Rubriche di
Patrizia Fontana Roca

 

 

 

 

ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE

 

 

CHE COSA E’ L’A.I.C.I.S.?

L’AICIS è l’Associazione, apolitica e senza fini di lucro, che raccoglie appassionati cultori, studiosi, collezionisti e quanti si interessano di immaginette sotto ogni profilo: storico, folkloristico, culturale, artistico, religioso

PERCHE’ ISCRIVERSI ALL’AICIS?

Perché l’unione fa la forza. Per essere informati, attraverso la Notiziario bimestrale, di quanto interessa il settore e poter effettuare lo scambio del materiale fra i soci. Per partecipare alle mostre o anche conoscere ove si svolgono mostre di immaginette. Per partecipare a conferenze. Per avere notizie su pubblicazioni specialistiche, per avere le nuove immaginette, per conoscere i nuovi Venerabili, Beati e Santi, per avere altri ragguagli su santi e santuari.

COME ISCRIVERSI ALL’A.I.C.I.S.

 

Telefonando alla Segreteria (tel.06-7049.1619) e richiedendo l'apposito modulo da compilare.

Per il 30° anniversario della fondazione dell'A.I.C.I.S. (1983-2013), il Consiglio Direttivo, riunitosi in ottobre u.s., per nuovi tesserati, mai prima iscritti, ha riconfermato la campagna promozionale 2012.
Il Consiglio, infatti, ha stabilito che anche per l’anno 2013 quanti non sono stati mai iscritti all’AICIS e desiderano associarsi oltre la quota di iscrizione (euro 3,00), pagheranno nel 2013 la quota promozionale di euro 22,00, anziché 35,00. L'importo dovrà essere versato sul conto corrente postale nr. 39389069 intestato all' A.I.C.I.S. (Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre)

L’anno sociale decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre

 

DIRITTI DEI SOCI:

- ricevere le Circolari Informative, con immaginette omaggio;

- partecipare alle mostre ed alle iniziative sociali;

- partecipare alle riunioni di scambio fra soci;

- effettuare scambi fra soci per corrispondenza;

- fare inserzioni gratuite di offerta o di richiesta di immaginette nelle Circolari Informative.

Gli incontri si tengono nella Sede dell'Ass.ne, in P.za Campitelli 9, in una sala interna al cortile adiacente la Chiesa di S.ta Maria in Portico, ogni primo martedì del mese, eccetto agosto, e salvo variazioni che di volta in volta verranno rese note.

Informazioni: Contattare Renzo Manfè - Vice Presidente
Tel 388-6938.777.
e-mail: aicis_rm@yahoo.it

 

 

******

 

SANTINI E SANTITA'

NOTIZIARIO A.I.C.I.S. N. 3 - LUGLIO - SETTEMBRE 2016

 

 

 

3/2016 - SANTINI OFFERTI DAI SOCI PER GLI ASSOCIATI


1 - Vergine Ss.ma della Neve. Retro: Preghiera alla Vergine. Santino offerto da A.Carmelo BELLO.
2 - Ven. Anna Maria Adorni. Retro: Preghiera. Santino offerto da Giuliana FARAGLIA.
3 - San Gaetano Errico. Retro: Preghiera. Santino offerto da p.Michele M.GIULIANO, ofm.
4 - S.Giuda Taddeo, ap.di Gesù. Retro: Preghiera. Santino offerto da Giancarlo MERATI.
5 - San Pio di Pietrelcina e il Servo di Dio Aldo Moro. Santino offerto da p.Michele M.GIULIANO, ofm.
6 - Santa Maria Goretti. Retro: Preghiera. Santino (Ed G MI -21) offerto da Luigi ZANOT.
7 - San Giovanni Apostolo. Retro: Preghiera. Santino offerto da Don Damiano M.GRENCI.
8 - S.Cristina, Verg. e martire, che si venera nella Chiesa di S.Maria di Monteverginella in Napoli. Santino offerto da p.Michele M.GIULIANO, ofm.
9 - Sant’Antonio da Padova, che si venera nella Chiesa di Afragola (NA). Retro: Preghiera al Santo. Santino offerto dal p.Michele M.GIULIANO, ofm.
10 - Bambino di Prima Comunione, accompagnato dal suo Angelo Custode. Santino offerto da C.E.I.S. - Collezionisti Emiliani Immaginette Sacre.
11 - B. Sante Brancorsini dei Frati Minori venerato nel Santuario in Mombaroccio (Pesaro). Retro: Cenni di Vita e Preghiera. Santino offerto da Giancarlo DE LEO.
12 - Deposizione di Gesù dalla Croce. Ediz. MM-3603. Santino offerto da Rosina LLAGARIA VIDAL.

 

VITA ASSOCIATIVA

 

 

 

Roma, 10 dicembre 2016 - 8 Gennaio 2017:


V MOSTRA AICIS DEL SANTINO NATALIZIO “VENITE ADOREMUS” - INVITO A TUTTI I SOCI


Il 10 dicembre p.v. alle ore 17,15 verrà inaugurata a Roma, presso il Convento di Santa Maria sopra Minerva a Piazza della Minerva 42, la V edizione della mostra natalizia annuale dell’AICIS, sui santini del Santo Natale che in questo 2016 avrà come tema: “VENITE ADOREMUS - Immagini sacre sul Natale dal XVI al XX secolo”.
Tutti i soci sono invitati a collaborare con immaginette a soggetto natalizio.
La Mostra comprenderà anche un’isola di santini e immagini inerenti l’Ordine Domenicano che il 21.1.2017 chiuderà il Giubileo celebrativo dell’VIII Centenario di Fondazione

1) Che soggetti inviare?
Innanzitutto i santini contenenti la dicitura “Venite adoremus”.
Questo anno infatti alcuni pannelli verranno riservati a coloro che sono venuti ad adorare il Bambino Gesù (pastori, angeli, popolo, Magi).
Poi sono utili i santini incentrati sugli episodi legati sia alla Natività di Gesù (come ad esempio: Annuncio dell’Angelo a Maria, a s.Giuseppe, gli angeli ed i pastori, Natività, Circoncisione, Fuga in Egitto, ecc.) sia le letterine di Natale, Bambinelli devozionali in figura, Gesù Bambino e l’Albero della Luce, Natività e bambini, i “Notturni”, Santi con il Bambino Gesù (S. Francesco d’Assisi, S. Antonio da Padova, S.Teresa d’Avila, S. Gaetano da Thiene, ecc.).

2) Il materiale di quale periodo deve essere? I soci ci inviino il materiale tematico stampato fino al 1955.
Accettiamo il materiale stampato successivamente per quanto riguarda i santini riproducenti quadri d’autore e “letterine di Natale”

3) Quale è la data limite per partecipare? Poiché il materiale va prima studiato per poi miscelarlo esponendolo in tematiche che abbiano un senso logico, è importante che esso sia spedito entro il 15 settembre 2016, accompagnato da una fotocopia del materiale stesso.

4) A chi indirizzare il materiale espositivo? Come lo scorso anno, i soci indirizzino i plichi raccomandati o assicurati al nostro Presidente:
GIANCARLO GUALTIERI - Presidente AICIS - Via Giuseppe Tomasi di Lampedusa 9 - 00144 ROMA RM.

Grazie a quanti trasmetteranno il proprio materiale collezionistico e saranno quindi presenti a questa quinta manifestazione natalizia che in Roma è ormai un appuntamento culturale rilevante e importante.

 

VOTAZIONE RENDICONTO 2015:
RESTITUZIONE BUSTA CON SCHEDA VOTATA ENTRO SETTEMBRE 2016


Qui appresso è pubblicato il rendiconto economico 2015. Allegata alla rivista, gli associati che hanno pagato la quota nel 2015, trovano sia la scheda da votare, sia la busta già predisposta per la restituzione della scheda stessa in Segreteria, previo affrancatura con francobollo di euro 0,95, entro il 30 settembre 2016.

APPROVAZIONE DEL RENDICONTO 2015

Il Consiglio Direttivo AICIS, nella riunione del 5 aprile 2016 ha approvato la proposta di Rendiconto inerente il 2015 e la sottopone al giudizio dei Soci cui presenta i seguenti atti:

1-La Relazione del Consiglio Direttivo;
2-La Relazione dei Revisori;
3-Stralcio del Verbale della riunione del Consiglio Direttivo del 5 aprile 2016.
4-Il Rendiconto economico finanziario (prospetto);
5-Note integrative e chiarimenti al rendiconto 2015.

1 - RELAZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
Si presenta il Rendiconto economico relativo all’anno 2015 per l’approvazione da parte degli associati.
Il 2015 è stato un anno ricco di attività attraverso la Rivista “Santini e Santità” e le numerosissime mostre nelle diverse parti d’Italia, compresa quella annuale del periodo natalizio sempre più apprezzata come evento culturale. Pur con il calo degli associati e l’aumento
delle tariffe postali, il Consiglio Direttivo ha lasciato nel 2015 la quota sociale a trentacinque euro. Il Consiglio ringrazia quanti hanno rinnovato la fiducia e, in particolare, quegli associati che oltre alla quota hanno inviato un’offerta per sostenere l’AICIS.

Il Rendiconto dell’Associazione che si sottopone all’approvazione dell’Assemblea chiude con un saldo positivo di esercizio di euro 2.147,32 (euro 118,30 nel 2014).
Le entrate sono state pari a euro 12.423,99, come risulta dal conto economico riportato in queste pagine.
Dal medesimo prospetto si rileva che le spese sono state di 10.276,67. L’andamento positivo della gestione ha consentito di azzerare la residua passività di euro 675,99 proveniente dai precedenti esercizi. Il ritorno in territorio positivo del risultato contabile è stato raggiunto contenendo ed eliminando, nel tempo, alcune spese non ritenute essenziali, nonché riducendo le spese di stampa e spedizione della rivista sociale (da sei a quattro numeri, ma aumentando il numero delle pagine). Per completezza informativa si fa presente che nel 2015 è stata incassata una sola quota associativa del 2016.

Alla luce di quanto sopra esposto il Consiglio Direttivo approva il progetto di rendiconto dell’Associazione e lo sottopone all’esame dei soci.

