

Il Delegato Vescovile
Don Bruno Veglianti

Il Segretario diocesano
Aldo Fanfarillo

 

******

 

SANTINI E SANTITA'

NOTIZIARIO A.I.C.I.S. N. 3- 2014
MAGGIO - GIUGNO 2014

 

Sant’Antonio di Padova (1195-1231)
Canivet francese della fine
del 1700 - Collezione privata


SANT’ANTONIO DI PADOVA:
Fernando de Bulloès y Taveira nasce a Lisbona in Portogallo.
Divenuto sacerdote fra i canonici regolari di sant’Agostino, rimane affascinato dall’ideale francescano per aver visto i corpi dei cinque primi martiri francescani del Marocco.
Entra nel convento di sant’Antonio di Coimbra dove riceve il nome di Antonio. Aspirando al martirio, parte missionario tra gli islamiti del Nord-Africa; ma una malattia lo fa ritornare.
La nave, costretta dalla burrasca, approda in Sicilia. Antonio percorre l’Italia, predicando. Nel 1221 partecipa al Capitolo Generale alla Porziuncola, e vede Francesco. Predica, con frutto di conversioni, contro gli eretici in Italia e in Francia, rivolgendosi al popolo.
La quaresima del 1231 segna il vertice della sua predicazione, in cui predominano le istanze sociali.
Stremato di forze, muore a 36 anni nel giugno seguente, all’Arcella (Padova).
Per primo aveva insegnato teologia tra i francescani. Nei suoi scritti e nelle prediche è tale la profusione di testi biblici, che Pio XII, nel 1946, lo onora dei titolo di «Dottore evangelico». Il culto in suo onore è tra i più popolari della storia, e prende l’avvio dalla canonizzazione, l’anno dopo della sua morte. (Fonte: http://www.maranatha.it/)

 

******

26 GIUGNO 2014 - IL PRESIDENTE AICIS GIANCARLO GUALTIERI SI INCONTRA CON IL DIRETTORE DEI MUSEI VATICANI PROF.ANTONIO PAOLUCCI.

Questa sera, nella sede dell'Arciconfraternita romana di San Giovanni Decollato Il nostro Presidente Giancarlo Gualtieri si è incontrato con il Prof. Antonio Paolucci, al termine della Conferenza illustrante i dipinti restaurati dell'Oratorio della Confraternita fiorentina.

Il Prof. Paolucci, presente all'incontro anche il nostro Assistente Ecclesiastico Padre Davide Carbonaro, si è interessati alla nostra Associazione e ha avuto sia il volantino dell'AICIS che il volantino della Mostra "I Santi Patroni d'Italia" che chiuderà i battenti domenica sera 29 giugno.

Molto soddisfacente l'incontro con il Direttore dei Musei Vaticani

 

******

CARTE A SORPRESA E LIBRI ANIMATI

di Laura BORELLO

A Torino presso la biblioteca del Consiglio regionale del Piemonte si è conclusa il 14 aprile la mostra ”PRIMA DEL 3D - Piccole carte a sorpresa e libri animati (XIX-XX secolo)” organizzata da Laura Borello e Pompeo Vagliani.
L’affluenza del pubblico è stata notevole: il catalogo, esaurito, è consultabile on line e scaricabile dal sito indicato in calce.
Sono stati presentati, organizzandoli in due sezioni santini, biglietti, valentine, figurine, cartoline, libri pop-up (a sorpresa) fra il XIX e il XX secolo finalizzati ad illustrare gli effetti di tridimensionalità e movimento nelle piccole carte preziose .La prima sezione ha presentato tematiche comuni a libri e figurine a tre dimensioni in modo da introdurre, con stupore, in un mondo e in un immaginario infantile (Il mondo delle favole, il circo, gli animali, lo sport, i mestieri) ancora presente oggi anche se con modalità diverse dal passato.

La seconda invece che riguarda particolarmente i santini,è stata dedicata allo scorrere del tempo e al ciclo dell’anno scandito dalle feste e tradizioni popolari: il Capodanno, il 14 febbraio (le valentine), il primo aprile (inizio dell’anno in Francia fino al XVIII secolo), le Prime Comunioni (come rito di passaggio dall’infanzia alla fanciullezza), Pasqua e Natale sono stati presentati attraverso biglietti e immagini “a più strati”.
Per quanto riguarda l’ambito sacro si è rilevato come i biglietti tridimensionali per Natale talora si confondono con i santini e con le cartoline: gli abeti con i doni o i presepi a soffietto possono trovare riscontri con i libri per l’infanzia a tre dimensioni non a carattere religioso. I meccanismi volti a creare la tridimensionalità e a sorprendere chi ha fra le mani una piccola immagine in ambito sacro (e per questo definita sui cataloghi “a sorpresa”) sono meno numerosi rispetto a quelli che si incontrano nei libri ma più simili ad essi, a differenza di quanto accade con i biglietti in genere
I santini a sorpresa inoltre danno largo spazio a fiori di solito colorati a mano con tinte violente destinate a colpire e, al tempo stesso, nascondono il soggetto sacro (spesso una modesta siderografia).
I fiori hanno sempre una valenza simbolica che non coincide necessariamente con quella in ambito profano. Nelle immagini sacre a fiori si riscontra nel corso del tempo un progressivo allontanamento dalla rappresentazione botanica nei confronti di un più accentuato valore simbolico. (continua)


*Catalogo on-line :http//www.crpiemonte.erasmo.it e-mail: biblioteca@consiglioregionale.piemonte.it
tel. 011.57.57.371

 


******

SERVA DI DIO MARGHERITA DIOMIRA CRISPI

40° ann.rio della dipartita
di MARGHERITA DIOMIRA CRISPI
Fondatrice Suore Oblate al Divino Amore


La Serva di Dio, fondatrice delle Suore Oblate al Divino Amore, nacque in Sicilia, a Partinico, provincia di Palermo e diocesi di Monreale, il 19 novembre 1879.
I suoi genitori erano Ferdinando Crispi e Rachele De Rubei: per parte di padre, apparteneva a una delle famiglie più illustri e potenti della Sicilia e poteva vantare la parentela con Francesco Crispi, uno degli statisti più importanti dell’Italia unita, noto per la sua capacità decisionale e anche per aver combattuto, da liberale radicale, tanto il socialismo quanto il cattolicesimo organizzato.
La Serva di Dio era la secondogenita di tre figli: Ginevra, Diomira (la Serva di Dio) e Romano (ufficiale di Marina). Ricevette il battesimo il 29 novembre nella chiesa madre Maria Santissima Annunziata del suo paese, con il nome Diomira Ludovica Romana.
Nel 1886, a soli sei anni, perse il padre. Si trasferì poco dopo a Roma per gli studi, nel Collegio della Divina Provvidenza. Il 1° giugno 1892 ricevette la sua prima Comunione. Questo evento rappresentò per lei una tappa fondamentale della sua esistenza cristiana:
il primo incontro con Gesù eucaristico ebbe come conseguenza un progressivo approfondimento delle verità della fede e fece sorgere un desiderio sempre più intenso di consacrarsi pienamente a Dio.
All’età di diciotto anni avvertì più fortemente la chiamata alla vita religiosa.
Dopo aver pregato, riflettuto, lottato con le resistenze naturali, scelse di entrare, nel 1901, nella Congregazione delle “Figlie della Croce” in Francia.
Il 2 settembre 1902 fece la sua prima professione, abbandonando il nome Diomira e assumendo quello di Aloysia Margherita. Dopo anni di vita religiosa e molta preghiera, aiutata in questo anche dal suo direttore spirituale monsignor Ettore Savazzini, comprese che quella scelta non rappresentava la conclusione della sua ricerca vocazionale. Dopo aver sperimentato anche un breve periodo di clausura, finalmente comprese che il Signore la chiamava a fondare un nuovo Istituto religioso.
Questo Istituto venne fondato in Sicilia nel 1923. Gli scopi erano la consacrazione a Dio Trino e Uno, la sequela a Cristo, l’obbedienza al Papa, la preghiera e la collaborazione con i sacerdoti cattolico, l’educazione dei fanciulli e della gioventù, l’attuazione del regno di Dio nell’umiltà e nell’amore.
Scopi ampi ed ambiziosi, che rispecchiavano il carattere della fondatrice, dinamica, creativa, ardimentosa, dotata di grande forza d’animo e di una inesausta speranza, che le nasceva da un’intensa vita di preghiera e di contemplazione.
Ovviamente, la sua dinamicità e la sua fortezza non sempre furono pienamente intese e non mancò qualche contraddizione anche tra coloro che avevano il compito di guidarla e di approvarne il cammino a livello ecclesiastico. La Serva di Dio accolse queste contraddizioni con coraggio e, pur soffrendone, seppe mantenersi sempre nella più retta obbedienza alle autorità ecclesiastiche: (continua)

