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ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTORI IMMAGINETTE SACRE
CHE COSA E’
L’A.I.C.I.S.?
L’AICIS è l’Associazione,
apolitica e senza fini di lucro, che raccoglie appassionati
cultori, studiosi, collezionisti e quanti si interessano
di immaginette sotto ogni profilo: storico, folkloristico,
culturale, artistico, religioso
PERCHE’ ISCRIVERSI ALL’AICIS?
Perché l’unione fa la
forza. Per essere informati, attraverso la Notiziario
bimestrale, di quanto interessa il settore e poter effettuare
lo scambio del materiale fra i soci. Per partecipare
alle mostre o anche conoscere ove si svolgono mostre
di immaginette. Per partecipare a conferenze. Per
avere notizie su pubblicazioni specialistiche, per
avere le nuove immaginette, per conoscere i nuovi
Venerabili, Beati e Santi, per avere altri ragguagli
su santi e santuari. |
COME ISCRIVERSI ALL’A.I.C.I.S.
Telefonando alla Segreteria (tel.06-7049.1619)
e richiedendo l'apposito modulo da compilare.
Per il 30° anniversario della fondazione dell'A.I.C.I.S. (1983-2013), il Consiglio Direttivo, riunitosi in ottobre u.s., per nuovi tesserati, mai
prima iscritti, ha riconfermato la campagna promozionale 2012.
Il Consiglio, infatti, ha stabilito che anche per l’anno
2013 quanti non sono stati mai iscritti all’AICIS e desiderano associarsi oltre la quota di iscrizione (euro 3,00), pagheranno nel
2013 la quota promozionale di euro 22,00, anziché 35,00. L'importo dovrà essere versato sul conto corrente postale nr. 39389069
intestato all' A.I.C.I.S. (Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre)
L’anno sociale decorre dal 1° gennaio
al 31 dicembre
DIRITTI DEI SOCI:
- ricevere le Circolari Informative, con immaginette
omaggio;
- partecipare alle mostre ed alle iniziative sociali;
- partecipare alle riunioni di scambio fra soci;
- effettuare scambi fra soci per corrispondenza;
- fare inserzioni gratuite di offerta o di richiesta
di immaginette nelle Circolari Informative.
Gli incontri si tengono nella Sede dell'Ass.ne,
in P.za Campitelli 9, in una sala interna al cortile
adiacente la
Chiesa di S.ta Maria in Portico, ogni primo martedì
del mese, eccetto agosto, e salvo variazioni che
di volta in volta verranno rese note.
Informazioni: Contattare Renzo Manfè - Vice
Presidente
Tel. 328-6911.049
e-mail: aicis_rm@yahoo.it
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SANTINI E SANTITA'
NOTIZIARIO A.I.C.I.S. N. 3 2018
LUGLIO - SETTEMBRE 2018
Giovanni Battista è l’unico
Santo, insieme alla Vergine
Maria,
di cui si celebra il
giorno della nascita terrena
(24 giugno),
oltre a quello
del martirio (29 agosto).
S. Ioannes Baptista - Acquaforte
su pergamena,mm. 130x90,
acquerellatura
coeva – Autore: V. G. Huberti - Anversa 1619-1684.
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3/2017 - SANTINI OFFERTI DAI SOCI PER GLI ASSOCIATI
1 - B.Maria Cristina Brando. Retro: cenni storici e Preghiera. Santino,
con reliquia di III Ordine, offerto da Antonino COTTONE e p. Michele
M. GIULIANO, ofm
2 - Madonna con Bambino. Retro: Preghiera. Santino
(cm.5x9) offerto da Pierluigi BENASSI.
3- -Crocifisso della Provvidenza
(Basilica S.Trinità - Firenze). Retro: Preghiera. Santino offerto
da Lucio BIGI.
4 - Madonna con Bambino e Gesù Nazzareno. Retro:
Preghiere. Santino offerto da Lucio BIGI.
5 - S.Liberato Martire, venerato
a Pietramelara (CE). Retro: Preghiera. Santino (Serie MG44) offerto
da p. Michele M. GIULIANO, ofm.
6 - Ss. Mario, Marta, Audiface e
Abaco, venerati a Roma. Retro: Cenni storici. Santino offerto da Maria
Gabriella ALESSANDRONI.
7 - S.Guido Maria Conforti. Retro: Preghiera.
Santino (cm.5x8) offerto da p. Michele M. GIULIANO, ofm.
8- SdD Sr.Chiara Damato. Pieghevole con Preghiera e cenni storici.
Santino offerto da Antonio MENNONNA.
9 - S.Vincenzo Ferreri, OP.
Santino offerto dal Dr. Gian Lodovico MASETTI ZANNINI.
10-San
Leonardo. Retro: Preghiera. Santino (Egim 68) offerto da Michele Fortunato
DAMATO.
11 - San Francesco Antonio Fasani. Retro: Preghiera.
Santino offerto da Dr. Emanuele MACCHIAVERNA.
12-San Marcellino
Champagnat. Santino (cm.5x7) offerto da AICIS.
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VITA ASSOCIATIVA
31.8.2018: IL CARD. ANGELO AMATO TERMINER À IL MANDATO ALLA
CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI
L’Associazione AICIS desidera porgere il proprio ringraziamento all’Eminentissimo Cardinale Angelo Amato
per il prezioso servizio svolto per dieci anni con passione e generosità nella Congregazione delle Cause dei
Santi.
Siamo convinti del grande valore pastorale che le Cause di Beatificazione e Canonizzazione rappresentano
sia per la Chiesa che per noi laici; per tale motivo la nostra Rivista “SANTINI E SANTITA’” sottolinea e illustra
i decreti che il dicastero vaticano emana periodicamente. La meta alta della santità non deve spaventare,
bensì spronare noi laici a individuare modelli concreti che aiutino nella crescita quotidiana verso la perfezione.
Grazie, Eminenza, ed auguri vivissimi di salute e santità.
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VOTAZIONE RENDICONTO 2017:
RESTITUZIONE BUSTA CON SCHEDA VOTATA ENTRO 30 SETTEMBRE 2018
Alle pagine 3 e 4 pubblichiamo il rendiconto economico 2017. Allegata alla rivista i soci trovano sia la scheda da votare, sia la
busta già predisposta per la restituzione della scheda stessa in Segreteria previo affrancatura con francobollo di euro 0,95 entro il 30
settembre 2018.
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ROMA, 15.12.2018/6.1.2019:
VII MOSTRA NAZIONALE DEL SANTINO NATALIZIO - INVITO A TUTTI I SOCI
Sabato 15 dicembre p.v. alle ore 17,15 verrà inaugurata a Roma, presso il Convento di Santa Maria sopra Minerva, Piazza della
Minerva 42, la VII edizione della Mostra natalizia annuale dell’AICIS, sui santini del Santo Natale.
Invitiamo tutti i soci a collaborare
inviando proprie immaginette sacre.
1) Quali soggetti spedire? Tutte le immaginette che hanno per tematica Gesù Bambino,il S. Natale: Annuncio dell’Angelo a Maria
e a s.Giuseppe, nascita di Gesù, angeli osannanti, pastori in visita alla grotta, Re Magi, Circoncisione, Fuga in Egitto, ecc.; letterine
di Natale, Bambinelli devozionali in figura, Gesù Bambino e l’Albero della Luce, la Natività e i bambini, i “Notturni”, i Santi con
in braccio il Bambino Gesù.
Vorremmo quest’anno presentare uno o due pannelli con il tema del Bambino Gesù Eucaristico, quindi
i santini con il piccolo Gesù con in mano la sacra Ostia o comunque con questa presente nell’immaginetta stessa.
2) Il materiale di quale periodo deve essere? I soci trasmettano santini stampati fino al 1950. Accettiamo il materiale stampato
successivamente per quanto riguarda i santini con quadri d’autore e “letterine di Natale”.
NB-Evitare di trasmettere i santini di
epoca ‘800 e ‘900 ristampati in questi ultimi venti anni.
3) Quale è la data limite per partecipare? Poiché il materiale deve essere studiato, scelto, per poi inserirlo negli appositi espositori
con appropriate didascalie che aiutino i visitatori a comprendere ed apprezzare i pezzi meravigliosi che vengono esposti attraverso
tematiche che abbiano un senso logico, è importante che esso sia spedito entro il 15-20 settembre 2018, accompagnato da una
fotocopia del materiale stesso.
4) A chi indirizzare il materiale espositivo? Come ogni anno, i soci indirizzino i plichi raccomandati o assicurati direttamente a
chi ha l’impegno di preparare i pannelli della mostra, quindi al nostro Presidente:
GIANCARLO GUALTIERI - Presidente AICIS --
Via Giuseppe Tomasi di Lampedusa 9 - 00144 ROMA RM.
Un sentito “Grazie” a quanti trasmetteranno il proprio materiale per essere presenti a questa VII manifestazione natalizia che è
ormai un appuntamento culturale rilevante e importante nella capitale italiana.
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APPROVAZIONE DEL RENDICONTO 2017
Il Consiglio Direttivo AICIS, nella riunione del 5 giugno 2017 ha approvato la proposta di Rendiconto 2017 che sottopone
ai soci con i seguenti atti:
1-Relazione del Consiglio Direttivo;
2-Relazione dei Revisori;
3-Stralcio del verbale
della riunione del Consiglio Direttivo del 5 giugno 2017;
4-Il Rendiconto economico finanziario (prospetto);
5-Note
integrative e chiarimenti al rendiconto 2017
1-RELAZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
Il bilancio dell’Associazione per l’anno 2017 chiude con un saldo positivo di 481,54 euro. Le entrate ammontano a € 10.423,50,
di cui € 9.388,00 per quote associative, € 1.008,50 per maggiori contribuzioni (offerte) e € 27,00 per nuove iscrizioni.
Le spese ammontano
a € 9.941,96 di cui € 7.759,05 per la Rivista trimestrale “Santini e Santità” (stampa e spedizione).
L’andamento positivo
della gestione, pur con una significativa diminuzione degli associati (26 unità rispetto al 2016) è il risultato di una gestione sempre
attenta al contenimento delle spese non ritenute essenziali.
Pertanto, il Consiglio Direttivo sottopone il progetto di rendiconto dell’Associazione
all’esame ed all’approvazione degli associati.