Roma, 5 aprile 2016 Il Consiglio Direttivo

2 - RELAZIONE DEI REVISORI

I Revisori - che nel corso dell’esercizio hanno preso parte alle riunioni del Consiglio Direttivo - hanno esaminato la Proposta di Rendiconto 2015 approvata dal Consiglio stesso e constatato che il documento presenta quest’anno un “saldo finale” positivo.
Hanno verificato, inoltre, la corrispondenza fra le scritture contabili, il conto corrente postale ed il bollettario delle ricevute, la corretta impostazione dei ricavi e delle spese, la continuità nel tempo dei criteri e dei metodi per la tenuta delle scritture stesse.
Avendo riscontrato l’assoluta regolarità della situazione rappresentata nei documenti esaminati, invitano i soci ad approvare il Rendiconto.
Roma 16 aprile 2016 Giuliana Faraglia, Agostino Cerini, Enrico Belli

3 - STRALCIO DEL VERBALE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL 5 APRILE 2016


Il Consiglio Direttivo approva la Proposta di Rendiconto economico relativo all’anno 2015 e decide di indire, a norma dell’art.9 del vigente Statuto, il referendum per la sua approvazione da parte degli associati. Il voto dovrà essere espresso in modo palese dai soci maggiorenni in regola con il pagamento della quota sociale 2016.
Le schede, trasmesse agli aventi diritto, (che recheranno un apposito spazio per avanzare proposte, osservazioni, suggerimenti), dovranno essere restituite utilizzando l’apposita busta preindirizzata, entro 40 giorni dalla spedizione della Rivista recante la pubblicazione del Rendiconto 2015.
(F.to: Giancarlo Gualtieri, Gianni Zucco, Renzo Manfè)

4 - RENDICONTO ECONOMICO ESERCIZIO 2015

Continua

 

 

L’iCONA DI SANTA MARIA IN PORTICO

ROMANAE PORTUS SECURITATIS

di p. Davide CARBONARO, OMD

Il prodigio nel Portico di Santa Galla

“Roma ritrovò un saldissimo fondamento di quiete sopra il zaffiro della celeste effigie di Santa Maria in Portico”.
(L. Marracci)

È di piccole dimensioni, dai colori vivissimi nella sua nobile preziosità una delle più antiche immagini venerate a Roma carica di mistero e di storia.
Si tratta dell’icona di Santa Maria in Portico, Romanae Portus Securitatis, che domenica 29 maggio 2016 è stata traslata in Piazza San Pietro ed esposta alla venerazione dei fedeli durante l’Eucarestia presieduta da Papa Francesco in occasione del Giubileo dei Diaconi.
Il Pontificio Consiglio della Nuova Evangelizzazione ha ritenuto opportuno che l’icona venerata da secoli nel santuario romano di Campitelli tra il Campidoglio ed il Teatro di Marcello, potesse ancora ai nostri giorni, mostrare il segno di quella “luce apparsa” nel VI secolo, presso il portico di Santa Galla figlia del Prefetto Simmaco, mentre era dedita a servire i poveri.

Il portico era situato nella Regione VIII chiamata “forum romanum magnum” dentro la cinta delle mura serviane. Un distico rimato del XI secolo segnalava ai pellegrini il luogo del prodigio con queste parole: “Qui è l’immagine della Madre di Dio che apparve a Galla mentre timorosa serviva i poveri”
(Hic est illa pie genitricis imago Marie que discubenti Galla patuit metuenti).

Continua il suggestivo racconto: “La nobile Galla, volle che fosse il pontefice Giovanni I ad interpretare il senso di quella luce celeste, il quale accorse con il popolo di Dio e vi riconobbe il segno di predilezione della Madre di Gesù per la città di Roma”.

Da allora il luogo della celeste manifestazione divenne casa di preghiera, ospizio di carità, segno della presenza materna di colei che, nei momenti di difficoltà, è invocata porto di speranza nei naufragi della vita.

Traslazioni per la città di Roma e opere di carità volute dai Pontefici romani.

La traslazione avvenuta in Piazza San Pietro in occasione del Giubileo dei diaconi, ne ricalca numerose altre avvenute nei secoli passati. Papa Gregorio Magno pone tra le diaconie romane il titolo di Santa Maria de Porticu. Le diaconie sono anticipatrici delle nostre Caritas.

Nel 599 a causa di una peste, Papa Gregorio conduce in processione durante la Letania, la venerata effige, mentre la città ne rimane liberata.
Nel 1061 Alessandro II istituisce la Compagnia di Santa Maria in Portico legata alla carità e all’accoglienza dei pellegrini.
Sarà San Gregorio VII nel 1073, come testimonia un altare oggi conservato nella Chiesa di Santa Galla a via Ostiense, che riedificherà l’antico santuario: “Ad honorem Beate Marie semper Virgini Genitricis…”.
Papa Celestino III nel 1191 erigerà l’Ospizio di Santa Maria in Portico in seguito unito a quello della Consolazione.
Durante una epidemia scoppiata nella città di Roma nel 1456 Callisto III, condurrà in processione l’icona di Santa Maria in Portico.
Così Paolo II atterrito dalle minacce di Maometto II, ne rinnoverà il pellegrinaggio per le vie di Roma esponendola per diversi giorni nella sua cappella privata.
Lo stesso farà il suo successore Sisto IV nel 1472 incaricando il Cardinale Battista Zeno di dedicare una cappella a Santa Maria in Portico nella Basilica Vaticana come tra l’altro testimonia il gesuita Filippo Bonanni nel Numismata summorum pontificum Templi Vaticani fabricam indicantia del 1696: “Sacellum indicat cum altari quod Zenus Cardinalis Venetus Sanctae Mariae in Porticu aedificavit”.
Alle minacce del Sultano Selimo, Papa Leone X nel 1518 fa traslare l’icona dalla Basilica Vaticana alla Chiesa della Minerva affinché si compiano pubbliche orazioni.
Così annota il Panciroli nei suoi “Tesori nascosti”: “Avvistosi il Maestro delle Cerimonie che il Papa andava scalzo, ne diede avviso ai Cardinali e Prelati che subito fecero lo stesso; ed era di Quaresima ai 14 di marzo…”.
Superata la minaccia dell’invasione turca, l’icona di Santa Maria in Portico è condotta in processione insieme all’immagine del Santissimo Salvatore della Scala Santa , alla Salus Populi Romani di Santa Maria Maggiore e alle teste dei Santi Pietro e Paolo
Per due volte nel suo pontificato Adriano VI (1522) ricorrerà all’intercessione di Santa Maria in Portico conducendola per le vie dell’Urbe.
Lo stesso farà Paolo III nel 1537, supplicando la Madre di Dio per la concordia dei principi cristiani.

San Giovanni Leonardi e il nuovo santuario di Campitelli meta di pellegrinaggi

Papa Clemente VIII nel 1601 concederà il santuario e l’icona a San Giovanni Leonardi (1541-1609) ai Chierici Regolari della Madre di Dio da lui fondati i quali fino ad oggi ne custodiscono la memoria ed il culto.
Sarà il Leonardi a raccogliere le notizie della storia e del culto dell’icona in una Narrazione pubblicata e divulgata per la città nel 1605.
Nel giubileo del 1625 Urbano VIII mentre la città di Roma e l’Italia erano minacciate da una singolare epidemia di peste, volle che si facessero pubbliche preghiere davanti alla venerata icona e concesse le indulgenze giubilari.
Fu sotto il pontificato di Innocenzo X nel 1650 che il Capitolo Vaticano compì la solenne incoronazione
della venerata effige. Sarà Alessandro VII nel 1656 a sciogliere il voto emesso per la liberazione della
città di Roma dalla peste ed insieme al Senato edificare il santuario di Campitelli su progetto di Carlo Rainaldi.
Mentre il suo successore Clemente IX nel 1667, trasferirà l’icona nell’altare maggiore del nuovo santuario. Per singolare devozione Clemente X ed il Beato Innocenzo XI erano soliti celebrare l’Eucarestia nella memoria della celeste apparizione di Maria a Santa Galla ogni anno il 17 luglio.
Un terremoto nel 1703 sconvolse la città di Roma, Clemente XI ordinò che per lo scampato pericolo nello spazio di cento anni, venisse osservato il digiuno la vigilia della Presentazione al Tempio e lo stesso pontefice si recò due volte nel santuario di Campitelli per rendere grazie insieme al Senato di Roma.


Durante l’Anno Santo del 1725 Benedetto XIII concede le indulgenze giubilari, lo stesso farà Benedetto XIV che menziona la Legenda di Santa Maria in Portico nel suo De Servorum Dei Beatificatione. Pio VI (fig. 3) che con Breve del 4 settembre 1776 accorda l’indulgenza quotidiana e perpetua, conducendo il 17 gennaio 1798 (foto 4) l’icona di Santa Maria in Portico insieme a quella del Santissimo Salvatore e le catene di San Pietro, dalla Chiesa della Vallicella alla Basilica Vaticana. Infine, visitano la venerata effige ed accordano le indulgenze giubilari Leone XII (1825) il Beato Pio IX e Leone XIII. (continua)



 

I SANTINI- RICORDO DI COMUNIONE PASQUALE

E CONFESSIO PASCHALUSRARI E PREZIOSI DOCUMENTI
DAL SECOLO XVIII AL 1966

di Paola GALANZI


Un raro, prezioso “Signum Communionis Paschalis” datato dell’anno 1785.
La Storia che ci racconta è antica e bellissima.(Collezione privata Mario Tasca).

Fu nell’anno 1215 che il Concilio Lateranense IV sancì, attraverso un precetto, la saliente importanza
della Santa Comunione da riceversi nel lieto giorno della Santa Pasqua di Resurrezione.
Lo stesso precetto statuiva altresì la confessione, semel in anno, quale via auspicabile per ogni buon
cristiano desideroso di vivere coerentemente la propria vita di fede.
Un precetto fondamentale per noi Cristiani per condurre la Vita -il dono d’amore supremo di Dio Creatore- nella luce della beatitudine immensa della Sua Grazia.
Il più antico tra i “signa” -così definiti in lingua latina per il “segno” della benedizione anticamente imposta dal Ministro di Dio sul capo dei comunicandi nella gioiosa solennità pasquale - della collezione Mario Tasca - data del 1785; è un piccolo rettangolo in carta a vergelle, dai margini leggermente bruniti dal tempo, di appena cinque righe stampate in nero inchiostro, racchiuse e bellamente incorniciate da un originale quanto assai interessante motivo decorativo -simbolico: la Santa Croce dalla quale nascono e si dipartono i tralci della vite - i Discepoli che, secondo Giovanni, se sapientemente potati dalla Parola del Maestro (cfr. Gv. 15,2-4), e se profondamente uniti a Lui, diventano i tralci fecondi che danno vita a generoso e copioso raccolto.


E si noti bene che tale motivo -come appurato, in apparenza solo ornamentale- a differenza delle cinque righe, evidentemente per la Solennità stampate in nero inchiostro sulla carta verosimilmente in svariate copie pressoché identiche, fu impresso a mano con sigillo, secondo una sequenza assolutamente casuale: i tralci con la Croce sovrastante sfilano lungo tutto il perimetro in sequenza assolutamente non coerente, dettata da un’originale quanto personalissima impronta artistica del canonico autore.

Grazie al suo nome completo, con annesso titolo, presente inferiormente sulla quinta riga a stampa del Signum, a distanza di oltre due secoli da quell’annoè oggi per noi iconofili possibile, con indubbia, sincera emozione, ricostruire e conoscere, se non lo svolgimento della solennità pasquale nelle sue fasi, la certa sede ove questa fu certamente celebrata nell’anno del Signore 1785.
E sempre grazie ad un antico, eccezionale documento di epoca medievale, datato del 25 Marzo 1296, il“Bando sopra la istitutione de la Contea“, che contestualmente alla nascita della Contea di Modica - Mohac, così come nominata nel testo in antica lingua italiana con chiare, eleganti influenze arabo-spagnoleggianti- e alla proclamazione della stessa quale entità plurifeudale autonoma, affidata con solenne cerimonia svoltasi in quella stessa data dal Re di Sicilia Federico II d’Aragona al neo-eletto Conte Manfredi Chiaramonte, viene nella preziosissima Charta citata proprio l’antica Chiesa Madre dedicata a San Giorgio all’interno della quale, quasi mezzo millennio dopo la sontuosa cerimonia di investitura del giovane, nobile rampollo palermitano, il canonico Antonino Gugliotta -secondo alcune fonti di natali agrigentini - ebbe a solennizzare la Santa Pasqua.
“Noi, Frederique II de Aragon, por gracia de Dios Rey de Sichilia, por festejar nuestra encoronacion, stabilimu et ordinamu ki l’Excellentissimus Senor Manfredi de Claramonte, nuestro amigo liali et discendenti de Carlu Magnu Imperaturi, haya en su possedimiento la Condea de Mohac. Per li meriti offeriti a la Nuestra Persona dintra lu Parlamentu di Catania del (continua)

 

CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI

27.IV.2016: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI

Il 26 aprile 2016, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza S.E. Rev.ma il Signor Card.Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i seguenti decreti riguardanti:

A - UN NUOVO SANTO

È stato infatti promulgato il decreto sul miracolo, attribuito all’intercessione del Beato ALFONSO MARIA FUSCO.
La Cerimonia d di Canonizzazione si terrà il 16 ottobre 2016.