******

CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI

3.IV.2014: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI


Il 3 aprile 2014, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza privata Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Amato, SDB, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, durante la quale ha autorizzato la proroga del culto liturgico e iscrizione nel libro dei Santi di:


A - 3 CANONIZZAZIONI EQUIPOLLENTI

Nel corso dell'Udienza, il Santo Padre, accolte le relazioni dell'Em.mo Prefetto, ha iscritto nel catalogo dei Santi e ha esteso alla Chiesa Universale il culto liturgico in onore dei seguenti Beati:

1 - Francesco de Laval;
2 - Giuseppe de Anchieta;
3 - Maria dell’Incarnazione Guyart.


La prassi adottata in questi tre casi è stata quella della Canonizzazione cosiddetta «equipollente», pratica utilizzata nei riguardi di figure di particolare rilevanza ecclesiale per le quali è attestato un culto liturgico antico esteso e con ininterrotta fama di santità e di prodigi.


1 - FRANCESCO DE LAVAL (1623-1708)
Francesco nasce a Montigny-sur-Avre nel 1623 in una delle famiglie più in vista della Francia. Nel 1647 viene ordinato sacerdote e inizia il ministero come vicario generale di Evreux. Nel 1653 è designato Amministratore Apostolico del Tonchino, ma a causa di divergenze politiche delle potenze coloniali, evita di andarci. Si mette a disposizione delle missioni canadesi. È nominato nel 1658 Vicario Apostolico della Nuova Francia, in Canada.
Si pone subito al lavoro per quella Chiesa: sorgono parrocchie, ospedali, scuole. Per l'educazione fonda la Congregazione femminile di Notre Dame. Difende gli indigeni e resta fedele a Roma (continua)


2 - GIUSEPPE DE ANCHIETA (1534-1597)
“Apostolo del Brasile”, così lo ha definito Giovanni Paolo II nel beatificare Giuseppe de Anchieta nel 1980. È un gesuita nato nel 1534 a San Cristobal de la Laguna nell’isola di Tenerife, in Spagna. Dopo gli studi a Coimbra, in Portogallo, viene inviato nel 1553 in Brasile che così diviene la sua vera patria.
Un amore grande tra i nativi e lui: a San Salvador de Bahia impara il tupì, la lingua di una tribù locale che diventerà la chiave di accesso alla conversione degli indios (continua)


3 - MARIA DELL’INCARNAZIONE GUYART (1599-1672)
Maria Guyart, nasce nel 1599 a Tours, in Francia, da una famiglia di panettieri. Pur avvertendo la chiamata religiosa, obbedisce al padre diventando la moglie di un proprietario di un piccolo setificio. Ha un figlio, ma dopo pochi mesi dalla sua nascita rimane vedova. Gravata dai debiti, si dedica agli affari aziendali maturando una grande capacità di gestione. Una vera e propria imprenditrice del XVII secolo in un ambiente prettamente maschile nel quale le donne sono emarginate. A guidarla è la sua profonda fede in Gesù e con gli anni si orienta verso una vita contemplativa.
Nel 1620 cominciano le visioni trinitarie. Dopo 11 anni entra nelle Orsoline, (continua)



B - QUATTRO NUOVI SANTI


Allo stesso tempo, il Santo Padre ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti il miracolo, attribuito all'intercessione dei seguenti beati per i quali verrà fissata quanto prima la data della Cerimonia di Canonizzazione:

1 - Beato Giovanni Antonio Farina (1803-1888);
2 - Beato Ciriaco Elia Chavara (1805-1871);
3 - Beato Nicola da Longobardi (al secolo: Giovanni Battista
Clemente Saggio) (1650-1709);
4 - Beata Eufrasia del Sacro Cuore (al secolo: Rosa Eluvathingal) (1877-1952).

1 - GIOVANNI ANTONIO FARINA (1803-1888)
Giovanni Antonio Farina nasce a Gambellara (Vicenza), l’11 gennaio del 1803. A 15 anni entra in seminario e, notata la sua predisposizione per l’insegnamento, a soli 21 anni, quando ancora studia teologia, gli è affidato il compito di tenere delle lezioni. Ordinato sacerdote il 14.1.1827, svolge i primi anni del suo ministero a Vicenza. Qui intuisce il valore sociale che può avere l’insegnamento.
Nel 1831 dà inizio alla prima scuola popolare femminile e nel 1836 fonda le Suore Maestre di santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori, un istituto di «maestre di provata vocazione, consacrate al Signore e dedite interamente all’educazione delle fanciulle povere».
Nel 1850 è eletto vescovo di Treviso e riceve la consacrazione episcopale il 19.1.1851. In questa diocesi svolge una multiforme attività apostolica: inizia subito la visita pastorale e organizza in tutte le parrocchie associazioni per l’aiuto materiale e spirituale agli indigenti, tanto da essere chiamato «il vescovo dei poveri». Incrementa la pratica degli esercizi spirituali e l’assistenza ai sacerdoti poveri e infermi; cura la formazione dottrinale e culturale del clero e dei fedeli, l’istruzione e la catechesi della gioventù. Il 18 giugno 1860 è trasferito alla sede vescovile di Vicenza, (continua)


2 - CIRIACO ELIA CHAVARA (1805-1871)

Ciriaco nasce a Kainakari nel Kerala (India) il 10 febbraio 1805 da genitori cristiani di rito siro-malabarico. Frequenta gli studi primari nel villaggio nativo, proseguendo quelli ecclesiastici a Pallipuram con la guida del sacerdote Tommaso Palackal, dedicandosi con impegno allo studio della liturgia e delle lingue orientali e latina.
Entra in seminario nel 1818 ed è ordinato sacerdote nel novembre del 1829. Nel 1831, a Mannanam , collabora con padre Palackal e con Tommaso Porukara alla fondazione della Congregazione dei Servi
di Maria Immacolata, con il fine di una vita religiosa, aperta all’apostolato più impegnato (continua)

3 - NICOLA DA LONGOBARDI (1650-1709)
Nasce a Longobardi (Cs) il 6 gennaio 1650, ed è battezzato con il nome di Giovanbattista. Figlio di contadini poveri di beni, ma ricchi di virtù, lavora fin da giovane nei campi.
Aduso a pratiche come il digiuno e assiduo frequentatore dell’Eucaristia da sempre, frequenta spesso
la chiesa dei Minimi di Longobardi e vi passa le sue ore libere in preghiera. A vent’anni, nonostante l’opposizione dei genitori, chiede l’abito di san Francesco da Paola ed è assegnato al Convento di Paola, assumendo il nome di Nicola (continua)