Roma 5 giugno 2018 IL CONSIGLIO DIRETTIVO
2-RELAZIONE DEI REVISORI
I Revisori che nel corso dell’Esercizio hanno preso parte alle riunioni del Consiglio Direttivo – hanno esaminato la Proposta di Rendiconto
2017 approvata dal Consiglio stesso e hanno constatato che il documento presenta un avanzo di Esercizio di € 481,54. Hanno
verificato, inoltre, la corrispondenza tra le scritture contabili, il conto corrente postale ed il bollettario delle ricevute, la corretta
impostazione dei ricavi e delle spese, la continuità nel tempo dei criteri e dei metodi per la tenuta delle scritture stesse.
Avendo riscontrato l’assoluta regolarità della situazione rappresentata nei documenti esaminati, invitano i soci ad approvare
il Rendiconto.
Roma, 20 giugno 2018 I REVISORI
3-STRALCIO DEL VERBALE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL 5 GIUGNO 2018
Il Consiglio Direttivo approva la Proposta di Rendiconto 2017 e indice, a norma dell’art.9 del vigente Statuto, il Referendum per la
sua approvazione. Il voto dovrà essere espresso in modo palese dai soci maggiorenni in regola con il pagamento della quota sociale.
Le schede che saranno trasmesse agli aventi diritto, conterranno un apposito spazio per avanzare proposte ed osservazioni. Le stesse
dovranno essere restituite, utilizzando l’apposita busta preindirizzata, entro il 30 Settembre 2018.
4-IL RENDICONTO ECONOMICOFINANZIARIO (Prospetto)
5-NOTE INTEGRATIVE E CHIARIMENTI AL RENDICONTO 2017
ENTRATE
1 ISCRIZIONI: Sono le “quote d’ingresso” versate da nove soci.
2 QUOTE ASSOCIATIVE: 240 soci hanno versato l’importo previsto di 38,50 € (per un totale di 9.240,00 €); 5 soci hanno corrisposto
quote incomplete di vario importo (per un totale di 148,00 €).
3 OFFERTE: oltre il cinquanta per cento dei soci ha versato una maggiore contribuzione rispetto all’ammontare della quota annua.
4 QUOTE ASSOCIATIVE E OFFERTE DI COMPETENZA DELL’ESERCIZIO 2018: trattasi di 3 quote anticipate (€uro 115,50) e di una
offerta € 6,50).
USCITE
1 RIVISTA E SPESE POSTALI: Spese di stampa e spedizione della Rivista trimestrale “Santini e Santità”.
L’ammontare della spesa è di € 7.759,05 (cioè: € 4.680,00 più € 3.079,05) riguarda i numeri della Rivista.
2 ALTRE SPESE: Le ulteriori spese, analiticamente dettagliate, ammontanti a € 1.789,91, sono quelle consuete (cancelleria, postali,
Tessera, dominio AICIS, mostre, offerte… In particolare, la voce “Offerte a Sacerdoti e Missioni” comprende quanto corrisposto per
l’utilizzo di una sala della Parrocchia di S.Maria in Portico a Roma per le riunioni sociali (170 €),l’acquisto di 4 casule e 1 stola
(paramenti sacri) donate per le Missioni dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio.
L’insussistenza di credito riguardante
una quota contabilizzata, ma non corrisposta.
Rendiconto Aicis 2017.
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ISTRUZIONE DELLA CONGREGAZIONE CAUSE DEI SANTI
ISTRUZIONE
della Congregazione delle Cause dei Santi su:
“LE RELIQUIE NELLA CHIESA:
AUTENTICITÀ E CONSERVAZIONE” del 16.12.2017
INTRODUZIONE
Le reliquie nella Chiesa hanno sempre ricevuto particolare
venerazione e attenzione perché il corpo dei Beati e dei Santi,
destinato alla risurrezione, è stato sulla terra il tempio vivo
dello Spirito Santo e lo strumento della loro santità, riconosciuta
dalla Sede Apostolica tramite la beatificazione e la canonizzazione.
[1].
Le reliquie dei Beati e dei Santi non possono
essere esposte alla venerazione dei fedeli senza un apposito
certificato dell’autorità ecclesiastica che ne garantisca l’autenticità.
Tradizionalmente vengono considerate reliquie insigni il
corpo dei Beati e dei Santi o le parti notevoli dei corpi stessi
oppure l’intero volume delle ceneri derivanti dalla loro cremazione.
A queste reliquie i Vescovi diocesani, gli Eparchi,
quanti ad essi sono equiparati dal diritto, e la Congregazione
delle Cause dei Santi riservano una speciale cura e vigilanza
per assicurarne la conservazione e la venerazione e per evitarne
gli abusi.
Vanno, pertanto, custodite in apposite urne sigillate
e collocate in luoghi che ne garantiscano la sicurezza,
ne rispettino la sacralità e ne favoriscano il culto.
Sono considerate reliquie non insigni piccoli frammenti del
corpo dei Beati e dei Santi o anche oggetti che sono stati a
contatto diretto con le loro persone. Debbono essere possibilmente
custodite in teche sigillate. Vanno comunque conservate
e onorate con spirito religioso, evitando ogni forma di superstizione
e di mercimonio.
Analoga disciplina viene applicata anche ai resti
mortali (exuviae) dei Servi di Dio e dei Venerabili, le cui Cause
di beatificazione e canonizzazione sono in corso. Finché non
sono elevati agli onori degli altari tramite la beatificazione o
la canonizzazione, i loro resti mortali non possono godere di
alcun culto pubblico, né di quei privilegi che sono riservati
soltanto al corpo di chi è stato beatificato o canonizzato.
La presente Istruzione sostituisce l’Appendice dell’Istruzione
Sanctorum Mater [2] e si rivolge ai Vescovi diocesani, agli
Eparchi e a quanti ad essi sono equiparati dal diritto, nonché
a coloro che partecipano alle procedure riguardanti le reliquie
dei Beati e dei Santi e i resti mortali dei Servi di Dio e dei Venerabili,
per facilitare l’applicazione di quanto richiesto in
una materia così particolare.
In questa Istruzione viene presentata la procedura canonica
da seguire per verificare l’autenticità delle reliquie e dei
resti mortali, per garantire la loro conservazione e per promuovere
la venerazione delle reliquie tramite le possibili specifiche
operazioni: ricognizione canonica, prelievo di frammenti
e confezione di reliquie, traslazione dell’urna e
alienazione delle reliquie.
Si espone, inoltre, quanto è necessario
per ottenere il consenso della Congregazione delle Cause
dei Santi per effettuare tali operazioni e la procedura da seguire
per il pellegrinaggio delle reliquie.
PARTE I
Richiesta del consenso della Congregazione
delle Cause dei Santi
Articolo 1 -
Competente ad effettuare tutte le eventuali operazioni
sulle reliquie o sui resti mortali è il Vescovo della diocesi
o dell’eparchia, dove sono custoditi, previo il consenso
della Congregazione delle Cause dei Santi.
Articolo 2 -
1 Prima di intraprendere qualsiasi operazione sulle reliquie o sui
resti mortali si deve osservare tutto ciò che è prescritto dalla
legge civile locale e ottenere, in conformità a tale legge, il consenso
dell’erede.
2 Prima della beatificazione di un Venerabile Servo di Dio,
l’erede sia invitato dal Vescovo competente a donare i resti
mortali alla Chiesa tramite uno strumento giuridicamente
riconosciuto dalle autorità civili ed ecclesiastiche, affinché
si possa salvaguardarne la conservazione.
Articolo 3 -
1 Il Vescovo competente invii al Prefetto della Congregazione
delle Cause dei Santi l’istanza con la quale chiede il consenso
del Dicastero per le operazioni che intende svolgere.
2 Nella stessa istanza il Vescovo specifichi il luogo esatto dove
sono custoditi le reliquie o i resti mortali (città, nome della
chiesa, cappella, cimitero pubblico o privato, ecc.) e l’avvenuto
adempimento della prescrizione, di cui all’art. 2 § 1
della presente Istruzione.
Articolo 4
1 Se il Vescovo intende effettuare la traslazione (ossia il trasferimento
permanente) entro i confini della stessa diocesi
o eparchia, specifichi alla Congregazione il luogo della
nuova collocazione delle reliquie o dei resti mortali (città,
nome della chiesa, cappella, cimitero pubblico o privato,
ecc.), accludendone il progetto.
2 Nel caso di traslazione in altra diocesi o eparchia, il Vescovo
invii alla Congregazione, insieme al progetto della nuova
collocazione delle reliquie o dei resti mortali (città, nome
della chiesa, cappella, cimitero pubblico o privato, ecc.), il
consenso scritto del Vescovo che li accoglierà.
Articolo 5
1 Se le reliquie o i resti mortali dovessero essere alienati (ossia
trasferiti permanentemente di proprietà) entro i confini della
medesima diocesi o eparchia, il Vescovo competente, insieme
all’istanza di cui all’art. 3 § 1 della presente Istruzione,
invii alla Congregazione copia del consenso scritto dell’alienatore
e del futuro proprietario.
2 Qualora le reliquie o i resti mortali dovessero essere
alienati ad un’altra diocesi o eparchia, il Vescovo
competente, insieme all’istanza di cuicopia del consenso scritto del Vescovo che li accoglierà, il consenso
scritto dell’alienatore e del futuro proprietario, nonché il
progetto della nuova collocazione.
3 Per l’alienazione di reliquie insigni, icone e immagini preziose
delle Chiese Orientali è competente sia la Congregazione
delle Cause dei Santi che il Patriarca con il consenso
del Sinodo permanente.[3]
4 Se le reliquie di un Beato o di un Santo dovessero essere portate
in pellegrinaggio (ossia trasferiti temporaneamente) in
altre diocesi o eparchie, il Vescovo deve ottenere il consenso
scritto di ciascun Vescovo che le accoglierà e inviarne copia
alla Congregazione, insieme all’istanza, di cui all’art. 3 § 1
della presente Istruzione.
PARTE II
Fase diocesana o eparchiale delle possibili
specifiche operazioni da svolgere
Titolo I - Atti iniziali
Articolo 6 - (continua)
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MAGGIO 2018
ARTICOLO “RELIQUIE” SULLA RIVISTA “NATIONAL GEOGRAPHIC” – ITALIA
Il numero di Maggio 2018 della Rivista NATIONAL GEOGRAPHIC – ITALIA riporta un “dossier” di diciassette pagine dal titolo “Reliquie”.
L’articolo a firma Andrea Tornielli è corredato da foto di Alessandro
Gandolfi.
Nella pagina 65, illustrata qui a fianco, il nostro socio Antonino
Cottone, Segretario AICIS, è ripreso mentre presso la Casa
Generalizia dei Carmelitani Scalzi a Roma, prepara teche e reliquiari“ex capillis” (con capelli) di Santa Teresa di Gesù Bambino,
Patrona delle Missioni.