ALFONSO MARIA FUSCO (1839-2001)

Alfonso Maria Fusco, Sacerdote diocesano e Fondatore delle Suore di San Giovanni Battista, nasce il 23 marzo 1839 ad Angri (Salerno), in diocesi di Nocera Inferiore – Sarno, da famiglia profondamente religiosa. Compiuti regolarmente e con buon profitto gli studi, è ordinato sacerdote, il 29 maggio 1863.
Nominato quasi subito coadiutore della Chiesa Collegiata di San Johann Battista di Angri si distingue ben presto fra il clero per lo zelo, per l’assiduità nel servizio liturgico e per la diligenza nell’amministrazione dei sa cramenti, specialmente della riconciliazione, nella quale mostra tutta la sua paternità e comprensione per i penitenti. Si dà completamente alla predica zione assidua della parola di Dio, all’istruzione religiosa dei fanciulli e dei giovani. Apre anche una scuola nella propria casa per istruire gratuitamente i fanciulli.
Sull’esempio di Giovanni Bosco, con il quale tiene corrispondenza epistolare, nel 1871, apre un oratorio sotto la protezione di s. Luigi Gonzaga. Da ciò il nome di Luigini, dato a coloro che egli educa assiduamente nel campo religioso e civile. (continua)


B - QUARANTATRE’ NUOVI BEATI

È stato promulgato il decreto sul miracolo, attribuito all’intercessione del Venerabile JHON SULLIVAN, Sacerdote diocesano e il decreto riguardante il martirio dei Servi di Dio VINCENZO PRENNUSHI, sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori e arcivescovo di Durazzo, e 37 COMPAGNI, sacerdoti, persone consacrate e laici uccisi in odium fidei tra il 1945 e il 1974 in Albania; e il martirio dei Servi di Dio JOSÉ ANTÓN Gomez, sacerdote professo dell’Ordine di S.Benedetto (Congregazione di Solesmes) e 3 COMPAGNI uccisi in odium fidei nel 1936 nella persecuzione religiosa durante la guerra civile spagnola.(continua)

Rimaniamo in attesa di conoscere la data della loro cerimonia di beatificazione.

1 - JOHN SULLIVAN (1861-1933) John nasce a Dublino l’8 maggio 1861. Il padre, il futuro Lord Chancellor d’Irlanda Sir Edward Sullivan, è protestante. La madre, Lady Bessie Josephine Sullivan, cattolica. Viene educato dal padre nella tradizione protestante. Frequenta la Portora Royal School, a Enniskillen, e più tardi il Trinity College a Dublino.
Nel dicembre 1896 è accolto nella Chiesa cattolica e circa quattro anni dopo entra nella Compagnia di Gesù. La maggior parte della sua vita sacerdotale la trascorre al Clongowes Wood College nella contea di Kildare.
Fin da subito si distingue per la notevole santità e si guadagna la reputazione di persona santa. I malati e gli emarginati accorrono a lui riponendo grande fiducia nelle sue preghiere. E continua ad essere così ancora oggi. Già durante la sua vita si diffonde la devozione per Padre Sullivan, proseguita dopo la sua morte avvenuta il 19 febbraio 1933. Molti credono che (continua)

27.IV.2016: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI

Il 26 aprile 2016, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza S.E. Rev.ma il Signor Card.Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i seguenti decreti riguardanti:

2 - VINCENZO PRENNUSHI (1885-1949) E 37 COMPAGNI

A - VINCENZO PRENNUSHI, MARTIRE

Vincenzo nasce a Scutari il 4 settembre 1885. Studia fino al liceo presso il collegio dei francescani a Troshan, perfezionandosi in teologia in Austria. Celebra la Prima Messa il 25 marzo 1908. Scrittore di talento, riceve l’incarico di direttore della tipografia francescana; diviene poi direttore del collegio francescano e due volte provinciale.
Il 19 marzo 1936 viene consacrato vescovo di Sapa e poi il 26 giugno del 1940 è designato arcivescovo di Durazzo. Alla fine della seconda guerra mondiale, un regime comunista chiuso al mondo mette radici in Albania, proclamata nel 1967 da Enver Hoxha “primo stato ateo nel mondo”.
Il “Primate d’Albania” Mons Prennushi rifiuta la richiesta di Hoxha di creare una Chiesa albanese separata da Roma. Per tale motivo, viene condannato a venti anni di prigione, ove muore il 20 marzo per le torture subite.

B - 37 COMPAGNI, MARTIRI


In Albania, la furia distruttiva contro ogni espressione religiosa raggiunge dei momenti tragici. Fin dal 1945 bersagli preferiti diventano il clero e i fedeli: «Ogni fascista portatore di un vestito clericale deve essere ucciso con una pallottola in testa e senza processo», dice uno dei motti del regime. Vescovi, preti e religiosi vengono arrestati, malmenati in pubblico, torturati, fucilati, imprigionati e inviati nei campi di lavoro.
Le suore sono obbligate a lasciare l’abito, quelle che rifiutano vengono sottoposte al pubblico ludibrio e inviate ai lavori forzati. Molti di loro sono vittime di processi farsa che vengono diffusi via radio e riassunti in uno speciale la domenica mattina all’ora della messa con il titolo: «L’ora gioiosa».
«Quella dell’Albania è una Chiesa di martiri» dice Papa Francesco il 21 settembre 2014 nella breve visita a Tirana.
Ora la Chiesa avrà 38 beati albanesi - tra cui Vincenzo Prennushi, francescano e poi arcivescovo di Durazzo - martirizzati dal regime comunista tra il 1945 e il 1974.

1 - LAZER SHANTOJA (1892-1945), sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce a Scutari (Albania) il 2 settembre 1892 e muore a Tirana il 5 marzo 1945.

2 - NDRE ZADEJA (1891-1945), sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. nasce il 3 novembre 1891 a Scutari (Albania) e muore il 25 marzo 1945 a Scutari.

3 - GJON [GIOVANNI] FAUSTI, sacerdote gesuita, nato il 19 ottobre 1899 a Brozzo in Val Trompia, Brescia (Italia).

4 - KOLE SHLLAKU (Gjon), Sacerdote professo dei Frati Minori Francescani. Nato il 27 luglio 1907 a Scutari (Albania).

5 - DANIEL DAJANI, sacerdote gesuita. Nasce il 2 dicembre 1906 in Blinisht, Zadrima, Lezhë (Albania).

6 - QERIM SADIKU, laico dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 18 febbraio 1919 in Vuthaj, Scutari (Albania).

7 - MARK CUNI, seminarista dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 30 settembre 1919 a Ranza Bushat, Scutari (Albania)

8 - GJELOSH LULASHI (1925-1946), laico dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 2 Settembre 1925 in Shosh, Scutari (Albania) e muore il 4 marzo 1946 a Scutari (Albania).

9 - FRAN MIRAKAJ (1917-1946), laico dell’arcidiocesi di Scutari-Pult; sposato. Nasce nel 1917 in Pukë-Iballë, Scutari (Albania) e muore nel settembre 1946 a Tirana (Albania).

10 - ALFONS TRACKI (1896-1946), sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 2 dicembre 1896 a Bliszczyce (aka Bleischwitz), Branice (Polonia) e muore il 18 luglio 1946 a Scutari (Albania).

11- ANTON ZOGAJ (1908-1946), sacerdote dell’arcidiocesi di Tirana-Durazzo. Nasce il 26 luglio 1908 in Kthellë, Mirditë (Albania) e muore il 31 dicembre 1946 a Durazzo (Albania

12 - Luigj PRENDUSHI (1896-1947), sacerdote della diocesi di Sapë. Nasce il 24 gennaio 1896 a Scutari (Albania) e muore il 24 gennaio 1947 in Shelqet, Scutari (Albania).

13 - DEDE MAÇAJ (1920-1947), sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 5 febbraio 1920 a Mali Jushit, Scutari (Albania) e muore il 28 Marzo 1947 a Përmet (Albania).

14 - MARK GJANI [Xhani] (1914-1947), sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 10 luglio 1914 a Mirditë (Albania) e muore nel 1947 a Shën Pal, Mirditë (Albania).

15 - GJON KODA (SERAFIN) (1893-1947), Sacerdote professo dei Frati Minori Francescani. Nasce il 25 aprile 1893 a Janjevë (aka Janjevo), Lypjan (Serbia) e muore l’11 maggio 1947 a Lezhë (Albania)

16- GJON PANTALLA (1887-1947), professo religioso gesuita. Nasce il 2 giugno 1887 a Prizren, Kosovo (Serbia) e muore il 31 ottobre 1947 a Scutari (Albania).

17 - ZEF PALAJ (BERNARDIN) (1894-1947), Sacerdote, professo dei Frati Minori Francescani. Nasce il 2 Ottobre 1894 in Shllak, Scutari (Albania) e muore il 2 dicembre 1947 a Scutari (Albania).

18 - FRANO GJNI (1886-1948), vescovo e abate nullius di Shen Llezhri-Oroshit (oggi la diocesi di Rrëshen). Nasce il 20 febbraio 1886 a Scutari (Albania) e muore l’11 marzo 1948 a Scutari (Albania).

19 - PAL PRENNUSHI (MATI)(1881- 1948), Sacerdote professo dei Frati Minori Francescani. Nasce
il 2 ottobre 1881 a Scutari (Albania) e muore l’11 marzo 1948 a Scutari (Albania).

20 - DEDE NIKAJ (CIPRIAN) (1900- 1948), Sacerdote professo dei Frati Minori Francescani. Nasce il 19 luglio 1900 a Scutari (Albania) e muore l’11 marzo 1948 a Scutari (Albania).

21 - DEDE PLANI (1891-1948), sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 21 Gennaio 1891 in
Shiroka, Scutari (Albania) e muore il 30 aprile 1948 a Scutari (Albania).

22 - EJËLL DEDA (1917-1948), sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 22 febbraio 1917 a Scutari (Albania) e muore il 12 maggio 1948 a Scutari (Albania)

23 - ANTON MUZAJ (1921-1948), sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 12 maggio 1921 a Vrnakolo, Kosovo (Serbia) e muore nella primavera del 1948 a Scutari (Albania).

24 - PJETER CUNI, sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari- Pult. Nasce il 9 Luglio 1914 a Scutari (Albania).

25 - LEK SIRDANI (1891-1948), sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 1 marzo 1891 in Boge, Scutari (Albania) e muore il 29 luglio 1948 a Koplek, Scutari (Albania).

26 - JOSIF MIHALIi (1912-1948), prete dell’amministrazione apostolica di Albanese meridionale (Albanese greco-cattolica di rito). Nasce il 23 Settembre 1912 a Elbasan (Albania). morto: 26 ottobre
1948 in Maliq, Coriza (Albania).

27-ZEF Marksen [JOSEF Marxen] (1906-1946), sacerdote della diocesi di Lezhe. Nasce il 5 agosto 1906 a Worringen, Colonia (Germania) e muore il 16 novembre 1946 a Tirana (Albania).