4 - EUFRASIA DEL SACRO CUORE (1877-1952)
Rosa Eluvathingal nasce ad Aranattukara (India) il 7.X.1877, da ricca famiglia cattolica di rito siromalabarese, e viene battezzata il 15 successivo. Giovane molto pia, avverte fin da bambina il desiderio di consacrarsi al Signore. A 11 anni diviene allieva delle Carmelitane presso Koonammavu, dove prende l’abito religioso il 10.I.1898 con il nome di Eufrasia del Sacro Cuore di Gesù.
Il 24 maggio 1900 insieme ad altre consorelle emette i voti nel nuovo convento di Pllur, nei pressi di Trichur. Il suo Direttore spirituale monsignor Giovanni Menacherry, le chiede di scrivergli tutto ciò che avviene nel suo cuore e così ancora oggi nell’archivio diocesano sono conservate le 94 lettere del suo epistolario, unica fonte per conoscere la sua vita interiore (continua)


C - UN NUOVO BEATO


È stato anche promulgato il Decreto riguardante il miracolo attribuito all'intercessione del Venerabile Servo di Dio LUIGI DELLA CONSOLATA (al secolo: Luigi Bordino) per il quale verrà fissata quanto prima la data della Cerimonia di Beatificazione:


1 - LUIGI DELLA CONSOLATA (1922-1977)
Andrea nasce a Castellinaldo (Cuneo) il 12.8.1922 da numerosa e pia famiglia di agricoltori.
A 19 anni è nominato presidente del gruppo locale di Azione Cattolica. Nel gennaio del 1942 è arruolato nella artiglieria alpina della Cuneense e dopo pochi mesi parte insieme al fratello per la Campagna di Russia, durante la quale, un anno dopo, viene fatto prigioniero.
Ridotto ad una “larva umana” vede sotto i suoi occhi morire tanti commilitoni. In Russia compie la sua scelta per Dio e testimonia la sua fede con gesti di carità. I due fratelli rientrano in Italia nell’ottobre 1945. Nel luglio 1946 entra nei Fratelli della Piccola Casa della Divina Provvidenza, il Cottolengo di Torino. Due anni dopo emette la prima professione religiosa con il nome di Fratel Luigi della Consolata in onore della Madonna.
Frequentato un corso infermieristico con grande profitto, lavora nel reparto chirurgico e nella sala operatoria del Cottolengo. È un infermiere eccezionale (continua)


D - LA CHIESA HA 8 NUOVI VENERABILI

Sono stati infine promulgati i Decreti riguardanti l’eroicità delle virtù dei seguenti servi di Dio, i quali acquisiscono il titolo di “Venerabile”:

1 - FRANCISCO SIMÓN RODENAS (1849-1914)
Francisco nasce il 2 ottobre 1849 a La Aparecida, diocesi di Orihuela-Alicante (Spagna), da umile famiglia di agricoltori.
Nel 1862 si trova a Orihuela con Sant’Antonio Maria Claret, il quale, dopo che Francisco gli espone i propri dubbi vocazionali, si sente rispondere “Sarai religioso”.
Nel 1864 si iscrive come studente esterno del Seminario di Orihuela, nel 1965 è interno. Nel 1875 è ordinato sacerdote. Nel maggio 1880 indossa l’abito dei Cappuccini nel convento di Pamplona (Spagna). Diviene poi Vice quindi Maestro dei Novizi a L’Ollería (Valencia). Nel dicembre 1891 è destinato a Colombia come parte di una spedizione di missionari cappuccini. Nel 1892 è nominato Rettore del Seminario Teologico di Santa Marta.
Negli anni successivi assumerà diverse responsabilità (continua)


2 - ADOLFO BARBERIS (1884-1967)

Nasce a Torino il 1°.6.1884. È ordinato presbitero il 29.6.1907 dal card.Agostino Richelmy di cui diviene segretario e braccio destro. Al suo incarico don Barberis si dedica con impegno totale, creatività, devozione e venerazione filiale. E il cardinale gli concede piena fiducia, espressa nell’abituale “Pensaci tu!”. Esperto in arte sacra, pittore, editore e giornalista, si interessa dei pellegrinaggi diocesani a Lourdes, dei giovani, soprattutto degli studenti per cui fonda un pensionato universitario. Nel 1921, su ispirazione dell’arcivesc vo Richelmy, fonda il “Famulato Cristiano” per formare cristianamente e qualificare le domestiche. Le raccoglie in associazione a tutela dei loro interessi professionali; (continua)

(Fonte: http://www.famulatocristiano.net/)

3 - MARIE-CLÉMENT (1876-1936)
Joseph nasce il 2.6.1876 a Kaysersberg (Haut-Rhin) da famiglia povera, ma molto religiosa. L’8.9.1896, entra tra gli Agostiniani dell’Assunzione e riceve l’abito di S. Maria Assunta con il nome di Fra Maria Clemente. È ordinato sacerdote a Roma il 19 marzo 1904.
Nel 1909 è a Londra per il ministero della predicazione. Dal 1910 fino al 1917 è negli Stati Uniti. Diffonde la devozione al Sacro Cuore. Nel 1912 fonda la Confraternita del Centro americano di preghiera e penitenza nella Chiesa di N.S. della Speranza a New York. (continua)


4 - SEBASTIÁN ELORZA ARIZMENDI (1882-1942)

Sebastian nasce a Idiazábal (Spagna) il 31 ottobre 1882. Nel luglio 1900 entra nella comunità agostiniana del Monastero di S. María de La Vid, Burgos. Il 7.1.1904 viene ammesso all’anno di noviziato e il 15.1.1905 fa la prima professione religiosa nell’Ordine.
Il 16.1.1908 emette la Professione Solenne. Fra Elorza trascorre praticamente tutta la sua vita di agostiniano nel monastero di S. Maria de La Vid. Vive in semplicità, presta il suo servizio come portinaio del convento, serve nella carità i confratelli (continua)


5 - MARIA TERESA DI GESÙ EUCARISTICO (1901-1972)

Dulce Rodriguez nasce a São Paulo (Brasile) il 20.1.1901. È desiderosa di consacrarsi al Sign ore, ma la fragile salute (tubercolosi) non glielo permette. A 21 anni si trasferisce con la madre a Sao Jose dos Campos, dove concretizza il desiderio di seguire Dio abbracciando la sua volontà attraverso un delicato servizio di assistenza agli altri pazienti.
Altre giovani si uniscono a questa missione di Dulce. Il Vescovo del luogo, Sun Epaminondas Nunes D’Avila e Silva, la invita a stendere una Regola. Il 15 agosto 1932, nasce la Congregazione delle Piccole Missionarie di Maria Immacolata. Dulce prende l’abito e pronuncia i voti con il nome di Madre Maria Teresa di Gesù nell’Eucaristia. La Congregazione ha l’approvazione canonica diocesana l’8.11.1936. Spende la sua vita per gli altri e per le sue figlie in offerta a Gesù Eucaristico.
Muore a São José dos Campos (Brasile) l’8 gennaio 1972


6 - CLARA DELLA CONCEZIONE (1902-1973)

Juana de la Concepción Sánchez García nasce il 14.2.1902 a Torre de Cameros ((Logroño, Spagna). Fin da bambina ha mostrato segni di voler consacrare la sua vita a Dio. A 20 anni entra nel monastero delle Clarisse di Soria e cambia il suo nome in Suor Clara de la Concepción. Esegue i vari incarichi con gioia e umiltà.
Viene quindi nominata Badessa e svolge per 17 anni il suo servizio come una madre premurosa, esercitando il governo con serenità, umiltà e saggezza. Con l’aiuto del Signore ottiene un profondo rinnovamento della vita spirituale della comunità in chiave evangelica e francescana. I suoi frutti ben presto cominciano ad apparire con la benedizione delle vocazioni (continua)


7 - MARIA MADDALENA DI GESÙ SACRAMENTATO (1888-1960)

Maria Giuseppina Teresa Marcucci,che da Passionista prende il nome di Maria Maddalena di Gesù Sacramentato nasce il 24 Aprile 1888 a San Gimignano-Ponte Moriano (Lucca, Italia) ed è battezzata due giorni dopo, il 26 aprile, nella pieve di Sesto di Moriano (LU).
Ama e promuove come nessun altro il carisma della contemplazione della Passione del Signore. Fonda due monasteri in Spagna, ed è confondatrice di altri 3. Durante il suo superiorato a Lucca, dal 1935 al 1940, lei lucchese, ha la gioia e l’onore di far costruire, fuori Porta Elisa, il monastero delle Passioniste come pure il santuario della sua concittadina, santa Gemma Galgani, completato e abbellito in seguito.
Scrive moltissimo per diffondere il radioso ideale della santità. La sua autobiografia, dal bel titolo“Apostola dell’amore“, è definita dai teologi domenicani di Salamanca: “L’opera più sublime…che sia mai stata scritta sull’amore di Dio per le creature“. Muore a Madrid (Spagna) il 10 febbraio 1960, poco prima di compiere 72 anni.