A fianco si notano tre ossa del Beato Francesco di Gesù Maria
Giuseppe, pronte per essere immesse in reliquiari.
Vediamo inoltre a sinistra, un reliquiario proveniente dalla
Chiesa di San Felice a Colle di Avendita di Cascia (PG), conservato
nel deposito della Regione Umbra per la messa in sicurezza
delle opere d’arte danneggiate nei recenti terremoti.
Il dossier inizia a pag. 50 della rivista e termina a pag. 67.
Tra le foto, troviamo a pagina 55 anche una foto con Frà Carlo
Calloni, Postulatore generale dei Frati Minori Cappuccini, che
ha di recente ricevuto la nomina di Presidente del Collegio dei
Postulatori.
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CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI
16.4.2018: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI
Il 16 aprile 2018, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza S.E. Rev.ma il
Signor Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause
dei Santi. Nel corso dell’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione
a promulgare i seguenti decreti riguardanti:
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Sono stati promulgati 8 decreti riguardanti l’eroicità
delle virtù dei seguenti Servi di Dio, i quali, pertanto,
acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”.
1 - Venerabile VARGHESE
PAYYAPPILLY (1876-1929)
Varghese nasce l’8.8.1876 a Konthuruthy,
Kerala (India). Inizia la scuola elementare
a Perumanoor e frequenta la scuola superiore
presso la St. Albert’s School,
Ernakulam. Riceve la sua formazione religiosa
nel Seminario Pontificio, a Kandy, nello Sri Lanka ed è
ordinato sacerdote il 21.12.1907.
Presta servizio come parroco
a Kadamakkudy (1909-11), Alengad (1911-13) e Arakuzha
(1920-22). Durante il mandato ad Arakuzha inizia la costruzione
di una scuola. Acquista 12 acri di terra a MCRoad per
la costruzione della Chiesa di Meenkunnam. È direttore della
St.Mary’s High School, Alwaye (1913-20,1922-29). (continua)
2 - Venerabile MANUEL NUNES FORMIGÃO
(1883-1958)
Manuel nasce l’1.1.1883 a Tomar (Portogallo).
Fin dalla giovinezza mostra forza di
carattere e grande intelligenza. Completa
gli studi a Roma e si laurea in Teologia e Diritto
canonico. Il 4.4.1908 è ordinato sacerdote.
Nel 1909 rientra in Portogallo, passando
per Lourdes (Francia) ove, ai piedi
della Vergine, promette di diffondere la devozione mariana nel
proprio paese. Nell’ottobre 1910 in Portogallo cade l’antico regime
e si instaura la repubblica.
Per i movimenti rivoluzionari
e la persecuzione contro la Chiesa, sono sospesi i pellegrinaggi
ai santuari stranieri. Torna a Lourdes solo nel 1914 per il Congresso
Eucaristico Intern.le. Con le apparizioni di Fatima (1917)
riceve l’invito dell’arcivescovo di Mitilene per indagare sull’evento
ed è presente alla quinta apparizione (settembre) di
Nostra Signora. (continua)
3 - Venerabile LUDOVICO LONGARI (1889-1963)
Ludovico nasce il 20.6.1889 a Montodine
(Cremona), Entra nel Seminario diocesano
di Crema il 4.10.1900. Il 18 agosto
1912 è ordinato sacerdote. Per il suo
grande amore verso l’Eucaristia, entra
nella Congregazione del SS. Sacramento,
fondata da san Pier Giuliano Eymard, da
lui conosciuto poco dopo l’ordinazione.
Il
19.3.1915 entra in noviziato. Dopo l’esperienza
come soldato di sanità durante la Prima guerra mondiale,
provvede a far traslocare il Seminario minore della sua
congregazione: la sede definitiva è Ponteranica (Bergamo). (continua)
I
4 - Venerabile ÉLISABETH BRUYÈRE
(1818-1876)
Élisabeth nasce nel 1818 a L’Assomption
(Canada). Nell’atto battesimale il
cognome “Bruguier” verrà poi variato in“Bruyère”. Riceve un’istruzione religiosa
e intellettuale di alta qualità. Nel 1834,
insegna nella scuola a St-Esprit.
Nel 1839
entra nella Congregazione delle Suore
della Carità dell’Hôpital Général di Montreal,
(Monache Grigie). Il 12.2.1845, il vescovo di Montreal
Mons. Ignazio Bourget consegna a Sr.Elisabeth e alle tre compagne
la lettera di obbedienza che le autorizza a formare una
o più comunità nella diocesi di mons. Phelan, purchè si conformino
in tutto alla regola seguita dalla Casa Madre, il General
Hospital di Montreal.
Madre Elisabeth accetta e fonda
scuole, ospedali e orfanotrofi. (continua)
5 - Venerabile MARGHERITA RICCI CURBASTRO
(1856-1923)
Costanza nasce a Lugo di Romagna
(RA) il 6 ottobre 1856 da nobile famiglia.
Matura la sua viva e serena spiritualità in
diverse esperienze. Dai genitori attinge la
nobiltà del sentire e l’amore ai poveri.
Completa la sua formazione nel Monastero
del Corpus Domini di Forlì fra le “Piccole Figlie”.
La guida illuminata e paterna di don Marco Morelli la
porta nel 1888 a dare con lui vita alla Congregazione delle
Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante e fa la sua Professione
religiosa con il nome di Sr. Margherita.
L’Istituto si
prende cura delle fanciulle povere, particolarmente esposte
al pericolo ed emarginate. Anima generosa e forte, dona all’Istituto
l’impronta indelebile della donazione a Dio e al prossimo;
ha veramente la «passione» delle anime, delle «figlie
del popolo» che vuole salve ad ogni costo, per le quali è disposta
a operare e a tutto soffrire in unione al Cuore Agonizzante
di Gesù, perché si compia l’opera del Redentore. (continua)
6 - Venerabile FIORENZA GIOVANNA PROFILIO
(1873-1956)
Giovanna nasce a Pirrera, nell’isola di
Lipari, il 30.12.1873. Ancora ragazza emigra
negli Stati Uniti con la famiglia, a
causa di un tracollo finanziario seguito alla
morte di suo papà. Frequentando il convento
francescano di Sant’Antonio a New
York, conosce le Suore Terziarie Francescane
di Allegany: diviene una di loro con la professione dei
voti semplici, cambiando nome in suor Florenzia.
Il vescovo
di Lipari, monsignor Francesco Maria Raiti, nel 1905, le chiede
di tornare in patria (la madre e i fratelli emigrati sono già rientrati)
e di formare una comunità religiosa per le necessità
dell’isola. Suor Florenzia accetta (continua)
7 - Venerabile MARIA DOLORES
DI CRISTO RE (1888-1967)
Maria Di Majo nasce a Palermo
il 16.12.1888. Nell’Associazione
delle Figlie di Maria matura la
sua vocazione alla vita religiosa
ma, nonostante i profondi sentimenti cristiani dei suoi
genitori, Maria non ottiene il loro consenso se non dopo lunghe
ed estenuanti lotte.
Il 10.2.1915 è ammessa nella Congregazione
delle Oblate del Sacro Cuore della stessa fondatrice,
la Serva di Dio Madre Teresa Casini. Uscita dalle Oblate
del S. Cuore di Gesù, Maria Dolores dà vita, il 4.8.1930, in via
Sampolo a Palermo, a un nuovo Istituto: la Congregazione
delle Ancelle Missionarie di Cristo Re.
Per circa un ventennio
l’Istituto subisce la diffidenza dell’Autorità Ecclesiastica,
messa in sospetto da voci malevoli e da calunnie prive di fondamento. (continua)
8 - Venerabile JUSTA DOMINGUEZ DE VIDAURRETA
E IDOY (1875-1958)
Justa nasce ad Azpeitia (Spagna) il 2.11.1875. Nell’infanzia
e nella adolescenza respira l’atmosfera di pietà e carità
della famiglia. E’ già convinta che Dio
vuole che lei serva i poveri. Fedele alla
sua vocazione, respinge la proposta di
matrimonio fatta dai suoi parenti e decide
di unirsi alla Compagnia delle Figlie
della Carità, conosciuta per le sue visite
ai pazienti dell’Ospedale di Tafalla.
Dopo aver svolto il test presso l’Ospedale
Civile di Pamplona, arriva a Madrid
il 4.9.1895, per iniziare la sua nuova vita
come Figlia della Carità.
Questo stadio (1895-1922) è dedito
alla formazione.
E’ conosciuta per la sua totale devozione a Dio e per il servizio
dei poveri avendo presente il motto della sua vocazione:‘La carità di Cristo crocifisso ci spinge’. E’ una donna colta,
pia e fedele ai disegni di Dio su di lei. Le sue capacità relazionali
e di leadership la avvicinano alle persone di ogni ceto.
Tutto ciò la rende ogni giorno più umana e comprensiva con
le sofferenze degli altri. La profondità della sua vita interioreè evidente nelle prove e nelle difficoltà. (continua) |
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19.5.2018: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI
Il 19 maggio 2018, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza S.E. Rev.ma
il Signor Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause
dei Santi. Nel corso dell’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione
a promulgare i seguenti decreti riguardanti:
12 NUOVI VENERABILI
Sono stati promulgati 12 decreti riguardanti l’eroicità
delle virtù dei seguenti Servi di Dio, i quali, pertanto,
acquisiscono il nuovo titolo di “Venerabile”.
1-Venerabile AUGUSTO GIUSEPPE HLOND
(1881-1948)
Augusto nasce il 5.7.1881 a
Brzczkowice (ora Mysłowice) in
Alta Slesia (Polonia). Nel 1893,
attratto dalla fama di don Giovanni
Bosco, segue il fratello
maggiore a Torino per unirsi
alla congregazione salesiana.
Anche altri due fratelli entreranno
poi nella congregazione.
Accolto con cordialità, studia nel
noviziato salesiano di Foglizzo
(Torino) dove conosce don Michele
Rua, primo successore di
don Bosco e futuro beato. Poi studia
a Torino-Crocetta, Cracovia, Leopol.
A Roma nel 1900 consegue il dottorato in filosofia alla Pontificia
Università Gregoriana. Il 23.9.1905 è ordinato sacerdote:
si prende cura dei giovani; vive in mezzo alla gente; condivide
gioie e sofferenze dei semplici; redattore de «Il bollettino salesiano» polacco, direttore e poi superiore nazionale, fondatore di
nuove case salesiane.