28 - JAK BUSHATI (1890-1949), sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce l’8 agosto 1890 a Scutari (Albania) e muore il 12 febbraio 1949 a Scutari (Albania).

29 - MIKEL SUMA (GASPER) (1897-1950), Sacerdote professo dei Frati Minori Francescani. Nasce il 23.3.1897 a Scutari (Albania) e muore il 16.4.1950 a Scutari (Albania).

30 - MARIA TUCI (1928-1950), giovane laico dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 12 aprile 1928 in Ndërfushaz, Mirditë (Albania) e muore il 24 ottobre 1950 a Scutari (Albania).

31 - BONATI (1874-1951), sacerdote dell’arcidiocesi di Tirana-Durazzo. Nasce il 24 maggio 1874 a Scutari (Albania) e muore il 5 novembre 1951 a Scutari (Albania).

32 - Ndue SERREQI (KARL) (1911-1954), Sacerdote professo, Frati Minori Francescani. Nasce il 26 febbraio 1911 a Scutari (Albania) e muore il 4 aprile 1954 a Burrel, Scutari (Albania).

33 - Ndoc SUMA (1887-1958), sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 31 luglio 1887 a Nenshat, Lezhë (Albania) e muore ol 22 aprile 1958 a Scutari (Albania).

34 - Dede MALAJ (1917-1959), sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 16 novembre 1917 in Dushkul, Mali Shëngjinit, Lezhë(Albania) e muore il 12 maggio 1959 a Scutari (Albania).

35 - MARIN SHKURTI (1933-1969), sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 1° ottobre 1933
in Samrish, Dajc-Bregu i Bunes, Scutari (Albania) e muore nell’aprile 1969 a Scutari (Albania).

36 - SHTJEFEN KURTI (1898-1971), sacerdote dell’arcidiocesi di Tirana-Durazzo. Nasce il 24 dicembre 1898 a Ferizaj (aka Uroševac), Kosovo (Serbia) e muore il 20 ottobre 1971 a Fushe, Krujë (Albania).

37 - MIKEL BELTOJA (1935-1974), sacerdote dell’arcidiocesi di Scutari-Pult. Nasce il 9 maggio 1935 in Beltoj, Scutari (Albania) e muore il 10 febbraio 1974 a Scutari (Albania)

3 - GIUSEPPE ANTON GOMEZ (1878-1936) E 3 COMPAGNI


A - Padre GIUSEPPE ANTON GOMEZ (1878-1936) Nasce a Burgos di Hacinas il 26 agosto 1878, settimo di 14 figli. Nel 1891 entra come Oblato nella vicina Abbazia di Santo Domingo de Silos, dove poi professa come monaco benedettino, il 21 novembre 1896
Viene ordinato sacerdote nel silos, dal Vescovo di Osma, il 31 agosto 1902. Altamente istruito, padre Joseph Anton si distingue come poliglotta: parla correttamente latino e greco classico, in cui ha composto diverse poesie. Si esprime perfettamente in tedesco, inglese, francese e italiano e comprende l’ebraico e l’arabo.
È un uomo di grande cultura. Per diversi anni è bibliotecario, professore e direttore della scuola di Silos, e gestisce per 18 anni l’ “Ecclesiastico Magazine”. Ricopre varie posizioni nella comunità.
Nel 1912 visita le case Silos in Messico, per conto dell’Abate D. Ildefonso Guepin, che a causa dell’età non può viaggiare. Nel 1919 è inviato al convento silense della Madonna di Montserrat di Madrid, dove rimane come Superiore fino alla sua morte. Nel quartiere lo chiamano il “padre dei poveri” o il“Padre mendicante”. (Continua)

B - TRE COMPAGNI MARTIRI:

1) Padre ANTOLIN PABLOS VILLANUEVA, sacerdote benedettino della comunità di Silos, storico. Nel 1936 è nel Monastero di Santa Maria de Montserrat. Arrestato, viene fucilato“in odium fidei” l’8 novembre 1936.

2) Padre RAFAEL ALCOCER MARTINEZ, sacerdote benedettino della comunità di Silos, grande oratore, studioso e cultore di lingua araba. Nel 1936 è nel Monastero di Santa Maria de Montserrat.
È arrestato e fucilato “in odium fidei” il 4 ottobre 1936.

3) Padre LUIS VIDAURRAZAGA, sacerdote benedettino della comunità di Silos, grande oratore, esperto in Direzione spirituale. Nel 1936 è nel Monastero di Santa Maria de Montserrat.
Tradito, è arrestato e giustiziato “in odium fidei” il 31 dicembre 1936.

C - OTTO NUOVI VENERABILI

Sono stati inoltre promulgati altri 8 decreti riguardanti l’eroicità delle virtù dei seguenti Servi di Dio, i quali, pertanto, acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”.

1 - Venerabile TOMMASO CHOE YANG-EOP (1821-1861)

Nato il 1° marzo 1821 da san Francesco Choe Gyeong-hwan e da Lee Seong-rye – entrambi martiri, il primo canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1984 – il giovane Tommaso parte nel 1836 insieme ad Andrea Kim Dae-gon (primo sacerdote e primo santo della Corea) e Choe Pang-jae alla volta di Macao, per entrare in seminario. Choe morirà prima dell’ordinazione, che invece arriva nel 1849 per gli altri due.
Per i successivi 12 anni p. Choe si prende cura di oltre quattromila fedeli nelle più di cento comunità cattoliche disseminate per la Corea. Mentre segue e cura i suoi gruppi, p. Choe traduce i libri di catechismo dal cinese al coreano e sintetizza la dottrina della fede cattolica in forma di poesia coreana, in modo da facilitarne la comprensione e la memorizzazione da parte dei laici. Muore il 15 gi gno 1861 a 40 anni e viene sepolto a Baeron, località che si trova fra due aspre e profonde valli nel centro della Corea.
Questo luogo ha molta importanza per la Chiesa coreana: qui Alessio Hwang Sa-yeong scrive il suo Baek-seo, la “Lettera di seta”, mentre si nasconde dalla persecuzione; inoltre, sempre qui nasce il seminario S. Giuseppe, il primo della penisola.

(www.asianews.it)

2 - Venerabile SOSIO DEL PRETE (1885-1952)

Padre Sosio Del Prete (al secolo Vincenzo) nacque a Frattamaggiore il 28 dicembre 1885. Nel novembre 1901 entrò nel noviziato della provincia napoletana dei Frati Minori; emise i voti temporanei nel 1902. Il 12 marzo 1910 fu ordinato sacerdote. Conseguito il diploma in composizione e direzione d’orchestra, condusse fino al 1930 un’esemplare vita sacerdotale e spirituale, dedicandosi alla musica, agli incarichi di comunità, alla confessione ministeriale.
Vicario del convento di S. Antonio in Afragola, vedendo l’estremo disagio morale e materiale dei vecchi abbandonati, volse ogni sua energia al loro servizio. Il 6 giugno 1932 diede inizio, insieme ad Antonietta Giugliano, alla vita dell’istituto religioso delle Piccole Ancelle di Cristo Re.

Sul fondamento teologico della regalità di Cristo, il Servo di Dio costruì la sua straordinaria opera di carità, che si concretizzò nella creazione delle diverse case del suo istituto.
La loro destinazione seguì due fasi: tutela della vecchiaia dalla fondazione alla seconda guerra mondiale; tutela ed educazione dell’infanzia e della gioventù abbandonata e dei malati, nel dopoguerra. Nella totale donazione di sé a Dio, ai poveri e alla Chiesa, spicca la sua particolare sensibilità cristocentrica, (Continua)

. (Fonte: http://www.fondatori-pacr.it)

3 - Venerabile VENANZIO KATARZYNIEC (1889-1921)

Joseph Katarzyniec nasce il 7 ottobre 1889 a Obydowie vicino a Lviv, da una famiglia povera. Giovane molto pio e dedito alla preghiera, nel 1904 entra nel seminario a Lviv ove matura la vocazione religiosa francescana. Nel 1908 realizza la sua decisione di entrare nell’Ordine Francescano con il nome di Venanzio. In questo periodo si incontra con Padre Massimiliano Kolbe che rimarrà colpito positivamente dal giovane Giuseppe. Nel 1909 entra nel Seminario Maggiore dei Francescani a Cracovia per studiare filosofia e teologia.
Il 2 giugno 1914 è ordinato sacerdote a Cracovia da Mons. Anatol Nowak. E ‘ inviato subito come Vicario nella parrocchia di Czyszkach, vicino Leopoli. Qui svolge il ministero di confessore, direttore spirituale e predicatore. La sua pietà eucaristica si esprime in lunghi momenti passati in adorazione del Ss.mo Sacramento, nella recita dell’Ufficio divino davanti al tabernacolo e nella pia pratica della Via Crucis. Il 23 agosto 1915 padre Venanzio è chiamato (Continua)


4 - Venerabile MARIA CONSIGLIA DELLO SPIRITO SANTO (1845-1900)

Emilia Pasqualina Addatis, nasce a Napoli il 5 gennaio 1845. A soli 4 anni rimane orfana dei genitori. Trasferita da un parente all’altro, trova conforto nella sua semplice fede, alimentata dall’amore all’Eucaristia, alla Madonna Addolorata, che sceglie come madre, allo Spirito Santo e alla Divina Provvidenza, nella quale confida incondizionatamente.
Dopo alcune mancate esperienze in clausura, comprende di doversi prendere cura delle bambine orfane, bisognose di tutto. Nel 1876 emette la professione come Terziaria Francescana Alcantarina, assumendo il nome di suor Maria Consiglia dello Spirito Santo.
Spinta dalla carità e invitata dal vescovo della diocesi di Nocera de’ Pagani, mons.Raffaele Ammirante, il 13 luglio 1872 raggiunge con tre compagne il villaggio di Casolla in Nocera Inferiore (SA), dove impianta un’opera per le orfane.
Quella data è anche l’inizio della attuale Famiglia religiosa delle Suore Serve di Maria Addolorata di Nocera, impegnate, ancora oggi, verso coloro che hanno bisogno di conforto e aiuto. Madre Maria Consiglia muore a Napoli l’11 gennaio 1900.