8 - LUIGI ROCCHI (1932-1979)
“Ti adoro mio Dio, Ti amo con tutto il cuore, Ti ringrazio di avermi creato … anche se Ti sono scappato un po’ male, va bene lo stesso!”: a pregare così è un uomo di 47 anni, che per 28 anni è un “crocifisso vivo”, totalmente immobilizzato, prima in carrozzella e poi nel suo letto.
Nato nel 1932, ha qualcosa che non va: per fare la prima comunione avanza verso la balaustra sorretto da mamma; a scuola cade continuamente, tanto che il preside invita la mamma a tenerselo a casa; non può correre come gli altri bambini e finisce per essere scartato da tutti; comincia ad aver bisogno di un bastone per camminare, poi di due. La diagnosi è crudele: distrofia muscolare progressiva, o morbo di Duchenne.
Il primo a ribellarsi è lui: tristezza prima, crisi esistenziale poi, cui si aggiunge una crisi di fede e una ribellione fino all’orlo della disperazione. A salvarlo in extremis, dice lui, è la frase “Luigino, Gesù ti ama”, che mamma, come una cantilena, gli ripete da quando è piccolo. Attingendo a quanto l’Azione Cattolica gli ha trasmesso in adolescenza, al crocifisso cui si aggrappa con la disperazione di un naufrago, alla preghiera che a poco a poco diventa il respiro della sua giornata, arriva alla conclusione che“quando si è una candela che si consuma si può scegliere di ardere in cantina o su un altare”.
“Voglio imitare Gesù, che non ha amato la croce, ma ha amato noi a costo della croce”, confida ai più intimi, mentre insegna a tutti che non si tratta di “soffrire volentieri, piuttosto di decidere volentieri di far fruttare anche la sofferenza”. Lui fa così, tanto da poter confessare: “non mi sento né solo né inutile, perché ho amore per tutto e per tutti”. Continuando a“sentirsi un niente, ma un niente visitato da Dio”, Luigi Rocchi si spegne il 26.3.1979.

(Giampiero Pettiti)



16.IV.2014: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI


Il 15 aprile 2014, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza privata Sua Eminenza Rev.ma il Signor Cardinale Angelo Amato, SDB, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ed ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti:

A - 2 NUOVI SANTI

Nel corso dell'Udienza, il Santo Padre ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti il miracolo, attribuito all'intercessione dei seguenti beati per i quali verrà fissata quanto prima la data della Cerimonia di Canonizzazione:


1 - LUDOVICO DA CASORIA ((1814-1885)
Arcangelo Palmentieri nasce a Casoria (Napoli) nel 1815, ed entra a 18 anni tra i Francescani Alcantarini divenendo fra Ludovico e viene ordinato sacerdote il 4.6.1837.
Per 20 anni insegna matematica e filosofia a Napoli, tenendo anche la farmacia del convento, che trasferisce con sé a Capodimonte.
È ordinato sacerdote il 4 giugno 1837. Gli viene affidato l’insegnamento della filosofia e della matematica per alcuni anni, nel contempo istituisce una farmacia - infermeria per i frati malati e per i sacerdoti poveri del Terz’Ordine, alloggiandoli in un edificio a Scudillo di Capodimonte in Napol
Nel 1854 comincia a dedicarsi, su suggerimento del sacerdote genovese padre Olivieri, al riscatto dei bambini di colore venduti come schiavi. Già nel 1854 accoglie (continua)

2 - AMATO RONCONI (1226-1292)
Amato Ronconi nasce a Saludecio (Italia) da una ricca famiglia verso il 1225. Rimasto presto orfano, trascorre la sua giovinezza con la famiglia del fratello Giacomo. Deciso a vivere secondo il Vangelo si dedica in un primo tempo all’accoglienza dei poveri e dei pellegrini costruendo per loro un ospizio sul Monte Orciale.
Donate poi tutte le sue sostanze ai poveri si ritira ad una vita di rigorosissima penitenza. Compie ben quattro pellegrinaggi alla tomba dell’apostolo Giacomo a Compostella.
La sua casa, situata lungo la strada che da Rimini per Urbino porta a Roma, diventa un vero e proprio ospizio per i pellegrini che affluiscono senza fine per sfamarsi e trovare ospitalità per riposare.
Amato li accoglie e li sfama, e quando le provviste sono terminate sopraggiunge il miracolo. Amato Ronconi è seguito non solo dal popolo, ma è cercato anche dai nobili, e non solo per i prodigi che compie, ma anche per ricevere consigli o per implorare la sua intercessione.
Egli intraprende i lunghi pellegrinaggi per sperimentare i disagi della vera povertà (continua)


B - LA CHIESA HA 2 NUOVI VENERABILI


Sono stati inoltre promulgati i Decreti riguardanti l’eroicità delle virtù dei seguenti servi di Dio, i quali
acquisiscono il titolo di “Venerabile”:

1 - ALANO MARIA GUYNOT DE BOISMENU (1870-1953)
Alain Marie Guynot de Boismenu nasce il 27 dicembre, 1870 a Saint Malo, in Bretagna (Francia). Educato a St Malo e ad Anversa, entra nella Congregazione dei Missionari del Sacro Cuore nel 1886 e viene ordinato il 10 febbraio 1895.
Dopo 3 anni di insegnamento in Seminario è inviato in Nuova Guinea dove giunge il 25.1.1898. Qui trova la nomina di consigliere, diviene sostituto virtuale per il vicario apostolico in difficoltà, l’Arcivescovo Louis-André Navarra (1836-1912), ed è come pro-vicario generale e vice-superiore.
Nel 1899, al ritorno da un’operazione di pace verso le montagne, trova sul suo tavolo (continua)

2 - GUGLIELMO JANAUSCHEK (1859-1926)
Wilhelm Janauschek nasce il 19 ottobre 1859 nel centro di Vienna.
Si laurea presso il Collegio Scozzese, poi entra nella Congregazione del Santissimo Redentore dove accede al sacerdozio. Durante la sua vita lavora per molti importanti uffici. Tra gli incarichi più di rilievo e delicati: maestro dei novizi e rettore e dal 1901 al 1907 è Provinciale della sua Congregazione a Vienna.
Molto determinante risulta essere la sua presenza per la causa di canonizzazione di Klemens Maria Hofbauer nel 1909.
Ha il dono del consiglio, di saper scrutare i cuori, di predicare i ritiri, di saper porgere la verità e portare a contrizione i cuori attraverso il sacramento della confessione.
Il 30 giugno 1926 muore di cancro presso l’Ospedale delle sorelle Hartmann a Vienna.
La fama della sua vita santa (continua)

******

MOSTRE DI SANTINI


ROMA, 31 maggio-29 giugno 2014 - Mostra di immagini ed immaginette
sacre “75° ANNiVERSARIO: CATERINA E FRANCESCO PATRONI D’ITALIA - Viaggio
nelle immagini dal 1500 ai giorni nostri”


L’A.I.C.I.S. inaugurerà il prossimo 31 maggio a Roma, nel salone a cui si accede dal Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva a Piazza della Minerva 42, una nuova esposizione meritevole della massima attenzione per l’importanza storica dell’evento. È infatti la prima celebrazione in Italia del 75° anniversario di Santa Caterina da Siena e San Francesco d’Assisi, Patroni d’Italia.
Sono già giunte in Segreteria moltissime partecipazioni e ringraziamo i soci che con solerzia hanno inviato i propri pezzi, anche molto pregiati, che vanno dal 1500 al 2000.