È notato e stimato da mons. Achille Ratti, visitatore apostolico
in Polonia, Lituania e Russia: divenuto Papa Pio XI, lo incarica di
provvedere alla sistemazione religiosa della Slesia polacca. (continua)
2-Venerabile MICHELE ANGELO BUILES GOMEZ
(1888-1971)
Miguel Ángel nasce a Donmatías
(Colombia) il 19.9.1888. È ordinato sacerdote
il 29.9.1914 ed è inviato come
Vicario a Valdivia e missionario a Bajo
Cauca. E’ quindi parroco a El Tigre,
Santa Isabel, Tierradentro e Remedios.
Il 3.8.1924 è ordinato vescovo di Santa
Rosa de Osos. Nel suo lavoro pastorale
si distingue per la fondazione di numerose
congregazioni e seminari religiosi:
il 3.7.1927 fonda il Seminario delle Missioni
di Yarumal; l’11.4.1929, la Congregazione
delle Suore Missionarie Teresitas; nel 1939 la congregazione
delle Sorelle Contemplative Teresitas (ora estinta); e
l’11.10.1951 la Congregazione delle Figlie di N.Signora della Misericordia. (continua)
3-Venerabile ENRICO MAURI (1883-1967)
Enrico nasce a Bosisio Parini (Lecco),
diocesi di Milano, il 26.10.1883. E’ ordinato
sacerdote il 13.6.1908. Mons.Luigi Marelli,
vescovo di Bobbio, lo vuole come proprio
segretario. Otto anni più tardi, cessa da
quell’incarico e rientra a Milano, aderendo
agli Oblati dei Santi Ambrogio e Carlo, sacerdoti
tenuti alla completa disponibilità
verso l’Arcivescovo di Milano.
Destinato
come viceparroco nella parrocchia milanese
di San Gregorio Magno, promuove la fondazione del primo
gruppo in assoluto della Gioventù Femminile di Azione Cattolica.
Colpito dalle difficoltà delle vedove e degli orfani della prima
guerra mondiale, fonda l’Associazione Nazionale “Madri e Vedove
dei Caduti”.
E’ anche incaricato di seguire per l’Italia l’Opera San Pietro Apostolo
per il Clero Indigeno, dal 1922 al 1929. Nello stesso 1922
avvia l’Opera Madonnina del Grappa, sempre per le vedove e gli
orfani.
4-Venerabile GIOVANNI BATTISTA BERTHIER
(1840-1908)
Giovanni Battista nasce a Châtonnay
(Francia) il 24.2.1840.
Nel 1862 entra nella congregazione
dei Missionari di Nostra Signora
di La Salette e per alcuni anni si dedica
alla predicazione delle missioni
popolari nelle zone rurali della Francia
meridionale, particolarmente
nella diocesi di Grenoble.
Nel 1805 fonda a Grave la congregazione
dei Missionari della Sacra Famiglia,
dedita al servizio missionario
per favorire le vocazioni religiose e all’assistenza pastorale alle
famiglie. Muore a Grave (Olanda) il 16.10.1908.
5-Venerabile GUGLIELMO EBERSCHWEILER
(1837-1921)
Guglielmo nasce il 5.12.1837 a Püttlingen (Germania). Dal
1851 frequenta il Ginnasio Friedrich Wilhelm di Treviri e nel 1858
entra a Münster, in Vestfalia, nell’ordine dei Gesuiti. Nel 1861
prende i voti a Feldkirch nel Vorarlberg.
E’ ordinato diacono nel 1864
a Maria Laach e sacerdote nel 1868.
Nel 1871, in Germania, inizia la
lotta culturale; Wilhelm Eberschweiler
si reca nel 1872 con i suoi
fratelli a Wynandsrade/Wijnandsrade
nei Paesi Bassi ove lavora
come Rettore e dal 1876 come Direttore
spirituale.
Nel 1881 diviene
Rettore e Maestro dei novizi nella
tenuta Exaten a Baexem. Nel 1884
giunge a Ditton Hall in Inghilterra. (continua)
6-Venerabile PIETRO UCCELLI
(1874-1954)
Pietro nasce a Barco di Bibbiano
(Reggio Emilia), il 10.3.1874. Sperimenta
precocemente una situazione
di miseria e sofferenza, che lo rende
sensibile ai più poveri. Entrato nel
Seminario diocesano di Marola, è
ordinato sacerdote il 18.9.1897.
Nel corso del suo ministero sacerdotale,
matura un crescente desiderio
di portare il Vangelo dove
non è ancora conosciuto. Quando
apprende del martirio dei santi
Francesco Fogolla e compagni, avvenuto nel luglio
1900, decide di partire missionario, ma non vi riesce
prima del 1904, per l’opposizione del suo vescovo.
Alla fine entra nell’Istituto dei Missionari Saveriani, accolto
dal fondatore san Guido Maria Conforti, vescovo di Parma.
Parte
per la Cina, precisamente per lo Honan Occidentale, il 19 gennaio
1906. Dopo 14 anni, il suo fondatore lo richiama in Italia
come superiore della Scuola Apostolica di Vicenza. (continua)
7-Venerabile PIO DELLEPIANE (1904-1976)
Pio nasce a Genova il 4.1.1904. Entra nel Convento dei Minimi
il 13.10.1924 nel Santuario di Gesù-Maria, alias S.Francesco di
Paola a Genova. Il 1° Novembre 1925 inizia il noviziato e al nome
Pio aggiunge per devozione il nome
del santo gesuita Stanislao. Frequenta
dal 1926 al ‘30 il Collegio
Brignole Sale a Genova diretto dai
PP. Lazzaristi ed ebbe come docenti
i Professori Cocchi, Bo etc.
Il
26.12.1929 pronuncia i voti solenni.
Il 14.6.1930 è ordinato sacerdote.
E’
uno dei fratelli maggiori e più autorevoli
della famiglia spirituale di
Padre Pio da Pietralcina.
ll vincolo spirituale tra i due sacerdoti
e la loro concorde azione
apostolica hanno una benefica influenza sulle anime, nel raggio
della suddetta figliolanza spirituale. L’ultimo incontro tra i due
Pii avviene per la morte di San Pio da Pietralcina il 23.10.1968.
Fra Pio ne veglia a lungo la salma in preghiera. Dice: (continua)
8 - Venerabile NORBERTO McAULIFFE
(1886-1959)
Giovanni McAuliffe nasce in Manhattan, New York (Stati Uniti
d’America) il 30 settembre 1886.
Riceve una formazione religiosa
dalla famiglia.
Mosso dalla vocazione religiosa
entra come Fratello nell’Istituto dei Fratelli
del Sacratissimo Cuore e assume il
nuovo nome di Fratel Norberto.
I Superiori lo inviano come missionario
in Uganda ove trascorre venti
anni come direttore e fondatore della
prima missione dell’Ordine a Gulu dei
quali sei anni come Direttore a
Metuchen.
Immensi i problemi e immensi i sacrifici per aiutare popolazioni
poverissime e portare loro oltre l’aiuto per la salute e la
vita quotidiana, anche il Vangelo di Gesù.
Muore a Alokolum (Uganda) il 3 luglio 1959.
9 - Venerabile FRANCESCA DELLE PIAGHE DI
GESÙ (1860-1899)
Colomba Martí e Valls nasce
a Badalona, diocesi di Barcellona
(Spagna) nel 1860.
All’età di 22 anni entra nel
monastero delle Clarisse della
Divina Provvidenza nella sua
città natale, dove professa nel
1883 con il nome di Francesca
delle Piaghe di Gesù. Brilla per
lei purezza battesimale, amore
sponsale di Cristo, carità verso le
consorelle e il suo spirito di penitenza
e riparazione per i peccati
del mondo.
Persona contemplativa, ha
doni straordinari di grazia, vive (continua)
10-Venerabile ELEONORA DI SANTA MARIA
(1841-1900)
Isora Maria nasce il 14
agosto 1841 a Cerro Famatina
(Argentina). Già in tenera
età, dà segni di vera
pietà, spirito di povertà,
amore e carità.
All’età di
13 anni, suo padre la porta
a vivere a La Rioja, nella
casa del suo primo cugino.
Ci rimane per più di 5 anni
in un ambiente ostile per
le sue inclinazioni alla vita
di pietà.
All’età di quindici anni,
nella Chiesa Madre de La
Rioja, ha la sua prima
estasi di fronte all’immagine
della Vergine della Candelaria, nella celebrazione di Ognissanti.
“Da quel momento in poi, le manifestazioni soprannaturali
nella vita di Isora diventano costanti”, scrivono Elena
Beatriz Brizuela e Doria de Mesquita.
Per realizzare il suo desiderio di entrare nel Monastero di
Santa Catalina, (secondo l’usanza del tempo), deve pagare una
pesante cifra.
Al fine di raccogliere i soldi, Isora prega, riceve importanti
donazioni e si umilia chiedendo l’elemosina, cosa che dispiace
alla sua famiglia.
Raccolti i fondi, (continua)
11-Venerabile ANGELA MARIA DEL CUORE DI
GESÙ (1900-1944)
Maria Cecilia nasce il 26 marzo 1900 a Röllecken (Germania)
da famiglia povera ma ricca di fede. Nel 1933 entra nel monastero
trinitario di lingua tedesca a Mötz / Tirolo con il nome di
Sr.Angela Maria del Cuore di Gesù.
Nel periodo dell’Anschluss dell’Austria nella Germania nazista
nel 1938, viene sottoposta a
severe rappresaglie, ma suor Angela,
che in quel momento sostituisce
la Superiora malata, si oppone
tenacemente all’imminente espropriazione
del monastero e descrive
Hitler come il “flagello
dell’Europa”.
Il 12 agosto 1940
viene arrestata, colpevole di “omicidio”
e per “disintegrazione delle
forze militari”. E’ una delle prime
suore religiose nel campo di concentramento
femminile di Ravensbrück.
Nel 1942 è “trasferita” nel
campo di sterminio di Auschwitz. Qui si sforza per rendere la sua
fede e la sua spiritualità religiosa una realtà di “amore liberatore”.
A rischio della sua vita, (continua)
12-Venerabile MARIA EDVIGE ZIVELONGHI
(1919-1949)
Maria Edvige nasce a Gorgusello di Breonio (Italia) il 26 aprile
1919. La sua famiglia, piuttosto agiata le permette di diplomarsi
insegnante elementare. L’educazione
ricevuta e le doti personali
fanno di lei una ragazza distinta e
benvoluta. Spicca per il suo impegno
cristiano in famiglia, in parrocchia
e nella professione, esercitata
per un periodo.