(www.santiebeati.it)

5 - Venerabile MARIA DELL’INCARNAZIONE (1840-1917)

Caterina Carrasco Tenorio nasce a Puebla de Guzmán (Huelva) il 24.3.1840. A 15 anni entra nella Società di Maria per dedicarsi al servizio dei bisognosi. Si stabilisce a Cadice dove inizia a prendersi cura delle giovani ragazze abbandonate, in una stanza in casa di parenti. Nel 1876 insegna in una scuola femminile. Il 4.10.1878, con tre compagne prende l’abito francescano nella chiesa dei Cappuccini di Cadice.
La sua vocazione è di fondare una congregazione religiosa. Incontra Padre Francisco Medina che trova nella cooperazione di Maria un appoggio per prendersi cura dei bisognosi e delle ragazze abbandonate. Educare, educare e anche cercare il cibo quotidiano per queste ragazze in difficoltà: era la sua unica preoccupazione. Francesco D. Medina ha in Maria dell’Incarnazione una grande collaboratrice per realizzare la missione di accogliere e aiutare queste ragazze bisognose di tutto. Quasi da sola per dieci anni aveva gestito un ritrovo abbandonato per le ragazze, incluso il sostegno
materiale per loro. Nel 1891 il suo lavoro si consolida con l’approvazione delle Costituzioni da parte del vescovo di Cadice Mons. Vicente Calvo y Valero. (Continua)

6 - MARIA LAURA BARAGGIA (1851-1923)

Maria Laura nasce a Sulbiate Maggiore (MB) il 1° maggio 1851. Viene battezzata nello stesso giorno con i nomi di Laura Rosa. Non ha ancora 15 anni quando il 16 gennaio 1866 lascia Sulbiate Maggiore e si trasferisce a Milano per entrare a servizio della famiglia Biffi, dove rimane alcuni anni. Il soggiorno milanese diventa un periodo proficuo per la sua formazione umana e soprattutto spirituale.
Il 2 febbraio 1879, nella Chiesa di San Babila, nel corso di un’adorazione eucaristica, in un’esperienza mistica, intuisce la futura fondazione di una nuova Famiglia religiosa. La sua guida spirituale, padre Ottone Tersi, le suggerisce di entrare nella Compagnia delle Orsoline. Il 13 maggio 1880 inizia l’anno canonico di noviziato.
Ma nello stesso anno rientra a Sulbiate dove poi a settembre ecco che dà vita con alcune fedeli compagne ad un (Continua)

7 - ILIA CORSARO (1897-1977)

Ilia Corsaro nasce il 4 ottobre 1897 a Resina (oggi Ercolano) in provincia di Napoli, da Angelo e Maria Trotta. L’ambiente familiare, vivace e aperto alla ricerca scientifica, le permette una sana formazione umana e culturale, ma non la fede per un autentico cammino di vita cristiana. Saranno i fratelli maggiori a portare il Vangelo in casa Corsaro grazie alla testimonianza gioiosa e contagiosa dei loro compagni di studi, all’Università di Napoli.
Ilia, ancora adolescente, ben presto si lascia travolgere dall’onda impetuosa dell’amore di Cristo e vive con ardore sempre crescente la vita cristiana: lunghe ore di preghiera davanti a Gesù Sacramentato, attività apostolica in casa e fuori, stile di vita povero e libertà assoluta dalla vanità del mondo.
Dopo qualche anno, nonostante la sua “inventiva del bene”, profusa con intensità e passione, stia portando frutti abbondanti nella comunità parrocchiale di Bagnoli e in quelle della Diocesi di Pozzuoli, la giovane Ilia sente il bisogno di vivere “per Dio solo”. Sogna la Clausura.
Ma quando il suo direttore spirituale, il sacerdote Luigi Zaccaleoni, canonico penitenziere della Basilica Cattedrale di Pozzuoli, le ripete con insistenza “I piccoli hanno fame e non c’è chi spezzi loro il pane”, dopo un lungo e sofferto discernimento, accoglie il progetto di Dio su di lei: fondare una nuova
famiglia religiosa, la Congregazione delle Suore Piccole Missionarie Eucaristiche (Continua)



(www.istitutocorsaro.it)


8 - MARIA MONTSERRAT GRASES GARCIA (1941-1959

María Montserrat Grases García - Montse - nacque a Barcellona, il 10 luglio 1941. Era la seconda di nove figli. Aveva un temperamento vivace e spontaneo. In famiglia assimilò alcuni lineamenti caratteristici della sua personalità: la gioia, la semplicità, la generosità e la preoccupazione verso gli altri.
Le piacevano lo sport, la musica, le danze popolari della sua terra e partecipare ad opere teatrali. Aveva molti amici. I suoi genitori le insegnarono a rivolgersi a Dio con fiducia e, man mano che cresceva, la aiutarono a lottare per vivere le virtù cristiane e a consolidare la sua vita spirituale. Nel 1954 cominciò a frequentare un centro dell’Opus Dei.
Le attività di formazione cristiana che vi poté frequentare contribuirono alla sua maturazione umana e spirituale. Quando aveva sedici anni si rese conto che il Signore la chiamava a percorrere questo cammino nella Chiesa: dopo aver meditato, pregato e chiesto consiglio, chiese di essere ammessa nell’Opus Dei. Da quel momento si impegnò con maggior decisione e costanza a cercare la santità nella vita quotidiana.
Cercò di avere un rapporto costante con Dio, di scoprire la volontà divina nel compimento dei suoi doveri, di curare, per amore, i piccoli particolari e di rallegrare coloro che le stavano accanto. Riusciva a trasmettere a molti dei suoi parenti e amici la pace che proviene dal vivere al cospetto di Dio. Poco prima di compiere diciassette anni, le diagnosticarono un cancro (sarcoma di Ewing) al femore della gamba sinistra.
La malattia durò nove mesi e fu causa di dolori molto forti, che lei accettò con serenità e con fortezza. .(Continua)

(Fonte: www.opusdei.it)

 

10.V.2016: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI


Il 9 maggio 2016, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza privata S.E. Rev.ma il Signor Card.Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell’Udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i seguenti Decreti riguardanti:

A - DUE NUOVI SANTI

Sono stati promulgati i decreti sul miracolo, attribuito all’intercessione deI Beato LUDOVICO PAVONI e del Beato SALOMONE LECLERCQ. Il Papa ha decretato il 20.6.2016 che i suddetti Beati siano iscritti nell’Albo dei Santi domenica 16 ottobre 2016.


1 - LUDOVICO PAVONI (1784-1849)

Lodovico nasce a Brescia l’11 settembre 1784. È ordinato sacerdote nel 1807. Rinunciando a facili prospettive di carriera ecclesiastica, cui sembra avviato quando il Vescovo Mons. Gabrio M. Nuava lo vuole suo Segretario (1812), dona se stesso ai giovani e ai bisognosi.«Pei poverelli» apre il suo Oratorio (1812). Nel 1818 è nominato canonico della cattedrale e rettore della Basilica di San Barnaba.
Per evitare che gli oratoriani, specie i poveri, deviino dal buon sentiero quando devono inserirsi nel mondo del lavoro, Lodovico decide di fondare «un benefico privato Istituto, o Collegio d’Arti” e così, nel 1821 sorge l’Istituto di San Barnaba per dare agli orfani e ai bambini abbandonati una nuova famiglia.
Durante il colera del 1836, «con semplice invito Municipale, e senza speranza di sovvenimento di spesa, vengono benignamente accolti nel Pio Ricovero, ivi alimentati, ed educati con vero e paterno amore.., molti, e molti fanciulli ancora inabili al lavoro». Così si legge negli atti della seduta straordinaria del 21.8.1841 del Municipio di Brescia.
Il Pavoni pensa anche ai contadini e progetta una Scuola Agricola; nel 1841, poi, accoglie nell’Istituto i sordomuti. L’11 agosto 1847, (Continua)

2 - SALOMONE LECLERCQ (1745-1792)

Fratel Salomone, al secolo Guillaume-Nicolas-Louis Leclerq,è il primo lasalliano a subire il martirio durante la persecuzione avviata dai fautori della Rivoluzione Francese contro la Chiesa cattolica, dopo l’abbattimento della monarchia capitingia, intorno alla fine del ‘700. Nato a Boulogne-ser-Mer il 15 novembre 1745, entra nel noviziato il 25.3.1767.
Allo scoppio della rivoluzione Fratel Salomone è segretario di Fratel Agathopn, superiore Generale dell’Istituto delle Scuole Cristiane, dopo essere stato insegnante, direttore ed economo. Incarichi svolti sempre con grande amore per le anime e dedizione ai propri doveri. Rifiuta di prestar giuramento di fedeltà alla Costituzione, come impongono i persecutori, e si trova a vivere da solo a Parigi in stato di clandestinità.
Il 15 agosto 1792 viene arrestato e rinchiuso nel convento dei carmelitani di Parigi, (Continua)


B - UN NUOVO VENERABILE

E stato, inoltre, promulgato un decreto riguardante l’eroicità delle virtù del Servo di Dio Raffaele Emanuele Almansa Riaño, sacerdote diocesano, il quale, pertanto, acquisisce il nuovo titolo di “Venerabile”.

1 - Venerabile RAFFAELE EMANUELE ALMANSA RIANO (1840+1927)

Rafael Emanuel nato a Bogotà, il 2.8.1840, è religioso della Provincia dei Frati Minori di Colombia, nella quale emette la professione nel 1865. A seguito delle leggi eversive e della dispersione delle comunità religiose, nel 1866 è accolto dal Vescovo di Nueva Pamplona che in quell’anno lo ordina sacerdote.
Rientrato a Bogotà, nel 1897 Mons. Bernardo Herrera Restrepo, che molto lo stima, lo incardina nell’arcidiocesi e gli affida la chiesa di San Diego, un tempo officiata dai Frati Minori. Qui P. Almansa, che ha ottenuto dal Ministro Generale la facoltà di continuare a portare l’abito religioso, continua il suo fervoroso apostolato nel medesimo spirito di semplicità e di umiltà di San Francesco.
Vero «angelo della pace» ebbe accesso nelle case dei poveri e dei ricchi, degli umili e dei potenti irradiando attorno a se l’amore a Dio

. (http://www.ofm.org/)


CERIMONIE DI CANONIZZAZIONE


CONCISTORI ORDINARI PUBBLICI PER IL VOTO SU ALCUNE CAUSE DI CANONIZZAZIONE


A) 15.III.2016: CONCISTORO ORDINARIO PUBBLICO


Alle ore 10.00 del 15 marzo 2016, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, durante la celebrazione dell’Ora terza, il Papa Francesco ha tenuto un Concistoro ordinario pubblico nel corso del quale ha decretato che saranno iscritti nel catalogo dei santi:

1 - Il Beato GIUSEPPE SANCHEZ DEL RIO (1913-1928): 16 OTTOBRE 2016
Figlio della Diocesi di Zamora e martire

2 - Il Beato STANISLAW DI GESU’ E DI MARIA (1631-1701): 5 GIUGNO 2016
(al secolo: Giovanni Papcinzyski); Sacerdote, fondatore dei Chierici Mariani dell’Immacolata Concezione.

3 - Il Beato GIUSEPPE GABRIELE DEL ROSARIO BROCHERO (1840-1914): 16 OTT. 2016
Sacerdote della Diocesi di Còrdoba.

4 - La Beata MARIA ELISABETTA HESSELBLAD (1870-1957)): 5 GIUGNO 2016
Fondatrice dell’Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida.

5 - La Beata TERESA DI CALCUTTA (1910-1997): 4 SETTEMBRE 2016
(al secolo: Agnese Gonxha Bojaxhiu).

B) 20.VI.2016: CONCISTORO ORDINARIO PUBBLICO

Questa mattina, alle ore 10, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha presieduto la celebrazione dell’Ora Terza e il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati in cui ha decretato che domenica 16 ottobre 2016 saranno iscritti nell’Albo dei Santi i seguenti Beati:

1 - SALOMONE LECLERCQ (1745-1792) 16 OTT. 2016

(al secolo: Guglielmo Nicola Ludovico). Ha 47 anni Salomone Leclercq, dei Fratelli delle Scuole Cristiane, quando la Rivoluzione francese, che da tre anni ha travolto con crude persecuzioni anche la Chiesa, lo pone di fronte alla scelta cruciale: giurare fedeltà alla Costituzione o pagare le conseguenze di un rifiuto. Leclerq si oppone al sopruso – come faranno molti altri sacerdoti, religiose e religiosi – e questo lo porta alla morte, che subisce, come primo martire lasalliano, a Parigi nel 1792.