Il tema è il seguente: “75° Anniversario: Caterina e Francesco Patroni d’Italia - Un viaggio tra le immagini dal 1500 ai giorni nostri”.

La mostra sarà allestita, a cura di Giancarlo Gualtieri, Renzo Manfè e Fra Angelo Di Marco
Partecipano all’esposizione con il materiale collezionistico i seguenti soci: Filippo Briccoli di Ravenna, Flavio Cammarano di Torino, Antonino Cottone di Misilmeri, Francesca Campogalliani Cantarelli di Mantova, Fra Angelo Di Marco, Giancarlo Gualtieri, Renzo Manfè, Orietta Palmucci, Stefania Colafranceschi, Giuliana Faraglia, Franco Mozzetti, Luigi Zanot, Santo Nigrelli, Gianni Zucco ePatrizia Fontana di Roma, .Michele Fortunato Damato di Barletta, Giorgio Lombardi di Aulla, Antonio Mennonna di Muro Lucano e Alberta Querzoli di Forlì.
La mostra sarà aperta al pubblico, festivi compresi, fino a domenica 29 giugno 2014 con orario 9.30-12.30 e 16-19. Vi attendiamo numerosi.

******


LICATA (AG), 7-13 aprile 2014 - Mostra iconografica
“PASSIO DOMINI - Percorso di immagini attraverso i riti della Settimana Santa”

Anche quest’anno si è svolta a Licata una mostra iconografica in prossimità della Settimana Santa, che ha avuto come oggetto i riti della Settimana Santa attraverso le immagini (fotografie e santini).
La mostra è stata organizzata dal socio Giovanni Armenio, con la preziosa collaborazione del socio Luca Lombardo, per quanto riguarda l’esposizione dei santini, e da Pierangelo Timoneri per quanto riguarda le foto. I santini esposti (circa 300) tutti d’epoca, appartengono alla collezione privata di Giovanni Armenio. Hanno anche esposto per le immaginette sacre i soci AICIS Luca Lombardo e Andrea Occhipinti , insieme al giovane collezionista Raimondo D’Andrea.
All’interno dello splendido Chiostro di San Francesco, perla del Barocco licatese, la mostra si è snodata in un percorso ideale di riti e tradizioni della Settimana Santa, così come viene vissuta dal popolo licatese, attraverso le proprie tradizioni, la propria fede e il proprio folklore.
La mostra vera e propria iniziava con un pannello in cui era raccontata la storia del santino dalle origini a oggi e venivano spiegate, sommariamente, le varie tecniche di produzione in modo da meglio far comprendere le didascalie dei vari santini esposti.
I pannelli rappresentavano, in ordine cronologico, i vari momenti della Passione di Cristo, relativamente alla tradizione licatese che inizia il venerdì precedente la Domenica delle Palme con la Processione dell’Addolorata per proseguire con l’entrata a Gerusalemme, la lavanda dei piedi, l’Ultima cena, il Getsemani, il Cristo alla colonna, l’Ecce Homo, la Crocifissione, la Deposizione, la Pietà, la Resurrezione. Di ogni episodio c’erano le foto tratte dalle Processioni e i santini a tema. Inoltre, c’erano altri pannelli riguardanti i luoghi dei riti, le tradizioni popolari, i canti popolari, i concerti dell’orchestra filarmonica con le copie degli spartiti originali, le ricette riguardanti quei giorni di festa, etc.

Nelle varie giornate della mostra, che è rimasta aperta ogni giorno dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21, erano previsti dei momenti (continua)

Giovanni Armenio

******



VERBANIA (VB), 5 aprile-8 giugno 2014 – Mostra di immaginette sacre
“ECCE HOMO - LA PASSIONE DI GESÙ RACCONTATA DAI SANTINI

In occasione di Passio 2014 il Museo del Paesaggio di Verbania partecipa all’evento con un’esposizione di migliaia di santini della sua ingente e preziosa raccolta che attualmente ne annovera 120.000.
Il racconto della passione, morte e risurrezione di Gesù si snoda lungo le piccole immagini di devozione popolare, scritto nelle figure di centinaia di santini della collezione. È una lettura straordinaria e inedita, grazie all’ampia possibilità di scelta tra i più significativi, relativi alla vita pubblica di Gesù, selezionati con cura dalla professoressa Maria Grazia Ottolini curatrice
della collezione e della mostra.
Ognuno di essi è la tessera di un enorme mosaico lentamente costituitosi nel tempo e che ebbe dalla Controriforma forte impulso: i santini, infatti vennero capillarmente distribuiti nell’arco di cinque secoli ai fedeli cattolici di tutto il mondo e costituirono quella che fu detta la Bibbia dei poveri. (continua)

Maria Grazia Ottolin

 

 

******

 

MILAZZO (ME), 25 aprile-6 maggio 2014 - Mostra di immaginette sacre
“SAN FRANCESCO DI PAOLA - U Santu Patri nell’iconografia sacra
dal XVIII secolo ai giorni nostri”


Il 25 aprile u.s., giorno dell’esposizione solenne del Simulacro di S. Francesco di Paola, presso l’omonimo Santuario a Milazzo (ME), è stata inaugurata una mostra di santini della collezione del socio Giovan Battista Anania.
L’esposizione rimarrà fruibile al pubblico sino al 6 Maggio, quando si chiuderanno i festeggiamenti a S. Francesco di Paola con la festa della “Berrettella”.
La mostra che ha come sottotitolo “U Santu Patri nell’iconografia sacra dal XVIII secolo ai nostri giorni“ rimane aperta dal 25 Aprile fino al 6 Maggio, durante i consueti orari di apertura del Santuario: Mattina dalle ore 8.30 alle 11, e nel pomeriggio dalle ore 16.30 alle 20.
L’evento è patrocinato dall’Ordine dei Frati Minimi e dall’Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre.

******

 


CAPIZZI (ME), 11 maggio 2014 - 1ª Mostra Capitina di Immaginette Sacre
“LA PIETÀ POPOLARE ATTRAVERSO I SANTINI”


Il prossimo 11 Maggio verrà inaugurata a Capizzi (Messina) la Prima Mostra Capitina di Immaginette Sacre. L’esposizione si terrà nell’ex chiesa di Maria Santissima Annunziata - Camera del Lavoro, sul tema “La Pietà Popolare attraverso i santini”.
Curatore della mostra sarà il socio Francesco Sarra Minichello con l’aiuto di alcuni collezionisti capitini, il tutto patrocinato dal Comune di Capizzi e dal Santuario di San Giacomo Apostolo Maggiore.
Anche l’AICIS ha concesso il proprio patrocinio e l’utilizzo del logo
. Nello stesso giorno l’Ente Poste istituirà un Ufficio con utilizzo di un annullo speciale.

******


VILLANOVA MONDOVÌ (CN), 26 maggio 2014 - Mostra di Immaginette Sacre
“I SANTINI NELLA DEVOZIONE POPOLARE”


Nel pomeriggio di domenica 26 maggio 2014, a Villavecchia, frazione del Comune di Villanova Mondovì (CN), il socio Botto Dario aprirà al pubblico una esposizione di immaginette devozionali della propria raccolta nell’antica e bella Chiesa di Santa Caterina (del XIV secolo), luogo molto prestigioso: presenta elementi romanici e gotici.
La facciata è sormontata da una poderosa torre campanaria. Recentemente restaurata, l’ex parrocchiale di S.Caterina presenta un ciclo di affreschi quattrocenteschi di grande interesse che si snodano lungo le due navate laterali e nel presbiterio, e sono attribuiti a Rufino di Alessandria e ad altri due pittori. L’esposizione sarà visitabile dalle 15 alle 17 del 26 maggio p.v.