La
consacrazione tra le Figlie di Gesù
è conseguente all’emergere della
vocazione, in un clima di preghiera
e di discernimento.
La sua vita religiosa è forgiata
dalla spiritualità fortemente cristocentrica,
amante del SS. Nome di
Gesù, propria della Congregazione e dalla devozione mariana.
Guidata dal desiderio di una vita di unione e di assimilazione a
Gesù per Maria, raggiunge la perfezione della carità verso Dio e
verso il prossimo, in una breve vita. (continua)
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19.5.2018: CONCISTORO PUBBLICO ORDINARIO
Alle 10,00 del 19 maggio 2018, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico
della Città del Vaticano, durante la celebrazione delle preghiere di metà mattinata,
Papa Francesco ha tenuto un concistoro pubblico ordinario per la canonizzazione
dei Beati:
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1-PAOLO VI, Sommo Pontefice.
2-ÓSCAR ARNULFO ROMERO GALDÁMEZ, arcivescovo di San Salvador; martire.
3-FRANCESCO SPINELLI, sacerdote della diocesi di Cremona e fondatore dell'Istituto delle Suore Adoratrici del
Santissimo Sacramento.
4-VINCENZO ROMANO, sacerdote dell'arcidiocesi di Napoli.
5-MARIA KATHERINA KASPER, fondatrice dell'Istituto delle Povere Ancelle di Gesù Cristo.
6-NAZARIA IGNACIA MARCH MESA, fondatrice della Congregazione dei Missionari Crociati della Chiesa.
Nel corso del concistoro, il Santo Padre ha decretato che il 14 ottobre 2018 questi Beati saranno inscritti
nel catalogo dei santi. |
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9 GIUGNO 2018: PROMULGAZIONE DI NUOVI DECRETI
Il giorno 8 giugno 2018 il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza S.E.
Rev.ma il Signor Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle
Cause dei Santi. Nel corso dell’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima
Congregazione a promulgare i seguenti decreti riguardanti: |
A- UN NUOVO SANTO
il miracolo, attribuito all’intercessione del Beato
Nunzio Sulprizio, Laico; nato a Pescosansonesco
(Italia) il 13 aprile 1817 e morto a Napoli (Italia)
il 5 maggio 1836. Si resta in attesa di conoscere la
data della cerimonia di canonizzazione.
NUNZIO SULPRIZIO (1817-1836)
Nunzio nasce a Pescosansonesco (Pescara) il 13.4.1817.
Rimane orfano già nella prima infanzia. La nonna materna
Anna Rosaria si prende cura di lui, ma a 9 anni, Nunzio perde
anche lei. Uno zio lo prende con sé nella sua officina di fabbro
ferraio. Ma a causa della pesantezza del lavoro, il ragazzo, di
costituzione fragile, si ammala di una grave patologia ossea,
comparsa dopo una ferita a una caviglia.
È ricoverato in ospedale
prima all’Aquila e poi a Napoli dove
vive uno zio paterno, militare, che porta con sè il giovane
a casa sua e lo presenta al Colonnello
Felice Wochinger,
conosciuto come “il padre dei poveri”,
per la sua intensa vita di fede
e per la inesauribile carità.
È l’estate 1832 e Nunzio ha 15
anni. Il col. Wochinger scopre di aver
davanti un vero “angelo” del dolore
e dell’amore a Cristo, un piccolo
martire. Si stabilisce
tra i due un rapporto da
padre a figlio.
Il 20.6.1832, Nunzio entra all’Ospedale degli Incurabili,
ma nel marzo 1836 la situazione precipita. La febbre è altissima,
il cuore non regge più. Le sofferenze sono acutissime.
Nunzio prega e offre per la Chiesa, i sacerdoti, la conversione
dei peccatori.
È un esempio per quanti vanno a trovarlo: “Gesù ha patito
tanto per noi e per i suoi meriti ci aspetta la vita eterna. Se
soffriamo per poco, godremo in Paradiso”. “Gesù ha sofferto
molto per me. Perché io non posso soffrire per Lui?”. “Vorrei
morire per convertire anche un solo peccatore”.
Il 5 maggio 1836, Nunzio si fa portare il Crocifisso e
chiama il confessore. Riceve i Sacramenti, come un santo.
Consola il suo benefattore: “State allegro, dal Cielo vi assisterò
sempre”. Verso sera, tutto contento esclama: “La Madonna, la
Madonna, vedete quanto è bella!”… e si addormenta per
sempre: ha 19 anni. Attorno si
spande un profumo di rose. (continua)
(Fonte: Antonio Borrelli, www.santiebeati.it)
B - SEI NUOVI BEATI
I- Il miracolo, attribuito all’intercessione delle
Venerabili Serve di Dio:
- MARIA della CONCEZIONE CABRERA ARIAS, vedova Armida,
laica e madre di famiglia;
- MARIA GUADALUPE ORTIZ de LANDAZURI y FERNANDEZ
de HEREDIA.
Per entrambi si resta in attesa di conoscere
la data della cerimonia di Beatificazione.
1-MARIA della CONCEZIONE CABRERA ARIAS
(1862-1937)
Concepción nasce l’8
dicembre 1862 nella città messicana
di San Luis Potosí da
ricchi proprietari terrieri con un
profondo spirito cristiano. Conchita,
come la chiamano i familiari
e amici vive spensierata
nelle ‘haciendas’ dei genitori.
Ama la musica e l’equitazione.
Di profonda pietà, frequenta la
Chiesa e prega Gesù Eucaristia.
Nel 1884 sposa Francisco Armida
ed ha nove figli tra il
1885 e il 1899. Rimane sempre
una donna di profonda vita
spirituale.
Nel 1901, muore suo marito
e lei si prende cura dei suoi figli, il più giovane dei quali ha
due anni. La Rivoluzione messicana che imperversa dal 1910
al 1921 non rende più facile la sua vita di vedova. Eppure i
suoi scritti riflettono una straordinaria tranquillità, in mezzo
al caos che la circonda. Come mistica, riferisce di sentire Dio
che le dice: “Chiedimi una lunga vita di sofferenza e scrivi
molto…Questa è la tua missione sulla terra”.
Nel corso del suo pellegrinaggio a Roma del 1913, ha
un’udienza con Papa Pio X. (continua)
2-MARIA GUADALUPE ORTIZ de LANDAZURI y
FERNANDEZ de HEREDIA
(1916-1975)
Guadalupe nasce il 12.12.1916 a
Madrid. I suoi genitori la educano
nella fede cristiana. Sin dall’infanzia
si manifestano le due caratteristiche
della sua personalità: forza d’animo e
coraggio. Nel 1933 si iscrive a Madrid
alla facoltà di Chimica, poi fa il dottorato
per dedicarsi all’insegnamento
universitario. I colleghi ne ricordano il serio impegno, la
grande simpatia e la predilezione per l’imprevisto.
Una domenica del 1944, durante la s.Messa, si sente “toccata”
dalla grazia di Dio. Il sentimento è così forte che, tornata
a casa, dice ad un’amica che ha bisogno di parlare con un
prete. L’amica le dà il numero del fondatore dell’Opus Dei, Josemaria
Escriva.
Il 25.1.1945, Guadalupe si reca da padre
Escriva che è al primo centro delle donne dell’Opus Dei.È qui che scopre la chiamata di Gesù. Fà un ritiro spirituale
e poi trascorre alcuni giorni in preghiera. Il 19 marzo, risponde “sì” al Signore e diviene parte dell’Opus Dei. Ha 27
anni e da quel momento in poi la sua vita è piena dell’amore
per il suo lavoro che si estende fino a semplici compiti domestici.
Inizia a passare più tempo possibile davanti al tabernacolo.
Nel 1950 è in Messico per iniziarvi l’attività apostolica
dell’Opus Dei con le donne. Entusiasta del lavoro progettato,
lo pone sotto la protezione della Madonna di Guadalupe.
Apre un Centro per universitarie. Stimola le residenti a
prendere sul serio lo studio e ad aspirare a servire la Chiesa e
la società. Si fà notare perché si preoccupa di poveri e di anziani.
Tra le altre iniziative, avvia con un’amica medico, un
ambulatorio mobile e vanno di casa in casa nei quartieri più
poveri, sottoponendo a visita medica chi vi abita e dando le
medicine gratuitamente. (continua)
II- Il Martirio dei seguenti servi di Dio uccisi in
odio alla Fede in Argentina nel 1976. Essi
saranno Beatificati a La Rioja (Argentina) il
4 agosto 2018:
- Enrico Angelo Angelelli Carletti,
Vescovo di La Rioja,
- Gabriele Giuseppe Ruggero Longueville,
Sacerdote diocesano,
- Carlo di Dio Murias, Sacerdote professo
dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali,
- Venceslao Pedernera,
Laico e Padre di famiglia.
3- ENRICO ANGELO ANGELELLI CARLETTI (1923-1976)
Enrique Angelo nasce il 18 luglio 1923
a Córdoba (Argentina). A 15 anni entra in
Seminario di N.S. di Loreto. Nel 1949 è ordinato
sacerdote a Roma. Prende da subito
coscienza della situazione dei quartieri poveri
di Córdoba, le “villas miserias” e diviene
assistente spirituale della Gioventù
Operaia Cattolica e della Gioventù Universitaria
Cattolica.
Il 12.12.1960, San Giovanni XXIII lo nomina
vescovo ausiliare di Córdoba e nel 1962 partecipa al Concilio
Vaticano II. Nel 1964 è rimosso dal suo incarico a causa delle
sue posizioni in appoggio ai fedeli più poveri. Il 3.7.1968 ha
la nomina a vescovo della diocesi di La Rioja. Il suo popolo lo
ammira, i politici e i proprietari terrieri lo osteggiano.
Il
4.8.1976 mentre torna in automobile da El Chamical, dopo la
celebrazione della S.Messa, la vettura, è raggiunta da un veicolo
con a bordo tre militari, che la spingono in un burrone.
Per la versione ufficiale è un incidente stradale, ma nel 2014
viene ristabilita la verità: omicidio vero e proprio, motivato
dalle scelte per i poveri di monsignor Angelelli.
La sua causa
di beatificazione si è svolta, nella parte iniziale, presso la diocesi
di La Rioja dal 13.10.2015 al 15.9.2016. È stata poi unita
a quella di don Gabriel Longueville (sacerdote “fidei donum”),
padre Carlos de Dios Murias (dei Frati Minori Conventuali) e
Wenceslao Pedernera (padre di famiglia).