2 - MANUEL GONZALEZ GARCIA (1877-1940) 16 OTT. 2016

Vescovo di Palencia. Passerà alla storia come il “vescovo dei tabernacoli abbandonati”, mons. Manuel González García, spagnolo, vissuto a cavallo tra l’Otto e il Novecento. Brilla presto la sua dedizione al culto eucaristico, alla quale fonda e vota due strutture, l’Unione Eucaristica Riparatrice e la Congregazione delle Suore Missionarie Eucaristiche di Nazareth. Si spegne a Madrid nel 1940.

3 - LODOVICO PAVONI (1784-1849) 16 OTT. 2016

Sacerdote, fondatore della Congregazione dei Figli di Maria Immacolata. Lodovico Pavoni, sacerdote bresciano, è uno degli educatori più all’avanguardia del suo tempo. Concepisce agli inizi dell’800 un modello di istruzione e di avviamento al lavoro che anticipa le moderne scuole professionali. Anche la Congregazione religiosa dei Figli di Maria Immacolata, da lui fondata, appare così nuova e audace, con i suoi cosiddetti “frati operai”, da dover attendere a lungo il riconoscimento da parte delle autorità. Muore nel 1849, in pieno Risorgimento italiano, mentre cerca di portare in salvo i suoi ragazzi dal pericolo dei combattimenti delle Dieci Giornate di Brescia.

4 - ALFONSO MARIA FUSCO (1839-1910) 16 OTT. 2016

Sacerdote. Figura dell’Ottocento è anche Alfonso Maria Fusco, sacerdote salernitano, uomo di poche parole e di inesauribile carità, proposta col tratto della tenerezza. Si dedica al ministero tra i contadini, con la sua predicazione fatta di parole comprensibili e profonde, e alla formazione dei giovani, specialmente poveri e orfani. Fonda la Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista e si spegne a 71 anni, nel 1910.

5 - ELISABETTA DELLA SANTISSIMA TRINITA’ (1880-1906) 16 OTT. 2016

A cavallo tra l’Otto e il Novecento, si sviluppa la breve vicenda umana ma intensa dal punto di vista spirituale di Elisabetta della Santissima Trinità (al secolo: Elisabetta Catez), monaca professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi.
Entra nel Carmelo di Digione a 21 anni, nel 1901. I cinque anni della sua vita religiosa sono una continua ascesa verso Dio, che le consente di sopportare e offrire le sofferenze che le causa il terribile morbo di Addison da cui viene colpita e che la porta alla morte nel 1906.

 

MOSTRE DI SANTINI

VERBANIA PALLANZA, 26 MARZO - 5 GIUGNO 2016
MOSTRA DI SANTINI “VENI SANCTE SPIRITUS”


Il 5 giugno u.s. si è chiusa a Palazzo Brumi del Museo del Paesaggio di Verbania Pallanza la mostra di santini inaugurata il 26 marzo 2016 sul tema: “Veni Sancte Spiritus - Lo Spirito Santo nella Collezione di Santini del Museo del Paesaggio”. L’esposizione è stata curata dalla nostra socia Dr.ssa Maria Grazia Reami Ottolini, Direttrice della Sezione del Museo - Palazzo Brumi - Salita Brumi 6 - Verbania.
Con il termine “santino” si intende una piccola immagine sacra che riproduce non solo la figura di un santo, ma anche scene della vita di Cristo, fatti tratti dalla Bibbia o in generale qualsiasi raffigurazione liturgica. La produzione di santini è un fenomeno studiato da anni, fondamentale per comprendere i meccanismi della religiosità popolare.
Dal 1982 il Museo raccoglie e conserva queste preziose immaginette, realizzate con tecniche e materiali diversi, come testimonianza dell’importanza della religione cattolica all’interno della società.

 

ROMA, 28 MAGGIO - 3 LUGLIO 2016
MOSTRA DI SANTINI ALLA MINERVA PER CELEBRARE
GLI 800 ANNI DI FONDAZIONE DELL'ORDINE DOMENICANO

Il 3 luglio p.v. chiuderà la mostra sociale AICIS inaugurata lo scorso 28 maggio a Roma, nel Convento di Santa Maria sopra Minerva sul tema:

Giubileo Domenicano 1216/2016 - Laudare, Benedicere, Praedicare - Ottocento anni di storia dell’Ordine dei Predicatori”.

È una mostra che sta avendo grande successo per la particolarità dell’avvenimento e dei santini esposti. L’esposizione infatti attraverso immagini storiche e santini celebra l’VIII Centenario di fondazione dell’Ordine Domenicano.
La Comunità del Convento di Santa Maria sopra Minerva in Roma ha organizzato la manifestazione con la collaborazione dell’A.I.C.I.S. - Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre.

I soci che dal Piemonte alla Sicilia hanno inviato alcune immaginette sacre della propria collezione sono i seguenti: Francesca CAMPOGALLIANI di Mantova, Frà Angelo DI MARCO, Giancarlo GUALTIERI, Giuseppina LICORDARI, Renzo MANFÈ, Stefania COLAFRANCESCHI, Santo NIGRELLI , Orietta PALMUCCI, Gianni ZUCCO e Patrizia FONTANA di Roma, .Antonino COTTONE di Misilmeri (PA), Roberto DE SANTIS di Alessandria, Michele Fortunato DAMATO di Barletta (BA), dGiorgio LOMBARDI di Aulla (MS),

Un “grazie” sentitissimo a questi soci da parte del Consiglio Direttivo per tale partecipazione che permette alla nostra associazione di presentare una mostra di alto livello. L’esposizione è stata inaugurata sabato 28 maggio alle ore 18.00 e chiuderà alle ore 18.00 del 3 luglio 2016 (nei giorni 23 e 24 giugno la mostra rimarrà chiusa per le visite, ma aperta per un Convegno dell’Ordine Domenicano, aperto a tutti).
L’orario quotidiano di visita, compresi i giorni festivi, è il seguente: 9/12,30 - 16/19. Ingresso libero. Il Consiglio Direttivo AICIS rinnova l’invito a tutti gli associati di venire a Roma per visitare questa esposizione e, con l’occasione, oltre il Giubileo Domenicano, partecipare nella Roma dei martiri e dei santi al Giubileo della Misericordia aperto da Papa Francesco l’8 dicembre 2015.

 

CAVA DE’ TIRRENI (SA), 11-19 GIUGNO 2016
MOSTRA "L'ICONOGRAFIA DEL SANTO DI PADOVA
NELLA DEVOZIONE POPOLARE"

Nell’ambito dei festeggiamenti “Sant’Antonio 2016”, il Convento francescano di Cava de’ Tirreni ha organizzato dall'11 al 19 Giugno 2016, presso l'area museale del Santuario Francescano, una mostra di filiconia antoniana.

Il Convento di Cava dè Tirreni ha una storia che attraversa gli ultimi cinque secoli durante i quali sia la Chiesa di San Francesco che la comunità dei frati hanno costituito un punto di riferimento oltre che religioso anche civile per la popolazione del luogo.

L’esposizione con il titolo “L’iconografia del Santo di Padova nella devozione popolare” è stata allestita nell’antico Museo del Convento. Le immaginette presentate provenivano dalla collezione personale del socio Giuseppe Melone di Cava de’ Tirreni.

 

NOVOLI (LE), 10-20 LUGLIO 2016
MOSTRA DI SANTINI "L'ITER MARIANO NELL’ANNO DELLA MISERICORDIA”

 

Domenica 10 luglio p.v. , alle ore 18,30, verrà inaugurata a Novoli (Lecce) una mostra di immaginette sacre per il Novenario in onore e a devozione di Maria Ss. del Pane, compatrona della città.

Il tema sarà “Iter mariano nell’Anno della Misericordia” e verranno esposti santini d’epoca raffiguranti la Vergine Maria. L’esposizione, curata da Mario Rossi, verrà realizzata dall’Associazione Culturale “Il Parametro” con il Comitato Festa Maria Ss. del Pane e con l’Accademia del Santino di Trepuzzi, Drogheria delle Arti (ex Mercato Coperto).

La mostra offre ai visitatori l’opportunità di ammirare più di oltre 800 immaginette votive databili tra il 1700 e il 1950 provenienti da collezioni private.

 

PIACENZA, 9 APRILE - 28 MAGGIO 2016
MOSTRA DI IMMAGINI E IMMAGINETTE SU SAN ROCCO E ALTRI SANTI PELLEGRINI
S TAMPE DEVOZIONALI DELLA RACCOLTA ZILIANI (Secc. XVI-XX)”


Il 28 maggio si è chiusa a Piacenza la mostra di immagini e santini inaugurata il 9 aprile u.s. L’esposizione, era stata progettata e allestita dall’Ufficio per i Beni culturali ecclesiastici della diocesi, presso Kronos – Museo della Cattedrale della città sul tema “San Rocco e altri santi pellegrini. Stampe devozionali dalla raccolta Ziliani (secoli XVI-XX)”.
L’apertura al pubblico era stata preceduta da un breve intervento sul percorso espositivo a cura del direttore del museo, architetto Manuel Ferrari, e da Susanna Pigri, Conservatore di Kronos - Museo della Cattedrale. Nelle sale del Museo si son potuti ammirare una selezione delle migliaia di stampe antiche e santini donati alla diocesi di Piacenza – Bobbio nel 2012 da don Sergio Ziliani, scomparso nei primi mesi del 2013.

Sono state esposte immaginette devozionali raffiguranti alcuni fra i santi “pellegrini”, che hanno fatto del viaggio di fede un aspetto importante dell’esistenza. La prima parte della mostra era dedicata a un grande pellegrino, San Rocco, molto amato dai piacentini; la seconda parte proponeva la rappresentazione di santi altrettanto celebri come, San Giacomo Maggiore, San Cristoforo, ma anche meno conosciuti come le sante Valburga e Bona da Pisa.

L’esposizione, corredata di pannelli didattici con cenni agiografici sui santi considerati, presentava l’aspetto figurativo connesso al tema del pellegrinaggio e permetteva di approfondire la conoscenza anche delle altre iconografie con cui vengono usualmente rappresentati.

 

ALMÈ (BG), 23 APRILE - 1 MAGGIO 2016
MOSTRA “SANTI, BEATI E SERVI DI DIO DELLA TERRA BERGAMASCA”

Dal 23 aprile al 1° maggio alla chiesa vecchia di Almè, diventata da tempo un punto culturale privilegiato per la comunità guidata dal Parroco don Mansueto Callioni, è stato possibile visitare la mostra di santini dedicata al tema “Santi, Beati e Servi di Dio della terra bergamasca” della collezione di Luciano Torri e mostra filatelica dedicata a Papa Giovanni XXIII della collezione di Daniele Tintori.

L’inaugurazione è stata sabato 23 aprile alle 16. La mostra, che è stata allestita in collaborazione con l’associazione “Culturalmente”, comprendeva una quarantina di pannelli contenenti ognuno immaginette sacre e santini che raffiguravano le personalità che hanno fatto grande la terra bergamasca da una prospettiva di sequela evangelica.
Questi “frammenti” di devozione popolare sono stati raccolti con certosina pazienza da Luciano Tintori di Torre Boldone che in molti anni di ricerca, interpellando persone e andando per santuari e monasteri, è riuscito ad arricchire un invidiabile tesoro iconografico di natura agiografica.
Erano presenti i santi che vegliano sulla locale diocesi: da sant’Alessandro martire ai santi Narno e Viatore, da santa Grata a santa Teresa Verzeri.
Un lungo elenco dove un posto speciale è occupato da Papa Giovanni XXII
L’esposizione è rimasta aperta: sabato 23 aprile dalle 16 alle 21.30; domenica 24 e lunedì 25 aprile dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 21.30; da martedì 26 a venerdì 29 aprile dalle 16 alle 21.30; sabato 30 aprile dalle 16 alle 21.30; e domenica primo maggio dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 21.30.