******


ALATRI (FR), 13-21 settembre 2014 - Mostra di Immaginette Sacre
“GIOVANNI PAOLO II NEL 30° ANNIVERSARIO DELLA VISITA AD ALATRI”


In occasione del trentennale della visita di San Giovanni Paolo II ad Alatri, il Coordinamento delle Confraternite della Diocesi di Anagni-Alatri inaugurerà il 13 settembre p.v. una mostra di immaginette sacre nella Chiesa degli Scolopi in P.za Santa Maria Maggiore.
La mostra sarà allestita dal socio Fabrizio Pecci con i santini della propria raccolta e di quella del socio Anacleto Ruffini e di altri partecipanti locali.
Anche l’AICIS patrocinerà la manifestazione ed ha concesso l’utilizzo del logo oltre essere disponibile ad una collaborazione. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 21 settembre 2014.

 

******

MAGGIO, IL MESE MARIANO

MARIA, MADRE DI SUO FIGLIO
di Attilio GARDINI


Tutto attraverso Maria! Questa è l’autentica interpretazione della presenza della Madre di Dio nel mistero di Cristo e della Chiesa, come proclama l’ottavo capitolo della COSTITUZIONE LUMEN GENTIUM.
Tale interpretazione corrisponde alla tradizione di santi quali Bernardo di Chiaravalle, Grignon da Montfort, Massimiliano Kolbe e altri.
Nel consultare il calendario scopriamo che nel mese di Maggio, all’8 si festeggia la Beata Vergine Maria di Pompei; al 13 la B. V. Maria di Fatima; al 24 la B. V. Maria Ausiliatrice ed infine al 31 la Visitazione della B. V. Maria. Basta per spiegare il fatto che Maggio sia definito il mese mariano per antonomasia?
Non voglio tralasciare altre due importanti feste locali: la B. V. Maria dello Sterpeto in Barletta all’8 e Santa Maria del Fonte presso Caravaggio BG al 26.

Ella, in effetti, è il fiore più bello sbocciato dalla creazione, la “ROSA” apparsa nella pienezza del tempo, quando Dio, mandando il suo Figlio, ha donato al mondo una nuova primavera.
Ed è al tempo stesso protagonista, umile e discreta, dei primi passi della Comunità cristiana: Maria ne è il cuore spirituale, perché la sua stessa presenza in mezzo ai discepoli è memoria vivente del Signore Gesù e pegno del dono del suo Spirito.

Volendo fare, mese dopo mese, un percorso che ci aiuti ad incontrare i poliedrici aspetti della Madre nostra e della Madre di Dio, cominciamo con la Nostra Signora di Fatima, che è uno degli appellativi con cui la Chiesa venera la Beata Vergine Maria, a seguito delle apparizioni avvenute nel 1917, presso la città portoghese di Fatima.
Qui la Madonna si fa conoscere per sei volte ad intervalli mensili a partire dal 13 maggio 1917 suscitando una vasta eco e un’ampia partecipazione di fedeli che credono alle apparizioni, tanto che la
Chiesa nel 1930 proclama il carattere soprannaturale dell’evento e ne autorizza il culto.
Tre piccoli pastori, i fratelli Francisco Marto e Giacinta Marto (9 e 7 anni) e la loro cugina Lucia dos Santos (10 anni), il 13 maggio 1917, mentre badano al pascolo in località Cova da Irìa (Conca di Irìa) riferiscono di aver visto scendere una nube e, dal suo diradarsi, comparire la figura di una signora vestita di bianco con in mano il rosario.
Dopo questa prima apparizione, Nostra Signora dà appuntamento ai bambini per il 13 del mese successivo, e così per altri cinque incontri. La notizia diffondendosi richiama sempre più la presenza di folle di credenti. Il 13 luglio i veggenti riferiscono che la Madonna promette la venuta di un evento prodigioso affinché la gente cominciasse a convertirsi, ma al successivo 13 agosto i pastorelli non possono presentarsi all’appuntamento perché rinchiusi in prigione.
Le apparizioni continuano e (continua)

Nel 1942 suor Lucia pubblica le sue memorie, resoconto delle apparizioni Mariane e il 31 ottobre successivo papa Pio XII consacra il mondo al Cuore Immacolato di Maria.
Nel 1943 il vescovo di Leiria ordina a Lucia di scrivere la terza parte del messaggio di Fatima, rivelato dalla Madonna.
Consegnata la busta al Cardinale di Lisbona, questa giunge intonsa fino al Pontefice. Il mondo intero avrà modo di conoscere il contenuto dopo molti anni, per scoprire che anticipa l’attentato subìto da papa Giovanni Paolo II, il 13 maggio 1981 in piazza San Pietro.
Sul luogo delle apparizioni viene eretto un Santuario in onore della Madonna di Fatima e al 13 maggio 2000 vengono beatificati i fratelli Giacinta e Francisco. Suor Lucia si spegne il 13 febbraio 2005, poche settimane prima della morte di Giovanni Paolo II.
Ora, analizziamo il calendario del mese di Giugno, per scoprire al primo la solennità dell’Ascensione, cui fu testimone Maria stessa; all’8 la Memoria della Beata Vergine “Sede della Sapienza” e al 28 il Cuore Immacolato di Maria.
Quest’ultima ricorrenza cade sempre nel sabato successivo alla solennità del Corpo e sangue di Cristo. Andremo a celebrare la memoria del CUORE IMMACOLATO DELLA BEATA VERGINE MARIA, proprio il giorno seguente la solennità del SACRO CUORE DI GESÙ. (continua)

 

******


Curiosando tra i libri


“LA PICCOLA CREAZIONE” DI KONRAD WEISS:

Un dono per chi ha “Il cuore di bambino”
di Gabriella ROUF

 

La traduzione di un’opera di Konrad Weiss (1880–1940) è una novità assoluta per l’Italia. L’opera dello scrittore cattolico, poeta, filosofo, critico d’arte, presenta grande originalità nel panorama culturale tedesco, testimoniando una sofferta e profetica denuncia delle contraddizioni della modernità.
Nella Germania dai primi del secolo fino all’affermarsi del nazionalsocialismo, la produzione poetica e saggistica di Weiss fu seguita e apprezzata da un piccolo ma fedele seguito di lettori ed estimatori, Joseph Pieper, Rudolf Borchardt, Hugo von Hofmannsthal, e soprattutto Carl Schmitt, che da lui trasse la figura dell’Epimeteo cristiano.
“La piccola creazione”, poemetto pubblicato nel 1926 e dedicato alla bambina Felizitas, è un distillato della poetica e spiritualità di Weiss: favola di viaggio, in rima, narra l’ingenuo e profondo procedere dell’anima infantile nella creazione; ma tutti, se avremo cuore di bambino, potremo vivere lo stupore di fronte alla bellezza, fino alla visione celeste.

Il testo è stato tradotto in prosa dal tedesco da Marisa Fadoni Strik e volto in rima da Gabriella Rouf, in modo da essere fedeli al fascino musicale dell’originale, dall’allegro degli animaletti compagni di viaggio al maestoso della visione del Paradiso.
“La piccola creazione” si rivolge ai bambini di oggi, che apprezzeranno questo piccolo libro gentile e bello. Infatti particolare attenzione è stata rivolta alla grafica e all’illustrazione del testo, che già nell’edizione tedesca era intercalato dai disegni del pittore espressionista Carl Kaspar, padre della piccola Felizitas.
Ad essi l’edizione italiana affianca le deliziose immagini del repertorio Meggendorfer e le tavole originali della pittrice Isabella Staino. L’llustrazione dei temi più intensamente religiosi – il Natale, l’Angelo Custode, Gesù Bambino- è stata invece affidata ai santini XIX/XX secolo. (continua)

 

*****

LA MANIFATTURA DEI “PAPEROLES”


di Maria Gabriella ALESSANDRONI

 

(O missis)… aveva anche un nuovo interesse: la manifattura dei paperoles – tempietti e altaroli che contenevano minuscole reliquie, o semplicemente immagini sacre su un fondo foderato di raso e incorniciato, creati dalle monache del Settecento usando, al posto dei filati d’oro e d’argento, di perle e pietre preziose, strisce di carta dorata e colorata, fili di paglia, vetri colorati, paillette e specchietti.