L’8 maggio 2018,
papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto
con cui monsignor Angelelli e i suoi compagni venivano dichiarati
ufficialmente martiri, anche se, informalmente, erano
già noti come i “martiri di El Chamical”.
4-GABRIELE GIUSEPPE RUGGERO
LONGUEVILLE (1931-1976)
Gabriel Joseph Roger Longueville nasce il
18 marzo 1931 a Stables in Francia. Ordinato
sacerdote il 29 giugno
Lavora in una povera
parrocchia rurale della diocesi di La Rioja con il Vicario Padre
Carlos Murias. Entrambi sono membri del Movimento dei
Sacerdoti per il Terzo Mondo, che associa le istanze del Concilio
Vaticano II a un impegno sociale molto marcato.
Il 18
luglio 1976 vengono però rapiti da membri della Polizia Federale
e condotti nella base militare aeronautica di El Chamical,
dove sono torturati e uccisi tramite fucilazione.
5- CARLO DI DIO MURIAS (1945-1976)
Carlos de Dios Murias, nasce a Cordoba (Aregentina)
il 10 ottobre 1945. Entra tra i Frati
Minori Conventuali. E’ ordinato sacerdote da
monsignor Enrique Angelelli, vescovo di La
Rioja, il 17 dicembre 1972 ed è destinato a
El Chamical, insieme a don Gabriel Longueville,
sacerdote “fidei donum”, con il compito
di fondare una comunità francescana
per affiancare i contadini nella lotta contro
gli espropri dei latifondisti. Entrambi sono membri del Movimento
dei Sacerdoti per il Terzo Mondo, che associa le istanze
del Concilio Vaticano II a un impegno sociale molto marcato.
Il 18 luglio 1976 vengono però rapiti da membri della Polizia
Federale e condotti nella base militare aeronautica di El Chamical,
dove sono torturati e uccisi tramite fucilazione.
6-VENCESLAO PEDERNERA (1936-1976)
Wenceslao Pedernera nasce il 28 settembre
1936 a Los Jagüeles, presso La Calera
(Argentina).
Il 24 marzo 1962 sposa Martha Ramona
Cornejo, contadina come lui, ma, a differenza
di lui, molto credente: minaccia di lasciarlo
se non la sposa in chiesa. Una missione
popolare lo conduce a riscoprire la
fede, e, grazie, al positivo influsso di monsignor
Enrique Angelelli, vescovo di La Rioja, si impegna ancora
di più a fianco dei suoi colleghi contadini.
Nel 1973 si trasferisce a La Rioja con la moglie e le tre figlie:
avvia una cooperativa agricola, dove il lavoro è accompagnato
dalla preghiera e dalla lettura del Vangelo.
Il 25 luglio
1976, quattro incappucciati bussano alla sua porta e lo
colpiscono a colpi di arma da fuoco.
La moglie, che ha assistito, lo trasporta in ospedale a Chilechito,
dove Wenceslao muore perdonando i suoi aggressori.
I suoi resti mortali sono sepolti nel cimitero di Sañogasta, maè prevista la loro traslazione nella chiesa parrocchiale della
stessa cittadina.
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CONFERENZA del Prof. DAVID AJO’
SANTI NELL’ALTO MONFERRATO, E LORO EMBLEMI
Il Prof. David Ajò, domenica 22 luglio 2018, alle ore 21.00, terrà presso il Giardino
Comunale a Voltaggio (AL) una conferenza sulle immaginette sacre e precisamente
sul tema: “Santi nell’Alto Monferrato, e loro emblemi”.
L’evento sarà organizzato dalla Biblioteca Voltaggio. Il Prof. Ajò, oltre essere da
25 anni socio AICIS, è membro del Consiglio direttivo di SMATCH (Scientific
Methologies Applied to Cultural Heritage, Roma) ed è socio della Fondazione di
Storia-Onlus, già Istituto per le ricerche di Storia Sociale e Religiosa, Vicenza.
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MOSTRE DI SANTINI
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CASSARO (SR) - 22-29 Luglio 2018
Mostra di Santini “UNA FIAMMA NEL DESERTO”
Nell’ambito della settimana di festeggiamenti del Patrono San Giuseppe, il 22 luglio p.v.
alle ore 16,30 a Cassaro, in provincia di Siracusa, nel Palazzo Carfi in Via Umberto 30, verrà
inaugurata la mostra itinerante di immagini sacre su Sant’Antonio Abate: “Una fiamma nel deserto”
e si terrà una conferenza sullo stesso tema.
Gli espositori saranno i soci Aicis Salvatore Enrico Pappalardo e Daniele Pennisi.
L’esposizione ha già il Patrocinio del Comune di Cassaro, dell’Associazione “Percorsi Sacri”
e dell’A.I.C.I.S. – Associazione Italiana Cultori Immaginette Sacre.
La mostra sarà fruibile al pubblico fino a domenica 29 luglio p.v. in concomitanza della
chiusura della festa del Santo Patrono San Giuseppe, padre putativo di Gesù.
Il Comune di Cassaro (780 abitanti) è il più piccolo paese degli Iblei e della provincia di
Siracusa.
Il piccolo centro ha quattro chiese: la Chiesa Madre di San Pietro in Vincoli, la Chiesa di
Santa Maria delle Grazie, la Chiesa di San Sebastiano Martire e, infine, la Chiesa di Sant’Antonio
Abate che è anche il monumento più interessante del piccolo Comune.
AVIGLIANO (PZ) - 17 luglio/16 settembre 2018
Mostra “LA MADONNA DEL CARMINE NEI SANTINI”
Tra Luglio e Settembre, la città di Avigliano (circa 12.000 abitanti) a 12 chilometri
da Potenza, ospiterà una esposizione di immaginette sacre dell’AICIS (su idea del Consigliere
Antonio Mennonna) sul tema “La Madonna del Carmine nei santini” nell’ambito
dei festeggiamenti della Patrona della Città, la Madonna del Monte Carmelo, appunto.
Il programma prevede che la mostra sarà presente dall’ 8 al 17 luglio presso la Basilica
Pontificia di Santa Maria del Carmine.
Il 17 luglio l’esposizione sarà trasferita nel Santuario del Sacro Monte Carmelo dove
resterà fino al 9 settembre.
Il Santuario, edificato nel corso del XIX secolo, e dedicato alla Vergine, è a otto chilometri
da Avigliano. Infine, dal 9 al 16 settembre 2018 la Mostra tornerà in città nella
Basilica Pontificia dedicata alla patrona di Avigliano.
Espositori saranno: Francesca Campogalliani C. di Mantova, Michele Fortunato
Damato di Barletta, Giancarlo Gualtieri di Roma, Antonio Mennonna di Muro Lucano
e Renzo Manfè di Roma.
Appresso pubblichiamo tre esemplari dei pannelli (predisposti a cura di Giancarlo Gualtieri, foto R.Manfè) che
saranno in esposizione ad Avigliano (Potenza) dal 17 luglio al 16 settembre 2018.
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Curiosando tra i libri e antiche chiesette
ROMA - LA CHIESETTA DI SAN MARIO
DI Maria Gabriella ALESSANDRONI
Con molto piacere ho recentemente potuto
conoscere l’esistenza di una chiesetta
antica finora mai vista, dedicata alla famiglia di martiri Mario,
Marta, Abaco e Audiface, padre, madre e due figli.
Roma è
sempre una meravigliosa miniera di opere grandiose, ma
anche di tesori piccoli e deliziosi
come questo! Volentieri cercherò
di condividere con i soci
che non ne siano a conoscenza
la mia scoperta.
La piccola chiesa, settecentesca,
si trova all’interno di una
tenuta privata ed è aperta al
pubblico solo nella ricorrenza di
san Mario, il 19 gennaio. Il papa
Pio VI, della famiglia Braschi,
nel 1789 ebbe cura di farla edificare,
commissionando l’opera
all’architetto Virgilio Bracci.
Nella prima figura sono raffigurati
i santi, in un quadro,
posto alla destra dell’abside,
copia di recente esecuzione dell’originale
arazzo antico, andato
perduto nel tempo.
Nella figura 2 è riportata la
facciata della chiesa, suggestiva con la illuminazione serale;
nella figura 3 appare l’interno con l’abside.
I quattro santi,
secondo quanto riportato negli Acta Sanctorum, sarebbero di
origine persiana, venuti a Roma nel III secolo con l’intenzione
devota di venerare le reliquie dei santi. Si trovarono così ad
assistere alle prime persecuzioni e, prontamente misericordiosi,
si dedicarono alla sepoltura di 260 martiri
sulla via Salaria.
Non sfuggirono però all’arresto,
alla condanna e al martirio. I tre uomini furono
decapitati sulla via Cornelia, e la donna annegata in uno stagno
poco distante.
Una matrona romana ne curò la sepoltura
nelle vicinanze, presso la sua tenuta nella via Boccea, allora
denominata “Buxus”.
La storia degli eventi descritti è riportata anche in un libro
di Don Bosco del 1881 e in molte pubblicazioni sulle vite dei
santi.
Nel luogo del martirio fu all’epoca (III sec.) edificato un
sacrario, di cui sono ancora visibili
i ruderi, posti al di sotto dell’attuale
livello stradale.
Nelle figg.4 e 5 si intravedono,
con la scarsa illuminazione, l’antico
altare e la galleria sotterranea, accessibile
a breve distanza dalla
chiesetta del XVIII secolo.
Non è stato possibile reperire immaginette
ispirate a san Mario ed
alla sua famiglia. Chiedo come sempre
la collaborazione dei soci per
eventuali informazioni in merito.
Per questo ho avuto l’idea di curare,
utilizzando la documentazione
fotografica, la progettazione e la
stampa del santino, di cui appare
nella figura 6 la facciata anteriore.
Mi farà piacere donarne una copia*
a tutti i soci dell’AICIS. Sul verso del
santino sono stampati cenni storici e una mia dedica personale."
La Redazione allega alla presente Rivista il santino
dei Santi Mario, Marta, Auduface e Abaco con sul retro
alcuni ‘Cenni storici’ relativi ai Santi Martiri, santino
fatto stampare ed offerto agli associati da M. G. Alessandroni)
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GENNAIO/GIUGNO 2018:
BEATIFICAZIONI E CANONIZZAZIONI NEL MONDO
3 FEBBRAIO 2018: BEATIFICAZIONE DI TERESIO OLIVELLI
Cerimonia presieduta al Palasport di Vigevano dal Cardinale Angelo Amato.