 

PECETTO DI VALENZA (AL), 1-31 MAGGIO 2016
MOSTRA “MATER MISERICORDIAE
"LA MISERICORDIA NELLE IMMAGINETTE DEVOZIONALI"


In occasione del Giubileo della Misericordia e del mese mariano, presso la Chiesa Parrocchiale di Pecetto di Valenza (AL), dal 1 al 31 maggio, è stata presentata un’interessante esposizione di immagini sacre intitolata “Mater Misericordiae - La misericordia nelle immaginette devozionali”.

Oltre 400 i santini esposti inerenti la tematica della Misericordia, provenienti dalle collezioni di Roberto De Santis, Marcello Vendemmiati, Margherita Alessio, Alessandra Barcaglia, Lorella Bocchio e Silvana Pestarino.

Un atto devozionale verso la Vergine Madre di Dio in questo anno del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco
La mostra, curata dalle associazioni AQUERO e ViviAmo l’Arte con la competente collaborazione del Diac. Luciano Orsini, con il patrocinio della Diocesi di Alessandria, dell’AICIS - Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre e dell’OFTAL - Sezione di Alessandria, è rimasta aperta al pubblico tutti i giorni feriali e festivi dalle ore 8.00 alle 18.00.

 

SASSO MARCONI (BO), 28- 29 MAGGIO 2016
MOSTRA DI SANTINI “MADONNA DELLA MISERICORDIA
NELL’EMILIA ROMAGNA”


Lo scorso 28 maggio, in occasione della Festa della Beata Vergine del Sasso, nella Parrocchia “San Pietro” di Sasso Marconi è stata inaugurata la Mostra di immaginette sacre sul tema: “La Madonna della Misericordia nell’Emilia Romagna”.
L’immagine della Vergine Maria, raffigurata col bambino Gesù sulle ginocchia e con figure di angeli, del Padre celeste e dello Spirito santo sopra il capo, accoglie i fedeli in dolce atteggiamento di preghiera, mentre la luce d’oriente, che filtra dai vetri policromi in un gioco festoso di colori, diffonde all’interno del Sacro Tempio un’intensa e calda atmosfera.
L’esposizione, curata dal nostro socio Pierluigi Benassi, è stata allestita sotto il Portico della Canonica ed ha avuto il seguente orario: Sabato 28 maggio dalle 09.00 alle 24.00 e domenica 29, dalle 09,00 alle 19.00. Le immaginette esposte appartengono alla collezione privata del socio Pierluigi Benassi.

 

CREMA (AL), 17-20 GIUGNO 2016
MOSTRA DI SANTINI “NELL’ANNO DELLA MISERICORDIA
MMAGINETTE SACRE E OGGETTI DEVOZIONALI”


È stata inaugurata giovedì 16 giugno 2016 a Crema una mostra di santini e oggetti devozionali.
L’esposizione, patrocinata dalla Diocesi di Crema, dall’Associazione Culturale “Il Timbrofilo Curioso” e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Crema è rimasta aperta al pubblico fino al 20 giugno 2016.
La Mostra è stata allestita nella Sala “F.Agnello” presso il Museo Civico, Piazzetta Winifred Terni de Gregory.
Sabato 18, dalle ore 14.00 alle 18.00 è stato presente anche lo Stand dell’Amministrazione Postale con un annullo speciale figurato.

 

SAVONA, 4-11 SETTEMBRE 2016
MOSTRA “MATER MISERICORDIAE - LA MISERICORDIA NELLE IMMAGINETTE TRADIZIONALI

 

Il 4 settembre 2016, la mostra “Mater Misericordiae - La Misericordia nelle immaginette devozionali”, curata dalle associazioni AQUERO e ViviAmo l’Arte con la competente collaborazione del Diac. Luciano Orsini, con il patrocinio della Diocesi di Alessandria, dell’AICIS - Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre e dell’OFTAL - Sezione di Alessandria, verrà inaugurata nel Santuario della Madonna della Misericordia di Savona.
L’esposizione di oltre 400 santini, provenienti dalle collezioni di Roberto De Santis, Marcello Vendemmiati, Margherita Alessio, Alessandra Barcaglia, Lorella Bocchio e Silvana Pestarino, rimarrà aperta al pubblico fino all’11 settembre 2016.

 

 

SESTO CENTENARIO DELLA NASCITA DI S.FRANCESCO DI PAOLA (1416-2016)

IL VOLTO DEL SANTO NELLE IMMAGINI DI DEVOZIONE POPOLARE DAL XVI AL XX SECOLO


di GIANCARLO GUALTIERI

La vita di San Francesco di Paola si può dividere in due fasi: la prima, trascorsa nel Regno di Napoli in Italia, dalla sua nascita, il 27 marzo 1416 al 1483 anno in cui, su invito del Papa Sisto IV, è costretto a lasciare la sua amata Calabria.
La seconda fase va dal 1483, anno in cui inizia il suo viaggio verso Tours in Francia, per recarsi presso la corte del re Luigi XI che lo aveva voluto per guarirlo da una grave malattia, fino al 2 aprile 1516, anno della sua morte.

La prima fase della vita di Francesco nel Regno di Napoli. Il giovanetto Paolano, all’età circa di dodici anni trascorre un anno presso i Conventuali di S. Marco Argentano, in provincia di Cosenza, dove, il papà Giacomo e la mamma Vienna, lo avevano portato per sciogliere il voto che avevano fatto al Santo d’Assisi per aver fatto nascere il loro primogenito a cui avevano dato, appunto, il nome di Francesco.
Successivamente si recò in pellegrinaggio, con i suoi genitori, ad Assisi, passando per Montecassino, Roma e Loreto.
Ritornato in Calabria, si ritirò in eremitaggio in un bosco nei pressi della cittadina di Paola. Dopo circa sei anni di solitudine e di preghiera, formatosi un primo nucleo di seguaci, iniziò la costruzione di un piccolo oratorio.
Ottenuto in seguito il nulla osta da mons. Pirro Caracciolo, arcivescovo di Cosenza, Francesco continuò l’ampliamento di quello che sarà il suo più grande Convento (c.a.1435-1452) (Fig. 1).

La leggenda vuole che durante la costruzione apparve a Francesco un Frate che tracciò il disegno della Santa dimora e questi altro non era che il Poverello d’Assisi. (Fig. 2). In Calabria, al romitorio di Paola (Fig. 3-4), seguirono quelli di Paterno Calabro (c.a.1454) (Fig. 5-6), Spezzano della Sila (c.a.1474) (Fig. 7-8) , Corigliano Calabro (c.a.1476) (Fig. 9- 10) ed in Sicilia a Milazzo (c.a.1480) (Fig. 11-12).


Le immagini del Santo nelle nuove tecniche di stampa: Litografia – Siderografia Fotolitografia – Cromolitografia
Si deve al tedesco J. A. Senefelder verso la fine del 1800, l’invenzione di una nuova tecnica di stampa detta litografia (dal greco “litos=pietra” e“graphia=scrittura”). Il procedimento che prevedeva l’utilizzo di un particolare tipo di pietra proveniente dalle cave di Solnhofen, cittadina nelle vicinanze di Monaco, si diffuse ben presto in tutta Europa e per tutto il secolo XIX.

Numerose furono le stamperie nel nord Italia: a Milano la “Casa Editrice Vallardi” fondata dai fratelli Pietro e Giuseppe; a Bologna la “Premiata Calcografia Salvardi”; a Piacenza, lo “Stabilimento Litografico Fratelli Bertola”; a Modena la “Società Litoleografica S. Giuseppe” e la “Tipografia Immacolata Concezione” fondate da Mons. Luigi Della Valle; a Torino prima, Firenze e poi a Roma le “Arti Grafiche” di Bruno e Lucio Salomone.
Nel meridione le più rinomate stamperie erano a Napoli, in via San Biagio dei Librai, 38, nel quartiere di Spaccanapoli, che produssero migliaia di stampe popolari religiose; da ricordare, tra le altre, la “Litografia di Francesco Apicella” (Fig. 13) e quella di Salvatore Scafa (Fig. 14).

Nella seconda metà del 1800 si sviluppò la siderografia (dal greco “sideros=ferro” e “graphia=scrittura”), una tecnica di incisione su acciaio che si può eseguire sia col bulino, sia per azione di determinati corrosivi chimici oppure elettroliticamente.
uesta tecnica insieme alla traforazione a punzone favorì la produzione di immaginette seriali dette “canivet meccanici”, perché decorati da trini e merletti, che arricchivano l’immagine centrale del santo, simili appunto ai vecchi“canivet manuali”. Fu la Francia a detenere per tutto il XIX secolo il primato nella lavorazione di questo tipo di immaginette, stampate a migliaia presso i numerosi stabilimenti di arte grafica che si trovavano soprattutto a Parigi nella rue di Saint Sulpice, come la “Maison Basset”, la “Bouasse- Lebel”, la “Letaille”, la “Boumard”, la “Turgis”, la “Bouasse Jeune”, etc.. (Fig. 15-16).

In questo secolo, J. Niépce e L. J. Daguerre, perfezionarono ulteriormente le tecniche litografiche, facendo sì che le immagini potevano essere registrate direttamente sulla lastra litografica, senza l’intervento dell’incisore, era nata la fotolitografia (dal greco “fotos=luce”, “lithos= pietra” e “graphia=scrittura”).
Fu la “Società Litoleografica S. Giuseppe” di Modena a produrre “santini” con una piccola fotografia, ovale o rettangolare, in seppia, che riproduceva il volto del Santo o della Santa. (Fig. 17).
Alla fine del secolo si passa alla stampa delle immagini a colori con la tecnica della cromolitografia (dal greco “cromos=colore”, “lithos=pietra” e “graphia=scrittura”) utilizzando più matrici, una per ogni colore.
In Italia il più importante stabilimento tipografico che produsse queste immaginette a colori era “La Santa Lega Eucaristica” fondata a Milano nel 1896 dal carmelitano P. Gerardo Beccaro. (Fig. 18).


(Continua)


NOTE:

(Fig. 1). “Veduta del Romitorio di S. Francesco di Paola, vicino alla città, nella Calabria Citeriore” ampia veduta del complesso monastico, arroccato sulla collina e del paesaggio circostante, sino al mare. – Incisione in rame di Thomas Salmon (1679-1767), cm 15x23, anno 1761.

(Fig. 2) “Apparizione di S. Francesco d’Assisi” dal libro “Vita et miracula Sancti Francisci de Paula” 1615 - Incisione di Giovanni Le Clerc (1587–1633), cm 16x22.

(Fig. 3). Paola - Veduta generale del Santuario di S. Francesco / Cartolina b/n, cm 9x14.

(Fig. 4). Statua in argento venerata a Paola / Triduo - Santino b/n in offset, cm 12x9.

(Fig. 5). Paterno Calabro - Ricordo del Santuario di S. Francesco / Cartolina color seppia, cm 9x14.

(Fig. 6). Statua venerata a Paterno Calabro (CS) / Santino b/n in offset, cm 12,5x9.

(Fig. 7). Spezzano della Sila - Convento S. Francesco di Paola / Cartolina color seppia, cm 9x14.

(Fig. 8). Statua venerata a Spezzano Sila (CS) / Santino a colori in offset, cm 10,5x6.