Una monaca francese rifugiata a Napoli li aveva introdotti a San Giorgio Stilita (N. d. r.: Monastero benedettino nel quale operava la protagonista della vicenda); non più di moda e disdegnata dalle coriste per la povertà dei materiali usati, l’arte dei ‘paperoles’ era stata mantenuta dalle converse della monaca, ormai anziane, che avevano poche apprendiste.

Canivet manufatto del XVIII secolo:
Madonna con il Bambino entro un fiore intagliato e colorato ad acquerello su supporto cartaceo, inserito al centro di un reliquiario decorato con paperoles,
contenente quattro reliquie dei santi Crescentii (in basso)
Reparata (a destra), Clementii (a sinistra), Simpliciani (in alto).




******

A 1000 ANNI DALLA NASCITA DI SANTA MARINA

Santa Marina, esempio di umiltà e candore verginale
di Giovanni Battista ANANIA

Marina nasce in Bitinia, antica regione dell’Asia Minore, tra il 714 e il 715 circa, figlia unica di genitori timorati di Dio. Dalle rare testimonianze scritte ci è pervenuto il nome del padre, Eugenio che, rimasto prestissimo vedovo, assume personalmente l’educazione civile e religiosa di Marina. Una volta cresciuta, Eugenio ritiene giusto ritirarsi in monastero nella solitudine e nella preghiera. Marina si batte per partire con lui, ma questi la dissuade, in quanto quel luogo non sono ammesse le donne. Affidata la figlia ai parenti, Eugenio si reca a Canobin, in Siria, in un cenobio. Pur convinto della propria scelta, Eugenio conserva nel cuore un cruccio: la figlia lontana.
L’Abate, colta la tristezza che traspare dal volto del nuovo monaco, lo chiama a colloquio per conoscerne i motivi. Eugenio, che sa del divieto di ammettere donne in convento, ricorre ad un innocente stratagemma: dice all’Abate che ha un figlio a casa e che non poteva starne lontano; aggiunse che più di una volta il figlio gli aveva espresso il desiderio di seguirlo in convento.
L’Abate, nel sentire quelle parole, se ne dispiacque e rispose ad Eugenio che poteva andare a prenderlo e portarlo al monastero. A quattordici anni, dunque, Marina entrò in convento con il nome di Fra Marino. Né l’Abate, né gli altri frati si accorsero che fosse una donna; d’altronde non era molto difficile per Marina dissimulare il sesso, dal momento che i monaci vivevano per lo più chiusi nelle loro celle ed indossavano un saio munito di grande cappuccio che copriva bene anche il viso, e inoltre Eugenio aveva rasato i lunghi capelli della figlia
Marina visse i primi anni nella preghiera e nella penitenza. Aveva diciassette anni quando le morì il padre. Essa affrontò il dolore intensificando il suo rapporto con Dio attraverso la preghiera, la meditazione ed il digiuno. Un giorno Marina, recatasi con altri frati al mercato del paese (continua)

ICONOGRAFIA: Nell’iconografia sacra la Santa viene raffigurata con l’abito monacale munito di un grande cappuccio e con il piccolo bambino Fortunato accanto oppure in braccio. In numerose opere spesso viene raffigurata con la croce e il giglio in mano, mentre con piedi scaccia il demonio. Il culto in Italia è presente in oltre venti località che la venerano come Patrona o Protettrice, molte delle quali situate nel meridione.

CULTO A S. MARINA DI MILAZZO:

A Santa Marina di Milazzo (ME) il culto risale all’epoca dei Normanni quando venne edificata una primitiva chiesa ad opera dei monaci basiliani che in quel periodo si stabilirono fra la Sicilia e la Calabria.
Proprio a loro si deve il culto nel Sud-Italia di Santa Marina. Nel 1646 venne edificata l’attuale chiesa nella quale ancora oggi è venerata la Santa.
La più antica effige oggi esistente risale al 1866 realizzata da un devoto al quale la Santa aveva elargito una miracolosa guarigione.
Nel 1926 venne realizzata la statua processionale. Ogni anno nel mese di giugno si svolgono i solenni festeggiamenti in onore della Patrona durante i quali è venerata come protettrice dei bambini e delle donne gravide.


* Il santino qui rappresentato è allegato al presente 3/2014 ed è offerto da Giovanni Anania.

 

******

“LA CHIESOLETA” DEI SANTI ISIDORO ED EUROSIA

di Maria Gabriella ALESSANDRONI

Passeggiando nello storico e ben noto rione romano Garbatella si incontra un angolo delizioso, dove sorge l’antica piccola chiesa dei Santi Isidoro ed Eurosia, soprannominata “la chiesoletta”.
È situata nella storica “via Paradisi”, che era inserita nel percorso della visita alle Sette Chiese, istituito nel 1550, anno giubilare, da san Filippo Neri. In quella strada, secondo la tradizione, avrebbe avuto luogo un incontro tra lo stesso san Filippo e san Carlo Borromeo.
Le chiese sono rappresentate nella figura sottostante, una affascinante incisione in rame del 1575 di Antonio Lafréry: le Basiliche Patriarcali San Pietro in Vaticano, San Paolo fuori le mura, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e le Basiliche Minori San Lorenzo fuori le mura, Santa Croce in Gerusalemme e San Sebastiano appaiono nell’aspetto dell’epoca.


La chiesetta fu fatta costruire, riadattando un casale rurale, nel 1818 da Monsignor Nicola Maria Nicolai, ministro dell’agricoltura dello Stato Pontificio, per i contadini ed i pastori. Il portale d’ingresso fu realizzato su disegno del Valadier.
Nella foto è riportata anche la pala d’altare ottocentesca: la Madonna con il Bambino tra i Santi Isidoro e Benedetto, a sinistra, ed Eurosia, a destra.
La cappellina è aperta esclusivamente per cerimonie. Sorprende per la grazia del piccolo ambiente, intimo e raccolto, molto suggestivo, decorato elegantemente a vivaci colori ed omogeneo.
Dopo alterne vicende, in seguito alla confisca dei beni ecclesiastici dal Regno d’Italia, il padre Generoso Calenzio, prefetto della Biblioteca Vallicelliana, si occupò dell’acquisto della chiesetta di Sant’Eurosia (anno 1889), che successivamente, passata ai suoi eredi, fu riscattata con l’aiuto del papa per essere affidata ai padri dell’Oratorio.
La Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri fu fondata da san Filippo nel 1575, per l’assistenza spirituale alla popolazione in aumento nella zona, presso la chiesa romana di Santa Maria in Vallicella, nella quale opera ancora.
Nel grande piazzale, antistante la chiesetta, è situata la Parrocchia di San Filippo Neri in Eurosia, degli anni ’50 del XX secolo, affidata alla stessa Congregazione dei sacerdoti Filippini. È sede del Titolo Cardinalizio di “San Filippo Neri in Eurosia”, istituito da Paolo VI il 7 giugno 1967.

L’attività della Congregazione, di apostolato, assistenza spirituale ed anche ricreativa per i giovani del quartiere Garbatella risale al 1924 e si svolgeva (continua)

******


COLLEZIONISMO E CULTURA


L’IMPORTANZA E IL FASCINO DI RICOSTRUIRE
L’identità storico-culturale dei nostri santini
di Paola GALANZI


Ogni singola, antica Immagine devota è testimone silenziosa ma nel contempo eloquente di quell’importante, fittissima trama costituitasi, nel lento ed inarrestabile scorrere del tempo, dalla successione ordinata ed armonica di innumerevoli ed eterogenei eventi, costumi, credenze e tradizioni, dettati fondamentalmente dal substrato costitutivo originario ove la stessa fu ideata e prese
vita in qualità di artefatto, prodotto cioè creato dall’uomo che, in quel preciso contesto sociale, coesistendo con le medesime leggi, dottrine, influssi e tendenze, operò e condusse, consumandola,
la propria vita.
Estremamente interessanti da un punto di vista etno-antropologico rivelano, infatti, agli occhi dell’osservatore attento e dello studioso elementi immediatamente pertinenti e riconducibili ad un preciso contesto culturale geografico e storico cui si riferiscono, talvolta parlandoci, laddove esistano gravi lacune biografiche degli artisti-incisori autori del documento o, nell’ipotesi peggiore, nell’anonimato dell’attribuzione, e rivelando in modo inatteso ed affascinante lo spaccato di un contesto storico preciso e di una cultura particolare.