Dal 3 febbraio u.s. Teresio Olivelli è Beato. Nato a Bellagio (Como), ha frequentato l’università
di Pavia. Nel 1941 si è arruolato tra gli Alpini e ha preso parte alla campagna di Russia,
dedicandosi all’assistenza spirituale dei moribondi.
Tornato in Italia, egli prende le distanze
dal regime fascista, che ha vanamente cercato di riformare dall’interno. Tra prigionie, fughe
ed evasioni, cerca di avviare un progetto di ricostruzione del Paese dopo la guerra, come testimonia
la nascita del giornale «Il Ribelle» nel 1944.
E’ imprigionato e inviato a Gries, poi a
Flossenburg in Baviera e, infine, a Hersbruck dove assiste, tra gli altri, Odoardo Focherini
(Beato dal 2013).
Consumato dagli stenti, muore il 17 gennaio 1945, in seguito alle percosse
ricevute al posto di un giovane prigioniero ucraino, che aveva riparato con il suo corpo.
15 APRILE 2018: BEATIFICAZIONE DI LUCIEN BOTOVASOA (1908-1947)
Cerimonia presieduta a Vohipeno (Madagascar) dal Cardinale Maurice Piat.
Dal 15.4.2018 la Chiesa cattolica del Madagascar venera un nuovo beato, Lucien Botovasoa,
padre di famiglia, maestro di scuola e catechista.
Nell’elenco dei santi e beati della Grande Isola
occuperà il quinto posto, dopo un santo e tre beati: il missionario gesuita francese san Jacques Berthieu
(†1896), il gesuita polacco apostolo dei lebbrosi beato Jan Beyzym (†1912), il fratello lasalliano
beato Raphaël Louis Rafiringa († 1919); e la principessa beata Victoire Rasoamanarivo (†1894).
Pur
condividendo con Jacques Berthieu la palma del martirio, Lucien Botovasoa può vantare un primato,
quello cioè di essere il primo martire malgascio.
28 APRILE 2018: BEATIFICAZIONE DI HANNA CHRZANOWSKA (1902-1973)
Cerimonia nel Bozego Milosierzia, Krakòw-Lagiewniki (Polonia) presieduta
dal Card.Angelo Amato. L’infermiera Hanna Chrzanowska, la cui beatificazione è stata
celebrata oggi a Cracovia,
“E' stata un faro di luce nel buio della sofferenza umana”, ha
detto il prefetto della Congregazione per le cause dei santi, cardinale Angelo Amato, presiedendo
la liturgia concelebrata dal nunzio apostolico in Polonia mons. Salvatore Pennacchio,
una quarantina tra arcivescovi e vescovi, e oltre 250 sacerdoti.
Alla cerimonia
hanno partecipato ventimila fedeli radunati sul sagrato della basilica della Divina misericordia
nel quartiere di Lagiewniki, e davanti ai maxischermi sistemati sulla spianata del parco di Blonie nel centro della città.
Come è stato letto durante il rito, Papa Francesco ha assentito alla beatificazione di Hanna Chrzanowska (1902-1973) poiché da laica“fu guidata dall’amore di Gesù Buon samaritano e si consacrò ai sofferenti nel corpo e nell’anima, aiutando loro con dedizione”.
1° MAGGIO 2018: BEATIFICAZIONE DI BRENNER JANOS (1931-1957)
Cerimonia nel Hemlékmudomb, Szombathely (Ungkeria) presieduta dal
Card.Angelo Amato. Da 1° maggio u.s. è Beato Janos Brenner, il “Tarcisio” d’Ungheria.
Ucciso in odio alla fede dopo appena due anni e mezzo di ministero, il giovane
sacerdote è beatificato sulla piazza della cattedrale di Sarlósboldogasszony.
“Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”. Questo il centro della prima omelia
che Janos Brenner pronuncia appena ordinato sacerdote e questo anche il pensiero
che lo guida nella sua brevissima vita sacerdotale.
5 MAGGIO 2018: BEATIFICAZIONE DI CLARA FEY (1815-1894)
Cerimonia nella Cattedrale di Gottesmutter Maria, Aquisgrana (Germania)
presieduta dal Card. Angelo Amato. Dal 5 maggio è Beata Clara Fey, Madre
delle Suore del Povero Bambino Gesù.
La cerimonia nella natìa Aquisgrana, in Germania, che la religiosa aveva dovuto
lasciare negli anni del Kulturkampf alla volta della vicina Olanda, dove morirà. “Ho
bisogno di restare attaccata a Gesù come il ramo alla vigna, altrimenti la mia fede
appassirà”. Diceva sempre così Madre Clara Fey alle sue consorelle, testimoniando una fede che necessita di continua linfa
vitale, quella che solo la preghiera e il servizio al prossimo sanno donare.
Il suo esempio e il suo insegnamento sono ancora vivi oggi nel cuore delle sue suore. Avendo cura dei piccoli e
dei poveri, esse realizzano la Parola di Gesù “Manete in me”. Solo nella carità verso i bisognosi si rimane in Cristo
e Cristo rimane in noi”.
26 MAGGIO – BEATIFICAZIONE DI LEONELLA SGORBATI (1940-2006)
Cerimonia nella Cattedrale di S.Maria Assunta a Santa Giustina, Piacenza,
presieduta dal Card.Angelo Amato. Dal 26 maggio u.s. è beata la martire suor
Leonella Sgorbati, missionaria della Consolata.
Sr Leonella è stata uccisa a Mogadiscio
il 17.9.2006 sulla porta dell’ospedale dove lavorava, assieme alla guardia del
corpo Mohamed Mahamud, musulmano, padre di quattro figli, colpito nel tentativo
di proteggerla.
Ha scritto la Superiora sr.Gabriella Bono: “Il martirio di suor Leonella è stato un richiamo fortissimo a vivere il martirio quotidiano dell’amore, quello col
grembiule, quello nascosto e umile, ma efficace come il seme, che nell’oscurità della terra è promessa di vita vera.
Straordinaria
nell’ordinario, nella quotidianità del servizio, fino al dono totale di sé, nel nascondimento e nella semplicità.”
2 GIUGNO 2018: BEATIFICAZIONE DI MARIA CROCIFISSA GARGANI (1892-1973)
Cerimonia nella Cattedrale di Santa Maria Assunta a Napoli, presieduta dal Card.
Angelo Amato. Dal 2 giugno 2018 Madre Maria Crocifissa Gargani è beata. E il 3 giugno il
Papa ha chiesto per lei un applauso in piazza San Pietro, ricordandone la figura dopo l’Angelus.
«Ieri – ha detto Francesco – a Napoli, è stata proclamata Beata Suor Maria Crocifissa
del Divino Amore, al secolo Maria Gargani, fondatrice delle Suore Apostole del Sacro Cuore.
Figlia spirituale di Padre Pio, è stata una vera apostola nel campo scolastico e parrocchiale.
Il suo esempio e la sua intercessione sostengano le sue figlie spirituali e tutti gli educatori».
Il Prefetto della Congregazione delle cause dei santi ha sottolineato come la nuova beata abbia saputo unire la vita contemplativa
con quella attiva: «Era interamente protesa a conquistare le anime con l’esempio, la parola e la preghiera».
10 GIUGNO 2018: BEATIFICAZIONE DI ADELE DE BATZ DE TRENQUELLEON (1789-1816)
Cerimonia nel Parc des Expositions, ad Agen (Francia), presieduta dal Cardinale Angelo Amato. Adèle de Batz de
Trenquelléon nasce il 10.6.1789, cioè 34 giorni prima della presa della Bastiglia.
A causa della
rivoluzione, la famiglia deve andare in esilio in Spagna e in Portogallo. Con l’amica Jeanne
Diché, dà vita alla “Piccola Società” che ha come fine la ricristianizzazione delle campagne;
ha solo 15 anni e mezzo. Dopo aver scoperto che la Piccola Società è molto affine alla Congregazione
Mariana iniziata da padre Guillaume-Joseph Chaminade a Bordeaux, si mette in contatto
con lui e sotto la sua guida, il suo ardore apostolico trova sbocco nella fondazione della
prima comunità religiosa femminile a cui Adèle dà vita, nel 1816, ad Agen, le Figlie di Maria,
a cui sarà aggiunto più tardi il titolo di Immacolata, conosciute oggi come Suore Marianiste. Madre Maria della Concezione,
come Adèle si chiama dopo la professione religiosa, muore il 10.1.1828 ad Agen, in Francia.
Dichiarata Venerabile il 5.1.1986, il
10.6.2018, presso il Parco delle Esposizioni di Agen, è stata beatificata.
16 GIUGNO – BEATIFICAZIONE DI CARMEN RENDILES MARTINEZ (1903-1977)
Cerimonia nello Stadio di Baseball dell’Università Centrale del Venezuela a Caracas,
presieduta dal Card. Angelo Amato. Era la fede solida e incrollabile che avvertiva
dentro di sé sin da bambina, l’instancabile guida della vita di Madre Carmen Rendíles Martínez,
che l’ha condotta fino alla celebrazione di oggi nella sua terra natale, il Venezuela,
che festeggia così la sua terza beatificazione.
Dio abitava in lei e lei obbediva alla Sua volontà
con amore e libertà, la stessa con cui decise, fin dalla più tenera età, di diventare santa,
impegnandosi a fondo e lottando nel corso di tutta la vita per esserlo davvero.
Lo ricorda
anche il card. Amato: “Con la sua beatificazione Madre Carmen Rendíles impreziosisce questa ricca collana della santità venezuelana– afferma – in tutta la sua vita ha amato e onorato la sua vocazione e ha mantenuto fede al proposito di diventare
Santa.
Ripeteva spesso: ‘Voglio essere santa. Voglio dire come San Paolo: non vivo più io, ma è Cristo che vive in me’”.
23 GIUGNO 2018: BEATIFICAZIONE DI MARIA FELICIA DI GESU’ SACRAMENTATO (1925-1959)
Cerimonia all’Estadio di Asunciòn (Paraguay), presieduta dal Cardinale
Angelo Amato.
Dal 23 giugno “Chiquitunga” come la chiamava affettuosamente
suo papà, Maria Felicia di Gesù Sacramentato è beata. La data della beatificazione
non è casuale, e coincide con il 30° anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo
II e la canonizzazione del primo santo paraguaiano, Roque González di Santa Cruz,
avvenuta il 14 maggio del 1988.
Un decreto del presidente della Repubblica Horacio
Cartes ha dichiarato di interesse nazionale l’atto liturgico. Su ciò che rappresenta Chiquitunga
per il popolo paraguaiano nell’attuale momento storico ha riflettuto in questi giorni l’arcivescovo di Asunción Edmundo
Valenzuela, ponendo l’accento sulla consonanza della nuova beata con il magistero pontificio ed con l’esortazione
apostolica Gaudete et Exsultate là dove si parla di chiamata alla santità nel mondo contemporaneo.