(Fig. 9). Corigliano Calabro - Chiesa e piazzetta S. Francesco / Cartolina b/n, cm 9x14.

(Fig. 10). Statua venerata a Corigliano Calabro (CS) / Santino a colori in offset, cm 10,5x6.

(Fig. 11). Milazzo - Santuario S. Francesco di Paola / Cartolina a colori, cm 10,5x14,5.

(Fig. 12). Statua venerata a Milazzo (ME) / Santino a colori in offset, cm 10x7.

(Fig.13). “S. Francesco di Paola” Si venera nel Santuario in Paola / Litografia F.lli Apicella – Napoli - S.
Biagio, 38 / seconda metà sec. XIX – cm 18,5x12.

(Fig.14). “S. Francesco di Paola” / Litografia Salvatore Scafa – Napoli– Calata S. Biagio, 33 / seconda metà sec. XIX – cm 19x14.

(Fig.15). St.. Francois de Paule – St. Francisco de Paula / Siderografia b/n seconda metà sec. XIX - cm 12x8 / Editeur – L. Turgis – Paris, Rue desEcoles.

(Fig.17). “O glorioso San Francesco di Paola pregate per noi” / Fotolitografia fine sec. XX - cm 11,5x6,5 / Casa Editrice - “Società Litoleografica S. Giuseppe” - Modena.

(Fig.18). S. Francesco da Paola – N. 130 / Cromolitografia fine sec. XX - cm 12x6 / Casa Editrice - “Santa Lega Eucaristica” - Milano.

 

 

CERCO E SCAMBIO


GIUSEPPE MELONE -

Ho molti doppi di immaginette di Madonne, santi, Gesù e santini seriali.
Gradirei poter scambiare con quanti hanno a loro volta delle disponibilità.
Per contattarmi telefonatemi al nr. 333-966.4704. Grazie.

 

 

MARIA SANTISSIMA VENERATA NEI NOMI DI PERSONA

 

di Attilio GARDINI

Il 20 Giugno la devozione torinese verso la Consolata, Patrona dell’Arcidiocesi, è certamente la più sentita. Originale è il titolo di “CONSOLATA”, probabilmente un’antica storpiatura dialettale, “la Consolà”, del più consueto “Consolatrix afflictorum”.
Per noi è bello pregare Maria meditando che Consolata da Dio è più che mai Consolatrice nostra.

Molti di noi conservano il santino della Serva di Dio MARIA CONSOLATA BETRONE, Clarissa, (1903-1946). Inevitabile
pensare anche a Sconsy/Sconsolata vista a Zelig… ohbs!

Le signore col nome MERCÉDÈS festeggiano l’onomastico il 24 settembre, nella ricorrenza di Nuestra Señora de las Mercedes, uno dei titoli con il quale viene onorata la Madonna. Il significato è quindi “pietà” (al plurale, in quanto mercedes è il plurale di mercede); il termine deriva originariamente dal latino merces, che significava“prezzo”, “ricompensa”, e che successivamente prese il senso di “favore”, “compassione”.
Da una ragazza così chiamata, Mercédès Jellinek, prende il nome la nota casa automobilistica Mercedes-Benz. Mentre la Beata MERCEDES MARIA DI GESÙ MOLINA Y AYALA (1828; † 1883) è stata una religiosa ecuadoriana, fondatrice delle Suore di Santa Marianna di Gesù.

Anche nomi maschili in onore alla B.V. Maria. Annunziata, ANNUNZIO e Nunzio, sono nomi dati in ricordo dell’Annunciazione di Maria Vergine. L’onomastico, tradizionalmente, si festeggia il 25 marzo, giorno commemorativo dell’Annunciazione.
Ma non dimentichiamo di rintracciare il santino del giovane operaio Beato NUNZIO SULPRIZIO (1817 - 5 maggio 1836).

L’ANNUNCIATA DI PALERMO è un dipinto a olio su tavola (45x34,5 cm) di Antonello da Messina, realizzato intorno al 1476 e conservato a palazzo Abatellis a Palermo.
Il 21 dicembre si festeggia il Beato DANIELE DELL’ANNUNZIATA, mercedario; mentre il 23 marzo si ricorda la Beata ANNUNCIATA COCCHETTI (1800- 1882) che è stata una religiosa delle Suore di Santa Dorotea di Cemmo.

La showgirl BELÉN Rodríguez quando festeggia l’onomastico?
Si tratta della traduzione spagnola di Betlemme la città natale di Gesù e di Davide; il suo toponimo è derivato dall’ebraico םֶחָל תיֵּב (beit lachem), che significa “casa del pane”. In occasione della festa di Nostra Signora di Betlemme inviatele gli auguri il 25 dicembre.
In tale occasione si possono aggiungere i non pochi NATALE e NATALINA.

Per le signore di nome IMMACOLATA, TINA, CONCETTA e CONCETTINA c’è l’otto dicembre da festeggiare. Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX nel 1854.

Il 15 agosto o se preferite a Ferragosto festeggiamo ASSUNTINA e ASSUNTA e nel pomeriggio in TV ci godiamo la trasmissione del “Palio dell’Assunta”, da Siena.
Nella vostra
collezione controllate se avete la Beata ASSUNTA MARCHETTI (Lucca, 15 agosto 1871 - San Paolo, Brasile 1948) Fondatrice delle Suore Missionarie di S. Carlo (Scalabriniane).

Il 26 gennaio si festeggia SAN GIUSEPPE GABRIELE DEL ROSARIO BROCHERO Sacerdote, Argentina (1840-1914). ROSARIO Tindaro alias Fiorello forse insieme a tutti i Rosario e le Rosaria festeggia l’onomastico il setteDdi ottobre.
Essi fanno memoria della vittoria di Lepanto (1571), che arrestò la grande espansione dell’impero ottomano. San Pio V attribuì quello storico evento alla preghiera che il popolo cristiano aveva indirizzato alla Vergine nella forma del Rosario.

Aveva ragione il Beato Bartolo Longo di affermare che il Rosario è «l’orazione più cara a Maria, la più favorita dai Santi, la più frequentata tra i popoli, la più illustrata da Dio con stupendi prodigi, avvalorata dalle più grandi promesse ch’abbia fatte la Beatissima Vergine».
Pio XII nel 1955 pensò a REGINA e a GINA, festeggiate ora al 22 Agosto. La festa di Maria Regina avvicina la regalità della Vergine alla sua glorificazione nell’assunzione al cielo, accanto a Cristo Re. Ci possiamo domandare se la Casa circondariale di Roma: Regina Coeli, un carcere… possa diventare luogo di festeggiamenti ogni 22 Agosto!

La Spagna gareggia con l’Italia nei nomi Mariani.
In Spagna non ci sono solamente Carmen, Mercedes e Dolores che vengono, rispettivamente, dalla Madonna del Carmine/ Carmelo (16 luglio), dal concetto di «pietà» da nostra Signora della mercede (24 sett.) e dalla Beata Vergine Maria Addolorata (15 sett.).(Continua)


Il Card. Angelo Amato ci scrive
UN PREZIOSO INCORAGGIAMENTO


Il proboviro Antonino Cottone, latore presso la Congregazione delle Cause dei Santi della nostra Rivista, lo scorso giugno ha avuto la gradita sorpresa di ricevere un ringraziamento scritto dal titolare del citato dicastero vaticano.

Infatti, il Card.Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, in data 27.5.2016, così scrive al nostra associato:

“Sig.Cottone,
La ringrazio per il gentile pensiero di farmi pervenire il bollettino“Santini e Santità”.
Desidero esprimerLe un sentito apprezzamento per la pubblicazione.
Auspico che essa prosegua, anche attraverso il mezzo popolare dei “santini”, nell’impegno di conoscenza e diffusione degli illustri esempi di Santi, Beati e Venerabili, che nelle più diverse circostanze ripropongono con fedeltà e originalità i grandi temi del progetto cristiano.

Colgo l’occasione per porgere a Lei e ai Collaboratori della rivista
il mio cordiale saluto.

f.to Angelo Card. Amato, SDB”

 

*******

 

CIRCOLARI PRECEDENTI

 

Notiziario Aprile - Giugno 2016

Notiziario Gennaio - Marzo 2016

 

Notiziario Ottobre - Dicembre 2016

Notiziario Luglio - Settembre 2015

Notiziario Aprile - Giugno 2015

Notiziario Gennaio - Marzo 2015

Notiziario Novembre - Dicembre 2014

Notiziario Settembre - Ottobre 2014

Notiziario Luglio - Agosto 2014

Notiziario Maggio - Giugno 2014

Notiziario Marzo - Aprile 2014

Notiziario Gennaio - Febbraio 2014

Notiziario Novembre - Dicembre 2013

Notiziario Settembre - Ottobre 2013

Notiziario Luglio - Agosto 2013

Notiziario Maggio - Giugno 2013

Notiziario Marzo - Aprile 2013

Notiziario Gennaio - Febbraio 2013 - N. 1

Notiziario Novembre - Dicembre 2012 - N. 6

Notiziario Settembre - Ottobre 2012 - N. 5

Notiziario Luglio - Agosto 2012- N. 4

 

Notiziario Maggio - Giugno 2012 N. 3

 

Notiziario Marzo - Aprile 2012 N. 2

 

Notiziario Gennaio - Febbraio 2012 N. 1

Notiziario Novembre - Dicembre 2011 N. 6

Notiziario Settembre - Ottobre 2011 - N. 5

Notiziario Luglio - Agosto 2011 - N. 4

Notiziario Maggio - Giugno 2011 - N. 3

Notiziario Marzo - Aprile 2011 - N. 2

Notiziario Gennaio - Febbraio 2011 - N. 1

 

Notiziario Novembre - Dicembre 2010 - N. 5

Notiziario Settembre - Ottobre 2010 - N. 4

Notiziario Luglio - Agosto 20010 - N. 3

Notiziario Maggio - Giugno 2010 - N. 2

Notiziario Marzo - Aprile 2010 - N. 1

Notiziario Gennaio - Febbraio 2010

Notiziario Novembre-Dicembre 2009

Notiziario Settembre-Ottobre 2009

Notiziario Luglio-Agosto 2009

Notiziario Maggio-Giugno 2009

Notiziario Marzo-Aprile 2009

Notiziario Gennaio-Febbraio 2009

Notiziario Novembre-Dicembre 2008

Circolare Settembre-Ottobre 2008

Circolare Luglio-Agosto 2008

Circolare Maggio - Giugno 2008

Circolare Marzo - Aprile 2008

 

Circolare Gennaio - Febbraio 2008


Circolare Novembre - Dicembre 2007

Circolare Settembre - Ottobre 2007


Circolare Luglio - Agosto 2007


Circolare Maggio - Giugno 2007

Circolare Marzo - Aprile 2007

Circolare Gennaio - Febbraio 2007


Circolare Novembre - Dicembre 2006


Circolare Settembre - Ottobre 2006


Circolare di Luglio - Agosto 2006

 

Circolare di Giugno 2006


Circolare di Maggio 2006

Circolare di Aprile 2006

 

Circolare di Marzo 2006

Circolare di Febbraio 2006

Circolare di Gennaio 2006

Circolare di Dicembre 2005


Circolare di Novembre 2005


Circolare di Ottobre 2005

 

Circolare di Agosto-Settembre 2005

Circolare di Luglio 2005


Circolare di Giugno 2005

Circolare di Maggio 2005

Circolare di Aprile-Maggio 2005

 

Ciao a Tutti | Contattami | Nota Legale | Ringraziamenti |©2000-2020 Cartantica.it