Un’antica immagine devota è come una vecchia finestra, polverosa e cigolante, che si apre piano sul passato, pronta, come per magia, a svelarci misteri ed affascinanti segreti che il tempo e l’oblio dei secoli paiono aver per sempre sepolto. Vite e storie di artisti s’intrecciano spesso con luoghi e latitudini geografiche sconosciute e lontane, committenti autorevoli e facoltosi che parlano una lingua diversa, usi e costumi ignoti nella patria d’origine.
È proprio in tali specifici contesti che un’Immagine devota diventa eccezionale e prezioso documento storico, rivelando di situazioni e rapporti non altrimenti documentabili o da altre fonti desumibili.
La storia, antica e bella, di questo santino, ricostruisce a memoria imperitura una committenza che partì dall’arcidiocesi della città di Pesaro, l’antica Pisaurum romana fondata nell’anno 184 a.C., verosimilmente tra il 1730 ed il 1740.
Sotto il Pontificato di Papa Clemente XII (+1740) fu probabilmente l’allora Vescovo Monsignor Filippo Carlo Spada (+1738), o forse il suo successore monsignor Umberto Luigi Radicati, a raggiungere sin nella lontana Praga ove l’artista di origini austriache visse l’intera, breve sua esistenza, il valente incisore Johann Adam Hiller (ca.1706- +1746) commissionandogli la pregevole, bellissima incisione che doveva, in terra Picena e ben oltre i suoi confini, celebrare le rare virtù cristiane di una figlia delle Marche, nobile di origini e d’animo e promuoverne il culto: la Beata Michelina Metelli-Malatesta, compatrona di Pesaro. (continua)


******


UN ALTAROLO RELIQUIARIO IN PROCESSIONE PER ROMA


L’altarolo reliquiario di Campitelli traslato in Vaticano

Durante la celebrazione che ha radunato i gruppi di P. Pio del Lazio nella Chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma al termine dell’Eucarestia presieduta dal Vescovo Matteo Zuppi Ausiliare di Roma per il Settore Centro, sabato 5 aprile 2014, è stato accolto dai numerosi fedeli l’altarolo reliquiario conservato nella Chiesa di Santa Maria in Campitelli. Il singolare reliquiario attribuito dalla tradizione al Vescovo Gregorio Nazianzeno (IV secolo) è un “altare da viaggio” si desume da una antica iscrizione pervenuto da Gerusalemme e contenente oltre alcune insigni reliquie della passione del Signore (tra i quali un frammento della croce e del chiodo) un micro mosaico del volto di Cristo benedicente dell’ XI secolo proveniente da Costantinopoli.

 

Il prezioso reliquiario ha accompagnato le stazioni della Via Crucis da San Salvatore in Lauro attraverso Ponte Sant’Angelo, Via della Conciliazione, Piazza San Pietro ed è stato traslato nella Basilica Papale e accolto da S. Ecc.za Mons. Vittorio Lanzani Delegato della Fabbrica di San Pietro che ha salutato i numerosi pellegrini.
Al termine (continua)

di Davide CARBONARO

******

 

IL SANTUARIO DI SAN FRANCESCO E SANT’ANTONIO

 

Il Santuario a Cava de’ Tirreni dedicato a S.Francesco e a S.Antonio è un santuario francescano.
La costruzione ha avuto inizio nel 1492, ma solo il 24 febbraio 1501 è stata «pigliata la possessione de lo decto Santo loco per frate Damiano de Licia, vicario prov.le, con circa frati sessanta » (p. Matteo di Napoli, Platea Nova Del Convento di S. Francesco della Città della Cava, 1692, classe IV, n° 37, f. 5, manoscritto).
Per poter meglio servire ai bisogni anche materiali del popolo, il 25 agosto 1580 i frati hanno fondato la Confraternita dell'Immacolata Concezione di Maria, che si è prodigata in opere caritative fino ai giorni nostri: infatti, sospesa solo nel 1943, si è poi ricostituita nel novembre (continua)

Giuseppe Melone

 

* Il santino in alto con i due santi, allegato al numero 3/2014 di “Santini e Santità”, è offerto a tutti i soci AICIS


******

 

 

******

CIRCOLARI PRECEDENTI

 

Notiziario Marzo - Aprile 2014

Notiziario Gennaio - Febbraio 2014

Notiziario Novembre - Dicembre 2013

Notiziario Settembre - Ottobre 2013

Notiziario Luglio - Agosto 2013

Notiziario Maggio - Giugno 2013

Notiziario Marzo - Aprile 2013

Notiziario Gennaio - Febbraio 2013 - N. 1

Notiziario Novembre - Dicembre 2012 - N. 6

Notiziario Settembre - Ottobre 2012 - N. 5

Notiziario Luglio - Agosto 2012- N. 4

 

Notiziario Maggio - Giugno 2012 N. 3

 

Notiziario Marzo - Aprile 2012 N. 2

 

Notiziario Gennaio - Febbraio 2012 N. 1

Notiziario Novembre - Dicembre 2011 N. 6

Notiziario Settembre - Ottobre 2011 - N. 5

Notiziario Luglio - Agosto 2011 - N. 4

Notiziario Maggio - Giugno 2011 - N. 3

Notiziario Marzo - Aprile 2011 - N. 2

Notiziario Gennaio - Febbraio 2011 - N. 1

 

Notiziario Novembre - Dicembre 2010 - N. 5

Notiziario Settembre - Ottobre 2010 - N. 4

Notiziario Luglio - Agosto 20010 - N. 3

Notiziario Maggio - Giugno 2010 - N. 2

Notiziario Marzo - Aprile 2010 - N. 1

Notiziario Gennaio - Febbraio 2010

Notiziario Novembre-Dicembre 2009

Notiziario Settembre-Ottobre 2009

Notiziario Luglio-Agosto 2009

Notiziario Maggio-Giugno 2009

Notiziario Marzo-Aprile 2009

Notiziario Gennaio-Febbraio 2009

Notiziario Novembre-Dicembre 2008

Circolare Settembre-Ottobre 2008

Circolare Luglio-Agosto 2008

Circolare Maggio - Giugno 2008

Circolare Marzo - Aprile 2008

 

Circolare Gennaio - Febbraio 2008


Circolare Novembre - Dicembre 2007

Circolare Settembre - Ottobre 2007


Circolare Luglio - Agosto 2007


Circolare Maggio - Giugno 2007

Circolare Marzo - Aprile 2007

Circolare Gennaio - Febbraio 2007


Circolare Novembre - Dicembre 2006


Circolare Settembre - Ottobre 2006


Circolare di Luglio - Agosto 2006

 

Circolare di Giugno 2006


Circolare di Maggio 2006

Circolare di Aprile 2006

 

Circolare di Marzo 2006

Circolare di Febbraio 2006

Circolare di Gennaio 2006

Circolare di Dicembre 2005


Circolare di Novembre 2005


Circolare di Ottobre 2005

 

Circolare di Agosto-Settembre 2005

Circolare di Luglio 2005


Circolare di Giugno 2005

Circolare di Maggio 2005

Circolare di Aprile-Maggio 2005

 

Ciao a Tutti | Contattami | Nota Legale | Ringraziamenti |©2000-2020 Cartantica.it