“La simpatia, gentilezza
e carità di María Felicia sono apprezzate da tutto il popolo paraguaiano. Le sue virtù straordinarie e i valori
incarnati da Chiquitunga suscitano l’ammirazione di giovani e adulti” ha commentato Valenzuela.
Di qui l’auspicio“che la già forte devozione per la futura beata possa crescere ancora nel tempo”.
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Santità nella Famiglia Salesiana
2018 - SANTITÀ NELLA FAMIGLIA SALESIANA
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SANTI PATRONI DI REGIONI E PROVINCE ITALIANE
di GIANCARLO GUALTIERI
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8a REGIONE: LIGURIA
Province: GENOVA, IMPERIA, LA SPEZIA, SAVONA
La Regione ecclesiastica Liguria è una delle sedici regioni ecclesiastiche in cui è suddiviso il territorio della Chiesa
cattolica in Italia, corrisponde alla provincia ecclesiastica dell’arcidiocesi di Genova che comprende le diocesi di:
Albenga-Imperia – Chiavari - La Spezia-Sarzana-Brugnato - Savona-Noli – Tortona e Ventimiglia-San Remo.
La Liguria ha come Santo Patrono: San Bernardo di Chiaravalle - 20 agosto
SAN BERNARDO DI CHIARAVALLE (Fontaine-lès-Dijon, 1090 – Ville-sous-la-Ferté, 20 agosto 1153).
Monaco e teologo francese dell’ordine cistercense fu il fondatore della celebre abbazia di Clairvaux, di cui fu
abate. Il santo divenne il consigliere di Sovrani e di Papi, durante lo scisma del 1130 si schierò a favore del cardinale
Gregorio Papareschi (Innocenzo II) contro il cardinale Pietro Pierleoni (Anacleto II).
Decisivo fu il suo contributo alla firma del trattato di pace, sottoscritto tra Pisa e Genova nel 1133, che pose fine
al contrasto tra le due potenti città marinare nella pluriennale questione del controllo della Corsica.
S. Bernardo
morì a Clairvaux il 20 agosto 1153.
Canonizzato nel 1174 da papa Alessandro III nella cattedrale di Anagni, fu dichiarato dottore della Chiesa da
papa Pio VIII nel 1830. Nel 1953 papa Pio XII gli dedicò l’enciclica “Doctor Mellifluus.
I liguri furono molto riconoscenti al Santo, ed in suo onore innalzarono chiese, oratorii ed altari e tutt’oggi viene
festeggiato in molte cittadine come Brugnato, Rapallo e Santa Margherita Ligure. (Fig. 1-2).
GENOVA - I Santi patroni della città sono:
Secondo alcuni studiosi i Santi protettori della città di Genova sono ben cinque: San Giovanni Battista, San Lorenzo,
San Giorgio, San Siro Vescovo e San Bernardo di Chiaravalle.
SAN GIOVANNI BATTISTA (Giudea – † Transgiordania, I secolo), è l’unico santo, oltre la Madonna, del quale si
celebra con la nascita al cielo anche la nascita secondo la carne.
Il legame di Genova con San Giovanni Battista risale, secondo la tradizione, alla Prima Crociata, quando un
gruppo di soldati genovesi incaricati di prelevare le spoglie di San Nicola dalla chiesa del Santo a Myra in Turchia,
presero invece le reliquie di San Giovanni Battista, le uniche rimaste, in quanto quelle di San Nicola erano già state
prelevate dai baresi. (Fig. 3).
SAN LORENZO (Osca, 225 – Roma, 10 agosto 258), è stato uno dei sette diaconi di Roma, dove venne martirizzato
nel 258 durante la persecuzione di Valeriano.
La cattedrale di Genova è intitolata a questo Santo in quanto, secondo una leggenda, durante il viaggio che il
santo fece per accompagnare il papa Sisto II in Spagna, si sarebbe fermato presso il capoluogo ligure, dove fu ospite
insieme al pontefice in una casa situata nell’area dell’attuale cattedrale. (Fig. 4).
SAN GIORGIO (Cappadocia, 280 circa – Nicomedia, 23 aprile 303), è venerato come santo megalomartire da
quasi tutte le Chiese cristiane che ammettono il culto dei santi.
Giorgio, soldato nell’esercito dell’imperatore Diocleziano, abbracciò la fede cristiana, all’invito di sacrificare agli
dei, si rifiutò e dopo svariate torture fu fatto decapitare.
Secondo la Legenda Aurea uccise un drago che infestava una città chiamata Silena salvando così la giovane
figlia del re.
Il legame del Santo con la città di Genova risale all’epoca delle Crociate.
In particolare nel 1098 in Turchia i crociati vennero soccorsi dai genovesi che ribaltarono l’esito dello scontro
e favorirono la presa di Antiochia, prima ritenuta inespugnabile.
La leggenda vuole che a incitare i cavalieri cristiani sia stata un’apparizione del santo, accompagnato
da vessilli con la croce rossa in campo bianco. (Fig. 5).
SAN SIRO DI GENOVA (Struppa, Genova, III-IV sec. – Genova, 29 giugno 381 circa), divenuto Vescovo della
sua città si dedicò con grande zelo alla cura delle anime.
Presso l’antica cattedrale scacciò un demoniaco basilisco, forse allegoria dell’eresia ariana o forse ancora memoria
della bonifica di un’area malsana. In età avanzata e in fama di santità morì il 29 giugno.
Fu sepolto nella basilica dei Dodici Apostoli, che oggi porta il suo nome.
A Genova la sua festa si celebra il 7 luglio a ricordo della traslazione delle sue reliquie nella Chiesa cattedrale ad
opera del vescovo Landolfo. (Fig. 6).
SAN BERNARDO DI CHIARAVALLE (Fontaine-lès-Dijon, 1090 – Ville-sous-la-Ferté, 20 agosto 1153).
Un altro episodio che lega il Santo alla storia genovese avvenne il giorno di San Bernardo del 1625; in tale giorno
infatti i Genovesi riportarono una strepitosa vittoria contro le truppe sabaude di Carlo Emanuele I, Duca di Savoia. I
genovesi fecero erigere allora la chiesa di San Bernardo ed il Santo fu assunto a Protettore della Serenissima. (Fig. 7).
IMPERIA - Il Santo patrono della città è:
SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO (Porto Maurizio, 20 dic. 1676 - Roma, 26 novembre 1751).
S.Leonardo è stato l’ideatore e propagatore della pratica della Via Crucis. All’età di 12 anni, Leonardo lascia la Liguria
e va a Roma per completare i suoi studi, a 19 anni sente la sua vocazione ed è ammesso come novizio nell’Ordine
Francescano.
All’età di 26 anni, è ordinato sacerdote. Ammalatosi di tubercolosi, su suggerimento dei medici,
fa ritorno al suo paese natio nel 1704, dove guarisce miracolosamente, sembra per intercessione della Vergine Maria.
Quindi viene inviato in varie città d’Italia, ritorna Porto Maurizio una seconda vota nel 1743 per una serie di missioni.
Dopo la primavera del 1745 riparte dalla Liguria per raggiungere Roma dove muore nel convento di San Buenaventura
al Palatino il 26 novembre 1751.
È stato proclamato santo da papa Pio IX nel 1867. La città di Imperia, nata dalla fusione di due città, Oneglia e
Porto Maurizio, avvenuta nel 1923, ha scelto nel 1991 Leonardo come Santo Patrono unico, e lo festeggia ogni anno
con solenni celebrazioni presedute dal vescovo della Diocesi di Albenga-Imperia, con la tradizionale processione
lungo i luoghi «leonardiani» ed una grande fiera. (Fig. 8).
LA SPEZIA - Il Santo patrono della città è:
SAN GIUSEPPE (Israele – † Nazareth, 19 mar. I sec. d.C.) secondo il Nuovo Testamento è lo sposo di Maria e il
padre putativo di Gesù, fu dichiarato patrono della Chiesa cattolica dal beato Pio IX l’8 dicembre 1870.
La città di La Spezia decise di assumere San Giuseppe come patrono e santo protettore della città sin dal 1653,
quando il “Consilium Spediae” deliberò anche di celebrare questa festa con una grande fiera nel giorno del 19
marzo, in quanto fu proprio l’intercessione di questo Santo ad allontanare la terribile peste che nel ‘600 aveva
mietuto migliaia di vittime in tutta la regione facendo di conseguenza crollare anche economicamente le città colpite
dal morbo.
Furono levati i dazi e le tasse ai commercianti che si fossero radunati per la fiera che ancora oggi costituisce un appuntamento
con il folklore e la tradizione e in diocesi si festeggia con numerose funzioni religiose. (Fig. 9).
SAVONA - Il Santo patrono della città è:
NOSTRA SIGNORA DELLA MISERICORDIA (18 marzo 1536), è la patrona della città di Savona.
Viene festeggiata il 18 marzo in quanto in quel giorno del 1536, la Vergine Maria, vestita di bianco e attorniata
da una luce abbagliante, apparve per la prima volta al contadino Antonio Botta, in una località a circa sei chilometri
dal centro della città nei pressi di un ruscello su una pietra del corso d’acqua.
Una seconda apparizione avviene l’’8 aprile, vigilia della domenica delle Palme, e la “Signora” comanda al popolo
di Savona “…di emendarsi dalle loro iniquità, e di lasciare i vizi e i peccati, perché il mio Figliuolo è molto adirato
verso il mondo per le grandi iniquità che in esso al presente regnano” poi alza tre volte le mani e gli occhi al
cielo ed esclama, rivolta a Gesù: “Misericordia, Figlio, voglio e non giustizia!”. Quindi scompare lasciando un intenso
profumo.
Dopo questa apparizione fu costruito il Santuario di Savona, dedicato appunto a Nostra Signora della Misericordia,
la cui statua, situata nella cripta, fu incoronata da papa Pio VII dopo essere stato liberato dalla sua prigionia savonese,
che aveva avuto inizio nel 1809.
La festa in onore di Nostra Signora della Misericordia a Savona è una delle feste religiose più suggestive di
tutta la Liguria: vengono accese grandi pire nel letto del torrente Letimbro nella notte della vigilia mentre
per la città vengono accesi lumini e luminarie.
La festa raggiunge il suo apice con la processione sino al Santuario di Savona. (Fig. 10). |
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CIRCOLARI PRECEDENTI
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